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IL DISEGNO DI ARCHITETTURA NOTIZIE SU STUDI, RICERCHE, ARCHIVI E COLLEZIONI PUBBLICHE E PRIVATE GIUGNO 2011 numero 38 Alcune riflessioni sui disegni di Alvaro Siza e Steven Holl Maria Cristina Loi La parabola creativa di un architeto pud ricostrirs attraverso ka sequenza dei suoi disegni. Con questo semplice assunto, solo ap- parentemente banale, individuiamo una possibile chiave di lettu- ra del lavoro di un architeto, Il disegno diventa strumento per ccomprendere Ia sua poetica e per individuate il suo metodo, cosi dda poterricostrure l'intero iter di ciascun progetto nelle diverse fasi, dal concepimento dell idea-guida, tradota spesso in veloc schizzi, agli sviluppi successivi, espressi con disegni sempre pitt defini fino agli elaborai esecutivi; salvo poi tornare, a volte in fasi intermedie, a volte a progetto eseguito, a Schizzi sintetici {Tinsieme. Ma “leggere" e capire a fondo un disegno, sopratutto quando si trata di un elaborato di studio, di uno schizzo, di un documento riferibile a una fase di progettazione “viva. ancora non definitiva e eristllizzabile in linee conclusive e perentorie, riuscire a distinguere i segni che lo definiscono, sovrapponendo- si comprendere il significato di questi segni, della sequenza se- condo cui vengono tracciati, della scelta dello strumento e del supporto adotati, dell'uso del colore, dell’ aggiunta di annot zone serie, non 2, appunto, banale, Talvolta il processo creat oe fatto di ritori, di ridisegni di rapid gestireiterati di strati- ficazioni di memorie;talvolta alcuni segni sono destinati a non ripetersi pit nella storia della definizione di un progetto. E soprattutto lo schizzo che restituisce la parte pit interessante € ricca di suggestioni di un procedimento progettuale. Come os- serva Francesco Moschini: "Nessuna elaborazione grafica, nes- sun modello, nessun disegno esecutivo 0 addirittra l'opera co- struita, che in quanto realizzata certfica I'adempimento delli- dea, riesce a renderei consapevoli dell'esperienza progettuale, cosi come possono farlo queste sofferte mappe diseunate; qui le modificazioni, le incerte7ze e i repentini cambiamenti di rotta ‘convivono con le iterate sottolineature che certificano dell’cter no ritormo dell'idea format recenti mostre dedicate da Francesco Mosehini ad Alvaro Alvar Sia, Vaticano, 1980, china si carta, Lo spazio non si misura con to sguardo, ma con la mano e il passo. Hexei Foci on, logio della mano disegno di architetura, visto attraverso gli occhi di due persona- lita diverse. Osservare I'uso che gli architetti oggi, nel sueceder~ si rapidissimo di strumentazioni innovative e sempre pit raffina- te, fanno del “disegno a mano libera”, offre ulteriori motivi di ti- flessione su un tema che nel tempo ha comunque sempre conser- vvato un ruolo centrale ¢ fondamentale nella teoria e nella prati di architetti anche molto diversi tra loro. La grande mostra antologica dedicata ad Alvaro Siza nel 2008% ripercorre i circa einquant’anni di attivits dell'architetto porto- aghese, narrata attraverso una ricca documentazione, tra cui i di- segni giocano un ruolo ehiave, Siza infati, come & ben noto, uti- lizza moltissimo lo strumento del disegno, soprattutto lo schiz~ 20, quasi un presentimento, cui conferisce il significato di e- spressione di una "volonta di cognizione e di contemplazione del reale, dal bisogno continuo di misurarsi col quotidiano...". Ai ‘numerosi schizzi sorta di “dialoghi improvvisati e spontanei in- trattenuti con i luoghi e le cose intorno al tema del costruire e al- la sua fisicita” consegna anche il pid sincero e spontanco entu- siaymo dell'artista-architetto di fronte a un luogo, a un" oceasio~ ne progettuale. a una nuova possibilita architettonica, IE “quasi a rimuovere I'eecesso progeituale” Siza “sembra tornare sempre sui suoi progetti altraverso il segno, il ridisegno, la memo- i Alvaro Sico, sez per ta Torre Plecometrica del Campus del Universita di ‘Aveiro, 1988, china su carta riae appunto serito, quasi facendoli scivolare via dal foglio e pre- cipitare verso il basso, come se 'immagine rappresa nel fogtio fos se 'apparizione di una momentanea meteora destinata a sparre”’. schizzi ricorrono le vedute