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Problemi
• Per essere scientifica, la psicologia deve trattare l’uomo come un
oggetto, una «cosa» da laboratorio, «ripetibile» e non unica
• ma allora, abbiamo ancora a che fare con l’uomo oppure no?
Quando siamo messi sotto «osservazione scientifica», siamo davvero
noi stessi oppure no (cfr. Effetto Hawthorne: 1927, Mayo e
Roethlisberger, Western Electric di Hawthorne, Chicago)?
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La Psicologia in Italia
• Fu fortemente osteggiata sia dal neo-idealismo sia dal marxismo, ed
eliminata dall’insegnamento delle scuole di ogni ordine e grado dal filosofo
Gentile, autore della nota riforma della scuola (1923)
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PSICHIATRIA PSICOFISICA
«PROBLEMI» «PROBLEMI»
MILITARI / TESTING SOCIALI /
POLITICI EDUCATIVI
«RITARDO»
INTELLIGENZA
MENTALE
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Origini
• I test psicologici, strumenti «diagnostici» di grande utilità e ampia applicazione, com’è
facile immaginare non sono nati «dal nulla»
• Sebbene il massiccio utilizzo del testing sia esploso nel XX secolo, le forme più
«antiche» e «rudimentali» di testing sono rintracciabili entro il processo di revisione
triennale cui erano sottoposti i «mandarini» (alti funzionari) e gli ufficiali
dell’esercito dell’impero Cinese, per ordine dell’Imperatore (Bowman, 1989):
pressappoco siamo nel 2200 a.C.!
Origini
• Il sistema di valutazione cinese assunse la sua forma definitiva attorno al 1370,
quando venne enfatizzata, e quindi testata, anche la conoscenza dei classici del
Confucianesimo
• Una percentuale di candidati compresa tra l’1 e il 7 per cento che superava l’esame
preliminare veniva trasferita alle prove nel distretto centrale (quartiere esami), che
richiedevano 3 sessioni separate di 3 giorni e 3 notti
• Gli esami del distretto erano estenuanti e rigorosi, ma non costituivano l’ultimo step!
• Solo una percentuale di candidati compresa tra l’1 e il 10 per cento che superava gli
esami «distrettuali» poteva recarsi a Pechino per i test finali
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Origini
• Probabilmente circa il 3 per cento di quest’ultimo gruppo riusciva ad avere
successo nelle prove e a diventare «Mandarino», accedendo così gli impieghi di alto
rango negli uffici pubblici
• Inoltre, non sono noti o disponibili dati circa la «validazione» di queste prove
• Tuttavia, il processo incorporava alcuni interessanti «criteri di selezione», quale ad
es. la bellezza della calligrafia, che era valutata con grande severità e attenzione
Origini
• Sono note anche ulteriori tappe storiche del testing o, più in generale e in modo più
corretto, dello sviluppo della valutazione (Janda, 1998; Murphy & Davidshofer, 1998):
• 1540: primi esami scritti nelle Università dei Gesuiti (Collegio Romano)
• 1599: i Gesuiti pubblicano le prime regole per gli esami scritti (Ratio atque Institutio
Studiorum Societatis Iesu: la valutazione dell’apprendimento come un
processo formativo fondamentale attraverso il quale l’alunno è guidato a
prendere coscienza del cammino compiuto, ad auto-valutarsi e a individuare ulteriori
obiettivi di crescita)
• 1869: F. Galton dà alle stampe «Hereditary Genius» [”I propose to show in this
book that a man's natural abilities are derived by inheritance, under
exactly the same limitations as are the form and physical features of the
whole organic world”]
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Origini
• 1883: F. Galton pubblica «Inquiries into Human Faculty and its Development» un
volume che, secondo Boring (1950), costituisce il punto d’inizio dell’era dei test
psicologici come noi li conosciamo e dell’indagine scientifica sulle
differenze individuali
• Il tema di fondo del libro è che le differenze individuali non solamente esistono, ma
sono anche misurabili
• Tuttavia, egli era talmente ‘immerso’ in questo genere di ricerca che sviluppò
strumenti per la misura della bellezza, della personalità, della noia provata
durante una lezione e dell’efficacia della preghiera!
