Farina
ELEMENTI DI PSICOPATOLOGIA
Saranno considerati due modelli psicodiagnostici, la questione della diagnosi: personalità “normale” e patologica:
1. il primo fa rifermento all’orientamento psicodinamico, mira a evidenziare la distinzione tra strutture di personalità:
nevrotiche, psicotiche e le organizzazioni di personalità border-line (perversione).
Il sogg secondo la psicanalisi: la diagnosi di “struttura” formulata a partire dall’interpretazione e dal transfert
definisce soggetti nevrotici, psicotici e “stati limite”
2. il secondo si basa alla diagnosi per segni e sintomi così come espressa nel Diagnostic and Statistical Manual of
mental disorders - 5 (DSM-5). La classificazione “obiettiva” delle personalità, il DSM-5 (raccoglie tutte le patologie
mentali): la diagnosi per segni e sintomi formulata a partire dall’osservazione neutrale del paziente
Quella persona potrebbe manifestare segni e sintomi di un certo tipo, mi dà degli elementi preventivi.
Sintomatologia: sint.ia
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Le sofferenze mentali possono essere + invalidanti e atroci di quelle fisiche! Il sogg si troverà ad agire o re-agire a questa
sofferenza secondo i modi che gli sono consentiti dalla sua struttura di personalità.
• La struttura di personalità si costituisce in funzione delle esperienze che il sogg ha vissuto nel corso della propria
infanzia. L’infanzia è pensata come un percorso suddivisibile in fasi; in ciascuna di esse il sogg è pronto ad affrontare
specifiche difficoltà e raggiungere livelli evolutivi + elevati. Ci sono momenti in cui è + facile affrontare specifiche
difficoltà o apprendere degli obiettivi evolutivi.
• Traumi e difese. Trauma: incontro con difficoltà intollerabili che genera frustrazioni con differenti livelli di gravità.
Sono eventi inassimilabili e periodizzanti per il sogg che creano un prima e un dopo, ti obbligano a fermarti,
frequentemente si caratterizzano per la loro natura sessuale. Sono eventi che per la persona nn riesce ad assimilare
nella griglia di pensieri che lui possiede (Piaget), nn riesce a dargli un ordine.
I traumi producono un arresto dello sviluppo, si tenterà di recuperare l’equilibrio con meccanismi di difesa.
• Rimozione: meccanismo che costituisce quei contenuti intollerabili che forma l’inconscio e che fonda l’intero
impianto psicanalitico; è un nn voler sapere. Nn è un nn sapere o dimenticanza, nn lo cancella ma lo tengo fuori
dalla coscienza; rimosso e ritorno del rimosso sono facce di una stessa medaglia.
Rimosso è in forma criptata davanti ai nostri occhi. L’AS si concentra sul nn volere, xk la persona sa già le cose.
Freud afferma: “la sua essenza consiste solamente nell’espellere e nel tener lontano qualcosa dalla coscienza”. In
questo modo il sogg nn vuole sapere nulla di un certo contenuto o evento e tuttavia sa di cosa si tratta.
Si vuole espellere un contenuto, nn smette di esistere MA produce +danni rispetto all’essere tenuto all’interno
• Inconscio: “fuori coscienza” inteso come istanza psichica. Luogo di contenuti penosi, intollerabili ma “attraenti”
(es. film horror) lì collocati per effetto della rimozione. Mi spaventa MA attrae, un’ambivalenza. Il materiale
inconscio nn cessa per questo di esercitare la propria azione; Freud afferma “i + complicati e perfetti processi di
pensiero posso svolgersi senza eccitare la coscienza. Sono i fenomeni psichici consci quelli che costituiscono la parte
minore della vita psichica, senza peraltro essere indipendenti dall’inconscio” -> es. iceberg.
• L’azione dell’inconscio si manifesta attraverso sogni, lapsus e sintomi; essi segnano il ritorno del rimosso:
o Sogno (guardiano del sonno) ci sono i contenuti rimossi o latenti che riappaiono in forma cifrata (manifesti)
per offrire al sogg un soddisfacimento allucinatorio ed evitare la ricomparsa esplicita del rimosso. Risveglio:
è l’impedire il soddisfacimento o la ricomparsa nel momento in cui ritorna troppo forte. Contenuti latenti
diventano nel sogno contenuti manifesti. Nn ci sono corrispondenze biunivoche tra contenuti latenti e
manifesti, bisogna sempre vedere cosa rappresenta soggettivamente.
o Lapsus: compromesso tra intenzione perturbata e intenzione perturbante. Atti mancati, “errori” di parola o
comportamento che evidenziano analogamente al sogno la realizzazione (parziale) del desiderio inconscio.
