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Esercitazioni di
Analisi Matematica 1
w
lmmuginedicopertinu
paginedclquadcmo d icscn:izidiAnalisidimiopadre.
ma1rieolaalPoli1ecnicodiMilanond 1943
ISB N 978.S8-7488-444·5
Primuedi:imie:L uglio2011
Partn!i
Rcdu;iOlre: Gabriella Gatti, Giancada Panipli, C•rloua Lcn1.i
Stumpil e Lvmfe=ioire: L.E.G .O. sp;i • Siabilinicnrn di Lavis CTNJ Ai miei studenti
..
-Erbe,n.2,20121Miln>,T-a•02-80.tMll!,e-....:-..c'ticl.•
.
lii
Chi utilizzerà questo libro a fondo, troverà che alcuni esercizi sono
piunosto simili tra loro; ritengo che questo non sia un difetto in un percorso
Sommario
di esercitazioni, in quanto a tutti noi una certa dose di ripetizione è
necessaria in fase di apprendimento. D'altro canto rifare esa11amente lo Tu1di au1ova lutazione suip re requisiti
stes.so esercizio serve poco in matematica, perché inevitabilmente !a pe ril corsodi Ana lis lMatl.'matical .........................................
memoria del procedime nto e del risultato "spegne" in noi il ragionamento:
Allri eun:izi s uiprerequisiti.. ..
dunquetaplcco/al"Oriazionehaunsuovaloredidattico.
Soluzionideltest e degliesercizisuipn:requisiti....
Un'ultima osservazione riguarda i grafici di funzione inseriti in questo
testo. ll lettorenoteràche, quantoall'aspctlo,sonodiduetipidiversi. Alcuni Ca p.l.lnumeri.... . ....................... 7
(riconoscibili per il tratto più sottile) sono stati prodolli con un software I.! Argomcnti introduuivi ..... ......... .................... ............................... ?
matematico e rappresentano il grafico in scala, "esatto" (nei limiti I. I.A. Insiemi e logica................................................................ ?
dell'approssimazione che il software consente); altri sono stati tracciati "a l. l.B. Sommatorie e coefficienti binomiali.... ... g
mano libera" (sia pure con l'au.silio di un programma di grafica). Questi J. l.C. Numeri reali, ordinamento, estremo superiore ........................ IO
ultimi, di proposito, non sono affatto in scala, per mostrare meglio le Soluzioni § !. 1... . ........ ..... .................... 13
caratteristiche importanti del grafico (punti di flesso , angolosi, a tangente 1.2. Numeri complessi .................................................................... ...... JS
1.2.A. Concetti di base: formaal gcbricaetrigonomctrica,
verticale, ecc.), che talvolta un grafico esatto rende praticamente invisibili, a
operazioni sui numeri complessi ................. ....................... IS
motivo della diversa scala s u cui questi fenomeni si presentano: è questo 1.2.B. Equazioni nel campo complesso. . . ............ 22
grafico amano libcraenoninscalaquellochespesso risu!tapiùutile in uno Soluzioni § l.2 ....................................................................................... 33
studiodifunzione.
Ringrazio colleghi e studenti che con i loro commenti sulle precedenti Ca p.2.Fun zìonidi un ava riabilerfale ............................................................. 41:1
edizioni mi hanno aiutato a migliorare il materiale confluito in questo testo. 2.1 . Graficidellefunzionielementari ........................................................... 49
Sono sempre graditi commenti o segnalazioni di errori, all'indirizzo: Soluzioni § 2.l ................... .......................................................... ....... Sl
2.2. Funzionicompostecproprietàelement11ridellefunzioni .......... ........ 56
marco.bramanti@polimi.it Solul.ioni § 2.2 .. ........ ................................................................. 66
2.3. Operazionisuigraficidifunzioni.. .................. ........................... 71
Soluzioni § 2.J . .................... ......................... ......................... 77
Segnaloinfinecheallapaginaweb:
Cap. J. Lin1lti tconlin ui tà ................................................................................ 101
hUp://www l .mate.no!imi.itJ- bramantiltes1jlesçrcjtazioni.htm 3. l. Concetti di base sui limiti di successioni.... .. 101
J. l.A. Proprietà de lle successioni .... .............................................. 101
è disponibile ulteriore materiale riguardante questo libro e, se questa J. l .B. Calcolo dei limi1 i conte<:nichedi base ............................. 104
iniziativa si ri vele rà utile, la pagina nel tempo potrà essere aggiornata e Soluzioni §3. 1... ............................................................................ 110
incrementata. 3.2. Conccnidibasesulimitidifunzioni,asintoti, continuità .................. 116
3.2.A. Limitidifunzioni elemem.ari ... .................. ................ 117
3.2. B. Definizioneditimite.... . .... 117
M. B.
3.2.C. Limiti elementari di funzioni composte.
Nonesistenzadcll imi!e .... ... 119
M ilano, giugno 2011 Soluzioni § J.2 ... ............................. 124
···················· e
3.l Calcolo dei limiti mediante stime asintotiche e limiti notevoli ........... 128 5.1.C. Esercizisulleserieatenninipositiviodiscgnovariabile . .. 417
3.3.A. Richiamisulrutilizzodelsimbolodiasintotico.... .... . ..... 128 5.1.D. Eser<:izisullesericchcurilii:zanoilcalcolodiffcrenziale .... .420
3.3.B. Richiamisullageratthiadegliinfiniti.. .. ............................ 14 1 Soluzioni§5.l.... . .. 423
3.3.C. Calcolo di limiti mediante limiti notevoli e stime asinlotiche.144 S.2. SeriediTaylor ed esponenzialecomplesso... ...441
Soluzioni§3.3.. . ..... .......... 157 Soluzioni§5.2.... .. ....... ..443
3.4. Applicazioniaglistudidifunzione...... ................................................. 169
3.4.A. Graficiqualitativielemcnrari................................................... 169 Cap.6.Calcoloin rcgnlle per funzionidiunaurla bile .................................445
3.4.B. Srime asintoticheegraficilocali.... 172 6.1 . Cakolodiinrcgrali indcfinitiedcfinirL ............................................ 445
3.4.C. S!udioall'infiniloericercadegli asintotiobliqui ...... ....... ... 181 6. l.A. Integrali immediati.... .. .. 446
3.4.D. Studi di funzi011emedian!e limitiestimeasintotiche ...... .. 184 6. l.B. Integrazione di funzioni raziona li .......................................... 449
Soluzioni § 3.4 ........................................................................ ............ l91 6.1.C. lnregrazioneperparti..... .. . ........ 455
6.1.0. lntegnuione di funzion i trigonometriche .................... 460
Ca p.4.Calcolodifferenz.ia lcper fonzi oni diunavariabil e ........................... 219 6.1.E Integrazione di funzion i irrazionali ....................................... 465
4.l. Calcolo delle derivate. .................................... ................. .. .. ........ 219 6.1.F Simmctric c valori assolutinelcalcolodiintegralidefiniti... 471
4.1.A. Algcbraddledcrivatc ........................................... . ........ 219 6.1.G. Eserc izidi ricpilogo..... . ...473
4.1.B. Renaiangenreelinearizzazionc ...................................... 222 SQluzioni §6. l. . ............................................................................... 478
4.1 .C. Oerivaradellafunzioneinversa ........................................... 223 6.2. lntegraligeneralizzati.... .. ......................................... 506
Soluiioni §4.! ......... ........................................................................ 228 Soluzioni§6.2.... .. ........................................... . 512
4.2. Studiodeipuntid inonderivabili1à.... .. ...... 238 6.3. Funzioniinregrnli.. .......... .................. ............................................. 516
Soluzioni §4.2 ........................ ................................... ..................... 243 6.3.A. lnsieme didefinizionedìunafunzioneintcgrnle ............... ... 516
4.3. Studiodclgraficodiunafunzione ....................................................... 250 6.3.B. Rcgolaritàdiunafunzioneintegrale ................................ 519
Soluzioni § 4.3.... .. ..................................... 270 6.3.C. Graficodcllafunzioneintegrnledcdottodalgrafico
4,4 TC()ff"ma di De L'Hospi tal e fonn ula di Taylor ................... ............... 328 dellafunzioneinregranda ................................................... 520
4.4.A. Il Teorema di De L'Hospitat.... ........... 328 6.3.0 . Comportamento all'infinito di una fwuione integrale.
4.4.B. Richiamisulsimbolodi"opiccolo" .. ............. ..................... 336 Studiodifunzioneintcgrale... ............................................524
4.4.C. Scrin um di sviluppi di Taylor-Maclaurin immediati ........... 342 Soluzioni§6.3 ................................. ............................................... 528
4.4.0. Calcolo di limiti e parti principali mediante
sviluppidiMaclaurineapplicaz.ioni ......... . ...... ........... ... 346 lndicazionibibliogra lie he dlbase ............................................ 541
4.4. E. Calcolo di limi1iu1ilizzandoilcalco!odiffercnziale ............. 357
4.4. F Sviluppodif..lacLaurindiunafunzionecomposla .... ........ 366
Soluzioni § 4.4.... .. ....... 372
4.5. Applicazioni al calcolo numerico appro5simato: metodo di Newton
eformuladìTaylorconrcsto sccondoLagrange ................................ 399
4.5.A. RichiamisulmetododiNcwton ............................................ 399
4.5.B. Calcoli numerici approssimati mediante la fonnu la di Taylor403
Soluzioni§4.5......................................................................... 40S
Test di A utovalutazione sui prerequisiti
per il Corso di Analisi Matematica 1
Questo test è costitui10 da eserc izi relativ i ad alcuni argomenti studiati a scuola.
Allostudentech.eincontrassedifficoltAnellosvolgimemodeglicserciziproposti si
consiglia caldamente di approfondire gl i argomenti su qualche tesio rivolto alla
matematica di base (si veda la Bibliografia di base riponara in fondo al te s10) e
svolgere ulteriori esercizi, in modo da affrontare il corsomu11itodegli strumenti
adeguati. Cercare di svolgere autonomamente iuni gli esercizi proposti, in
quest'ordine, nei tempi suggerili. Al renn ine del test, confrontare attentamente i
propririsultaticonlesoluziooiproposte. Nonsouovalutareeven tualidiscrepanze,
anchepiccolc,tralapropriasoluzioneequcllafomita.
2. log(.ib)=
J.
4. sin(o +/J) =
9. 2:i:1 + x - S=0
Prerequisiti per Analisi 1 Prerequisiti per Analisi 1
16. 2sin 2:z: +sin:i: ?: 0 34.* La disequazione tz :S: 2èequivalentea :i: :S: 2(2-x).
35.* Ladisequazionelog2(3:z:+l) $ lècquivalentea3:z: + l :S: 2
Tracciare il grafico delle seg11entifunzio11i elementari (max.15 mirmti ù1 tut10)
36.* Ladìsequazione !:i:-2l+:z:2 ?:0èsempreverificata.
17.y ::: :i: 3
37.* La disequazione ..;;=I :S: 2 è equivalen1ea (z - 1)2 :S: 4.
21. f/"'COS:Z:
18.y :::fi
38.* Ladisequazionez(:z:-2):S: lècquivalentea:i: :S: lo:i: - 2 :S: I
22. !I "' lx+ l i- i
19. y:::l/:z:
39.* LadisequazioM: l:z- l l:S: 2èequivalentea - 2:S::z: - 1 :S: 2.
23. y:::2-·
40.* Ladisequazione ';i :S:0 hapersoluzioni0<:z::S:2.
Altri esercizi sui prerequisiti
41.*
24.Ricavareyinfunzionedi:z:
10112(_!'._)
1 - 211
:::3%+1.
Calcolarequindiy(O)ey(- 1).(Semplificareleespressioniottenule).
Prerequisiti perAnalisi 1
21. Y = PrerequisitiperAnalisi 1
:fV...... "+·>"l>+;-1
Soluzioni
I . a• . a•
2. loga+ logb
" · sino-cmP+cos.>sinP
•. !
:;
. .., ..,
. ' 2 •
f
11(z)=iffi;;V{0)•);11H J=!
. ..
' l :S: z:S: 2
z< - l,z>3
' '
M
'
JI. x;?; J.
.
'
.
.,
.. , 1 1.1 2
-5:S:z< 2
PrerequisitiperAnalisi1
Esercizi
Direse sono>·ere ojalse le seguemire/azioniinsiemi.ttiche.
A!Tennan:chcqucstaproposirionctfals.aequivaleadaffennan:che·
I!) Perognicoppiadiinteripositivinonesistealcunintcropositivochedivida
entrambi.
Pcr ognicoppiadiinteripositiviesisle uninleropositi voched ividesolo
uno dei due.
K:) Esisteunacoppiadiinteripositivipcrcuiesisteun intero positivo che non 1.1 8.
dividel'unoo nondividel'altro.
una coppia di interi positivi per cui esiste un intero positivo che
dividcunodeiducrnanon l'altro.
1.1 9
1. 15.* Siconsideri laproposizione
p:
Diciascunadelleseguenti,sidicaseèveraofalsa
a. Sedisegno untriango lorettangoloscegl iendoacasolalun ghezzadei 1.20.
cateti, e constato che questo triangolo ha la proprietà di Annibale, posso
concluderechepèvcra.
b. Se riesco a disegnare un triangolo che non ha la proprie1A di Annibale,
possoconcluderechc lapèfalsa.
GH,:,J
c. SeriescoadisegnareuntriangolochchataproprietàdiAnnibalcmanonè
rettangolo,possoconctuderechelapèfalsa. n!=n(n - 1)!
d. Se riesco a disegnare un triangolo rettangolo che non ha la proprietà di
Annibale, e un altro triangolo rettangolo che ha la proprietà di Annibale, posso 1.23.
concluderechelapqualchcvoltaèveraequakhevoltaèfalsa.
e. Seriescoadiscgnarcuntriangolorcttangolochcnonha!aproprietàdi
Annibllle, e un altro triangolo rettangolo elle ha la proprietà di Annibale, posso 1.24. (';)
concl udercche lap èfalsa.
f Alledomandcpreceden1inonèpossibilerisponderesenonsisacosasia la
proprietà di Annibale. 1.25. (;) - "
1.1.B. Sommatorie e coefficienti binomfafi 1.26. Calcolare (senza calcolatrice, nel modo più semplice possib ile) i
seguenti coefficienti binomiali:
Esercizi
Per ciasc1111a del/e segue11ri uguaglianw, si dica se è vera o falsa. Nelle pro.uime
formule. gli indici 11 , k, j, ecc. indicona sempre numeri imeri.
1.29. Per ciascuna delle seguenti espress ioni , si dica per quali aER è ben
definita: {z ER :z = 2 +s in ;i-:n= l,2 ,3, · · }·
Soluzioni§ 1.1.
1.40. .. } I. I .
J.2 Falso{ilprimolnsiemeèlfrC/"4oln.nonapparlicne ailoecondoiMieme)
Vero (il 2° insieme ha per dementi insiemi, tra cui il 1° insieme)
Falso{il 1° insiemcnon ècon1tnulone12°, macasomaiècontenutoinalcuni
insicmicheap,,,,,-ungonoal2")
1.41 . Sia ·· } 1.5. Vero
l. 6. Falso
Perciascunadclleseguc nli,di reseèvcraofalsa: 1.7. Vero
a. maxA "' I b. minA O = 1.8.
U. Vero
A è limitato superiormente d. A è li mitalo inferionnente
I.IO
e. A t un imern llo limitato f un insieme finito
I.l i .
g. At unins iemeHmt1.a10 h. A CQ
1.12.
I. Il.
1.14. e
1.1 5
"'
pcrognilriangolo
b. Falso: non basta che un rriallgolo qualsiafi non abbia I.a proprietà di Annibale,
c.
d
ei.scrc vcrainqualchecasoefalsainqualchecaso).
e. Vtr0. lneffcnipcrroncludcrcchelapèfa!sa èsufficientcl.a prim11de lleduecosc:
f Falso. Corru: !i è visto, rispondere alle domaocle pce<:cdcnli ha a che fare solo con
gli aspenisin1anicidel!ap,noncon ilsuo 1ignifica10.
1.16. Vero
1.17. Falso
1. 18
t. 19 Vero
l.20 Falso
1.22. Vero
1.23. Falso
1.24. Falso
1.25. Vero
1.26. (a)2l, (b) IO; (c)IO; {d)-4.950
1.27. -40% 711"
t1vaW
Cap. 1. lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri complessi
1.29.
a. ?: O; Esempi svolti
(l)":'v'oER; (- 2t:oEQ;o :';! conn1pari oppuremen dispari; EM'mpio I.I. Scri vere in fonna alge brica (z "' a. + ili. a,b E R) i seguent i numeri
complessi:
0 -i: ., ;AO; log.3:<>>0, 0 .r 1 4
(a) (b) (1 +;2i) ; (d)
1.3-0. o. Falso; b. Vero; c. falso; d
l.31. o. Falso; b. Vero; Vero; d Falso;
l.32. (a) Svo lgiamo primail prodottoanumeratore(prodononotevole)
o. 13, +oo)
b. (2, 1r] (1 + 2i)( l - 2i) = (1-(2i)
2
) "'.!...±...!
c. {-oo, - 2)Ul2, + oo) 3 -i 3-i 3 -i"
d [ -3,3]
e. (O, l]U(2, +oo) Or.i per togliere i numeri immag inari a denominatore moltiplichi amo e di vidiamo
lafrazioneperil coniugato de l denominatore, usa ndo l'iden tità
I a -ib o - ib
-2 s,.s 2 a + W = (o +ib)(o - ib) = o2 + b2
b. I <"'S 2 o ,. > 3
c. ,.::;0 01 <%<2 e otteniamo
d :r < - 1 o :.i: > I , che si può anche esprimere cosi: l"'I >I
l.34. mu: • 2H in l;m in = non n iste;sup - 2+sinl;inf • 2. = = =
1.JS. mu • nonesiste; min • nonesiste;sup = l; inf =- -I
1.36. sup • 2, inf m l,non n istono max. c min chcè ilnumero dipartenzascrillo in fonna algcbrìca .
1.37. inf = min = l ,sup • I; max • non esiste.
l.J8. inf • min = 0, lup = +oo, non esiste max (b) Con lo s tesso rnccodo dell 'cs. (a) rendiam o reale il denom inatore
inf • min = - t; max =sup =O
inf z -1.s.up = l,!IQnesistonomin., max.
o. falso; b. Vero; c. Vero; d Vero;
,/3i- 2 (!3• - 2)(2 - !3•) (!3• - 2)(2 - !3•) -
t. Falso; t f also; g. Vero; h. Vero. -:;;;+, (./3• +2)(2- !3•) 4+ 3 -
Cap. 1. lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri complessi
dacuiriconosciamochep= J2: d = i·
(e ) Per eseguire lapotenza ( l + 2i )• conviene elevare al quadrato, riscrivere lnaltemativasipuòragionarecosl:si vedesubi1ocheHpunto l + inelpiano
in formaalgebrica,edelevareancoraalquadrato,cosl· complesso sia sulla retta y = x, inoltl't' è nel primo quadrante, quindi l'argomento è
{I + 2it = {( I + 2i ) r
2 2
= [1- 4 +4i] =
(b) - S è un numero reale negativo: il suo argomento è iJ • 11', mentre il
= (-3 +4i)2 = 9 - 16 - 24i = - 7 - 24i. modulo è il suo valore asso Iulo: p = S.
4
Questo me1odo è preferibile rispeno allo sviluppo di (I + 2i) con la form ula del
binomio di Ne"1on che, oltre a richiedere il calcolo dei coefficienti binomiali, (')
portaacalcolarelepotenzcsuccessive dii,con ... probabilierroridisegno.Quindi
dacuiriconosc iamochep = 2;1' = 111'
(l +/i )4 = :=
(d)
ricordandochc 1 =-i
=-2•1+ 7i. Osserviamo che p = ./5
ma l'argomento non è un angolo noteYO/e. Possiamo
(d ) Sviluppiamo il quadralo a denomina1ore e poi moltiplichiamo e dividiamo indicarlo usando una funzione trigonometrica inversa. La più comoda è
peril coniugatodeldenomina1ore: arcctangente,i n quanto
(2+3ì) 2 + 3i (2 + 3i)(8 + 6i) 16 - 18 +i(24 + 12)
se{}= arg(a + ib), allora taniJ =
(3 - if=9 - I - 6i "'(8- 6i)(8 + 6i)= 64 + 36 -
Per decidere se t'J=arttan ! oppure occorre ragionare sul
quadrante in cui si trova a + ib, ricordando che l'arcotangente assume valori in
(- j ,j),cioènel 1°e4°quadrante.Quindi.poichè (2 - i) stanel 4° quadrante,
EMmpio 1.2. Determinare modulo e argomento dei seguenti numeri complessi·
Si vede che p = .,/5, mentre anche in questo caso l'argomento non è un angolo
permetlereincvidenzailmodulocriconoscerocosenoesenodc!l'argomento:
nOlcvole. Poichl! tam1 - jt e il numero è nel 3° quadrante (perché
18 Cap.1 . lnumeri C;;ip. 1. Par.1.2. Numeri complessi
n,bsonoenlrambinegativi)si ha:
(c) Perw = -8èp = 8,,, = 11",edessendon = 6siha
1' = arcunfl + ir.
zt = t8(cos(11"+6'lb) +isin(,..+6'lk11")) perk =O, 1, ... ,5
Esempio 1.3. Calcolare le seguenti radici n-esime nel campo complesso e
riscriverle in forma algebrica·
= Vz(cos(i + +isin( i + perk = 0,1, ... ,5.
(•) ef:; (b) 1/2'/J- 2i (e) .,r-8.
Trauandosidiangolinorevoli,èpossibilescrivcrepiùesplicitamcntc:
(a) La fomiula che fornisce le radici n-esime del numero
w=- p(cos,, + isin,,)è
z- p ''"(oos ('+"•)
- . - .. ('+'"))
+ 1sm -.- perk =0,1,2, ... ,n-l.
che si semplifica a
Calcoliamo anzituno lzl = J2; argz = !·
Per calcolare modulo e argomento di z 10 non occorre calcolare
z=cos (i +T)+isin(i+T) perk=0,1,2 algebricamente la poten:ta (I + i) 10 . Basta ricordare che, per il teorema di De
Moivre,
cquindid:i,piùespliciramen!c
arg(z 10 ) = 10 · = = 2ir + =
(che non scriviamo in forma pili semplice perché gli angoli coinvolti non sono
notevol i). t1vaW
.
20 Cap. 1. I numeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri complessi 21
(2-3i)(4 + 2i)
l.45.
1.58.
De1erminare modulo e argomemo dei seguemi 11umeri complessi:
Calcofan le segue mi rodici n-esime nel campo complesso, dopo m·er de110 quante
2 -2i
SOllQ, e riscrirn.rfe informa trigorwme1rica o esponenziale:
1.48. -3i
1.60.
1.49. -3./3-3i 1.6 1. Determinare modulo e argomento dei numeri comp lessi
De1ermillare modulo e argomemo dei seguenli 11wm>ri compiesti (questi esempi
riclriedrmo l'uso dellefimzi011i trigo11ometriche in•'t'rse): '= 1/-vJ+i.
-l+i
1.50. 2+3i
1.62.* 0el<'nninare /111/1: le solw:ioni d.:lla segu.:nte equa:tione nel campo
-1+3i complesso,escri11crle infom1aa lgebrica:
-2-Ji
l.5J. l -3i
l.54. -/2+;
22 Cap.1 . lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri complessi
1.2.8 . Equazioni nel campo complesso applicabile teoricamente a tulle le equazioni in C . Ma questo non è un buon
motivo per usare sempre questo metodo. La risolu?ione di un sistema,
generalmenrenon /ineare, didueequaiion i indueincognite,puòessere laboriosa.
Es empi svolti E'beneusarequestometodosoloquandononce n't unopiùsemplice, il che va
stabilito osseTWJndo la struttura dell'equaiione, come illustreremo nei prossimi
Esempio 1.5. Determinare tutte le so luzioni della seguente equazione nel campo
esempi.
complesso, e sc ri ver le in fonnaalgebrica:
Se:z:=O, - 2y2- Jy + 5 = 0
(Scriviamo solo il segno + davanti alla radice perché il simbolo di radice
complessa indica già i duenumcri).Anenzionc pcròalfanoc hc qucsrascrinura
non fornisce ancora le soluzioni scrine in forma algebrica (come richiede il resto):
eoue niamole soluzionieomplesse: tneccssariocakolareleradiciquadratc.Poiché i!radicando l+i,/3hamodulo2
eargomento Tr/3, si ha:
Sey = e quindi
Anenzione a non cadere nell'errore di ricavare z come .;=T37T6. oncnendo
va lorii mmaginari di :z:!Questononhasensopcrché:i:ev50noincognitcrea/i.
Lesolu zionicomplessescrine in formaalgcbrica(comcrichiedc il testo) sono
quindisolo z1 e Z2 scrittesopra.
Osservazione 1.J. Quand o la form a algebrica? Il metodo di risoluzione di Si che anche è r"eces_sario se vogliai:no che le
un'equazione nel campo complesso !itparando pane reale e pane immaginaria è so luzioni dell'equazione siano senne m forma Ì't lgcbrica. ln line,
Cap. 1. lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri complessi 25
Osservazione 1.2. E' istrunivo, a titolo di confronto, provare a risolvere lnconclusionc,lesoluzioni sonodue:
l'equuionc (•)col metodo di separazione di parte rea le e immaginaria. Ponendo z1=l+ì;%1=-4+6i.
z =x+iy,sionienc
Esen1pio l .8. Risolvere la seguente equazione nel campo complesso, scrivendo
(x +iy)1 +2(z+ iy)- i./3= O iune le soluzioni (in fontla algebrica o trigooomctrica) e dicendo espliciiamcnte
quante sono:
Ese mpio 1.7. Risolvere la seguente equazione nel campo complesso scrivendo
tu1telcsoluzioniinformaalgebricaotrigonomctrica
Rc: ((l + i)z) · lm(( 2 - Ji)i) + i(lm z + Rel - 2) =O. (dove col simbolo {.. }abbiamo indicatol'insiemedelleJradìcicubichc).
Poichénell'equazionecompaionogliopcratoripartcrcale,pancimmaginariae Oraricaviamolcpoi z:
coniugato, separorc pnrte reale e immaginaria in questo caso t una stroda
obbligata. Ponendo z=:r:+iysiha:
Re (( l + i)(::i: + iy)) · lm{(2- 3i)(:r: - iy)) + i(v+ :r: - 2) =O
Lesoluzioni sono3:
11+:r: -2 =0
Zt = 2i;tz = =
(z-y)(3::i:+ 2y) =O,,;.. y =:r:o11 =
Esempio 1.9. Detcnninare tu ne le soluzioni dell'equazione ne l campo complesso:
11=z,,;.o 2:r:-2 •0,::i:= l,y = l ,z = I +i; ll = -4l.
Cap.1.lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri comp'essi
Nell'equazione compaiooo z1 e ! . Quindi non è un'equazione algebrica. Osstrvazio ne I J. Q uand o usa re la forma trigcmom etrka? Il metodo di
Potremmo separare pane reale e parte immaginaria. In questo caso però la strunura risoluzione di un'equazione ne l campo complesso scrivendo l'i ncognita in forma
del l'equazione suggerisce un altro procedimento. scriviamo, in forma trigonometriea è uti le quando è possibile riscrivere l'equazione in modo che a
trigonometrica, ciascuno dei due membri compaia z o !, o una potenza d i z o !, eventualmente
molriplieo1a per (ma non sommata a) una costante. In questi casi infani è facil e
z =p{cosO+ isinO ),
esprimere in funzione di p e 1' il modu lo e l'argomcn10 di ciascuno dci due
ricordando come si eseguono, in forma trigonometrica, i prodotti, le potenze membri.
(formule di De Moivre) e l'operazione di coniugato, avremo
Osff rnzio ne 1.4. Form a 1rigonometrica e form a tt pone n:r.la le. La forma
2
:: • p 2(cos21'+isin26) t J/Xmen::iole dei numeri complessi è equivalente alla forma trigonometrica, ma di
scrittura pili compatta. In questo capitolo abbiamo deciso di oon usarla, perchè
Z = p(cos(--0) + isin(-1')); - 4Z = 4p(cos(ir - fi) + isin(ir - fi)) so litamentenonvienepresentataall'iniziodelcorso, mapìùavanti.Selo studente
conoscegià lafom1aesponenziale. comunque,è invitatoausarequestaanzkhé la
(abbiamo usato il fanoche - 4hamodulo 4 eargomento ll'). L'equazione diventa forma trigonometrica. Ad esempio, l'impostazione di questo esercizio usando la
quindi fomm esponenziale dei numeri complessi diventa:
p1 (cos21' + isin21')"' 4p(eos(lf - 1') + isìn(11 - "l) :: = pe;' : :2 "' p 2e,;'; Z = pe- •'; - 4 =
che si può vedere come idcnti1à tra il numero complesso di modulo p7- e argomento
21' e il numero complesso di modulo 4p e argomemo (,,.. - O). Ques10 è possibile e quin di
solo se
dacui,cornesopra, p2 =4p e 21' =11 -"+ 2kll'.
r1"= 4p
{ W = ir -1'+ 21.T. La forma esponenziale aiu ta a ricordare le formule di De Moivre, eseguendo
correttamen!e prodottiepotenze.
Si tratta ora di risolvere il sistema di d1.1 e equazioni ne lle due incognite p,"
ricordando che, per il loro significato, p 1lev'eJsere 1111 numero reale non e Esempio I.IO. Detenninare tutte le soluzioni dcl l'equazione nel campo complesso:
<J un angolo, quindi. ad esempio. è sujficien1e coruiderore valori 1' e [O, 2ir ). 3
8z = ilzl Z.
