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101 OTTOBRE 2012 articolo

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PALLE INATTIVE

La disposizione difensiva sui corner contro.

A cura di Michele Aquino

L’analisi delle varie disposizioni difensive in occasione di calci d’angolo a

sfavore.

Michele Aquino è nato a Salerno il 01/03/1973.

In possesso del diploma di perito chimico, Michele Equino è allenatore di base,
avendo acquisito la licenza nel giugno del 2006.
Co-autore del libro + dvd “Solidità difensiva”.

INTRODUZIONE diversificando il numero di calciatori

Le palle inattive costituiscono da
sempre un importante componente del
potenziale offensivo della singola
squadra; le percentuali di realizzazione
variano con l’aumentare delle
contromosse difensive, ma rimangono
sempre un valore consistente.
Ritengo l’addestramento costante, sia in
fase di possesso che in fase di non
possesso delle palle inattive, momento
fondamentale nella costruzione della
settimana tipo.
In questo specifico articolo andrò ad
analizzare la disposizione difensiva su
corner contro, cercando spunti e motivi
di interesse in riferimento a ciò che
accade sui campi della nostra serie A.
Lo scopo è di fornire materiale di
confronto per accrescere in tutti noi la
voglia di curare un aspetto della tattica
spesso sottovalutato.
Inizierò la nostra analisi dal Parma che
nella partita visionata ha cambiato
atteggiamento tra il primo e secondo
tempo, rimanendo a zona ma
all’interno dell’area di rigore.
A seguire sarà la volta di Inter e Roma
che difendono entrambe a zona anche
se in maniera molto diversa, per poi
concludere con l’analisi di Milan, Genoa,
Palermo e Napoli.
PARMA
Analizziamo come difende il Parma sui
calci d’angoli.
Allo Juventus stadium il Parma, a difesa
degli angoli, si è posizionata a zona
(figura n.1 a pagina successiva)
rimanendo con tre calciatori posizionati
alti, due in ampiezza ed uno come
riferimento centrale.
Gli otto uomini in area di rigore hanno
lavorato sull’intercetto della traiettoria
non preoccupandosi degli avversari.
C’è una prima linea di 4 calciatori (3, 5,
7, 8,) posizionati sull’area piccola, una
seconda linea di due calciatori (4 e 6)
posizionati all’altezza del dischetto di
rigore, un calciatore posizionato davanti
al primo palo (2) ed infine il portiere.
Questo tipo di disposizione ha copertura a fronteggiare una ripartenza
consentito al Parma di “pulire” potenziale ed uno alla battuta, ha
sensibilmente l’area di rigore. Infatti la portato in area solo tre uomini
Juventus, con quattro elementi in posizionandone altri due a limite.

Nel secondo tempo il Parma ha optato
per una disposizione diversa. Infatti,
come si vede dalla figura n.2, la
squadra di Donadoni continua a
marcare a zona ma questa volta porta
tutta la squadra in area, per ostacolare
un’eventuale contromossa decisa dalla
Juve durante l’intervallo.
La Juve, come si vede dalla figura n.3,
porta due persone sulla battuta, come
contromossa il Parma non accetta
l’inferiorità numerica e porta due
calciatori in zona palla Figura n.3.

2
INTER
L’Inter a difesa degli angoli si è
posizionata a zona, come da figura
n.4, rimanendo un uomo alto. Ha
schierato una prima linea di 4 calciatori
(3, 4, 5, 6,) posizionati sull’area
piccola, una seconda linea di due
calciatori (7 e 8) posizionati su una
ROMA
Come si vede dalla figura n.5 anche la
Roma difende a zona posizionando un
uomo sul palo (2), componendo due
triangoli davanti al portiere (3, 5, 4 e 7,
8, 6), portando un uomo all’altezza del
dischetto del rigore (9) e due uomini a
limite (10 e 11).
seconda linea all’altezza del dischetto di
rigore, un calciatore posizionato davanti
al primo palo (2) ed infine il portiere. La
Roma porta due calciatori sul punto di
battuta e l’Inter, che non accetta
l’inferiorità numerica, muove due
elementi in zona palla.
Nel secondo calcio d’angolo battuto
dall’Inter la squadra nerazzura porta due
uomini sulla palla (figura n.6) la Roma
non accetta l’inferiorità numerica e va a
creare un 2 vs 2 posizionando in zona
palla l’uomo originariamente a presidio
del palo ed il giocatore che stava
all’altezza del dischetto del rigore.
MILAN
Nell’incontro disputato contro la Samp a
San Siro (1° giornata) il Milan, come si
vede dalla figura n.7, ha difeso
posizionando un uomo sul palo, uno sul
vertice e uno sul secondo palo; i
rimanenti 7 elementi vanno tutti a
uomo sul rispettivo avversario, dentro e
fuori l’area di rigore.

GENOA La figura 9 mostra invece il tentativo

La figura n.8 mostra lo schieramento del Catania di liberare un uomo al
difensivo del Genoa. centro dell’area di rigore attraverso la
Anche i rossoblu marcano a uomo ma a creazione di un blocco.
differenza del Milan non dispongono di Il blocco è una delle tecniche
un giocatore a copertura del secondo maggiormente utilizzate contro la
palo. marcatura a uomo.
NAPOLI I partenopei si schierano con un
Anche la squadra di Mazzarri marca difensore sul palo, uno sul corto, 5
rigorosamente a uomo come mostrato marcatori all’interno dell’area di rigore e
dalla figura n.10. due all’esterno della stessa.

PALERMO
Concludiamo la nostra rassegna
mostrando la disposizione del Palermo
che, attualmente difende a zona ma,
prima dell’avvento di Gasperini e con
Sannino in panchina si schierava a
uomo come documentato dalla figura
11.