Nn si compiono errori casuali ma intenzionali -> es persona che arriva un giorno dopo e nn quello prima. Casualità?
Lapsus = sempre il frutto di qualcosa, nn esiste casualità o dimenticanza (solo con la rimozione).
o Sintomi: fenomeni soggettivi (es. controllare oggetti, nn sopportarne la presenza) e nn come malattie;
mostrano analogamente a sogni e lapsus ricomparsa e soddisfacimento in forma cifrata di desideri inconsci.
In questo senso il sintomo è essenzialmente una forma di godimento nel dolore per la persona.
Es. figlio di un accumulatore seriale che poi sceglie come lavoro il pulire il mondo dalle microplastiche.
• Il sintomo è pertanto caro al sogg e la sua scomparsa (la guarigione) spesso vissuta come un nuovo pericolo indicato
dalla comparsa dell’angoscia segno della ricomparsa del rimosso. Ogg dell’angoscia è il rimosso che nn deve
riemergere. L’angoscia appare quando equilibrio stabilito tra meccanismi di difesa e sintomi vacilla.
Relazione estremamente importante fra sviluppo dell’angoscia e formazione di sintomi, un processo può stare per
l’altro e sostituirlo. La formazione dei sintomi che si può anche chiamare un’inibizione, una limitazione della funzionalità
dell’Io; in questo modo egli si risparmia l’attacco d’angoscia.
Si osserva il fenomeno inverso quando si interferisce nella formazione dei sintomi (es. ossessioni). Sembra cioè: lo
sviluppo dell’angoscia sia l’antecedente, e la formazione dei sintomi il conseguente, come se i sintomi venissero creati
per evitare che esploda l’angoscia.
• Sintomi = modi di funzionamento del sogg che appaiono ripetutamente e sovente all’insaputa della persona nelle
sue scelte. Ripetizione: uno o + cliché che nel corso dell’esistenza viene costantemente ripetuto, nella misura in cui
lo consentono le circostanze esterne e la natura degli oggetti accessibili (Freud, 1912).
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Precetto fondamentale del super-io è il godimento, comanda il godimento di un evento e questo mantiene l’equilibrio
dell’apparato psichico. Raggiunge un obiettivo di soddisfacimento ambivalente (amore e odio).
Parametri per la descrizione delle strutture di personalità:
o meccanismi di difesa, le difese sono le operazioni messe in atto dal sogg e volte ad evitare l’angoscia che lo invade
nel momento in cui è a confronto con una rappresentazione intollerabile:
- la rimozione esclusione “fallimentare” dalla coscienza di una rappresentazione intollerabile, il rimosso infatti
ritorna con lapsus, sogni, sintomi (rimosso un contenuto escluso che poi ritorna)
es. fobia e repulsione delle arance, la persona è cosciente della stranezza di questa fobia, nella psicoanalisi
ricorda della fruttiera davanti agli occhi mentre la nonna la sgridava (rimossa la sgridata)
- la negazione segna l’inaccettabilità permanente di una rappresentazione intollerabile (il contenuto nn è
cosciente, nn ha avuto collocazione nell’insieme dei significanti dei contenuti del sogg; nella ns mente c’è un
ordine di catalogazione dei contenuti con i propri significati)
- proiezione: affetto appartenente al sogg viene attribuito ad un’altra persona, tenerselo è sconveniente (es. una
persona che si innamora ma nn può dirlo e allora dice che è l’altra ad essere innamorata di lui)
- lo spostamento un affetto viene indirizzato su un sogg differente rispetto a quello a cui sarebbe stato
correttamente rivolto (es. marito litiga con i compagni, a casa picchia moglie e figlio con rabbia pregressa)
- formazione reattiva: un affetto viene rovesciato nel proprio opposto, una copertura a se stessa di un opposto
o relazione oggettuale (r.o.), relazione istituita dal sogg con il “suo” mondo “esterno”
- r.o. pregenitali si caratterizzano per l’incapacità del sogg di considerare simultaneamente la totalità (o quasi)
degli aspetti dell’ogg; vanno dalla completa fusionalità (indistinzione io-ogg), all’autismo, al senso di
persecuzione dell’altro, al bisogno di appoggio dell’altro (anaclitismo)
- r.o. genitali si caratterizzano per la possibilità del sogg di considerare la totalità (o quasi) degli aspetti dell’ogg;
comprendono la capacità di vicinanza all’ogg come lo schermo difensivo ma come insieme
Relazione che da pregenitale diventa genitale -> prima mi piace una parte di una persona e poi noto tt il resto. Normalità
e patologia molte volte nn sono distinte, è la quantità la distinzione e nn la qualità.
o natura dell’angoscia, anche se nn rimane consapevole nel sogg, si distinguono differenti tipi di angoscia:
- a. di frammentazione: angoscia + primitiva e psicotica, assume la forma dell’esplosione fisica del sogg che si
vede ridotto in pezzi e nn nella completezza; es. descrivere l’uomo ideale per certe caratteristiche
- a. di castrazione: angoscia nevrotica tipica di una punizione per un’azione “moralmente” riprovevole commessa
o desiderata o immaginata, assume la forma dell’amputazione e della conseguente inaccessibilità al piacere;
es. si lasciano le chiavi in macchina e si pensa che la rubano, che gli altri ne parlano male, ecc.
