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Istologia 9.11.

2021 in classe

Tessuto nervoso costituito da cellule e sostanza intercellulare=(neuropilo)

Sistema nervoso + vasi sanguinei

In grado di controllare e integrare le varie informazioni sensoriali ( tatto suono vista ecc..)

Coordina le attività volontarie e involontarie. Com’è organizzato il SISTEMA NERVOSO?


SNC encefalo e midollo spinale
SNP nervi (cranici e spinali)

Periferico: costituito da fibre che captano le info e le trasferiscono verso il SNC = AFFERENTI
EFFERENTIdal SNC alla periferia (organi effettori)

Funzionalmente:
 SOMATICO (vita di relazione)
 AUTONOMO ( indipendente dalla nostra volontà)
Simpatico e parasimpatico

Arborizzazione terminale
Flusso assoplasmatico
Guaine di rivestimento dell’assone/fibra nervosa
Nevroglia/oligodendrociti/ assoni
Tra cellula nervosa e vaso sanguineo a fare da ponte cellule stellatoASTROCITI
RAFFORZANO LA BARRIERA EMATOENCEFALICA
MIELINIZZAZIONE  OLIGODENDROCITA O CELLULA SI SWANN
NONO DI RANVIER
ISTOLOGIA APPUNTI REGISTRATI 09.11

Il tessuto nervoso è costituito da cellule, una sostanza in cui queste cellule si ritrovano, definita neuropilo,
una sostanza amorfa; le cellule del tessuto nervoso sono essenzialmente di due tipi: i neuroni, cellule tipiche
del tessuto con la funzione speciale di ricevere e trasmettere gli impulsi, e cellule delle neuroglia o cellule
gliali o nevroglia, termini utilizzati per indicare le cellule di supporto a quelle neuronali, nel tessuto nervoso.
Il tessuto nervoso è sempre in associazione con vasi sanguinei e tessuto connettivo, e nell’ insieme : tessuto
nervoso , connettivo e vasi sanguinei costituiscono il sistema nervoso.
quindi il tessuto prevede la presenza di cellule, sostanza extracellulare, mentre il sistema nervoso è l’insieme
di elementi, cellule, fibre, vasi sanguinei, che consentono la funzionalità di questo tessuto.
che cosa fa il sistema nervoso? Ci mette in relazione con l’ambiente esterno e le varie parti del corpo tra di
loro con l’esterno, quindi è capace di controllare, integrare e trasmettere. Non solo le attività volontarie ma
anche quelle involontarie.
il sistema nervoso si distingue in autonomo e di relazione, che è in grado di gestire le varie attività. Significa
che ho dei recettori che mi fanno percepire un pericolo e trasmettono una serie di informazioni al sistema
nervoso. Quindi c’è un controllo in periferia che arriva al sistema nervoso centrale. D’ altra parte noi
sappiamo che abbiamo muscolatura anche intorno ai visceri, sappiamo che dobbiamo contrarre l’apparato
digerente che favorisce la digestione e la motilità. Questo non è dipendente dalla nostra volontà ma è
sempre controllato dal sistema nervoso. Anche il battito cardiaco accelera o diminuisce secondo gli stimoli
del sistema nervoso.

I recettori a livello dell’epidermide sono cellule di Merkel dell’epitelio sensoriale. Queste sono a stretto
contatto con i recettori sensoriali.

Come è organizzato il sistema nervoso? Sistema nervoso centrale: encefalo (racchiuso nella scatola cranica)
e midollo spinale (racchiuso all’interno del canale vertebrale) .

Sistema nervoso periferico: costituito da nervi cranici e nervi spinali , la porzione di sistema nervoso
periferico è costituito da fibra che si trovano in periferia, riescono a captare informazioni e trasferirle al
sistema nervoso centrale, e in questo caso parliamo di fibre afferenti, e poi ci sono le fibre efferenti che dal
sistema nervoso centrale portano le informazioni alla periferia, agli organi effettori che possono essere una
ghiandola o il tessuto muscolare scheletrico.

