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• Che cosa sono i vulcani ?

• Quali sono i prodotti delle eruzioni vulcaniche ?


• Dove sono localizzati i vulcani sulla superficie terrestre ?
• Strutture geologiche con aperture della crosta terrestre
attraverso cui fuoriesce lava, gas (vapore acqueo,
anidride carbonica, anidride solforosa, monossido di
carbonio, composti di cloro, azoto, fluoro) e piroclasti. I
vulcani attivi sulla Terra sono circa 600 e il vulcanesimo
ha contribuito a formare la crosta terrestre (rocce
magmatiche), l’atmosfera e idrosfera.
• 1) I vulcani sono distribuiti principalmente lungo i margini
delle placche tettoniche. I due terzi dei vulcani attivi
sono concentrati attorno l’oceano pacifico e costituiscono
la “cintura di fuoco”. Si trovano sul versante occidentale
dell’America del sud e del nord, su quello orientale
dell’Asia, negli archi insulari del Giappone e Filippine,
lungo fosse abissali, prodotte dalla subduzione di placca
oceanica che va sotto la placca continentale.
2) I vulcani si trovano lungo le dorsali oceaniche (lunghe circa 60.000 Km), la maggior
parte sono invisibili perché sottomarini ad eccezione di alcune zone in cui la dorsale
Medio Atlantica emerge in superficie, formando isole (es Islanda)
3) Lungo anche la Great Rift Valley, nell’Africa orientale per spaccatura di una placca
continentale.
4) Vulcani nei punti caldi (Hot-Spot in inglese) *;
I vulcani più diffusi sulla terra sono quelli sottomarini , lungo le dorsali oceaniche e
Possono essere vulcani lineari, a scudo o a cono.
• Che cosa è la lava e perché differisce dal magma?
• Quale è il meccanismo che genera i fenomeni vulcanici ?
• I tipi diversi di lava possono avere delle conseguenze ?
• È roccia fusa, magma, che proviene dal mantello
terrestre (60-70 km) che risale perché meno densa delle
rocce circostanti, si deposita in una camera magmatica e
da qui è spinto fuori, periodicamente, con l’eruzione dai
gas vulcanici . Il magma che fuoriesce, perdendo la
componente gassosa, prende il nome di lava.
• La lava assume caratteristiche diverse in base alla sua
composizione chimica e alla sua temperatura e
pressione. Quindi si distinguono in:
• 1) le lave basaltiche che hanno temperature superiori a
1000 °C, basso contenuto di silice (basiche, femiche) e
bassa viscosità (maggiore fluidità), determinano
un’eruzione di tipo effusivo (es. eruzione hawaiano e
islandese);
La lava basaltica può fuoriuscire dai fondali oceanici e assumere una struttura a
cuscino a causa del rapido raffreddamento, a contatto con l’acqua e alla elevata
pressione idrostatica. (Lava a cuscino).
Se la lava basaltica fuoriesce da vulcani lineari, attraverso fessure, come quelle
che si formano alla sommità delle dorsali oceaniche , si formano piattaforme di
colore scuro, di basalto, dette “plateaux”. Questi si formano anche in Islanda, dove
la dorsale oceanica affiora in superficie.
Se questa lava fluida fuoriesce da vulcani centrali, es Mauna
Loa (Hawai, diametro 250 Km e 9 km altezza), formano
vulcani a scudo, molto larghi e con fianchi poco ripidi, vulca-
nesimo effusivo (eruzione poco violenta con piccole qtà di gas)
, che si originano dai punti caldi (hot spot).*

e. hawaiano

Eruzione islandese
Duomo vulcanico

2) lave riolitiche o acide o sialiche hanno bassa temperature (650-750 °C), alto
contenuto di silice (acide) ad alta viscosità, quindi in genere si accumulano in
prossimità del luogo di emissione dove si formano i duomi vulcanici;
• 3) lave andesitiche o neutre, intermedie rispetto alle basaltiche e riolitiche
(750-950°C) Queste lave sono emesse dal cratere lentamente e scendono lungo i
fianchi del vulcano percorrendo circa 5 metri al giorno. Così durante la discesa
lenta questa lava si raffredda e forma dei blocchi, sospinti dal materiale caldo che
avanza.
• Quale forma e altezza può assumere il vulcano ?
• Dipende da vari fattori es. età del vulcano, tipo di
attività eruttiva, tipologia di lava e struttura interna del
vulcano.
• La lava, solidificandosi, e i piroclasti che fuoriescono
dal vulcano, formano l’edificio vulcanico (quello che
comunemente chiamamo vulcano) :
• 1) v. lineari, quando la lava basaltica fuoriesce da
spaccature della crosta terrestre (es Great rift Valley,
dorsale pacifica e medio-atlantica).
• 2) v.centrali : a) vulcani a scudo ( ampio raggio e
fianchi poco ripidi, in seguito alla solidificazione di
sottili colate di da lava fluida, basaltica; eruzione
effusiva, poco violenta, per scarsità di gas vulcanici;
es. Mauna Loa, v. dell’Alaska); b) v. strato (a forma di
cono, formati da strati di lave andesitiche, poco fluide,
e strati di piroclasti; eruzione violente esplosive, per
abbondanza di gas e vapori.
Struttura interna di un vulcano

