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IL NUMERO UNO
Area Ludica
Gioco finale o iniziale
Area Tattica
Uscite, rilanci,
difensiva e offensiva ripartenze
Area Lavoro
Posizionamento e parate
specifico /
situazionale
L’identificazione con grandi portieri può, poi, facilitare ancor di più la voglia di
migliorarsi.
Continuare ad esser portiere..
La prima tappa fondamentale deve essere la motivazione del bambino il quale
spontaneamente, senza alcun condizionamento psicologico, si avvicina al ruolo del
portiere; l’istruttore dovrà esclusivamente alimentare tale spontanea volontà del
bambino, consolidando la motivazione e lasciando spazio nelle lezioni all’elemento
ludico e in grado di appagare il desiderio del bambino di apprendere la tecnica di
base del portiere.
Caratteristiche psicologiche “per scegliere” d’esser portiere
Resistenza: il proverbio giapponese dice “Cadi sette volte e rialzati per otto”,
bisogna cioè scrollarsi di dosso le inevitabili delusioni tenendo sempre gli occhi fissi
sulla meta.
Sicurezza: un portiere è sempre sicuro di sé, la giusta sicurezza non deve essere del
tipo chiassoso o arrogante, ma tranquilla e consapevole del fatto che si è in grado di
vincere e lo si farà. La sicurezza non è qualcosa con cui si nasce. Infatti quando si
nasce non si è sicuri o insicuri di sé: si impara col tempo a comportarsi con sicurezza
o meno. Quando non ci si sente abbastanza sicuri bisogna rendersi conto che siamo
noi a poter sviluppare in noi stessi questa sicurezza, a patto che vogliamo metterci
un po’ d’impegno.
Atteggiamento positivo: può essere riassunto in tre brevi aspetti: desiderio positivo,
autostima, ottimismo. Questi tre supportati dall’autodisciplina conducono ai risultati
positivi. Le persone positive trovano il buono in ogni situazione, sono ottimiste
quantunque realiste e impediscono allo scoraggiamento di insinuarsi, qualsiasi cosa
accada.
Coraggio: non è assenza di paura, ma significa andare avanti nonostante la paura. Il
principale timore che blocca le persone è quello del fallimento. Non si deve mai
avere paura del fallimento, perché se si gioca sul morbido non si potrà mai
migliorare, mentre il fallimento può dare utili insegnamenti.
Pazienza e dedizione: bisogna lavorare duramente per costruire in noi stessi le
qualità vincenti e questo non succede all’improvviso. I campioni subiscono battute
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Per quanto riguarda la categoria Pulcini fino al primo anno Esordienti massima
importanza:
- AREA LUDICA
- AREA COORDINATIVA
- AREA COORDINATIVA
- AREA TECNICA
- AREA TECNICA
- AREA TATTICA
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ISTRUTTORE
BAMBINO
L’area ludica diventa un terreno dove prova, sbaglia, varia le sequenze di azioni in
un contesto libero di continue reinvenzioni, imparando cosa vuol dire far parte di
un gruppo dove regna educazione e rispetto.
CATEGORIA PRE-AGONISTICA
ISTRUTTORE/ALLENATORE
BAMBINO/ATLETA
CATEGORIA AGONISTICA
ALLENATORE
ATLETA
L’atleta mette in campo tutte le sue abilità motorie tecniche e tattiche acquisite
esprimendo come risultato finale una “prestazione”.
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