Risolvendo il sistema (notiamo che in queslocll.'iO le due equazioni sono tn!I
loro indipendenti) troviamo Come nell'esempio precedente, lastrunuradell'cquazionc suggerisccdiusare
la forma trigonometrica dei numeri complessi. Ponendo
p = 0, p=4 ;1'= ,,.+32k1r
z= p(cos"+ isinO)
chedàiseguentipuntinelp ianocomplesso: e ricordando che i ha modulo I e argomento ll'/ 2, lzl 3 ha modulo p3 e argomento
O, Zha modulo pe argomento - il, per le formule di De Moivre si ha:
( (•+3'")
z= O; z=4 cos - - . ("•'"
+ ism -
3 ))
- , k =0, 1, 2
e quindi
p = O:i =8, quindi p = 2, [$e mpio 1.1 2. Risolvere la seguente equazione nel campo comp lesso, scrivendo
tutte le soluzioni (in fonna algebrica o trigonometrica) e dicendo esplicitamente
{J= quante sono:
z 4 + 4iz 2 +5= 0.
quindi: z1 = 0; Z1= ./2 + iJ2; z3= -./2 - ./2i. E' un'equazion<: algebrica di 4° grado in z, quindi per il teorema fondamentale
Esempio I.li . Ri solvere la seguente equazione nel campo comp lesso, e scrivere in dell'algebraavràscnz'al!ro4soluzioni, computatecon!ado'"utamoltepli cit.à.
Si tratta di un'equazione biq11adra1ica, ossia un'equazione di 2° grado
fo1111aalgebrica1uuelesoluzioni.
nell'incognitaz 2. Pcrciòsiproccdeinduetempi:primasiricava z 2 applicandola
perj = l , 2,3, 4.
Lesoluzionisonoqueste4
Sos1itucndo successivamente i4 valori di w; ed eseguendo il calcolo algebrico
otten iamo:
Esercizi
Zl De1erminare tulle le soluzioni delle seguenti equa;:ioni nel campo complesso,
.scrfrendo in forma algebrica o trigonometrica le soluzioni e indicando11e il
•+ 3
z1 + 2%- 2 =0
Z-4 =0.
2z+ 4i = Z( I +(Rcz)2 - lmz)
Sinotiche iltes1orichiedevadiscril'ere le so/u::ioniin/ormaa/gebricapercui,ad
esempio, fermarsi alla scrittura z3 "' *1 se nza arrivare a is = -j - non
sarebbe stato sufficiente.
Cap.1. I numeri Cap. 1. Par. 1.2.Numericomplessi ,,
:1:1= 2% 1.88.•
(.'+3/7)(•' - 3/7) = I
1.92.* =0
1.9.i. z2 +:(-l+i)-i=O
1vaW
Cap. 1. lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri complessi 33
Soluzioni § 1.2.
1.98. z1 +i./3z + 6=0
-J]-fi
J+iz+i= -n
-5+12i
(z- 1)3 = -8i
1.101. (3-2i)i= 5i
2
z +2(1-i)z+ 2./3 =0
1.108. 7
z +i= I
p = J3; argz = tr -
1.109.* {2+l)z3•5-Si
leradidsonoinnumcro6. esonodateda:
Cap. 1. lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri complessi
elesolurionisono 1.66.
Quindi:
'llVdl/ll
Cap. 1. lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri complessi
Calcoliamo a parie le radici complesse J-1 + Jii. Sew • -1 + ,/31, (r'+.;+2(0: 2 -Y.)+1) +4i:ry .. o
liul • 2,argw=
.:'= = 3z2+2iz+ 7 • 0
E'un'equazionealgebricadisecondo &J"ldo:
= J- -;f/- = co5e; +k11") +k11") = + 4;) Ora calcoliamo nel campo complesso:
-i+2./i.
quindile4 :wluzionisono:
Ji -±7[.
1.69. IA:w luzionisonoinnumero 6(cquu.ione algebricadi6° grado).Osse1"viamo
cheponendo t • z3 1'equazionesiristrivecoimcquazionedi 2°gradoint:
t 2 + 2t -3 • 0
l.7J. Cerchiamo:wtuzioni nella fonna z = p(cos" +isin").
chedàt = 1,t • - 3,ossia.:3 =I, .:3--3. Quindi risolviamo estraendo le radici:
p1(cost1 + is in1') = 2p(cos(-'1) + isin(-1'))
z+I "' ?z (cos {i +ki ) + isin{i +ki )),perk =0,1 , 2,3. perk • O,J , 2, 3,4.
z- i- ?'64; z • l + 2 ·V'I
Se p .. Osihalasoluzione .:o • O;
altrimcntisisemplificaperpcsiha:
equiridi
p= l ;p = 2 acccnabilientrambiperché <: 2/ 3
e le soluzioni dell'cquaziooc di pancnzas.ooo z•= l + 2w• perk • O,l , 2,3, 4,5 , ossia, { 1' = 2k f perk - 0, 1, 2
esplicit3111cnte:
4
p (cos(41') + is in(41')) = p(cos{-{J + + isin(-{j+ i )) . .
e quindi
t1vaW
Cap. 1. lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri complessi
= 4;argw=
l "=i+2kf ciobt=f;" • ";"•}'lf
chedàlesolurioni:
•- ;J3 =
+isin U'lf),
l
zo • 2; z1• I+ ,/3i;Z2 =-I+ ,/3;; '(!+\;
, i 3 'lf ,.. 11 ,.. _1+.11'!;
%3 • -2;'"4 =-l-./3i;•3 • l-./if.
.,-;--;r,=<O>(-+
v-2+·2 6
•-)+;••(-+>-)-
2 6 2
'r. '
Sia w = risolviamo ui' = -8; !-4;
l
v'3+•(1+/3)
• - i,/3+2J-!+;ii . -1+ 2.fi;
, , -v'3+(/3-•);
I
'o/,!' ='-,/3;
:=2w+ 1. = 2+ '3·
w-1
!
-=7i/
"''
V"'
•' • -2-2i./3sw
t1vaW
Cap. 1. lnumeri Cap. 1. Par. 1.2. Numeri e.amplessi 43
-JHJH
= {Jl+<(-Jl-•)
z =0; z =±(Js +its) (3soluzion i).
z= •
E<juazione atgcbricadisecondogrado
z = -( 15 + 2i) + - J(l+i)±2(1+i)
=
=--"-
1.90. E<juilZionealgebricadisecondogrado:
= -(.ro+")+M - -(.ro +") +iiv..
• = (2- i)+ J(2- i) 2 - (3+[li) = 2- i+ Mi= 2- i +3.;:i
cqujndilesoluzionidell'equazione.sono·
= 4(-2 + 2J3;) =
v'"-v-i=O; v = 1±2,/Z·
Le soll.lZioni sono i sei nwnCTÌ •l (A: "' O, I, 2,3, 4,5) scrini sopra
per .1: = 0, 1, 2.
Cap.1 . I numeri Cap.1. Par. 1.2. Numeri complessi
5 I.
% " -3-3•· cos(f211) =
=i • O;
IO 15
=- -13-13'
,. =O;zt = cosG +.1:j) +isin(i +ri)
•=-l+i+,/-2;-2,/i
perk =-O, l,2,3,4,5,e intuttosono 7.
perk=O,l,2
Cap. 2. Funzioni di una variabile
Riferlmento:l ibrodi testo! BPSl ],cap.2.
Esercizi
Tracciare (senza calcoli!) il grafico qualitatiw delle seguemifim;;ioni eleme,,1ari.
Indicare chiarameme pu/Jli a tangente verticale o ari::omole, p1m/1"
angolosi. el'emuali Min101i, e riportare sugli 11.ui il l'alare numerico di eventuali
.•.
puminolel'Olide/grojico·
2.1.
2.J.
..,.
Ch•
2.11 .
2.12
cotgz
,!!•
2.13.
Il)'
2.5. .!/'
2.6. ,-. •'"
2. 16. Sh•
2.7. z - 1/l
2.17. 3'
2.8.
2.18 . l•I
2.9.
2.19. z - 1/ 2
2.JO. loglxl
Cap. 2. Funzionldiunavariabile Cap. 2. Par. 2.1. Graficidellefunzionielementari
2.20. Soluzioni§ 2. 1.
2.2 1. log,:z:
:z;2/ 5
e-lzl
2.24. :z;,, .
2.25. Th:z:;
,.,.
2.28. [•[ (parte intera)
2.JI. elzl
2.Jl. :z;1/3
.. ·• ' '
LL . ;t
52 Cap. 2. FunziOnidiunavariabile Cap. 2. Par. 2.1. GraficideOefunzionielementari 53
. X
'·'· ·-'" , 2.•..
,
-<I -2 2 4
.. . -l -(1 .5 0.5 l
t1vaW ws
54 Cap.2. Funzioni di una variab ile Cap.2. Par.2.1. Graficidellefunzionielemefltari 55
LLlL
±.
... .., . .
Nota: i !ra1tivmicalinonfannopanedelgratiçodcllafunzione.
Nota:itrattivmicaliDOnfannopancdclgraficodcllafunzionc.
56 Cap.2. Funzionidiunavariabile Cap. 2. Par.2.2. Funzionieomposteeproprietàelementaridellefunzioni 57
:x
(a ) Perappl icaroladefinizio nedifunzionepariodispari, calco liamo
sempre ;:>:O,è sufficiente c hicderechc sia
lx-41,,.0,:t: ,,. 4. / (-:t:) = i + = - I 1 = - / (:t:),
Cap. 2. Funzionidiunavariabile Cap. 2. Par. 2.2. Funzioni composte e proprietà elementari delle funzioni 59
perciò / è pari. Oppure, più schematicamente: taro: è dispari, una sua potenza a
esponente dispari è di spari, quindi tan3 x è di spari; la funzione z è dispari, il (b) Poichésin 2zè1r-periodica,lostessovaleperlacomposta r?-'•.
prodottodiduefunzionidisparièpari(regoladeisegni),quindi/èpari (e) Poiché sin4z ha periodo 2f -5cos6;r ha periodo 3f: = i•
la funzione
(e) /(-z)=-x+2z 2
,
sin4x - 5cos6x ha per periodo il minimo comun multiplo (rea le) e i• che è
ir.lna hreparole:irèilminimonumerorealepositivoper cuisiha:
che non è né / (::) né - / (x), quindi f non è né pari né dispari. Più
schemalicamente: la somma di una fu11:io11e pari e una diJpari i11 generale 11011 t "=n2 = m3
néparìnédi.Jpari.
per opportuni interi positivi n, m (in quesco caso. n = 2, m = 3).
(d) /( -x) = r !- 2
)'"" = / (z), (d ) Poiché sin2x ha periodo 3f = 1' e cos?Tx ha periodo -2; = 2, la funzione
quindi/èpari.Schematicamente:Lafunzione x 2 (equindi-xl )èpari;anchese sin(2x) · cos(7rz) dovrebbe a"ere per periodo il minimo comun multiplo (reale) tra
1f e 2, che però 11on esiste, in quanto lf é irrazionale. Dunque la funzione non t
g(t)=2* non è né pari né dispari , poiché la composizione di una funzione
qualsiasiconunafunzioncparièpari,/ è pari. periodica.
(e) /(- z) = sin [(-z) 3j = sin(-x 3 ) = -sin(z 3 ) = - / (x), Ese mpio 2.4. Mo notonia di una fun ziune. Dire se la seguente funzione è
monotona in tuno il suo insieme di definizione (specificando se cres.cente o
quindi /èdispari.Schematicamente:r3èdispari,sintèdispari,lacomposizione decrescente)oppureno
didue funziontdisparièdispari.
Infatti: (a ) Pooiamo
"'' < z:1 g(:z:1) < g(:z:1) / (g{:z:.J) < / (g(:z:,)).
(h) La funzione / (:z:) = I + b è çrescente in R, la funzione g{t) • log1n t è
dc<:resicmte nel suo dominio di definizione t > O, per composizione la fum:ione
g(/(:a:))• logm( l +b) è nel suo dominio di defin izione,
e risolviamo l'equ.nione rispetto ad :a:; per questo ricaviamo prima /i \'edendo
requazione come eqllllione di primo gn.do in ,/i:
:i:> -1/4.
L'ul1irno passaggio si bua sulla seguente osservazione generale: (2-Ji)r-3+ 2 ,/%
segècn:scente e /de<:n:scente, allora/ o gèdeçrescente .
fi(2+r)=2r-3
Infatt i;
.-
2.58. sin6x+2cos4x 2.65. cos{t)
Fun::ioni pari e dispari
2.59. sìn3x+2cos2x
2.41* Si completinoleseguentitabelle,relative allasomma, ilprodonoola
composizionedifunzionipariodispari. lnognicasellasc rivere"pari", "dispari"o 2.60. ,;.(o') 2.67. cos J+ 2sinJ
"né pari né dispari":
2.61. 2si n3x 2.68. tan2x
.1/paril/disparil /pari /dispari
2.62 .
. gd1span . . .
Monotonladellefan1ioni
2.4J. 2.48. Dire se lo seguet1te funzione è mono1ona in 1u110 il suo insieme di defini:ione
(specificandosecresce/l/eodecrescen/e}oppurt /IO:
2.44. :r+sinx 2.49. 2.72. log(l+.:z:l)
2.70.
2.50. ,.. 2.73. e<'
2.71. log(l +2-')
2.75.* sin( r.f;: ) Funzioni trigo110111e1ricl1t inverse. Scrfrue esplicitamenre il valore esalto (no11
quel/o approssimato 011e1wto co11 W1t1 calcolatrice!) delle seguet1fi espre.ssi011i.
Din Je la ugmmttfunzione è inl"erlibi/e sul Juo dominio. opp11re "o opportunameme u mplifica10 (osJia unzo /'imervemo di fun::ioni
1rigonometriche) :
2.76. sin:i: 2.79. :i: 2
2.99. cos(arcsin!)
2.77. 2.80. r
2.100. sin (arcoos(- i))
2.78 . ..fi 2.81.
2.101. 1an(arcsin!)
Scriven esplicitame,,1e la fimzione invers a .r • g(y ) della Jegueme funzione, e
tan(arcoosl)
2.82.* e'#+e"- 6
2.103. SettShJi
2.92. *1
2.84.• f-;J 2. 104. SettCh./5
2.93. log(l +xl)
2.85 .• log(2-.;i:)- log{x+ l) 2.105. SettCh3
2 +:.- >0
•- 3
(O, l )U(l, 3)
:r> 3o :.-< - 2,
(-oo,- 2)U(3,+o:>).
x:/;1r+ 2klr, conk EL
:.-;.±L
d<:frnil3. Imponiamo la CODdizione di d<:nomirla1ore non nullo:
Fi;::o
Numeratore 2:0 per -Jl:Si::S J3;
denominatore > Oper :.-> I ;
ti'azionc 2:0 per
1 - 2:.-2::.-+ 1 2:2:.--l
3z:SO c x:S 2
Cap.2.Funzioni dì unaval'iabile Cap. 2 Par.2.3. 0perazionisulgrafk:ldi funzioni
)l = logG :7)
1 z= definitaperogniy ER.
g(11) - 1og(- + F)per 11>-6
3
11"'3{aminz)ll +5
2.83. Ponendo
ellf)plicandolafunzioneiangenteadamboimembri ricaviamo
1 + 1op: ... tany
logz= UUl11-I
che,souolecondizioni -j $ (,Y) 1 $ J puòessen:riso!tacome
Onlricaviamo z pass.andoaltespontnzialc
*'
2.101. I. Mostra come con pochissime conoscenze e l'applicazione di strumenti
•=(':fl)' elementarisipossagiàcostruireilgraficodinumerosefunzioni.
pery < f. 2,,r, 2. Allena a saper "smontare" una funzione composta, analiuandola in
tenn inid i operazion i elementari. Qucstaèun'au itudinelogicac he risultautile sia
.. 1... (: -1) 2. IOJ log(./3+ 2) nell 'applicare vari risultati teorici che riguardano le funzioni composte, sia per
per O<v< I. sv ilupp11rel'abilitàdiscrinumdialgoritmi
1og(fi+2)
Esempi svolti
log(3+ 2/2} Esempiol.6.Tracciarcilgraficoqualitati\'odellaseguentefunzione:
"'" ' '
:i: • ifli1, V11ER. ''•(> +vs)
Pr<X:ediamocoiscguentipassi
:i:=ev»i', VveR v"i
,/i(i.
Cap.2.Funzionidi unavarlabile Cap_2 _Par. 2.3.0perazi0nisuigraficidilunzionl
2.7. Tracciare il grafico quali tat ivo della segue nte funzione:
/ (r )= 12c-isl _ 11
A
pcrr <O e con quclloonenu!o riflettendo ri spctlo all'asse Y 11 grafico 1 per
% > 0:
.
-2 •1 1 I
Esercizi
Tracdare il grafico della seguente funzione, a panire dai grafici noti delle funzioni
elementari, applicando esc lusivamente successive operazioni sul grafico
"di passaggio" uti li zzati per costruire il grafico della funzione, mettendo ben in
evidenza il grafico di / (x). Segrnm:s ugli assiascissaoordin atadi quakhc punto
OsRrvazione 2.5. Ordin e di a pplicario ne delle operazio ni s ui gra fi ci. Si noti nOlodetla funzione (ad esempiodiintersezionecongli assi, dimax Jmin, ecc.).
l'importanza dell'ordine in cui abbiamo scomposto la funzione. Ad esempio,
su pponiamo che di fronte 111J'esempio pm:edente, 2. 109. e-1>"1 2. 115•• sinx + Jlcosx
2. 114•• 3cos(2x + i) 2. 11 9.
Cap. 2. Cap. 2.Par.2.3.0perazionisuigralicidifunzioni
2. 10 . log(S-lx- 11)
2. 125 .• 1 _ m1-- 11 2.144. 1.-.1:1"- lj _ 21
.L L
.
l Dal grafico di /(z) al grafico
m7k
li= cos.i:
L Funzioneelemen1are11 • /i: 2. Il "' y'l+; di/(z +i):n-asluionelwigora.ue z,
Oalgraficodi/(:.)algrafk<>di/(:s:+I):
traslazi<>nevcrw sinistn.:
1.• '·'
1.2' 1.2'
..,. ._.,.
... O.>
L Zl';fl")t .
0.2' .. ,.
::L
Sì osservi l"ordinedeipassaggi, inpar1icolareabbiamoprimatrasla1oepoiriflesso.
vw
4. 11=3cos(2x+i).
Cap. 2.Funzionidiunavariabile Cap.2. Par.2.3.0perazi0nisui graficidi lunziof'1i
\j
Quc1('Ul(ima forma t più adatla ptrcostruime il grafico a mano.
_L
_, . ' '
2. 11= log(l+x)
(
l. 11 - log(l +lxi)
'
"
'
2. 121. lo&(l+ l:zl)- 1
-2 _, l 2
4. v = log(l+lzl)-1
84 Cap. 2. Funzionidiuna va riabile Cap. 2. Par.2.3.0perazionisuigraficidlfunzioni 85
s2t_ -"'9[2)
3. 11 =cls+LI
Dalgraticodi/(:s.) algraficodi/(:s.+lt traslazionevtr$0Sinis1r1:
-3 -2 -1 I
Cap.2.Fulllionidiuna variabile Cap.2. Par. 2.3. 0perazionlsuigraficidifulllioni 87
-2 -1 l 2
l. v=rn l>-11
Dal grafico di / (oi:) al gnoficodi / {oi: - 1): 1rasluione versodcstni
-l l 2 3
4 v - - m!<-11
Dal grafico di / (:r) al grafico di - /{:r): rispcno alriwe :r:
s. 11=-mi.-11
Dalgraficodi /(z)algraftcodi l +/(:r):rnslazionesull'assc11, verso l'alto:
-1 1 2 3
88 Cap. 2. Fulllionidi un a variabile Cap. 2. Par. 2.3. 0perazioni sui grafici di lunz.Oni
_,
11+
4. 11 • 21og,,., (2-:i:)
Dal gnofico di / (:i:) algrafico di 2/(x): dilatazionelungol'asse 11: l. BO. tan/f
. il)
\J I
-
A
' .
·; u
Nota: x= J asintoiovenic:ale.
t1vaW
Cap. 2. Funzionidi unavariabile Cap. 2 Par. 2.3. 0perazionisuigraficidifunzioni 91
... -J -2 -1 1 2
2. v •lzl 11i
"'L'"''"'"'l·l·'"''"''lll·ll'
.
-
'
-1 -I I 2
j+ arccos(i-z)
l. F'iz +l l1/J
"'l'"''""ll•)•l..
..
-J -2 -I I
t1vaW
92 Cap.2. Funzionldl unavariabile Cap. 2. Par.2.3. 0perazionisuigraficidi funzìoni 93
4. J1 =-l:i:+ l!1/I
A
Dalgrafico di/ (:i:)algrnficodi - / (:i:): rif\essionerispe11o t ll'aue:i::
'
.
s. w= 2 -1:i:+ 11113
2. IJ6. log2-1og(2-:i:)
'./ )
_,
Cap. 2. Funzionldi unavaliabile Cap. 2. Par. 2.3. 0perazionisuigraflcidlfunzionl
1. r • an:tan(J-z)
'
'
.
' 4. 11•2arctan( l -z)
2. 141. 2-nan(I - :.:) - f O.l pf1eodi/(z)ala;nficodi'J/(z): dil!UZione lungol'as.se 11·
2. 11 • art1M(l +z)
Wn
Cap. 2. Funzioni di una variab ile Cap. 2.Par. 2.3.0perazionisuigraficidifunzioni
S 11 = 2arctao{l -z)-
'
'
'
-I -2 -I l 2
t1vaW
Cap. 2. Funzionidi unavariabile Cap.2. Par. 2.3. 0perazionisuigraficidifunzionl 99
2. 147. larctanlxl-il
t1vaW
100 Cap.2. Funzioni di una variabile
_JfilL_
calcolo dci limiti (in panicolare, utilizzeremo la "gerarchia degli infiniti" e il
simboloasintolico, la definizione del numero e, manoni limiti notevoli dedotti
dalla definizione dcl numero e rH! quelli legali alle funzioni trigonomet riche).
Qui ndi (§3.2) illustreremo i conce11i di base riguardami 1imi1i di funzioni, asintoti,
continu ità di una funzione in un punto. Successivamente(§3.3) utilizzeremo i
'51;
limi1ino1evoli e le stimeasinlotiche perilcalcolodei limiti, sia di funzioni che di
s1.1CCess ioni. ll§J.3contieneancheunadiscussionedeuagliatadell'utilizzodel
simbolodiasinto1ico(per lefunzioni),chepuòessereu1ileanchepercomprendere
ruti li12.0chenevienefatto(pcrl esuccessioni )giànel §3.l, perciòquestiparagrafi
sono in qualche modo interdipendenti. Nel §3.4 mostreremo come il calcolo de i
limìtie lestimeasintotichesia pplicanoatlostudiodelgraficodiunafunzione.
I limiti per il calcolo dei quali occorrono anche gli strumenti del calcolo
differenziale (teorema di Dc L'Hospital e formule di Taylor-Mac Laurin) saranno
affrontatinelprossi mocap.4.
_J[_L
Esempi svolti
Ettn1pioJ. l. Qucs1oprimoesempiononrichiedelanozionedi limile.Siconsidcri
-· . ...
la successione
a,.= n+ I
1,2,3, ..
.
102 Cap. 3. Limitiecootinuilil Par.3.1 Concellidibasesuilimitidisuccessioni
lncasoafTcrmativo,mall{a.} =- .. irregolare. Quanto alla tena domanda, poiché e- 1/• - i e i! segno di sinn non è
{a.} è limitata inferionnente O vero O falso definitivamente costante, a,. non è definitivamente positiva. LI: risposte sono
lncasoafTcnnativo, inf{a.} = .. pertanto le seguenti:
{a.} ammette minimo O vero O falso
lncasoaffcnnativo,mi n{a.} = .. {an}èlimitata superionnen1e @ vero Q falso
{an}èlimitatainfericMlncn!e @ vero O falso
Laprescnzadclscgnoaltemato (- l t suggeriscediragionaresull'andamento {a. } è defi nitivamente positiva O vero[Zlfalso
dellasucccssionedistinguendocosas.uccedepernpariendispari {a.}nonsiannullamai [Zl vero Q falso
Se n pari, ci.= log(l del logaritmo è {a0 )halimite(finitooinfinito) O vcro [Zl falso
Esercizi
ehevariain (!,2 J; illogaritmovariaquindiin[log!,tog2),elog2èilsup,manon
ilmu,diquestivalori. J. I. Si consideri la successione
Senèdispari,a. = log{l - ;;!J) = Jog(;;tr),cheè negativoealcresceredi a,, =ensinn,pern = 1,2,3, . .
nèinferiromenei llimi tato.
La successione, nel suo complesso, è quindi superiormente ma non Rispondere alle domande:
inferiormente limitata, non ammette mass imo (pur a1·endo sup finito) né minimo {a. }èlimitatasuperionnente Q vero Q falso
è inferionnenteillimitata).U: rispostesono {a.}è limitatainferionnente O vcro Q falso
c. {a.}è definitivamentepositiva Qvero Qfalso
{a,.}è limitatasuperionncnte @ vero Q falso sup{an} = log2 d. {a,.} non sian nullamai Q vero Qfalso
{a.} ammette massimo O vero lX) falso e. {a,.} halim i1e(finitooinfinito) Q vero Q falso
{a. }èlimitatainferionnente O vero [Zl falso
{a.} ammette minimo Q verolX)falso J .2. Si consideri la successione
n (-1)"
Esempio J.2.Siconsiderila successione a.= ; + i' pern = 1, 2,3, ..
a,, =e- •l•sinn, pern= 1,2,3, .. Rispondere alle domande:
Rispondere alle domande:
{a,,}è limìtatasuperionnente D "ro Q falso a. {a. } è limitata superionnente O vero O falso
{a,,}è limitatainferionnente O vero Q falso JncasoafTcnnati vo,sup{a,.) = ..
{a,.} è definitivamente positiva O vero O falso b. {a,.} ammette massimo O vero O falso
{a.} nonsiannullamai O vero O falso lncasoafTermativo, max{a 0 }= ..
{a.} halimite (finitooinfinito) O •·ero Q falso {a.} è limitata inferiormente O vero O falso
lncasoafTennativo, inf{a,,}= ..
La successione è il prodottodellasuccessione e- 11", li mitata,semprediversa J. {a. } ammette minimo O vero O falso
daiero, convergenteal,edellasuceessione sinn,limilatamairregolare,mainulla lncasoaffennativo,min{a,.} e ..
(ricordarecltc inquestoesercizionparte da I e,perrirrai:iona!itàdì lf, l'angolon
..
non è mai multiplo intero di lf). li prodotto sarà quindi Jimit.nto, ma i nullo,
104 Cap. 3. Limitieeontinurta Par. 3.1 Concettidi basesuilimitidisuccessioni 105
3. 1.B. Calcolo dei limiti con tecn iche di base Esem pio J.4.Calcolarcisegucntilimiti,seesistono.
(a ) • (h)
Esempi svolti
Esem pioJ.J.Calcolareil limitedelleseguente successioni,seesiste. (a} Denominatore: ricordiamo che n 11" __, I. Questo segue, scrivendo
(a) (b) dalla gerarchia degli infiniti, in base acuì il limite cercato è
Svolgeremo questi primi esempi se nza usare il simbolo di "asintotico", ptr ugualeallimite
maggiore gradualità. Naturalmente usarlo semplificherebbe le cose.
(a ) Numeratore:
dove ciascuna parentesi tonda tende a I, quindi poiché n -> +oo, anche
a" ..... +oo.
(h) Numeratore:sommadiinfinitiditipodiverso, perlagerarçhiadegliinfiniti Diconsegucnza,pcril cri1eriodelconfronto. illimiteccrcatoézero.
1apaneprincipalcè3".
Denominatore: somma di infiniti di tipo di\"crso, per la gerarch ia degli i11fini1i Ese mpio.3.S. Caleolarci scgucntilimlti,sccsistono
laparteprincipaleè ? =4".
Raccogliendolcpaniprincipalisiha·
l· J .. l•l .. (::·,),
..
a,,= 4"(1 +!!?t!!+it ) = . ( ' ) "(!+ ... )
.
J.7. nm (--"--)'"
n+ I
a,, = n17_n: l ---oo;
n1 + n + I · J .9. lim
.. -+oo ( 'r
l +-
n
(b) Sia a,.= Tranandosi di una successione a termini positivi il cui
termioo generale è il rappono di successioni più semplici di tipo esponenziale e J.IO.
fattoriale, e naturale applica'"" il çriterio del rapporto. Calcoliamo quindi:
a,.+L 3" n(n + I)!
a:-= (n + l)(n + 2)! · ----y;=r- = J. 11.* .. n :
12"
311 3n 3
8 +2n - n•/3
,. (n+ l )( n + 2) - n2(J n(l +? +:i) --o, J.12 .•
+ 3n -
quind i pcri lçriteriodelrap ponoa,.-- o.
òW
108 Cap.3. Limiti econtinuità Par. 3.1 Coocettidibasesuilimitidisuccessionl 109
J. 14.*
r
•...!%o
n2+Jog(Sn3j+(logn) 2
2(logn)3 + nlogn J.31.*
•-+oon"
J.33.*
...!!'!!.:.
..!'!!.:.3•n!
..
8+2n.2 -
J. 15.*
+ 3n?
J .18.* ,..!!'!!.,
J. 19.* Jim
•-+oo n-1
(•+2)'"
-
J .24. 3.29.* •
't1vaW
110 Cap. 3.Umitiecontinuità Par. 3.1 Conceltidibases1.1i lìmitidis1.1ccessioni 111
Soluzioni §3.1.
a. Falso: b. Falso; c. Falso; d. Vuo: e. Falso
n1 + log(::ml)+(Jogn),
2(1ogn) +nlogn
8+2n 2 -n4/3 2n 1 2
n-If.I +3 111- 11 5/.1 ..... 3,-;J = J:·
a. ..... $ ..... +oo
[Hr']"'
n+log(n1)-2" - 2"
1
n sin:2 :st(n 2
) i) ·$inn+
{logn)+n' -7---oo
- 0
S1udiamob,.oolcri1criodclrapporto.
Quindia.-o.
Applichian>Qileritericldelrapp<:>no:
.. - ; < l ,quindia,,-oO.
quindi a. - +oo.