Dal punto di vista funzionale possiamo distinguere un sistema nervoso somatico della vita di relazione e un
sistema nervoso autonomo invece che è indipendente dalla nostra volontà e regola la motilità viscerale
quindi della muscolatura liscia o cardiaca e alcune ghiandole, e si distingue a sua volta in simpatico e
parasimpatico.

abbiamo organi del nostro corpo con anche muscoli ghiandole oppure stimoli che vengono dall’ambiente
esterno, quindi a destra consideriamo tutto ciò che può produrre stimoli e a sinistra il sistema nervoso
centrale. Come si coordinano queste attività tra il sistema nervoso e gli organi effettori oppure con
l’ambiente esterno? Abbiamo dei recettori periferici che captano informazioni e le traferiscono ( stimoli che
arrivano dalle parti periferiche, dagli altri organi o dall’esterno, raccolti da recettori sensoriali) al sistema
nervoso centrale attraverso le fibre afferenti. Una volta arrivate al sistema nervoso centrale c’è una
elaborazione di queste informazioni, una integrazione e quindi una trasmissione di nuove informazioni che
attraverso le fibre efferenti arrivano agli organi effettori.
il sistema nervoso periferico quindi è costituito da una divisione sensoriale e una divisione motoria, quella
sensoriale è costituita da fibre afferenti che utilizzano neuroni di tipo sensoriale e trasmettono l’impulso
nervoso al sistema nervoso centrale . mentre la parte efferente, la così detta divisione motoria, è costituita
da neuroni motori, o motoneuroni che sono in grado di trasmettere impulsi nervosi provenienti dal sistema
nervoso centrale e portarli alla muscolatura, alle ghiandole, ecc..
Istologia del tessuto nervoso

le cellule tipiche del tessuto nervoso sono i neuroni cellule particolari che riescono a prendere questa
informazione e poi anche a trasferirla, inoltre abbiamo cellule della neuroglia che fungono da supporto un
supporto che può essere sia strutturale che funzionale. Ossia queste cellule sono strettamente associate alle
cellule neuronali, in quanto le proteggono, sono in grado di trasferire e selezionare il passaggio di sostanze
dai vasi sanguinei al tessuto nervoso , perché non tutto ciò che è proveniente dai vasi sanguinei può passare
nel tessuto nervoso , c’è una sorta di selezione; sono cellule che intervengono anche nella difesa
immunitaria, in particolare le cellule della microglia sono come dei macrofagi all’interno del tessuto nervoso
sono in grado di fagocitare e di smaltire sia le cellule danneggiate, all’interno del tessuto stesso, sia sono in
grado di fagocitare antigeni estranei. sono cellule che permettono scambi metabolici e sono in grado alcune
cellule della neuroglia di riparare le lesioni, non tutte le cellule ovviamente possono essere riparate, ma
guardando nel sistema nervoso periferico abbiamo visto che ci sono delle cellule della neuroglia in grado di
riparare eventuali porzioni di cellule nervose.
il neurone non è in grado di dividersi e proliferare, per cui le cellule che ritroviamo all’interno del tessuto
possono solo degenerare, non c’è un rinnovamento del tessuto. D’altra parte queste cellule sono attive per
molto tempo quindi sono cellule longeve, ed hanno un alto tasso metabolico: richiedono per la loro attività
molto ossigeno e molto glucosio.
come sono formati questi neuroni? Hanno un grosso corpo cellulare, all’interno del corpo è ben visibile il
nucleo nella porzione centrale; il corpo cellulare viene definito soma o pirenoforo e intorno ci sono una serie
di prolungamenti che si distinguono in tanti dendriti e un unico assone.
immagine: corpo cellulare è una struttura a forma di pera con un nucleo molto evidente tutto interno
ramificazioni, prolungamenti: dendriti in grado di riceve gli stimoli
assone trasferisce l’informazione a chi? Altre cellule nervose oppure a valle agli organi ghiandole o
tessuto muscolare.
corpo cellulare, nucleolo, nucleo, prolungamenti: dendriti e assone che nella parte terminale ramifica in
quelle che andiamo a definire arborizzazioni terminali e sono quelle che poi prendono contatto attraverso le
sinapsi con altre cellule o nervose o di altri tessuti ( muscolare o ghiandolare ) in più l’assone può presentare
o meno una sorta di guaina definita guaina mielinica, che è una struttura costituita principalmente da
fosfolipidi e proteine, ed è costituita da alcune cellule della GLIA che si avvolgono intorno all’assone e
formano questa guaina mielinica.

