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Negli ultimi anni, gli oceani sono diventati sempre più la discarica della terra: infatti, la maggiore parte dei
rifiuti prodotti dall'uomo finisce in un modo o nell'altro in mare, dai sacchetti di plastica fino ad arrivare ai
pesticidi.
L’inquinamento marino da plastica è uno dei problemi maggiori di questo ultimo periodo: infatti, la quantità
di plastica che finisce in mare e negli oceani ha raggiunto proporzioni preoccupanti e allarmanti.
L’inquinamento marino, infatti, non conosce confini o frontiere e interessa tutte le superfici marine del
nostro pianeta.
Si è calcolato, infatti, che dalle 4 alle 12 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno nei mari di tutto
il mondo, causando circa l’80% dell’inquinamento marino. La maggior parte di questi rifiuti è trasportata dal
vento o trascinata dagli scarichi delle città e dai fiumi, mentre una restante parte è rilasciata direttamente
dalle navi che solcano i mari di tutto il mondo.
Le fonti di inquinamento marittimo più diffuse sul pianeta sono gli scarichi urbani e industriali: in alcuni
casi contenenti sostanze non degradabili, come sostanze radioattive, che avvelenano l’acqua provocando la
morte di pesci e la contaminazione di ecosistemi interi.