Appl ichiamoi lcritcriodelrappono·
Applichiamoi lcritcriodclrappono:
"•+l (n+l)3·2"+l n!
..3·2""" = __,i< I,
- (n!lY. .. !, pen:iòa.-0.
quindia.-0.
Succe»iooep<:>sitiva,
114 Cap. 3. lim ìtiecontinu it:I Pa r. 3.1 Concetti di base sui limìti disuccessionl 115
3.35.
Poichtl'argornen1o<k! logaritmo1ende1 l,
log(sin;)- -oopen: htsin; -o•.
(pen: M 3 + sinn <!: 2). Per il teorema del confronto e del confronto asintotico, b0 --. - oo,
pen:iòa,.-.O
• 2·(n : I )" • (!:!) -.;< I
Poicht {n + logn ).., n ...., +oo e (2n + l).., 2n-. + oo,
Quindi,perilcritcriodelrapporto,a,, -0
n 1 !1og(n+
logn)!log(2n + l) n 11ognlog(2n}
{2n+3) 21ogln "" 4nllogln •
Du11queil limi!eccrça1ot!.
Qu indi
3.3?.
epcrilcriteriodel confronto,a,.-. O.
Cap. 3. Limitiecontinuità Par. 3.2Concettidibasesuifimitidifunzioni, asintoti,conlinuit.a
.
3.46. ..i:d'i')' J ..52.
Ladefiniiione è laseguente
J.47. J.53. "IK > 0 36> Otale cheVxE R,O <x+ I / (x) > K.
J.48. J.54.
'91.J. t1 vaW ws
ZJn
118 Cap.3. Limitieeontinuità Par. 3.2Coricettidibasesuilimitidifunzioni,asintoti,continuita
Etempi o l .7.Dimostrareinbaseatladefinizioneche
J.7J.
= +oo
J.74.
ossia che:
VK > 036 > O talecheVrE R,O <;i: - I < 6 =;- /(:i: )> K.
Ciò che dobbiamo fare è trovare effettivamente 6 in fu nzione di K . Fissiamo
dunqueK>O.echiediamociquandorisulta 3.76. Err.f(r) = +oo
2 +r > K. Dim05trare in bme alla definizioni di limite le seguenti uffern111zio11i (come
•-I
nell'esempioJ. 1):
Risolvcndoladisequazioneperr> I si ha·
2 +:i:> K (r- l) 3.77•• =3
:i:(K-1)<2+K
ilche,su pponendocomeè le<: itoK > l (ci interessa il caso in cui Kègrande,
vistoche/(r)--+oo)dà
2+K 3 3.79.•
r<"f<"=l"''+K=l. z-02r+ I
PerogniK> lscegliamodunque
3.2.C. Limiti elementari di funzioni composte.
Non esistenza del Jlmite
Co/colare i Jeguenti limiti, 5e e5/5tono. giustificando il pmcedimemo seguito.
Ripercorrendoaritrosoledisuguaglianze,ved iamoche
Se il limite non esiste. dimostrarlo utili::zando le tecniche illustrate nei
pro.uimi esempi. Se il limite è raggiunto per eccesso o per di/elfo, specificare
O<r-1 < l K, questu informazione. Se il limite indica la presenza di un asintoto o
orfr:omale.specificor/Q.
quindi la definizione di limiteèsoddisfatta.Sepoi K:s; I, qualunque scel ta di
r> l(equindiqualunque 6)vabcne,ad es.fJ= I.
Esempi svolti
Esercizi E.le mpio J.8.
...
120 Cap. 3. Limitiecontinuita Par. 3.2Concettidibasesuilimitidifunzioni, asintoti,continuità
(a) Per :i: - ±oo si ha ..... o± e quindi (per il limite della funzione composta Eumpi oJ.9.
e la continui tà della ..... J. Pili precisamente, tenendo
conio della monotonia della furu:ione esponenzia le si può dire che = 1± (a) (b) (d)
(perché per t ..... o± e e' - 1±). I..a reua !/ "" l è as intoto orizwntale per
±oo. lrioltre l'in formazione che / (:1:) _, l °' per :1: _, ±oo ci pennette di
:1: .....
(a) Per ;i; ..... ±oo, si n;i; e cos:i: non hanrio limite, ma si mantengono limitati, perc iò
(I+ie')_
coriosceredachcparteilgraficodellafunzionc siavvicinaalt'asintoto.La
siluazioneèdescriuadalgrafico:
3:1: + si nx .. 3::r:(l +ti' ) =
2:i: - cos:i: 2 2
Not iamo che, a causa dell e osci llazioni delle funzioni tri gonometriche, la funzione
non tende a3/ 2r>éperecces.sonéper di feuo. ll graficodcllafunzione inre rseca
2 2
el /z_, { ;+oo
e quindi
rispettivamente. Poiché i due lim iti sono diversi e il rcsroc hiedevadicalco!are il
limiteper ::r:--O(e non separaramcnteilimitiper :i:-O"), laconclus ioneècheil che hnl cinfinitesoluzioni :1:=arc1an(-l)+k1r. llgrafico infanihail seguente
limite non esiJ1e. Possiamo comunque di re che :i: =O è asi ntoto ' 'ertica le per aspetto (lo tracciamo per /:i:I > 3 per evidenziare il solo componamento in un
:i:-o+ intomodiinfinito)
(c) ..... +oo, quindi e1/r - +ooe:i:=Oèasi ntoto verticale.
(d) Per :i:-+oo,
•
2::31 - 2
2-cos(2nw) 2 -1 '
J.8-4.* ;'..'"?.e-*1
J .9J.
Analogamente si mostra che non considerando le successioni J.85.* z'.!.r r. log(logx)
1;sin:i:I ... o
eapplicandoilteoremadelconfronioconcluderecheil limìtecer\:aloèO.Si noti
chenonsi puòdireche il limite sia O+ oo- perché!afun:i:ionepresentainfinile
oscilla:i:ioni di segno. La retla v = O è asintoto ori1.zontale per :i: ..... ±oo, e anche
inqucs1ocasoilgraficodellafunzioneloa11raversainfinì1e vol!e.
(d) Per :i: ..... o± si ha ! ..... ±oo, quindi (limite della funzione composta)
arctan!-->±!-
Soluzioni§ 3.2.
:r= J tasintorovenìçalc
:r .. ot ..in!otovenicalc
a:=Otasin11.>1ovenicak:per:r ..... o•
±i; ' =±f asintotiorizz.pcrz ....,±oo (rispcnivam.)
o+; y = Otasintotoorizzontalcpcrx-+oo
3.69. ± !; '"" ±! asimOliorizz.per:i: -±o::i(rispettivam .)
+oo; :r:Otasintorovenicalc
0;11 (rispenivammte)
l;/K > 036 :l;/:r€R,O < l:rl < 6=> /(z) < -K
:r • Ota.1intoroverticalcper:r-o•
\;/e >03K >0:1;/:r€R,:r < -K=>O :S /{':r)-3<t
±oo; z=OtasintOlovenicalc \i't > 03K >0:\i':rE R,z > K""' <e.
vcrifocata se
E' sufficiente allora 11«gliere K • 5 + J{- percM la definiziooc di limite sia sod•fafatta.
lllimitenonesiste.Adescmpio,per
a,,=e--: b,,:el-"'"
sihaa,,,h.-.O"", / (a,,)=O perogni n; / {b.)= lptro&Jlin
Quindi pur di scoglien: 6 $ -JR e 6 $ t 1a dcfuiizionc soddisfana,
O*: 11 =O è asintoto oriuontale ptr :r - ±oo
J.79.
3.88. ll tìmitenonesiste.Ad escmpio,ptr
<-K. 1
b,,=f+ 2nn
Consid<:riamo la - K. Per (:rl <i è :r> -te 2x+ I > t. Quindi,
sc:eglicndo lzl <6$ f c quir>diinparticolareloglxl<O,si ha sihache a.,11,.--oO+,e
-
Il limite non esiste i limiti deSU"O e sinistro wno diversi tra loro:
Quindi è sufficiente scegliere 6 $ te 6 $ e- Kn
-oo; :r •
•
:r=lasintotovcnicalc
128 Cap.3. Limibecontinuità Par. 3.3 Calcolo dei limib mediante stime asinto!iche e limiti noteV-Oli 129
3.3. Calcolo dei limiti mediante stime asintotiche Questo è il motivo per cui è com:tto esprimersi dicendo semplicemente che
"duefunzioni S011oasi ntot ichetraloro"(pcrz - :i:o),ert00soloche"laprimaè
e limiti notevoli
asintoticaa llascconda".
In questo paragrafo esaminiamo il calcolo dei limiti (di funzioni o di successioni) • Proprietà transitiva. Se per z - :i:o /i {z )"""" h (:i:) e h (z)"' '3(z ) allora
facendouso, oltrechedelleteenichedibase,deiseguentistrumenti: anchefi (z ),..., '3(:i:).
• stimeasintOl:iche; Ques10 significa che sì può procedere con catene di relazioni a5intoticlu:
• li miti notevoli (trigonometrici, dedotti dalla definizione di e, o dati dal (spcssoaltemuedarelazionidiuguaglianza),pcrconcludereallafineche l'ultimo
confrontodiinfìnitiditìpo diverso-logaritmi,potenzc,esponenziali-). tenninedellacatenaèasintoticoal primo.
Si tratta di teçniehe potenti che, combinando oppon umunente un piccolo • Funzione as/n/olica a una COJ/(lfl/e. Per x--. zo, / (x) ..... e (numero reale
numero di strumenti, ci mettono in grado di calcolare limiti in una grande varielà. di»er.wda;;ero) se e solo se / (z ),..., c.
disituuion i.2 Anehese, comesempre, l'afTrontodegliesercizisibasasullostudio Spes.sol'ultimo1ermine di unacatenadistimeasintotiche è unacostante: in tal
della teoria, p<;:rcui si rimanda al libro di testo [BPSI ], cap. ), §J.J, ).4, la cui caso, coincide col limite.
conoscenza viene qui presupposta, in questo caso, data la panicolalll delicatezza • Uso di asintoticoconprodolli e quozienti. Se per z ..... xo fi (z )..., h (z ) e
dell'argomento, si è ritenuto opponuno presemalll un vero e proprio percorso 91 (z ) ...,9"1(z) alloraanche
graduale e dettagliato, aggiungendo agli esempi S\'Olti anche alcuni richiami,
fi (z )g1(:r)"' h(x)gz (z );
osscrvazioniesegnalazion i deipiùcomunierroriefraintendimenti
- 1 ,....,z; a' - 1-.:rloga; log{l+.:r)- z ; log.(l +;i:) "' .... 7 .. ; . . . ±00 per;i:_,0,.,.
per z ...., zo sine(z) "'t(z ). 11<lzl - I "' t(.:r), log (l + t(;i:)) "' c(;i;)
ecoslviaperglialtrilimiti notevoli. cillimitecen::atoè2.
Osse rvazione 3.1. Precisare fl punto .:r0 . Nell'affermare una relazione asintotica
è fondamentale, naturalmente, pr11cisore a quale punto :i-0 tende fa variabile ;i:. Ad
esempio:
Asintotico in prodotti e quozienti
sin;i:,..,zper.:r->O vero;
Esempio IO. Calcolare i seguenti limiti utilizzando, se è utile, il simbolo di
asintotico. sin.:r-.:rperz ..... +oo falso;
(e)
(d) o•
lQuesta noo èovviamenteuna definitione verae propria, inquamo non è possibile Questi esempi hanno a che fare con situazioni in cui vogliamo calcolare la
precis;irc rigorosamente cosa sign ifichi elle una piit umplice di un'altB, e
tantomeno cop significhi "la più semplice possibile"; tuttavia, con wi po' dì buon parte principale di una somma di infinitesimi o infiniti in cui non c'è un singolo
addendoche"pesapi ùdegli altri"(comeaccadeneicasi (1:), (d),(e) dell'esempio
134 Cap.3. Limitiecontinuità Par. 3.3 Calcolo del limiti mediante stime asintotiche e limiti notevoli
perehé(2+3fl+D-s per x-+oo. 10111 (.:1 + 3) = los2( x(I +; )) =- log2 z + log,( I+ ; ) "' log2x
(c)Per z __, -oosi ../%2 = -:r, perciò raccogliamo per z __, +oo, perché log2x - +oo mentre 1081(1 + 3/x) ...... O.
Nell'ul1imo passaggio abbiamo usato un fatto generale: se f ..... ±oo e g è limitata,
'""-x
/+g-/;perconvincersene,bastaraccog!iere/:
(::Jt:!) =-1+71 r
asintotica 4
(1-"1+Z) - pcro.-o.
'Per laverità,quu w stimaasintotica,chesegue daunlimiteno1evoledcdouo dalla
dcflnizionedi e, sipuòstabilireancllepcrviapuramentealgcbrica.conipass;iggi; masolitamente1nquest1casioonci sonoscorcialoiealg he.
136 Cap.3. LimitiecontinuM Par. 3.3 Calcolo dei limiti stime asinto!M;he e limiti notevoli 137
perché
_,O, in quanto Wi . . . I, mentre log.g(:i:) _. :i=oo, (con le tecnic he illustrate in precedenza), ovvero abbiamo detem1inato stime
asintotiche dei singol i /attori; laconcl11sionesegueperchél'asintoticosiconserva
perg (x) tendente a Qi" oppurea +oo,rispett ivamente. Si puòquindicoricludere per prodotti.
(}!j.., rvuiune 3 .5. Prutluttu tli infiniti tli li pu di n•no. A questo punto ci si può
'"' st l'argomemo del fogari1mo è un i1ifini10 o un infinitesimo (positivo!), la paru chiedere se nel l'esempio (b) la funzione r 1087X sia effettivamente la più semplice
principale del logarirmo è il logori/mo dello parre principale. funzione asintotica a quella di parteriza. Ad esempio, poiché sappiamo clic per
x--. +oo l'infi n ito r'è diordinesuperiorerispe1toalo87 x,
rer completare il quadro, ricordiamo come si detennina invKe la pane
possiarnodirechex 3loS:i:l: "":i:'?
principale del logaritmo quando t'argomento tende a l , e quindi il logaritmo è
infinitesimo.Abbiamovis1ochese t(x) --O per x-- x 0 ,a!lora Larispostaènegaliva,comesivedesubi1oapplicandoladefinizionediasintotico:
log( l +t(;r)),..,t(x) per x_, :to.
per :i: __, +oo, "" log:i:i: ...... +oo
Ponendo j (x)"" I + t(;r) otteniamo che: se / (:e) -- J per x ...... ;r0 , allora
mentre, per va lere larelai.iO!l<' asintotica, il quoziente dovrebbe tendere al. Si
log(/ (x)),.., frt) - I per X-+ Xo.
rifletta sulcorifronto:
Ad esempio,
pcr :i:--1, logx ...... (x- 1).
perx -> +oo, x 3 · I08l:t"'x 3 èfalso.
Nel prossimo box si ntetiv:iamo i J modi tipici in cui si effettua la stima
asintot ica di un lo aritmo:
Queste relazioni non sono poi così slralle, e sono facili da ricordare. se si
Box(J .111) riflette sulla seguente ana logia elememare: in uncak:olo numerico approssimato,
Sepeu -- xo J(x)-g(:i: )e / (;r)-> o+ oppure/(x)-- +oo, allora seinteridiamoil sirnbolo come"circau ualea".
log(f(x))- log(g(x)) pcr ::i:-.xo; è vero che J. 000,000 + IO-:::< 1.000.000
sc/(x)--1 ,allora
ma è falso che !.000.000 J,000, 000.
tog(/ (x ))- / (:t)- 1 pcr x-xo.
Proseguiamo con la d1scuss1one degh esempi. Esempi o J. 14. La pane principale di ... per x __, ... è.,.
(b) Perx -- +oo, e>'+-z/z +oo c'+z
Infatti,
Abbiamousa1olestime
perché elfz-o.
Si noti che l'espressione trovata non può enere ulteriormente semplificata. In
altre parole,
138 Cap. 3. Limitiecontinuita P11r. 3.3 C11lcolo dei limiti mediante stime asintotiche e notevoli
/ (:r) - g(x) = g{:r) · -=-1 " " O se g(z) è limitala. J.104. per :r--> +oo log(l+z)- :r
J.114. per x - -oo log(2 + r 1 ),,.,2loglxl 3.3. B. Richiami sulla gerarchia degli infiniti
J.115. per x-o Chr- 1 "' lx 2 Cominciamo co l ricordare il seguente risul tato di confronto tra infiniti di tipo
diverso,c he abbiamo giàutitizzatovarievolte,anc hecon lesuceessioni:
J.116. per r-+oo sin;i:"'x Proposizione 3. 1. Genrchilll degli infiniti pe r x _, oo. Consideriamo. per
:z: ..... +oo, /e $eguenli Ire f amiglie di f um:loni:
J.11 7. perx-0 x2e>,....r2
(log.:z:)" (a> l, a> O); :z:6 (fJ >O); bz (b > l}.
J. 118. perr-.o+ log(J:i; ) ...., lop:
(Si o.uen·i che rend0110 rulle a +=J. Allora fa prima è •o piccolo• della seconda,
cheasua volra è "o picco/o"della terza.
J.11 9. per :z:-+oo x2+e'"'e'
Espl icitamente,questosignilica che:
J.120. Se per :z: _, xo f(x ) - +=e g(:z:),..., / (:z:), allora
pc r :z:-+zo logg(:z:)- log/(x). =O; =O
J.121. Se per x __, Xo f(x) __, +oo e g(:z:),..., /(:z:), allora
per ogni a > 1, o > O, (3 > O, b > 1. Una dimostrazione di questa proposizione
per :i:->xo ef(z),.,,e/(zJ. med ian te il Teorema di De L'Hospital è ri portata sul libro di testo IBPSl], cap.4,
§4.4.Mostriamo l'utilizzo tipi co dei confrontiprccedenti ncl calcolo di limiti più
J.122. Se per x- xo f (x)-O e _q(x),...,f(x), allora com plessi
per :i:-:i:o E$e mpioJ.15. Calcolare i seguentilimiti:
Dare una stima a!lillfotica della segwnte famione, mediante una jun:i011e piU (a) + :i:2); (b) I_
semplice (del tipocz:". o c(x - x o)" peropport1mi c,a E RJ
(a) Per x __, +oo si ha log( l + x 2 )..., log(x1) = 21og:i:, che è un infi nito di
J.12J. per x-0 e2r'- 1,._., ord ine inferiore rispettoaZ', quindi:
J .124. per :i: -o+oo W+;-x- .. Num. = ZZ + log(l + :z: 2)..., ZZ.
Perc iò
/ (x)"'
,.
3z" _, +oo
J.126. per :i:-o+
ancora per lagerarchia degliinli niti.
J. 127. per :i:-+oo .. Per x--oo, inveceè2% ->0 e
J.128. per.i-+oo ..
.
142 Cap.3. Limltiecontinuita Par. 3.3 Calcolo dei limiti mediante stime asintoliehe e limiti notevoli
per lagerarchìadegliinfi niti. '" x - + oo). Per il primo limite, supponiamo a- > O, altrimenti il limite è banale.
(b) Per x _,. + oo, x: log( l + x:1)"' x:log (x ') = 2x: logx, che è un infinito di
ordine inferiore rispetto a 3% 21ogx, quindi
1
(b) sin(2x + i}sin1(3x) ... -== "7;9:i: == _ g
(cos(2x)- l )cos(3x) -H2:i:)1 . 1 -2x1 2J2
D'altro canto per la Proposizione 3.1 è
equestoèil limitecercato.
xlOS:i:z: -:z;2 _, -oo, quindi
EH mpio J . 18. Limiti notevoli. i seguemi limiti:
(a) lim
z-+oc
x2log[,,.( 2 '", )];
1- z
(b) lim
z-+oc :.- + 2
3.3.C. Calcolo di limiti mediante limiti notevoli
e stime asintotiche
(a) Poiché
Esempi svolti
Ese mpio J.1 1. Limiti notevoli. Calcolare i seguenti limiti·
( ''") . ('+")
1="%2
-- o,sihacos _, I.
(cos(fi} - 1) ... Sh (2:z: ),.., 2:z:. sfnmando ora la stima asi ntoiica del coseno quando il suo argomento è
infinitesimo
(b) Not iamo che per :z; ..... +oo, { ..... J, me ntre 3:z:1 _, I, quindi
(b) I due fauori s in (2x +i) e cos(3z ) tendono a una costante non nulla,
perciò si stimano semplicemente con il loro limite. Per gli altri due fattori sin 2(3x) abbiamo una forma di indetenninaiione (100 ], che ci ricorda il limite che definisce
e (cos (2:z; ) - l ) usiamo le stime dedone da i lim iti notevoli e abbiamo: il numero e. Dovremo ricondun::i ai limiti notevol i legati ad e.
Cominciarnoariscri•·erelafunzioncnellafonnaseguente
146 Cap. 3. Limiliecontlnuit<'l Par. 3.3 Calcolo dei limiti mediante stime asintotiche e limlti notevoli
Perciò
cheè illirnite«-rcato.
il che portava a riscrivere la successione nella forma
(ç) Per x ..... +oo, ..... O, perciò
ni + 2
• 11 3 + 2
(a) Consideriamo
lim e:1z+ 2r
a,,= sin (n 2 ) +
3.13 1.
Per il primo addendo, maggiori amo il mod ulo
3.132.
1vaW
.
1li0 Cap. 3.Umitiecontinuna Par. 3.3 Calcolo dei limiti mediante stime asintotiche e limiti notevoli
JCOsi"-1
J. 142.*
J.154 .• 2
lim [!(sin! ) (sin:i:) ]
z-o :i: :i:
J.1 4J. ("+2r
%.!!ii:., :i:l +3:i: J.155.*
. (1-oo•vf:i+;,o,
J .144.* J.156.* l)
:i:3 tan2z
l. 145•• .
:s-bo
(•'+>+!)
, --
lim l:i:l l o g -
:i:+ 2 J.157.*
log2:i:-3logi:
log(l +:i:)+ (1 + 21ogz)2
J.146.
J .1 58.• ('+")"
1 + 2:i:
J. 149.*
J. 161.*
J.150.*
J .151••
2z + %2)
J. 162.
__ ,
J.163.
t1vaW
..
152 Cap.3.limitiecootinuit;!i Par. 3.3 Calcolo dei limiti mediante stime asintotiche e 153
J.177.*
z-+o<>
e +·')
limxlog - - ,
2x+z
J.178. l)z
J.17?. Jim:i:lo(•'+Jx+
g - , -- l)
z-+<>o +2 z
J.180.
J. 168.
1
- :-3I; {idem)
J. 181.
z--t<» sm(l /z)
3.16?.
J.182.
3.170.
3.171.
J .187.•
3.176. •
vòW
Cap. 3. Limitiecontinuità Par. 3.3 Calcolo dei Hmiti mediante stime asintotiche e limiti notevoli 155
·-- J.202.*
--
3
lim n (sinn) -sin1 ( .!.)
n
J.203 .• ,. _lim
_, ( nsin.!.tos.!.
n n + arctann)
113
J.204.* ,.,!!'!,[(n3 +5 n-1) - nJ 1og(2+e")
J.205.•
J.19!!.*
J.206.• lim (::i:+ 2lop:)log ( 23---;i
r'+4 )
- ::i:+
J.197. * J.208.•
J.198 ••
·"{+.:){•'''-i•' - J.i} J.209.*
J.210.•
w
156 Cap. 3. Limitieoontinuittl Par. 3.3 Caloolo dei Nmiti mediante stime asintotiche e limiti notevoli
J.213••
. ''•'(1+v:i.') J.IOS..
falso
falso
±oo;-oo.
3. 106. !;O
J. 107.
J. 108. fal so
J.2 1<1.* 1·
i..!%, oos( i)sin (!)
J. 109.
3.110.
"""'·'
J.11 1.
vero J. IJJ. o
J.215.* 3. 113. falso
J. 114.
3.11 5..
3. 11 6. falso
3.117.
3.11 8. 'l log3
J. 11 9.
3.120.
3.121 . falso
3. 122. 3. 138.
,,. 3. 139.
(:r- 1)
J. 141. Il fanon: sinlop- non ammette limiic ma t limitato in vala«: assol uio.
MO$tri.lmothe il prodouodeg!ialtridue fauori icnde•zero, da cuiseguiràthe il limite
terca1oturo,per il 1eorcma delcon1Tonto. lnfani:
't1vaW
158 Cap. 3. Limitiecontinufta Par. 3.3 Calcolo dei limiti mediante stime asintotiche e limiti notevoli
3.142. N(l{iamc> dte per poter applicare I.a stima as intotica su (i-cos:i:) alla
funzione .,l«iii-lènecessarioilpassa&&ioalgchrico:
157112:-I
3
,,;,><(";!;;') - >. /{«}-2x(";1: 1" -1) ;)-2z·; =6
1 1 1 1
f%llog(" ,.;:; )- lxl[" ,.;:; - 1] Perciò
-1) = 1)-. .. -6
Pcn:iòillimitcccrta!o èc-1 .
quindialog(logx).Ptn:Ki
/(z)-. -.o
'2z 2z
.. .ìtii
'2z
.. !2 .___!__
1 + '2z
.... !
2· Per confrontare i due infiniti risçriviamoli enlnlllbi usando l'identità:
Pen:iòi!limitet ,fi.
Ora poidii\ xloglop 2 z. e z > (!oaz) 2 (dow / > g significa "/ t infinito di on:line
superiorerispeuoag"),amaggiorrt1gionet zloglop>( logz}1,quindi
e(1opJ'>e•loP>P e illimi1ecerc.atoé O
pen:iòil limitetzno(JXri!criteriodelconfrontoedel w nfrornoasintOlico)
Poicht lff:- 3,
J. 161.
- 2; - '2; 0
Pn- z-o+,e-• - l,zlog:r -O pt"rc iò C'+zlog.r-. I e
-! J. 168. 3;0;-t-oo
pen:!lt:
+oo;o+, '2;+00
JXrla germ:hiadegliinfini1i.
.
162 Cap. 3. Limitieconlinuftà Par. 3.3 Calcolo dlii limiti mediante stime asintotiche e notevoli
dwique il -i·
J. 183. Diamo SI ime asintOliche degli infuiite5imi I e dc1>G1Dinatore
3:
- 1) "' ,,2
1
-;
• e....
=z( ..
..
164 Cap. 3. Umrtieconlinuitll Par. J_J Calcolo dei mediante asintotiche e notevoli 165
quindiperi!teorcmadelconfron!o,
'Y + loglzl+e 11" -1o&lzl
{perch<!loglz l -+<x>;2•-o;e11•-1);
/{z),.. - 2zlog/zl-++<x>.
Si presti anenz.ionc al piSSaggio ..(;i= -z, perclM! z - -oo in particolare la 5u«:n:iior>e è convergente.
/(z) =e(ulop-J.1ot(:?.::').e"l•l.
quindi
/(z) -1]- - 7
't1vaW
166 Cap. 3. Par. 3.3 Calcolo limiti mediante stime asintotiche e limiti notevoli
Quindi / {r)- ·z • e il
perciò
- L,
pHlageran::hiadegliintiniti.
1°'(2_z;::r)-
(J1 +'""" -1) --'"--- (""') -'"-. ---'---+oo
n !of'n 2n loi:"n - 21ogn ·
(z+ 21oç)-:z:
quindi
(l + é'l1)
eperilcrit«iodelconfromo,0 0 -0.
h(z)-; ·Sin(h)- = 3,
quindi
3.204.
... 5 eillimite«'f(:atot5/ 3
Esempi svolti
Num. = ?'r+ 20:+ 4-z= Trocciare rapidamente il wafico qt10li1a1ivo delle seguenti semplici Jun::io11i.
ragionando sulla composizione di.funzioni e/ememori, sulle operazilml coi wafici
("as /azioni, ecc.) ed eventualmente euguemlo con/ronfi, si/me usin1a1iche, e
colcolmlt/o qualche limi/e. Disegnare con precisione ewnluuli punii m1golwi,
prmli o tangente orizwmale o •·erticale. asintoti. e segnare sugli assi il •·a/ore
numerico dei punii noteWJ/i che si riesco110 a de1erminare.
quindi
ilcheratfonalaconclusioneprecedente.
170 Cap. 3.limitieconlinuitll Par. 3.4Applicazioniaglisludidifunzlone
(a) Definita in tutto R, si mmetrica pari. La funzione ha infinite osc il!u ioni
(come la funzione sinx), non pe riodiche, ma dal prodotto con ;i::
-ffi-
·-·:-· ····
EsenipioJ.2 1. (a) / (:t)=:i:log:i:; (b) f {;i:)- ,/i" logx.
Notiamo che la funzione si annulla negli stessi punti in cui si annulla sinx, jle1so a 1ange111e 1·erticale. di diJcominuità Il JO/to. di di1contim1i1à eliminabile.
ciotk11,nonhalin1iteall'infinito,eper:c--O,/(z ),....,z2. asin10101'trticale •.. ).
Inoltre,
log(l +:e)· loy:"" log2 · logx "' log2 · (:e - I);
perciò
(ricordando che arctanl -- ±1f/ 2 per x - ±oo). Perciò x"' O è un punto Esempi oJ.26.
angoloso, incui lafunzioneha.dades1raesinistra,1angentidipendenza ±f :
/ (x)= l:'o= O
Perx -+ O,
+
quindi x=O èunpun!odiflessoatangenteorizzontale,discendeote.
Si noti che, con lasolas1irnaasintotic.a, non è possibile essere più precisi nello
(ad es .. la concavità)
Esempio).25.
f (x)""
Per x --0,
W mpioJ.27.
perdòx ; Qèunpontoangoloso: xo = I
Perx-1,
I l(x - I )(:i; + I )I
Vale la stessa osservazione fana alla fine delresercizio precedente. Si noti il (x - 1) 1/S - 2(z - 1)2/S per z - l -
diverso modo in cui nei due esempi la stima mostra l'esistenza di un punto
angoloso. In quest'esempio, atrorigine del punto angoloso c'è la presenza di un
valore assoluto nella funziOl\e; nell'esempiopre«dente il punto angoloso nasceva
dalprodottodiunafunzionechetendeazerolineannenteconun'altraehetcndea
duelimitidiversidadestraedasinistra.