time38.00

quindi i neuroni all’interno di un tessuto nervoso si presentano con un corpo cellulare con un nucleo
evidente, un nucleolo altrettanto più scuro , i dendriti, ora diciamo che all’interno di un preparato istologico
non si riesce a distinguere il dendrite dall’ assone, perché l’assone è talmente tanto lungo che non viene
fermato all’interno di un preparato istologico e non è detto che nella sezione ci sia tutto l’assone che può
estendersi fino a una distanza molto elevata, quindi generalmente non si distingue il prolungamento
dendritico dall’assonico. Sono neuroni perché ci sono tanti prolungamenti, c’è questo corpo cellulare
voluminoso con il nucleo centrale. I dendriti a loro volta sono costituiti da piccole protrusioni, sporgenze,
lungo il prolungamento, che servono a prendere contatto con altre cellule. Generalmente dato che sono
porzioni che captano l’informazione formano sinapsi con porzioni di altre cellule nervose che invece cedono
l’informazione, e all’interno del neurone abbiamo detto che i dendriti captano, e gli assoni cedono
informazione, quindi i dendriti faranno sinapsi con altri assoni di altre cellule e così via. In base alla forma e
al numero di dendriti che abbiamo all’interno di una cellula possiamo distinguere vari tipi di neuroni:
multipolare ( due o più dendriti e l’assone è sempre unico, e sono la maggior parte dei neuroni del SNC) poi
abbiamo i neuroni bipolari ( un dendrite e un assone che generalmente sono in direzioni opposte e si
trovano in alcuni organi sensoriali, ad esempio quelli dell’ apparato uditivo o della mucosa olfattiva ) ,
psudounipolari o unipolari ( con un grosso corpo cellulare e un piccolo prolungamento assonico che biforca
in maniera tangenziale quindi diventa perpendicolare all’assone e si divide in due rami: uno periferico che si
comporta da dendrite quindi riceve gli stimoli, l’altro è un ramo centrale che si comporta da assone quindi li
conduce. Schematicamente come sono organizzati:
Si vedono principalmente i corpi cellulari
nel tessuto nervoso, con un nucleo molto
evidente, e un nucleolo, quindi altra
caratteristica della cellula nervosa rispetto
a tutte le altre cellule che abbiamo
incontrato fino ad adesso è che si nota
molto il nucleo nella porzione centrale con il nucleolo , e i prolungamenti sul corpo cellulare sono accennati
e sono si riesce molto bene a intravedere e a seguire il decorso di questi processi. Ancora vedete anche qui
quello che ci viene come primo impatto visivo è il corpo centrale di queste cellule all’interno del tessuto che
presenta tutte queste punteggiature, che andando ad ingrandire, sono nuclei delle cellule gliali ( quindi di
supporto al tessuto nervoso ) e alcuni puntini più piccoli sono sezioni trasversali di assoni e altre cellule.
Quindi abbiamo corpi cellulari ma anche processi citoplasmatici. Nella matrice dove sono immerse le cellule
notiamo sia cellule di tipologie diverse, sia processi citoplasmatici, che nel complesso formano il neuropilo.
Anche qui, al centro un neurone multipolare, in quanto ci sono tanti processi, e tutto intorno diversi
prolungamenti di altri neuroni, molti, infatti il tessuto nervoso è costituito da una ricca rete di cellule e tra
questi prolungamenti ci sono anche le cellule gliali. Neuroni pseudo unipolari. Abbiamo detto che il corpo
cellulare è abbastanza voluminoso e poi c’è un breve processo che poi biforca nei due lati. L’insieme di
corpi cellulari prende il nome di ganglio , che si presenta come un rigonfiamento lungo il sistema nervoso
che se sezionati sono costituiti principalmente da un addensamento di corpi cellulari, quindi da pirenofori
di cellule nervose

