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MANUALE DI INFORMAZIONI FONDAMENTALI

PER UNA CORRETTA INSTALLAZIONE.


INTRODUZIONE;
Le informazioni presenti sul manuale sono stringate ed essenziali e redatte da un progettista con trentennale
esperienza cantieristica, quindi per la corretta esecuzione dell’impianto riteniamo e consigliamo che le
informazioni sotto riportate vengano lette scrupolosamente.
Il primo aspetto trattato, dove SPESSO vengono sprecate energie e tempo senza nulla ottenere di costruttivo è
la dislocazione delle bocchette.

DOVE POSIZIONARE LE BOCCHETTE?


Solitamente il cliente ci chiede di indicare o consigliare, la posizione delle bocchette sulla planimetria, richiesta che sempre
soddisfiamo ma che spesso si rivela inadeguata, quindi piuttosto che indicare una posizione, spesso non praticabile,
preferiamo invece trasmettere il concetto per far si che lo stesso cliente, utente o progettista, individui la posizione più
adeguata, compatibilmente con i vari aspetti cantieristici relativi a ostacoli di percorso, spessori inadeguati arredi vincolanti
(spesso non presenti sulla planimetria), tutti aspetti che noi non possiamo conoscere e su cui il cliente deve prima
confrontarsi con gli impiantisti, arredatori e altre figure coinvolte nel progetto, questa procedura consegue sempre una buona
esecuzione e vale per tutte le impiantistiche in generale!
La procedura ottimale è che il cliente, dopo aver consultato il manuale, ci invii la planimetria con la dislocazione da loro
individuata, con eventuali note o commenti sui motivi che hanno portato a quella scelta e dove risponderemo confermando o
consigliando un’alternativa. N.B. per aiutarvi alla dislocazione trovate nelle pagine a seguire delle planimetrie con una
collocazione tipo delle bocchette.

Si raccomanda in particolare di leggere le pagine di testo 2 e 3 dove sono concentrate le principali


informazioni.

Sulle rimanenti pagine si trovano degli esempi di impianto tipo dove prendere spunto per la
progettazione e le istruzioni riguardanti alcuni accessori optional da consultare qualora considerati
nell’installazione.

INDICE
Pag. Descrizione
2e3 Informazioni fondamentali
4 Schema assonometrico
5 Esempi di stacchi e variazioni di percorso
6 Esempio distribuzione impianto elettrico
7 Esempio centrale aspirante fuori livello di uno e due livelli
8 Esempio di impianto su planimetria di un appartamento unico livello
9 Esempio di impianto su planimetria di una casa con garage unico livello
10 Esempio di impianto su planimetria di una casa con 2 livelli
11 VacPan raccordo curvo per montaggio su zoccolo vuoto cucina
12 VacPan raccordo dritto per montaggio su zoccolo vuoto cucina
13 VacPan raccordo dritto con scatola per montaggio su pareti in laterizio e cartongesso
14 Accessorio Wally (tubo estensibile da parete)
15 Accessorio Vroom (tubo estensibile da appoggio)
INDICAZIONI PER LA CORRETTA POSA DELL’ IMPIANTO
1 - CENTRALI ASPIRANTI MONOFASE
Centrali indicate per qualsiasi tipo di edificio residenziale o nel piccolo terziario es.: appartamenti, villette,
ville, negozi, uffici, ristoranti e comunque per superfici non superiori a mq. 700 – 800. Per la scelta del
modello attenersi alle descrizioni.
N.B. per superfici maggiori vedi centrali trifase su Settore Terziario.

2 - TRACCIATURA DELL’IMPIANTO
L’impianto di aspirapolvere centralizzato viene posato sottotraccia, come l’impianto elettrico ed idraulico.
Facendo coincidere l’installazione con questi due impianti è possibile concordare e condividere i percorsi,
ottimizzando la distribuzione e il rendimento dell’impianto.
E’ preferibile tracciare l’impianto di aspirapolvere dopo la tracciatura dell’impianto elettrico ed idraulico,
potendo così coordinare le quote delle scatole prese aspiranti con le scatole dell’impianto elettrico con le
quali si condivideranno le placche.
Ad evitare scanalature superflue si consiglia di tracciare le parti più articolate, in particolare i collegamenti
della centrale aspirante, simulando prima la posa che permette di definire con precisione la posizione e la
dimensione della scanalatura. N.B. si consiglia di servire tutta la superficie dell’edificio compresi: scale,
garage, porticati, balconi e tutte le aree calpestabili coperte.