176 Cap.3.limitiecontjnuilà Par. 3.4Applicazioniaglistudidifunzione
y--,-,
(;i:l + %- 2) :y;:=j
(eVi - 1)1cos(u )
3.233.* / (x) = cos(.yi) -1 Zo=O
Esercizi
3.234.* f (x ) = - cou) :ro=O
Dare ima stima asimotica della funzione /(:i:) per z _, :ro e tracciare, di
smTz· tana:
cotiSeguenza, il grafico q1.aUtativo di / (-.i) ;,,"" intort1a di %= x 0. Classificare
questo pu111a. come nei precedenti esempi svolti.
3.235.* Xo= I
3.224.* Xo = I
2
f (x) = - l)sin (x +2:i:11')
l.236.* :i:o=O
3.225.* / (:t:) = li xo =O arctan(Jz)
J.238.*
3.227 .• / (:t:) = -.i o= I
f (x )= sin(x - xo=O
"'\. t1vaW
178 Cap.3. Umitiecontinurtà Par.3.4Applicazioniagli5100idi funzione
...
3.241.* / (x) = 'e2-e :ro= 1 (scri vere una funzione del tipo cx"). Di conseguenza, x = O per/ è:
O angoloso O di cuspide
O diflessoaumgenteverticale O dillessoatangenteorizzontale
O diasintotoverticalc O didiscontinuitàasalto
3.242.* :ro = I
3.249. ..
(scrivereunafunzionedeltipocx").Diconseguenza,r=Oper /è
/ (z) = log(l O angoloso O dicuspide
3.243.* O dillessoatangenteverticale O dillessoatangenteorizzontale
O diasintotovenicalc O didiscontinuitàasalto
3.244.Perz ....... .. ..
(scrivere un'espressione dcl tipo c(z - I )" ). Di conseguenza x • l per/ è· (scrivereunafunzionede!!ipocx").
O angoloso O di cuspide Diconsegucnza,x=O per /è:
O dillessoatangenteverticate O dillessoa1ang.orizzontale O angoloso O d!cuspide
O diasintotovenica le O didiscontinuità1salto O dillessoatangentevcrticale O dillessoaumgenteorizzontale
O diasintocoverticale O didiscontinuitàasalto
3.245.Per :e - 0,/(:r) • èasin1ocicaa: ..
(scrivcreun'espressionedeltipo cz" ). Diconseguenza,:r zz Oper/è:
3.25 1. Per x _, 0,/(r) = è asintotica a:.
O ango loso O dicuspide {scrivereunafunzione deltipocz").
O dillessoatangentevertìcale O dillessoatang.oriz:zootalc Di coosegueru:a, r•O per /è
O diasin!otoverticale O didiscon1inuitàasalto O angoloso O dicuspide
O dillessoatangentevenicale O dillessoaiangcntcorizzontaJe
..
O diasintotoverticale O didiscontinuitàasal to
O angoloso O dicuspide
.
182 Cap. 3. Llmitiecontinuita Par. 3.41\pplica.zioniag!istudidifunzione 183
e lafu nzioneammeneasin101oobliquo
11=3:z+4
Esempio 3.29. Dare una stima asintotica di / (:z) per :r: __, + oo; stabil ire quindi
se f poss iedeunas inlolo o bliquo, incasoaffermativodelerminandolo.
Esercizi
Sudiare il comportamento dello funzione ol/'infi1Jito (oppure solo o +oo o -oo, se
non hasemo cafcofan uno dei limiti), Jlllbilendo in particofore se la funzione ha
Per:r:--+ +oo, / {:r:)-2:r:->+oo, conerescitalineare.Caleoliamo:
cnscito lineort. sopralineare. Jot1olineon. Stabilire q11indi se la fimzi011e
ommelle asintoti obliqui. de1erminando/i in caso ojfermativo.
3.259.
Ora:
l
C(J$ 7x_, J; 3.260.
3.269.•
' ''•("im')
3.270.•
3.261.
2<(00•-:\--
qx 1) -2•· (-!. --'-) 2 :r;2/3 3.262. v9+3x
3.271.* ,.(':Ir.c:)
3.273 .•
Esempio J .JO. Dare una sti ma asintotica di /(:r:) per :r: __, + oo; stabi li re quindi
se J poss iede un asintoto obliquo, in caso affennaiìvo deierminandolo.
3.264.• ''''•(""'*")
3.265. 2z>+;:r+l 3.274 .• el/(r+l)(3:r:+ l )
/ (:r:) = e""'; (3:i: + cos; )
3.266 J.275.• .Y8x3+3%2+1
t1vaW
184 Cap. 3. Umitiecontinuitil Par.3.4ApplicaZioniaglistlidid ifunzione 185
u
(e assoluto).
Grafico qualitativo:
J.281. / (z ) a
EsemploJ.33.
/ (z )=xlo g -
3-< l" 'I EsempioJ.34.
Definitaper x'l'-2,x'l'3
Perz __, -2,/(z)"' - +oo;z = - 2asiruotovenicale.
+oo; x=3asintotovenicale.
Pcr :i:--+±oo, Definitaper:i: - l.
Per x ..... - I , / (x)"' (1 - e- •/4) y/2(:i: + 1) 112 pun10 a tangente ven icale
/l•l- •("'
x-3 -1) x- 3
Per x ..... +oo, J (x),.., (e•/ 2 - 1),r/G ...... +oo con crescita sonolineare (in
particolare, senza as intoto ob liquo)
11 = .5 asintoto oriuonlale per x --..... ±oo. / (x)= Oper z=O,:i:zz I.
/ (x)=O per :i:=Oeper Per :i: --> O,/(x) - -arçtanx"' - :r;
Per :i: -- 1, / (z) .... (e•/ 4 - 1)./2· (:i: - 1) 1/a, perçiòz = - 1 p11n1o di nesso
= I, cioèz + 2 s ±(3- x) atangente ven ica!e,ascendente
Grafico quali tativo:
cioèper z,,.! .Graficoqualitativo
t1vaW
188 Cap. 3. Limitiecontinuita Par. J_4Applicazlonlaglistudidifunzione
Ossen·azione J.8. Sti ma asi ntotica 111l' inlini10 e verso della concavità. Negli
esempi precedenti, quando la stima asintotica all'infinito denotava una crescita
sopralinean: o !iOttolineare. abbiamo interpretato graficamente informazione
come un'indicuione del verso della CQncavità all'infinito. Per esempio, nell'ultimo
csempio vistosiaveva/ (x ) -+oo CQncrescitasonolinean:. c abbiamotracciato
il grafico di una funzione concava verso il basso all'infinito. L'idea genera le é che
·:1 /
se,perx - ±oo,é
/ (x)-+oo concrescitasopraliriearc,ciaspettiamo/coneavavcrso l'al to;
10 20 30 40
/ (x)-+oo con crescitasottolintan:, ciaspettiamo/CQncavaversoilbasso; Notiamo come, "visto da lon tano", il grafico di / assomigli al grafico di x1 e
tutt3via/n.onabbia, neppureper lxl abbastanzagrande,lestesseproprietàdi
viceversa ,sepe r x --.±oo, è
CQncavi tàedimonoloniadi .i1 .
/ (x) ..... -oo concft'SCitasopralineare, ci aspettiamo/corl(:avaversoilbasso;
L'esemp io precedente insegna che dalla slima asintotica all'infinilo. a rigor.,,
nan prusiamo dedurre j/ segno dello. c011C(n'ÌfÙ di uno.funziaM. Questa può essere
/ (x)- - oo concrescita sottol ineare, ciaspeniamo/concava vcrso l'alto.
studiatai nmodorigorosout ilizzandoladerivataseconda,romesi vedrànelcap.4 .
Perché abbiamo se rino "ci aspetliamo"? L'afTermazione é rigorosa o no? Per Tuttaviasipuò dimostrareche:
rispondere,siconsideriilprossimocsempio.
Se per .i_. +oo (o -oo) j (.i) J asimatica ad una fan::irm e conc(n:a l'erso
Ese mpioJ.JS. /'o.I/O (il />asso, rispe11ivammte), e /afi111::ione f (.i) per x ab/>as1a11:0 grarnie non
cambia il segno della co11cm'ità. allora per .i abbasU111::a grmulef t CQ/ICU\'ll verso
/ (.i)= x 2 + .isin (:z2 ) . /'alio (ilbasso. rispef/Ì>'omel//e) .
Poich4! la furudone sin è limitata, l:i:s in (:i: 2}15 l:i:I = o(:i: 2) per .i _, ±oo, pcreiò L'util ità della proprietà precedente sta nel fatto che, nei casi concreti,
/ (x) "'x 1 • Da questo segue che / (x ) ----. +oo per x-. ±oo, e che f non ha osservando la/ormoan(l/iticadella funzione spessopossiamoeseludereeheessa
asintoto obliquo. Tuttavia la eoncavità di/ (eosl eome il suo crescere e abbia infiniti cambi di roneavitll all'infinit<Y. In tal easo una stima asintotica
decrescere) non sono, neppure per J.i l abbastanzagraride,gli stessi di .i 2. Infatti il mediarne una funzione sopralineare o sottolineare penneue efTenivamente di
graficodi/é: dedurre ilsegnodellaeoncavitàall'infinito. Negli stu<:li di funrione fatti senza far
uso della derivata seconda utiliD:Cn:mo sistematicamente questo criterio,
implicitamente.
Ad esempio se / (.i )"' x 2 per .i ..... +oo, certamente / (.i) non ha asintoti
obliquienonèconcal'averso.i/bassoin un imomodi+oo: puòdarsiche sia
eoncava\·crso l'a lto,oppurechcabbia concavi1 àoscillante.Sepossiamoescl udere
che abbia infi nite osci llazioni di concavità, allora concludiamo che è concava
versol'altoper .i-+oo.
J.285.•
J .286••
J.289 ••
J .291 .•
J.292 .•
J .293 .•
""'
J .294 .• e- .;. [log(2+.:i:W' 3 .
J.296 .• .:i:log'l1-r1.
J .297 . •
..
......
3.298 .•
J .299••
(·-"''- ')I·"'- 'I·
J .JOO. * - :i:an:tan;,..
.
'l
192 Cap.3.Um!ti e cootinuM Par. J.4 Applica.z ioniaglistlldidi funzione
I
+
-·· ·-··17
3224 Per :i:-o l, eZ< Jog:i: _ (:i:- 1) =(:i:- l )J/I
fo(:oquahtanvo
. e•- 1 "' .
' J.225. e•- I enicvcrcicalein :i:=O:
.
.
_,
'
194 Cap.3. Limitiecontinuità Par. J.4 ApplieaVOniaglistudldifunzione 195
I - .. .;k
Ptn:iò "' un disconiinuità a lzl. ;- ...., ::l: l per z...., Oi pen:iò z=O twiasintotovenicalc,con/ (z ) __, +oo pcr z-O.
quind1 z= l t pun1odicW1pide(ediminimon:la1ivo)
..
3.227.
3.23 1.
'·'
,,
•. , l ... '
196 Cap.3. limitiecontinu ité
J.2J2. Per ;r --. 1, / (z)- • ·(:r-1)),1' e"'-e _e($1 - 1),... e(z'- 1)"'
' Og.1: (:r- i)t/J
perciòi n :i: = J lafunzionehaunpUJ1todi cW1pidc(riYolloYersol'alto)·
•e(%- l }(:r+ I},.. 2e(:r- 1) = 2e(:1<- l}2/•
(:1<- l )IJ' (:1<- 1) 1/J
· .v
Quindi% = ltunpunto dicU5pide,discendente.
"{ /
_J_Y_
4 ' ' '
2
(e1'-1)sin 2(.,+2.,11'),.., 2.,{.,+2z11') ,...
-i(ViJ arttan{3:i:) 3:r
Quindi il punto :r =O t di d iscon1inuilll eliminabile, di c115pide, di minimo relati vo.
Grafico locale:
Grafico locale·
. • cos(3%)-l
log(l+:t)·tan(2zl/J+3"'} %·(2z:l/J+Jz)
198 Cap. 3. LimitieconUnuità Par.3.4Applieazi0niaglistudidifunzione 199
Quindi XQ = Otpuntodifles
J.240.
z:O puntodicuspide. "'
<OS(lfz)- l; 3.241. (
;./'e--e
log(l +12z+
+ 6z5z2 ) - l +2z+5 2 _ 1 = _
:--:'2(z- l) ll
/ (z) -2.fi·z 2
t1vaW
200 Cap. 3. Llmitiecontinuita Par. 3.4Applicazioniaglistudidi !unzione
J.26J. /(.1') .... 2.1' per .r .... +<X> (non è definita in un intomo di -oo): 11= 2.:i: +I as
obl.per .1' .... +ix>.
-;r"/1; puniodifleMOaUmgenteorizmntale
/(.1')..,2.1'; J!'.:1
00
{/(.r) - 2.r]=oo
Perciònonc'èasintotoobliquo.
2.r213;puntodicuspide
C'èasintolOob!iquo: 1f=2.1' -l.
·)-·(-l( +.)')
:.r 1/J; puntodiflessoatangentevenicaleascend.
-tr1J; pumodiflcsso1tang.orizz.discend.
= -j
/ (.r)-.r per.r .... ±oo; lf • Z+ I asinwtoobliquopcr .1'_, ±oo
202 Cap. J. Limiti e continuità Par. 3.4Applicazioniag!istudidifunzlone 203
PcrciOc'èasimoroobliquo
quindi/{z)-xlog2 - 21og2 - 1, e
v= xlog2 + 21og2 - 1 èasin!Oloobliquo. La funzione ammette asintOlo obliquo, di
11 =
- 2:i:logf> -+oo
concre.scita lineare. asin!Oloobliqooca!coliamo
coo cn;scita linean;, quindi può essen:i asintoto
204 Cap. 3. Limitieconlinuità Pa r. 3.4Applicai:ioniaglistudiditunzior\e 205
quindinonesisteasintQ!Qobliquo.
•
/ (z)-h;
/ (z)- 3z - 10
elafunzionehauinto1oobliquo
y =h +IO.
'·+
"'· ' ' ',
/ (z}-2z;
':;iL
'
elafunziooehauintotoobliquo
concrescitalinearc, possibileasin\QlQobliquo.
206 Cap. 3. limitiecontiriuitll Par. 3.4App licazioniaglistudidifunzione
lim /(x)='foo
J.282. ,.!zr,.,f(:1:)=±oo
3.281. = {-oo
1 lim/(x)=±oo
-o>
/
T
lim / (o:)=±oo
J.lSJ. ·1
-""'
_()efinitapcr x# { o+ esc itasopralineare.
208 Cap.3. l imitieconijnuittl Par.3.4ApplicaZiolliaglistudidifunziooe 209
Per .,__, o+, / (:r) ... -zlogz - o• ron tangente verticale (perd1t\
Per :r .... +oo, / (z)- z21og:r - +oo con aesc:iiasopralinea.n:.
10
· U__
v•Oasintotoorizzontaleperz - -oc. /(z) • Operz • O, l.
/(z)=O pero: =O,z=- 1 Per ., .... 1,/(:r) .. z(z-l}logz ... (z-!)7. pen:iò z=l a umgente
Perz - O,/(z)- z(rt"tiatangmie:v • z), orizzontale(diminimo).Oraficoqua!itativo:
per z - -1,/(z) • z(r+ l)e• - -!(o:+ I). (Retta tangente: V = \ ))
Di conseguenza /(z) deve avert" un punto di minimo nell'intervallo (- 1, 0) e un punto
di musimo nelrinmvallo (-oo, - ! ). Grafico qualitativo:
.•
...
•..
0. 5 I 1. 5 2 2.5 l
Definitaper :t>O,z# I.
Definita per z>O; per z_,o+, j (z) ... Per z-1±,J(zJ ...
vcnicale Per z...,-too, j (z) ...
Grafico qualitativo·
f(I) - o; per z-. l,j(r)- (o:- 1)2;z = l punto a tangenteorizzontale,diminimo.
Grafico qualitativo·
210 Cap.3. Limiti econtinuità Par. 3.4Applicazi0niaglistudidlfunzione 211
J
perz -O,/(z),..z·lzl, pen:iò z=O pwuodiflcssoatangcnteorizzon1ale.
Grafico
J.289.
poMnd<:I / (O) =O. La funzione
2 2
Sfrunan<k>il fanoclw: (sin!) $ I e (sin!) ha anche·
l/(z)I $:i: 2 (sig.nificaiivovlcinoalrorigine);l/ (z) I :S l(sign ifkaTivoper z grande).
Per z - ±oo, /{z)- z 3 · .. 1;11 • I asintoeoorizzontale.
/ (z) 2: OVz; /(:i:)= O per:i: • f;,k E Z. Grafico qualitativo:
.. :i: =- 3asintotove-rticalc
Per z - +oo, / {:i:) -
Per z- - oo, / (z)-
7-
-!
+oo "'"crescita sopra!innn
_,o+
11 • 0ll5in101oorizzon1aleperz --oo
/(O) • O: per:i: -0, / (z}-,, =:i:. Orafico·
Vicino all'origine:
·l.S -1 -0. 5 0.5 I 1.5
=1L V
J.192. Dt:finitapt"r :i:>O,:i:# l
Per :i: - o+, / {:i:) - - -oo: :i: = O asintoto venicale.
Per :i: • l pun!o di discon!inui!à
eliminabile, defmendo / (I) .. O, f risu l!ll continua, e in•.\: si annulla
..
212 Cap.3. Limitiecontinuità Par. 3.4 Applicazioni agli studi di funzione 213
J.293. Convicnerucrivere/nc!lafonna:
Per z-o±oo,
quindi
J.295. Dcfinitaperz >- 1,:z:.,_O.
11 = .,- 1 .. intoto ori:r;:oornalc per :i: ..... ±oo. Gra fico qual!tat!vo: Per :i:-0- 1+,
Grafico qualitativo:
che si annulla Hncarmmte (il grafico anraversa r&SK z: con tangente obliqua, senza
particolariU.).
Perz:...., +oo,
/ (z) - z2 - +oo
J.196.
/(O) - O.Prrz-0,
r • ltasintotovenicalcdadestra,puntodiarns10,atangenteorizzontale,dasinistra.
Pcrz - +oo,
Quindix = Otpuntodi ncs.soaiangtnteorizzoruale, diso;erniente /(z) ... eiz _, +oo
Per z-> l,
concrescitasopralincare(inparticolaresenz.aasintotiobliqui)
/{r)-1or11-z 2l--oo Perz --oo,
Quind i z: = I t asintoto venicale (per simmetria, /(z) ..... +oo per z ..... - l, e z = -1
tasintotoverticale).
11 = 0as intotoorizzontale(perz _, -oo)
Perr --o +oo,
Per z-0,
/ (z)-;
(Persimmenia, / (r)...., -oopcrz...., -oo, sopralincannente). siannullaconrtttatangenteobliqua.
/(z) = O per ll-z21 = l,:r1- i • ::1:1,z =O,r = ::l: v'2. Inoltre in quc:sli punti, il
.
216 Cap. 3. Limitieoontinuita Par. 3.4Applicazioniaglistudidifunzione
Pcr J: - -oo,
-:r•!S_, _(X)
Esercizi
Per ogni affermmionefa110, dire se è vero o/a/sa:
(Chx)'"' Shx
4.6. (logfzl)'o
4.8.
4,9,
4,10.
\ t1vaW
.
220 Cap. 4. Calcolodifferenzialeperfunzionldi unavariablle Par. 4.1.Caloolodellederivate
4.46.
*'
4.11. (sin2:i:)' = 2cos2x 4.JI.
4.47.• log(f'H)
4.12. (xr)'=r(x+l) ei.z(acosb:i:+csin(b:i:))
4.13. 4.48.
;:s:
E.le mpio 4.l .Scriverel'equazionedellarettala11gentcalgrnficodellafu nrione
4.62. / (:i:)-e-""'; zo= I.
J1 = nel punlOX<J = lt.
b. Detta g la funzione inversa di/ nell'interva llo ikno, calcolare Jf(4e 2). inven ibilein (0,2);dettaglasuafunzioncinversa,calcolarc
/' (z:)= log2x + 2log.z • log:e(logx+2 ). g'(log2 ).
Per ;i: > 1, è log:i: >0 e quindi f' (x) > 0, pereiò f è streuarnente crescente e 4.78.* Siconsiderilafunzione:
dunqueinvenibile.
Notiamo che l'equazione y = xlog2z non è risol ubi le rispetto a x con /(1 )-e- 71 (t2 +3t + 4) ,
procedimenti algebrici; questo è il motivo pet" cui l'eserc izio non richiede di invenibile;deuag lasuafunzioneinversa,calcolare
scrivere l'inversa; invece,èiltooremasulladerivatadellafunzione inversaclieci
permetteràdicalcolareif(4e2) senzabisognodiconoscereginognipunto.
lx+'I
a. Calcolare / '(x) e ded urre che nell'intervallo (0,+oo) la funzione/ è
/ (x)= log _x , monotonaequindiinvcrtibile.
2
Cap. 4. Calcolodifferenzialeperfunzionldiunavariabile Par. 4.1. Calcolodellederivate
a. Calcolare f'(:z:) e dedurre che nell'intervallo (e,+oo) la funzione f è Esercizi su li11earizzazi0t•t, deri1·ata della fan: ione il'IWrsa.
monoronaequindiinvertibile
com•essi1àper1a11genti
b. Dettag lafunzioneinversad i /
4.90.*
4.84.• Sia / (:z:)ceh(3+5:i:). a. Linearizzare,per:z:-0,tafunzione:
a. Calcolare /'(:z:) e dedurre che in un intorno di O la funzione f è monotona /(:z:) = arctan(2:z: + I).
equ indii nvertibile.
b. Denaglafunzìonci nversadi/nell'intornodicui sopra,calcolare!/ (3). b.Calcolando /"(O), stabilire se in un intorno di :z:=O il grafico di f sta
sopraosottolarettay=a+bxcalcolataalpuntoa.
Soluzioni§ 4.1.
4.1 . falw
(arctaru:)l
4.2. 4.14.
4.3. falSQ 4.15.
4.4. 4.16. falw
4.S. 4.1 7.
4.6.
4.7.
falSQ 4.1 8.
4.1 9. (sin2")"""' ( -sin,..log(sin:z:) + e:::)
4.8. vero 4.20.
4.9. falso 4.2 1.
4.10. falso 4.22.
4.11. rn.
4.1 2.
2.:log:i: +x
·"'· (,....:',;,)
(2"-2)
230 Cap. 4. Calcolo differenzJale perfunzionl di una variabile Par. 4 .1. Calcolodellederivate
Riscriviamolafunziooenellaforma
2cos(2.i)cos(3x}- 3sin(2x)$in(.b:}
11=4Jfz-1f+ l
-cou: -oou+ 2sin:i: - l
2-sin;o t + cou (2 smz)(l+ros"') IJ •
cos{sin3x)-3nin(sin3i:)cos.b:
uo.
4.75
/'(z) - J1 -2 (23')2; = -Ji .. 7;; poicht J' è continua, per il te.nma di permanenza del segno sali /'(z) <O in IUtto un
intorno di i: '"' I; in tale intorno f è
b. PoicM/(I) •
decreS«nte e quindi invert ibile.
g'G) - thl=-e.
i(D = (3arctani)+ i - i .. + i= .. , J'(:r; ) • 2>=1og>:+:< • :<(2l<>it:-i 1);/'(e) - 3e >O,
poiclM!f'ècootinua,perilteoremadipennancnzadelKgnointunounimomodi z :e
/'(z) ... I> PoicM/(e)•e2,
per
/'(:i:)= -;;
poicM si parla dell'intervallo (0,2), il so lo valore è 1/ 3:
Dunque:
/ (l/3)= 1og2,g(log2) = 1/3;
/ (z) = i l )+o(z- l)perz __, I
= =
'llVdl/ll
234 Cap. 4. Calcolodifferenzialepe r funzionidiunavariabile Par, 4 .1. Calcolodellederivate
( 2) " fljj'J.I
' ' " !:/!_
/{e2) =e2log2; g(e21og2) =c';
,. 7o J .
• { t+2br ( !+ 41;
2cos:i: =- o5.siasecos:r "' l+ 4k
Quindi in (-U, +oo) J è strenamcme cn:scente e quindi invertibile.
f.
°'"""'/(l} • ;J; .• (;J;): j .<
(o,i) ,signifiea z "'
/(0)=3;g(3) :::0; g'(3) · ,; ) =
1 0
IT
•('7' ) =___!.__ =
/'(! )
I .. I
-!·4·;J;
.,_ -tVz
;;i;·
a. >O .
/(z) • 1+3.i+o(z)
b. Poiché/(0) • 1,l(l) = r!oJ · I·
;/'(O)= I ;
238 Cap.4. Calcolodifferenzialeperfunzionidiunavariabile Par.4.2. Studiodeipuntidinonderivabilitil
perciòf'(r)-±oocz-= lèpuntodicuspide. J;(zlzlJ - I· /rl + z · sgn(z) =lxi+ lxi"" 2'zl, per ogni .x #O.
2
Per z - i ,
lnfine,inquestocontestoconvienericordarelafonnulo
Si osserva ehe in x ""' O in effetti/ è derivabile, con derivata nulla {l'effetto della
{dove/èuna funzionederivabile e di versadazero),form ula chcvienespesso ...
funzione efi è siato "neutralizzato" dalla presenu del fattore :r); dunque / è
diment icataafavore divariamifantasiosema sbagliate.
deri vabile "lx # I, ex = I è pu nto di cuspide, come si vede calcolando
Esemplo4.S. }.!,r;'J'(z) = ::l:oo.
Esercizi
Definitaperx >FO.Funzionepari.
Per z _, O, / (:r) - quindi/ è prolungabile con continuità in .x = O.
4.94.* / (.x) = l(:i: 2 - 3z + 2)(2'" - 4)1
Inol tre, z4'3toglz l è derivabile in z= O, con derivata nulla, in quanto
4 3
z 1 1ogl:rl=o{:r) per :r-<O.
log(:i' + n :<!:: Oper a:'+!:<!:: l , z 2 :<!:: f, quindiz :<!:: t. z :S: 4.95.* / (:i:) = aresin(2 -:r)
I punti x =±! (in cui si annulla l'argomento del modulo) sono probabili punti
angolosi.Calcoliamo· 4.96.• / (.x) = los l: : ; /
/'(:r)- { + z l/3 + perz > !,z <
- f .xi/l loglzl + zl/3 - < .x < ! 4.97.* / (z ) = l1og(2.x2 - J:i: + 1) 1
Notiamo ehe /' (O)= O, come si vede calcolando tale valore come
4.98.•
(Ri troviamocosi un fanogiàstabili topera ltravia).
4.99.*
tHD= {
Qu indi x = ! è punto angoloso; per si mmetria (/ è pari) anche x = - e
punto angoloso.
4.100.* /(•) l""- 1 1
Estmpio4.6.
4.101.* / (.x) = (z2 + 2z -
•+ 2
3r's
/èdefinitaeçontinua in tu110 R, ccenamente derivabilepcrz F O,x F l. 4.102.* 1vaW
242 Cap. 4. Calcolodifferenzialeperfunzioni diunavariabile Par. 4.2. Studiodeipunti di nonderivabilitil 243
:
/ (x)èdefinilain!UltoR. Studiarw.k>ilmodulo sivedeche:
4.104.* / (:.:) = {
4.106.*
W'.J t1vaW ws
ZJn
244 Cap. 4. Calcoloditterenzia!eperfunzionidiunavariabile Par.4.2. Studiodelpuntidinooderivabilità 245
4.98. Delinitain1u110R;derivabilepersin2:i#O,ciot2J:#b, quìndi:i -/oki. /è derivabile per :i F -2,:i F l,z F -3. :i • -2 punto di z= l,z = -3
punti di cuspide
/'(z) • I !aderiv1taesisteevaleO
Invece non esiste /'{O). Per z .....
/è derivabile, nel suo insieme di definizione, pcrz # -2,z 1" -1,z '#O
z= - I punto di flesso I tangente verticale, = +oo. -±oo
z=- 2c z=-O puntiatangentevcnicale,pcn:IM!
quindiz = lèpuntodicuspide.
= +oo •
La funzione è definita in tut10 R. Ci aspcniamo punti di flesso a tangente
4.1 00. Definita per z ;l- -2. Oìsctt1iamo il modulo per çalcolare /'e ind ividuare &]i vcnic:ale io z - O,z - lpcrlapresenadelle nsdiçiç1,1biçhe.
3;1i) +
evcntua!ipuntiangolosi.
pcr z:>l,z<-2
f'(z) • pcr-2 <z< I
In z"' 1 la funzione derivabile, e questo di fltsSO 1 tangente venia.le ,
comesivedecalco!ando
/nonèderivabilein
z= -2(puntodidiscon1inuità);
1:=
"Vz '!-1, lnparticolare.in z=O, lafunzionerisultaderivabile (cootr<>la
U Ol. Definita per z '!- -2. Ci aspeniamo punti di ç11$pide dove si annulla il previsiooeiniziale),infani
/ '(z) = .
lsi vcdal'Osservazione4.1 tWz -'ir
246 Cap. 4.Ca lcolodiffe renzia leperfunzionidiunavariabile P81. 4.2. Studio dei puntidinonderivabilita
{Il fanore :i: elle moltiplica ev>' e si annulla in :i = Oba "migliorato" il componamcnto della
funzione in questo punto). per:. __. 2\ /'(z) - ±oo
Definita per-I :S l>::+ l l:S l,ciot lz + l l:S l,ciot - 2 :Sz:S0.
perciòinz • 21afunzioncnonèderivabileehawipWllodicuspide.
perciòinz •e !afunzionenonèderivabileehaunpuntoangoloso.
lnvece/èdcrivabilepcr %> l,:i- # 2,:i-#c.
