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101 OTTOBRE 2012 articolo

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ESERCITAZIONI

Allenare le transizioni negative: ripiegamenti


sotto linea palla e avanzamenti per la
pressione.
A cura di Andrea Pagan

Esercitazioni tattiche e partite a tema per allenare l’organizzazione e


l’atteggiamento collettivo.

Andrea Pagan, 34 anni, attualmente allenatore della Primavera dell'AS


CITTADELLA, da Maggio dopo aver frequentato il corso a Coverciano è Allenatore
professionista 2°categoria Uefa A.
In precedenza Pagan ha allenato per due anni consecutivi gli Allievi nazionali ed,
ancor prima, ha operato nei settori giovanili del Sottomarina (VE), Noventa (PD) e
Albignasego (PD).

Abbiamo già trattato assieme gioca con le mani, possono schierare in


l’argomento sulle transizioni negative campo più giocatori nello stesso
nel mese di Gennaio, in quell’occasione momento.
abbiamo evidenziato quanto complesso Questo è un fattore importantissimo,
sia individualmente e collettivamente perché fare ragionare allo stesso modo
cambiare atteggiamento dopo aver 11 giocatori non è per niente facile,
perso il possesso della palla. anzi possiamo dire quasi impossibile.
In questo articolo invece cercheremo di Quando vediamo giocare una squadra
analizzare quale possa essere molto bene significa che un buon
l’atteggiamento più efficace nel numero di giocatori stanno svolgendo
momento in cui la squadra si trova in bene i loro compiti e, di conseguenza,
una situazione di transizione negativa. come collettivo sono riusciti a
Prima di iniziare è giusto fare una dimostrare grande organizzazione di
premessa molto generale, il gioco del gioco.
calcio è uno sport di squadra e quindi Oltre a ciò è opportuno evidenziare che,
molto complesso, forse tra i più per ragioni insite nel carattere umano,
complicati; rispetto al calcio, che si sincronizzare i giocatori in fase di
gioca con squadre di 11 giocatori, solo transizione negativa credo sia un
pochissimi sport, tra cui uno dei più compito molto complesso e difficile.
conosciuti è il rugby che per altro si
Questa organizzazione dovrebbe essere però se mi consentite, la differenza si
allenata nei minimi particolari e nota molto più nella velocità e nel
soprattutto in modo tale da sopperire dinamismo del gioco che non per ciò
anche alle prestazioni poco incisive di che concerne invece l’organizzazione
alcuni giocatori. tattica dove credo che non siano stati
Quando si parla di organizzazione fatti grandissimi passi in avanti a parte
tattica ci si riferisce nello specifico a alcuni casi eccezionali.
due fasi: fase di possesso e non Questo rapido cambiamento ha
possesso palla; tra queste due fasi ogni stravolto anche il modo di allenare le
squadra deve sapersi comportare in squadre di calcio; prima venivano
fase di transizione: negativa e positiva. dedicate intere sedute esclusivamente
Quindi concludendo questa piccola sulla fase offensiva o difensiva (fig.1).
premessa sulle difficoltà che si possono
trovare nel gioco del calcio,
l’organizzazione di squadra è uno degli
obiettivi primari che ogni allenatore
deve porsi quando allena; sapere
sempre come comportarsi e soprattutto
saper risolvere nel più breve tempo
possibile qualsiasi situazione non è
facile anzi diciamocela tutta molto
difficile. L’allenatore deve quindi dare
alla propria squadra i giusti mezzi per
riuscire ad essere efficace ed
organizzata.