dall’alto, a volo d’uccello. It privilegiare la veduta generale, il contesto, il paesaggio, esprime la centrafits del nesso luogo-progetto nel suo operare. ‘Alvaro Sia, schiziper i Padglione Portoghese per Espo 98, Lisbona,chi- ‘hina su cara Alvaro Sica con Vincenzo D’Alba,“partita a seace” sl disegno improv secon quattro ma, 28.10.2008, china su carta, 48% 25 cm, Nel foglio di studi per la Torre Piezometrica del Campus delI"U: niversita di Aveiro, del 1988, emerge la vocazione di scultore di Alvaro Siza. L’edificio viene rappresentato da pit punti di vista Nella sua assolutezza e unicit, si erge come un vero e proprio monumento scultoreo isolate nel paesa escluso dalla rappresentazione (limitandosi Siza ad accennare appena ai corpi di fabbrica pid bass. I diseg spunti e di caleoli, talvolta popolati i costrutivi, offrono un pa linsesto ricco di informazioni e pensieri Lo stesso Siza dichiara: “Ogni mio disegno vorrebbe co, con il massimo Figore un momento conereto di un'immagine fu gave in tutte le sue sfumature; nella misura in cui siriesce ad af- fetrare questa qualita sfuggente della real il dis pili © meno chiaro e sara tanto pid vulnerabile quanto pit preci E i disegni sono “testimoni dei dubbi quotidiani, dei piccoli, progressi ¢ degli errori, delabbandono di un’idea ¢ del ripren: idea” I carattere di “improvvisazione” si riscontra chiaramente nel fo- alio disegnato a quattro mani, esito di un esperimento ideato da Francesco Moschini*. Qui Siza “duella” con il giovane architetto jo, paesaggio che viene sono veloci sehizzi eseguiti a china, talvolta corredati Fe; esprimono le scelte relative ai materiali, i detta dere qualeosa di diverso dalla stess AAEM Come RRCHCTETTURA aL STEVEN OL, Poet EAmeENT Jeri Vincenzo D’alba, Ne risulta un quadro composto da frammenti di un ragionamento parallelo, di un dialogo svolto ‘comunicando solo con il disegno, richiamando la antica pratiea del disegno allievo-maestro. Eduardo Souto de Moura definisce Ia frenetica produzione di una “serittura automa: ¢ del suo operare, una “vocazione a si susseguono “schiz7i rapid, nervosi, angeli sen- schizzi del suo maestro, amico e colle tica”, momento fondamenta nimale” in c za sesso, senza luogo, animali senza anatomia e fuori scala” 11 lavoro di Steven Holl nel campo del disegno presenta altret ti importanti elementi di riflessione. II disegno & per Steven Holl al tempo stesso uno strumento ci conoscenza ¢ di invenzione, La mostra a lui dedicat Holl. Su pietra”®, testimonia 'evoluzione del pensiero eritico ¢ dell’opera realizzata dell’arehitetto americano, ricollegandosi i noltre, riprendendone alcuni aspetti, a precedenti oc lo avevano visto protagonista. Citiamo in proposito, ad esempio, la mostra “Ponti e progetti”, del 1981; 0 la pi re lax”, del 2001, entrambe organizzate da Francesco Moschini, ri- spettivamente a Roma e a Milano”. Attraverso questi ripetuti ritorni sul lavoro dell"architeto ® possi- bi filo di continuita, pur nella variett¢ nell'acceso sperimentalismo, del suo itinerarium ments, In questo percorso a itroso nella sua mente, i disegni di Steven Holl costituiscono importanti testimo- nianze, oltre che per la loro innegabile espressivita oggettiva’, per la ricchezza di informazioni che restituiscono, ¢ aiutano a rintrac- ciare le ragioni del suo “eclettismo della sperimentazione”. Nel disegno per la nuova sede dell’archivio di Francesco Mo: schini Holl siesibisce in un ex tempore. Nel progetto, disegnato a conclusione della mostra al castello di Acaya, I'architetto con rapidi segni traduce sul foglio la prima, embrionale concezione per l'edificio, Su una base rettangolare Holl traceia delle “time frames” concentriche: a partire dal 1978, anno della nascita della galleria, che colloca nella cornice centrale, si procede in un per- corso nel tempo. L’edificio non deve avere un ingresso prineips- Je, ma pits ingressi e lo spazio @ attraversato da coni di luce. La luce riveste sicuramente un ruolo centrale in questa architettura ere pennellate di acque- rello, alternate all'uso del carboncino che usa per rafforzare i tratti di muro e le strutture architettoniche, Holl riesce a rendere idea globale del suo progetto, disegnando infine, in alto sul fo: conclussi di recent, inttolata sioni