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RASSEGNA STAMPA CINEMATOGRAFICA

FUOCOAMMARE Editore S.A.S. Via Goisis, 96/b - 24124 BERGAMO


Tel. 035/320.828 - Fax 035/320.843 - Email: sas@sas.bg.it

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Regia: Gianfranco Rosi
Interpreti: Samuele Pucillo, Mattias Cucina, Samuele Caruana, Pietro Bartolo, Giuseppe Fragapane, Maria Signorello, Francesco Paterna,
Francesco Mannino, Maria Costa
Genere: Documentario - Origine: Italia/Francia - Anno: 2016 - Soggetto: Carla Cattani, Gianfranco Rosi - Fotografia: Gianfranco Rosi, Aldo
Chessari - Montaggio: Jacopo Quadri, Fabrizio Federico - Durata: 108' - Produzione: Gianfranco Rosi, Donatella Palermo, Serge Lalou, Ca-
mille Laemlé per 21Uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecittà, RAI Cinema, Les Films d'Ici, Arte France Cinéma - Distribuzione:
Istituto Luce-Cinecittà/01 (2016)

"Fuocoammare", titolo italiano in gara blema degli sbarchi di clandestini, poi dimentica in fretta. E cosa vogliono
per l'Orso d'oro a Berlino, ha la qualità all'accoglienza dei migranti, alle lotte dire i suoi attacchi d'ansia, di soffoca-
di essere diverso da quello che ci si può politiche (e alle propagande elettorali) mento?'. Allo stesso modo la compas-
aspettare. Usuale approdo di migliaia di che accendono i titoli dei giornali e i sione cristiana di zia Maria per quello
profughi africani e mediorientali in fu- talk show televisivi. No, "Fuocoamma- che accade sui barconi allarga il film
ga dalla miseria e dalle guerre, Lampe- re" , presentato ieri tra applausi e stan- alla sensibilità di tutti gli isolani e alla
dusa è stata spesso al centro delle cro- ding ovation alla Berlinale, è altra cosa, loro non ostentata generosità. Come il
nache dei Tg e ci pare di conoscerne la talmente diversa che rischia di spiazza- gioco di Samuele e del suo amico che
realtà. Ma il documentarista Gianfranco re lo spettatore. 'Ha spiazzato anche me prima distruggono le pale dei fichi d'in-
Rosi ne mostra un aspetto che i media Lampedusa - confessa il regista -. Ero dia con la fionda e poi le 'curano' con il
con il loro occhio 'pigro' - metaforica- arrivato sull'isola alla fine del 2014 per nastro adesivo: 'mi ha fatto pensare alla
mente il problema da cui è afflitto Sa- girare un corto che mi aveva chiesto politica dell'Europa, che prima crea i
muele, un simpatico bambino del luogo l'Istituto Luce. Ho impiegato più di un problemi e poi cerca di porvi riparo'.
- non sono in grado di cogliere.Da una mese per capire che non potevo farlo, L'ingresso nel film del medico con i
parte un paesaggio invernale, una terra poi l'incontro casuale con il medico le- suoi ricordi strazianti e le immagini
rocciosa circondata dal mare e battuta gale Pietro Bartolo - avevo preso una apocalittiche dell'abbordaggio da parte
dai venti, una piccola comunità di pe- brutta bronchite - e con le storie che ha della Marina Militare di un barcone alla
scatori attaccati alle tradizioni e alla raccontato, mi ha aperto gli occhi: do- deriva, con il suo carico di corpi vivi e
famiglia e come ignari della tragedia vevo fare un'altra cosa'. E il film regi- morti, diventano il percorso coerente e
che si consuma a largo delle coste. stra questo percorso di avvicinamento necessario di chi vuole raccontare la
Dall'altra uomini donne bambini am- che poi è un percorso di conoscenza: realtà di Lampedusa e non sfruttarne
massati su imbarcazioni scalcinate - di- prima l'isola con i suoi abitanti, poi il l'impatto per far colpo sullo spettatore.
sidratati, affamati, moribondi o morti - dramma degli sbarchi. L'obiettivo di Anche i campi d'accoglienza sono fil-
che un personale specializzato, infilato Rosi inizia così a raccogliere facce e mati con pudore e rispetto. Non c'è mai
in stranianti tute anti-contagio, trae in personaggi: il piccolo Samuele che pre- voyeurismo nelle immagini di Rosi,
salvo, esamina e conduce nei luoghi di ferisce la terra all'acqua, gioca con la piuttosto lo sforzo di mostrare quello
accoglienza. A connettere i due mondi fionda e deve imparare come resistere che occhi troppo 'pigri' fingono di non