Oggi sicuramente si continua a lavorare


ancora con questo sistema ma per molti
allenatori (all’estero tale tendenza è
molto più diffusa) l’allenamento è
diventato, se possiamo definirlo così,
“globalizzato” e le due fasi non vengono
più separate tra di loro ma allenate in
modo combinato (fig.2 a pagina
successiva).
Il nostro contributo cercherà di dare
qualche spunto su come allenare la Nello specifico l’organizzazione tattica
squadra in fase di transizione negativa, della propria squadra deve prevedere
cioè nel momento in cui si perde palla e un allenamento combinato delle due
bisogna prendere delle decisioni, rapide fasi principali.
e soprattutto efficaci. Ecco quindi che la transizione negativa
Oramai si dice in tutte le lingue del sarà allenata in abbinamento al
mondo che il calcio si è evoluto molto possesso e alla fase di costruzione,
velocemente rispetto a qualche anno fa, rifinitura e finalizzazione mentre la
personalmente ammetto che quando transizione positiva viene allenata
rivedo partite storiche come quelle del insieme alle proposte relative alla fase
Milan di Sacchi, la differenza con il di non possesso.
calcio attuale è sicuramente enorme,
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In particolare nella figura 2 notiamo Quindi il nostro primo obiettivo è di
come gli obiettivi da allenare siano pianificare bene la fase offensiva, e in
diventati molteplici: la fase offensiva è riferimento a come la sviluppiamo
abbinata alla transizione negativa e la creare le condizioni efficaci per
fase difensiva alla transizione positiva. difendersi in caso si perdesse palla
Perché questo cambiamento? Se il (transizione negativa).
calcio è cambiato diventando più veloce
e dinamico anche i nostri allenamenti
devono cambiare, quindi dobbiamo
abituare i nostri giocatori a diventare
più elastici mentalmente e rapidi nelle
scelte ovviamente aiutandoli a trovare
le giuste soluzioni da attuare.
Abbiamo utilizzato i colori rosso e verde
per distinguere le due fasi, il nostro
obiettivo è quello di allenare e
migliorare la squadra su tutti e due i
colori ed in particolare, attraverso
questo contributo, ci concentreremo
sull’allenamento della fase offensiva in
abbinamento alla transizione negativa.
In figura 3 vediamo come si può alla mentalità dell’allenatore ma anche
strutturare e suddividere un buon e soprattutto in relazione alle qualità e
lavoro sulla fase offensiva: la alle caratteristiche dei giocatori a
costruzione che solitamente avviene disposizione; per pressare avanzando
nella propria metà campo, la rifinitura abbiamo bisogno di giocatori molto
momento in cui si inizia a sviluppare il dinamici e reattivi mentalmente, al
proprio modo di giocare per arrivare al contrario se non si possiedono giocatori
gol e infine la finalizzazione, il momento con queste caratteristiche è meglio
finale che chiude la fase offensiva. optare per ripiegare.
Questa però non è una regola assoluta
Il lavoro che vedremo successivamente, e l’interpretazione può essere diversa
si concentrerà sull’allenare queste sotto anche in relazione alla zona in cui si è
fasi abbinate alla perdita del possesso e perso palla; molti allenatori
quindi al cambio di atteggiamento che preferiscono avere un atteggiamento
ogni giocatore e la squadra deve avere: aggressivo in determinate zone del
qui inizia il nostro lavoro specifico sulla campo e più cauto in altre.
transizione negativa. Anche sotto questo aspetto non credo
Quando si perde palla, generalmente, si esistano regole fisse, molto dipende
possono avere due diversi tipi di dalla mentalità dell’allenatore e da una
atteggiamento: ripiegare rapidamente giusta e attenta valutazione delle
dietro la linea della palla cercando di caratteristiche dei giocatori a
difendersi in modo compatto ed disposizione.
equilibrato o pressare immediatamente A seguire analizzeremo l’allenamento
il pallone e la zona in cui abbiamo perso della transizione negativa nelle 3 sotto
la palla non indietreggiando come in fasi offensive, partendo dalla sotto fase
precedenza ma salendo e accorciando della costruzione.
gli spazi in avanti.
Due modalità diverse di affrontare una
fase molto importante ma soprattutto ALLENARE LA TRANSIZIONE
delicata come la transizione negativa. NEGATIVA DURANTE LA SOTTO
FASE DI COSTRUZIONE OFFENSIVA

La fase di costruzione sinteticamente


s’inizia nella propria metà campo, si
predilige girare palla in ampiezza e
sfruttare un possesso palla cauto senza
esagerare con passaggi in verticale; in
questa fase del gioco la squadra tende
a rimanere molto compatta e corta,
perdere palla in zona centrale sarebbe
molto pericoloso, sicuramente più facile
da rimediare se la perdita del possesso
avvenisse in zona laterale.
La domanda che dobbiamo porci è:
persa palla si aggredisce o si scappa
In figura 4 vediamo in modo grafico
all’indietro?
come la fase offensiva e la transizione
Dopo le premesse fatte in precedenza
negativa abbiano un legame molto
forse l’atteggiamento più corretto se
vicino.
così possiamo definirlo dovrebbe essere
Le due modalità di transizione negativa
ovviamente si applicano in riferimento
4
aggressivo, per due motivi in non permettere agli avversari di
particolare: strutturare la propria fase
offensiva, ma costringerli a
• siamo troppo vicini alla nostra “forzare” la giocata successiva
porta; aggredendo l’eventuale
ricevitore. In questo caso la
• scappando si concederebbe nostra difesa potrà valutare se
troppo campo e profondità agli accorciare verso il centrocampo e
avversari. ridurre gli spazi tenendo i reparti
corti e compatti o scappare
Però delle eccezioni ci sono, vediamo da all’indietro se l’intervento dei
vicino le varie situazioni che potrebbero centrocampisti non fosse efficace
accadere: (figura 6).