Origini
• Un contributo importante alla nascita del testing psicologico venne dato della
psichiatria delle origini
• Nel 1885 il medico tedesco Hubert von Grashey (1839 – 1914) sviluppò
l’antecedente del «rullo di memoria» (memory drum) come apparato scientifico per
testare i pazienti con lesioni cerebrali (o cerebrolesi)
• Grashey scopri che molti pazienti potevano riconoscere gli stimoli nella loro totalità
ma non erano in grado di identificarli quando comparivano attraverso la fessura in
movimento, quindi parzialmente occlusi e separatamente dagli altri
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Origini
• L’idea venne poi applicata allo studio della memoria da Georg Elias Mueller (1850
– 1934) e Friedrich Schumann (1862 – 1940), allievi ed emuli del famoso
psicologo tedesco Hermann Ebbinghaus (1850 – 1909; che per i suoi test di
rievocazione usava il metronomo e una lista di parole senza senso)
• Poco dopo, la psichiatra tedesco Konrad Rieger (1855 – 1939) sviluppò una
batteria di test molto ambiziosa per la diagnosi e il riconoscimento dei
danni cerebrali (memoria a breve e lungo termine, riconoscimento visivo,
ecc.) peccato pero’ che la somministrazione durasse oltre 100 ore e lo
strumento cadde rapidamente (e comprensibilmente) in disgrazia!
Origini
• In estrema sintesi, potremmo dire che la psichiatria abbia contribuito all’avvio della
produzione dei test, dimostrando soprattutto che le procedure standardizzate
(uguali per tutti i pazienti/soggetti) potevano aiutare a rivelare la natura e
l’entità dei sintomi delle malattie mentali e/o legati a danni cerebrali
• La maggior parte dei primi test sviluppati dagli psichiatri sono stati dimenticati
• Inoltre, egli pose molta enfasi sulla «competenza linguistica» nella diagnosi del
ritardo mentale per Gregory (2010) questa è la ragione per cui i test di
intelligenza presentano prove di questo tipo
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Origini
• questo fatto può senz’altro farci capire sia perché Binet e Simon,
anch’essi francesi, inclusero prove verbali sin nella prima versione del loro
test strutturato, sia perché questo genere di prove vennero sempre
riproposte in ogni batteria diagnostica del ritardo mentale
• Inoltre, Esquirol propose la prima classificazione sistematica del ritardo mentale e non
dovrebbe destare sorprese il fatto che le «competenze linguistiche» ne
costituissero il principale criterio diagnostico. Egli riconobbe 3 livelli di ritardo
mentale:
• A quanto pare, Esquirol non riconobbe ciò che oggi viene etichettato come «ritardo
mentale lieve» (mild mental retardation) e ha invece fornito dei criteri per gli
equivalenti moderni di ritardo mentale moderato, severo e grave
Origini
• Forse più di ogni altro scienziato dell’epoca (fine ‘800), Séguin è colui che ha
maggiormente contribuito all’instaurarsi di un «nuovo umanesimo» nei confronti degli
individui con ritardo mentale
• Allievo di Esquirol, aveva potuto studiare anche con Jean Marc Gaspard Itard (1775 –
1838), medico ed educatore francese, fondatore della pedagogia speciale e specializzato
nel lavoro con i ragazzi sordomuti [che è ben noto per il suo tentativo, durato 5 anni, di
«educare» il ragazzo selvaggio di Aveyron, un bambino che aveva vissuto nei boschi per i
suoi primi 11 o 12 anni (cfr. il film «Il ragazzo selvaggio», diretto e interpretato da François
Truffaut nel 1970)]
• Nel 1866 pubblicò «Idiocy, and Its Treatment by the Physiological Method», il primo grande
libro di testo sul trattamento del ritardo mentale. Nel libro egli sostenne un approccio molto
moderno all'istruzione di persone con ritardo mentale e accennò persino a ciò che oggi
viene chiamata «modificazione del comportamento» (cognitiva-comportamentale)
• Su questo sfondo sociale, storico e ideale i test di intelligenza non poterono che
prosperare… di riflesso anche in Italia (De Sanctis, Montessori, ecc.)
