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4 Totale
Analisi e Geometria 1 Docente: Matteo Muratori Numero di
Primo Appello iscrizione
3 Febbraio 2020 all’appello:
Compito B
Istruzioni:Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi devono essere svolti su questi fogli,
nello spazio sotto il testo e, se necessario, sul retro. I fogli di brutta non devono essere consegnati.
1
Domanda di teoria 2 (3 punti)
Fornire il concetto di integrale improprio di una funzione definita nell’intervallo (0, 1) e illimitata in
un intorno di 0. Esibire due esempi di funzioni illimitate in (0, 1): una integrabile in senso improprio
e l’altra non integrabile in senso improprio.
2
Esercizio 1 (6 punti)
Trovare l’integrale generale dell’equazione differenziale ordinaria
t2 2t+3y
y0 = e .
3
Determinare l’unica soluzione dell’equazione che soddisfa la condizione
2
y(1) = − .
3
3
Esercizio 2 (6 punti)
Si consideri la seguente equazione nel campo complesso:
√ 8
(z + 20 − 10i)4 = 5 + 5 3i .
B := {z = 1 + i ω : ω ∈ A} .
4
Esercizio 3 (4 punti)
Determinare la retta r nello spazio perpendicolare sia alla retta
x = 2 + t
y = 2t t∈R
z =1+t
e passante per il punto A ≡ (0, 2, 3). Calcolare quindi la distanza tra la retta r trovata e il punto
B ≡ (1, 0, 3).
5
Esercizio 4 (8 punti)
Sia F la funzione integrale definita da
1
3 (t2 − 1) arctan t
Z
F (x) = p dt ,
x
5
(et − 1)7
6
SOLUZIONI
Esercizio 1
Si tratta di un’equazione a variabili separabili:
Z Z
−3y
3 e dy = t2 e2t dt .
Risolvendo il primo integrale indefinito in modo immediato e il secondo due volte per parti, si ottiene:
e2t (2t2 − 2t + 1)
−e−3y = + c, c ∈ R.
4
Quindi l’integrale generale è dato da
2t 2
e (2t − 2t + 1)
1
y(t) = − log − +c ,
3 4
definito dove l’argomento del logaritmo è positivo. Imponendo la condizione y(1) = − 32 , ricaviamo:
2
2 1 e
− = − log − + c ,
3 3 4
7
Esercizio 2
Conviene anzitutto porre t = z + 20 − 10i, in modo da ricondursi al calcolo delle radici quarte del
numero complesso
√ 8 h
π π i8 8 2π 2π
5 + 5 3i = 10 cos + i sin = 10 cos + i sin .
3 3 3 3
8
Esercizio 3
Un vettore direzionale v della retta cercata sarà dato dal prodotto vettoriale tra i vettori direzio-
nali delle due rette a cui deve essere ortogonale:
Per il calcolo della distanza tra r e B ≡ (1, 0, 3) conviene anzitutto ricavare l’equazione del piano π
passante per B e ortogonale a r:
π : x − y + z − 4 = 0.
Troviamo ora il punto C dato dall’intersezione tra r e π, sostituendo nell’equazione del piano le
coordinate parametriche della retta:
t − (2 − t) + 3 + t − 4 = 0 ⇒ t=1 ⇒ C ≡ (1, 1, 4) .
9
Esercizio 4
Osserviamo che la funzione integranda
3 (t2 − 1) arctan t
f (t) = p5
(et − 1)7
è ben definita e continua in R \ {0}. Quindi f è integrabile secondo Riemann in ogni intervallo di
R \ {0}, ovvero in ogni intervallo che non contiene il punto t = 0. Possiamo perciò affermare, a priori,
che
(0, +∞) ⊂ dom(F ) e F (1) = 0 .
Nel punto t = 0 dobbiamo trovare anzitutto lo sviluppo asintotico di f :
3t 3
f (t) ∼ − 7 = − 2 per t → 0 .
t5 t5
Grazie al teorema del confronto asintotico (applicato a |f (t)|) possiamo allora dedurre che f è inte-
grabile in senso improprio in un intorno di t = 0, di conseguenza dom(F ) = R e F è continua anche
in x = 0. Il teorema fondamentale del calcolo integrale ci assicura che F è derivabile in ogni punto
di continuità x di f e vale l’identità F 0 (x) = −f (x), ovvero
∃F 0 (x) = −f (x) ∀x 6= 0 .
Analizzando gli zeri ed il segno di f per x 6= 0 possiamo dedurre che
F 0 (±1) = 0 ,
F 0 (x) < 0 se e solo se x < −1 ∨ x > 1 ,
F 0 (x) > 0 se e solo se − 1 < x < 0 ∨ 0 < x < 1.
Quindi F è decrescente negli intervalli (−∞, −1) ∪ (1, +∞) e crescente negli intervalli (−1, 0) ∪ (0, 1),
con un punto di massimo relativo in x = 1 a quota F (1) = 0 ed un punto di minimo relativo in
x = −1 (ad una quota non calcolabile esplicitamente). Poiché F 0 (x) = −f (x) → +∞ per x → 0,
grazie al teorema di Lagrange x = 0 è un punto a tangente verticale. Inoltre,
3π 2
f (t) ∼ t → +∞ per t → −∞ ;
2
pertanto, f non è integrabile in senso improprio in un intorno di −∞ e
lim F (x) = +∞ .
x→−∞
10
F (x)
x0 −1 0 1
x
y=c
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