- a. di perdita: nevrosi-psicosi, il sogg si sostiene solo in virtù di vicinanza e appoggio a un altro ogg/sogg la cui
perdita (scomparsa dell’ogg o del legame) genera impossibilità di sussistenza, lo odi/ami e la perdita diventa
devastante; es: la stampella o il legame tra coniugi con un attaccamento morboso (borderline)
o natura del conflitto, si distinguono differenti tipi di conflitto che travagliano il sogg, essi comprendono
- conflitti intra-psichici, si collocano tra le differenti istanze dell’apparto psichico Es, Io, Super-Io; in particolare
- tra Es e Super-Io è il classico conflitto che genera senso di colpa per la presenza di desideri inaccettabili
provenienti dall’ Es e sanzionati dal Super-Io
- tra Es, Ideale dell’Io e il reale: l’ideale dell’Io impone il raggiungere mete puerili e grandiose scontrandosi con
le esigenze dell’Es e con il dato di realtà
- conflitto con il reale: le esigenze dell’Es sono talmente pressanti e l’Io assai fragile tanto da portare alla
negazione del reale ed alla creazione di una surrealtà
Genesi e descrizione delle strutture di personalità: [edipo: situazione psicologica (3-5 anni), respingere il genitore dello
stesso sesso, visto come antagonista nell'amore per il genitore di sesso opposto]
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Frammentazione
Vivo me e gli atri
Es Tra es e realtà come pezzi nn Negazione Fusionale
STRUTTURE
PSICOTICHE
Voglio tutto e conflitto tra me e il integrati Sdoppiamento Io e l’altro siamo la
subito mondo reale interagendo solo dell'io stessa cosa
con ciò che voglio
vedere
Tra ideale dell'io, es
e realtà
Ideale dell'io Analitica
Conflitto tra ciò che
STATI LIMITE Ciò che vorrei Perdita dell'ogg Scissione dell'ogg Sto in piedi solo se
vorrei essere e
essere tu mi sostieni
quello voglio subito
e la realtà
STRUTTURE E ORGANIZZAZIONI DI PERSONALITÀ NN sono sinonimi di malattia; quindi, struttura nevrotica o psicotica
nn sono sinonimi di organizzazioni=stati limite. Un sogg psicotico o nevrotico può vivere la propria intera esistenza
senza mai presentare uno scatenamento o sviluppare sintomi. Tuttavia, se ciò avverrà egli manifesterà comportamenti
e sofferenze tipiche della propria struttura.
Si distinguono pertanto due grandi strutture di personalità: la struttura nevrotica e la struttura psicotica.
strutture psicotiche distinte in: strutture nevrotiche distinte in: stati limite (border-line) organizzazioni di
• struttura schizofrenica • struttura ossessiva personalità suscettibili di evolvere verso la
• struttura paranoica • struttura isterica nevrosi o regredire alla psicosi.
• strut. melanconica (depressiva o o isteria d’angoscia (fobica) Organizzazioni limite (border line) distinte in
maniaco depressiva) o isteria di conversione organizz. caratteriali (antisociali) e perverse
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La cura analitica:
Tuttavia, le circostanze esterne e la natura degli oggetti causa di desiderio possono indurre una profonda divisione del
sogg portandolo a condizioni per lui intollerabili. Sono queste le occasioni per la formulazione di una domanda di cura.
Prevedono un equilibrio e questo porta alla scomparsa del sintomo.
La cura analitica si fonda sulla comparsa del transfert: esso è il legame emotivo del paziente con l’operatore, si instaura
in modo automatico e attuale e in cui si riproducono le modalità di funzionamento tipiche di quel sogg. A volte è una
relazione pesante, nn devo uscire dalla mia posizione di neutralità.
La neutralità dell’operatore che nn reagisce alle seduzioni o alle aggressioni del paziente apre la possibilità di
un’interpretazione di quanto accade nella relazione.
L’ interpretazione è un intervento dell’operatore che consente la comparsa di un senso nuovo nel percepire del
paziente. Nn è mai “indovinare”, devi stare attento per capire cosa significa quella determinata cosa per quel paziente.
Essa può assumere anche la forma della citazione o dell’ “enigma”.