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Origini
• Parallelamente a quanto discusso finora, precursori della psicometria sono,
senz’altro, le equazioni della cosiddetta psicofisica, ossia il tentativo, da parte dei
maggiori fisiologi della metà dell’800 [ad es. Ernst Heinrich Weber (1795 – 1878)
e Gustav Theodor Fechner (1801 – 1887); Legge di Weber Fechner], di
individuare leggi matematiche delle «qualità psichiche» che fossero
comuni a tutti gli individui
Origini
• Però, i nostri organi di senso non rispondono agli stimoli – o non registrano gli
stimoli – in modo costante o proporzionale alla loro intensità (già gli
astronomi, volendo stabilire una scala di grandezza per gli astri, si erano accorti che,
per notare la differenza di intensità luminosa fra due sorgenti, è necessario che la
differenza fra le potenze delle due sorgenti fosse almeno pari a una certa quantità,
denominata soglia differenziale, che dipende dal livello di intensità delle sorgenti
stesse)
S = k · log · I
• S = sensazione; k = costante specifica per ogni modalità sensoriale; log = logaritmo ;
I = intensità dello stimolo
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Nota W. Wundt
• E’ molto meno noto il fatto che Wilhelm Wundt
(1832 – 1920) tentasse di misurare i processi
mentali molto tempo prima della fondazione
del primo laboratorio psicologico a Lipsia (1879),
ossia almeno dal 1862, quando lavorava col suo
«pendolo» (o «pendolo di complicazione»)
• Questo dispositivo era un pendolo tarato, con una serie di aghi fissati sulle sue
estremità. Il pendolo oscillava e colpiva con gli aghi una o più campanelle
• Il compito del soggetto era quello di prendere atto della posizione del
pendolo (punto su un quadrante) quando udiva il suono delle campane
• Wundt poteva modificare gli aghi (posizione e lunghezza) in anticipo e quindi
conoscere preventivamente così la posizione precisa del pendolo quando la
campana veniva colpita
Nota W. Wundt
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Origini
• Wundt, Galton, Cattel [ allievo di Wundt, di Galton e, negli U.S.A., dello
psicologo dell’età evolutiva Granville Stanley Hall (1844 – 1924), a sua volta
pupillo, insieme a Edward Lee Thorndike (1874 – 1949), del «pragmatista»
per eccellenza nella storia della psicologia moderna, William James (1842 –
1910)]
• J. M. Cattel approfondì, negli Stati Uniti, gli strumenti per le misure delle
differenze individuali, che per primo chiamò Mental Test («Mental Tests and
Measurements», 1890)
Nota J. M. Cattell
• Nel famoso articolo Mental Tests and Measurements (1890) descrisse il suo
programma di ricerca e i 10 test che proponeva per l’uso al pubblico generale.
Chiaramente, questi test sono una rielaborazione della tradizione di Wundt-Galton:
• N.B. John M. Cattell e Raymond B. Cattell, l’autore del 16 PF non sono nemmeno parenti…
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Origini
• C. Wissler (allievo di Cattell) mise in luce la bassa o nulla correlazione
esistente tra i principali “test” di allora (sostanzialmente misure psico-fisiologiche) ed
indicatori di performance esterni ed indipendenti (ad es. giudizi degli insegnanti,
creatività, successo nella vita), coinvolgendo un campione di 300 studenti della
Columbia University e del Barnard College (.02 ≤ r ≥ .16)
• E’ interessante notare che Binet svolse il suo tirocinio con il neurologo Jean-Martin
Charcot (1825 – 1893), presso il famoso ospedale parigino “Salpêtrière”, dove lo
stesso Sigmund Freud (1856 - 1939) si specializzò sull’isteria
• Dalla “Salpêtrière” esce anche Esquirol (ritardo mentale, competenza linguistica),
insieme a molti altri…
• In questo lavoro, si discute per la prima volta il fatto che l’intelligenza possa
essere misurata direttamente e meglio attraverso i processi psicologici di
“alto livello” piuttosto che attraverso i processi sensoriali elementari
(psico-fisici)
• Dopo una serie di tentative falliti, Binet and Simon misero a punto la loro famossima
scala, ossia la Scala Binet-Simon
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• Binet prima criticò la scala per la sua natura troppo soggettiva, per essere
costituita da elementi che riflettevano l’istruzione formale, e per l'utilizzo di una
scala di risposta in formato dicotomico (sì/no) su molti item (DuBois, 1970)
• 3) Coglieva in modo diretto ciò che per Binet e Simon era il nocciolo
dell’intelligenza, il ragionamento e il giudizio concreto/pratico, senza
indulgere in prove sensoriali, reattive, percettive, ecc.