Maona Loa (Hawai il più grande


v.attivo)

Vesuvio
• Quali sono i tipi di eruzione vulcanica?
• E. effusiva hawaiana e islandese da lave basaltiche e fluide
• E. effusiva-esplosiva (mista) di tipo stromboliano (dall’isola di Stromboli): la
lava non molto viscosa si accumula nel cratere e dopo circa un’ora o pochi
minuti, quando la pressione del gas sottostante aumenta, si verificano
modeste esplosioni che sollevano la lava e la crosta (formando anche
bombe)
• E. mista di tipo vulcaniano (dall’isola di Vulcano): il meccanismo è come
quello stromboliano, solo che la lava è più viscosa e quindi l’esplosione è più
violenta.
• E. pliniana (da Plinio il Giovane che descrive l’eruzione del Vesuvio del 79
d.C.): quando l’eruzione è molto più violenta a causa della elevata viscosità
della lava e sua abbondanza di gas.
• E. esplosiva di tipo pelèeano (dal vulcano Pelèe nell’Isola Martinica): con
lave ad altissima viscosità che solidificano quando fuoriescono e formano
cupole o torri alte qualche centinaio di metri (duomi); fuoriescono dense nubi
di gas, vapori e ceneri (nubi ardenti) che rotolano come valanghe lungo le
pendici, spazzando via tutto ciò che incontrano. Quando l’eruzione è
violenta, la camera magmatica si può svuotare e può crollare la parte
superiore del vulcano e produrre un’ampia depressione circolare (caldera
es. lago di Bolsena, e l’arcipelago di Santorini, in Grecia)
• E. di tipo idromagmatico, quando il magma si incontra con la falda idrica
sotterranea e genera una violenta colonna di vapore, che trascina lava e
piroclasti.
e. stromboliana Lago di Bolsena

e. pliniana
Caldera di Santorini
• I gas vulcanici:
• Il vapore acqueo è il gas più abbondante (circa 60%), è
prodotto dai vulcani attivi e anche da quelli quiescenti
(es. fumarole, soffioni, geyser). Esso viene emesso,
insieme agli altri gas, dal magma durante la sua risalita.
• La CO2, anidride carbonica, è il gas più abbondante
dopo il vapor acqueo. Esso è un gas inodore e incolore,
più pesante dell’O2 e si può accumulare nelle aree
depresse e causare rapidamente incoscienza e morte.
Es. nel lago Nyos in Camerun, che riempie il cratere di
un vulcano dormiente, il 21 agosto del 1986 morirono più
di 1700 persone e 3000 capi di bestiame.
• L’anidride solforosa (SO2), è un gas inodore e incolore,
pungente che irrita gli occhi e le vie respiratorie ed è già
tossico se supera 0,5 ppm. Combinandosi con l’acqua
genera ac. Solforico (H2SO4) causando piogge acide.
• Ac. Cloridrico (HCl) e ac. Fluoridrico (HF) sono molto
corrosivi e tossici. Nel 1873 l’eruzione dei crateri Laki in
Islanda meridionale, causò la morte di residenti e di
bestiame per avvelenamento da fluoro.
• Che cosa sono i piroclasti ?
• Da gr. pyros = fuoco, klastòs= frammento È materiale solido
emesso durante le eruzioni vulcaniche :
• Il pulviscolo vulcanico, < 0,05 mm (ceneri sottili), che spesso
rimane sospeso in aria per molto tempo, danneggia aerei e
oscurando il sole influisce sul clima.
• ceneri (diametro < 2 mm) (eruzione esplosiva→ dalla
frantumazione di rocce che occludono il canale e il cratere
vulcanico); lapilli (2-64 mm); bombe o blocchi vulcanici ( >64
mm). I blocchi sono frammenti di grosse dimensioni ad
aspetto spigoloso, che probabilmente deriva dal
rivestimento interno del cono vulcanico e scagliato fuori da
una violenta eruzione.
• Bomba di lava, una goccia di lava che si solidifica durante il
volo e acquista forme aereodinamiche.
• I coni di scorie sono ammassi di piroclasti, a forma conica,
che si possono trovare sul fondo dei crateri o lungo le parti
emerse delle dorsali oceaniche.
• Che cosa sono le rocce piroclastiche ?
• Rocce sedimentari che derivano dalla
cementazione di clasti piroclastici :
• Agglomerati o brecce vulcaniche , da
cementazione di bombe vulcaniche
• Tufi di lapilli e tufi fini (di cenere)
• Ignimbriti, derivano dal deposito di nubi
ardenti (miscuglio di vapori, gas e
materiale solido)

