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SCRIVI UNA BREVE CONSIDERAZIONE CHE RICOSTRUISCa L’ITINERARIO

SEMANTICO DEI TRE TITOLI DELLE RACCOLTE POETICHE DI UNGARETTI (“Il porto
sepolto”, “L’allegria dei naufragi”, “L’allegria”).

DESCRIVI COSA VOLEVA TRASMETTERE UNGARETTI E IL MESSAGGIO CHE


VOLEVA VEICOLARE.

La raccolta “Il porto sepolto”, ha sicuramente un titolo ossimorico, perché con la parola “porto” ci si
può riferire ad un concetto di “salvezza” e “approdo”, mentre con la parola “sepolto” il campo
semantico è quello della morte. Dunque si evoca una situazione di incertezza e perdita.
Il porto però, potrebbe anche simboleggiare il viaggio, che in questo caso potrebbe essere
“introspettivo”, dal momento che il poeta si immerge nel profondo del “sepolcro” per entrare nella
profondità dell'animo umano, il titolo indica quindi qualcosa di oscuro e indecifrabile.
D’altra parte, se il porto è un simbolo di sicurezza e il sepolcro di morte, riguardo al campo semantico
della guerra, per analogia ci si potrebbe riferire anche a tutte le certezze e sicurezze che ora non ci sono
più per i soldati, un tema che viene ripreso molto anche nel “secolo della crisi” del ‘900, ovvero lo
smarrimento delle sicurezze.

L'espressione “Allegria di naufragi” (1919) è anch’esso un ossimoro e in questo caso,il naufrago è


colui che si salva dopo una catastrofe, la nave viene abbandonata e si ritrova da solo o in compagnia
dei pochi superstiti in un luogo sperduto. Questa allegria è la gioia di un attimo in cui ci si rende conto
di essere salvi.
Ciò sicuramente può far riferimento alla situazione presente sul fronte, dove i soldati sono pervasi da
un sentimento di impotenza, di spaesamento, ma allo stesso tempo sviluppano un senso di fratellanza e
(come naufraghi), cercano di darsi man forte per superare la situazione.
Il termine “allegria”, indica uno stato lieto che può derivare dal senso di solidarietà cretosi nell’unione
dei soldati. Oppure l'allegria è una brevissima epifania con cui l’uomo sente la gioia di esser vivo, per
poi ricadere di nuovo nella disperazione.
D’altro canto, secondo me, questo titolo può assumere un altro significato che si riallaccia sempre al
tema presente nella prima raccolta: i soldati vengono paragonati ai naufraghi, che non tutti riescono a
sopravvivere alla tragedia (“sepolto”), ma invece chi è rimasto oltre ad essere allegro per la salvezza e
la fratellanza, potrà gioire per i valori che lo ha spinto a partecipare alla guerra. Infatti, al tempo la
propaganda bellicista era volta ad esaltare gli animi alla guerra.
I naufraghi sono gli uomini, che restano tali per colpa del dolore della guerra, ma credo che il poeta
voglia sottolineare che, anche se essi hanno vissuto momenti terribili, è possibile ancora che abbiano
uno ”slancio positivo”.

Il viaggio, anche in questo caso è un tema che trova la sua continuità, perché può essere inteso come
una metafora della vita umana, con le sue difficoltà da dove si può trovare le occasioni per
ricominciare.
Secondo me, infatti, Ungaretti sembra voglia dare un piccolo messaggio positivo a tutti gli uomini:
nonostante essi abbiano vissuto un momento durissimo, come un vero e proprio naufragio, devono
riprendere il viaggio(guerra) e cercare di andare avanti seguendo lo slancio positivo della vita,
supportati dai loro valori bellici.

L’edizione successiva, del 1931, fu intitolata “Allegria”, dove il titolo rende ancora più diretto il senso
positivo di valorizzare la condizione dell’uomo.
Dunque, il titolo dell'opera esprime la gioia dell'animo umano nell'attimo in cui si rende conto di aver
”scampato” la morte, contrapposto al dolore per essere uno dei pochi sopravvissuti al “naufragio”:
questo sentimento si esprime con particolare intensità durante il periodo al fronte.
L’espressione trova continuità con le altre raccolte anche perché sé il porto è inteso come un punto di
arrivo, può simboleggiare la fine della guerra, dunque l’allegria di una possibile vittoria e la fine di
tutte le sofferenze, accompagnata dai molteplici superstiti (naufraghi) e purtroppo anche da chi non ce
l'ha fatta (sepolto).
Anche il tema della dura realtà della guerra che pone l'uomo di fronte all'incertezza del proprio destino
trova un legame con le liriche precedenti, perché l’uomo riscopre la propria dignità e il senso di
partecipazione ad un sorte comune (unanimità),grazie alle sofferenze create dal dramma della guerra,
l'uomo, inoltre riesce a percepire i suoi valori e dunque a ritrovare la perduta “allegria”.
A tal proposito, si potrebbe arrivare ad una simile riflessione: Ungaretti influenzato dal pensiero delle
avanguardie, mosse da sentimenti attivisti, interventisti e militaristi, unendo anche la grande influenza
che la propaganda aveva sui giovani, sicuramente ha un risvolto notevole sul pensiero del poeta.
Al tempo, Mussolini promuoveva grandi azioni propagandistiche volte a suscitare delle risposte
emozionali verso la guerra, dei sentimenti nazionalisti che avrebbero indotto gli animi a parteciparvi
con grande felicità e patriottismo. Mussolini, inoltre presentò anche la seconda edizione di “porto
sepolto”, dunque penso che l’influenza di tali idee, per Ungaretti possano aver influenzato il suo
pensiero verso una considerazione che la guerra possa portare anche aspetti positivi.

Inoltre, penso che uno dei messaggi fondamentali sia che in situazioni difficili come una guerra, il
senso nazionalista, la solidarietà e il pensiero di arrivare ad un porto che possa segnare la fine della
sofferenza o di una grande soddisfazione, possano suscitare emozioni forti e possano aiutare l’uomo a
rasserenare il proprio animo.

Se le raccolte dopo vari tentativi, hanno assunto il titolo definitivo con “Allegria”, dunque questo
climax ascendente rimanda ad un messaggio positivo, di speranza dal momento che lo stesso
Ungaretti, partecipò alla guerra, che per molti veniva vista come una soluzione per ottenere uno stato
di uguaglianza e di libertà, e tutto ciò risveglia allegria, nonostante le morti, le sofferenze e l’orrore.

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