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Ballarella laziale - modulo 1/2 

Indicazioni preliminari

 Procedere nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato nei
filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va accompagnata da una certa dose
di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo.
Teniamo conto che ogni modulo didattico può impegnare un tempo che può variare da
allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.
 Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che
stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi momento lo desideriamo. Questo ci
permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
 I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà
dal tipo di connessione Internet. I filmati sono stati ottimizzati per essere caricati
velocemente.
 Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende
dal volume del lettore multimediale che dovrà essere aumentato per un corretto
ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di
Windows.
 Questo sito necessita del plug-in Macromedia FlashPlayer 6.0. Se non lo avete,
scaricatelo gratuitamente.

Se il vostro computer è correttamente impostato, una volta caricata la pagina, tutta la


lezione sarà disponibile anche a computer disconnesso dalla Rete.

La ballarella costituisce una vera e propria famiglia etnocoreutica italiana. Hanno


testimoniato la sua presenza le ricerche etnomusicologiche di Alan Lomax e Diego
Carpitella del 1954-55 e di Ambrogio Sparagna (1981). Ma sul piano precipuamente
etnocoreologico solo negli ultimi 20 anni la ricerca capillare dell'etnocoreologo Pino Gala
(con collaborazioni di Tiziana Miniati, e Mazzocco Paolo) sta ridescrivendo una
mappatura delle aree di diffusione del modello coreutico chiamato "ballarella" e delle
varie tipologie formali in cui esso si manifesta.

Radicata tra il Casertano, il Basso Lazio, la Ciociaria e il Molise appenninico, la ballarella


giunge in Abruzzo sin sulle sponde meridionali del fiume Pescara passando per le valli
del pendio occidentale della Majella. Mai studiata nei suoi aspetti morfologici e
contestuali, si presenta come una tipologia etnocoreutica di cerniera fra l’area della
ballarella, della spallata e della saltarella. La maggior parte dei motivi musicali che va
sotto il nome di "ballarella" denota una matrice tematica comune e ben connotabile, che
è prossima nei modelli più arcaici al fraseggio meloritmico della spallata. Non ha invece -
stando all’analisi degli esempi finora da noi documentati - una specifica connotazione
coreografica.

Parente stretta di alcune forme di ballarella e di saltarella, la ballarella si manifesta


variamente, secondo le zone. Vi è un modello di "altadanza" per lo più ballato in coppia,
basata sul ballo frontale, giro grande e giri sottobraccio; della stessa versione vi è un
modello danzato a due coppie, più figurato e coreograficamente variato. La versione a
"bassadanza" è eseguita con continui giri a passi camminati, con eventuali avanzamenti
e indietreggiamenti radiali. La forma a quattro ballerini di questo secondo modello
prevede alcune figure eseguite con moderazione motoria e ripeture ciclicamente. Nelle
forme in gruppo, quando vengono eseguite molte figurazioni coreografiche, questo
possono anche essere comandate da un corifeo.

[Liberamente tratto e sviluppato dal libretto del CD della collana "Ethnica" - TA025 -
"Balli popolari in Abruzzo. Vol. 3: musiche dalla Majella e dalla Val Pescara" - a cura di
G. M. Gala, Firenze, Ed. Taranta, 2005].

La Ballarella laziale che impareremo a suonare è solo un esempio delle molte


possibilità armoniche e stilistiche di questa musica per danza.

Possiamo dividere quindi lo studio di questa ballarella nelle parti e nelle frasi che la
compongono che troveremo illustrate nel corso delle due lezioni online.

Vediamo qui di seguito la struttura di questa ballarella:

 Introduzione
 Frase A
 Frase B
 Frase C
 Frase D
 Modulazione SOL-DO
 Frase E
 Frase F
 Frase G
 Modulazione DO-SOL
 Frase A
 Frase B
 Finale

Vediamo in questo filmato la versione della ballarella alla quale si fa riferimento in una
"festosa" esecuzione da parte di un organettista popolare italiano, Pino Pontuali. 

E' da notare una cosa molto importante: la velocità di esecuzione di questa musica, nella
tradizione, non è quella del video in questione, ma è relativamente più bassa. La
pulsazione corretta può essere quella tra 108 e 120 sul metronomo.

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col


metronomo a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un
metronomo online, molto comodo ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci
semplicemente a questa pagina. 