• Se perde palla il reparto difensivo


con il centrocampo sopra la linea
della palla, i difensori sarebbero
quasi obbligati a rientrare verso
la propria porta temporeggiando
l’azione di ripartenza avversaria,
dando il tempo ai nostri
centrocampisti e attaccanti di
rientrare (figura 5);

• Ovviamente se i nostri attaccanti


si abbassassero troppo e
perdessero palla, l’atteggiamento
della squadra sarà lo stesso del
precedente, anzi dovremmo
avere più aggressività visto che
in linea di massima, perdendo
palla un attaccante, possiamo
contare su un buon numero di
giocatori dietro la linea della palla
• Se la palla viene persa dal nostro e quindi la squadra è ben
centrocampo, l’atteggiamento schierata e può rimanere corta e
deve essere molto aggressivo per compatta (figura 7).
5
5 giocatori simulano una fase di
costruzione bassa; dopo il passaggio
del portiere la linea difensiva con il
mediano si esercitano nel giro palla e
nell’uscite dal basso mentre di fronte a
loro si posizionano altri 5 giocatori (3
attaccanti e 2 interni di centrocampo).
Questi ultimi quando ricevono il
passaggio del terzino che “chiude il giro
palla” effettuano una serie di azioni
simulando un cambio gioco o altre
soluzioni a discrezione dell’allenatore
costringendo il reparto difensivo a
dover reagire e quindi a dover
interpretare la transizione negativa: chi
perde palla accorcia e gli altri di
conseguenza si stringono difendendo la
porta come spiegato in precedenza.

REGOLE: l’esercizio ha l’obiettivo di


allenare e migliorare la tecnica
individuale e applicata in situazione
Esercitazioni per allenare la reale di gioco; per esempio il terzino
transizione negativa in fase di quando riceve palla lo farà ad aprire o a
costruzione offensiva chiudere simulando una pressione
avversaria; l’altro gruppo ricevuta palla
ESERCIZIO N.1 – figura 8 si allenerà sulla tecnica applicata alla
stregua del reparto difensivo,
concentrandosi sul passaggio e sulla
ricezione funzionale alla situazione di
gioco.

ESERCIZIO N.2 – figura 9

Si gioca un 8 vs 7 complessivo
suddividendo lo spazio di gioco in due
settori: nel primo si sviluppa un 4 vs 4
mentre nell’altro un 3 vs 4 a favore
della squadra che sta lavorando per
recuperare il pallone.
L’obiettivo della squadra in fase di
costruzione è quello di uscire dal
proprio settore senza perdere palla e
farla arrivare al reparto di centrocampo
rischiando il meno possibile. Le
alternative in fase di costruzione
possono essere l’abbassamento del
mediano centrale in mezzo ai due
centrali difensivi (classico movimento
6
adottato dal Barcellona) o allenatori ci concentriamo molto su
l’abbassamento di un interno di questa sottofase tralasciando la fase di
centrocampo al posto di un terzino che costruzione appena analizzata e la fase
si è alzato (le frecce rosse in figure di finalizzazione che vedremo
mostrano il movimento). successivamente.
Le classiche esercitazioni di attacco
REGOLE: la squadra che costruisce ha contro difesa, i soliti 6 vs 4 o 8 vs 4
la possibilità di abbassare un giocatore allenano in modo specifico la fase di
e alzarne uno, potendo quindi creare rifinitura, quindi, per questo motivo,
una situazione di 5 vs 4 nel settore e/o possiamo definire la sottofase di
ristabilire una situazione di 4 vs 4 se rifinitura come quella generalmente più
uno si un difensore e si abbassa un allenata.
centrocampista. Infatti in quasi ogni allenamento
Nel corso del gioco se la palla viene esercitazioni come quelle appena
persa nel settore difensivo il reparto descritte vengono proposte senza però
dovrà inizialmente temporeggiare e abbinarle alle transizioni.
dare il tempo al centrocampo di
ripiegare, se invece la palla viene persa Quando parliamo di fase di rifinitura la
“sopra la difesa” si accorceranno gli nostra attenzione si sposta in una zona
spazi con il centrocampo molto più alta del campo rispetto alla
aggressivo. precedente, quindi zona centrale e
trequarti campo saranno quelle dove
concentreremo il nostro lavoro.
Cambio gioco, ricerca dell’ampiezza e
della profondità, combinazioni a più
giocatori sono aspetti basilari nella fase
di rifinitura.
Anche in queste zone del campo
l’atteggiamento che la squadra deve
avere dopo aver perso palla può essere
aggressivo, avanzando e pressando o
più cauto, ripiegando e decidendo di
difendersi con molti giocatori dietro la
linea della palla.
Avendo già detto che regole fisse o un
atteggiamento difensivo più efficace di
un altro non esistono, diventa
fondamentale dare almeno degli spunti
su come affrontare una transizione
negativa.

