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Capitolo 3

Dalle trasformazioni
chimiche
alla teoria atomica
Sommario
1. Trasformazioni fisiche e chimiche
2. Gli elementi e i composti
3. La nascita della moderna teoria atomica
4. Da Lavoisier a Dalton
5. Il modello atomico di Dalton
6. Le particelle elementari: atomi, molecole e ioni

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Trasformazioni fisiche e chimiche
L’acqua contenuta in un bicchiere che evapora e lascia i
sali minerali nel recipiente o un ghiacciolo al limone,
tenuto a temperatura ambiente, che tornerà a essere una
soluzione zuccherina, sono semplici mutamenti dello
stato fisico.

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Acqua e zucchero riscaldati in un tegame, il limone versato
nel tè o una candela che brucia sono trasformazioni
chimiche.

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Le TRASFORMAZIONI FISICHE provocano un
cambiamento reversibile della materia e non producono
nuove sostanze.

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Le TRASFORMAZIONI CHIMICHE comportano la
formazione di nuove sostanze con proprietà anche molto
diverse da quelle dei materiali originari.

La combustione di un nastro di magnesio


è una trasformazione chimica

magnesio + ossigeno → ossido di magnesio

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Le REAZIONI CHIMICHE sono trasformazioni che
comportano una variazione della composizione chimica
delle sostanze originarie, dette REAGENTI, con
formazione di nuove sostanze, dette PRODOTTI:

reagenti prodotti

È solo attraverso l’analisi chimica che si determina con


certezza se una trasformazione è chimica o fisica.

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Le reazioni chimiche possono presentare alcuni fenomeni
osservabili a occhio nudo come:

• la formazione di bollicine;
• la variazione di colore;
• la formazione o scomparsa di un solido;
• la variazione di temperatura del sistema;
• il cambiamento di odore.

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Gli elementi e i composti
Si definisce ELEMENTO una sostanza pura che non può
essere ulteriormente scomposta o trasformata mediante
processi chimici.

Nell’Universo la materia è costituita quasi esclusivamente


da idrogeno ed elio (rispettivamente il 75% e il 25% circa
della massa totale).

Sulla crosta terrestre sono presenti in maggior percentuale


9 elementi.
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A Abbondanza relativa degli elementi nell’Universo, B
nella crosta terrestre e C nel corpo umano.

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Tutti gli elementi conosciuti hanno un nome e un simbolo
chimico.

Nel 1869, tutti gli elementi conosciuti sono stati classificati


e ordinati dal chimico russo Dmitrij Ivanovič Mendeleev,
sulla base delle loro proprietà fisiche e chimiche.
Il risultato di questo lavoro, riveduto e aggiornato, è la
TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI.

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La tavola periodica degli elementi (sono riportati solo i
primi 89 elementi).

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A partire dalle proprietà chimico-fisiche riscontrate, si
distinguono tre classi fondamentali di elementi:

• metalli

• non metalli

• semimetalli

A queste classi, si aggiunge quella dei gas nobili, (ultima


colonna a destra della tavola periodica).

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I METALLI occupano più della metà della tavola periodica.
Poiché sono estremamente reattivi, in natura esistono sotto
forma di composti, in genere con l’ossigeno o con lo zolfo.

I metalli puri, di solito, sono lucenti e buoni conduttori di


calore e corrente elettrica.

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A Lingotti d’oro; B mercurio; C monete di rame; D componenti
in alluminio.

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I NON METALLI sono caratterizzati da un’ampia varietà di
colori e, a eccezione del carbonio, sono tutti cattivi
conduttori di calore e corrente elettrica.

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Grafite e diamante (due forme in cui può presentarsi il
carbonio) sono un classico esempio di come la disposizione
degli atomi all’interno di una struttura si ripercuote
fortemente sulle caratteristiche di un materiale.

discreto conduttore di buon conduttore di


corrente elettrica, ma calore, ma non di
non di calore elettricità

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I SEMIMETALLI hanno proprietà intermedie tra quelle dei
metalli e dei non metalli: non sono né conduttori né
isolanti e, per questo motivo, sono definiti semiconduttori.
I semiconduttori più noti sono il germanio e il silicio.

Sottile strato di silicio, detto wafer,


usato in elettronica come base per la
realizzazione di circuiti integrati

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Si definisce COMPOSTO ogni sostanza pura che può
essere decomposta in sostanze pure più semplici mediante
trasformazioni chimiche.

