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ENERGETICO 2010
Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16
Titolo: I MERCATI DELL’ENERGIA – SECONDA PARTE
Attività n°: 1
Facoltà di Ingegneria
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO 2010
Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16
Titolo: I MERCATI DELL’ENERGIA – SECONDA PARTE
Attività n°: 1
Facoltà di Ingegneria
Il mercato dei servizi di dispacciamento (‘The managed spot market’)
Come introdotto nella scorsa lezione per qualsiasi commodity esistono squilibri tra domanda
ed offerta che possono essere bilanciati attraverso il mercato spot. Questo non è però
possibile nel caso dell’energia elettrica che necessita che tali sbilanciamenti siano corretti
molto velocemente.
E’ quindi necessario avere un mercato organizzato, quello che in Italia è il mercato dei servizi
di dispacciamento e all’estero viene definito come ‘Managed spot market’.
L’energia elettrica necessaria al bilanciamento viene liberamente offerta dai partecipanti del
mercato ad un certo prezzo e l’offerta viene selezionata da un terzo soggetto che è l’operatore
di sistema.
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produzione con energia elettrica acquistata ad un prezzo inferiore nel mercato spot.
Anche dal lato domanda ci sono delle risorse di bilanciamento, un consumatore può offrire di
ridurre il proprio consumo se il guadagno derivante da tale riduzione è superiore al valore
attribuito dal consumo dell’energia elettrica. Tali bilanciamenti presentano il pregio di essere
estremamente veloci. E’ possibile ipotizzare che un consumatore disposto a ridurre il proprio
consumo sia ugualmente disposto ad aumentare i propri consumi se il prezzo dell’energia
fosse sufficientemente basso.
L’operatore di sistema per tutelarsi dal rischio prezzo oltre ad acquistare le risorse nel mercato
del dispacciamento stipula una serie di contratti che gli garantiscono la disponibilità di riserve
di energia a salire e a scendere nel lungo periodo.
In base a tale contratti viene pagata una quota fissa per garantire la disponibilità delle riserve
e viene specificato a che prezzo, indipendentemente dal mercato verrà pagato un MWh.
Tale contratto equivale ad un’opzione dei mercati delle commodity.
L’obiettivo è sempre quello di proteggere il contraente, in questo caso l’operatore di sistema
dagli incrementi di prezzo.
Mentre gli sbilanciamenti derivanti da errate previsioni di carico sono relativamente piccoli,
problemi legati a malfunzionamenti del sistema elettrico non sono predicibili.
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16
Titolo: I MERCATI DELL’ENERGIA – SECONDA PARTE
Attività n°: 1
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Un concetto chiave da ricordare, che verrà successivamente approfondito è che non tutte le
riserve hanno lo stesso prezzo ed esistono un numero rilevante di risorse per il bilanciamento.
Per riuscire a gestire il mercato del dispacciamento è necessario che ci sia un certo tempo
dopo la chiusura della trattative nel mercato spot necessario a bilanciare il sistema.
Quanto tempo debba intercorrere è un argomento fortemente dibattuto.
Da un lato l’operatore di sistema predilige un tempo lungo per approvvigionarsi delle risorse
necessarie al corretto funzionamento del sistema.
Invece i partecipanti del sistema preferiscono un tempo inferiore così da ridurre la loro
esposizione al rischio, pensiamo ad un retailer che acquista energia in funzione della
previsione di carico, minore è l’intervallo di tempo che separa la previsione dall’evento migliore
sarà l’ipotesi di previsione.
Allo stesso tempo anche i proprietari di impianti preferiscono tempi brevi così da garantirsi da
un eventuale malfunzionamento dell’impianto di generazione, infatti se l’unità non è in grado
di produrre l’output l’unica possibilità è acquistare l’energia elettrica al prezzo spot.