una straordinaria figura di medico; e al mal di mare; Pippo, il dj di Radio vedere. Grazie a un cinema che si iden-
un'idea ecumenica di dignità e calore Delta che manda in onda le canzoni e le tifica per prima cosa in uno strumento
umano, che annulla i confini di razza e dediche scelte dai lampedusani; la zia di conoscenza e non di propaganda o di
di lingua. Maria, che venera Padre Pio; e poi il assoluzione e condanna.
La Stampa - 18/02/16 pescatore subacqueo di ricci, lo zio Il Corriere della Sera - 14/02/16
Alessandra Levantesi Kezich Francesco che invece pesca nell'At- Paolo Mereghetti
lantico, la nonna Maria che prepara la
Bisognerebbe dimenticare il termine pasta con i calamari per Samuele... 'O- Ed è stato ieri anche il giorno del film
'documentario' che sempre più spesso gnuno di loro mi svelava qualcosa che italiano, l'unico nella selezione, in con-
sta diventando sinonimo di 'inchiesta' e non mi aspettavo e che mi legava alla corso, "Fuocoammare", nuovo lavoro di
considerare "Fuocoammare" per quello realtà di Lampedusa e ai suoi drammi' Gianfranco Rosi, Leone d'oro col pre-
che è: un film a tutti gli effetti. Con spiega il regista a chi gli chiede come cedente "Sacro GRA" ma soprattutto
quello che ne consegue: nessuna tesi da ha selezionato i personaggi da mettere autore di capolavori come "Below Sea
dimostrare, tante cose invece da far ve- nel suo film. 'Quando scopro, filmando Level". Uno dei nostri migliori registi,
dere. Anche se il campo d'azione del Samuele, che ha 'un occhio pigro' non Rosi, tra i pochi a cui dare fiducia an-
regista Gianfranco Rosi è l'isola di posso non pensare alla 'pigrizia' del no- che quando annuncia di voler confron-
Lampedusa, che la maggior parte degli stro sguardo, che osserva quel che suc- tarsi con un tema sensibilmente com-
italiani associa immediatamente al pro- cede a Lampedusa un giorno o due e plesso come quello dei migranti sull'i-
sola di Lampedusa, e dunque con le mai, con l'eccezione di Samuele, dei incertezze quella di "Fuocommare" è
immagini di una realtà che l'urgenza personaggi. Rimangono lì, accennati, una scommessa importante col nostro
della cronaca ha quasi consumato. Ma con qualche ammiccamento all'eterno tempo e con la sua fragilità.
"Fuocoammare" come il titolo di una dna nostrano da commedia all'italiana - Il Manifesto - 14/02/16
vecchia canzone, e i ricordi della guerra tutti ridono quando il ragazzino parla e Cristina Piccino
di una vecchia signora, con l'attualità succhia dal piatto gli spaghetti - circon-
dei servizi televisivi, le inchieste, i doc dati da santini madonne e padri pii. Si- Diluvio di applausi al Festival del Ci-
'impegnati' non ha nulla a che vedere. lenziosi come il sub che si immerge nema di Berlino per "Fuocoammare" di
Non ci sono 'teste' parlanti, interviste, ogni mattina nelle acque cercando ricci, Gianfranco Rosi, unico film italiano in
dissertazioni, i racconti delle sofferenze immersi nella loro vita di sempre. Sa- concorso alla 66ma Berlinale. "Fuo-
diventano le rime di una ballata rap. E muele spara al cielo con le armi finte, e coammare" è il titolo di una canzone
Rosi riesce a filmare quello che non si fischia ai cardellini, li cerca nella notte che il regista, Leone d'oro a Venezia
può filmare, la morte, il dolore, i corpi per tirargli i sassi, eppure se si guarda nel 2013 con "Sacro Gra", ha scelto per
dei cadaveri coperti nei sacchi che ven- meglio forse si possono accarezzare. raccontare il suo film sul dramma dei
gono tirati su ogni giorno dai barconi in Ecco, la metafora (parolona per carità) profughi e su Lampedusa. Per tematica,
mezzo al mare, ognuno con le sue storie degli occhiali del ragazzino e del suo potenza delle immagini e onestà del
di cui non si sa ma che in fondo, a quel occhio pigro, (un po' "The Look of Si- racconto, il film entra di diritto nella
punto, non sono nemmeno importanti. lence" il magnifico film di Oppenhei- short list dei finalisti in gara per gli Or-
Lo fa con pudore, e sono i momenti più mer) sembra essere il punto di vista del si. Rosi ha trascorso un anno sull'isola
forti del film, mettendosi dalla parte regista, o almeno il posto che ha scelto siciliana per documentarsi e immergersi