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Sinteticamente le due principali nevrosi di traslazione possono essere distinte in funzione di alcune caratteristiche:
• sint.ia puramente mentale: spesso silente-dissimulata nell’ossessivo, di frequente somatica-chiassosa nell’isteria
• i meccanismi psichici di difesa: rimozione nell’isteria, isolamento e annullamento retroattivo nell’ossessivo
• dialettica in opera: domanda rivolta all’Altro in forma di enigma (isteria), domanda dell’Altro nella nevrosi ossessiva
• la dimensione del desiderio che si mantiene “insoddisfatto” nell’isteria e appare “impossibile” nell’ossessivo
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Riassunto: tre varianti del rapporto tra legge e desiderio che indicano le tre forme principali della sofferenza mentale:
1. La psicosi: desiderio sregolato, senza contenimento, che nega ogni limite e ogni realtà.
La legge nn esiste (schizofrenia) o la legge sono io (paranoia)
2. La perversione: la legge è la mia volontà di godimento (il modo che il sogg prova di sfogare la propria pulsione o
istinto, nn il piacere) e voglio godere fino alla morte, l’unica legge invocata è la legge dalla natura
3. La nevrosi: abdico dal mio desiderio per risultare amabile, mi sottometto alla legge, “viltà nevrotica” che prende le
forme dell’utopia (isteria) e dell’impotenza (ossessione).
Es. sentire una donna mia in un gioco delle parti dove ti conduco alla mia decisione è da nevrotico, se invece devo
mostrarti nel reale che ho un potere totale legandoti o altro è da ossessivo.
ORGANIZZAZIONI LIMITE della personalità o BORDER-LINE
Organizz. che nascono da un trauma disorganizzatore precoce (primo sotto stadio anale): fatto concreto del contesto
di vita vissuto dal sogg come una frustrazione molto intensa, come un rischio di perdita irrimediabile dell’ogg d’amore.
Effetto del trauma: arrestare l’evoluzione libidica, generando pseudo-latenza precoce + lunga/duratura della normale;
questa potrà prolungarsi aldilà dell’adolescenza fino ad invadere in alcuni casi la totalità della vita adulta o quasi.
La comparsa (non necessaria) di un trauma disorganizzatore tardivo potrà provocare scompenso o dirigere il soggetto
verso le organizzazioni perverse o caratteriali. Le organizz. limite lottano contro l’angoscia di perdita d’ogg; sanno che
ciò potrebbe precipitarli nella depressione ed in alcuni casi spingerli al suicidio. Osserviamo due settori operativi dell’Io:
1. classicamente adattato alla realtà svolge la sua normale funzione
2. funziona in modo più “autonomo” rispetto appunto al reale, è fissato a bisogni narcisistici e a modalità di rapporto
anaclitico (se non c’è quella persona, muoio; appoggio irrinunciabile, il lutto è inelaborabile) con gli ogg d’amore.
I soggetti mostrano un immenso bisogno di affetto e considerazione; si mostrano come seduttivi e adattabili; tuttavia,
essi sono incapaci di un reale e durevole adattamento.
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La relazione con l’altro pone i due partner, a turno, nel ruolo di “adulto” che ama e cura e in quello di “bambino” che
ha disperato bisogno di amore e cura; così come in quelli di persecutore e perseguitato.
In nome di un Ideale dell’Io puerile e grandioso, e del bisogno di affetto e considerazione, coltivano ambizioni eroiche
e smisurate di “fare del bene”. Anche di fronte a un fallimento non saranno mai portati a ridimensionare le loro
aspirazioni o vissuti di colpa.
Ogni frustrazione, sentita come troppo crudele per sé, verrà proiettata all’esterno o se introiettata esporrà il soggetto
al grave rischio della depressione.
La causa esterna dello scompenso (trauma disorganizzatore tardivo) può essere molto varia: lutto, matrimonio,
incidenti con danno fisico e/o affettivo, post-partum. Essa fa comunque riferimento per il soggetto ad una separazione
radicale da un oggetto d’amore: una persona, una condizione di vita, un luogo ecc…
Si riattiva così l’angoscia depressiva legata all’antica ferita narcisistica (trauma precoce).
Se il trauma tardivo si verifica in età avanzata potranno osservarsi: morte subitanea (infarto del miocardio), demenza
senile precoce, affezioni psicosomatiche.
Se il trauma tardivo si verifica nella giovinezza o età adulta si potranno avere:
▪ regressione verso la psicosi, sovente verso la struttura melanconica e comunque mai fino alla schizofrenia
▪ evoluzione verso la nevrosi, sovente istero fobia o ossessione, mai fino all’isteria di conversione.