3 - POSIZIONAMENTO “SCATOLA” CONTROPRESA


Disporre le scatole contropresa possibilmente vicino agli stipiti delle porte ed alla stessa altezza delle
prese di alimentazione elettrica, evitando il posizionamento dietro le porte o su pareti, eventualmente
interessate all’arredamento, e considerando la lunghezza del tubo flessibile di lavoro da mt 6 a 8 asta
rigida compresa. Quindi considerare il raggio d’azione del tubo flessibile in funzione della misura definita
tenendo conto di eventuali ingombri e aggiramenti determinati dall’arredamento.

4 - POSIZIONAMENTO DELLA CENTRALE ASPIRANTE


Posizionare la centrale aspirante possibilmente baricentrica all’impianto e nei locali situati nella parte più
bassa dell’edificio come garage, lavanderie, sgabuzzini, sottoscala e centrali termiche, sempre
adeguandosi alle normative specifiche.
Nel caso in cui si posizioni la centrale ad una quota superiore a mt 6 rispetto alla quota delle prese
contattare il centro ’assistenza per alcuni accorgimenti da apportare. In casi particolari, per motivi di
ingombro, rumorosità ecc., è possibile scomporre e relegare a distanza il gruppo turbina mantenendo la
posizione del separatore raccolta polveri differito (es. separatore in lavanderia e gruppo turbina nel
sottotetto). Questo è reso possibile utilizzando delle centrali modulari non presenti nel catalogo.

5 - PREDISPOSIZIONE RETE TUBIERA


 La predisposizione dell’impianto viene effettuata normalmente dopo l’impianto idraulico e solitamente
prima di quello elettrico.
 Il materiale da utilizzare sarà del tipo raccorderia con battuta “a largo raggio” studiati per la
realizzazione di questo sistema e tubazioni in PVC di colore azzurro (il colore azzurro identifica, in caso di
interventi sulla struttura, l’impianto di aspirapolvere centralizzato).

7 - COME E DOVE REALIZZARE LO SFIATO


L’aria sfiatata, in uscita dalla centrale aspirante, genera un rumore che può recare disturbo. È opportuno
quindi realizzare lo sfiato evitando le zone di rispetto. In casi particolari è possibile posizionare un
secondo silenziatore sul finale della linea. È possibile sfiatare: a parete, sul tetto, bocche di lupo, pozzetti,
cavedii - vespai ecc.
N.B. se la lunghezza della tubazione di sfiato supera mt. 5-6 è consigliabile aumentare il diametro della
tubazione di un diametro. Esempio con tubazione di sfiato Ø 50 della lunghezza mt. 10:
posare i primi 5-6 mt. con Ø 50 ed i restanti 4-5 mt. con Ø 63 (un diametro superiore).

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SEGUE INDICAZIONI PER LA CORRETTA POSA DELL’IMPIANTO
8 - ELEMENTI FONDAMENTALI PER UNA CORRETTA ESECUZIONE DELLA RETE TUBIERA
 Tagliare il tubo con tagliatubi a rotella PVC o troncatrice per ottenere un taglio regolare a 90°.
 Rimuovere la sbavatura interna ed in caso di eccessiva calibratura anche la sbavatura esterna.
 L’accoppiamento fra raccordi e tubo, ad evitare eventuali gradini, dovrà essere sempre in battuta!
 Applicare la colla solo sui raccordi maschi e non sui raccordi femmina dove, per trascinamento, la colla
creerebbe un gradino causa di malfunzionamenti.
 Direzionare la derivazione con flusso “invito” rivolto alla centrale!
 Per sottopassi (variazioni quota) privilegiare la retta della dorsale e sottopassare lo stacco presa.
 Posare la rete tubiera a secco; marcare gli incontri e passare poi all’incollaggio.
 Posizionare la presa interessata alla pulizia rampa scale possibilmente vicina alla partenza della scala, ottenendo
cosi la copertura di almeno i due terzi dal basso verso l'alto.
 Posizionare la presa del garage valutando la possibilità di poter pulire l’auto all’esterno del garage.
 Per la contropresa "raccordo dritto" simulare (entro 40/50 cm) una strozzatura con una singola curva 90° a raggio
stretto.
 L’eventuale arretramento della contropresa da filo parete si recupera utilizzando la prolunga Air.