I neuroni li abbiamo citati quando abbiamo visto la differenziazione funzionale del sistema nervoso, si
dividono in neuroni sensoriali, che sono quelli che vanno a costituire il sistema afferente, quindi
trasmettono l’impulso al cervello e al midollo spinale, e sono praticamente neuroni pseudo unipolari. Poi ci
sono i neuroni motori o moto neuroni, che invece vanno a costituire il sistema efferente , perché portano il
segnale in periferia verso gli organi effettori, e sono costituiti da neuroni multipolari ( principalmente ). Tra i
motoneuroni e i neuroni sensoriali ci sono dei neuroni connettori mediali tra i due tipi di neuroni principali
e sono di associazione o interneuroni. Anche questi sono multipolari e si limitano al sistema nervoso
centrale , li ritroviamo nel midollo spinale o nell’encefalo. Quindi i neuroni sensoriali sono quelli che
portano l’informazione al sistema nervoso centrale quindi stiamo parlando di midollo spinale, che può
essere elaborata ma poi traferita anche agli organi effettori grazie agli interneuroni. Le informazioni non
vanno per forza al cervello si possono fermare anche nel midollo in quanto il midollo spinale è considerato
sistema nervoso centrale, a livello spinale abbiamo la convergenza di informazioni. Per capire come
funziona il trasferimento di info dobbiamo capire come all’interno della cellula quindi del neurone si
muovono le sostanze, perché abbiamo un corpo cellulare e dei prolungamenti, quindi tanti prolungamenti
per quanto riguarda i dendriti ma per quanto riguarda l’assone abbiamo un prolungamento molto lungo. La
produzione di molecole avviene nel corpo cellulare perché abbiamo il nucleo , il Golgi, il reticolo
endoplasmatico rugoso, quindi le molecole poi devono spostarsi all’interno dell’assone e come fano a
muoversi? Non in maniera random casuale, ma seguono un flusso ben ordinato , perché abbiamo dei
filamenti del citoscheletro che arrivano fino in fondo all’assone ed è proprio lungo questi neurofilamenti
che le molecole si muovono: dal corpo cellulare fino alla parte terminale dell’assone, in questo caso
parliamo di flusso anterogrado , cioè in avanti. Invece le molecole che si muovono al contrario, dalla parte
terminale dell’assone al corpo cellulare, determinano un flusso o un trasporto retrogrado. Quali molecole si
muovono in una direzione e quali nell’altra? Nel trasporto o flusso anterogrado ritroviamo tutte quelle
molecole di nuova sintesi, che devono arrivare all’interno dell’assone, molecole che servono per la crescita,
La riparazione ecc. ci sono vescicole che devono arrivare nella parte terminale dell’assone perché devono
essere secrete, e queste vescicole possono contenere ad esempio il neurotrasmettitore. Nel ciclo inverso,
quindi nel trasporto retrogrado ritroveremo le molecole senescenti che hanno svolto la loro funzione quindi
devono essere smaltite e ritornano nel corpo cellulare, per essere degradate. Ritroviamo anche porzioni di
membrana degradata quindi vescicole endocitotiche, che abbiamo visto proprio nelle prime lezioni. Quindi
le molecole hanno funzioni e versi opposti. Nel citoscheletro ci sono proteine che accompagnano queste
molecole, le proteine del flusso anterogrado sono le chinesine, quelle che portano il materiale