I composti hanno una composizione ben definita e


costante.

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L’acqua, formata dagli elementi idrogeno e ossigeno, è
un esempio di composto.

Le percentuali di idrogeno e ossigeno presenti nell’acqua


sono definite e costanti.

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La nascita della moderna teoria atomica

Gas, liquidi e solidi sono costituiti da microscopiche


particelle in perenne agitazione: gli atomi.

Atomi di silicio (Si): l’immagine è


stata ottenuta con un microscopio
a effetto tunnel (STM).

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Con la microscopia crioelettronica nel 2020 per la prima
volta i ricercatori sono riusciti ad osservare gli atomi che
costituiscono una proteina
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Nel 450 a.C., il filosofo greco Leucippo
ipotizza che la materia sia costituita da
particelle piccolissime.

Il suo discepolo Democrito le chiama


«atomi», che significa «indivisibili».

Il primo modello atomico viene costruito, su basi


sperimentali, dopo ventidue secoli.

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Da Lavoisier a Dalton
Nel 1803, John Dalton ipotizza che la materia sia
costituita da atomi, i quali possono legarsi fra loro per
formare molecole. L’ipotesi si basa sull’analisi di tre leggi
fondamentali della chimica, dette LEGGI PONDERALI:

• la LEGGE DI CONSERVAZIONE DELLA MASSA;

• la LEGGE DELLE PROPORZIONI DEFINITE;

• la LEGGE DELLE PROPORZIONI MULTIPLE.

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A) LEGGE DI CONSERVAZIONE DELLA MASSA
(LAVOISIER)

Antoine-Laurent de Lavoisier, in base a osservazioni


compiute e attività sperimentali, enuncia la legge di
conservazione della massa:

In una reazione chimica, la massa dei reagenti è


esattamente uguale alla massa dei prodotti.

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La legge di Lavoisier può essere verificata utilizzando ioduro
di potassio e nitrato di piombo.

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B) LEGGE DELLE PROPORZIONI DEFINITE (PROUST)

Joseph Louis Proust, sulla


base dei risultati ottenuti da
numerosi esperimenti,
enuncia la LEGGE DELLE
PROPORZIONI DEFINITE (o
della composizione
costante):

Gli elementi che costituiscono un composto sono presenti


secondo rapporti in massa definiti e costanti.

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Proust verifica sperimentalmente che il carbonato di rame
contiene rame, ossigeno e carbonio nelle stesse
proporzioni, indipendentemente da quale sia la sua
origine (naturale o preparato in laboratorio).

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Masse diverse di disolfuro di ferro, un minerale
comunemente chiamato pirite, presentano lo stesso
rapporto tra le masse degli elementi che lo costituiscono:

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Il rapporto di combinazione mzolfo /mferro è 1,15.

1,15 g di zolfo si combinano esattamente con 1,00 g di


ferro per formare 2,15 g di disolfuro di ferro.

In qualsiasi campione di pirite questi rapporti sono


rispettati.

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La legge delle proporzioni definite permette di distinguere
in modo chiaro i composti dai miscugli di elementi.

La composizione di un miscuglio può variare,


mentre quella di un composto è costante.

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A Miscuglio di limatura di ferro e polvere di zolfo.
B Minerale pirite, un composto di zolfo e ferro.

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C) LEGGE DELLE PROPORZIONI MULTIPLE
(DALTON)

Dalton, grazie agli studi sui gas, formula la


LEGGE DELLE PROPORZIONI MULTIPLE:

Quando un elemento si combina con la stessa massa di un


secondo elemento per formare composti diversi, le masse
del primo elemento stanno fra loro in rapporti semplici,
esprimibili mediante numeri interi piccoli.

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A seconda delle condizioni in cui si
verifica la reazione, O e C producono
due gas con proprietà molto diverse.
In un ambiente ove c’è poco ossigeno si
produce un gas tossico anche a basse
concentrazioni.
In un ambiente ricco di ossigeno, si
produce un gas molto meno pericoloso.

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Il C ha una quantità fissa, mentre l’O ha una quantità
diversa.
Il rapporto fra le quantità diverse di ossigeno combinabili
con una quantità fissa di C è perciò:
2,66: 1,33 ovvero 2:1
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Esempio «casalingo»: (1 uovo pesa 50g)
PROPORZIONE DEFINITA

200 g farina + 2 uova (100 g) → torta


PROPORZIONE DEFINITA

200 g farina + 4 uova (200 g) → crepes

Il peso della farina è fisso.