Lo schema dei bassi dell'organetto usato per le lezioni online è quello standard. Se
abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guardiamo lo schema dei bassi qui. 

Quando durante il corso si danno indicazioni precise per la diteggiatura, si fa sempre


riferimento allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui. 

Si consiglia di suonare questa ballarella con un organetto a tre voci. La lezione è svolta
con un organetto Castagnari Sander a tre voci.

Nota bene: sul tempo in 6/8 (il tempo di questa ballarella) il basso si suona sul primo
tempo e l'accordo relativo si suona sul terzo tempo.

Per ogni battuta da sei tempi, la struttura dell'accompagnamento dei bassi è la


seguente:

1 2 3 4 5 6
BASSO ------ accordo BASSO ------ accordo

All'inizio dello studio suoneremo questa ballarella non troppo veloce, facendo attenzione
a dare il giusto accento con l'accompagnamento dei bassi, come vedremo in seguito.

Introduzione

Iniziamo a studiare una breve e semplice introduzione.

Per l'introduzione, la nota di attacco è un SOL che sarà suonato in chiusura sulla fila di
DO sul tasto tasto 8 (contando dall'alto) con il dito 4. Se abbiamo dei dubbi circa la
numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto
che possiamo verificare qui. 

Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del


mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a
tempo giusto (regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si
voglia intepretare il brano in modo più o meno veloce).

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col


metronomo a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un
metronomo online, molto comodo ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci
semplicemente a questa pagina. Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonare
l'intera frase a velocità normale. 

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando


saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione,
illustrata nel seguente filmato.
Frase A

Iniziamo a studiare la frase A. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo
la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica.

Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo della melodia


principale. 

Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase A. 

Per la frase A, la nota di attacco è un SI che sarà suonato in chiusura sulla fila di SOL sul
tasto tasto 7 (contando dall'alto) con il dito 3. Se abbiamo dei dubbi circa la
numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto
che possiamo verificare qui. 

Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del


mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a
tempo giusto (regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si
voglia intepretare il brano in modo più o meno veloce).

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col


metronomo a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un
metronomo online, molto comodo ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci
semplicemente a questa pagina. Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonare
l'intera frase a velocità normale. 

A questo punto possiamo passare alla fase di studio successiva per armonizzare la
melodia studiata coi bassi.
Per studiare la sequenza dei bassi possiamo usare il seguente schema, dove per ogni
battuta della frase A sono indicati i bassi e gli accordi da suonare.

Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui. 

| DO - do | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

Attenzione: la sequenza dei bassi si ripete due volte uguale.

Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema.

Vediamo, nel seguente filmato, la frase A accompagnata da questa sequesta di bassi:

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando


saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione,
illustrata nel seguente filmato.

Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta
diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.

Frase B
Iniziamo a studiare la frase B. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo
la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica.

Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo della melodia


principale. 

Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase A. 

Per la frase A, la nota di attacco è un SI che sarà suonato in chiusura sulla fila di SOL sul
tasto tasto 7 (contando dall'alto) con il dito 3. Se abbiamo dei dubbi circa la
numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto
che possiamo verificare qui. 

Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del


mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a
tempo giusto (regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si
voglia intepretare il brano in modo più o meno veloce).

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col


metronomo a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un
metronomo online, molto comodo ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci
semplicemente a questa pagina. Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonare
l'intera frase a velocità normale. 

A questo punto possiamo passare alla fase di studio successiva per armonizzare la
melodia studiata coi bassi.

Per studiare la sequenza dei bassi possiamo usare il seguente schema, dove per ogni
battuta della frase B sono indicati i bassi e gli accordi da suonare.

Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.


Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui. 

| DO - do | DO - do | SOL - sol | SOL - sol | 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

| DO - do | DO - do | SOL - sol | SOL - sol | 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

Attenzione: la sequenza dei bassi si ripete due volte uguale.

Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema.

Vediamo, nel seguente filmato, la frase B accompagnata da questa sequesta di bassi:

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando


saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione,
illustrata nel seguente filmato.

Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta
diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.

Frase C

Iniziamo a studiare la frase C. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo
la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica.
Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo della melodia
principale. 

Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase C. 

Per la frase C, la nota di attacco è un FA diesis che sarà suonato in apertura sulla fila di
SOL sul tasto tasto 10 (contando dall'alto) con il dito 5. Se abbiamo dei dubbi circa la
numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto
che possiamo verificare qui. 

Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del


mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a
tempo giusto (regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si
voglia intepretare il brano in modo più o meno veloce).

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col


metronomo a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un
metronomo online, molto comodo ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci
semplicemente a questa pagina. Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonare
l'intera frase a velocità normale. 

A questo punto possiamo passare alla fase di studio successiva per armonizzare la
melodia studiata coi bassi.

Per studiare la sequenza dei bassi possiamo usare il seguente schema, dove per ogni
battuta della frase C sono indicati i bassi e gli accordi da suonare.

Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui. 
| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

Attenzione: la sequenza dei bassi si ripete due volte uguale.

Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema.

Vediamo, nel seguente filmato, la frase C accompagnata da questa sequesta di bassi:

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando


saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione,
illustrata nel seguente filmato.

Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta
diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.

Frase D

Iniziamo a studiare la frase D. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo
la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica.

Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo della melodia


principale. 
Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase D. 

Per la frase D, la nota di attacco è un MI che sarà suonato in chiusura sulla fila di DO sul
tasto tasto 7 (contando dall'alto) con il dito 3. Se abbiamo dei dubbi circa la
numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto
che possiamo verificare qui. 

Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del


mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a
tempo giusto (regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si
voglia intepretare il brano in modo più o meno veloce).

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col


metronomo a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un
metronomo online, molto comodo ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci
semplicemente a questa pagina. Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonare
l'intera frase a velocità normale. 

A questo punto possiamo passare alla fase di studio successiva per armonizzare la
melodia studiata coi bassi.

Per studiare la sequenza dei bassi possiamo usare il seguente schema, dove per ogni
battuta della frase D sono indicati i bassi e gli accordi da suonare.

Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui. 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 


| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

| RE - re | RE - re | SOL - sol | SOL - sol | 

Attenzione: la sequenza dei bassi si ripete due volte uguale.

Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema.

Vediamo, nel seguente filmato, la frase D accompagnata da questa sequesta di bassi:

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando


saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione,
illustrata nel seguente filmato.

Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta
diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.

Quando avremo assimilato e praticato nello studio quanto abbiamo appreso in questa
lezione, solo allora, sarà il tempo di passare al secondo modulo di Ballarella laziale.

Buon lavoro e alla prossima lezione!

opyright Accademia del Mantice 2006 | English Information


Corso multimediale online di organetto

Ballarella laziale - modulo 2/2 

Indicazioni preliminari

 Procedere nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato nei filmati e
negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va accompagnata da una certa dose di pratica sullo
strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo
didattico può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito,
non è inferiore alle due ore.
 Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo
usando, per fermare l'immagine in qualsiasi momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di
identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
 I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di
connessione Internet. I filmati sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.
 Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume
del lettore multimediale che dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse
sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.
 Questo sito necessita del plug-in Macromedia FlashPlayer 6.0. Se non lo avete, scaricatelo
gratuitamente.

Se il vostro computer è correttamente impostato, una volta caricata la pagina, tutta la lezione sarà
disponibile anche a computer disconnesso dalla Rete.

Preseguiamo nell studio della ballarella laziale. Ricordiamo a questo proposito la struttura delle
frasi che la compongono.

Vediamo qui di seguito la struttura di questa ballarella:

 Introduzione
 Frase A
 Frase B
 Frase C
 Frase D
 Modulazione SOL-DO
 Frase E
 Frase F
 Frase G
 Modulazione DO-SOL
 Frase A
 Frase B
 Finale
Modulazione SOL - DO

Iniziamo a studiare la breve modulazione SOL-DO. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e


per questo la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica.

Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo della melodia principale. 

Vediamo quindi come suonarla sulla tastiera.

Per la modulazione SOL-DO, la nota di attacco è un FA diesis che sarà suonato in apertura sulla fila
di SOL sul tasto tasto 10 (contando dall'alto) con il dito 5. Se abbiamo dei dubbi circa la
numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che
possiamo verificare qui. 

Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice
APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a tempo giusto
(regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si voglia intepretare il brano
in modo più o meno veloce).

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più
sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel seguente
filmato.

Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e
proviamo a suonarci sopra.
Frase E

Iniziamo a studiare la frase E. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la
possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica.

Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo della melodia principale. 

Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase E. 

