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N. R.G.

1774/2013

TRIBUNALE ORDINARIO di LOCRI


SEZIONE CIVILE
VERBALE DELLA CAUSA n. R.G. 1774/2013
tra
ARMENI GIUSEPPE +1 ATTORI
e
MINISTERO ISTRUZIONE CONVENUTO
NONCHE’
AIG EUROPE LTD SA TERZO CHIAMATA
E

ARMENI DOMENICO TERZO INTERVENUTO


Per Armeni Domenico e per delega dell’avv. Rosario Vizzari è presente l’avv. Giuliana
Ferraro la quale chiede che sia dichiarata cessata la materia del contendere essendo
intervenuto atto di quietanza tra la compagnia garante e il danneggiato.
Per Armeni Giuseppe +1 n.q. e su delega dell’avv. Maria Andreano è presente l’avv. Giuliana
Ferraro che si riporta alle note d’udienza depositate il 26.10.2021 insistendo
nell’accoglimento delle istanze richieste ivi riportate.
Nessuno è presente per il convenuto nonché per il terzo chiamato in causa.
Dopo breve discussione orale, il Giudice, ritiratosi in camera di consiglio, pronuncia
sentenza ex art.281 sexies cpc, dando lettura del dispositivo e delle ragioni di fatto e di
diritto della decisione.

