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CRISI MILITARE E POLITICA DELL’IMPERO ROMANO

Nel 116 d.C. l’impero romano raggiunse la sua massima estensione grazie alle nuove conquiste di Traiano,
ma iniziarono anche numerosi problemi perché più esteso è il territorio e più è difficile difenderlo:

Servono più uomini nell’esercito:


le legioni non bastavano più
per difendere un territorio così esteso

Dal confine naturale si passa al confine artificiale (limes).Il limes è un confine artificiale che serviva per
difendere meglio il confine naturale, era protetto anche da delle guardie e su una torre c’era una persona
che controlla che non arrivassero nemici.

Per realizzare tutto questo serviva molto denaro che


venne ricavato grazie all’aumento delle tasse

Verso la metà del III secolo inizia un periodo di ANARCHIA:


L’anarchia iniziò nel terzo secolo e durò per cinquant’anni. Gli eserciti iniziarono ad acclamare propri
imperatori, però erano pronti ad abbandonarli oppure ucciderli se non garantivano le vittorie o il bottino
promesso. Anarchia vuol dire mancanza di governo.

Le popolazioni al confine minacciano l’impero:

DALL’ANARCHIA SI PASSA ALLA TETRARCHIA:


Nel 284 DIOCLEZIANO viene riconosciuto come unico imperatore e questo ristabilisce l’ordine nelle province
e nell’esercito. Diocleziano instaura una nuova forma di governo: la

TETRARCHIA (“governo di quattro”)

Le “regole” della tetrarchia

C’erano due Augusti, uno d’Oriente e uno d’Occidente e due Cesari. Gli Augusti restavano in carica
vent’anni. Dopo questo periodo i Cesari prendevano il loro posto e diventavano Augusti. A loro volta gli
Augusti sceglievano dei nuovi Cesari. L’Augusto poteva abdicare ma anche l’altro era costretto a farlo, e
quindi lasciavano il posto ai Cesari.

Le conseguenze della tetrarchia:

Con la tetrarchia le residenze imperiali si spostano da Roma a Milano, nella parte Orientale l’Augusto risiede
a Nicomedia.

Per gravi motivi di salute Diocleziano è costretto ad abdicare ma le regole da lui stabilite per la successione
non vengono rispettate e scoppia un nuovo periodo di anarchia, il quale questa volta si risolve con
l’acclamazione a imperatore di COSTANTINO (figlio dell’augusto di occidente Massimiano) nel 306.

Nel frattempo però, il popolo di Roma aveva nominato imperatore MASSENZIO. Per questo nel 312
Costantino marcia contro di lui e lo sconfigge nella battaglia di Ponte Milvio:

Costantino diventa imperatore unico e sposta la sede a Bisanzio che prende il nome di Costantinopoli. Oggi
il suo nome è Istanbul. Roma cessa di essere il centro politico dell’Impero.

IV SECOLO: I CAMBIAMENTI SOCIALI AGGRAVANO LA CRISI

Aumentano le disuguaglianze nella società

Peggiorano le condizioni dei contadini


L’oriente si arricchisce e l’occidente si impoverisce

L’impero viene definitivamente diviso

In seguito alla morte dell’imperatore Teodosio nel 395, l’impero viene definitivamente diviso tra i suoi due
figli ed ebbero sorti diverse:

ARCADIO ONORIO

A capo dell’impero di oriente con A capo dell’impero d’occidente con


capitale Costantinopoli capitale Milano

SORTI DELL’IMPERO D’ORIENTE: SORTI DELL’IMPERO DI OCCIDENTE:

L’Impero si arricchisce ed essendo più popoloso e Esposto agli attacchi dei Barbari divenne

politicamente più solido durò ancora quasi un millennio sempre più debole e durò meno di cento

anni

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