·sgn(z+ I).
quindi :z = l è punto di cuspide. Per simmccria (la fun:zìonc è dispari) anche :i- '"' - I è 4.1 09. /èdefinitaper:i- > I.
punto di cuspide.
/' (z) "' sgn(z - 2)\l'log(z - I}+ J(:i- _ l )) 2f3
Ll funzioneèdefinitaper:z > I.Calcoliamo
pcr z1' 2. Pcrz - 2,
/'(:z) "' J(:z )ui llog{lo&z)I + sgn(log{ log.i:)) =
2 sgn (:i: -2)\{ toa;(z- l )-.O
per :z:>e
3(z- - -
"' perl <:i-< 2,2 <z<e
Perciòes i$teanchc/'(0)= 0,e/èderivabileint
248 Cap.4.Calcolodiffereniialeperh.llllklnidiunavariabile Par. 4.2. StudiO dei di non derivabilità 249
/'(z)-
/' (z) = ;sgn (logx)· V'(z - i)(z -2) +l logzl· 3{z- :111 /'(%}"'
21
dcfioìtaperx #± l
Per ,.._, ±1"°,/'(z)-. ±oo, perciò i punii z= ± I, di oon derivabili!!, ilOnO pw1ti
per,.. > l, z'f2.
;sgn(lop-)-V'(z - /'(s) -
defmitaperz #O
llogr/· - i1:1:-1 11µ _,o, Pcr s - O'*, f (z)- ± I, perciò il pumo z =O, di oon derivabilità, è angoloso.
l Jx.:,.logz
.
250 Cap, 4. Calcolodifferenzialeperfunzionidi unavariabile Par.4.3.Studiodelgraficodiunafuru:ione
V
qualchecrrott, chevaccrcatoecorreuo.
Esempi svolti
Ese mpio4.7.Studiare laseguentefunzione,etracciameilgrafioo
5x - 3 )
/ (x)=e' ( xZ+ 'J.x - 3 '
Riscriviamo/con1e
f (:i:) =e
dacuivediamocheèdefinitaper x# 1,-3
Cosa ci aspettiamo. Dovremo anzituuo studiare i limiti della funzione in <juesti
duepunti(incu ici aspeniamoas intoti venicali) c all'infinito. 't1vaW
252 Cap. 4.Calcolo differenziale perftJnzionidiunavariabile Par. 4.3. Studiodelgraficodiuna ftJnzione 253
Ci aspeniamo quindi un punto di minimo nell'intervallo (1,+oo); notiamo che disequuionealge brica digra.doa llo,chenonsapremmo ri so lvere: dunquc èinutile
nell'interva llo (- 3, I) potrebbero esserci un punto di minimo e uno di massimo, imbartarsi nel calcolo). D'altro canto le informazioni in nostro possesso
oppure lafun:tioneesseresempredecrescente. consentono già di tracciare un grafico abbastanza preciso anche con riferimento
Ca lcoliamo pertiò la derivata prima: alla concavità. Noiiamo che la funzione deve avere un punto di fll'SSO
nell'intervallo (- 3,1).
,,_, ( S.-3 ) ' )
( ;1:2+2:1:-3+ x2 +2x-3 =
2 2
c(5r3+7x - 2lx + 9+5x2 + 10x-15-10x -4x+6 ) -
(x2+ 2x -3)2
% x(Sx2 + 2x - 15)
=e. (x2 + 2:i: -3/ · OsMrvazio ne 4.2. Diseg nare il gn fi co d t lla fun1.ione un po'a. lla •·olta..Sinot i
l'i mponanu di costrui re il grafico de lla funzione un po' alla vo lta, mano a mano
Si noti che è ne<:essario portare il calcolo della derivata prima (un po' laborioso ma
che si raccolgono le in fonnazioni(eve ntualmente rifacendolo se a un certo punto
algebricamente elemen tare) fino a questa forma finale, ridotw a denomina/ore
tisiaccorgec he ilgraficoveroèdiversodacomesipensava),percapirechecosa
comune, .semplificala e fa11ori::;a1a, se vog liamo es.sere in grado di studiare il
ci pos$iamo aspettare dal seguito de llo studio, quali aspen i approfondire,
segno delladerivataprima(cheèilmOlivopercuil'abbiamocalcolala!).
per accorgers i immediatamente di eventuali incoerenze,epeTcvìtaredi fare studi
f' (x)?: O se x(5x2 + 2.x- 15) ?: O ossia se inuti li. In questi primi esempi svo lti ripon cremo sempre un provvisorio",
costruito in base alle prime informazioni racco lte, per mostrare come que sto possa
orien tare lostudiosll(:cessivoequindiperi nscgnarea llostudentc unrnetodod i
lavoro. Nelle soluzioni e negli svo lgimenti degli esercizi assegnati riporteremo
inveccsoloilgrnficofinale,peresigenzedibrevità.L-Ostudcnteperòè invitatoa
Quindi: procederescmpreinqucstomodo.
=
:;r;: - 1.9) punto di minimo relativo;
x =O punto di massimo re lativo; / (O)= I. Ese mpio 4.8. Studi are la scguentefunzione,etracciamc il grafico:
:;r;: = Ui4 ) punto di minimo relativo. / (x) =:i:1/' (x2 + 2:i:-3/I'
La fonna analitica della derivata prima sconsiglia di calcolare la derivata
se<:onda. (Se lo facess imo, la disequazione f" (x)?: O porterebbe a studiare una w
254 Cap. 4. Calcoklditterenzialeperfunzionidiunavariabile Par. 4.3. Studiodelgraficodiunafunzione
i cambi di concavil/o possiamo dire che, pniehé la funz ione a ll' infin ito ha crescita
sopral ineare, deve avere due nessi a tangente obliqua, in un pun1oz 1 < -3e un
/
Ci aspeuìamo (almeno) un punto di minimo nell'intervallo {-3, O) e un pun to
di massimo in (O, I). Inoltre, i punt i :t: =O, I, - 3saranno punti di non deriva bilità.
256 Cap. 4. Calcolodifferenzialeperfunzionidiunavariabile Par. 4.3.Studio delgralicodiunafunzione 257
_,/I'-..
ricordandoperOchedevonovalerefec011dizioni z < - ,/2; - J < z <,/i /' (z);?: Operx < -../2
Co5aciaspeuiamo: asi ntot i venicali nei J punti in cui si annulla l'argomento ez = di massimo relativo
del logaritmo. Dovremo anche studiare f a -oo, non a +oo perché la funzione è
definitasoloper :z; < .,/2.
258 Cap. 4. Calcolodifferenzialeperfunzionldlunavariabile Par. 4.3. Studiodelgrafieodiunafunzione
La funzione taglia l'asse delle :r; in tre p11nti: una volta nell'intervallo .... ±oo.x = I asintoto verticale.
( -oo, - ./2) (perché / è stn:llamente detrescente in questo intervallo e va da
+oo a -oo)eduevo he in (-1, ./2) perchc / (O)= log2 > Omcntreagliestrcmi '"±
X__.
/( ) <' {+oo concrescitasopralineare(senzaas.obliquo)
OO, X "' __, Q+ y =: Oasintotooriziontaleper:z _. -00.
/ (.)--oo.
Per x-. -1, / (x)"' -;in(x+ 1) 113: :r; = - I punto di flesso a 1angcnte
La derivata prima 6 abbastanza semplice da suggerire il calcolo di/". \"erticale,discendente.
Procediamocosl: Le infom1azioni raccolte fi n qui ci consentono di tracciare un primo grafico
parziale·
/"( >-(----"'-- _I_)' -
\ /
:r; - 2-z2+J+z (2 -:r;2)2 (l+x )2 ·
Non conv iene svil uppare i calcoli, ma semplicemente notare che l'espressione
scritta è oomma di due quantità negalive per ogni z, perciò /" (r) <O sempre, e la
fan:io11eè.sempreconca..-aver.soilba.s.so.Grafico:
\_J
/ (r ) = ez ,r;+J
V%=!.
Definitaperr# 1./(-1) =O.
Cosa ci a.spelliamo: un asintoto venicale dove si annulla il denominatore, e un
punto di flesso a lllngente venicale dove si annulla il numcn.torc ootlo radice
913
= ez ( S(.i- + l )(z - 1) - 2(;z - " <' ( S(z + i )(.x - 1) - 2) "
a
quinta. l)Q\·remo quindi studiare i due punti :E= ± 1, oltre che compo11amen10 S(:r; + t}4' 5(:i: -1) 2 !i(x + 1)"5(z -
all'infinito.
260 Cap. 4. CalcolodifferenzialeperfunzionidìunavariabHe Par. 4.3. Studiodelgraficodiunatunzione 261
Definitaintutto R.
Cosa ci aspeuiamo: la presenza del modu lo suggerisce l'esistenza di punti
angolosi dove si annulla l'argomento del modu lo, = O,z = I. Oltre a questi
punti,donemostudiareilcomportamentoall'infi nito
definita per :i:# ± 1. Anche qui, si noti che è necessario procedere attraverso i J+oo concn:scitasopralinean:
calooli algebrici un po' laboriosi fino ad arrivare a questa forma ridona a fanor Per z ..... ±oo, / (:i: I -e 22:i: 2 _, lo+
comune, semplificala e fattoriwita, se vogliamo che il calcolo della derivata prima
y=O asin toto orizzontale per :i:__, -oo, non c'è asintoto obliquo per
siautileallostudiodelgraficodi/.
:i:-t +oo. ln vistadel calcolo di/',è uriledi sc utere ilmodulo, risc rivendo
J' (z)2:0 per / (:i:)= Jeb(:i:2 -:i:- 2) = eb(:i:+ l )(:i: -2) perz :S O,z 2: I
1 eb(-:i:2+z- 2) per O:Sz:Sl
/ (:i:)= Oper z = -1,z = 2. lnollre, / (:i:) 2: Opu :i: :S -1 ,z 2: 2.
:i: = yfi5 punto d1...
mm1mo rei.; Le infonnazioni raccolte fo1 qui ci co11scntono di tracciare un primo grafico
parziale·
punto dimassimon:I.
L'espressionedi/'sconsigliadicalcolan: r. Larunzionedeveaven:unpunto
di flesso in (-oo, - lfi5J e uno in (- !, 1), oltre che il flesso a tangente verticale
in :i:= - I.Grafico:
/
Ci aspettiamo almeno un punto di massimo nell'intervallo (-oo,- 1) e un
punto di minimo nell'intervallo (- 1, 2), oltre a punti angolosi in :i:= O,:i: = I.
Possiamo ora calcolare f' utilizundo le due diverse espressioni di/:
2
/'{:i:)= { eb(2:i: -5) perz<O,z> I
eb(-2.z-2 -3) per O<z< l
Si noti che abbiamo escluso esplicitamente, nell'espressione di/', i punti
:i:= 0,:i: = 1, dove ci aspettiamo che f non sia derivabile. Per verificarlo,
Esem pio4. l l . Studian:laseguentefunzione, etracciameilgrafko calcoliamo:
/ {:i:) =eix(lx2-:i:l- 2)
2'2 Cap. 4. Calcolodifferenzialeperfunzionidiunavariabile Par. 4.3. Studiodelgraficodiunatunzione 2'3
Esercizi
-3 ' { -"'
{ -S li,( 1).., -5e2 Studi di fu 11tlont guidati, u 11w derivata seconda. !ti questi primi eserci:i è
indicata nel testo imo traccia precisa dei punti richiesi i. ri(;}1ies10 il calcolo
qu indi x=O,z= I sono punti dinonderivabilitli,angolosi. delloderimtasecondo
Per O< z < I, /' (z) <O semJ>"', f decrescente.
Per z < O,x > l , /'(:i: ) Oper2x 2 - 5?: O,x -{i, x?: [i. 4. 11 6.* Sia
:r = -/f punto di massimo re lativo; x = punto di minimo re lat ivo
o. Determinare insieme di definizione di /, limiti alla frontiera, stima
Cakoliamoora
asin totica all'in finito, comportamento all'infinito di/ (cioè dire se ha asintoto
2
/" (:i:)= { e:i.(4z +4z- l0) perz <O,z> l orizzontalc,obliquo,crescita soprao souolineare ... ),evenutaliasintoti.
e2z(-4x 2 -,lz - 6) perO < x < l b. Fare stima asi11tot ica di f nei punii in cui questo è suggerito dalla
forma della funzione.
Per O< x < l,/"(z) <O sempre, f concava verw il basso. c. Calcolare f' (x ). (Scrivere l'espressione trovata per f' e semplificarla in
Perz <O oz > ! , /"(:.: );?: O per modo da saperne studiare il segno). Detenninare i pun ti di massimo e minimo
relativodi/.
2z 2 + 2z - 5?: O,z - J- ./il ,z?: -l + ./il. d. Comp letare brevemente lo studio di f (se occorrono a ltre infonmu:ioni) e
2 2 tracciarne il grafico(evidenziando tutti gli eventuali asintot i, punti a tangente
verticale, ecc.).
Grafico(nonin scala): 5+x2f3
4.11 7.* Sia / (:i:)= 2 +z 1/3"
a. Determinare insieme di defin izione d i / , limi1i alla frontiera, stima
asintO{ica all'infinito, comportamento all'infinito di f (cioè dire se ha asintoto
orinontali:,obliquo,crescitasopraosottolineare ... ),evenutaliasintoti.
b. Ca lcolare /' (x ), studiarne il segno, determinare i punti di massimo e
minimo relativo di/.
c. Determinore eventuali punti in cui f è continua ma non derivab ile,
precisandoche tipodìpuntoè(angoloso,dic usp ide,ecc.).
d Completare brevemente lo studio di / (se occorrono altre infom1azioni) e
tracciarne il grafico(evide nziandotuni gli eventuali asin tot i, punti a tangente
vertica le.i l versodellaconcavità,ecc.)
b Calcolare f' (r), studiarne il segno, determinare i punti di massimo e b. Calcolare f' (r), studiarne il segno, determinare i punti di massimo e
minimo relativo di/. minimo relativo di/
c. Detenninare eventuali punti in cui f è cootinua ma non derivabile, c. Detenninarc la pendenza della retta tangente in eventuali punii di arresto.
precisandochetipodipuntoè{angoloso,dicusp ide,ecc.). d. Completare brevemente lo studio di f (se occorrono altre informazioni) e
d. Completare brevemente lo studio di f (st occorrono altre informazioni) e tracciarne il grafico(evidenziando tutti gli eventuali asintoti, punti a tangente
tracciarne il grafico (evidenziando tutti gli eventuali asintoti, punti a tangente venicale, ilversodella toncavità,ect.).
venicale,ilversodellaconcavità,ecc.)
4.122.* Siconsiderilafunzione
4.119.* Si considerilafunzionc
Studi di fun:ione auidati, con dtrfrata su on da. In questi eserci:i è indicata nel d. Calcolare f"{x), stlldiame il segno, determinare i punti di flesso di/.
testo 11na /roccia precisa del p1mt/ richiesti. E' richiesto anche lo studio della e. Completare brevemente lo smdi o di / (se occorrono ahrc informazioni) e
derivala seconda. tracciarne il grafico(ev idenzia ndo tutti gli eventuali asintoti, punti a tangente
verticale, il versode lla concavità,ecc.).
•l.124.* Sia / (x)=
Studi di funzion e senw derivata seconda. Nel prossimi esercizi si chiede di
a. Determinare in sieme di definiziooe di f, limiti a lla frontiera, stima studian la fu11zio11e e tracciame il grafico. Non è forni/a una traccia su come
as intotica all'infinito, comportamento all'infinito di/ (cioè dire se ha as intoto procedere (si cerchi d i seguire il metodo illustrato negli esempi svolti e negli
orizzontalc,obliquo, cresc itasopra osonolinearc... ),evenutali asintoti. esercizi precedenti). l'unico ù1dicazio11e è che tlQn è richi esto lo studio della
b. Calcolare /'(%), studiarne il segno, determinan: i punti di mass imo e derimta seconda: lo stlldeme è invi1aro a dedurre in a/1ro modo le informazioni s u
minimo relativo di /. CO'IC(lllitàejlessi.
c. Determinarela pendenzadella tettatangcnteineventualipuntidi arresto.
d Ca lco lare f" (x), studiarne il segno, de1enninan: i punti di nesso di/
4.12 7.
4.1 37.* V"- •
--;+2
e. Ccmp!etare bn:vemente lo studio di / (se occo rrono altn: informationi) e
tracciameilgrafico (ev idenzia ndo tuttiglieventu.ali asintoti , puntiatangente
vert icale, il versode!lacone1vitli,ec<:.) 4.128. ·'(=-.±..!)
z- 1 4.138.* e-Im i
4.126.* Sia
4. 172.• Si considerilafunzione
Studi difunt)one eon derivata s«onda. Nei prossimi eserc:izi si ehiede di s1udiare dove A > Oèu n paramctro fissato.
fa/unzione e tracciarne il grajiro. Non è fornita una /roccia su come pNXt dere. Si a. Determinare, se esistono, mass imo e minimo assoluto di f (t) pcrt ;:: O.
imende che è richiesto wrche lo studio tiella derivata sttondu. b. LineariZ7JU'ef(t) pert -- o.
c. Completare uno studio sommario della funzione e tracciarne un grafico
4.151.* 4.161.* (3x + 2)e 11" . qualitativopert ;:: O.
/ (t) =
4.111.• 1:.:3- :n,+ :r.I
4.160.* xe l/(I- 1) dovea > Oèunparametrofissa10.
a. Calcolare in dipendenza da a i limili alla frontiera de ll'insieme di
definizione.
b. Studiare, in dipendeniada a, il crescere e decrescere
c. Tracciareungraficoq ualitativodellafu n
270 Cap. 4. Calcolodifferenzialeperfunzionidiunavariabile Par. 4.3. Studiodelgraficodiunafunzione 271
Soluzioni§ 4.3. (Per studiare il segno del numeratore si pone l ==-z, 1 e si studia il segno di
13
t 1 + 4t -5).
4,116. /' (:i:);:>: Oper -z, :S - 12<:> , :i:;?: l; :i: = - 125 puntodi max. rel.; :r: = I punto di min . rel.
<1. Definitaper :t.f - 1. Per :i: _. - 1'*, /(:i:) - ,h _. :l:oo. c.
:t=- lasin\QIOverlicale.
Per :r: _. :l:oo, / (:i:) - - :l:oo con cresc ila $0tlolineare (in panicolare, senza
llllinlotoobliquo).
percib/h1 unpuntodi lies$0atangcnteve'rtk:ale, disccndente.
b. / (0)=0, per z-0 quindi "' "' Ot pumodi nesso alllngmtc
d Grafi<;o(nonin S<:all):
verticate, discmdmte.
quilldi z = asintoto Vttticale. Pt-r z...., :l:oo, / (cz:) - - efi ..... 'f<Xl con crescita
<1. Definitaper.:i: ;"-8 sonolinean:.(lnpar1icolare,senzaasintotoobliquo).
perciò x= /'(.:i:)=
Per z - ±oo, / {z)- ±oo, con crescita sottolineare. (In par!kolare, senza
asintoto obliquo). /'(cz:);:>:O per O<cz:< j,j <:r:< I.
cz: • lpunto di max.rel. ;cz: ,,. O puntodimin.rel.
c. f derivabile inz • ±oo, quindi cz: .. un punto di cllSpide,
d. Grafico:
272 Cap. 4. Calrolodifferenzialeperfuru:ionidiunavariabile Par. 4.3. Studiodetgralicodiunafunzione 273
d. Grafico:
V
4.1 2 1.
a
/(%):z2c' f(.. -l)
lnsiemedide linizionedi/:z f'. I.
a.
/(%) • z'cl/(.>-u
lnsiemedidefuiizioncdi/:zf<. :1::1 .J'wizionedispari,pt"rciòlastudiam<Jpt"r
"' 2: O e poi simmdrizziamo.
Pcrz - l'° , /(z)- cl/(.>-l)__, { ;..oo(asimomvertie11lc)
/(z)- cl/(.>- l) __. {;+oo(asin1otoverticale)
Per z....,+oo,/(z)-..r_,+oo o;on crescita sopralineau: (quindi sem.a ll.'lintoto
Gbliquo)
f'e.rz __, ±oo, /(z),... ,.z __. +ooconm:scita'°1J1'3lin. (quindi se11Z11asinto!o obliquo).
/'(%) - (3%' - Sz 2 + 3) 2: o
pc-r:
(limitandoci1% 2:0)per
'
Cap. 4. Calcolodifferenzialeperfunzionidiunavariabile Par. 4.3. Studiodelgraficodiunafunziol"lll
V - ,- --,-
4.1 23.
..
4. 124. -
a. /èdc finitaper :r#3. a. /èdcfinilaper:e >O,z+. L
2::0 per.
PuntidiOesso:z=e.:.Lffii.
278 Cap. 4.Calcolodiffereniialeperfunzionidiunavariabile Par. 4.3. Studiodelgrafirodiuna funzione 279
e. Grafico:
{2cos1::i: + oou - I}
- ( l +cou)
SC()ITTponendo 'U1 +1-] =(t+ l }(2l -1)
per:
r(:r) ..
--,---
1-/i(i
4. 128.
O.Hnitapor :t;. l. Ptt :r - l*,/(:r)- - ±oo. 11. .. l 11imo<o vtnk1lo.
p., ,.-±.,.,,
/ ") • ("'''"')·-·
O.fmitainto11<>R. Per :r-±oc,
f(:rl···H
z - ./jpun«>diminimo;z .. -,/3 puniodill'lal4lrno:/( - l) •O.
:r •I Plm"" di ne.so 1 vtnicole.
..
/'(:t) •
f'(z)•3(.r+z+()J/
z'+lz-ì(z+I)"'
3
Al
z -.o lpun1<>d1rrurnmo
:t • - 3 punrod1...--
P..-. 4.l.Studiodelgr.tlicodiun;afUnzione
• .13-'.
lnsitmodidefmW.....: :r ,i 1
.. inlOtQverticale.
J'er z_,±oo,/(r)-•-· - { 0: 00
1 • 0asintoloorinon .. leper z- +oo; perz --<><> / (z) hacrncìt.lsoprallne.,.
(inparti<oiare.llOl>ha ..
•
4.1 .IJ. / (z) • ,..(z'+2z- 3)
Dtfini.. porop.iz. hr .. -±oa,
Ne><guo<lll:
" "' -7,t puntodirninimor<Wivo;:r • ?;t puntodimusimo r<la!ivo.
286 Par. 4.3. S1udiodelgr11k:o di....-.afunzione 287
lnJinncdidtfmizione: zf-.-j
hrz -(-1)* .
W !.
LRJierntdid<fmizìone:zf-.-3. hrz -:l:oo, f,
Per :o--3,/(z)-+oo;:r • -3lJinl.,.O•erlic&le.
Per :r- :l:oo, / (z)- - +oo, ton o.-itii - olintare (in pat1icclare,""" ho r - Ouin1<>1oorizwrital<pcr r--oo.
'"'"°
lJinlOli obliqui od t <OnCOva bossoolrinfmilo).
Per z-+oo / (z) hacmcilasupetlineart.inpanicolatellOflhouiPooooobl;quo.
:?;O pcr2z'+2z-3:?;0,
f(z) 20 pcr - J -,/Ìis;.,<-3;z:?;-3+./il
:z•-3±./i'ipwtti dinùnimor<latiw>
J(-3+./i'i)<0-,/(-3-./ìi)>O.daoui $idoduoecl>O/hadutintcrxzioni
l..afuuioMf<krivabil<in11tt1iipun1iincuifd<f01ita;t.....,..p»itiva,epcr
oonl'asu z pcr z>-J; ditkni, pcrz >-3,
:r - (-tr la>de a =orontan&encoori,,.,..1a1e.
•O pcr ... + 2 "' :r+3: .r-z- J •O; z• t±./6.
O.ll<informarioni<hellbbiarr>o./-••-&1-nounpun«>diflessoin
288 P..-. 4.3. Studiodel graficodiooatuntione
J
("'T".-1) /nonèdtrivabil<in 1t: • O. Perz -O. f(1t:J-s;\ii-+oo, quindi/haun flnoo1
ian,tn!tvtniult in z •O.
_) o'
-,
l'erz - (-2)*, /(zJ-::!fr! -:i=oo.z - -2-.inl<llO veni<alt
Pe. z - ±oo, / (z)- -.o•.r•Oosin1a1o orizzomoltporz -±oo.
/ (l) •O. • .IJ.9. / (z) • o-1:!11. IROi<rnedidtfin iziono:z.;.-2.
F(%) • cz+j.(!::ir -
-2, lffil- -too . .,-1:!!1-o•. -2 un
pcrcil>z - è puato di disoontinui!.à
porz .;.0,-2
Grafi<oq.aUwivo (noninonlo)·
4.1J9.
Dtfuùlaperzi' - 1 hrr- 1• operz -2-, /(")- -oo;per"- 3',/(z)- +oo
z • l,:r • 2." • 3uif'l<Jtivenic>JL
: : ;: : : : hr :z - +oo, /(z)- k>p- +oo""" an<it&sonolincare (.. n,,.isinlotoobliqoo).
f(z) • {los\z -ll+los!Z-21-loalz- 31)' •
z • -luiototovenicaledaoini>tia.1"'"101iange1>100<1.z:lonl>Je<ll'3Hlra(lo
d<finit&perz#-1 pct
f{ Jt) • .. 17/:;,:7.
f(z):<!:O ptr! + cou :<!:liru.
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m• /(./3) • 2/ie-.ti
t.(--fi\ - ((a4./3)•.ti >o
2•,r, >0
P•. 4.3.S!Udòodelgraficodiunalunzione
1
z- - -./13punio dimossimo nl. ,>: ..
2
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/dovc•....-.Ut1pun1<>difltsaoinz 1E(i:fM,o)
-U.U. /(z)• on:tan('ifl)
lnsìemodidofinilionr:z#'--J
Ptt z-{-3)*, (*f)-f.:J- :l:c:o,/(z)- :!:I·
>: - -lpun1<> didl-in<lido 11aho.
Ptt z-:i:o>, (*1)-s- :i:oo,/(z)-:i: J
r • ± f .,inc0<iori=>n1-ali,risp<11i,..,,,.....pcrz -:1:0<>-
/(z) •O porz •:l: / i
..
A.14J.
Dcfmitapcrz -/-0. l'crz ->i)' .
z2+6z+2
/ (zJ- { t'° «•n1af18.oriu(inf.,itairnodi.roincoup. riop.az). .. (z+J)'+(z'l-2)1
Perz -:i:o>,/(z ) -z-:l:aoconcmcitalin.tart;inoltr</ (z)-z-4pen;i6
defuoi11por z1'o- l(intui/ tdi>co1uinua.quindi -okrivabilt).
11• z + 4fasinlolooblòq!IOptT z-:l:c:o
f{z)?: Optn·'+h+2 ?:O,z ?:-H ../i,z :S-3 - .fi
z•-3+ .fipun1odiminimor<l•iw;
Cap.4.Calcoloditf...-endaiepe<funzioroi dl11"8variabile P•. 4.3. S!lldiodel gt91icodlunaf\Jr.zione 297
U16.
laJim><d;<1<f111iziono:z #.:l:I.
+<>"J
J• l ..inCO<ooriu.cnlaleporz-±oo.
z - - 9 + @,,,0.68 puniodimin.,.,reblivo;
3
9
z -. - - .jiji"' -l.9 punto di minimo rolalivo.
8
ID<>ilr<.z ..
2(z'+lz-4)+z(2r+3) u'+9z-8
.. 3zl/l;(z' + lz - •l"' - lzl/l;(z' + lz - 4)1J··
fèilefinioa per z >(<.0, 1,-(.
301
{(>)+<••[('';·)"' +<) -
puniodi"""dcri...t>ilili).cakoliamo
/'(z) ••-r•t•(
/(z) - >'(losJzl)"'·
O.f1<1ita per ,.pO-,funzion< dispari. lauudilmoperz,.O o poisa...-ì>.ziomo
l'ef l< > O, / (:r) • s (loc:t)"'·
l'crz-o+,J(,.)-o-.z•Ot.., puntodi di$...,.,W,ui.-oliminabllt:prolungtiiomo
/{z) .. _
/ {z) ., O pe r ç - 1; per z-l./(:r)-(z-1)>1•. pm:ib Z • ] punto di flesso&
tar\i<RIC "ft"I ÌCale,-ond<:nlC. lnsi• modidof111izione: z,io
l'o< ,.-+oo,/(z)- +oo<"" cn:sciCa....,...iiD<- . / (z)2:0Vr ,,i,.O, / (z) •O per z • l,x - -3(p.obob; lipunti onplo$i).
Per :r- 0,/(z)- - +oo.:r•O&Jintolo>'tni<:alt.
f(l< )• (iop)"'+ - Per "-±oo. / (" )-Lr • l•inlolo 0<inontale.
..
J08 cap. '4. Calcolodifterenv.Jeperlunzionl diuna vÀbile Par. • .3. Studiodelgraflcodiuna funzione 307
1+,/5
-,---
-,
4.1 55. /(:r:) • (:ir+llle'-1). lruiftno didofmil.ion<:R.
f(:r:)2:0per'ù- I 2;0,:r:5
J'(z) 2: l 2: O,
2+z2:•- semprevmo
(! ' "'°""'"" > < l).Quindiper z o-O /txmproon:><C010.
<r..,.,n1mper:r • OJ f(z) 2:0 per•'( 2+:r)-L :50.2+z:5•-··
Unsempliocc:oofi'onto!V"fl«I
"""
Cap. • . Cak:olodill"&renliale pe<!Unzionidlunevarillbile Par. •.3 del grafico di una funzione
per.
/"(r) " {
..].
ln q.intinl.,.,.,.Uo,td<finitaper.
Per :r-(! ..
P•. 4.3. Studio<:lelg111fic;odiunalunzione
lnoi<medidtfmizicM;r,il.
