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sono anche dei metodi di chitarra che trattano della corretta postura del chitarrista, ad

esempio il Metodo di Aguado. “Il manico della chitarra deve avere un'inclinazione di circa 25
gradi più o meno. La chitarra deve essere posizionata in modo che, lungi dal cadere
perpendicolarmente al suolo, sia inclinata leggermente verso il petto. L'inclinazione di cui ho
parlato nel paragrafo precedente deve essere così lieve che il discepolo, seduto naturalmente
con l'altra, poiché dovrà impegnare la vista nel leggere la musica. In questo modo si ottiene
anche che il corpo rimanga dritto. La postura della toeletta deve essere naturale; il tuo corpo
deve essere dritto, senza inclinarsi in avanti abbastanza da sporgere la testa, soprattutto sul
lato sinistro, come fanno generalmente i principianti. Quindi in caso di inclinazione sarebbe
meglio andare a destra, in modo da dare maggior forza e sostegno per il braccio da questo
lato. L'altezza della seduta deve essere proporzionata in modo che il torace sia scoperto, e
quando si prova è consigliabile utilizzare uno sgabello filettato come quelli usati per suonare il
pianoforte. Seduto in questo modo, il discepolo allunga naturalmente le gambe senza
sovrapporle. Le signore mettono il piede sinistro su uno sgabello.

FERDINANDO CARULLI (Napoli 1770 – Parigi 1841)


1. Prima edizione Metodo Completo per chitarra op. 27 (1810). Nello stesso anno pubblica
anche un’altra appendice op. 71, nella quale Carulli sviluppa maggiormente arpeggi e scale a
note doppie.
Per la prima volta in un metodo non solo ci sono nozioni teoriche ma anche quelle musicali. In questo
Metodo la chitarra non si limita all’accompagnamento.
2. Seconda edizione Metodo Completo per chitarra op. 27 (1817)
3. Terza edizione Metodo Completo per chitarra op. 27 (1822)
Nello stesso anno della terza edizione, pubblica anche una edizione di studi speciali: Supplemento al
Metodo op. 192

Violoncello:
• condotta dell'arco nelle sue diverse parti;
• controllo dell'arco volto ad ottenere differenti intensità;
• controllo dell'arco volto ad ottenere differenze timbriche (più o meno vicino al
ponticello o alla tastiera);
• padronanza dei principali colpi d'arco dei due ambiti: legato, staccat

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