DSM5 – macroaree sintomatiche (si distinguono i disturbi) -> IMPORTANTE XK C’è ALL’ESAME
1. PSICOSI -> Disturbi dello spettro della schizofrenia.
- Ha mai sentito rumori o voci che gli altri non sentono? Allucinazioni (percezione)
- Ha avuto la convinzione che qualcuno la seguisse, volesse farle del male o potesse leggere nei suoi pensieri? Delirio
- Ascoltando la radio o la TV ha percepito che si stessero riferendo proprio a lei? Delirio
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2. UMORE
• Disturbi depressivi (risposta affermativa ad entrambe)
- É stato triste, giù o innervosito, irritabile? Irritabilità come segno della depressione
- Ha perso interesse nel fare cose da cui solitamente traeva piacere e soddisfazione?
• Disturbo bipolare e disturbi correlati
- Ci sono stati giorni in cui si è sentito molto forte, allegro? Era talmente preso da quel che faceva da non provare
stanchezza, sonno e non aveva bisogno di riposo? Caratteristiche di un episodio maniacale
3. ANSIA -> Disturbi d’ansia
- Si è preoccupato sovente di molte cose? É difficile fermare o controllare queste preoccupazioni?
- Ci sono luoghi o situazioni che preferisce evitare perchè la agitano? Disturbo fobico
- Le è capitato di avere paura improvvisamente e immotivatamente sentendosi mancare il respiro, battere il cuore
all’impazzata? Attacco di panico fisico/medico (non ha più una sua autonomia ma è collegato ad altro)
4. OSSESSIONI E CONPULPSIONI -> Disturbo ossessivo compulsivo e disturbi correlati
- Ci sono pensieri indesiderati, idee fisse o immagini mentali persistenti che vorrebbe scacciare? Ossessioni
- Le capita di compiere azioni fisiche o mentali per ridurre il disagio legato a questi pensieri? Compulsioni
5. TRAUMA -> Disturbi correlati a eventi stressanti (correlati a un rischio di danno fisico grave con rischio di vita)
- Negli ultimi mesi ha fatto esperienza o è stato testimone di situazioni in cui la vita di qualcuno o la sua fosse in
pericolo? Ha vissuto situazioni in cui si è sentito “violentato” dal punto di vista fisico o psicologico?
Es. immigrati che hanno visto persone morire sui barconi; persone prigioniere di guerra
6. DISSOCIAZIONE -> Disturbi dissociativi (allontanare e dissociarsi dall’evento)
- Ha mai avuto la sensazione di sentirsi distaccato da se stesso, di guardarsi dal di fuori?
- Ha certezza di aver preso parte a eventi o situazioni che non riesce in nessun modo a ricordare?
Es. la sera preparo sempre il caffè ma poi non lo trovo, qualcuno lo beve
- A volte sente come irreali dei luoghi o delle persone che usualmente le sono familiari?
7. ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE -> Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
- Cosa pensa del suo aspetto fisico? Ha eliminato dalla sua dieta alcuni cibi? Le capita di abbuffarsi mangiando tutto
ciò che trova? Fa esercizio fisico in momenti inconsueti?
8. ABUSO DI SOSTANZE E ALTRE DIPENDENZE -> Disturbo correlati a sostanze e da addiction
- Beve spesso alcool? Ha avuto problemi come conseguenza del bere? Ha mai provato droghe?
- Ha tentato si sospendere l’uso di alcool e/o droghe senza riuscirci? Scommette o gioca d’azzardo rischiando di trovarsi
in difficoltà economiche?
9. GENERE E SESSUALITA’
• Disforia di genere
- Sente di essere nato nel corpo “sbagliato”? Ha provato a cambiare il suo aspetto fisico per renderlo più simile a quello
di una persona dell’altro sesso? Ha pensato di fare ricorso alla chirurgia o a cure ormonali per lo stesso scopo?
Disforia ed euforia: contrari. Diventare donna per stare COMUNQUE con le donne.
• Disturbo parafiliaco
- Evita rapporti affettivi e sociali con i suoi partner sessuali? L’atto sessuale risulta quasi irrilevante rispetto a situazioni,
oggetti, che lo precedono e senza i quali il partner non desta il suo interesse?
10. PERSONALITA’ -> Disturbo di personalità
- Nella vita delle persone ci sono delle “costanti” che determinano i modi di agire, pensare, entrare in relazione con
altri. Pensando alla sua vita ci sono delle costanti, modi di essere/comportarsi che le hanno causato problemi e sofferenze?
11. SONNO/VEGLIA
- Ha un sonno insufficiente o di cattiva qualità? Fatica a prendere sonno? Ha risvegli notturni o precoci?
- Prova un bisogno irrefrenabile di dormire? Lei o chi dorme con lei ha riscontrato suoi comportamenti anomali durante
il riposo: apnea, movimenti continui ecc.. ?