.. ..,;,.,.,.;vmn1; />erz -1, /(z)--oo. z • l11Sin1.,.ovmical<
/ (z) .. o per J:kosz-JW: "' o....... • ../i,z - J,z - 1•· Petz -±oo,/(z)-z2- +00 «111.crndtaoopralin.-(oenuasiolotoobliquo)-
/ (OJ .. /(l•) • v'J. f{•) - 2.<-8+ 1)+2
f(z) •
• -(,f:!j)j<Operopi zin<W/tdtfiniu
..,t ..J.(l•,2"'·
,. \
.. 1w
1-./i
312 Studio delgralicodi"""lunrione
por:r2llf!,:r::;!:f'l.q..,ir.<1i
• ±1; z :r a. - I Jl<llllO"'l oiwo
:r • l?fi pun1odiminirno,..l01i"'; :ra!:{i puntodi massimo rola!i..,.
(Rìrroviamo infonnazio<ii P,OCl<l'IOle ,...l<Pimo n inlOtid>ei
Ptr z:>O,z<-l./'(z)2;0 ptt 0<z:S !!fJ; r<..i - .....
Por -I <z<OJ'(:r)2;0 por -I <:r.S i:f!;
...... irno ... ... ;
••lflo-•)(_<.. I )+ •
:r - 3 pwitodiflaso1 1a1>,.me ollliqloL .. 1) +(z+ 1)(%- lJ) • 2;0 por :r 2
:r•1/S puotodifle'"°t tang..,.«:obliqm.
4. 160.
314 Cap. 4.Calcolodiffe<enzialepe<funzionidluna 'ta!illbile Par.•.3.Studiodelgralic:o diun•!Un:done
.
't:?/i"
-4. 16.J.
hrz -0*,/(z)- g • ;?:O
<f • lpun1odiminimorela1lvo;
• Z · 3(7z'+IOz+ 3) -(7z' +6r) • .1 4.t2+2'1<f+9.
2
Nontdcrivallilein z • O(pm:bedisc<>ruinua). 9(z +lJ" '
P<rz -O*,f'(z )--l.quindillfunzionoorriV1nclpunCodidio<Gnlinuitloconloo
Jlossapmk...,. 1imi1e.da...,,... •da•ini11r1.
(z +LJ"';?:Opcrz;?:-l ,dunquc
1..atun>io<ite«>ne1V1vcnohltopcr z>O;,_hl pumidillcsso(io z * Ole dcriY11c
primacX<onda....., .. istono).GrU••'<>:
rCz) ;?:O per :5 r < -l;r ;?: -u:43,fi'
cdin .,.....i inl<rY111lillfunzion<troncaV1•......,l'alto.
Z • - lp11110dlAes.,,.wi1cntcven>;alc,
/{z)-.i'.y;+ì. Iiuicmtdidtfmiziont:R.
4.165. /(z)•z'(2-:r)"' .huitmodidoftniriont:it. • .166. /(:1<) • •-.. (z' +!:r).D<fll>Ìllintuno it.S-·- - di>pori.
Pu z - ±oo,/(z)- z''"'..., +oocoo aacita topralinoaro. /(z) •ze-.. {z'+!J
/(z) •O p<rz •O,:r- 2 P<r z- ±oo,/(z)-•-"z'-o• ., . O"'"""""'oriamtale.
D .. n
-a
Pu z-0,/(:r)-:z>Pz'.quilldir "' OhnpunlOdi minimorrlalivo f(z) • . -" ( -z..(r+ +:iz'+ (-2z' + per
zs-R
_\jL ..-
U-3.,/i
-
'.j - .. -
320 cap. 4. Calcolodiflerenziale pertullZior!OdiUl'illlllÒllbile Par.•.3.Studiodelgraflc:odi unatunziooe
U 67. /(z) - H-1<'-•1. o.finitaill tuno R U (;.11. /(z) • ... («'-lz+ ll) .0.ftnitailllUllOR
Pa- z-±<x>,/(;r;)-D".,•Ouin<o<ooriu.onlll< l'trz -:t.oo, / (z)-c'"z'- { ;"° ..,.cm<itlsopnilinear<
Jr • lpml:W>Hepuooo...,...,....
, .. ouin1010oriz<onlllcpors--<>0, nonc'ò "'into<oobliquopor .: -+oo.
4.169. /(z) '"'e ... l•' - rl t .170. /(z) • •"'{h' - 1). Dtf1ni<a su tuttoR,
DtfmilasulUllOR.Ponn•ll•P<'l" lf'..,z',z•"E(-1,0). Pcr z-±oc,
-+QQ
f(z)-lf'•':sz>-{;'
flz) ..
z • otun pvnl<>lftl<>looo.diminimousohno. Pttz ,,_ o/tdtrivabil<,c
/'(z) • .,.•'(3z2+6.z-1)2:0por
/(z)•lr- lz'+zl
/M • Opcrz • O,:i: ..
--.--
1-.,li
/(l)•(o"- 1}e·""
1 minimodi/ :.J,
b. /(O) • L: /'{O)•-y,/(1) • 1-,,C+o(l) peot _, 0.
Leinfonnuloni'°""Jii$Uffitin>tip..-..,gnif1<oqualiwivo:
.P =
/ (t) - ··"-··'-":
=i=
e. Glidmwnll..-a:ohi...,.Jih uff><:ìmtioincciar< ""graf"'oq.>tlitalivo:
--+.- •«t,
l'a'tiòlafun>ion<h111inl01iOfÌzzQllUJip<r1 -±oo.
=L:
Cap. 4. C91cd:iditterenzialej)l!l'funzionidl unavariabile
ricrovandoowiamentcloilcs.sorisult.ato.
Pc-•:i: -o,
F.ttm pio U3.
ApplichiamoDeL'H""pi!al:
(2ninz+C<W:-11"}("h-")"" (2.uiru:+cou-•)("h -•)
cotg'.< cos z
1
Pertantoillimi1ecerc:atoVlllc2.
Sappiomo giJo che ulc lim;ic vale O (v. cap.J, §J .l.6, Proposizioo• J.2). S..
etroncam<:111c,f;lllcolassimo:
Ovvilrl><'tltc,t
!im (Jog{l + z ))' • liml / {l + :i: J. 1
......, ( l + z)' •-<> ! '
C. Se illimltedi/'/g'non esiste.
n 1.1 1t11 si può sul limite di / / g. • - 22; , quindi h (z ) .-.. 2:i: falso !!
t... mplo 4.17. Eviden1emen1c la corn:lusiooc Ciò dtt è scorre-no non t 1pplicare il
di De l'Hospitol, ma voltr dedWTC da tt-'O non 50lo il limite ma anche la
C• l«Jliamoprimail limitcrongli11rumentiviJtinelcap.3
Cap.4.Calcolodiffefenzialeperful'IDoNdiunavarillb'le Par.4 .4.TeoremadiDel'Holpilale f"""""'diTaylor
quandobmaapplicarcilTcor-cnuodiDel'Hospital:
"' Drl'Jkupila/.
4. 181.•
Altricscrcizi1UltcorcmadiDeL'Hospit1lsonori!'Oflatipiù.v1oti inq,..s10
paragrafo(§4.4.ll).comcc.. rcizida 1ffrontareusando il 1eorcmadiDe L'H<>1pi11I
oglisviluppidiTaylor-MacU... in
l36 Cap . ... Calcolo differenziollepo<tul'IZicridiunavariabile Par . ...... TecQmilctiOe L"Hospi.laformulildiTaylof
Come abbWno fano nel cap. 3 ptt i! simbolo di "uin!Olico". richiami.mo qui pcr :t- +<X>
akunlfanicl>erigwirdanoil•imbolodi "opiccolo" elcsueproprietà.1:hes.uanftCI
imponamipcri l rom:ttou1i lizzodi quesro•imbolonel calcolodeilimlrimedia111c
svil uppi diTaylor·MacLllurin(di<:ui ciocrupcrcmo subirodopo) Dimotfrui<loc. Vl"rifichiamola definiUooe{2).adesempiopcr(d):
cl>e "'
parlicolannente urilc per climomve le propricti dcl simbolo di "o pi<colo",
come vedremo.
va ltna oolo da sinisrra 1 dcs1ra: "la funrione z l 0 piccolo di :i", mtnlrc "o
! i:; ;;';'i.! t:;.t:;·riamen1c uguale• :i: 2
. Alrrìmcmi da 0 e e Kguircbbc
Alloro, />1trx - x o.
pcr z - 0;
/ {z)- g{z).,. / (z ),,. g{x)+ o(g(")).
Dimo1trian10 ,.,._
I.a tesi t / (z )•g(z)+o(g( z )), ossia / (z }- g(:<)•<>(g( io)),
{/(l<) - g(z))/g(:i).-0. Ma
0$Sia lllz = :i +<>(z) .
(/(z )-g(z ))/g(z) = W,- 1 - 0
Ossen ·ario no 4.5. Confronto In l' u.o di 1•·iluppi e l'uso di ttlnlonl
asinlotkb•. Le n:l.uioni appena scri11c mettono in luce uno dei va:itagi
Dim<.>siriamo -4- . delrosprimc:n: i limiti notevoli mcdi1me "o piccolo" inva:e che median te
Poichéperipo1c1i/ (:i)• g(z) + o(g(.:c)), "ui1'101i«I": ru.so di "o piccolo" pttmcttc di scri\'C'l'e ugw.glionze, .
un'u11uq lianu è molto vuutilc di uno n:Jazione u intOliu. Ad esempio, la
g(:i)+o(p{:i)) • - I n:l&ZÌOl>e
g(z) g(:i) g(:i) '
p<"rddini.tionedi "opi<colo".Ounqlle/(z)/f{,:i ) - 1. 0YVero/(:i)"" g(:i). O
'%1"t
(t1 " )o=.,11 - > ' t&l"t 011.000Jd !P !f rw >l•!p:>WW! OJ01 o a.iii• J>'l
{"l<> "" ,(("l<>+ ") 'f6 \ 't ovos _ . !P wn>1• J11ni •! !P o isomo
(,:<Jo • (r}o+ (,,,}o ·u;1·r
O•(,z )o -( 1")<> '16rt "(li)o - (li)o + (/)<> D.JOl/<> (li}o• /'"' 1
(,z)o + r • ( t-"l<> + t"t + r." 'Ofi rt '(IJ)O • (/)O M >/J"IJ - /'"' 1
tr l<> + 1z •(•z)o + rr +-.r- "liirt "(V)o "'"/OJOl/" (V)o""6" (1J)o• /H V
fr Jo • (•"l<>+ .:rr +,,, w 1·t :(v )<> • {{v )o)<> ·li
C." )o w (z)o:i: 'Li l"t ((/)o + / )<> f
(.=f.)o • 1•+zi; ·911 1·t :(.J)o"'".(/)o ..,
(:i:J<> • t"t ·çsn '(li/)0 • (6)0·/
{z}o a. r +zt ·u1·,.
'(/}o - (/)oT(/ 'Jo
·o " "I H p/ o ..,,,_.. OU<n" :U!Q (/}o-
:W2 Cap. ot.Calcoloditle<entlalepei-funzionidl...iavariabile Par. • .4.Teorema<:liDeL'Holf)ii.leformula<:liTaylor 343
,, + 2z'+ o(:i:'+3r) - l:Km plo4.l l. C• lcoliamolosviluppo al4• ordinedella funùone .,li"'+Z. siha:
2"' + o(l ) =
l+Jz +o(z )+o(z') •
(z - 2z'+o(z'J>'•
+ -
Sviluppi dì Macla urin di funzioni elementari
0...rvn.ione 4.7. S•"iluppo di uu po!nu a et ponente r<ale. Tra gli sviluppi d i Scriverelo svi luppodiMaclaurin al4• ordi,,.dilog( l + z ).
Mad.aurindelltfoozionielementari.n•erfutun'a11ef1Zionepanicolarelosviluppo
dell.lfunzìone: Scri•·ettkl sviluppodiMacLaurin al5° ordinediShz.
Per riconlatt la ( ") si nofi che • numerato"' c'è il prodotto di A: numeri 4.222. Scri•·ere lo svi!uppodiMacJ,aurin all " ordinediarcsill.1"
($0liwncnce non inctri!) a pani"' da o e.so(uacndo I ad opt i l)llSSO. Il calcolo dci
çoe fficicntibi nomiali gencraliuacirichiedeun po'd'anenzione.porciòp«<entiamo 0.SC!"·a:zione 4.8.Svll•ppidiM•claurl n difunti<o niparlod ;,pori.Seuna
unesem piodetUigliato funzionetpari (odispan).net suo sviluppo di Mac:Laurinoompaiono S<>lole
potenze pari (rispetfr;ame•H•. dispari). Qutsto ha una conseguenza impor!antc
sul11form 1 delrescusecotldoPoanodiqL>CStefunrioni,cheesemplifichiamo,,.1
caodellefunzionitrigonometriche .
:W5
In realtà, iappiamo <he il Jl'imo 1ermiM dello .wiluppo çhe campano Es.rclzl su .sviluppi di MacLaurin di funzioni elementari (2)
(.llJ.
(.lH.
(")
4.225. Scrive,..,losviluppodiMaclaurinaJ6°ordincdicl;.
Anzi. questa se.conda U@l&gl ianu çon\icoe piil infonnnioni della prima. Sono
enuambe cortttte, il che può o;onfonden: le idee (come mai ci sono due mod i
di.-ertidiscri,.. ,..,;1,..,110,nonequivalcnti,cppu"'IO<IO"fl!"'mbiglu11i?).llmodo 4.216. Scrive,..,\osviluppodiMaclaurinall"ordinedic ...
.
l• mpio 4. IJ . Scrinre t s,p/kilumen1t lo sviluppo di T1ylor al con
e'• L + t + + o(t'), restosccondoP•BllO,pttl1funzionc
.
sosiitucoidal •-z'siha: / (:z)•e-. centn.tonelpunto;ro • 5·
In oltre puolc, si <hif:de qui di calcolare lo svi luppo della funzio,.. composta a 1(i) -J<;
partiredallaformul1noudcllafunzioocelc111en1are(inquc•tota$0,e')enon,
invcce,c.alcolandale<lcrivatene\\'0<igincdallafl'im• 1!lloqwtna!"'Tla funzione
,. -r (si noli che il molto più vclo<;c). Infine, si noci che se si
4 Volcndc>far<1111"onaloiùnum<rica:wpponWno<bclllungho""'...uadiuno&&<110
"°"iomi•unt
,. la
dame un"appt..,..imuior.t preo;..) o.I e<n1im<ln>, dhll <ht f 3.2±0.0L .... Mcht
3441 C.p. <1. C.lcolodilferenzialeperfunzionidiunava<llbile Par. 4.<l.T..,...,,...di09 L'HolpitalelormullldiT8'jlor 3"7
4.4.D. Calcolo di limiti e parti principali mediante sviluppi di .. .,+o(z ), -sin:r • -o:+o(z),quindi
MacLaurln e applicazloni
Entriamooni nel vivo dcl discono sugli s.-iluppi. ln qlllWI scziooc illustn:rcmo Nurn. • :r +<>(z)- :i: + o(a) + • <>(z ),
l\nilizzo dcgli sviluppi di MaeLaurin per il calcolo dci limiti e confrontcmno
1alwl11questo procedimentoconaltripj visti. ln!U!tociòchcdimno,si tengo uguaglianzacl>tnon ha nientcdisbaglill<>maoon!ienctropPapocoinjormo:iOM
beflprcsentequantoossen'alOMllcsczioniprc«don!ir\glllrdoalleproprietàdi "o pcrperrncllen:idicalcolareillimitc.
che qui ucilizun:mo.5tni.a riconl&rle HpliciWMnte ogni volta
Data rutiliLà degli sviluppi çalcolo Jci il p<Oblema di come ordine (la dispari. quindi il suosviluppoconteml solopotcn;ecdispari).
Asuavolta.pcrleproprictàdcl t irnbolodi "opiccolo",!osviluppoalJ" ordiMdi
il m<'oo laborioso possibile, CSl<l stesso un problCITill imttcssame. .,.-.. si ouicn• molt iplicandoz per lo sviluppo al 2" ordine di .-.. , che 1 sua
Variesempieoucrvltioni$&lallnoquindidc<lica1iaq""sto volta si ou icne caloolando per I • - :1:1 lo sviluw<> al l" ordine di € . ossia:
€- 1 + 1+<>(1);
..
z e-" - sin.:o:+
-r(1 -,.1
On Jvi!uppiamo o:ornc funzione di h il qu<.>ziente. La oonosccnu degli sviluppi • I
+ + prim"oridncdiesl"*"nzi• leelogani unocidiccsubitochelosvilupp<>al
primo"ordine dcl nu111<"1"10tt non è iiioniftcativo (fcr>omcno della ca,,.,.,lluiofte
dellepaniprincipali);quindi.sviluppiamo a lJCC(lnJ"ordine·
= l + log(l + h)-r:'
- - ,, - - -
1 1 1 1 1
• I + (h - h /:l +o(h )) ;:. ( I+ h + h / 2 +<>(11 )) • - 11 - I.
Larichiesta didcWminattlapancprincipak J igni fica : iviluppan:lafuntione gr.di a cui occorre sviluppare i di.,..,ni fattori: il crilcrio di ogni fattore
fi oo•\primotennine signif\calivo(ciot-11111\o).
semplicemente una Slima Hin!Ol iça: per arrivm:i, pero, puòdani che non blsti sviluppo.
panire da stime asinlOlichc. 111& sia necessario anche quakho: 5viluppo.
Coosideriamoilterm inc: l:Hmpi<:J4.l6.
o.Scrivereloov iluppodiMoc Laurin al J 0 ordir>ede!lafunzione:
{2+ws3z-3Clu: )
/(r.) • Sh(2:i:J- 2e'.
Perottenemcllpamprincipaleoccorn:sYil"PP"•lo • l2°ordinc:
b. ln baseaL .,,lo1vi lllf'PO<kCermin1uoalP<JntO<J{enonad 1J1ricalcoli
(2 + cos3l: - 3Chr,) • effettualisullafunzìone). din: Rlafunzìonepreseniain:i: •O unP<Jntodiminimo
"'lati•"O, dirn...,imo,,., lativo,di flesso,or>eSsUnadiques1ecose.Giusiificarela
risposti.
• -2 -z'+z'+<J(z')
Perta11toTordinedi 11. lapanc princ ipa.leè l296z 11 .
°"4>rvadoae 4. 1(1. Sviluppare i vari t•nnlnl In modo coon:nlc. Si faccia b. ln l>aRalloJvi luppo,r,
anenzior.c, i>e:ll'escmpio precedente. a qLICS!i fani : per dctmninare la pane
/ (:i:)- / (0)- -r.1 :SO
troppobasso.puòcapitarediperdereinform.uòonitinoaooosaperpiil Es ercizi
dctmninare la parte principale. In qucs10 caro oc:com: ritornare $Ui propri paMi
tviluppamiouhcriomltntclerunzioni 4.134.* Sia
Si çon1idcri la 1Cguonto .,..logia. Il numero e ' irruionllle. dunque è
/(z)• k>g(l+'l.t2)+4 (cosz - I ).
nlPJl"'SCnl1Uo da"" allincamenio decimale illimitato (ma""" periodico). Per
approssimare e mediante un numero razjonale, possiamo ocri"'-"" le prime cifre o.ScriverelosviluppodiMacLa..-indi/finoalprimolefminenonnullo.
decimali.ade1Cmpio b.Utilizzandoquestori5ultato,calcolare
. .. 2, 7182 ..
. .;r:;:7èii - 1
cheJignificacheeè uguale a 'l,7182 più unaqn.tntiti inferiore • 1/10.000
..- .
Sino1ir.,..logiatra Jviluppodìunaforuion< alrordineneopprossim.uionedi
4.:US. * Sia
unnurneroimi.:ionlileçonleprirnendfredccimali:
/(z) •
funtione(nonpolinomiale) .... numtTOinuionale
Scnoncioccorrono4cifredecimali.pouim>oscrivereadesempio
. .. 2,11 8 ... a.Scri•·erelo s•·iluppodiMacLau.rin a12• on[i,..dellafuntionc:
-·
6.lnbasc1lsolo 1vi luppodctenninaioalp11111oo(enonod ahricalcoli
rlfntuati sulla funzione). dire se la funtione presenu in z • O un punto di minimo
rt"lativo, di massimo relativo. di nCS$0, o nessu111 di ques1e <<>Se. Giustificare la
356 Par. 4.4. TeoremadlDel"Hoapitiileformuladilaytor 357
U -"·* Q
4Scrivtte lo1v iluppodiMacL&urin aJJ• on1inedellaf\IJIZione: gius1i[/COIUJQ/ori•poslodato.
"""""
tertoo:linel
funtiooenon polinomiale ileui sviluppo di MacL&urinal ....
Esempi svolti
Esemplo 4.Z8.
chcolcoliamooncon DcL'llospiUtl
(11.-arian:dclparamctro <>ER).
Sesvituppìamoalprim'ordinebrquu1itàtn1parcntcsi,oncniamo
AncoraDeL'Hospital s; n:z - log(I +z) • (:z +o(:z ))- (:z + o(:z)) • <>(:z),
1
-;:Jpcos(l :z) - '2 bÌ'Jl•in(;:z) -(ti- l)(i) cos0 >:) "' -i, equlndinonriuKiamoadctenninuclapartcprincipaledcllal\tnl.iooe. (Siooti
che nello sviluppo Krillo non niente di sbogliato: JC<11plicc1nenw., d sono
chcquindièillimitcccrcato
A titolo di coofronto, riS<>l,iamo lo Sl..SSO estttiiio ncgueo>do il cambio di (sin:i - log( L •
varW>ilc:i • l + h:
no Pa... 4.4. T6C:Qm8 di De l "Hospilal e !Qrmula di Taylor
e_,._'loou+!
:r• 1oa( l +ll: 1J
4.26! ••
...)..
lim (:r+ J) (•••)_ g
,1z
r r'+è( 1 -:r1)
.c:>[.,,(» - 'v"+>)['
1
lim (2sin:r +en:s(6:r)) Jim z'{e'l ... -<:Ot!-pJ
.-f .-- sinl (l /")
- ""n:z
I :r - sin ' •
Par. ,_,. Teorema dòDeL"HOSl>italeform<JlldiTaylor
1og(c0u -< )
lim ..,9"-=4
•-?'sin(:c-2)
Cap.4.C*'>loditfereniialeperfunzionldlunavariabile P•.4.4. Te<nrMdi0el"HOapila11forrnuladiTaylor
r / {z)+l-zsin2o:
/ (z)• 7
.i.:,Clu;-;(1/z).
{prol11r1gata pcr con1inuità in :e •O ponmdo/(O) .. J).
a
4.2'>5.* sviluppodiMa.::Llurindi sino:).
b. Calcolatt/' (o:) (dll lla dcllnizionedi/, nondallo sviluppo!).
4. 177. 4.178. U SO. Svolgen: di nu.ovo gli c""rcizi 4. 177, 4.178, 4.180 c.
(&SS<"gnati in pr..:edenzacomcesen:izi sul teon:rnadi De L'll0!1pi1al). utilizzandc
<>111glisviluppidiMacLlurin.Siripo11anoitcsti :
/ (z )• c"; I
(p<olungataperccntinuitàin z • Oponcndo/{O)• I).
a Scri\"crc lo sviluppo di Mac:Laurin al J" ordine per/ (5fnmando lo
sviluppodiMac:Llurindi <O").
Calcolatt /' (z ) (dalla definizione di/, nondlo llosviluppo!).
c. Stobihn: u / 1 eontinua in z • O, giustificandc i\ procedimmto ""guito.
/ ('>'}• 7
Si1f(z)unafunzionet1lcche (prolungata percoruinuitàino: • Oponendof(O) • I)
/ (o:) • 2 - z 1 + 3-..: 4 + o(o:') pcrz -o a Sl:riven: lo • viluppo di Mac:Llurin 11 4° ordine per I (sfruttando le
$Viluppo diMacLlurindiSll:o:).
Il. Cak:olarc/' (z){dalladcllnizionedi/.nondailosviluppo!).
c. S1 abilite..,ftcootinuai n :i • O, giu.iificondoilprocedimffi1oscgu;to.
4.JO l.Sia
Silo/(z) unafunzionetalt'chc
/ (z) •
/ (z)•- 1 + 2:i1 - 3:« +o(:e') pero: - 0
(prolunptapcrcontinuit.àin 1' • 0 poncndo/(O)• l).
366 Cap. 4.Calcol0dillereot:*perfunzlooid!u111 variabile 317
Si h•cosl(1ralarciandodireu.amenteirermini diordineuoppo•lto):
/ (.,)- e+"
Procediamo come nell"Esempio4.14. Qui lcoosesonopiùsemplici pcrché la
fontione più in1crna (z + .,1) gil wi polinomio. quindi coincide con il Sl>O
ordine-!).
Gap. •.CelcOlodiflerenzialeperlunzionldiurlllVeriabile Par. •A. Teorem11diO.L"Hospile!•lormuiadi Taylor 371
EserclV
cos(Sh:<)+: ?(•i=)-2
(•lnrlan:dclparametrort"alca )
4.303-* Scri•·c,...lo1viluppodiMac:l.aurinllterz."ordi'"'di
/ (z)• 1-:+z•
-
4J06.* Calcolare
lim 2cos{e'-l)+1in(:i:'+:i:3)- 2
,.
ai rÌlrova lo scritto sopra. si "'1Ci>c in Cl.$Ì tbt>as!Ana
scmplìci il calcolo delle sviluppo di di u111 funzione composi&
4.179. S>'<:>lg<-rc noo ..mcn\C rcscrcirio 4.179 (cl>c proposto come
lhf<li"'1leladcfinizioncrioultapiunosroiaborioso.
cscrciriosultCO<cm1 diDeL"llospi1al). utilizzandooniarecnicadeglisvlluppidi
furuiooicompostc:
372 C1p. 4 . Cak;Olodjlfe<enlialepe<funzioni di una van.bile
Solu:ilon/§ 4.4.
Applkhi""'° DeL'li<>Se>ital
Qwstotil limitccer<alo.
Applkhiamoon<ora D<L1lQ6Pital
Applieand1><1nil leor<ftlldiDeL1lQ6Pilal,cakoliamo:
...,u.:lill limi1<cerca1ot -j
Applòcan<loonil1«nma diD<L'li0$j>ital,cakolian>o
sin(u)(T+T+z-3) sin(n)(T+z'+z-3)
Applkando """""' il1ooremadiDeL'llospital.cakoliamo:
loa'z - (z-1)1
cai«>liamoillimitcdell'uhirnoqoorieruo1<rinomedi.l ... D< L1fospital:
Quindiillimioccert.OlOt -fi
• m.
loc{1+:.:,:)-siou: _ -ml Anan<000.L1losp[IJJ.-....:
-•'lln( .. •
Applic:biamoDeL'llQ6Pitol·
Par. 4.4. TeoremadlOel"HospitalefonnuladiTllYIO< 375
La--o difT...,,.,,.difuntion,iohclmdoorll>azm>""""'•zm>.pcn:iòèvera.
_ 0-Z..2·6 +0 _ _ &.,
Tesi:<:·ci,/) -ofJl - o(c/),0t1iac/o(l) • / o( l)•c/ o( l). <ioè
.:o(l)•o( I)
theèillilni<e<ercolO. llproclouodiWlllfunzion<
Osservimno<hrillimilem1risolubilc-hrc..•trumtn1ipftl<lem<nlari.Notando<hr J. Tai:/·o(l) - of./1),dot/g·o(l) • /1·o(L),ovv».
e. o(/)" • of./").<ioè(/o{J))" • ro(l).dot{o(l \)" • o( I).
Lap<11 .....
f Git.dm.o.tn,._
(z'+.,.+;r;- 3) • {r- i)(z'+2.<+3). g. Tal; o(o{h)) ,,. o(h), oioè o(ho{l)) • ho{I), cioè ho(l )o( l )• ho(l), <iot
u... o(l)o(I) •
llprodoltodiduefunl:ioniinf.,;t<simeèinlinioesimo.perçiòèwrn.
!t. 11/ •o{f) .. 1 .. o(h)allonf • o(h)·
sin( .. (z- 1)) - sin(u-•)• - •in(.,z), lnfani: .. / ., o(f)•1 - o(h)alloni
J .. 1 .o(1) •1 - ho(I ), quindi (poi<bo! il proclouo di duo funzioni è
pcrd6 sin(u) ., -sin("("-1))--.. (.,-l)pcrz->1. mrinitcsimo)
Usandodlquestidue&niabbiamo(sftuttandolaprimastimaasin101i<a fo1 .. 11<lprimo J - ht>(l)·o(l) • 4· o( l) - o(h).
..... l
sin(u)(z'+.,.+:i:- 3) • sin(n)(r- L)(:i:'+2z+3) _ Poi<bo!/-1.siha/ • 1·..,_to<tw-l.[)unquo
{r-l) (z- 1)1 /o<.l) "' l1"'"o(l) • J·o(l)
perdo!w·of. IJ • o(l)(il prodorlodiunafunz'°""infinhesimac1JRaMlzione1mdentc•I
(r- 1) (;r-l ) ·
I. u / - o(g)ollorao(./)+o(g) • o{g), <ìot fo<.L)+JO( l ) • go(l).
Poi<bo!/ - o(g),/ • JO/l)c
/{r)- n Ìn%<0Sf" /t>(I) +IO(!) • JO(l)<>( l) + go( I) • 1!o(l)o( I) +o(t)I •IO( !)
pcn:bo!o(J)o(l)+o(l )•o(l)(i\prodoltodi dutfunzioni inflllÌl<Siint""""'"1e a una
funrioneinfinil<simlf
l + 3z:+o(z:)
Slu" • z+i:ii:'+rlo:t'+o(r)
cos:a- • /(z:) • e' +:ic'(z- +o{(z-1)')
...,.iru: • z+jr+o(x')
((;r;J ... -wu:;f'G) - -Ji;
sin(z°) • z:'-à>:'+o(z:') f"(z:) • -(1 + ian'z);r{i) - - i ;
los(l-z) • -J:-jz'-ìz'+o("')
ffi, • L-z'+z'->:'+o(z'J
•"' • L+2z:+2i'+lz'+o(z'J
1-jz-jr-t;r+o<r1
__ !! los(l+f)• 1- + 0(11)
z' z' n·
•= - i-4 z'+*+o{r')
-(1-z'"+o(z'))- (:r- •
380 Par. 4 .4. TeoremadiDeL"HospitalefQrmuladiTaylor
/(")-
Pen:iò .. .. ot ... po;n!Qdiminimortl.alivoper/
/(r) • J<+'f+o(z' J.