9 IMPIANTO ELETTRICO
Per ottenere l’avviamento a distanza della centrale occorre realizzare una linea elettrica a 12-24 V. con 2 fili da 1 mmq
che collegherà le prese aspiranti alla scheda elettronica della centrale.
Il collegamento elettrico delle prese avviene in parallelo. L’avviamento della centrale si verifica all’inserimento del tubo
flessibile nella presa, o dall’impugnatura del tubo flessibile tramite un interruttore posizionato sull’impugnatura. È inoltre
disponibile un sistema di avviamento a ultrasuoni o Wireless che esclude la posa dei fili ma è consigliato solo per
situazioni con posa a vista dove il costo dell’impianto elettrico è rilevante. Quindi In caso di posa sottotraccia è
preferibile posare il tubo preinfilato che esclude riprogrammazioni batterie ecc.

10 EFFETTO CONDENSA
Sugli interrati si presenta il problema dell’effetto condensa nelle tubazioni dipendente dall’altezza delle falde acquifere,
del tipo di getto, isolamenti ecc., quindi se si tratta di interrati con queste caratteristiche si consiglia di rivestire le
tubazioni presenti nell’interrato con guaina poliuretanica che assicura un buon isolamento.
Inoltre, qualora la centrale aspirante venga posizionata nell’interrato, si consiglia di convogliare la/e linea/e dei piani
terra e sopra terra direttamente alla centrale aspirante senza passare sulla pavimentazione dell’interrato.

11 NORME TECNICHE
 Collegamento di edifici separati con attraversamenti sotterranei esterni e impianti distribuiti su interrati: in
questi casi, ad evitare la formazione di condensa all’interno della tubazione, è indispensabile isolare la tubazione con
guaina termoisolante del tipo utilizzata in campo idraulico. Considerare anche l’effetto dilatazione che avviene, fra il
terreno e l’edificio, nell’eventuale punto di uscita della tubazione. N.B. ad evitare che il terreno crei l’effetto spugna e lo
schiacciamento della guaina, rivestire ulteriormente la guaina termoisolante con un tubo in plastica, oppure coprire con
cemento.
 Giunti di dilatazione: nei fabbricati ove siano presenti giunti di dilatazione strutturali e nel collegamento di edifici
separati è opportuno prevedere dei giunti di dilatazione per le tubazioni. In questi particolari punti i giunti e la tubazione
dovranno essere rivestiti da una guaina elastica (tipo termoisolante), che permette il naturale assestamento
longitudinale e trasversale.
 Attraversamento di locali sottoposti a normative antincendio: nel caso di passaggi della tubazione o il
posizionamento di prese aspiranti in questi locali e d’obbligo attenersi alle normative vigenti. Un esempio è
l’attraversamento di: centrali termiche, cucine, autorimesse, pareti tagliafuoco ecc. dove si impiegheranno delle valvole
taglia-fuoco o altri trattamenti particolari.

12 COLLAUDO - PROVA DI TENUTA IMPIANTO


Nei cantieri penalizzati da varie modifiche strutturali interne, da scoperture di tubazioni, per modifiche o altro, dove si
presuma che le tubazioni possano essere state danneggiate, è consigliabile eseguire una prova di tenuta dell’impianto
(preferibilmente dopo l’intonaco e prima della posa dei pavimenti), utilizzando i tappi prova impianto Air, un
aspiratore prova impianto ed un vuotometro.

3
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Esempi di calate verticali:
Queste casistiche si presentano maggiormente negli impianti a vista (civili e industriali), da
tenere comunque presente anche su pose sotto traccia che riguardano gli edifici civili.

La calata n. 1 sedimenta
materiale sulla bocchetta, le
n 2 e 3 sedimentano solo sulle
curve ma nel caso di aspirazioni
voluminose serve utilizzare le
bocchette n 2 e 3 periodicamente
ed è preferibile posizionarle vicino
alla calata, la n. 4 risulta invece
essere l’esecuzione più funzionale.

