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SCHOPENHAUER

Nato nel 1788 ad Anzica da padre banchiere e madre scrittrice cresce in un ambiente famigliare privilegiato
sia economicamente che intellettualmente.
Viaggio molto (Francia ed Inghilterra) seguì lezioni all’università de Gottinga e assistette a lezioni di Fichte e
fu “imbevuto” di filosofia idealistica, fu amico di Ghote ma Schopenhauer si staccò da questo ambiente.
Nel 1818 scrisse “Il mondo come volontà e rappresentazione”
Tra il 1820-1832 fu docente all’università di Berlino
Morì a Francoforte nel 1861.
Il pensiero filosofico era marcatamente pessimistico e Anti-idealistico.
Il suo pessimismo era talmente radicale da farlo similare al pessimismo di Leopardi.
In Schopenhauer si fondono elementi di filosofie eterogenee
Echi platonici, Kant (per Schopenhauer più grande filosofia di sempre) Attinge a filosofie religiose orientali
(Buddismo, Induismo riferimenti a Sacre scritture ) Schopenhauer si vanta di non essere il filosofo da
Università (Serve solo per far carriera ma senza profondità)
Per Schopenhauer Hegel è il sicario della verità.
Parte con un’impronta Kantiana
Fenomeno diverso dal Noumeno
Secondo Schopenhauer c’è realtà come appare (Fenomeno) e realtà come è (Noumeno)
Il noumeno è conoscibile solo da alcuni mentre il Fenomeno da tutti.
Come conosco e cos’è il Fenomeno
Il fenomeno è definito come Parvenza/Sogno/Illusione e Schopenhauer crede di trovare questo inganno
della realtà nei Veda e Purana (libri sacri all’induisti) e crede di trovare il velo di Maya.
La filosofia orientale non parla per concetti ma per immagini.
Il velo di Maya “Rassomiglia alla corda gettata a terra che il Pellegrino scambia per un serpente”
Il Noumeno è la cosa in se e possono vederla solo i filosofi ed è ciò che si nasconde sotto il velo di Maya.
Il Fenomeno è un vetro multiforme.
Secondo Schopenhauer Kant ha esagerato a usare le 12 categorie
Fenomeno Kantiano:
Spazio + Tempo + 12 categorie
Fenomeno per Schopenhauer:
Spazio + Tempo + Causalità
Causalità si manifesta in 4 modi:

 Necessità fisica
 Necessità Logica
 Necessità Matematica
 Necessità Morale

Necessità Fisica: In natura ci sono rapporti necessari e causali fra oggetti che spiegano il divenire
Necessità Logica: Spiega il conoscere a livello logico con il rapporto tra premessa e una conseguenza
Necessità Matematica : Indica rapporti spaziotemporali e Aritmetico Geometrici.
Necessità Morale : Rapporto che intercorre tra un azione e i motivi che l’hanno causata.

Noi conosciamo oltre il velo di Maya solo quando chi ripieghiamo in noi stessi e secondo Schopenhauer
dentro di noi c’è un impulso a vivere (Willen Zum Leben), l’uomo non è animale sociale ne Razionale ma
solo Volontà di vivere.
Nel corpo dell’uomo ci sono apparati che indicano l’esistenza della Willen Zum Leben e questi sono
l’apparato digerente e quello riproduttore.
Quello che differenzia il Mondo Minerale/Naturale/Animale/Umano è il grado di consapevolezza e in quello
umano vi è anche l’intelligenza causa della sua infelicità

Caratteristiche della volontà di vivere


- Inconscia Ha caratteristiche simili a
- Unica quelle di Dio ma non è divinità
- Eterna
- Incausata e senza scopo

“Possiamo chiedere ad un uomo che cosa in particolare ma non che voglia in generale”
Inconscia Non è consapevole (nell’uomo può essere consapevole solo dopo aver penetrato il velo di
Maya)
Unica E’ uguale in tutto
Eterna Da sempre esiste e per sempre esisterà
In causata e senza scopo non è stata messa nel mondo e non mira a nient’altro che a se

Se il fine del vivere è il vivere la realtà è amara.


