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Problemi inerenti la
risoluzione
•Penombra
•Diffusione
•Dipendenza dall’energia
Effetti di penombra
Gli effetti di
penombra sono
dovuti alle
dimensioni del fuoco
ed alla distanza del
ricettore o supporto
di immagine
Dipendenza dall’energia
La formazione
dell’immagine è influenzata
dall’energia dei raggi X, dal
loro numero e dalla
diffusione all’interno
dell’oggetto
Le griglie anti-diffusione
Le griglie sono costituite da
materiale fortemente
assorbente e sono
geometricamente allineate
con il fuoco.I raggi X che
subiscono la diffusione
persono la direzione
originaria e non possono
passare attraverso la griglia,
in quanto vengono assorbiti
dalle “ lamelle “ della griglia.
Immagini analogiche
Un’immagine radiografica è normalmente analogica : se
è in bianco e nero, non esiste nessuna discontinuità tra
le varie tonalità di grigio, se è a colori, l’intensità e la
cromaticità del colore passa in modo continuo da punto
a punto dell’immagine ( non ci sono scale cromatiche
discontinue ).
Nell’immagine analogica il valore del segnale o
dell’annerimento della lastra viene naturalmente
assegnato al punto stesso.
Quindi un’immagine analogica contiene un numero
infinito di punti, di grigi e di colori
Storia della radiologia digitale
Processi di digitalizzazione
delle immagini
Gestione elettronica delle
immagini
Fluoroscopia digitale
Videoradiografia
La videoradiografia utilizza un
intensificatore di immagini il cui
schermo di uscita è ripreso da
una telecamera. Il segnale video
viene inviato a un convertitore
analogico numerico (A/D). Il
convertitore A/D trasforma
l'immagine video analogica in una
matrice numerica.
I sistemi odierni utilizzano
telecamere ad alta risoluzione con
elevato rapporto segnale-rumore
(superiore a 1000), consentono
matrici 1024 x 1024 con almeno
1024 livelli di grigio.
Esempio di conversione
analogico digitale
Prendiamo ad es. 28: la più alta potenza di 2
contenuta è 16, ossia 24. Resta 12 in cui la più alta
potenza è 8, ossia 23. Infine rimane 4 che è 22. Il
numero di bits è quindi 5 – la potenza di 2
immediatamente superiore è 32, cioè 25 - ed il
numero in codice binario si esprime come 11100. In
altri termini: 1x24 +1x23+1x22+0x21 +0x20.
Nello stesso modo si scrive un numero in decimale :
1123 = 1x103 +1x102 +2x101 + 3x100.
Accuratezza della conversione
analogico-digitale ( ADC )
Conversione di un segnale
analogico in digitale
Caratteristiche di un sistema
digitale
Sono date dalle caratteristiche dell’immagine :
•Risoluzione ( MTF)
•Range dinamico ( o latitudine )
•Rumore ( granularità )
Schema di lettura e
digitalizzazione a fibre ottiche
E’ analogo al
precedente, ma in
questo caso la
lastra viene
scannerizzata da
un fascio laser (
coord. Y dallo
specchio ) mentre
avanza ( coord. X
dalla posizione ).
Arrays di fotodiodi
Arrays di fotodiodi
Nello schema precedente si fa uso di uno schermo
fluorescente ( quindi non a memoria ) che viene letto
direttamente da una “ colonna “ di fotodiodi di minime
dimensioni ( 1024 diodi per una lastra tipo A3 o A4 )
che trasformano il segnale luminoso in un segnale
elettrico digitalizzabile attraverso una convertitore
analogico/digitale ( A/D). Lo schema di lettura è
analogo a quello con fibre ottiche/fotomoltiplicatore (
sostituite dai fotodiodi ), ma l’immagine in questo caso
è diretta e si forma sullo schermo fluorescente.
Sistemi a radio/fotoconduttore
Lo schema è analogo a
quello con lettura
elettrometrica : in questo
caso la luce laser agendo
sul fotoconduttore fa sì che
questo scarichi attraverso gli
elettrodi a striscia la carica
rimasta dopo l’irraggiamento
con raggi X. Il laser “ scorre”
orizzontalmente ( coordinata
x ) mentre la coordinata y
viene individuata dalla
posizione della striscia
metallica
Sensori basati su fosfori a
memoria
Si tratta dello schema più utilizzato attualmente : mentre nei fosfori
convenzionali la radiazione X assorbita viene “trasformata “ in luce
visibile come negli schermi di rinforzo basati su terre rare, in
questo caso, oltre la luce di “ fluorescenza “ immediata ( che non
viene utilizzata ), una parte dell’energia assorbita serve per
trasferire gli elettroni in centri di “ cattura “ o di storage (
immagazzinamento ) nei quali possono rimanere per un tempo più
o meno lungo. La luce laser è in grado di spostare questi elettroni
in altri centri di “ ricombinazione “ : le transizioni in questi centri
sono “radiative” ossia avvengono con emissione di luce. Si tratta di
un processo di “ fotoluminescenza “ analogo a quello di
termoluminescenza ( il laser e non la temperatura svuota i centri in
questo caso ). Uno schema più completo fa uso di elettroni e di
buche o lacune, che sono in pratica livelli non occupati
Le transizioni elettroniche dallo stato “ alto” occupato a quello “ basso” non occupato
sono in genere radiative. I centri “ storage “ sono centri di cattura non correlati
spazialmente tra loro e quindi non possono dar luogo a transizioni elettroniche di
alcun tipo.
Gli schermi al fosforo sono normalmente inseriti in una cassetta rigida per
protezione, ma possono anche essere inseriti in buste flessibili come le tradizionali
lastre radiografiche
Quando esposti alla radiazione, esattamente allo stesso modo di un film tradizionale,
gli elettroni presenti all’interno dei cristalli di fosforo vengono eccitati e catturati in
uno stato semi-stabile ad energia superiore.
Lo scanner poi scansiona lo schermo con un raggio laser. L’energia del laser rilascia
gli elettroni catturati, determinando l’emissione di luce visibile. Questa luce viene poi
catturata e convertita in formato digitale che permette la visione dell’immagine
radiografica attraverso un comune PC
La scala Hounsfield
Questi sono i
campi di valori
per diversi
tessuti
corporei nella
TAC medica.
Notare la
sovrapposizio
ne tra alcune
sostanze e
tessuti.
La legge di Beer indica la dipendenza della intensità finale
IA incidente sulla pellicola (od altro detector) dal valore della
attenuazione lineare lungo il percorso L, data l’intensità di
emissione I0 :