che Paral addentrarsi nella complessita del suo lavoro, rintraceiando un concepita come una scultura. Con I PUTRI DEV ANT AGGIO PITS Steven Hol ‘Ponte Progen, 1981 presso la AM. Architemura Arte Moderna, 21 dicembre 1981 ~09 gennaio 09.07.2010« Lecce 16 incite masta su carta cide, 21 32 em. Disegno real At ikiy uv 20/0 to periito della mostra “Steven Holl: Ponte Progr di Francesco Moschini/ Data frmato da 8. Hot i 1982, Le seit anche il ago azzurro, a voler sottolineare Vimportanza di tun altro elemento naturale per ledificio, Nel disegno di studio per il Bellevue Art Museum, una nuova siruttura museale per Ia citi di Seattle, Washington, ct il carattere di uno schizzo di studio, & gi perentoriamente spresso il motivo dominante del progetto: il icorso al “tripleness”. Tre sono i concetti-guida: vedere-esplorare- “See-explore-make”, L’edificio & infatti concepito per diventare ‘es60 stesso il protagonista del processo creative, non soltanto Iuogo di fruizione ma anche Iuogo di creazione dell" opera d'arte ‘Tre sono le galletie sopraclevate, gli element in cui sono distri- buite le differenti funzioni, Tre sono le condizioni di luce pri pale: “linear (north light)”, “eyclie (south light)”, “fragmented” cosi che a ogni ambiente, a seconda dell’orientamento, corri- sponde una diversa condizione di luce. Molto importante & I'uso del colore, sia nel disegno che nella effettiva realizzazione; Holl sceglie qui il eemento rosso, Un altro disegno ériferito al museo dedicato allo scrittore norve- ‘gese Knut Hamsun, Premio Nobel per la Letterarura 1920, la cui Fama era stata oscurata dalle sue simpatie per il regime nazista. Leiicio stato realizzato su un fiordo, nel villagio di Presteid (regione di Hamaroy, nella Norvegia setentrionale). Il tema ispi- ratore & idea di una torre che si sviluppa su sei piani, con un peteorso che parte dall'alto esi snoda vers il basso, ripercorren- do tutte le prineipali esperienze efasie della vita dello seritore ile a fences’ = Moschini_ As Rew y? Ne risulta una sorta di figura umana immersa nei boschi norve- gesi. Il disegno colorato ha un carattere naif, ed & corredato da tun inequivocabile commento-manifesto: “Concept: building = a body — battle ground of invisibile forces Alla cerimonia di inaugurazione Holl affermava: “E davvero e- mozionante, Questo edificio rispecchia tutto quello in eui credo e che avevo git scritto nel mio piccolo manifesto “Ancoraggio”: VPorigine di un edificio dipende dal sito, dalla sua funzione e dal suo signiticato. Non deriva né dalle tendenze nell'aria, né dal- che. Di questo edificio che ho disegnato il 12 settembre 1994 non cambierei neppure una vir- xgola. Vi sembra vecchio, come se appartenesse agli anni Ottanta No. & senza tempo. Appartiene a questo luogo; non & o ereato proprio per questo momento” Si ringrazia Francesco Moschini per aver consentito la pubblica- Zone dei disegni di Alvaro Siza edi Steven Holl nella Coll ne Francesco Moschini e Gabriel Vadwa A.M. Architettura Arte Moderna, Roma. I disegni di Alvaro Siza sono stati pubblicati nel catalogo della mostra “Alvaro Siza: 'architeto che voleva essere seultore Un ringraziamento anche a Franceseo Maggiore per la co He ow tase p/ 6ARDe DAN Soke ema 5s ai poe soLsdie Tas) 4 fe Far Poot ve in Sete Aled Steven Holl, Progen per V Archivio Francesco Moschini AA, Arhitettura Arte Moderna, carboncino e acquereli su carta, 45 x 100m. ‘Steven Holl, Studi peril Bellevue Art Museum, mattaeacuerlli su cata " Francesco Moschin, Limensione di Parrasio e il colore di Zeus. “It disegno dellidea” come compresenca di passatoe presente, iw: L’Acca: ema Nacionale di San Luca per una collesione del disegno contempo- vaneo. Pitura Seultura Architetura, a cura di Francesco Moschini, De Luca, Roma 2009: “Si pudaffermare che il provederedallidea primaria alla realizazione formale conelusa costituisce liter progettale equindi la testimonianza dell npulso al'ideazione. Questo processo si stratura Jntorno a nuclei informativi ¢ problematiche formali che descrivono Pimportanza della funzione di studio e di ricerca ericonducono alla lo gica del fre Ie esperienze generative dell’oper. Il pensiero creative di venta soggetto parlante di un racconto fat ‘complicate trame grafiche. Per questo