-(l+2z+2z'+jr'+j%'+o(z' J) •
/(r) • -r+lr'+o(z')
sin2z • :lz-
2:re .. • 2z+2r'+o(z');
/(z) • 2 - r'+:r'+o(z").
2.-Z - ml
" "'O tunP111110sutiollario. ditl.....,dioc:ltlldeote ApplichìamoonconO., L"llaopilll(dopo••·erstmplifica10per2)
Par. • .4. TeoremadiOel'HoapimlekinnullldiTeylor
fomD1diindttcrminarioae(l). Rilcriviam<>
ri+:SZ0-9z+5 .. :r"+;tz'-lh:+r> - :r>+3z1-lh:+5"
(z +l)1'•>)_ 9 .. . (..,)loo(.+>)_•_ •
CakolWnoi!limilo.i.ll'utii""'quozicme$Crinomedianteil1oormiadiDeL1h»Pital
.. .-1.<··..)loo(·...i--- 11-
-·-l(z+2)1<>C(z+3)-21<>&3]
+ 21oe(z +
4;- 21oa3] •
_,,.si vede llOn en - l o applicare ili Slnlmonti dol <a k:okl AppJicbiamoO.L11ospitol:
Siwebbopo1utoancheapplicar<O.L1tospitalecoko-.:
"""""'°"°"L"llospital:
titn ! . (2-.r-tlsWlz)'+( lshz+cos(&z))(-2sinr -36cot{6.z)) ..
-iz>+o(z')-i.<';
Calcoliamoillimi1e<loll'uhimoqu<>rierue....moro!TtomlU>diDe L'Ho<l'itol:
Fonnadiill<kterminuiont [I J.
,.<.. _ _
• -2.r
prn:i6 / (:rl-!;; - • q•ts10t il linlil<cna10
Cakoliamoillimittlltll\lhimafuntionoS<rittamedi._llLeOte<T10di0.L11ospital
Cap. 4. C8k:olodifferetm.!eperfuntionidlunavaritlbi!e P11< . .t.4.Teorem1diOel'Ho$pilal•lormuladih\'IDI'
Dca • (loJ(l+2z)-2z)(loa;(l+2.r)+2:r) •
Fonnodiind<tmninaDonc [I J. PolcMl"wpntnlodclk>pritmo1mdc•I ,
poso;...,11imano:
• locakx>liamoconO.L11<>lpital.
<.. • l+:r'+o(z');
-"'0-n +o(z') -
Par. •.•. L"Holpital•lomWcli Taylo<
c'ICJs'z-e(z-1)'
pon;i<\illimi1<dipan.,.,.t..gwolo1
<booalooliamo<OllC<lftmadiDtL'H°""'itol
• rnJ -
c11tt illimi1odipanoma.
Appli<ltiornoDtL1toopital:
'" [
·-·.. ' (, _!)+!]
z 2 - ·.
ll limil<dipartet1t1val•\ .
·'(·'-"'H)) -
DtL"lt""PAI:
3to Cap. 4. C.loolodifferenzialepe<ful'IZiotlidlunavariabile Par.4.4. Teo<emadiDeL"HospitalelonnuladlTl)llo<
Pertillil
los'(1 ..•
-I
I
l ... . .
O per o>l
-2+f
+<:Cl per<><!
!!:':!'t;i":' - [ij]
4.180. ,.
zlof:(l+2z)-2r1
- (!+!). loc(r+.-•J • ioc(r+l-z+jr+.,(r'J) ·
e.. • l +r' + f+o(z')
Par. 4.4. Teorem1dlO.
C1koliamohohin>olirni1ecolT_.1n1di DcL11ospilll:
Qulildi
.m ..
-e')r" • c'(e--•- L)r" - (e--• - l)z" -
siii 22z·sin(r')-(lr)'· r' • 4x'
•k>i(t+l - •
. ..
Quà>di.per 1 -+<>o, (L- Thl) • ..
Abbilrnopen:;.)dtlennina!o il xiuonie.,iluppo:
(')
Pm:iò.per z-0':
Cak<lliamoillimiiedelfl>ltima...,...ssior>oconDcL"lloopiu!·
U 'N. f;.
chotillimioocen:at<>.
loblse alt..(•)Jl"MWnoquiP<li"ri'°"'"
pm:il>
4.l91>.
a. /(•J - 1 +l:ir+J.c'+t,r+<><:z>1
( b./'(:r) ..
e.
l1\ospilal)./'(O) • j(akoW>doi11imiled<lrapponoincrem<1111le inbasell lo•viluppo
b.
Par.4,4, T.orem•diDll l 'Hos!)ital efQrmul.,dl Ta)'lor
•oo(stu:}+ Ch(si,...)-2•
&Ji Jv;1upi>i di M0<l.alrio di SII e Ch); f (O)•O (eokobndo li l:mitc •1 npporto
incrtn>tn(oloinbio... • llu1>it•wud<1mnin.ttoal1"'nlO<>).Pm:ib / 't<OO'llinuain O.
• 1- f - +o(:r')+ l + f - z., +o(z')
los{l+l} • l-jt'+o(i')
.... - .. -%:\
Allora uWe wwe un so/punto e€ (a ,&) /a/e che /(e) • Clel<>succeui<Jne
z 0 1entkt>ep"<iifc11.,. &inveudi...,JereloJWllelo
:.i.:o*'- l )+<irt(r+z')-2 •
• 2 -r-z'- +o(r'}- i+(z' +:r') +o(r'} "' - ;r• +<>(z' ) .... -..-%:\
z+log:i: • CI.
Alalesoopo
a. Si vuifichi che le ipotesi del mc:todo di Ne ..ton sono verific11c
wll'in!ervallo [;, 1J:
c. 1icalcolinolc:primc:i1cr1llionidelrnetodo,fincho!ilri1ultat<>sistabiti.ua
ncllcprin1e4cifredccimali .
Par. 4. 5. Applical:òoni • çak;donumerioo
t;+ft-
con•·ersenza sarìl perdifeuoopcr ccccpo;
g(t )- 1 - 1/Af - 1- c. s i caloo1inokprimeiterazionidelm<10do. f111<:hé il riS1<lta1<1 si stabili""
nellc pri111<'2cifredopola virgoLa
o•
.
{
<>o •! "· Medianie un coofronio &111ftC:o d<tenninarequante 50 lution i ha c dame
una prima locali.nazione.
"" - g{0.53788) - .. 0.56666 ".309·* Calcolare con • P!'f'O$$Ìn1Uione l'unica solutiooc reale
deltcquaOOncr'+:i:+ l • O.Atalfl r>e
a. Mosuveclle il m<IOdodi
b. sçri•·= u plici•-nle t algoritmoitentivo;
,., • p{0.56666) • .. o.56714
c. cak:olate esplicitamente le prime iteruioo i. fi11ehé le prime due ciFn:
dKimali sistabll!nano
4.J JO.* Calcolare coo appros.simazion• l'unica soluzione 4.5.8 . C• lco/i numerici •pprosslmati
dclreq...wonc logz .. tal fine mediante la formula di Taylor
o. Mosm1..,cheilmc1ododiNe»too è oppli<:abilewlrinmvoll<> [l,2];
b. scrin.., e•p/ki1<,,,,en1t l'algoritmoittn1.tivo; Rifcrimcnto:librodites10 1BPS1j.cap.4.§7.4
Llformula diTaylorconrestosecondoLlgningc:puòou ereu1ilizzatapcr
c. calcola"' es.pliciwnente le prime iten.zioni. fir>ehé le prime due cif..,
decimoli s i stabilizzano.
con110llodelrerrore<:ommesso.
PO$Si&m<1scegliercquindiH=4.QueS10Jignitic1 che
4<M Cap. 4.Ca\coloditlerenzialeperlunzionidiunavWbile
So/uzion/§ 4.5.
U(l7.
... a.Sia/(z) "' •'''-z.
/(ll - •-l>0;/(•) ••' '' -•<0;
Esercizi
4.Jl3.* C.lcolan:Wlvalorcapprossirnatodie1,ç.oricrrorcinf...-ioreal/HXJ.
A tal fine: uliliuan la formula di Taylor con "'$IO sccoodo Lagranv; ..:rive.., /(L)/"(l)>O.pon:òbponiamoao • !.
e1plki1u1mml• i passaggi di magg;or.ziOflc dell"crro"' (u....., 11 dilUguaglìan,_.,
e< 3); scrive"' esp/ki1,,,.,m1e una sommatoria che as.segna il valore cercalO (non
4.J l6.* Calcolare un , .. loro approssimato di .[f. con unl'ttOn' infC1'icna A> • g(l.462) • 1.462+" ;_-1.
111 462
nij+l
,. ).732.
1/1000. uW>do la fonnula di "'Ilo JeCOndo
•'''·""- l.732
.., ..
fiii+I
Aq<>tS!Opwitoil 1.7&
..,.,..
fwWorrl e•,2-:r:l. '(UtSfigraflci
(Di,..,,.1rw:IDN r/gol"WQ: pokW wio
a1.,,,.,
p<r il, _ _ «g/I rn-1 ,,,,,_,
1<10nJmt:l<mt J.J/"/Jturwlfo (- 2,0j ""'lnltrse:(()M '111/'inlllT>'a/lo
fal/TaJtrttlam.,Jt•eo.te""'-
u atra11,.n1<Z).
/(z) • •'+.>!-2 • 0
.. )
/(0) • -1 <0; /(l) ••- l >O. g(f) - 1 - -
f (z)• .. +2.<>0illll0,11;
/"(z)- .. +2>0 in l0, l). ao - -1; a 1 •g( l ) • -O.TS;
/(O)r(O)<O.pm:ill,,.finiarnoloJ11«<Uiollt: ... - g(-O.n) - -0.&86; a3 • g(-0.686)•-0.682.
Aqua10pun101tprimc4utoif,.dtcimalioonosubi!iuatc: c "'-0.68.
·-·
.. U<L
a. 5io/(z) •iop-f. / (l) • - 1 <0; / (2)•Los2-j .. (}.J9l >O.
<O in[l,2]
g(1) - 1-
.W ll .
& Sia/(z) •1inz -f;alloq:/ (f) • l -f>O; / (J<)•-J<O;
f(z) • rou - ! <O in (l,•J:r(z) • -Jiiu <O in (f, .. J.
1Aipoto1i$Dn0ooddi>f011<
I
.
"" ....
•' • +1:: • 1.389+E, cooO < !.' <0.01
c. Calcoliamo:
.,, . r( .. ) • 2.Q9.I; .., ,. g(2.w.i) • Ul3
li .. !.8!15
un
"" Sia/(z)• cou -z;ollon:/(0) • 1 > 0;/{J) • -f <O;
. , . ·('l... , IJ!t:'._""·· . I (O,i'l
'"'i • 6 {- l) i (U+ i)! + ,!E
r(z) = -•iu-l <0 Ìft {o,l);/'"{z) • -cou<Oin[O,i]· con Errore •[... !
IAÌf>«••iSODOIOddisfon•.
..
(pen:bflad<Ti ...
e: CakoHamo:
.., .,(f)= 0.7&>3
q11irdi>1 - 2.,..bot>o.Sihooll01"1:
11 .. t 1.m. I I I l
(l\o<he .. ...,cono>eiamoil'llortdio1.sappiamoche•'<9poteht<:<3).CalcQliamo
cap. , . Calcolodiff«enzialepe< funziool cUunavariabile
Esempisvo(tJ
osci//a). g/ILff/fic<m<lolcfJ'O{ll'kconc/...,W..i.
Nou be"": in "'alti sappiamo che un.a socie a termin i positivi convrrge o
di•·crgt",q•indi una volllconstat.a!ocheefTcttivamente la serie da studi.are ha i
termini positivi (o definitivamente o definitivamente negativi) il 1C17.0
CUCl fÌpllÒes<:l...tcre
Quindi UcmpioS. I.
( f.(,;;;+l- ,;;;)
•> ••
(b f.( ,..... )
(•) Saic a tcnnini positivi.
..
Quir>di
""- 2..>12'1og,. <2,;i/f
'
Oni: la serie umonica general izzata E:= con n • 3/2 > I corm:rge; per il
coofronlOa.sintotico, anchclaJCriedipu1en>.aco>nl'l!rg<!.
Siprestia11enzioneaque$10 diversocomponamomo:
( '
n 1 + 2Jn +sin( l / n } ) " '
ln entrambi; =L la base (a.;1 ) -.:le a J; ,,., primo caso però responcnt<!
tenrii11< (3+timi) tosci llanle,ma cssendo - l :S:sinn :S: l,ri•ulta
2 $( 3 +1in11 )$ 4.
dareillimitert0tevole e.
pereiòpouianiom inoran:
La dicspomntc n
suggeriocediapptican: il cri lcriodellaradico:
- ( n•+ 2Jn+sin
' (l / n ) nl n
EHm plo5.2.
(a) (b) ..
- ("'+•J.i)
"'" ' n + 4
5.1.B. Serle a termlnf di segno variabile
Siprc:•!!1ta•"'<1ui,,,..mpidi sui<!c1N!po......ocs..rcsi\>dia1i11$811do i critcri\"llidi
perlcscric a tcrminidi,..gno•·ariobile,opplicandoleS1ime asin1o1ichccl>t
5.11.* discendono doi limi1i notcV<lli (ma senza far uso di wumcmti di calcolo
diffi:rcnl.i1lc) .
.. .
• bere taz1 ni a Ana M -af _a 1 o Jle Play - Moz F1 x
F.H mpio 5.4. Srudiare lo con•ergt"nu semplice e HWluta della scgLlt:n!e serie.
giu.cif,çaniio lepropriecondusioni.
5.1.C. Esercizi sulla serie a termini positivi o di segno variabile
Si prescnllJIOOn1esen:izìas.sortiti (scrie a rerm ini p0s iriviodi scgnovori•b ile).
dieoonfannouwdi11rumcnridicalcoloditTCRt1>.iale.
Etierclzl
Siab//U. st lt st gl#!nli ••r'- o 1utr1ini di..,,.,, "'11"iobilt convergono
msoluta1nent• tlo.umplict -nlt, giustif1eandolt propriectN>C/Ufion/illbme ai
crittrisfl.Jiati.
:ç...,fo +(- lt n
5.ZJ. * ;:;- -
, ,-
5.JU
5.l"'·* r=sinn
•.,;;;r.
HO.*
5.25.*
5.27.*
.. .
I Pia M - • X
41 1 Cap
5.6J. • L... -
- 1 11+1
f:!r +"'
_'l"+ n!
5.41.*
,_.,_. t,,;;;,.;••,(·•D'
""·*
.. ..
• E>ercitazi ni a Ana11 M -af _a 1 ,o Jle Play - Moz Fir x
/ (z )
' '
;·;r+I· JOg; '
jcws
• bere taz1 ni a Ana M -af _a 1 o Jle Play - Moz F1 x
Lastinuocidicechesitratt1diun1...rica1mnini(defini!ivsmente)ncga1ivi; Soluzion/§5. 1.
l'erlo g<rwebiadqliinfmiti.
5.72.* t,( - l)"'°!'n
" · (.. -
... -;;?" ' !)!
f:1-1r(-l- yn
dur>i;juelaS<rie""""""',perconlÌ1>Moasim01ioo"""la,..;oge<llnCU'kadi ragiont 3/4.
U. l'erlal"flr<hio<ksJiinfinili.
•. - • $
f (- l)"1< + •inn
- n2 +1
• E>ercitazi1 ni a Ana11 M c-af _a 1 ,o Jle Play - Mozi Fir x
Serie 1 l<ttt1ioi (dof1ni 1ivamt111t) per il critc1'io <lii con fronto "'intolico. la soric
.
dW..p,peroon!n:i1uooonla ... >oOIYllOlli<1
pm:iòlasoricCOl'lve!p
S. IS.
-1)1ogn -
dis""""1....,,,
peri!niteriodol «>nfromoasimotÌ<o,llaioeriodoloonfi'onto,oil<G01tn>nlooonlas.crio .-'s•-se.
•"+ N- 3+ N>
C«intludiarnocbe-,perilcri!eriodcloonf'roocoede\confi'onl<o .. inlOlico.cil«>nfi'ontotM
..guedall111«01tdaS1imo asimo<i<o.
C-1""°""'11...n.t11mnini(de finiti.....,......)noptivi;porilcriteriodel oonfi'onto
t1 vaw_ jc ws
r'' _ ZJnPf
• E>ercitazi1 ni a Ana11 M c-af _a 1 ,o Jle Play - Mozi Fir x
421 Cap.5.Serie
5. l t. Serie•icmoinipositivi. 11PPlic h;amoil<rilorin delnippono. c..:i.......,...,,plkemotitepo< il<Tit<ric> dileibniz. lnfani ò unaxrie a sq;nl
• t, ;;k +
l ,.. ll9
S.l 5. l.awie<la ..
t1vaw_ jcws
• E>ercitazi1 ni a Ana11 M c-af _a 1 ,o Jle Play - Mozi Fir x
5.29. Scrit&tenni11ip:ioi1ivi.
'" '
... -;;i - ;;·
,.(..
Perilcritcriodol<0<11fontoodoloc111m...ouiillcliro.•ilcool'ror1cocool.o.icri<
5.J t. Serioatttminipositivi,opplichìamoilcri!criod<Jlanodke:
equindi"""'"lf''Utp/i<:r.•"'•
5..27. SttieoltTminidisqn.oY>riobilc;
pm:iòbstòerom·n-p
s...12.
Periltri<eriodolcoofrontoeilcrhriodtl<onfrvnto uÌOIOli<o. perCMfrornoeo<1l ostòe
5.28. Coo>v•'l!<"IU.--
:c!:;:ffon<oMintoek<><O<I lasericdipartenuJ/Yvgc
Coowrsaui .. mplicc:
pm:h<! ..ne• 1mnini •per il crilcrio dol conm...o
..... + ...
.. 2:0,a,-t\ -i;!. .ptrtiòf,a...,....-rgc:
f 16, tunaleriea ..
pen:iòper ilcri<modiLeibnizcooYeri<.
t1vaw_ jcws
• E>ercitazi1 ni a Ana11 M c-af _a 1 ,o Jle Play - Mozi Fir x
s.u . s...ie1t<tmmipooìtiri
!..JB.
pm:iO la serieC<>rlVffi•(eanobela ... iedipan......'l'Jindi°""'"'8<')
pttWllO la ..n.osi:illa.
,,,. '
... - -;;:a - ;;
5<1ie1t<rminiposìti.;.Applkoilcriteriodelcoo&ooto ..,il!0tko;
j;1(- L)"b,hmaserie 1H&ni 1ltemi.Poicht
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t1vaw_ jcws
• E>ercitazi1 ni a Ana11 M c-af _a 1 ,o Jle Play - Mozi Fir x
Cap. 5.Serie
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Loprirnlseri<f a segni altunieeonvqcporilaileriodiUibnizpmht ;;i!rlO; la ptn:iòporilerikriod<l oon&onloeòeleonfiolll00finto1i<o,laseric"""·Uf"
secmdaserie-vug<pmhteon•·..,easolLll.....,,e.inquamo:
s.u Scrio
-Oedèmonoto11ado<re$cente(!<1ocrau,eptr
i-nl$l,Jilla-hol1in(<Offl)/.S,;,,1 z l) tan.U>Q«). hr ileriteriodi Uibrr i<, I• ,.ri< «H!>'a-gt1S<lllp/ict"'<Trt.
(l""'aololnodiaMeè.,.lprimoquadnn1e.pm:ilip..-l•l:Sllafunzione1inrèmono1ona
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t1vaw_ jcws
• E>ercitazi1 ni a Ana11 M c-af _a 1 ,o Jle Play - Mozi Fir x
04 Cap.5Serie
pm:ill por il critetio dtl confnm«> ain1oci<:o •il conli'Oo'uo con la S<ric """°"io
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pm:illP"'il<ritctio<kl«>11fi'ontoain«><icoeil«>11&ontoconlaserie""1IOflic1
......,.1izui&con<> • l f2,laserie"""""P l•inn -sm;-ian; js•in*·...,;-;,
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5.'1.
Poi<:hl! j>J,ll serie..,...._ptril<l'iteriodelconfron«>a>in«>1ico,pnconfronro<a1 lo
pm:illllo<riet11etmìniDOptiviop<rconrromoainro<i<oCCDlascrit......,..;ca,dfllrp. 5.69.
S.7G.ConVOT1enzaiWOlul&
di>'ef'l...... !'<"'òbllseriedivO'p<••J<>iMllJJftt1tl<.
t1vaw_ jcws
e E ll n1:li y Mo illaf1 e x
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5.1 1. Saie • ...,,1 ....... - . ....
_.....,,.......d,.'1-t"---.(c.,..ooloct.c.....icomo.ildoct-pa'lo
•I'(•-,!, ..(;!;)-(>+,!,+-(;!,))) -
• 1'(-;!, ..(;!,))--;J,,
..
Scrio 1 1enninl11t11Mlvi;poril crilcrio""l"""fronto a$in1<>1ico.edil «lftl'ronlo"""ll
striellm\Orlic110nt,.1l<U111dinponcnce3/2("""'C1'8•n1t), llseriecotrWrp.
/'(z) <O ptrloa.< > S,:r>e' ... :io.08...
....
im!>IA<llell1m11ine.,...,.1<tndt o....-o. mononimplicola - l o d i ...
(AllcnO>M:•a.- .....
" - / (z) • Ji•in!.
cakoliamo:
............... - ......... '"""ticelCriv.....
f(z) · 7;G•;-;-;)
fC•Jdirf..uin--.....,n-.:1 ..1r-..-p••iluppidiMatl.-inidioio1..: ...... _
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.,...,illI'(z) i . . . - - . . . p ;.. pcrz -+<io,
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s.n. • ....,,.111....
dtJliilllMi.V<rilkhiomolo__,il.l'mlo
/ (• )• ""(="")·
...(;si)- ;Ti- I • ;.Ti--; <o.
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perdb,pcrllcrileriodtl«111fr<lnto•inool;coeil «111fron<o<011lo-"'""'*'i<a.laS<tie
loJ:<· ...(lop);?: l, 0ti ...1oo1-1u1idiverac.•llS<tiedip111.....
P...-110><lianla«.,........,,.....,,p1ice1e1Mamo
l11veu,diwTp<W<ll"'""'"""pcn:bé
Vorifldll.lola-iadi ...
pcn:i6111Mrit"'-P"""°""-(<rilcrio!ld«1116-..-...0...,<0llfmMoc09seri<
.--...in....-). f (• )• ;h- <O
laMritdi.........,ta..pi.....,_ltrmioormcoalc........,•Jl!l'O
......... di ... .. _.... . an: ... ....
_..,.....,.._..._ ...... •pcrile>UriodiLcitlU<llloerie
/ (•) • -a.u ·- i;
9) Arti Window
'f'P a
s.aeon,........ ouo1.... 5.2. Serie di Taylor ed esponenziale complesso
n•:I RiferimcdO: librodilfll<l [BPSl j,cap.S, f 2.
Coet1ntemmLC dcl libro 4i IC$IO. in ......... i-apfo ci
occupcrmoo 10lodcUetcriediT•ylordc llefunzionielemeniariedclkinuncdiale
alc11Sio.i di q9a1e formule al compleslO. serie
..... •._H,.
""' ""-·
Es•mplsvolti
--oo) .-.q... Il F,tH1ploS.1.C.lc:ollln'la10m,,..<klla ..
dipolelU)er>Okvole,calcolatainwipunlop.rtieolatt.
E,.. eon-ppnìlniocriodolll<011•"Pft2'lllUOluta.pm:hi!
So/uz/on/§5.2•
LlpanetnledellaSQmma t
.,_,.. .. ["(-T ...)"] - 1 ..
2(2-çosl )
S- 4ços! .
..
Calroluu la son1ma della •epenle se•ie ml """'"°
compluso (ricomncendd"
come seri<!dipo1en::en01erole.colcoi<iminW1,,.,,.IOp<vticol"'e). • •iscrlwufo
3 +i \3 +i)(3- i) IO
.-
C11<olarela$0mma a dell1 ... guenteseric ...1carnpoçomplcsiSO;
quindis.:riven: a informa algebri<:a.
U1iliu.iamolateriediT1ylordell1funmn.
Slu: • &(z:"":;)!""lidaperoinLrER,applicandola u • 2:
&riwn In jontttl olgebr;,;,, il segutnle nulfli!ro comple.,o. dow z • "' + iu,
ER
5.88. e•>' eH<
jcws
4"8 Cap.6.C8k:oloiniegraleper!urllionldlun1variabile Par.6.1 Cllc:olodllntegrali definitieindefinili
/ ( --'--+__2.__-
I + it '
J'j"':";. )··
(do>'tcindic1unacmtan1earbiuui1i
b. Seinveceèunint•gnJctk/iniw.ilrisullaloè1111numero,adescmpio
j \•d:i: • i
&ron tipico: aggiuttgert! "" • +e " nt!I rU.Jtoto dell'inugrolr <kjinll<J (i
co- a/femNrrt: qw.sto integrai• vale wr nwncro qllQ/sia.Ji! o-q,,. lllf1/ i co/coll
faitisonostatiinutili!)
tal•'Oltasi • pplicail,,../Ol/o<ii•o.s1i1,,:ione.Aquestoriguudo,tcncrpresmtcche
j c1au+3cot:i:)<l'z ci5000ducdi•·ersimodicorttt!idiprocedcre·
"· Mediani<: UJIPOl'IUIUI S0$1ituiione, rrofomJon àefinilo In ""
<J11mln1•grole àefini1<J: inqun1ocao carnbi• l'inrcgninda ec""'bianoonci..glì
es1Nmidiintcgr11:imie,ade..,mpio:
jcws
b.
lllftgra:i<IM pu pani. che t wia rilcttun della fomiula di del
prodoilf).Unmon: oda.rmp;o
FALSO/!
culroJ-la{J"imitiW1riJptttoal
z. gli tJln.,,/ l, :2 (Mll'ue.:pio) /" t*/3amidté In (Jos":z)/3. 5.1.B. Integrazione di funzioni razionai/
Rir..>imcnto:!ibmditctto!BPSl],ap.6.fS.2
J . Non din1u1i<aff le n11:01t di doriu.i!ionc. Dovendo calcolare una Hptrugru!o cllolo illldlrudmagl"*-ntr da 1tguin MIC<JJ/
primiliva. riconlani che si tU effctt....000 fopera>;ione inveno della derivata
prouir'llrHl#pirdrsrrrlzl.
inaistenti. Adacmpio:
G. J..o reaoll di inlr,,-a:;.- IO$li1idatte rilettun della retola dì
<krlra:lotN dtllr fott:iotli romptJJlt. Un orn:n '"'5'0llnn t fl'lqlllmle Esemplavoftl
EM•plo U. C•kolare rinteple def111ito:
/iai-•'z • FALSO!!
(comtaeladeri,..tadijlot'zfos:sesmoplicanentcJo&2z;CONodiecinveccll
[
LavorilmoprimasuJrintcplcindefmito. Poicheèunafun:zioonerWoo.ale"""
9)
..... Arti
'
Wmdow
Par. 6.lCak:Qlodiintegralldefinitieindelinm
:i:•+:- 2
- + .
Coti la p ima fruione •i PQ1ti mcdianre il logari tmo dcl dcnomin11on::.
b)Sullaseoondafrazionc.cbehan um....,10tto:os1antoedcnomi1uuore
itriducibile,sirisçrive ildcnomi na1ore comeoomm1diquadrari ,
t1vaw_ jcws
Quindi: ......
.......
I. 1
(• +1 )1 +t "Z •
z+ 3 (• + 3)
.....!_
z+3
+ <.
/'.J!:;cz
Funzione razionale: il nummotorc ba grado < dcl grado del dmomin11ore
(llOll ti ewpc 11 di•it iolle); il Mnominatorc i.. gr.to > l. quindi va per prima
- z2(2a+ d )+{2<1 - d}
claeillprimiliV11.;m;:11.1..
,. '
che ponaal iislcma (ri!Olobile) di due cquWoni in due inoognite
Si ONmi che l'utilità dclii SOSlirurione di
P11<. 6.1 calcolodiintegr11li definitiendefiniti
Esempi svolti
[ !lfmplo6.5.C1koltttl'in!egnoledefini10:
Esercizi sull'integrazione di funzioni razionai/ iniegriamodi m10voperpani. <lerivandoancon lapoienzadi :i: e integrando la
Sivttlono1JnChegli&en:izldi,iepilogoMl f 6.l.G. fwu:ione1rigonom<:1r;ca
UH f
456 Cap. 6.CalcoloWlll!graleperfunzionidiu,..YWÌ;lbiie
L'esempioprecN<nteriontranelsegucoteinsicmcdifoozioni:
j z-J(z)dz daculrisol•·endotequazionein/,
Ew mpio6.6.Calcolattrintcgn.leindefinito: L'esempiopreccdenterientranelseguenteinsiemedifu ·
1- J / (z )g(o:)do:
dm·e/(z ) c g(z)sonoduefunrionitralesegue11ti
t in (u:); ros(az);a'; Sh{az);Ch(u )
inmodochetint<:gr.uidarisul1i ilprodo11odidw,er>00ditrefun>.ioni.Quindi 1i ..,; due passaggi). erosi f"""ndo si trova un'equulone in/, che riso lta dà la
int<:graperpani.Lasceltadi/'cginque•toprimopassaggiooonèimportante; primitivacercatL
facciamocotl :
primitiva, mediante le forntule didup!icuione odi prostaFcnosi(s i vNa il§ 6.1.D
I • / •-'sinzi:oudz • a. sulrintegrazionedifunziooitrisonomwi<:he)
t1vaW jcws
Cap. 6.Caio:>lointegraleperlunziQl'lidiUllllYariabiie Ptr. 6.1Calo:::cllodlr.tegr.ildefinitieindefiniti
(<:<>n k imm> rel.at;vn). ln lulti qunti casi, si inu-gra por parli una voh.11 derivando
art1aru:,cques1o ricondu.cc1ll'inl<"gruioned iun•funzionc1aziooale
L'HCmpio preçtdemc rientra n<"I Hgucnte insieme di fwuioni: Come çaso ,,_.ni.:olare, na1uralmentc:, Tintcgralc
(<:<>n n intero pot i1ivo, a E R). In run; qu .. ti casi. 1i integra per pa r1 i n volle. in<uisid<riv•arctane siintcgml
scmpredcrivandolapoecn.zadi log.r
Comt caso pmtic<llan:, naturalmente, ci sono gli ;ntegmli E11ercizì 11u/f'ìntegrazlone per par1i
Si wd(JJW,_,i,., g/; Lurcki di rit pi/1J81>ntl § 6.1 .G.
