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LA PERSONALITA’ (Lezione n. 19)
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Lo studio della personalità in Psicologia è stato affrontato, intorno agli anni '30 del secolo scorso,
da diverse teorie. Per distinguerle è stato identificato uno schema di riferimento a cui ciascuna di
Ma
esse può essere condotta. Infatti, secondo Lazarus il sistema di analisi S-O-R (Stimolo-Organismo-
Risposta) costituisce un ottimo metodo di distinzione fra i numerosi schemi di riferimento delle
varie teorie della personalità: alcuni teorici pongono l'accento sull'analisi della risposta, altri sullo
mo
stimolo ed altri sui processi intermedi, cioè sulle strutture centrali (interne) dell'organismo.
1. Per quanto riguarda lo schema di riferimento teorico centrato sulla risposta (comportamentale),
l
lie
l'assunto fondamentale è relativo alla possibilità di individuare alcuni modelli costanti di
comportamento e descrivere in base ad essi la personalità dell'individuo.
ug
Aderiscono a questo schema le TEORIE STRUTTURALI (sono quelle che prendono in
considerazione la personalità come già completamente formata, ovvero studiano l'insieme di tratti,
iG
tipi e disposizioni). All'interno delle teorie strutturali vi sono:
• Le TEORIE TIPOLOGICHE (e qui rientra, oltre che la teoria di Sheldon anche la teoria di
ud
Jung con la distinzione tra tipo introverso e tipo estroverso, nella quale l'autore enfatizzare
l'influenza delle caratteristiche della persona sul comportamento del soggetto).
St
• Le TEORIE DEI TRATTI (possiamo citare Allport. Egli piuttosto che ricercare tratti
comuni, preferisce dare rilievo a molti tratti che caratterizzano una sola persona. La sua
gli
preoccupazione è infatti quella di dare evidenza a delle disposizioni personali che sono
uniche per ciascun soggetto).
de
analisi fattoriale).
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2. Per quanto riguarda lo schema di riferimento teorico centrato sullo stimolo, rientrano in tale
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schema le teorie della personalità che, attribuendo un ruolo importante all'ambiente, si occupano di
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come gli organismi acquisiscano le abitudini a rispondere. In questo schema di riferimento teorico
si cerca non tanto di descrivere la personalità, ma piuttosto di spiegarne la formazione in base a ciò
che si è appreso, a ciò che è avvenuto. Aderiscono a questo schema le TEORIE PROCESSUALI
Ma
(si riferiscono a quelle teorie centrate sul processo di formazione della personalità, che mettono a
fuoco soprattutto la genesi storica che è alla base della personalità). All'interno delle teorie
processuali vi sono:
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• La TEORIA PSICOANALITICA
l
• di Freud nella quale però non si fa riferimento alla caratterologia basata sulle fasi
lie
dello sviluppo psicosessuale, ma piuttosto all'insieme di indicazioni sulle modalità ed
i processi implicati nella costruzione della configurazione strutturale dell'individuo.
ug
Infatti, secondo Freud lo sviluppo della personalità è l'esito di un equilibrio dinamico
fra un processo maturativo (di crescita) per fasi ed il fluire delle esperienze.
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• di Jung (che uscì dal sodalizio con Freud nel 1914) secondo il quale, invece, lo
sviluppo della personalità è un processo di dispiegamento del sé, o processo di
ud
•
St
quanto anch'esse danno molta importanza alle prime esperienze evolutive nella
strutturazione della personalità. Tali teorie però si distinguono dalle teorie psicoanalitiche, in
si
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3. Per quanto riguarda lo schema di riferimento teorico centrato sull'organismo, rientrano in tale
rco
schema tutte quelle teorie che fanno riferimento all'approccio fenomenologico. Secondo queste
teorie, ciò che determina la condotta, la personalità di un individuo non sono gli stimoli fisici, ma i
processi interni alla persona che organizzano e strutturano l'esperienza. In questo ambito si
Ma
collocano:
mo
• La TEORIA DEL SE' di Rogers.
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4. Infine, il MODELLO DEI BIG FIVE si propone come un tentativo di mediazione e
lie
unificazione tra i diversi punti di vista/le diverse teorie.
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