• 4) Gli item erano ordinati per livello di difficoltà e non per contenuto. Una
standardizzazione (piuttosto approssimativa) era stata effettuata coinvolgendo 50
bambini normali di età compresa tra i 3 e gli 11 anni e alcuni bambini «ritardati»
e/o «subnormali», secondo il linguaggio dell’epoca
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• Alcuni item:
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• Nel 1910 somministrò la scala B-S a 378 ospiti della Vineland, categorizzandone:
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• A dimostrazione delle sue tesi, Goddard (1912) ricostruì – con errori ed omissioni
di informazioni contestuali importanti, quali malnutrizione, igiene e alcolismo –
l’albero genealogico di una paziente delle Vineland, Deborah Kallikak,
discendente dal rapporto extra-coniugale di un suo trisavolo con una locandiera
«fleeble-minded»: ecco trovata la causa dell’infelice destino di Deborah!
• In sostanza, per Stern (1912) essere «in ritardo» di 3 anni aveva un significato
diverso a seconda della fascia d’età: avere 5 anni e «funzionare» come un
bambino di 2 anni era peggio che avere 13 anni e funzionare come uno di 10
anni: era quindi necessario standardizzare/ponderare i punteggi del test in base
alla fascia d’età
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• Binet considerava la sua scala come uno strumento per identificare i bambini
che necessitavano di un programma di istruzione speciale e si opponeva
vigorosamente all’idea, cara a Galton e alla «cultura americana» dell’epoca, che
l’intelligenza fosse un attributo ereditario
• Per lui l’intelligenza non era una singola e indivisibile funzione, quanto piuttosto
un insieme di micro-funzioni, quali discriminazione, osservazione, memoria, il
cui livello poteva essere sviluppato fino ad un certo limite, questo si
sostanzialmente ereditario (Binet, 1909)
• Questo test è utilizzato ancora oggi, tale e quale: ad es. nella batteria di test
neuropsicologi di Halstead-Reitan con soggetti bendati (Reitan & Wolfson, 1985)
• Un ulteriore esempio? Knox (1914) mise a punto diversi test di performance che
vennero utilizzati con gli immigrati ad Ellis Island; non richiedevano alcun tipo di
risposta verbale ad es. il completamento di un puzzle oppure la sostituzione di
numeri con simboli, che divennero poi parte delle scale Wechsler (1939)
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Ellis Island
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William Stern
Henry H. Goddard
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• 1974, WISC-R;
• 1981, WAIS-R;
• 1991, WISC-III;
• 1997, WAIS-III;
• 2003, WISC-IV
• Per ogni soggetto si otterrà un profilo costituito dai punti standard nei
singoli sub-test, ponderabile in base alla fascia d’età
Nota
• Scheda di notazione e siglatura
della scala Wechsler per Adulti
(WAIS-R)
• Dati anagrafici
• Conversione da punteggio
grezzo a punteggio ponderato
(gruppo di taratura)
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• A quali risultati giunsero Goddard e il suo staff? Che l’83% degli ebrei, l’80%
degli ungheresi, il 79% degli italiani e l’87% dei russi erano ritardati
mentali, ossia di un’età mentale pari o inferiore ai 12 anni. Questo nonostante
quanto detto più sopra e la scarsa rappresentatività dei campioni studiati
• Quindi che l’intelligenza media degli immigrati, il loro apporto agli statunitensi, fosse
decisamente basso, tale da rendere necessaria una forte restrizione della politica
sull’immigrazione
• Comunque, alla fine della sua carriera Goddard ricusò alcune sue posizioni iniziali circa
l’impossibilità di trattare con successo i ritardati mentali la necessità di segregarli
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• Il primo a sviluppare test di gruppo fu William H. Pyle (1875 – 1946) nel 1913, che
pubblicò le norme di una batteria costituita da test di span di memoria, sostituzione di
numeri con simboli e associazione verbale (e.g., appena ascoltata una parola,
scriverne rapidamente un’altra, ecc.)