Perdendo palla in un contrasto si


presume che il giocatore a cui è stata
sottratta la sfera si trovi vicino alla palla
ALLENARE LA TRANSIZIONE stessa e di conseguenza questo
NEGATIVA DURANTE LA SOTTO giocatore non deve soprassedere dal
FASE DI RIFINITURA OFFENSIVA pressare immediatamente l’avversario.
Questo atteggiamento permette infatti
La fase di rifinitura è un momento alla squadra di non abbassarsi ma di
molto allenato nel calcio; spesso noi
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accorciare sugli eventuali appoggi che Se invece la palla viene persa con un
potrebbero ricevere palla (figura 10). passaggio sbagliato che non permette
di esercitare una pressione immediata
(sul campo si crea infatti una situazione
di palla “libera” o “scoperta”), la
strategia sarà quella di rallentare
l’azione di ripartenza avversaria
temporeggiando ma non pressando,
dando il tempo al resto della squadra di
ripiegare e organizzarsi.
In questi casi serve un ottimo
sincronismo tra i compagni di squadra e
una lettura corretta della situazione
(figura 11).

Esercitazioni per allenare la


transizione negativa in fase di
rifinitura offensiva

ESERCIZIO N.3 – figura 12

All’interno di un quadrato 4 giocatori


più un mediano che gioca fuori dal
quadrato sviluppano un’azione d’attacco
per mezzo di una serie di combinazioni
offensive: uno due, corto lungo con
taglio e sovrapposizione.
La situazione viene costruita fino a
simulare la perdita della palla contro
una difesa passiva. A quel punto i
reparti di centrocampo ed attacco
dovranno comportarsi in riferimento al
pallone perso.
Quindi nel quadrato dove il difendente
intercetta la palla si rallenterà il gioco
avversario mentre nell’altro quadrato,
dove la palla viene persa a seguito del
contrasto del difensore, la squadra
presserà e cercherà di fermare la
ripartenza avversaria il prima possibile.

REGOLE: dopo aver svolto


l’esercitazione in modo da allenare nello
specifico i movimenti difensivi in
transizione negativa, i difensori
vengono resi attivi e quindi il gioco
diventa reale con la linea difensiva che
conquistata palla deve consegnarla ai 4

8
compagni posti dietro la linea di metà
campo.

ALLENARE LA TRANSIZIONE
ESERCIZIO N.4 – figura 13 NEGATIVA DURANTE LA SOTTO
FASE DI FINALIZZAZIONE
Si gioca una partita 8 vs 8 in un campo OFFENSIVA
diviso in due settori; nel primo i
centrocampisti iniziano la fase di La fase di finalizzazione è il momento
rifinitura cercando di verticalizzare o conclusivo dell’azione offensiva.
aprire in ampiezza per i propri Spesso, anche se non è corretto farlo e
attaccanti mentre la squadra in fase soprattutto dirlo, la finalizzazione se
difensiva dovrà comportarsi nei viene effettuata nel modo efficace (che
seguenti modi: se recupera palla nella in una parola significa “goal”) fa
zona di centrocampo potrà segnare dimenticare o diventare meno
nelle due porticine, se invece la palla importante le due sotto fasi che la
venisse recuperata nella zona più precedono (costruzione e rifinitura).
arretrata l’obiettivo della squadra Un esempio concreto in questo senso è
diventerà quello di consegnare palla ai il gol del vantaggio dell’Inter contro il
due attaccanti posti in zona franca. Bayern Monaco nella finale di
Champions League giocata a Madrid;
REGOLE: la squadra in fase di rifinitura Julio Cesar, pressato dagli avversari, fu
deve gestire la palla con molta costretto a lanciare lungo saltando
attenzione e leggere la situazione in completamente la fase di costruzione e
modo corretto, aggredendo o trovando direttamente Milito che di
ripiegando. testa riuscì ad appoggiare la palla a
Sneijder che immediatamente restituì
palla all’argentino con un passaggio in
profondità (eseguendo quasi un uno
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due - rifinitura). Milito davanti al Esercitazioni per allenare la
portiere tedesco segnò e portò in transizione negativa in fase di
vantaggio la squadra di Mourinho. finalizzazione offensiva
Dopo questa azione, l’aspetto più
esaltante è il gol di Milito che con molta ESERCIZIO N.5 – figura 14
freddezza realizza un gol molto
importante, tutto il resto passa in
secondo piano.

