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3 Luca Spinelli 15/11/2021

"Hai sentito? se ne vanno"


"Chi?"
"Ma come, non l'hai saputo?" Questi
erano i dialoghi che si sentivanpo principalmente quella mattina. Il gruppo di seddicenni smise di
spettegolare solo quando, intorno lle 9:30, una delle donne che lavorava lì, Yukiko, richiamò l'ordine.
Tutti si misero in cerchio, a gambe incrociate, nell'assoluto silenzio, pronti all'ascolto: "Allora ragazzi,
come saprete da voci di corridoio, se ne stanno per andare due ragazzi, avendo compiuto la maggiore
età. Domattina, quindi, arriverà una macchina per portarli in un'abitazione che abbiamo trovato per
loro". Si alzò un brusio, che fu interrotto dallo sguardo severo di Yukiko. <<allora non erano
sciocchezze>>, pensò Kuroshiro. "Bene", continuò la donna, "facciamo le nostre più sincere
congraatulazioni, a Kurtoshiro e Aka". Al suo nome, Aka balzò in piedi incredulo, mentre Kuroshiro
dovette analizzare e metabolizzare prima la cosa. D'altronde, era incredulo pure lui.
"Hai sentito, Kuroshi?", disse Aka felicissimo "S-sì, wow,
non me lo aspettavo sinceramente", rispose. I due si fecero largo tra la folla, e raggiunsero il "palco", tra
le grida di felicità dei ragazzi, -Kuroshiro cadde adfdirittura per terra-, e si accostarono a Yukiko.
Kuroshiro, che finora era stato serio, si lasciò abbandonare alla felicità e alla spensieratezza, che non
provava da almeno tre anni.

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