SPESSORE DEI DORSI DELLE CURVE: le nostre curve hanno il dorso spessore mm 3,5. Esistono
delle curve con dorso sp. mm 2, spessore conseguito dalle norme UNI per l’aria, ma l’aspirazione
centralizzata trasporta occasionalmente anche detriti pesanti quali monete, bulloni ecc. e nel tempo si
sono rivelate fragili al punto di lacerarsi, generando perdite che, se non si interviene nella muratura e
non sempre è agevole, pregiudicano l’impianto. Per verificare lo spessore, se avete raccordi di forniture
diverse, è sufficiente sezionare una curva e verificare lo spessore del dorso segnato con ovale rosso.

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ESEMPIO STESURA CORRUGATO ELETTRICO
Esempio di impianto elettrico con collegamento in parallelo.
Trattandosi di collegamento in parallelo possiamo avere 1 o più linee in arrivo sulla centrale aspirante o più linee
presenti sulle controprese.
Nel circuito sotto troviamo infatti due controprese dove sono presenti 1 e 3 linee (vedi linee tratteggiate colore blu)
di cui una linea (piano primo) diretta alla centrale aspirante e una (interrato) derivata, per praticità logistica, dalla
linea del piano terra. N.B. questo esempio ha la sola funzione di rendere chiaro il concetto del collegamento in
parallelo potendo cosi l’installatore personalizzare l’impianto in funzione dell’esigenza specifica.
Inoltre è indicato con il tubo arancione lo stacco elettrico con unico tubo/linea per la Vac Pan cucina (consigliato
unico tubo senza fili dove infilare un cavetto nella fase di installazione della VacPan).
N.B. oltre a porre attenzione alla presenza dei fili su tutte le controprese serve verificare che il circuito sia
continuo, quindi che non manchi un “ponte” fra le controprese!.

Linea
finale

Contropresa/e piano primo


con linea diretta in centrale

Tubo elettrico vuoto


VacPan Cucina

Controprese piano terra

Linea Contropresa
finale con 3 linee

Collettore
Presa

Collegamento in parallelo: nella figura 1 troviamo una


contropresa con 2 linee ma nell’esempio del circuito troviamo
anche collegamenti con 1 e 3 linee (possibili fino a 4-5), in
questi casi il collegamento replica lo stesso della figura 1.
N.B. la linea ha 2 colori, rosso e nero, ma non è polarizzata, è
una scelta che semplifica i collegamenti evitando cosi chiusure Contropresa/e
Fig. 1 accidentali del circuito sulle scatole con presenti più di un interrato con linea
corrugato, quindi i 2 fili neri della presa possono essere derivata dal circuito
collegati indifferentemente sul rosso o sul nero. del piano terra.

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ESEMPI DI POSIZIONAMENTO CENTRALE ASPIRANTE SU
LIVELLO/I SUPERIORI ALLE SUPERFICI DA PULIRE.

Centrale rialzata di 2 livelli:


Riguardo il solo trasporto della polvere, anche
grossolana (grumi polverosi), la tubazione
potrebbe essere posta in colonna verticale,
senza cambi di direzione, ma qualora si
aspirassero dei sassolini, in particolare se
appuntiti, questi tenderebbero a galleggiare,
rimanere in sospensione. È possibile ridurre
questa casistica realizzando un cambio di
direzione dove il sassolino riprende velocità
nella rampa orizzontale affrontando cosi la
salita con maggior velocità.
In ogni caso è possibile “lavare” la tubazione
da eventuali detriti solidi dei qualii se ne
percepisce la presenza all’udito, inserendo
periodicamente una salvietta di carta che nel
trasporto avvolge i detriti trasportandoli alla
centrale aspirante.

Cambio di direzione orizzontale dove i detriti


(tipo sassolino) riprendono velocità per
affrontare cosi la salita con maggior velocità.

Centrale rialzata di 1 livello:


Mediamente l’alzata della colonna
verticale di 1 livello corrisponde a
m 3,5/4 circa, in questo caso è
possibile realizzare la colonna
verticale, senza cambi di
direzione. In ogni caso, qualora
rimanessero in sospensione dei
detriti, casistica rarissima e
relativa ai soli sassi appuntiti di cui
se ne percepisce la presenza
all’udito, è possibile “lavare” la
tubazione inserendo
periodicamente una salvietta di
carta che nel trasporto avvolge i
detriti trasportandoli alla centrale
aspirante.