La fase di finalizzazione può avvenire


con una conclusione da dentro o fuori
area, dopo una combinazione, con un
tiro diretto, da un cross laterale o
conquistando una seconda palla
soprattutto su respinta del portiere.
Il nostro obiettivo è analizzare e capire
come comportarsi se la squadra perde
palla nel momento della finalizzazione.

Dando quasi per scontato che questo


tipo di situazione avviene molto vicino
alla porta avversaria, l’atteggiamento
dei nostri giocatori deve essere molto
aggressivo e determinato.
Recuperare palla vicino o dentro l’area
di rigore avversaria può diventare il
momento più importante di una partita;
perdere e riconquistare palla
immediatamente significa saltare due
sotto fasi e ritrovarsi immediatamente 8 giocatori sviluppano un’azione
in una fase di finalizzazione. offensiva sfruttando una
Quindi, massima aggressività da parte sovrapposizione a 2/3 giocatori.
di chi ha perso la palla, ma anche di chi Dopo la conclusione, l’allenatore chiama
si trova vicino. L’atteggiamento della colore e numero di una sagoma; in
squadra deve essere di avanzamento riferimento alla chiamata del mister i
facendo pressione e non ripiegando. giocatori scattano verso il riferimento
Quest’ultimo atteggiamento infatti indicato, con il giocatore più vicino che
permetterebbe agli avversari di ripartire aggredisce immediatamente e gli altri
troppo facilmente, concedendo campo e compagni che di conseguenza attaccano
spazio e trovando la nostra squadra gli appoggi.
troppo sbilanciata.
REGOLE: i giocatori devono essere
molto aggressivi e dopo aver concluso
l’azione devono essere molto reattivi e
concentrati. In questa situazione essere
generosi facendo corse inutili o
inopportune non giova alla squadra:
ogni giocatore deve quindi avere
un’idea ben chiara su chi portare
pressione e pressing.
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Varianti: effettuare la stessa Dopo una prima parte “schematica”,
esercitazione con altre combinazioni nella seconda fase il gioco diventa
offensive: uno due e conclusione, taglio attivo e sviluppato come in partita.
e conclusione, corto lungo e taglio con
conclusione. REGOLE: nella prima parte i giocatori si
concentrano nella lettura della
ESERCIZIO N.6 – figura 15 traiettoria e quindi nell’aggredire il
giocatore che sta per recuperare la
sfera (secondo palla).
Inizialmente per incentivare
l’aggressività della squadra in
transizione negativa i compagni del
difensore che ha respinto il pallone non
entrano in possesso palla ma si lasciano
anticipare dando modo agli avversari di
sviluppare una seconda azione.
A seguire, nella seconda parte, si gioca
una partita con gli attaccanti che
guadagnano un punto se riescono a
recuperare palla in zona offensiva e due
punti se invece segnano.
Scopo dei difensori è invece quello di
recuperare la respinta, ripartire e
segnare nelle 2 porticine poste a metà
campo.
Varianti: effettuare la stessa
esercitazione con altre combinazioni
offensive: uno due e conclusione, taglio
e conclusione, corto lungo e taglio con
conclusione.

Il gioco è diviso in due momenti diversi:


il primo didattico e situazionale il
secondo attivo e reattivo.
La squadra in attacco esegue una
azione offensiva che si conclude con
una sovrapposizione ed un cross dal
fondo.
All’interno dell’area l’attaccante si
disinteressa del pallone e lascia la palla
al centrale difensivo che con un tocco
dovrà respingere il cross.
A seguire, in riferimento al pallone, i
compagni dell’attaccante andranno in
pressing cercando di recuperare palla
mentre gli antagonisti, dopo una prima
fase passiva, avranno il compito di
segnare nelle porticine poste a metà
campo.

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