Nella figura 1 si descrive il funzionamento del mercato del dispacciamneto. Si sottolinea che
tale mercato può presentare molte differenze tra i vari paesi. La figura riporta un esempio di
mercato elettrico che opera sulla base di un modello pool gestito dall’operatore di sistema in
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Lezione n°: 16
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Attività n°: 1
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in cui la funzione di bilanciamento è integrata alla funzione di mercato. Vedremo come il
mercato italiano si differenzi da tale tipologia di mercato con un mercato del giorno prima,
l’equivalente del mercato spot, separato dal mercato del dispacciamento.
Il mercato del dispacciamento è l’ultimo mercato prima dell’esercizio del sistema elettrico,
questo significa che quello che accade nel mercato del dispacciamento influenza fortemente
gli altri mercati.
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Lezione n°: 16
Titolo: I MERCATI DELL’ENERGIA – SECONDA PARTE
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Se il prezzo spot tende ad essere basso coloro che acquistano energia elettrica nel mercato
tenderanno a non essere preoccupati di essere ‘short’ in quanto potranno acquistare l’energia
necessaria nel mercato spot ad un prezzo basso, potrebbero inoltre acquistare un minor
quantitativo di energia necessaria ai propri bisogni nel mercato forward così da contrarre la
domanda ed abbassare il prezzo.
D’altro lato se il prezzo del mercato tende a salire i compratori di energia tenderanno ad
acquistare l’energia elettrica nel mercato dei forward così da assicurarsi di coprire i propri
fabbisogni ad un migliore prezzo, questo significa che il prezzo dei forward tenderà a salire.
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16
Titolo: I MERCATI DELL’ENERGIA – SECONDA PARTE
Attività n°: 1
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Sino ad ora abbiamo trattato l’organizzazione del mercato, ora cerchiamo di analizzare i
comportamenti dei partecipanti del mercato elettrico.
In questa lezione affrontiamo la prospettiva del consumatore, che come evidenziato in
precedenza ha un ruolo più passivo rispetto agli altri partecipanti del mercato.
In base alle teorie di microeconomia il consumatore aumenta la domanda sino a che il beneficio
marginale derivante dall’utilizzo del bene non eguaglia il prezzo che deve pagare.
Abbiamo visto che acquisteranno il bene nel mercato solo coloro che hanno una disponibilità a
pagare il dato bene superiore al prezzo definito dal mercato.
Consideriamo solo il comportamento nel breve periodo. Se i consumatori del settore domestico,
terziario e alcuni del settore commerciale pagano una tariffa fissa allora non sono influenzati dal
mercato spot e la domanda è influenzata unicamente dalle loro attività.
La domanda di energia elettrica sappiamo essere anelastica nel breve periodo, determinare la
forma esatta della domanda di energia elettrica è praticamente impossibile, per avere una stima
dell’elasticità della domanda alcuni studi hanno stimato il prezzo dell’energia elettrica che i
consumatori sarebbero disposti a pagare per evitare una disconnessione dalla rete.
Nell’Inghilterra e Galles questo valore è risultati di 2,768£/MWh.
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16
Titolo: I MERCATI DELL’ENERGIA – SECONDA PARTE
Attività n°: 1
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Le ragioni sono economiche e sociali, il costo per la bolletta elettrica incide per una piccola
percentuale sul costo di produzione della maggior parte delle merci ed incide in misura limitata
anche nel settore domestico.
D’altro lato l’elettricità è fondamentale per la produzione e per il benessere dei cittadini.
I consumatori non sono in genere interessati a partecipare direttamente nel mercato, pensiamo
ad un cliente del residenziale, il costo necessario per partecipare al libero mercato e essere a
conoscenza di ciò che succede ora per ora nel mercato non giustificherebbe il risparmio
derivante dal suo intervento diretto nel mercato.
Quindi con ogni probabilità i piccoli consumatori preferiranno sempre una tariffa fissa, per questo
la loro influenza sul mercato sarà sempre poco rilevante. Quello che i consumatori possono fare
è quello di poter cambiare con grande semplicità retailers.
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16
Titolo: I MERCATI DELL’ENERGIA – SECONDA PARTE
Attività n°: 1
Facoltà di Ingegneria
I retailers di energia elettrica
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Un retailer che non è anche distributore, non potendo conoscere i dati storici di tutti i
consumatori non sarà in grado di realizzare tale previsioni con eguale accuratezza.