• Rudolf Pintner (1884 – 1942) nel 1917 espanse la batteria di Pyle aggiungendovi un
test di «cancellazione» (e.g., contrassegnare la lettera ‘a’ ogniqualvolta comparisse in
una porzione di testo)
• Videro così la luce due celeberrimi test collettivi – l’Army Alpha e l’Army Beta
– il cui formato e contenuto ispireranno la costruzione di test individuali e di
gruppo per molti decenni successivi
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• 3) giudizio pratico (ad es., «Perché le vette delle montagne sono coperte di
neve?; seguono alcune alternative di risposta, tra le quali «lassù il sole splende
poco o raramente», oppure «la temperatura è più fredda»)
• Otis infine pubblicò l’Otis Group Intelligence Scale (1918), che è considerato il
primo test di intelligenza, scientificamente valido, somministrabile a gruppi di
individui (quindi collettivo)
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• Queste istruzioni rendono bene l’idea di ciò che s’intende per test di
massima performance/prestazione/efficienza
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Es. “PG” per donna incinta, “K” per ernia e “X” per problemi mentali
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http://www.ellisisland.org/
http://www.ellisisland.org/
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• Egli inoltre affermò che gli studi comparativi non potevano essere condotti
con i test attualmente esistenti
• Inoltre, nel 1926 Brigham creò il “SAT” per la società College Board
(Scholastic Aptitude Test o Scholastic Assessment Test) un test
attitudinale molto diffuso, generalmente richiesto e quasi
universalmente riconosciuto per l'ammissione ai college degli Stati
Uniti
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Standardizzazione
Prove Verbali &
degli stimoli e/o
Prove Non Verbali
delle procedure
Criteri di
Prove Individuali
TESTING «valutazione»
& Prove Collettive
stabiliti a priori
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• Alcune domande…
• 1940 Hathaway e McKinley, MMPI (550 domande) che è molto in debito con il
Personal Data Sheet di Woodworth, anche se meno sensibile di questo alla
desiderabilità sociale delle risposte
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• …
Rivolta anti-test
• Nel primo dopoguerra, soprattutto negli U.S.A., le scuole e le aziende usano
massicciamente strumenti per la misurazione delle attitudini e delle capacità
cognitive e di adattamento di bambini e operai
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Rivolta anti-test
• 1962 Gross pubblica il volume The Brain Watchers, molto critico sulla
psicometria, che fa il giro del mondo e viene tradotto anche in Italia
• Nonostante l’ondata critica, tra il 1959 e il 1965, nel mondo, sono stati prodotti
almeno 795 nuovi test (100 all’anno, 1 in più ogni 3 giorni!) quelli
attualmente a disposizione sono come minimo 3.000! (Del Corno &
Pelanda, 1985)
• E’ del 1981 il volume di Gould, sui limiti della misura dell’intelligenza, tradotto
in Italia col titolo evocativo: Intelligenza e Pregiudizio
Oggi? Domani?
• Più attenzione alla situazione di testing nel suo
complesso (interazione sociale valutatore-valutato;
bias nella raccolta delle informazioni), sia essa di Lee Joseph Cronbach
gruppo o individuale (1916 - 2001)
• Maggiore consapevolezza nel trattare con bambini, anziani, soggetti
diversamente abili
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Nota
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• 2) in the case of South Italy, the PISA data may have exaggerated the
differences, since data obtained with tasks similar to the PISA tasks (MT-
advanced*) show smaller differences;
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• Il test di Jung era composto di 100 parole stimolo; per ognuna, il soggetto
doveva associarne un’altra nel minor tempo possibile (… cfr. Donders eco
dei tempi di reazione… della possibilità che una mente efficiente dovesse
andare veloce, come una macchina efficiente)
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• Il libro venne pubblicato con fatica nel 1921 e, inizialmente, godette di poca
fortuna; Walter Morgenthaler (1882-1965) produsse una seconda
edizione nel 1932 mentre la prima traduzione inglese è del 1942
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• Pare che l’origine del test sia da rintracciare nei racconti di una
studentessa di Murray, il cui figlio, quand’era malato, passava tutta la
giornata a sfogliare riviste e a raccontare storie legate alle immagini che
vedeva
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• Mentre gli psicologi clinici si occupavano dei test per l’analisi della
personalità e dei conflitti inconsci, un’altra schiera di psicologi si
dedicava alle attività di orientamento (counseling, vocational
guidance) per i soggetti «normali»
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• Il SVIB è diventato uno dei test più diffusi di tutti i tempi (Strong, 1927).
La sua versione moderna, Strong Interest Inventory, è tuttora molto
usata dagli orientatori negli Stati Uniti the right man at the right
place!
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