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N.04 DICEMBRE 2003
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO
SEDE VIA E.FRA NCALANCI 418 – 55050 BOZZANO (LU)
TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273
P R E P AR AZ I O N E
Principi teorici.
Il “Cometti” (così viene ormai universalmente abbreviato), si basa essenzialmente sull’alternanza dei regimi di
contrazione muscolare nelle serie di ripetizioni oppure, anche se meno utilizzato, nella seduta, alternando serie
complete dei diversi regimi. Ma cosa si intende per regimi di contrazione? Vediamolo nella tabella 1:
isometrico: è una contrazione statica, non si ha movimento ma solo la contrazione muscolare ( es.in appoggio al muro
angolo coscia.
concentrico: si ha un accorciamento delle fibre muscolari durante la contrazione (es. fase di spinta nel ½ squat con
bilanciere)
eccentrico: in questo caso le fibre muscolari si allungano. Spesso per aumentare l’effetto dell’allenamento eccentrico
vengono utilizzati carichi molto elevati ed il lavoro viene effettuato nella fase di allungamento del muscolo interessato
dall’esercizio (es. ½ squat al bilanciere dove la fase di spinta viene eseguita con l’aiuto di un compagno mentre
l’atleta si concentra soltanto sulla fase di ceduta)
pliometrico: il muscolo effettua un pre-stiramento che, se seguito in un tempo brevissimo da una contrazione, si ha
una restituzione di energia elastica che permette di sfruttare al meglio le qualità contrattili del muscolo, si ha
praticamente una combinazione tra contrazione eccentrica e concentrica (es. balzi tra gli ostacoli).
I vari regimi di contrazione vengono alternati in combinazioni per 2, 3,o 4 (vedi Tab.2):
Successivamente il concetto viene applicato strutturando le sedute con esercizi per i vari distretti muscolari, ma con
diversi obiettivi, che riguardano alcune espressioni della forza utili per il calcio:
Esercitazioni pratiche.
Esempio 1
Esempio 2
coscia: in appoggio al muro angolo coscia-gamba 90° con bilanciere 15kg x 15” + pressa (con partenza angolo coscia-
gamba di 90°) 3 ripetizioni 90% 1RM + 6 ostacoli 40cm
x 3 – 4 ripetizioni
polpaccio: posizione isometrica gambe tese in appoggio sull’avampiede x 15” + estensioni polpacci con giubbotto
zavorrato x 10 ripetizioni + 6 ostacoli 20cm eseguiti a gambe tese
x 3 – 4 ripetizioni
Esempio 1
coscia: in appoggio al muro angolo coscia-gamba 90° con bilanciere 15kg x15” + 6 ostacoli 40cm + tiro in porta
x 4 - 5 ripetizioni
polpaccio: posizione isometrica gambe tese in appoggio sull’avampiede x 15” + 6 ostacoli 20cm eseguiti a gambe tese
+ colpo di testa
x 4 - 5 ripetizioni
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Esempio 2
coscia: stacchi da seduto su panca 8 ripetizioni + 6 ostacoli 40cm + in appoggio al muro angolo coscia-gamba 90° con
bilanciere 15kg x 15” + balzi su nastro con raccolta gambe 6 ripetizioni
x 4 - 5 ripetizioni
polpaccio: estensioni polpacci con giubbotto zavorrato x 10 ripetizioni + 6 ostacoli 20cm eseguiti a gambe tese +
posizione isometrica gambe tese in appoggio sull’avampiede x 15” + balzi su nastro a gambe tese 6 ripetizioni
x 4 - 5 ripetizioni
Durante la settimana di campionato il lavoro di potenziamento degli arti inferiori viene eseguito nella seduta del
mercoledì, riteniamo comunque, che l’alternanza dei regimi di contrazione deve essere proposta con cautela e se
possibile, dopo un opportuno lavoro di costruzione muscolare, per evitare possibili risentimenti muscolari. Il lavoro può
essere proposto alla squadra formando 2 gruppi che si alternano nel lavoro alla coscia e al polpaccio.
Come sempre succede, il Cometti è stato, ed è, come tutte le metodologie di allenamento, sottoposto a commenti
entusiastici ed a critiche furiose. Nel nostro caso abbiamo soltanto esposto una proposta di lavoro che noi stessi abbiamo
utilizzato nel corso degli anni. In base a questa esperienza, possiamo dire che questo metodo ha bisogno di un periodo di
lavoro prolungato nel tempo per essere efficace. Sarebbe quindi importante proporlo inizialmente nel periodo di
preparazione pre-campionato o durante la sosta invernale alternando nel microciclo una seduta di forza massima ad un
giorni di riposo, ed una seduta di forza specifica seguita da un giorno di riposo, per almeno 2 – 3 settimane di lavoro.
Bibliografia:
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