la prefigurazione grafiea va ric nosciuta nella sua valenza formale ed estetica ed ha assuntoallinterno {del panorama del disegno un insostituiile documento storico”. > La mostra stata allestita in due different sedi: sl Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecve e al Castello di Acaya (Vernole, Lecee) dal 12 luglio al 30 ottobre 2008: a cura di Carlo Castanheira ¢ Paola lacucci con Serena Petranca, stata accompagnata da una serie di li sot segni € ancor pit Steven Holl “Studi pert Centro Krut Hansa matitae aequerel scart alte iniziative ta cu si ricordano la Lectio magisiratis dll" LI luglio 2008 a Calimera e quella det 28 ottobre 2008 al Teatro Politeama Gre «0, coordinate da Francesco Moschini [n occasione della mostra sta {to inolire pubblicato il volume Alvaro Siza: Marchitetio che voteva es sere sculrore, 4 cuta di Carlo Castanheira, con saggio introdurtivo di Francesco Moschini, Afsaro Siza: ama rassicurante e domestica metaf sica, ¢ testi di Alvaro Siza, Carlos Castanheira, Nuno Higino, Enrico Molteni Editrice Salentina Galatina, Lecce, 2008, Cf. anche France Alvaro Siza, Elogio della mano, in “Segno" n. 222. sco Maggiore, 2009, pp. 42-83 Tra le numerose mostre dedicate a Siza in tutto il mondo, si icordano aqui “Alvaro Siza Vieira, Scultra, il piacere del lavoro” (Milano, dice be 1999-gennaio 2000), curata dallo stesso Moschini, Paola Keeuceie Camilla Cristina Froazoni, contemporanea alla grande esibizione “Alva- ro Siza Architeto” alla Basilica Palladiana di Vicenza (ottobre 1999- sanaio 2000); , tr le ale la mostra alla Galleria del! Accademia dt Architewura, Mendrisio, a eura di Carlos Castanheira nel setembre:no: vvembre 2007 F Moschini, Alvaro Sis: una rassicurante e domestica merafisica cit “Trae important i sco Moschini allintorno dellativit dela galleria A.A.M. da lu iret, France itive sul tema de! disegno, promosse da France si ricorda la serie “Duct: partite a seacchi sul disegn” sco Maggiore: “L'iniziativa, Mdeata da Francesco Moschini e Francesco Maggiore, 2 promossada A.M. Architetura Arte Moderna con 'obiet tivo di mettere a confronto architet e artist anche appan raioni diferent. Si tata di estemporance graiche in cui i protagonist ‘i confrontano in un disegno a pi mani, Il ecko dei “Duet” ha visto f= i Vincenzo D*Allsconfrontarsi con alcuni ia i pid grand no ‘ni del panorama atisticoe architettonico contemporaneo, ta cui Carlo Aymonino, Guido Canela, Antonio Ont, Paolo Portoghesi, Franco Pu Fini, Luciano Semerani, Alvaro Siza. 1 "Duett/Duell” rappresentano un Steven Holl, "Stud per it Como Knut Hamsum’, matt eacquerell su cara ‘momento provocatorio che mira a far convergere capa we e qual spressve differenti, Come ses tratasse di una singolar tencone, dove ad ‘ogni mossa di uno ne eorrisponde la risposta di un altro, Proprio come in lun dello, si ariva alla definizione dun dsepno in eu & possibile ritro- fiche ‘rele afiit pitesto che le differenze tra diverse poctichs 1 “duetto” Siza-D'Alba si tenuto in occasione dell Lectio Magistra- tis, temuta al Teatro Politeama Greco, a Lecce, il 28 ottobre 2008, a con- tsione delle most, * Steven Holl, Su Pietra, Castello di Acaysa, Vernoe, Lecce, 10 luglio 2010-15 gennsio 2011, Cir. Francesco Moschini, Steven Hol! la perce Holl. Sup sco Maggiore, Steven Holl: da ars combinatoria ad ars chiasmatica, in Sean” n, 252, 2010, pp. 38-39 e Francesco Maggiore, Steven Holl: su petra, in “Ame © Critie” n.56, 2010, p99, vito di passaggio” dal astracione alla concrete a, testo per la presentavione della mostra. Cf- anche France steven Holl Ponte Progeti", acuta di Francesco Moschini, coondins- ‘mento di Paola Facucei Galleria A.A.M, Roma, 1981: “Steven Holl, Pa rallax", acura di Paola fev, Hara Andeeini, Presenazione di Prance- sco Moschini, Hans Higer, Luca Molinari, Galleria A.A.M. Mino 2001 7 Sui diseg Steven Holl, Written in water, Lats Maller Publishers, Baden, 2002; Steven Holl, Dietmar Steiner, Michael Bol, Hea and Phenomena, Lars “Miller Publishers, Baden, 2002, Lar cava del sole di meszanomte, in “Abitaee™, n, 496, ettobre 2009, pp. 55-68, 4i Steven Holl ei suoicelebri acquerlli, eft al esempio Fach di Architcnua Civile, Potteeniso di Milano

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