Schizofrenia e altri disturbi psicotici
• Schizofrenia • Disturbo psicotico breve
• Disturbo schizofreniforme • Disturbo psicotico indotto da sostanze
• Disturbo schizo affettivo • Disturbo psicotico dovuto a condizione medica
• Disturbo delirante • Disturbo catatonico dovuto a condizione medica
• Disturbo psicotico condiviso – folie à deux
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NEI DISTURBI PSICOTICI (LA BASE) si possono aggiungere degli elementi aggiuntivi quali (questi 9); la classificazione
redatta in funzione di variazioni e cause che i sintomi della schizofrenia possono assumere:
1. Schizofrenia
2. Disturbo schizofreniforme -> nel tempo
3. Disturbo schizoaffettivo -> combinazione con sintomi dell’umore
4. Disturbo delirante -> nella parzialità del quadro sintomatico
5. Disturbo psicotico condiviso – folie à deux
6. Disturbo psicotico breve -> nel tempo
7. Disturbo psicotico indotto da sostanze -> In funzione della causa scatenante
8. Disturbo psicotico dovuto a condizione medica -> In funzione della causa scatenante
9. Disturbo catatonico dovuto a condizione medica -> In funzione della causa scatenante
ANCHE BASE DEPRESSIONE (disturbo depressivo reattivo) con aggiunta delirante: esempio di un uomo che ha perso la
moglie e pensa che quest’ultima dall’al di là lo perseguita.
DISTURBO Schizofreniforme
o Criteri distintivi sono:
La durata più di 1 mese e meno di 6 mesi (quindi esclude la schizofrenia)
L’assenza di sintomi affettivi, depressione maggiore, maniacalità, ecc. (si esclude un disturbo schizo affettivo)
o Si osservano i sintomi positivi della schizofrenia di cui almeno uno deve essere: delirio, allucinazione,
eloquio disorganizzato e i sintomi negativi della schizofrenia abulia, appiattimento emotivo, ecc.
DISTURBO Schizoaffettivo si unisce ai disturbi dell’umore
o Criteri distintivi sono:
I sintomi che soddisfano i criteri per un episodio maggiore dell’umore sono presenti per la maggior parte della durata
della malattia.
La natura di questi disturbi affettivi consente di distinguere: un tipo bipolare (un episodio maniacale) e un tipo
depressivo (solo episodi depressivi maggiori).
o Si osservano i sintomi positivi della schizofrenia delirio e allucinazione, per almeno due settimane.
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DISTURBO Delirante
o Criteri distintivi dalla schizofrenia sono l’assenza di:
o Sintomi negativi della schizofrenia
o Allucinazioni ▪ Disorganizzazione del linguaggio e del comportamento
o Marginalità degli eventuali sintomi affettivi
o Si osservano:
o Delirio che lascia inalterate le altre funzioni emotive e cognitive, il soggetto appare “normale” fin
quando non si tocca il nucleo delirante.
o Si distinguono deliri di tipo: paranoide (persecuzione), di gelosia, somatici, erotomanici (essere
l’oggetto d’amore di una data persona), di grandezza (doti , capacità e intuizioni geniali e non
riconosciute)
o Le ideazioni deliranti resistono a ogni spiegazione razionale e oggettiva
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DISTURBI DEPRESSIVI
1. Disturbo depressivo maggiore
• La persona si sente…
o Priva di ogni energia, motivazione, autostima
o Può restare apatica e indifferente tutto il giorno, a volte non riesce ad alzarsi dal letto o resta ferma sul divano
o Perde la capacità di concentrarsi e di assumere anche le decisioni più semplici
o I pensieri scorrono lentamente, sono assillanti e carichi di senso di colpa e disperazione
o A nulla vale ogni sforzo di volontà, proprio perché l’assenza di motivazione domina il quadro
• Il DSM 5 indica tra gli altri i seguenti sintomi di cui almeno 1 sia umore depresso o perdita di interesse o piacere
presenti per 2 settimane, non dovuti ad una condizione medica generale :
o significativa perdita di peso, senza essere a dieta, o aumento di peso
o insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
o agitazione o rallentamento psicomotorio o anche affaticabilità o mancanza di energia
o sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi, inappropriati o anche deliranti, quasi ogni giorno
o ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione
o pensieri ricorrenti di morte , un tentativo di suicidio o l’ideazione di un piano specifico per commettere suicidio
• Nel corso di un episodio depressivo posso manifestarsi allucinazioni e deliri:
o Congrui all’umore: convinzione delirante di essere responsabile della morte di qualcuno o di altro evento
tragico chiaramente fuori dal controllo del soggetto (mi sento i colpa xk è morta mia nonna MA non ero nata)
o Non congrui all’umore: deliri e allucinazioni simili alla schizofrenia che appaiono però nel corso di un episodio
depressivo
• La depressione reattiva si manifesta a seguito di eventi dolorosi e stressanti: lutto, divorzio, perdita del lavoro, ecc.
o I sintomi sono presenti ma attenuati
o Eventi positivi e il sostegno delle persone care consentono la loro riduzione
o La diagnosi di depressione maggiore potrà essere comunque posta se appaiono ideazione suicidaria, deliri,
agitazione o ritardo psicomotorio
2. Disturbo depressivo persistente (distimia)
• La depressione è in questo caso una presenza “discreta” ma costante e di lunga durata.