JWWJimiut.. che si afflOOlano ucsucndo !1 JO$tituzion< sinz = I (11<\ secondo caso. cciso= • t)
Qucsrotsolo unprimopa,.ocbc:scmpli ficalafomuidell"in!eplc 1
T"'icasipanioolariintcrcssantiche r iemrMoinquest1classc. ricordiarnogli
E:se-mplsvolt/
intc8nlli
(••)
wumel'upetto / (sinz)·cou.
Sitr:atta di un intcgra lcdifonn1 (•• )n11coon,mcntnunbipari.chcquind i
ilchcsusgcrisciediesesu i,.., la SDS!Ìtuzione:
duplicazionepcrabbaMatcilgradodelpolinoiniotrisonometrico.Poichf
..
ci siamo ricondoui • lrin<eyuione di una funzione nll!i<>nalc, che. si cffC11l1a eo.i i
me!Odiwndard:
J. 1 4
sin zdz - (I - 2eos2z+cos''h :)d.<.
jcws
Cap. 6.CaloololntegraleperfunVonidiunavariabile Par. 6.1CalcolodiintegJ31jdefinitieindelinili 463
Si 1n111a di """ fa1tZionc razionale di cou, sinz, che non rie11 tn1 in simazioni
piiismiplidgiivistc. P<:rq...,s1c sipu.)usa..,Lasos1i1uzioncnotcvolc•
.
J:coud:r.-.O). mcn1re
1
cos 22zd:i=!
/.
(ìntcgralc""fi nitonQlcvolel.che......-.,n10 1pcsso).Quindi:
H'(l - 2cOJ'lz + ços22:i)d->: - D• on ri ntcgralc t riconde110 a quello di una fun1jonc nWonalc. che sf riilOl•·c con le
c questoèl'in1<:gralcccrc1to. tecniche standard
(•)
con n,m inlcri non lll'g.tlivi. entrambi pari . Si risolvono pcr • ucccssivi L"c,,.mpiopm:e<kntc rieti•r1 nclsegucntcinsicmcdifunzionj
1hl>lssamcntidi gnodo. u!iliznndo1eiden1ilillrigooomC'lriche
lv. librodi1"'o[llPSJj.n.p.6.f'4.cscrnpioS.24
t1vaW jcws
464 Cap.6.C.leolo integraleperfunzionidiunavarial>Ole Pa r. 6.1Calcolodiinlegralideftnffieln<iefinffi
Esempi:!IVO/ti
F..Hmpio6. ll.Calcol1n:l'intcgrale ddini10
6J4.• f
c3:i:UJ'd"'
6J,. Do•·cndo c.akolare t7 ifa - [;r;•2sinl;d:< • 2cosldt;I E (i,i)J
/2 ;i:,;r;""
qnaledcllescguenliopcraiioni !plÌlcon1'<nÌfnlt'I
@ lllOSIÌtlilloncsin:< • I
rm la sostituiionecos;r; • l
KJ
6.40. Do•·endocalcolare - -l l+cottlJ-
oonRfunzioncnzlonafcdidue•·ariiobili.Mcdiantelaso1tituzionesW>datd·
"""R fonziooc .. ziooalc did,.. v1ri.lbili, si 1no111 mNianlc la sos1i!U1Jonc
Ch{SettSho ) oSh{ScnCho).
Ricordandola reluioneCh'z • I + Sh1z,si •·W..subitoche
t1vaw_ jcws
Par. 6.1 Calcolo di definiti e indefiniti q9
L'in!egninda è uu funiionc irrazfo<1ale del Tipo ,;z;r+T). che in ha$e Occom:rmdersi conto che .. si ccre1 diapplicareque5tasostituzionc in un
1 qWlll!O visto andl'<'bbc .,,,tta10 con la 1JOJ1i1Uziooe v2:i: .. Shl. Si può fare 1111vi<oolo cieco: provore, nell'Esempio 6. 12, 1 e:seguin: la - tituzionc
ma In qwwo caJo - .,raJa mdto più sempli«, KpUll•ta dalla presenn di ne lrEsempio6.l3 aesi:gu if1' laSOSlituzionct •
una pomw1 dispari di :i: che 1noltiplii;1 la rad ice quadrata. Esegu;omo la c'èchcnoofunziona?
$(1o$1il11.Ziooe:
si rid1>CCl'integrakaqucllodiunaFull-l:ionc:razionalc:
[z •/ld:;t)I• •
pa...,..dalt\ltiliz:tndifunzioniipcrboli<hc
31
- Ht - i) +c• 1) ') + c.
L'C$Cmpiopm::tlkntcricntranelsegucntcinsicrncdifunrioni;
L'esempiopre<•:•.lcnterien!J'llnel ..gucntcin•icmcdifunzioni
cquinditrasfO<m1rintegnlc inq.,.!lodiunafunzionerazion1ledil .
t1vaw_ jcws
470 Par. 6.1Cak::olodiiotegnilideflflitieindefiM 471
Esen;izl sull'integrazione di funzioni irrazionali 6.1.F. Simmetrie e valori Hsoluti nel calcolo di integrai/ definiti
11-hd:z
Si •·Wano gli E.<ercl:I di rWpilogo nel f 6./.G. Rifcrin><nm:l ibroditC$tolBPSl],<ap.6,f5.l.
f);...,n<11tHme dalle o/tu 1•:i<lni. qui - ci occ:upioma <kl/a tklle
primltìV<! di ima sprcifa:a cltme di fan:Wnl. ,,.,, di a/cime -=iotli dw
6.41.* 6.43.•
il calcolo dì inlegro/itkfmlll. •prtMntiomoQl/rowrsoutmpl.
Esempi svolti
E.m npio6.l6.CalcoLan:rin10gr11ledcfinito:
ArlZinmo,porlineari1à,
j'e-1>12:rd:z - O.menlrC
rm ,, _ sint
g:) :z,,.coU 1:•-1>1:i:1 d:i: • 'l1'·- 1<1:r:1 d:r.
g
[] :r: • Chl Qssc,...iamoon.cl>enell 'ultimointograleilvaloroassolumiipuòtoglien:.pen:hé
-•r.
tintc,...allo di intcgr&tionc è°"" {O,!), e per :rE(ij, J] sì h• e- 1'1,.• • •
Q<lindil'integraledipartcnzaèu1111Jea
11!1 :i:•sinl
KI :Z•COSt
Ili :z ., Sh!
(S;l
Nc1r-.npiopreccdmcc:tii..saao1111raaogeocn1e: e.1rcizl su slmmelri• • v•/orl assoluti negli integn1/i definiti
Si Hdatfo.-hc gli Esn-ci:I di.Wpi/"IJOMI f 6.l.G.
tc/tW111funrlonedisf'ariin!-a,a].allon f.tM.U -0;
EMmplo6.17.Calcolwermcezn,leclefini10:
6.SJ.* L"·,.llin:rfrJ...
L'intcpanda çontit-"" Lo f11nrione lcou l; il vokn auoluto rende "-'OmGdl f .1. G. Esercizi di riepilogo
rapplicaiioont lkll• 1«nica staPdanl una funziooe «>me J:COQ, Pe.
101Hc:re il valon: a$1C>llll(J, 0$$mlilmocho 11tlrintmiallo di intc:..,.uiooe (0,-J
CaJcol°"'lugwn1/i11Hgro/i,i""'1jlnllio<#jinlll
ri5Ul1.t·
6.58. * f :.-•+;z+'lrl.z
c:o.ainc:iucunodtid11Cimc:gral i sipossono....,., 1c(•)perl0g)im:ilmodulo
(1DC1ttntlolltcpoopportunoalfin[(-granda): 6-SH
!. .Ji..!.±..!..4.,
o 2:.-2+1
conMllc«N!SbC!tinccpuiaaiperpmti j
• fzJ.inz + cos:rJ:12 - /zsinz + c:oul:12 •
Ptr. 6.1C.ioolodilntegralidefinili•inclefinitl
j .. !"'-·-· z
2z-'-:r: - l 4 6.101. J. .
f. ,/i:r:.fl+;i J:r utz.• [ 7•z
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476 Cap. 6. Calcolo integrele perfunrionidium1 varillbile Par. 6. 1 Calclr:*I di e indefiniti 477
6.112.•
Jr:;,,"'Hd,,
f. j :i:,:;,,z+4dz
6.146.* J
J... !::+6d"'
Par.ll.1 C*1Qlodllntegr.oli detwti•inclefinili
Soluzlonl §S. 1.
+•
2 r+h+3
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..... ...
9) Arti Wmdow
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Cap. 6. C•loolointegraleperfunzionidi u,.. ......,., Par. 6.1 CalcOlo dj deflnltj • lndemtti
+3 u +
Jr+: j 2: +2du %
z'(z+ l) • -;r+i"+J.
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- 41qt..
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lntqnleind<finilo;
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Par. 6.1C.icok>di.,tegralidetnilieindelirlili
i.''·-·"-1--·-·J!• !.'"'·-···· 1 ..
• -; J.'•-.dx} ,. -7 •6-
j z'oian°"".U • «'oin(2r)clr •
- loslzl- +«')+<
/zcoo(2z)dr) -..
• -iz•..,.(2z)+Hininl2z)- oin{'lr)dz) •
t1vaw_ jcws
B• losf2+CGUj+c.
....
...
NIZ • l ;-tiM<l.1r •.U; ! EI J,O)
• -2C<lf.Jr+ 2-tan(cou)+c.
t.'"'•tvalt m.riniw
J..".-oilo(hJù - J.•"::C---..z.iz ,.
(tiiu • l;COl.lrù • <lf; le(O,IJI
9) Arti Window
'f'P a
ca.i. e.Ca1r;C1Dlnteg1M perlunrionldiuoa---. Par. e.1C-.o1o diintegrfllidelinili•inlSefinjlj
Mli(.b)'<os(4.r)• i{Ml7z->iaz}.daa9
/ .a.(3.r)'<os(U)clz • i. . . -+c.
}, , .. -
• Scl&<:h2
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418 cap.e. Cak;Olo lntegrMper lurizioni di vr.a variabile Par. 6.!CalcalodiSnegrali deMili e lndl!finiti
[ ;f7;u ..
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..
J ·-•ur .. -•-•(i+z)+c:;
-[ ].'-[ .. ·i"; ..
t1vaw_ jcws
Cap. 6. Gak:ok>lntegraloperturu:ionidiunavan.blle Par. 61Galcdodiintegralidelinilieindefiniti
! r+::-3" -
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Cap.6. Caleokl integralepe<lurizionid;..-.avaliabile Par. 6 _1cak::o1Q di ;nteg'111idefinili e lrldefin itl
... ..
·[+·J:·J.'.-•..... .
!.'=""'"
[cos'z - •od;+IJ
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IJoalz-
f.w.u -f +jloa(l+ r )+ c.
z - 2s1u;.;;.+"4 - v'«i'i .. 2Chl;
dz • 2Chldl;IE[S<t!Shi , Se!ISh21
t1 vaW jc ws
r'' - ZJnPf
Cap.6.CM:olo iniegraleperfunzicnldiuna•ariabile Par. 6.1Cak:olodiinlegralidelinili•lndellnili
f. 12::itu
+! "'
z • Shf;d.r: • Cbld!;IE14l,S.UShl)
jcws
Par. 6. 1Cak:oiodiinh!grtllideMitieindftfiniti
Colc<>lòamoperpartilaprimit in:
/s1u - (Shl0'1)d1 .. ..
.' ..
7. 7 .. -20- -loa•-i +
4+4 1- 2+ -lk>g.3) -
?-.flosj.
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r'' - ZJnPf
Par. 6.1C81cok>dilntegralldeftoiti&incl&linitj
lntqnilcindc:finilo:
dtp'lled<fini10:
• 3/.'•in'.:.t:i:+ J.'•m'xcos'zdr • A+ IJ
1-:(.:'+3.t)sinxdz •
t1 vaW jc ws
r'' - ZJnPf
Par. 6.1 CalcolO di e indefinili
J ..\ edz •
/ r..rz;:;3 dr '"
• f'-4t +81ocl2 + tl +c •
t1 vaW1 jc ws
U' : ZJnPf
5°' Cap. 6. C8k:ok>ÌnfegrH!perfunDooldiu08Variabile Par. 6.1 Calcolo di del.oili • irdefitliti
Per poni:
[ ..
.. ..
t1vaw_ jcws
50$ Cap. 6.Cab>lointegraleperlunzlonid;umivariabile P111. 6.21ntegniligenenoliuall
(11)· (6).Poiché
ean.che(b)oonverge.almcJesiinovalore
U.mplo6.19.Discuttre, inl>llYaicriuridiC<lff•"f!rg<'n:asHidiaù,laoonvergcn7.a
- - - -oo.
r-
perçiòfintegraie (11) di•"Orgt: . All1logameme
jcws
508 C.p. 6. Calcolointegrallpertunzionidi11naYlriabile Par. 6.21ntegraligeneralizultj 509
l'intcr.·allo di integrazione è simmcuico; rapplicuiont dei criteri viSli. però. porta 0.11<rvarlone6.J. Ortliatdi u nullamtntodlu ... fonzio.,..d•ri.-abii..S../è
• ooncludtrechenonèintcgnibilcquindi.inpanicolare.,.,,,, t ....rocheil 100 una funziQnedcrivabilc inunintervallol ,lafonnuladiTaylorci dicechcse/•i
in!egrale At!rnziom: a l\Oll applicar.. il C>ite<io di simmetria appena
ricorda1osenzaprimaverillcareru il/<',.:adclrintcgra lc.
/ (%)- / (o ) - /'(o)("' - o )+o(%- n),
(à ) Ncll'intcrvallo (- J, l j r;ntegrtr>daèillimitlltawloper %- 0, dove si ha
se f' (o ) <f'O allon / l>I uno uro dcl primo ordine in o. Se J' (<>) • O ma, ad
1 -
lP
I
,,111 •
esempio./"(<>)f<- O,sipuòconr:ludereche/ siannull1dcl2° ordiM.•COlllVia.
lnognicoso,r>onpub.nnullarsidiunordincminotedil
Torn.ndo alnosfl'Oexmpio,poiehé
rintegralcècon •·ergcnte
/'(,,) .. J +e'"O in1U1to R.
(e) Pcr,, .... +ooè
/ t i.,.,nulladcl !" ordinoino.quindilaruazione d;i nO<Jèinregnibi lcin (- 1, 1)
(fj(..afWIZÌOne
integrabile in un intomodi +oo sec!Olose<> - ! <- I.c ioè<> < O.
(d) Lafun>ione c - .. èconrinuain !O, +oo). Poic hepcr>=ahba$tanzograndcè
. -.. :s ;..
èrontinuain ( l ,+oo) .ma >11 1nadiataall"inllnitoe inl,dovoildenominatorcsl
annulla. Per" - I ,
f'=- "
hllno.11an1enteunasoluzioncnelrinterva llo (- 1,1). L"ordineroncui la funzione
•i annulla ci djr.11 l'ordine di inllnil<> della funiionc inlegnnda, e quindi la sua per>: 1bbutanza grande. O.. indi f è integrabile 1rn:he in un intorno di oo, pcittn•o
integrabiliti o meno. Ma com• pouiamo 11abilire l'ordine con cui si annulla tintegralcron•·erge.
f (,.) • ,.+e' se non conosciamo neppure in modo ...uo il punto in cui si OsHn·nlone 6.4. Con•·t rgo:r.o di un intrgnde e de1<rmlnuio .. dd t uo
annulla?larispost.apo<Uad un"OSS<'n'aZionegmcraJe· •·a1o..,. Qualldo lacOO•'<:rgenzadcll'integralcge11CTI1lizu.todiunafunzionc/vieM
5llbilita,.,<:dianteconfrontoconuna funzionogintegrabilc.ilva lorcnumer;co
1lv1lorcdell"in1egralcdìg). SicapiscebcMqucswfallopcnsandochelastima
t1vaw_ j cws
Minl<lllica"Jew"toloilcompDflamtnlO di..,,.runzionencltinloniodi1111 f"'nlO, i. I"·* Stabilittperq,..1; ... loridel..,ametrorulcposi1ivo acon>'up
.....1rcilvaloftnumcricodrltin1egrakdipendc:dalcomportamenl0drllaf.-rione
;,,NllO t iatcmillo.
Es.,-cl:tl
r"":' ..
6.15'.* Slabili"' perq,..li ...,lori del a rintt&l"llle
F""'"!liUUO
[ l +aiiu "'"
• Ji"=':
512 Cap.6. Cak:Ololnleg,.leperl-"IDonidil.rlClva!labile
Solu:ilon/§6.2.
llo&zl:5-j;
6.149. t..afunzioneècon1....,,in(2,+<»);por11<!2èln<h<
inU11inc...,,..di !l. Ponaniorin1<gnlecon....rgo
E'pos:sibilecako!Mcil.-<leltinl<gral•.rioordand<tcll<(in1<vazjor>tporpani).
•por-&on1ooonlali.mrioo.ot /z', inlop111>ileolrinfmito,tinc•vale<onverge.
/1otzd:r - z(lop - !)+c:.
USO. IAlimrion<til!imilataporz - 2,z - 3.l'<licMÙl(njoil>'lllullo olmcno;
6.151 . ln l- !,l]tinlclJ*l>daitcnlÌr>lllA.lvoiaz - Q,incuièillimicata.Per11 -0. 6. 155. 1Al\ln>i<:l... r+% èdofivobile,oi.,.ullainunoe..,..,1pumoo E[- l ,ll
(oi •tda r&empio6.19(e)J;poici.t I'(%)-r+l 'l<O'f'" · io ..... ...1tan1tn1edol I"
i.=- -f;. inrqraruS.va altinfmitodi ordinoL / 3.edtpenan1ointcpabile.
inltpwl>ilt,pmit>tintopalc_,,..rg<l""ltr<.OSfoOM!ldoch<finlegrw>datdilp.arle
tÌnl<rv&llotimmctrico.dod0<iamothttin1ognlct nullo.
<lolFin1•1V"kpcrmo1ivldl•immm'lllftlzaprimav.,.itlcarola«x>vatenzadoltint•grale
.. mu..i<o.quindi, l•funzioneè
6. 152. t..af\lnzionoin1<grandaèeon1inuain Jl,too). <>«OrTC"'loscudiarorordi""di in1<..,.leinunintomo di !l.Qsurviamoclleinuninlornodilllafuntionotposi1iva,•
1r1nulWnmioaJri..rBlÌIO.Per%- +o>.
"'1-Sll>dilln!i!corn,,.,.._.""\\"!nf,,.;,.,.11<ri•iarno
/{1)--j;µ -J;
dqrabile. Quindlporilctil<riodolr.solutaint<pabilitìoilcrileriodoltonfronlO clletillimilminainc•grabile;porilaileriodol«m&on100>iruolico.quindi.1afun.-t
('l'PIÌOCll!o •\/11)\, 11ma rinlegnlo tom'Cfl"""· int<Jfabileirtunill<omodiO
6. l st.
jcws
514 Cap.6.cak:olointeg ralepet-.,nVonldl"'18Yaf'iéll);le Par.6.21ntegraligenef81tzzali 515
6. 158. l.afwu:iont /(z) • "":!"" t<Oftlirluoin(Cl, oo) epositiva. Perz -n, hr r - i-. /(zJ- -oo; /{z)- in«grabile (infinilo del po-imo otdine).
/{r)-.;. - -f,.
6. 161.
o tint<palc pmnliuato. por il ai1orio dol """'fronlO asÌlllQlico, «111\0ffi<' in un intorno di Per ;r; - + oo, j(r ) - Mli inlogr:>bile (infinitosi""' doti prioDn ordì,..). pm::iò
Oxo:t - l < l.<òot<><Z.
ofinrograle se......iiu.olo.porilcrirm..<i<lC0<1fron10asi<11o<ico."""'YUt'inunintomodi
.....
+oo ,. o > L. Ln«:111<lusiono. l < o < 2
6.1 5,, Por z - o•,/(z)-z"loJI,• imoo>Odil) 6.16"'. /conrinuain (O,+oo);porz - o +.J(z) - 0.pm::il>/tintepil<"' [O,Gj
p<r"l"'iG.
Perz -
6..160.Per:r-o• ,
6. 171. n donominalO<e , ; annulla in un onico punto,,.; p<>icM (z + •"')' .. l
""".;....,11a ... i.in)>arlk<llatt...,./'(zo) JIC1; d11nq...,;n zo ildonominal0ttsionnulla
/ (zJ- f,. .
diYUt<
t1vaw_ jcws
.. .
516 Par. 6.3Fi.ntil;niintegraM 511
6.3.A. Ins ieme di definizione di una funzione Integrale LII funzione intcgranda è ne ll'in corno di ! • O. in cvi è in1cgrabik. e
di I • I. in cui non è imcgnibile. Affi nché 5ia intcgnibile in tutto
l'intervallo [- 1,:z). quindi, è n««wio che t ia :z<I. Pcrcib rinsieme di
.XfiniziooediFè {-oo,l ) .
F {:z) • E/(l}dl
Earmpio 6 .B.
èllpiùgrantkinmwU/o
/ (1) risulta inttgrahilt (in H'1JO proprio o pmralimua) •ul/'inten'ollo l:zo,:zJ.
Soclo\i...,lamo.inpo11kota.... ilfa nocherinsierne di dcfinirione d i Fdev'eoW'e
rwocessar iamc:n1cuni111erwr//o,nonun intiemc:qu• l•i1si
LI fu nzione intcgninda è illim itata ncltiniomodi ! "' l , in cui è integrabile, e
neltimomo di I • O, in cui ""' ' è in1cgnbilc. Allinché t ia intcgnibite in !U!\o
Es•mpisvoltl fintcn•allo l- 1, :z], quindi. è necessario che sia z < O. Perciò t insicr.>e di
definizione di Fè (-oo, O) . Si i>OticheancheK""ltinmmo d i I La funzione è
intcwabilc. qoulO punto non pub essere raggiunlO, perché non appena la variabile
EH111 pio6.20. z panmdoda-lanivaaO,rintcgnilo d i•·crge,ononhapiùscnw.
La fWLZionc: inlegnnda è continua in R ; quindi per ogni z E R è in!cgrali ilc in F(:z) • 11r s in( .yt:i}
' d! .
[1,::i:J; quindi F (:z) è definita in 1Uttn R. (li fa tto ohe non sia
in!cgrabilcalrin fi ni!o non con!raddieequc$10 f1110-.ma impl ica 5ia LI funziOFll! intcgranda è illimiu.ia 11Cl l"in1omo di! - I, in cui è integnbì lc. Perciò
infinim). FèdefiniLlin!utto R.
u. .. pio6.2 1.
L'imcgrandaè l imitata in tun o R. con1inuauanncwipuntod idiswn1 inu i\Jo1 sa l10 I.a funzione intcgranda è illim itata nolrintomo d i I - I, in cui è non è integnibilc
inO,quindiintcgtabilc( inscnwordinario.nongcnnalizzam)in ogniin1erv1llo Poicho!zo• !. per qualsiasi :z E R Ili funzione non risulta integrabi le in [l ,:z).
jcws
.. .
Cap. 6.C3k:ololn1egralepeffunrign;diUllllv..n.tiil9 Par. 6.3 funziooilntegrai
Ewmp;o 6.27.
F'(:i:) - i+iaman;
liaUNtdiocominuictasaho.pen:iòFhawipunto
1n&0loso; per z - - ! -", P(z) - 'FDO, quindi :i: • - 1 è punrodi cuspide rìvolta
vcnofaltoperF
F(:i:J·
. ..
6. 185. !. (t -:Z)'"(1-3)dl
F(z)·
.
Cap. ll. CelcolO i'1tegraa.perlllnzionidi...aQri;ibile Par. 6.3F\lf'IZiOnii'1tegra N 521
GraficodiF(:z):
F'(:z) • f \I I
CritcriconcuisiC1racci•1oilgrafico:
1. Poic:hCF(:z) • J;g(t)d!.F(O) • O.
2. Poiché F'(:z) • g(:z) (di.Ivo g continwi). F e cttSCnUe (decrescente)
sugliintcn-alliincui gèposi1iva(negarh-a). lnpanicolatt:
z<>-l.4p<1n1odimassimo ..,la1ivo.
z • l punloangoloso: F'(l- ) • - I: F"( l •) • l ;qulndi:z • I èanchepumo
6.3.C. Grafico della funzione Integra/e dedotto dal grafico diminimottlalivo.
della funzione lntegranda l. Poi<:héf"'(:z )• g'{:z),Fèconoanversoralto(ilbtiso)l\Cglii ntervalli
Ese mpio6.l9.Si1g{t) l•funzionc ilcuigrafico è quin1pp..,sçntato
:zaOpunto diflesso 1 1angcntcobliqua;
.>: • 2punto difluso11angcnlc:oblÌ<1u • .(llfattoche•iaF'('l) • Ononsipu6
pn:vedt..,inbucaun"an•lit ipun111\Cntcqu•lita1ivadclgraficodi/).
f'(:z)- [ g(1) dl .
Cap. 6. Cek::iolo integralepe<fUntionidiunava rl8bile Par.6.3Funzioni lntegnoU 523
6.1 95.
...
...
•..
..,
-2 - I i l 4
6.198. marimMnlelafunxior>e
""Studian.som logl
f (t) - J+ji
•tracciarn• ilgr.tfic<>.
tlvò w. jcws
r'' _ ZJnPf
b. o.durre dal grafico pre«<knle (cd da ulteriori studi) il
graficodella funzioncin1cgrale:
componamemodiF'(:e)• ll'inf"tni1o.
Ucmpio 6.J.O. Srndi""' la seguente c 1rxd1me il grafico:
Oss •rv• >ion•6.5. Umitcall'i1finl1o diunfun•ione int<g "'lc. Sia
F (z) .. E/(l ) dt
ugwi.glia.perdefiniziooc.l'in1cgralege"""'linato
•
col teorema di Dc L'tlospi1al. Quindi F {z ) tmdc a infinito con crescita liflearc. e
po11ehM avcrcunasint01oobliqoo.L'asintotoobliqooc1i•tHi sc csistefinito ' Abbiamold.OIOiloombiodi.....nabilt:
jcws
5211 Cep. 6. calcok> integreleperlunzionidiunavariabile Par. 6.3Funzioniintegreli
Esercii/
Sludiarf! le segwnll famioni integruli e trotciame ;/ grujico.
(-./i,Ji)
6.18-1. /t<l<fmitapertf-,O.l-/.•/2+h.
P<r 1- 0• J(l) -O; per 1-0- /(1)-+oo in 11\«1<> esponemiale.
intepbile.
Fflkfinitap..->:(!:O.
Qu<ll<lt il pande intorvallocootenentc zc oontenuto in [0,+o<>).
t1vaw_ jcws
Pa<. 6.3Funz.Oc:ir;integrali 531
x=-lpunlQdimÌ!li<norelatil'O; inlegnibile.
z • Opuntodilltuo1tan&<n!•obliquo; " • l puntodimùiin>0(in<11i Fnoithaderivota-1a);F(0) • 0; Fhaun .. int0<0
z • 2puntod.illtuo113<1g<111<oriz>:<>ntale.
Gntllcodil"(z);
JL
z • Opun1<>diminimorelativo;
" •
jcws
532 Cap.6. Calcolointegralllperfulllioni di u,.....,;abile
··11
I •O punto ..,.,IO$o; / l i lllllul la in I • * I: / ., - 1l""""diminimo;per 1--«> Pu t - o• asmlOfo -iic1I<, ma la tionzionc t inl•P;le; fi l ) • O; !'Cl" I - +co
1111\,m>;ioo>o Oint<pabile / (l)- Ocd tint°""bile;/ (l) hl'"'puntodi m1Uimoin 1tE(l.2)
GraficodiF(z) Graf1COdiF(z ):
Peri - +co, / (1)- -3. pen:iò F (z)- -1z - -oo coo ..,.._itl linNr<, ca<hiamo
...·t asinlOloobl.,..,..
t1vaw_ jcws
Cap. 6.C.icolointeg,.leperlunziooidiuoavar\abòle Plf.6.3Funziooiintegrali
<poi<M
F(z)•f•-'"'<W1{e')<l't
/tC<llltinm.iloM1<>R.FtdtfinitainMtoR.Por1 -ci<x>,
\e-'""""'(<')- l) • •-1[e1-i.a+o(•"'l]-1 ..
Cap.6.Cak:oloil1egraleperfunzlonidiuna variabile P•. 8. 3 Funzioni 537
Quindiporz -±0<>,
(por.i ;?O).z "" /i.l'l'nodi.........,rcl01ivo.
J'(zl-{';"
;?O z •Joc2 punoodiflnsoaian&m1eorWuualc.
0.fini,.in(-2,2); z • Opun1odifleuotla<ll-•M.IS<ftl<in1C.
Pcr z - 2- cz - -2 ', F(:r) - -oo;z • :Uatinlolivcnitali.
F'(z) 2: 0perz E (- 2,l).r • I pom1odi,.........., ,. la!i"1>{<llSOlutoJ,F(l) • O.
F'(-1) .. 0; :r • - lpuniodiHe»<> • lanl-oriu.
., , ....,;,,,p.o.,omlH<n......
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Qm<>lul;brof _ _
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