danneggiato o invecchiato al corpo cellulare sono le dineine. I filamenti del citoscheletro sono queste
porzioni tubolari, e le molecole si muovono o in un senso o in un altro. Inoltre abbiamo parlato di
rivestimento dell’ assone, molti neuroni possono avere o meno un rivestimento di guaina mielinica, viene
formata da cellule Gliali, che nel sistema nervoso periferico vengono definite cellule di Swann, nel sistema
nervoso centrale invece vengono definite oligodendrociti, ovvero sono tipi cellulari diversi, che danno
origine a guaina mielinica. L’insieme dell’assone, con queste guaine viene definita fibra nervosa, e stiamo
intendendo la parte assonica con tutto ciò che è ad esso correlato. Come si può vedere, nel sistema nervoso
centrale, le cellule che formano la guaina mielinica sono gli oligodendrociti e sono leggermente diversi dalle
cellule di Swann e sono in grado di formare più guaine lungo uno stesso assone e più guaine lungo anche
altri assoni, quindi la stessa cellula forma più manicotti di guaina mielinica su uno stesso assone e su assoni
diversi, è molto ramificato. Inoltre tra la cellula nervosa e il vaso sanguineo , ci sono macrofagi e linfociti e a
fare da ponte tra il sistema vascolare e il neurone ci sono queste cellule molto stellate, che vengono
definite astrociti e servono a filtrare e mediare il trasporto di sostanze nutritive dal vaso sanguineo alla
cellula nervosa e dare sostegno al tessuto e alla cellula. Inoltre hanno un'altra funzione: vedete come
riescono a circondare e tappezzare la parete del vaso ? con questi prolungamenti prendono contatto in
maniera molto stretta con la parete del vaso , e servono a rafforzare ulteriormente la barriera emato
encefalica, sappiamo che a livello dei vasi sanguinei celebrali le cellule sono strettamente adese ( parete
endoteliale ) e non permettono un facile passaggio di sostanza verso il tessuto nervoso. Gli astrociti servono
appunto a rafforzare questa barriera. Come si organizza la mielina? È prodotta appunto da queste cellule
Gliali. Una cellula o oligodendrocita o cellula di Swan del sistema nervoso periferico. Circonda inizialmente
l’assone, rimangono due lembi liberi della cellula Gliale. Un lembo rimane internamente adeso all’assone,
l’altro inizia a formare delle circonvoluzioni tutte intorno, quindi si avvolge sempre più intorno. Mano mano
che la cellula si avvolge il citoplasma della cellula gliale viene spinto verso l’esterno. Il superavvolgimento è
costituito soltanto dai lembi della guaina cellulare, per questo diciamo che la guaina mielinica è costituita
soltanto da fosfolipidi e proteine, perché è la continuazione della membrana cellulare della cellula, che si
super avvolge più volte intorno all’assone. Il nucleo della cellula gliale è periferico . qual è la funzione della
guaina mielinica? È un isolante elettrico: nei punti in cui è presente non abbiamo il passaggio dell’impulso
elettrico lungo l’assone, e quindi questo passa solo nei punti in cui non c’è. Questa infatti è a segmenti e
non è continua. Questo consente una trasmissione dell’impulso elettrico molto più veloce. Quindi le fibre
mielinizzate sono quelle che conducono ad alta velocità l’impulso elettrico. L’insieme di assoni mielinizzati