Si ha un avvicinamento alla filosofia Platonica
Esistono due ordini di realtà:
Esiste mondo delle idee (Forme ideali della Willen Zum Leben) ed è l’ordine immutabile e poi vi è un ordine
dove la Willen Zum Leben si realizza (Nostro mondo) L’individuo è la manifestazione transeunta (che muta)
della volontà che è immutabile

PESSIMISMO DI SCHOPENHAUER

Deriva dalla volontà di vivere


Volere=desiderare
desiderare[1] Etimologia latina = Nostalgia elle stelle
Desiderare[2] dare alla volontà un oggetto

Volontà di vivere = desiderio =è in uno stato di tensione= si fa fatica = dolore

“Vita umana è un pendolo che oscilla tra dolore e noia”

Mondo come volontà

“Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole bensì rassomiglia
l’elemosina la quale, una volta gettata al mendicante, prolunga oggi la sua vita per prolungare domani il suo
tormento” [Omne animal post coitum triste est]
Il piacere ha l’effetto di rendere la volontà ancor più affamata.
Schopenhauer descrive la NOIA come Desiderio che viene meno Niente può dare appaga mento durevole.

Perle di saggezza Schopenhauer

“Tutto soffre il fiore che appassisce per mancanza d’acqua, l’animale ferito, il bimbo che nasce, il vecchio
che muore ”
“Chi aumenta il sapere aumenta il dolore”
“”Il mondo è un arena di esseri tormentati”
“Ogni essere vivente è il sepolcro di un altro essere vivente”
Se osservo la Natura ci sono situazioni così estreme da farmi ricordare la veridicità della Willwn Zum Leben
-Formica Gigante Australiana
- Mantide religiosa
- Donna invecchia prima dell’uomo
“L’amore umano è l’incontro di due infelicità che generano una terza infelicità”
L’amore (EROS) è la faccia peggiore della volontà di vivere

Il pessimismo Schopenhauer si riflette contro le forme di ottimismo


Quando Dante decise di scrivere la divina commedia riuscì bene a descrivere l’inferno e il purgatorio poiché
il nostro mondo è pieno s i materiale infernale ma non riuscì ugualmente a descrivere il paradiso.

 Ottimismo Cosmico: Sono tutte le visioni che vedono il mondo creato ed ordinato da un dio
benevolo
“Se un dio ha creato questo mondo io non vorrei essere Dio, l’estrema miseria del mondo mi
strazierebbe il cuore”.
 Ottimismo Sociale:
Aristotele “L’uomo è un animale sociale”, l’uomo per Schopenhauer non è affatto un animale
sociale poiché non è per niente portato a essere beevolo con i suoi simili poiché “Nel cuore
dell’uomo si nasconde una belva”, l’uomo si associa con altri uomini perlo stesso motivo trovato da
Hobbes cioè per necessità ma secondo Schopenhauer Hobbes aveva sbagliato a definire l’uomo
“Homo homini lupus” ma “l’uomo è diavolo per l’altro uomo” poiché secondo lui l’uomo ha due
caratteristiche
+ INVIDIA : fastidio per il bene altrui
+ SADISMO: Piacere per il dolore altrui
 Ottimismo Storico: “Non vi è nulla di nuovo sotto il sole”
Anche se cambia la faccia accidentale l’uomo sarà sempre uguale e infelice.

Allora Schopenhauer elabora “Vie di attenuazione del dolore ”


NON POSSONO DISTRUGGERE LA WILLEN ZUM LEBEN MA NE ATTENUANO GLI EFFETTI

Esistono 3 vie :

 ARTE  l’arte è la rappresentazione del noumeno quindi ci porta a sua conoscenza allontanandoci
dal fenomeno
Il contenuto spirituale dell’opera ci rivela il noumeno “l’artista con la rappresentazione del dolore
particolare rappresenta il dolore generale”.
 MORALE  Nell’arte siamo passivi mentre nella morale ci si attiva la morale si divide in due
+ GIUSTIZIA = Neminem laede  uomo giusto è quello che non fa male a nessuno
+Carità = Juva  giova cioè oltre a non fare del male a nessuno bisogna mobilitarsi per fare del
bene.
 ASCESI è molto difficile perché bisogna conoscere il noumeno e voler vincere la Willen zum leben
l’uomo deve mortificare se stesso e vivere una vita come se si fosse morti e la morte sarà solo
l’apice di un cammino preparato in precedenza.
Il suicidio è sbagliato perché è desiderio di vivere ma non la propria vita.

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