Sono presenti tutti i sintomi con un intensità attenuta e un andamento altalenante con giorni “buoni” e “cattivi”:
Disperazione, Scarsa autostima, Problemi appetito e sonno, Senso di colpa, Ritiro sociale, Mancanza di energia
• La persona riesce a funzionare e nascondere il suo malessere; pochi ne sono a conoscenza e sanno riconoscere i
momenti di particolare difficoltà. Assenza di un episodio maniacale o ipomaniacale
• Il DSM 5 indica come criteri distintivi: umore depresso per almeno 2 anni, senza remissione superiore a 2 mesi
• Umore depresso + sintomi depressione (disperazione, scarso/troppa fame, problemi sonno, bassa autostima…)
3. Disturbo depressivo indotto da sostanze
DISTURBO BIPOLARE -> vive sulle montagne russe, down è depresso, up è maniacale (due polarità dell’umore)
• Disturbo bipolare I – episodio maniacale (almeno 1 settimana) + episodio depressivo maggiore
Episodio Maniacale: un periodo definito di umore elevato, espansivo o irritabile, e di aumento dell’ attività
finalizzata della durata di almeno 1 settimana in cui sono presenti 3 (o più) sintomi , 4 se l’umore è solo irritabile
Prototipo: euforia, elevata autostima, non ha bisogno di riposo, diventa poi irritabile, deliri e poi crollo depressivo.
Adora tutte le cose che lo mandano su di giri (cocaina, anfetamina, ecc)
• Disturbo bipolare II – episodio ipomaniacale (almeno 4 gg.) + episodio depressivo maggiore
Episodio Ipomaniacale: un periodo definito di umore elevato, espansivo o irritabile, e di aumento dell’ attività
finalizzata della durata di almeno 4 giorni in cui sono presenti 3 (o più) sintomi , 4 se l’umore è solo irritabile.
• Disturbo ciclotimico
o Il soggetto ha sintomi maniacali e depressi attenuati che nn consentono la diagnosi di disturbo bipolare I o II
o Tuttavia, questi sintomi persistono per almeno 2 anni (1 anno in bambini e adolescenti) senza un periodo di
remissione superiore a 2 mesi.
Sintomatologia: sint.ia
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o Nei momenti UP il soggetto è sciolto, frizzante, ironico, allegro, in quelli DOWN si isola, fatica a sostenere la
quotidianità, è apatico e triste.
o Si ha la sensazione che viva sulle “montagne russe” dell’umore in cui si alternano periodi di elevazione e
successiva caduta.
• Disturbo bipolare indotto da sostanze
DISTURBI D’ANSIA
• Disturbo di panico
o Persona assalita dal terrore senza ragioni apparenti (però si trova in condizioni oggettive di calma e sicurezza)
o Insorgono così sintomi fisici (tremore, sudorazione, difficoltà a respirare) interpretati come esordio di problemi
ancora più gravi: infarto, crisi cardiaca, attacco psicotico (sensazione di impazzire) o senso di morte imminente
o Così com’è insorto l’attacco sparisce, ma lascia al sogg il timore di una sua nuova e inaspettata comparsa
o Secondo il DSM – 5 l’ attacco di panico NON è un disturbo mentale e pertanto non può essere codificato.