va a costituire la sostanza bianca. Mentre la sostanza grigia è composta da corpi cellulari, dendriti e assoni
non mielinizzati. Perché diciamo sostanza bianca? Perché i fosfolipidi appaiono bianchi perché le sostanze
lipidiche non vengono colorate istologicamente.
In questa immagine vengono messi a confronto i neuroni del sistema nervoso centrale e quelli del sistema
nervoso periferico. Come si può vedere i manicotti in verde di guaina mielinica sono formati dalla stessa
cellula. Al di sotto invece sono formati da singole cellule di Swann. Quindi nel sistema nervoso periferico
abbiamo singole cellule di Swann che formano la guaina mielinica. Tra un manicotto di mielina e l’altro
rimane in qualche modo libera una porzione di assone: nodi di Ranvier  porzioni di assone libero della
guaina mielinica. Nel snc il nodo di Ranvier può essere a contatto ad esempio con astrociti. Nel snp l’assone
quindi il nodo di Ranvier resulta circondato da fibre o da membrana basale e no né mai scoperto del tutto.
Inoltre il manicotto ( di guaina ) viene anche definito internodo ( tra i nodi ). Di conseguenza abbiamo detto
che ci sono fibre mieliniche e a mieliniche, associazioni di assoni e dei suoi rivestimenti. Più fasci di assoni
vanno a costituire i nervi. A livello periferico abbiamo i nervi costituiti dall’associazione di assoni di fibre
nervose, ma attorno ad ogni fibra abbiamo del tessuto connettivo, e l’insieme di assoni che derivano tutti
da motoneuroni definiscono i nervi motori, l’insieme di assoni costituiti da neurosi sensoriali formano i
nervi sensoriali. Però ci sono anche i nervi misti, e sono nervi costituiti da assoni derivanti da neuroni
sensoriali e motori. Come è organizzato il tessuto connettivo all’interno di un nervo? Il tessuto connettivo si
trova intorno al singolo assone che può essere mielinizzato o non. Più fasci di assoni formano l’intero nervo
e sono uniti da connettivo, il nervo esternamente è anche esso circondato dal tessuto connettivo , quindi
abbiamo 3 tipi di organizzazione, distinguiamo un endonervio, se il tessuto connettivo circonda il singolo
assone, oppure perinervio se il connettivo circonda fascetti di assoni ( fibre nervose) e a circondare l’intero
nervo abbiamo l’epinervio. Mentre nel tessuto muscolare avevamo endomisio perimisio e epimisio, qui
abbiamo endonervio perinervio e epinervio. Istologicamente: come si presenta un nervo? Se noi
consideriamo la sezione trasversale, abbiamo tante associazioni circolari che rappresentano gli assoni dei
neuroni circondati da guaina mielinica ( zone bianche ) e il contorno rosa rappresenta il connettivo
(endonervio) intorno all’insieme di fasci di fibre abbiamo altro connettivo quindi il perinervio e poi
l’epinervio. Mentre questi sono i vari fasci di fibre nervose che formano nell’insieme il nervo periferico.
Avvolgendo il nervo quindi anche l’assone ( porzione della cellula nervosa ) è una barriera che la molecola
deve superare per entrare nella cellula ,quindi sia gli astrociti che il connettivo , favoriscono in qualche
modo la protezione della barriera ematoencefalica. Funzione istologica di nervo in sezione longitudinale,
quindi abbiamo la lunghezza degli assoni.