Il Giudice
dott. ssa Antonella Lupis
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO DI LOCRI
SEZIONE CIVILE
Il Tribunale, nella persona del Giudice dott.ssa Antonella Lupis ha pronunciato ex art. 281
sexies c.p.c. la seguente
SENTENZA
nella causa civile di I Grado iscritta al n. R.G. 1774/2013 promossa da:
ARMENI GIUSEPPE ANTONIO, (c.f. RMNGPP64R11F112Z) nato a Melito P. Salvo l’11.10.1964
e ZUCCALA’ TERESINA, (c.f. ZCCTSN73D52L219T) nata a Torino il 12.4.1973 entrambi nella
qualità di genitori di ARMENI DOMENICO, con il patrocinio dell’avv. Maria Andreano ed
elettivamente domiciliato in Bovalino via Archimede n.13 presso il suo studio;
ATTORI
contro
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA, in persona del Ministro
p.t. con il patrocinio ex lege dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Reggio Calabria e
domiciliato a Reggio Calabria via del Plebiscito;
CONVENUTO
Nonché
AIG EUROPE LTD S.A. (p.iva 08037550962) in persona del legale rappresentante p.t. con
sede a Milano, con il patrocinio dell’avv. Francesco Gagliardi e domiciliato a Rosarno via
Nazionale n.306 presso lo studio dell’avv. Luca Agostino;
TERZO CHIAMATO
E
ARMENI DOMENICO, (c.f. RMNDNC96B07F112Q) nato a Melito P. Salvo il 7.2.1996 con il
patrocinio dell’Avv. Rosario Vizzari presso il cui studio sito a Bovalino è elettivamente
domiciliato;
INTERVENTORE ADESIVO
CONCLUSIONI
Le parti comparse precisano le conclusioni come da verbale d’udienza.
FATTO E DIRITTO
Con atto di citazione notificato il 27.11.2013, i coniugi Armeni-Zuccalà nella loro qualità di
genitori di Armeni Domenico convenivano in giudizio il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca chiedendo il risarcimento dei danni subiti dal proprio figlio
che, durante l’orario di scuola del giorno 8.3.2013 subiva un trauma al quinto dito della
mano sinistra durante l’ora di educazione fisica, quantificato nella misura di €.8.552,13 o in
quella maggiore o minore accertanda, oltre danni morali da liquidarsi ex art.1226 c.c. nei
confronti dei genitori. Dichiaravano che la compagnia garante in via stragiudiziale aveva
quantificato il danno nella misura del 3% per un importo pari ad €.1.200,00 che non veniva
accettata non tanto per la valutazione del danno ma per la sua quantificazione non consona
secondo i parametri delle tabelle del Tribunale di Milano.
Si costituiva il convenuto che eccepiva preliminarmente l’incompetenza territoriale del
giudice adito in favore del Tribunale di Reggio Calabria quale foro erariale e chiedeva di
essere autorizzato alla chiamata in causa della compagnia assicuratrice garante del sinistro
e individuata nell’AIG EUROPE LTD S.A. Nel merito contestava l’azione chiedendone il
rigetto.
Autorizzata la chiamata in garanzia, si costituiva la compagnia assicurativa che aderiva
all’eccezione d’incompetenza sollevata dal convenuto Ministero e chiedeva il rigetto della
domanda stante la sussistenza del caso fortuito e comunque che il danno venisse liquidato
nella misura coperta in polizza.
Nel corso del giudizio, interveniva nel giudizio Armeni Domenico divenuto maggiorenne che
faceva propria la domanda attrice formulata dai genitori.
Risolta in senso negativo l’eccezione d’incompetenza, la causa veniva istruita mediante
prova testimoniale e veniva disposta CTU medico-legale all’esito della quale le parti
chiedevano più volte un rinvio per la composizione bonaria della controversia.
All’udienza odierna, il procuratore dell’attore e quello del terzo intervenuto, chiedevano
che la causa fosse decisa e precisavano le conclusioni come da rispettive istanze depositate
telematicamente reiterate nel verbale di udienza.
Il giudice, preso atto di ciò, tratteneva in decisione la causa ai sensi dell’art.281 sexies cpc.
Assorbente delle superiori richieste e valutazioni sia di rito che di merito è l’intervenuto
atto di quietanza sottoscritto da Armeni Domenico con la compagnia terza chiamata per un
importo omnicomprensivo di €.4.707,35.
Diversamente dall’assunto degli attori, l’intervenuta transazione è altresì loro opponibile in
quanto essi hanno agito nel giudizio solo nella qualità di genitori e non anche in proprio,
rilasciando in tal senso anche la procura alle liti. Ne consegue che, una volta costituitosi il
figlio divenuto maggiorenne, il danno andava liquidato a quest’ultimo. Ad ogni modo ad
abundantiam si osserva che il chiesto danno morale va, nell’ambito delle micropermanenti,
valutato all’interno del danno non patrimoniale, tranne che si provi una particolare
incidenza sulla sfera affettiva e relazionale del soggetto danneggiato che si ripercuote anche
sulle persone a lui vicine, ma ciò va adeguatamente provato e tale dimostrazione non è
stata mai fornita nel corso del giudizio dagli attori. Va inoltre considerato che la domanda è
stata avviata dai genitori non al fine di contestare la valutazione del danno biologico fatto
dalla compagnia e peraltro confermato dal CTU, ma per una quantificazione basata su
parametri del tutto errati, in quanto, per i sinistri verificatisi in ambito scolastico non si
applicano i criteri di quantificazione di responsabilità civile (decreti ministeriali per le
micorpermanenti e tabelle di Milano comunemente seguite per la macropermanenti), ma in
genere sono applicati quelli valevoli per le polizze infortuni.
Alla luce della irricevibilità delle ulteriori richieste, va pertanto dichiarata la cessazione
della materia del contendere per intervenuta transazione tra le parti con compensazione
delle spese.
Nulla potrà essere statuito sulle spese di CTU perché le stesse non potranno essere liquidate
per mancato deposito dell’istanza di liquidazione da parte del consulente entro i termini di
legge.
P.Q.M.

Il Tribunale, definitivamente pronunciando sulla domanda proposta da ARMENI GIUSEPPE E


ZUCCALA’ TERESINA N.Q. con atto ritualmente notificato contro MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
UNIVERSITA’ E RICERCA e altri, ogni diversa istanza, eccezione e deduzione disattesa, così
provvede:

a) Dichiara cessata la materia del contendere per le ragioni espresse in parte motiva;
b) Spese compensate;

Così deciso in Locri il 9 novembre 2021.

Il GOP

Dott.ssa Antonella Lupis

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