Il peso delle uova è, invece, variabile e la variazione di
esso mi dà come risultato due prodotti diversi.
Dobbiamo guardare al rapporto tra i due secondi reagenti
(uova): esso è 100:200 cioè, semplificando, 1:2 (numeri
piccoli e interi).
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Avrei potuto ideare una ricetta con 120 g di uova?

No, perché le uova non sono divisibili, pesano sempre 50


g! Per cui potrò usarne 50 g, 100 g, 150 g, 200 g…ma
sempre numeri interi, per cui il rapporto fra le masse di
uova in ricette differenti sarà sempre fra numeri interi.
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C + H → metano
12 g 4g

C + H → etano
12 g 3g

La quantità di C è fissa, mentre quella di H è variabile.


Calcolo il rapporto tra le quantità di H:

mH1 4g 4
= = è un rapporto tra numeri piccoli e interi
mH2 3g 3
solitamente si intende non più grandi di 7

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S + O → diossido di zolfo SO2
1g 1g

S + O → triossido di zolfo SO3


1g 1,5 g

La quantità di S è fissa, mentre quella di O è variabile.


Calcolo il rapporto tra le quantità di O:

mO1 1g Il rapporto è 1:1,5 che posso esprimere


= anche come 2:3, che sono numeri piccoli
mO2 1,5g
e interi

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La Legge di Dalton si differenzia da quelle di Lavoisier e di
Proust perché mentre in queste due si considera una
reazione alla volta, Dalton si occupa di confrontare due
reazioni in cui i reagenti sono gli stessi che, in condizioni
differenti, portano alla produzione di due prodotti diversi.

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Il modello atomico di Dalton
La prima TEORIA ATOMICA proposta da Dalton si basa
sui seguenti punti:

1. la materia è fatta di atomi, che sono indivisibili e


indistruttibili;
2. tutti gli atomi di uno stesso elemento sono identici e
hanno la stessa massa;
3. gli atomi di un elemento non possono essere convertiti
in atomi di altri elementi mediante una reazione chimica;

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4. gli atomi di un
elemento si combinano
solo con numeri interi di
atomi di altri elementi;

5. gli atomi non possono essere né creati né distrutti, ma si


trasferiscono interi da un composto all’altro.

Il modello atomico di Dalton spiega perfettamente le leggi


di ponderali:
punti 1, 2, 3, 5 → verificano la Legge di Lavoisier
punti 4, 5 → verificano la Legge di Proust
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Ai tempi di Dalton era noto un
numero molto piccolo di
elementi.
Lui stesso li rappresentava
con dei cerchietti decorati in
maniera diversa.

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Le particelle elementari:
atomi, molecole e ioni

La materia è formata da sostanze pure suddivise in


elementi e composti.

Gli ELEMENTI sono costituiti da atomi che hanno


identiche proprietà chimiche.

Ogni elemento è costituito da una sola specie di atomi.

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Le PROPRIETÀ FISICHE di un elemento sono il risultato
dell’unione dei tantissimi atomi che costituiscono un
oggetto.
Sono dette proprietà macroscopiche della materia.

Le PROPRIETÀ CHIMICHE dipendono dalle


caratteristiche del singolo atomo.
Si dicono quindi proprietà microscopiche.

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La MOLECOLA è un raggruppamento di due o più atomi
che possiede proprietà chimiche caratteristiche.

Alcuni elementi sono costituiti


da molecole diatomiche.

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Altri elementi, come zolfo e fosforo, sono costituiti da
molecole poliatomiche.

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Ogni molecola è rappresentata da una FORMULA
CHIMICA che ne specifica la composizione, indica cioè
da quali elementi è costituita e quanti atomi di ciascun
elemento contiene.

Il numero di atomi di ciascun elemento è indicato


dall’INDICE NUMERICO.

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Le sostanze formate da ioni sono COMPOSTI IONICI.

Si definiscono IONI gli atomi o i gruppi di atomi con una o


più cariche elettriche positive o negative.

Gli ioni carichi positivamente sono chiamati CATIONI, quelli


carichi negativamente sono detti ANIONI.

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In un composto ionico, come il cloruro di sodio (NaCl),
non vi sono molecole, ma schiere di ioni disposti in un
rapporto ben preciso.

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