7
Manca pagina
ISTRUZIONI PER FISSAGGIO
CONTROPRESA SU PARETI MOBILI.

METTI VISTA CON UTILIZZO DELLA


PROLUNGA PRO119 IN CASO DI
DOPPIO PANNELLO.

METTI VISTA CON UTILIZZO DEL


RACCORDO DRITTO E CURVA 90° IN
CASO DI PARETI CARTONGESSO
PROF. 15/20 CM.

METTERE IMMAGINE CON


CONTROPRESA RAC.
DRITTO SU PARETE CON
ARRIVO DAL LATO
OPPOSTO.
8
APPARTAMENTO SU UNICO LIVELLO
Esempio di impianto tipo su appartamento con superficie di circa mq 130, coperto da n. 3
prese aspiranti con utilizzo di un tubo flessibile della lunghezza “standard”, consigliata, di m
7 (va ricordato poi l’aggiunta dell’asta rigida finale di m 1 che realizza m 8, quindi in questo
caso avremo una scorta di m 1).
È considerata e consigliata anche la copertura (la pulizia) dei 2 portici.
Nel caso specifico ogni bocchetta copre una superficie di circa mq 45 cad., chiaramente
questo parametro è variabile in funzione dall’articolazione dei locali.
È inoltre prevista la bocchetta “aspira briciole” VacPan sullo zoccolo della cucina.
La centrale aspirante è alloggiata nel locale disbrigo e lo sfiato dell’aria in atmosfera può
essere indirizzato nel portico esterno o dove si ritiene più opportuno.

Presa aspirante

Simulazione copertura superficie con tubo flessibile


V Bocchetta “aspira briciole” VacPan
C Centrale aspirante con sfiato all’esterno

4,85 8,35

12,8

9
CASA SU UNICO LIVELLO CON GARAGE
Esempio di impianto tipo su casa con superficie di circa mq 260, coperta da n. 6 prese
aspiranti con utilizzo di un tubo flessibile della lunghezza “standard”, consigliata, di m 7 (va
ricordato poi l’aggiunta dell’asta rigida finale di m 1 che realizza m 8, quindi in questo caso
avremo una scorta di m 1).
È considerata e consigliata anche la copertura (la pulizia) dei 3 portici.
N.B. notare la posizione della presa sul garage che permette di pulire l’auto all’esterno.
Nel caso specifico ogni bocchetta copre una superficie di circa mq 45 cad., chiaramente
questo parametro è variabile in funzione dall’articolazione dei locali.
È inoltre prevista la bocchetta “aspira briciole” VacPan sullo zoccolo della cucina.
La centrale aspirante è alloggiata nel locale garage e lo sfiato dell’aria in atmosfera può
essere indirizzato all’esterno del garage o dove si ritiene più opportuno.

Presa aspirante

Simulazione copertura superficie con tubo flessibile

V Bocchetta “aspira briciole” VacPan


C Centrale aspirante con sfiato all’esterno

20,0

La presa sulla spalla permette


la pulizia dell’auto all’esterno.
10
CASA SU DUE LIVELLI CON GARAGE

Esempio di impianto tipo su casa con superficie di circa mq 220 distribuita su 2 piani e
coperta da n. 6 prese aspiranti con utilizzo di un tubo flessibile della lunghezza “standard”,
consigliata, di m 7 (va ricordato poi l’aggiunta dell’asta rigida finale di m 1 che realizza m 8,
quindi in questo caso avremo una scorta di m 1).
È considerata e consigliata anche la copertura (la pulizia) del portico e dei 2 terrazzi.
N.B. notare la posizione della presa sul garage che permette di pulire l’auto all’esterno.
Nel caso specifico ogni bocchetta copre una superficie di circa mq 36 cad., chiaramente
questo parametro è variabile in funzione dall’articolazione dei locali.
È inoltre prevista la bocchetta “aspira briciole” VacPan sullo zoccolo della cucina.
La centrale aspirante è alloggiata nel locale garage e lo sfiato dell’aria in atmosfera può
essere indirizzato all’esterno del garage o dove si ritiene più opportuno.

Presa aspirante

Simulazione copertura superficie con tubo flessibile

V Bocchetta “aspira briciole” VacPan


C Centrale aspirante con sfiato all’esterno

10,0
PIANO TERRA PIANO PRIMO

Pulizia scala dal


basso verso l’alto.

Arrivo da
C centrale

La presa sulla spalla permette


la pulizia dell’auto all’esterno.