Si ricorda infine che la facoltà da parte del consumatore di poter cambiare il proprio fornitore di
energia elettrica determina un portafoglio clienti instabile con maggiori difficoltà di
programmazione degli acquisti nei mercati.
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16/S1
Titolo: ESEMPIO: IL MERCATO DEL DISPACCIAMENTO
Attività n°: 1
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16/S1
Titolo: ESEMPIO: IL MERCATO DEL DISPACCIAMENTO
Attività n°: 1
Facoltà di Ingegneria
Si riporta l’esempio 3.3 del libro di testo ‘Fundamentals of Power System Economics’.
Consideriamo l’esempio visto nella lezione 14 a proposito del modello bilaterale. Quando il
mercato elettrico chiude il trader ha deciso di produrre 580 MWh. Informa quindi l’operatore
di sistema che la sua società di produzione di energia elettrica intende produrre i 580 MWh
così suddivisi nei tre impianti:
Unità Programmazione
A 500
B 80
C 0
Il trader deve ora decidere che offerta fare nel mercato del dispacciamento ricordiamo i
limite tecnici di produzione dell’impianto ed i costi marginali.
Questo significa che l’unica offerta che il trader può fare è relativa all’impianto C
caratterizzato da un costo marginale di 17$/MWh.
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16/S1
Titolo: ESEMPIO: IL MERCATO DEL DISPACCIAMENTO
Attività n°: 1
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16/S1
Titolo: ESEMPIO: IL MERCATO DEL DISPACCIAMENTO
Attività n°: 1
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Negli esempi trattati in precedenza abbiamo considerato il trading tra le 2 e le 3 dell’11 giugno
nel mercato spot basato su un modello bilaterale e nel mercato dei servizi di dispacciamento.
Ipotizziamo che alla chiusura del mercato:
Nella tabella a seguire vengono evidenziate tutte le operazioni di trading effettuate dalla
società proprietaria degli impianti e vengono evidenziati i guadagni ed i costi affrontati.
Per verificare la profittabilità del trading si dovrebbero considerare tutte le spese sostenute
dalla società ma è piuttosto difficile riuscire ad allocare nella singola ora i costi di start-up ed i
no-load cost.
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16/S1
Titolo: ESEMPIO: IL MERCATO DEL DISPACCIAMENTO
Attività n°: 1
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16/S2
Titolo: ESERCIZIO
Attività n°: 1
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Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO 2010
Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16/S2
Titolo: ESERCIZIO
Attività n°: 1
Facoltà di Ingegneria
Esercizio 4.1 pag 102 ‘Fondamentals of Power System Economics’
Periodo 1 2 3 4 5 6
Carico previsto (MWh) 120 230 310 240 135 110
Costo medio ($/MWh) 22.5 24.5 29.3 25.2 23.1 21.9
Carico reale (MWh) 110 225 330 250 125 105
Prezzo energia elettrica 21.6 25.1 32 25.9 22.5 21.5
mercato spot ($/MWh)
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Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO 2010
Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16/S3
Titolo: ESERCIZIO
Attività n°: 1
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Esercizio
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Lezione n°: 16/S3
Titolo: ESERCIZIO
Attività n°: 1
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Esercizio 3.4 pag. 69 (‘Fundamentals of Power System Economics’)
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Insegnamento: GESTIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
Lezione n°: 16/S3
Titolo: ESERCIZIO
Attività n°: 1
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quantità di energia prodotta da ogni compagnia per i seguenti carichi: 400MW, 600MW e 875
MW
2) Invece di ipotizzare una domanda costante si ipotizzi che la funzione inversa della domanda
sia data da
D=L-40 π
Dove D è la domanda
L è il carico ipotizzato
e π rappresenta di prezzo dell’energia elettrica
3) Determinare l’effetto derivante dall’aver introdotto una domanda funzione del prezzo
calcolando il prezzo di mercato e come si modificano i ricavi dei diversi produttori.
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