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q q = F/b
G
B C
W = Fb
b
2W
A E F
D
b b
1
Soluzione commentata.
Analisi cinematica.
Per verificare l'assenza di atti di moto è necessario ricorrere all'analisi cinematica. Si
utilizza l'analisi basata sulla ricerca del centro di istantanea rotazione (CIR) di ogni
asta e sulle verifiche di allineamento degli stessi.
1 G
B C
A 2 E
D
b b
2 E
D
1 A
b b
2
L'esistenza di atti di moto per questo sistema è legata all'allineamento dei tre CIR,
che risultano allineati se, e solo se, la retta passante per due di essi passa anche per il
terzo CIR.
12 1 12 2 G
B
C
2 E
D
1 A
b b
Ad esempio, la retta passante per 1 e 12 è indicata in rosso nella figura precedente
e non passa per 2 (alla stessa conclusione si sarebbe pervenuti scegliendo le coppie
di punti 1-2 oppure 2 - 12 ). Dunque, essendo i tre CIR non allineati le aste 1 e
2 sono fisse (ovvero i tre CIR non esistono).
La struttura è dunque non-labile: i vincoli sono disposti in modo da impedire un
qualunque atto di moto.
Essendo la struttura non labile, le reazioni vincolari fornite dai vincoli A, C e G sono
in grado di garantire l'equilibrio per qualunque insieme di carichi applicato alla
struttura. Inoltre, essendo la struttura isostatica, mediante l'analisi statica si possono
determinare in modo univoco le reazioni vincolari generate dai carichi applicati alla
struttura.
Analisi statica.
Si eliminano i vincoli e si mettono in evidenza le reazioni vincolari, ovvero le forze
che i vincoli trasmettono alle aste.
X2, u2 qb VC
q VG
HG
WC
q = F/b
WC
b VC W = Fb
HA F
2W
VA
b/2 b/2 b
X1, u1
3
Avendo eliminato tutti i vincoli, le equazioni di equilibrio indipendenti che si
possono scrivere sono pari alla somma dei gradi di libertà delle aste, ovvero “g”
(3 per ogni asta). Il numero delle incognite è pari a “v” (una reazione vincolare per
ogni grado di libertà impedito).
Per ogni asta si scelgono due equazioni di equilibrio alla traslazione secondo gli assi
X1 e X2 e una equazione di equilibrio alla rotazione attorno ad un punto qualunque
del piano (polo). Per convenienza di calcolo, tale punto può essere scelto tra le
intersezioni delle rette d'azione di due o più reazioni vincolari, in modo da annullare
il loro contributo all’equazione.
+
F 1
ABC
HA 0
Asta 1 + F 2
ABC
VA VC qb 0
b
+ M ABC
A VC b WC qb
2
0
+
F 1
DEG
HG F 0
Asta 2
+ F 2
DEG
VC VG 0
+ M DEG
G WC VC b+2W Fb 0
5
H A 0, VC F,
4
HG F
Risolvendo il sistema si ottiene:
V 9 F, 7
WC Fb,
5
VG F
A 4 4 4
qb 5F/4
5F/4
q
F
B 7Fb/4 G
C q = F/b
7Fb/4
b 5F/4 W = Fb
A D E F
2W
9F/4
b/2 b/2 b
4
A questo punto l'esercizio deve essere completato con la verifica delle reazioni
vincolari. Per evitare la ripetizione di eventuali errori, tale verifica viene effettuata
facendo riferimento esclusivamente all'ultima figura (non alle precedenti figure e
neppure al sistema di equazioni di equilibrio già scritte). Per la verifica si devono
scrivere tre equazioni di equilibrio per ogni asta: per semplicità se ne utilizzano due
di equilibrio alla traslazione e una di equilibrio alla rotazione rispetto ad un punto
diverso da quello adottato in precedenza per la stessa asta.
+
F1
ABC
0 0 OK!
9 5
Asta 1 + F
ABC
2
4
F qb
4
F 0 0 OK!
9 b 7
+ M D Fb qb Fb 0 0
ABC
OK!
4 2 4
+
F 1
DEG
F F 0 0 OK!
5 5
Asta 2 + FDEG
2
4
F
4
F 0 0 OK!
7 5
+ M D Fb 2W Fb Fb 0 0
DEG
OK!
4 4