4 Totale
Analisi e Geometria 1 Docente: Numero di iscri-
Secondo appello zione all’appello:
14 Giugno 2019
Seconda parte
Istruzioni: Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi devono essere svolti su questi fogli, nello spazio
sotto il testo e, in caso di necessità, sul retro. I fogli di brutta non devono essere consegnati.
(a) Scrivere la formula di Taylor del secondo ordine di f con punto iniziale x0 = 0 e resto di Peano.
(b) Stabilire se f possiede un punto di massimo o di minimo per x0 = 0 .
(c) Calcolare
[f (x) − 1]2
L = lim .
x→0 (cos x − ex + x) sin x2
Soluzione
(a) Abbiamo
x2 x2
f (x) = f (0) + f 0 (0)x + f 00 (0) + 0(x2 ) = 1 − + o(x2 ) per x → 0 .
2 2
(b) Poiché f 0 (0) = 0 e f 00 (0) < 0 , la funzione f possiede un punto di massimo per x0 = 0 .
(c) Notiamo che, per x → 0 ,
x2 2 x4
(f (x) − 1)2 = − + o(x2 ) = + o(x4 );
2 4
x2 x2
cos x − ex + x = 1 − + o(x2 ) − 1 − x − + o(x2 ) + x = −x2 + o(x2 );
2 2
sin x2 = x2 + o(x2 ) .
Pertanto
x4 1
+ o(x4 )
4 4 + o(1) 1
L = lim = lim =− .
x→0 (−x2 + o(x2 ))(x2 + o(x2 )) x→0 (−1 + o(1))(1 + o(1)) 4
2. Sia F : R → R la funzione definita da 2
x
e−t
Z
F (x) = dt .
0 1 + t2
(a) Determinare il segno e le eventuali simmetrie di F .
(b) Determinare gli eventuali asintoti di F .
(c) Determinare gli eventuali punti estremanti e di flesso di F .
(d) Disegnare il grafico qualitativo di F .
Soluzione
2
e−t
(a) Poiché la funzione integranda f (t) = 1+t2 è positiva, si ha:
F (0) = 0, F (x) > 0 ∀ x > 0, F (x) < 0 ∀ x < 0 .
Inoltre, essendo f pari, F è dispari.
(b) Si ha
x 2 +∞ 2
e−t e−t
Z Z
lim F (x) = lim dt = dt .
x→+∞ x→+∞ 0 1 + t2 0 1 + t2
La funzione f è continua in R ; inoltre,
2 2
e−t e−t 1
0 < f (t) = ≤ ≤ 2 ∀ t > 0.
1 + t2 t2 t
Pertanto la funzione f è integrabile in senso improprio in [0, +∞), grazie al criterio del confronto
R +∞ R +∞
semplice. Quindi l’integrale improprio 0 f (t)dt converge. Posto y0 := 0 f (t)dt ∈ R+ , la funzione
F ha come asintoto orizzontale per x → +∞ la retta y = y0 . Per simmetria, la funzione F ha come
asintoto orizzontale per x → −∞ la retta y = −y0 . Non ci sono altri asintoti.
(c) In virtù del teorema fondamentale del calcolo integrale,
2
0 e−x
F (x) = f (x) = > 0 ∀ x ∈ R.
1 + x2
Quindi la funzione F è strettamente crescente e non ha punti di massimo o di minimo relativo. Inoltre,
2
2x(2 + x2 )e−x
F 00 (x) = f 0 (x) = − ∀ x ∈ R.
(1 + x2 )2
Dunque
F 00 (x) > 0 ∀ x ∈ (−∞, 0), F (0) = 0, F 00 (x) < 0 ∀ x ∈ (0, +∞).
Quindi F è convessa in (−∞, 0) ed è concava in (0, +∞), e x0 = 0 è un punto di flesso.
(d) Il grafico qualitativo di F è
y
0.67
-3 -2 -1 1 2 3 x
-0.67
3. Si considerino le rette
x = 5 + 3t
x = k − 3u
r : y = 1 − 4t (t ∈ R) ed s : y = 1 + 4u (u ∈ R) .
z = 6 + kt z = −4 + ku
(a) Determinare i valori del parametro reale k per i quali r ed s sono ortogonali.
(b) i. Per i valori di k trovati, stabilire la posizione reciproca di r ed s .
ii. Nel caso in cui siano sghembe, determinare la distanza tra r ed s .
Soluzione
−9 − 16 + k 2 = 0,
dunque per k = −5 o k = 5.
(b) i. L’intersezione delle due rette è data dal sistema lineare
5 + 3t = k − 3u
5 + 3t = k + 3t
5 = k
1 − 4t = 1 + 4u ossia −t = u ossia −t = u
6 + kt = −4 + ku 6 + kt = −4 − kt t = −1 .
Di conseguenza, per k = 5 le due rette si intersecano nel punto P ≡ (2, 5, 1) , mentre per k = −5
le due rette sono sghembe.
ii. Le rette r ed s sono sghembe per k = −5 . In questo caso, i vettori direzionali delle due rette
sono a = (3, −4, −5) e b = (−3, 4, −5) . La direzione ortogonale a entrambe le rette è individuata
dal vettore
a ∧ b = 10 (4, 3, 0) .
Determiniamo il piano π passante per s, ortogonale alla retta r. Tale piano si trova imponendo che
passi per un punto di s e che abbia come parametri di giacitura a = 4, b = 3, c = 0. Come punto di
s, prendiamo Q ≡ (−5, 1, −4), ottenuto per u = 0 nell’equazione cartesiana di s. Cosı̀ si ha
quindi
π : 4x + 3y + 17 = 0 .
La distanza tra r ed s coincide con la distanza tra il punto P ≡ (5, 1, 6) ∈ r (ottenuto per
t = 0) e il piano π . Pertanto
|20 + 3 + 17|
d(r, s) = d(P, π) = √ = 8.
16 + 9
4. Si consideri la curva
2
x = t sin t
γ : y = t2 cos t t ∈ [−1, 1] .
z = 2t ,
Soluzione
(a) Abbiamo
0 2
x (t) = 2t sin t + t cos t
y 0 (t) = 2t cos t − t2 sin t t ∈ [−1, 1],
0
z (t) = 2 ,
e p
kγ 0 (t)k = 4 + 4t2 + t4 = 2 + t2 .
Pertanto γ è una curva regolare e
Z 1 Z 1
0 14
L(γ) = kγ (t)k dt = (2 + t2 ) dt = .
−1 −1 3