o Gli attacchi possono apparire nel contesto di un disturbo d’ansia o di altro disturbo: depressivo, post-traumatico,
ecc. e in tal senso sono usati come specificatori (ad es. disturbo post traumatico con attacchi di panico)
o Simile alla fobia, ma meno invalidante, xk si verifica solo in certe situazioni o oggetti; quindi, evito queste cose
o La diagnosi di disturbo di panico può essere posta quando: si osservano ricorrenti attacchi improvvisi e seguiti
per 1 mese o più da preoccupazione per una nuova insorgenza e/o alterazione disadattiva del comportamento
per evitare nuova insorgenza
o Sintomi: palpitazioni, tremore, nausea, derealizzazione, depersonalizzazione, paura di impazzire o di morire
• Agorafobia -> situazioni normali diventano intollerabili
Situazioni della vita quotidiana divengono intollerabili per il soggetto; tenta di evitarle, le affronta con grande fatica
o solo se sostenuto da una persona amica e fidata. Tutte le situazioni in cui crede di “sentirsi in trappola” non
potendo chiedere aiuto o andarsene agevolmente sono evitate La persona si trova così “imprigionata nella sua
cella di isolamento
• Disturbo d’ansia sociale (fobia sociale)
Non tollera o affronta con grande timore e iper-vigilanza ogni situazione sociale: feste, cene…
Estremamente autocritico e teme di essere giudicato dagli altri per errori o gaffe consueti e diffusi (versare il vino
sulla tovaglia, rompersi una calza, essere spettinato…) Teme quasi tutte le situazioni in cui può essere osservato:
mangiare o bere al bar o la ristorante, usare bagni pubblici e teme fine che la sua ansia sia visibile agli altri.
Nei bambini possono essere espresse: piangendo, con scoppi di rabbia, “aggruppamento” all’adulto, mutismo.
• Fobia specifica
Paura irragionevole di ogg specifici (cani, ragni, arance) o di una situazione specifica (volare, prendere l’ascensore)
Tali ogg e situazioni provocano immediatamente ansia e paura sproporzionati rispetto a rischio o pericolo da essi
rappresentato. L’ansia e la paura sono persistenti; ogg e situazioni sono evitati e ciò causa disagio e compromette
il funzionamento della persona in ambiti rilevanti: sociale, lavorativo ecc.
• Disturbo d’ansia generalizzata -> paura di tutto
Costantemente preoccupato per le tipiche e usuali sfide della vita: famiglia, lavoro, denaro, futuro ecc.
Sintomatologia prevalentemente mentale; pensieri catastrofici, difficile concentrarsi, attività cognitiva dominata
da indecisione. Possono apparire anche sintomi fisici: nausea, diarrea, mal di testa, e dell’ umore irritabilità,
demoralizzazione. Vanno esclusi: preoccupazioni realistiche, disturbo d’ansia sociale, disturbo ossessivo
compulsivo (focalizzato su uno specifico settore: essere derubato, contaminato ecc.)
• Disturbo d’ansia indotto da sostanze
Sintomatologia: sint.ia
Elementi di Psicopatologia – Prof. Farina
DISTURBO DISSOCIATIVO
• Disturbo dissociativo dell’identità (personalità multipla)
• Amnesia dissociativa
• Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione
DISTURBI ALIMENTARI
• Anoressia nervosa
• Bulimia nervosa
Sintomatologia: sint.ia
Elementi di Psicopatologia – Prof. Farina
• Disturbo da binge-eating
Criteri diagnostici generali del Disturbo di Personalità secondo la classificazione proposta per il DSM-5
Il disturbo ha una definizione a due step
1. Caratteristiche principali: compromissioni del funzionamento di personalità (area del sé e interpersonale) -> del
sé e del funzionamento interpersonale si occupano gli psicoanalisti (conoscenza individuale del singolo)
2. La presenza di tratti di personalità patologici (sono dei descrittori qualitativi linguistici che descrivono come le
persone appaiono a sé stessi e agli altri, vengono da tradizione empirica quindi con applicazione universale)
Il modello coniuga due anime, PSICANALISTA E IMPIRICA, definendo 5 componenti la cui componente quantitativa
variativa rende la persona inadattata. C’è una differenza di quantità e non di qualità.
A. Compromissioni significative nel funzionamento del sé (identità o auto-direzionalità) e nel funzionamento
interpersonale (empatia o intimità)
B. Uno o più domini di personalità o tratti specifici patologici
C. Le compromissioni nel funzionamento di personalità e nell'espressione di un tratto di personalità dell'individuo sono
relativamente stabili nel tempo e coerente nelle diverse situazioni
D. Le compromissioni nel funzionamento di personalità e nell'espressione di un tratto di personalità dell’individuo nn
sono meglio comprese come normativi sulla base della fase di sviluppo dell'individuo e del suo ambiente
socioculturale
E. Le compromissioni nel funzionamento di personalità e nell'espressione di un tratto di personalità dell'individuo non
sono dovute esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (es. una sostanza di abuso, farmaco) oppure
di una condizione medica generale (es. grave trauma cranico)
Funzioni del sé che una persona sana compie; hanno oscillazioni
sufficientemente ampie; garantisce identità e auto direzionalità
Funzionamento interpersonale garantisce empatia e intimità
<- CRITERI
Sintomatologia: sint.ia
Elementi di Psicopatologia – Prof. Farina
Questo modo di pensare della psicopatologia è la base del modello dove ci sono 5 macro-dimensioni con sotto tipologie
e molte diagnosi.
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Sintomatologia: sint.ia