Conduzione dell’impulso nervoso. Che cosa vuol dire? I dendriti captano e gli assoni cedono. L’impulso
nervoso si basa sulla formazione di un potenziale di azione sulla membrana di questi prolungamenti ed è un
valore elettrico che viene propagato su tutta la membrana dell’assone e quindi poi anche del neurone. Che
cos’è il potenziale di azione e soprattutto che cosa è il potenziale della membrana plasmatica. Allora se
vedete a sinistra abbiamo un assone , la membrana plasmatica dell’assone che non è altro che il
prolungamento della cellula nervosa. All’interno dell’assone ci sono tutti questi ioni a determinata
concentrazione. Sono ioni a carica positiva e ioni a carica negativa. Esternamente, abbiamo degli altri ioni
sempre a carica positiva e negativa, alcuni sono identici come ioni: sodio e potassio sono sia interni che
esterni alla cellula, ma non hanno la stessa concentrazione sia dentro che fuori: il sodio è 150 millimolare
esternamente e 15 m mol internamente . inverso per il potassio: 150 millimolare internamente e 15
millimolare esternamente. Ugualmente il cloro che all’esterno è molto più concentrato che all’interno.
Quindi da questa differenza di carica si forma una differenza di potenziale di membrana che porta a
formare una carica netta positiva all’esterno, e una carica netta negativa all’interno. Quindi si viene a
formare un potenziale di membrana che in condizioni fisiologiche di riposo equivale a -70 mlV . per avere
una conduzione di un impulso elettrico dobbiamo fare si che ci sia un alterazione del potenziale di
membrana ( propagazione dell’impulso nervoso attraverso un eccitazione della cellula.) dobbiamo passare
da -70 mlV a +30 mlV depolarizzazione di membrana che avviene perché arrivano degli stimoli sui
recettori di membrana della cellula nervosa, tali che si aprano i canali ionici che sono sulla membrana, in
questo modo entrano gli ioni sodio che sono molto più concentrati esternamente, questi entrano
nell’assone e rendono l’ambiente più positivo. Questa carica che entra poi si sposta lungo tutta la
membrana dell’assone, quindi va a positivizzare le varie parti della membrana interna dell’assone, quindi si
forma una così detta onda di depolarizzazione, che sarebbe poi la conduzione dell’impulso. Inizialmente
entra in un punto chiamato cono di emergenza, perché tra il corpo cellulare, e l’assone esiste un punto
specifico detto cono di emergenza, dove inizia la formazione dell’onda di depolarizzazione e quindi
abbiamo questa conduzione quando la membrana viene depolarizzata. Possiamo avere anche l’apertura dei
canali che consentono o l’entrata di cloro , negativo + concentrato esternamente, oppure per il potassio,
concentrato internamente. Se entra cloro : si abbassa la carica (potenziale) . se esce potassio : si abbassa la
carica situazione di iperpolarizzazione che corrisponde a uno stato di non polarizzazione della membrana
della cellula nervosa. Nel caso della depolarizzazione di membrana, una volta che entra il sodio, in ogni
punto la carica si muove. Nel punto in cui è entrata la carica e ha formato la depolarizzazione di membrana,
dopo che si è spostata l’onda, il punto iniziale precedente deve tornare nello stato fisiologico di riposo: nel
frattempo si aprono i canali potassio. Quando abbiamo una mielinizzazione lo spostamento di carica
avviene soltanto nei punti dove non c’è la guaina mielinica. Quindi salta da un nodo di Ranvier all’altro di
conseguenza la conduzione dell’impulso è più veloce teoria saltatoria dell’impulso nervoso. La velocità
dipende dalla guaina mielinica e dal diametro dell’assone; maggiore è il diametro dell’assone maggiore è
l’impulso nervoso. La propagazione avviene sempre per la pompa sodio potassio ,e quando ci sono le
guaine mieliniche questa pompa non funziona. Le sinapsi sono i punti di contatto tra neuroni e neuroni o
neuroni e organi effettori. E avviene lo scambio di informazioni quindi di impulso, il neurone che manda il
segnale è presinaptico, quello che lo riceve è post sinaptico. Quindi lungo l’assone abbiamo l’impulso
nervoso che arriva a livello delle sinapsi e trasmettono questo impulso ai dendriti di un altro neurone, il
quale trasmette a sua volta al corpo cellulare, al cono di emergenza. Quindi come avviene il passaggio di
informazioni? Attraverso il rilascio di neurotrasmettitori, perché attraverso il cambiamento di voltaggio
della membrana, questa onda di depolarizzazione consente il rilascio di vescicole che contengono il
neurotrasmettitore. Ce ne sono di eccitatorie come l’acetilcolina del muscolo , oppure inibitori che
inibiscono il neurone e fanno aprire i canali del cloro o del potassio che iperpolarizzano la membrana. La
sinapsi è in questo punto la zona di contatto no diretto ma di scambio di vescicole in cui viene riversato il
neurotrasmettitore si forma il potenziale di azione e poi l’informazione viene propagata. Le sinapsi sono
di vario tipo: asso – somatica ( tra un assone pre-sinaptico e il corpo cellulare di un neurone post sinaptico )
oppure asso – dendritica ( il più frequente, tra un assone e un dendrida ) e poi ci sono due tipi di sinapsi
piuttosto rare : asso – assonica ( tra due assoni ) e dendro – dendidica ( tra i dendriti di due neuroni) .
quando viene rilasciato il neurotrasmettitore ci sono dei recettori di membrana sulla membrana post –
sinaptica che riconoscono il recettore e quindi si aprono determinati canali: eccitatori o inibitori. Dopamina,
noradrenalina, sierotonina ( eccitatori ) . inibitori : Gaba, glicina ( iperpolarizzazione del neurone )

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