degli uomini dei soccorsi, quasi a farci per sé nonostante l'invisibilità della sua nell'esperienza umana degli isolani a
guardare quella realtà nei loro occhi e presenza. Rosi sull'isola ha passato contatto con le migliaia di migranti in
condividerne il sentimento a volte, quasi un anno e si capisce che gli isola- arrivo sui barconi della morte. Giocato
troppe volte, di impotenza. Ascoltiamo ni si sono abituati a lui. Eppure Rosi sul doppio filo del documentario e del
le voci, le grida di aiuto via radio ai po- non sembra cercare una relazione, a film, "Fuocoammare" e una narrazione
sti di controllo, e un lavoro quotidiano parte col ragazzino, e in fondo neppure sobria, senza ideologia e senza pieti-
che appare infinito. Però l'isola non è tanto, il rapporto rimane sempre nella smo, del tragico esodo dalle coste afri-
solo questo, ci sono i suoi abitanti, c'è distanza, di loro non sappiamo nulla se cane di disperati, la fuga da guerra,
la sua vita, ci sono i gesti della 'norma- non qualche frammento di quotidiano, morte e violenza, e della capacità uma-
lità' di tutti, andare a pesca, a scuola, cucinare, fare la maglia, uscire a pesca. na e logistica di salvataggio e assistenza
combattere il maltempo perché sennò Mai un commento su quanto accade, degli isolani e delle unità di soccorso
non si riesce a tirare le reti e a guada- tranne nelle parole del medico, mai italiane. Il racconto si snoda attraverso
gnare, occuparsi della casa. Gli sbarchi neppure un conflitto. È questo l'occhio differenti protagonisti: un ragazzino di
anche lì sembrano inghiottiti dalle voci pigro? L'abitudine, la stessa di tutti noi 12 anni, Samuele Puccillo, che come
alla radio che comunica le cifre degli ormai, a quanto avviene davanti a noi? tutti i bambini gioca, tira con la fionda
annegati: 'poveri cristiani' commenta Il rifiuto di guardare anche quando è e percepisce la realtà circostante con la
una donna girando il pomodoro del su- tanto vicino a te? Non è moralista Rosi, fantasia. Un medico, capo del presidio
go. La linea narrativa si muove su que- piuttosto ricerca una tensione morale, sanitario, Pietro Bartolo, che segue l'o-
sta alternanza dei due piani di realtà ed è quella che gli permette di filmare i dissea dei profughi dal 1990 e che del
dove in uno, quello degli isolani, il per- migranti dando alle immagini a cui soccorso ha fatto la sua ragione di vita.
sonaggio-guida è Samuele, un ragazzi- siamo 'abituati' una forza e un'evidenza E gli isolani stessi, coinvolti in uno
no di dodici anni piuttosto strano, che mai vista. Anche qui non c'è relazione, sforzo umanitario collettivo. Gli isolani
parla in dialetto stretto, tira tutto il ed è giusto però che sarebbe viziata o li accolgono, sono pescatori, non re-
giorno con la fionda agli uccellini, ha impossibile. Ci sono istanti di verità, c'è spingono niente dal mare, spiega il dot-
un occhio pigro e, figlio di pescatori, la ricerca di una consapevolezza, di una tor Bartolo: 'sono un popolo straordina-
soffre di mal di mare. A scuola non coscienza, e da cineasta - quale è - c'è la rio che merita altro che il Nobel' e que-
combina nulla e passa le sue giornate necessità di trovare un'immagine che sta, dice, 'è una tragica e vergognosa
camminando per l'isola che appare de- rispetti ognuna di queste persone nella pagina della storia dell'umanità'. Rosi
serta insieme a un amico che lo segue sua singolarità. spiega di non avere voluto fare un film
con la fionda, perché per essere bravi, È una domanda forte, ed importante, politico ma che lo è 'a prescindere' per-
spiega Samuele, ci vuole una passione. perché il cinema deve riuscire a rispon- ché è una testimonianza della 'tragedia
Lo schema è un po' quello del prece- dere al confronto col proprio tempo - maggiore dopo l'Olocausto'.
dente "Sacro GRA", una sorta di circo- siamo tutti africani ha detto Meryl Il Mattino - 14/02/16
larità in uno spazio chiuso, come è Streep aprendo il festival - e la scelta di Flaminia Bussotti
quello di un'isola, nel quale ritornano le un'immagine è di per sé un gesto politi-
stesse figure che però non diventano co. Per questo anche anche nelle sue

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