tufo
• Fenomeni secondari collegati al vulcanesimo
• Nube ardente: è una nube di gas e piroclasti, detta anche
colata o flusso piroclastico, che scorre ad elevata velocità lungo
le pendici del vulcano ed è prodotta da eruzioni di tipo pliniano,
dopo il collasso di un duomo di lava (tappo molto spesso nel
cratere)
• Fiume tossico (CO2 che scivola lungo le pendici del vulcano)
• Lahar: colate di fango prodotte dalla pioggia o dal
discioglimento delle nevi che trasportano le ceneri presenti
lungo i versanti del vulcano.
• Tsunami: onda anomala prodotta dal materiale emesso durante
una eruzione esplosiva.
• Geyser: getto di acqua caldissima emesso ad intervalli regolari,
che può raggiungere diversi metri di altezza.
• Soffioni: fuoriuscita di vapore, che viene utilizzato come fonte di
energia geotermica ( es.centrale geotermica di Larderello, Pisa)
• Mofete: emissioni di acqua e anidride carbonica.
• Fumarole: emissioni di gas e vapore.
• Solfatare : emissione di vapore e acido solfidrico (H2S)
• Sorgenti termali.
Nube ardente Monte Pinatubo, Filippine
15-06-1991
L’attività vulcanica è
costantemente controllata
dall’Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Vesuvio 1281 m)

Etna, vulcano più alto d’Europa (3350 m)


Strombol (924 m)i
I Campi Flegrei sono il più pericoloso dei vulcani italiani, che possono dar luogo
ad una violentissima eruzione, come è avvenuto nel passato. 39.000 anni fa
avvenne una eruzione che produsse tanto materiale da ricoprire la maggior
parte della Campania con uno strato di Tufi. Questa eruzione fece sprofondare
i campi Flegrei e l’area su cui sorge Napoli, così da formare una caldera, poi
occupata in parte dal Mar Tirreno. 24.000 anni fa ci fu un’altra violenta eruzione
che produsse una seconda caldera, all’interno della prima. Negli ultimi 10.000
anni la seconda caldera si è innalzata di circa 90 m, per una risalita di magma .
I VULCANI EUROPEI

I vulcani attivi europei sono:


1) nell’area atlantica, in Islanda
(formati dall’affioramento della
dorsale Medio-Atlantica); negli
arcipelaghi delle Azzorre e delle
Canarie.
2) In Turchia e nella regione del
Caucaso, che hanno eruttato negli
ultimi 2000 anni sono Nemrut Dag ,
Ararat, Turchia), Elbrus (Russia)
3) Nel Mediterraneo, in Italia e in
Grecia, nel Mar Egeo (es.Santorini,
Nisyros, Milos, Sousaki e Methana),
Pico nelle azzorre (portogallo)
nell’atlantico Ararat, 5137 m.s.l.( Turchia), dove
secondo la Bibbia Noè approdò con
l’arca dopo il diluvio universale.
• Come possiamo difenderci dalle eruzioni
vulcaniche ?
• Per i vulcani con attività esplosiva (es. Vesuvio) l’unico mezzo
di difesa è quello preventivo: monitoraggio della variazione di
alcuni parametri chimici e fisici della zona interessata, per
riconoscere l’avvicinarsi di un’eruzione e far evacuare l’area
prima che essa si verifichi. Oggi i geologi possono studiare i
vulcani con vari strumenti: osservazioni satellitari, sensori sul
terreno per seguire i movimenti del magma in profondità e droni
che monitorano le emissioni di gas.
• Per i vulcani ad attività effusiva (es. Etna, Stromboli) è possibile
mettere in atto una difesa attiva durante l’eruzione, cercando di
deviare la colata di lava.
• Da cosa dipende il rischio vulcanico?
• È il prodotto tra la probabilità che avvenga un
certo fenomeno vulcanico e i danni che esso
provocherebbe.
• Il coefficiente di rischio vulcanico (CRV):
CRV = Kt + VEI + log (numero della popolazione)
Kt = log1/t (tempo trascorso dall’ultima eruzione)
VEI = Volcanic Explosivity Index
CRV PER I VULCANI ITALIANI:
In teoria il massimo CRV è 17 (0+8+9)
Il massimo CRV dei vulcani attivi è 12-14
VULCANO Kt max VEI log popolazione CRV
Campi Flegri -3 7 7 11
Vesuvio -2 6 6 10
Etna 0 5 5 10
Ischia -3 6 4 7
Pantelleria -3 6 4 7
Colli Albani -5 6 5 6
Stromboli 0 4 2 6
Lipari -4 4 4 4
Vulcano -3 4 3 4
Salina -5 4 3 2
Ferdinandea -3 3 0 0
• Quali sono i fenomeni che si verificano prima di un
eruzione ?
• Prima di un'eruzione generalmente si verificano i
cosiddetti fenomeni precursori, indotti dall’ascesa del
magma in profondità. I principali fenomeni precursori
sono : deboli terremoti, sciami sismici, eventi sismici a
lungo periodo, tremore vulcanico, deformazioni o
fratturazione del suolo, variazioni nei gas emessi dal
suolo o da fumarole. Attraverso lo studio di questi
fenomeni e l'analisi della loro evoluzione temporale è
possibile capire in anticipo se si sta approssimando
una eruzione.
• Tuttavia ancora non esiste un metodo per prevedere
con certezza l’inizio di un’eruzione, poiché sono molti i
fattori variabili che possono influire e spesso sfuggono
a qualsiasi misura.

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