11
Bocchetta da pavimento per la pulizia parziale del locale cucina o altro:
Utilizzabile per la raccolta di briciole e sfridi vari tramite uno scopino che può essere posizionato nel vano sottolavello.
Versione STANDARD per zoccoli di altezza a partire da mm 70
Come funziona
Tramite una scopa avvicinare gli sfridi alla bocchetta, avviare l’impianto azionando la leva della bocchetta con il piede e
avvicinare gli sfridi alla bocchetta.
N.B. ad evitare ricircoli di polvere si consiglia l’utilizzo di questa bocchetta solo per una pulizia parziale-grossolana e la
pulizia radicale tramite il tubo flessibile.

ATTACCHI IDRAULICI LAVELLO

Curva 90° Ø50


a filo muro
Tubo Ø 16 senza fili per
avvio e spegnimento
all’apertura.
65/70

N.B. per accedere agevolmente in caso di manutenzioni o pulizia del vano zoccolo collegare la bocchetta
al tubo di aspirazione tramite la guaina flessibile sotto.
GUAINA PER
RACCORDO CURVO

Dimensioni feritoia
40

ZOCCOLO
70

162

100
70
55

217
12
Bocchetta da pavimento per la pulizia parziale del locale cucina o altro:
Utilizzabile per la raccolta di briciole e sfridi vari tramite uno scopino che può essere posizionato nel vano sottolavello.
Versione FUORI STANDARD per zoccoli di altezza a partire da mm 59, N.B. se lo zoccolo ha altezza pari o superiore a
mm 70 si consiglia l’utilizzo della versione STANDARD con raccordo curvo (pagina precedente.
Come funziona
Tramite una scopa avvicinare gli sfridi alla bocchetta, avviare l’impianto azionando la leva della bocchetta con il piede e
avvicinare gli sfridi alla bocchetta.
N.B. ad evitare ricircoli di polvere si consiglia l’utilizzo di questa bocchetta solo per una pulizia parziale-
grossolana e la pulizia radicale tramite il tubo flessibile.

ATTACCHI IDRAULICI LAVELLO

Curva 90° Ø50


a filo muro
Tubo Ø 16 senza fili per
avvio e spegnimento
all’apertura.
65/70

N.B. per accedere agevolmente in caso di manutenzioni o pulizia del vano zoccolo collegare la bocchetta
al tubo di aspirazione tramite la guaina flessibile sotto.

GUAINA PER
RACCORDO DRITTO

Dimensioni in mm della feritoia da praticare sullo zoccolo


69
58

59

ZOCCOLO
155

16 35

219
69

13
Manca pagina
ISTRUZIONI PER VACPAN DA
INCASSO SU PARETI LATERIZIO

Segue

14
WallyFlex è un tubo flessibile estensibile, complementare all’ Aspirapolvere Centralizzato.
Oltre alle classiche bocchette locali è possibile integrare Wally che, posto nei punti strategici: bagno, cucina,
garage, piani di lavoro, laboratori e locali dove necessitano interventi frequenti, permette di intervenire in modo
rapido ed efficace. Il tubo flessibile è estensibile fino a 4 m, sostituibile ed eventualmente allungabile.
L’avvio avviene tramite un pulsante ed è possibile abbinare gli accessori standard utilizzati per il centralizzato.
Per eventuali maggiori chiarimenti chiedeteci il manuale di installazione.

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VROOM è un accessorio avvolgitore che si integra all’impianto di aspirazione centralizzata.
Ideale per i locali tecnici o situazioni dove le pulizie sono frequenti. L’avvolgitore può essere posizionato a vista
sostenuto da un braccio/struttura o all’interno di un mobile.
Disponibile in 2 versioni dimensioni per un utilizzo di un tubo flessibile estensibile fino a m 5,5 e m 7,3.
L’accensione avviene tramite l’inclinazione della sede impugnatura, Il tubo flessibile si riavvolge
automaticamente nel suo contenitore e si abbinano all’impugnatura gli stessi accessori del centralizzato.
Per eventuali maggiori chiarimenti chiedeteci il manuale di installazione.

Codice Descrizione

VRO5.5 Modello m 5,5

VR07.3 Modello m 7,3

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ELECTROLUX BEAM ITALIA


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Tel. 049-5969650 - Fax 049-7841013
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