Per la frase E, la nota di attacco è un DO che sarà suonato in chiusura sulla fila di DO sul tasto tasto
7 (contando dall'alto) con il dito 2. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo
ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui. 

Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice
APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a tempo giusto
(regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si voglia intepretare il brano
in modo più o meno veloce).

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col metronomo
a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un metronomo online, molto comodo
ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci semplicemente a questa pagina. Esercitiamoci fino
a quando non riusciremo a suonare l'intera frase a velocità normale. 

A questo punto possiamo passare alla fase di studio successiva per armonizzare la melodia studiata
coi bassi.

Per studiare la sequenza dei bassi possiamo usare il seguente schema, dove per ogni battuta della
frase E sono indicati i bassi e gli accordi da suonare.

Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui. 
| SOL - sol | FA - sol | DO - do | SOL - do | 

| SOL - sol | FA - sol | DO - do | SOL - do | 

| FA - fa | SOL - sol | DO - do | SOL - do | 

| SOL - sol | FA - sol | DO - do | SOL - do | 

| FA - fa | SOL - sol | DO - do | SOL - do | 

| SOL - sol | FA - sol | DO - do | SOL - do | 

Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema.

Vediamo, nel seguente filmato, la frase E accompagnata da questa sequesta di bassi:

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più
sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel seguente
filmato.

Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e
proviamo a suonarci sopra.

Frase F

Iniziamo a studiare la frase F. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la
possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica.
Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo della melodia principale. 

Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase F. 

Per la frase F, la nota di attacco è un LA che sarà suonato in apertura sulla fila di SOL sul tasto tasto
7 (contando dall'alto) con il dito 3. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo
ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui. 

Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice
APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a tempo giusto
(regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si voglia intepretare il brano
in modo più o meno veloce).

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col metronomo
a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un metronomo online, molto comodo
ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci semplicemente a questa pagina. Esercitiamoci fino
a quando non riusciremo a suonare l'intera frase a velocità normale. 

A questo punto possiamo passare alla fase di studio successiva per armonizzare la melodia studiata
coi bassi.

Per studiare la sequenza dei bassi possiamo usare il seguente schema, dove per ogni battuta della
frase F sono indicati i bassi e gli accordi da suonare.

Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui. 

| FA - fa | SOL - sol | DO - do | SOL - do | 

| FA - fa | SOL - sol | DO - do | SOL - do | 


| FA - fa | SOL - sol | DO - do | SOL - do | 

| FA - fa | SOL - sol | DO - do | SOL - do | 

Attenzione: la sequenza dei bassi si ripete due volte uguale.

Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema.

Vediamo, nel seguente filmato, la frase F accompagnata da questa sequesta di bassi:

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più
sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel seguente
filmato.

Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e
proviamo a suonarci sopra.

Frase G

Iniziamo a studiare la frase G, piuttosto impegnativa perchè suonata e accompagnata ai bassi tutta
in apri e chiudi. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare
suonata da un organetto in versione solistica.

Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo della melodia principale. 

Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase G. 

Per la frase G, la nota di attacco è un LA che sarà suonato in apertura sulla fila di DO sul tasto tasto
9 (contando dall'alto) con il dito 4. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo
ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui. 

Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice
APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a tempo giusto
(regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si voglia intepretare il brano
in modo più o meno veloce).

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col metronomo
a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un metronomo online, molto comodo
ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci semplicemente a questa pagina. Esercitiamoci fino
a quando non riusciremo a suonare l'intera frase a velocità normale. 

A questo punto possiamo passare alla fase di studio successiva per armonizzare la melodia studiata
coi bassi.

Per studiare la sequenza dei bassi possiamo usare il seguente schema, dove per ogni battuta della
frase G sono indicati i bassi e gli accordi da suonare.

Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui. 

| FA - fa | FA - fa | DO - do | DO - do | 

| FA - fa | FA - fa | DO - do | DO - do | 

| SOL - sol | SOL - sol | DO - do | DO - do | 

Attenzione: la sequenza dei bassi si ripete due volte uguale.

Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema.
Vediamo, nel seguente filmato, la frase G accompagnata da questa sequesta di bassi:

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più
sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel seguente
filmato.

Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e
proviamo a suonarci sopra.

Modulazione DO - SOL

Con questa modulazione torniamo alla tonalità iniziale, che ci porterà successivamente alla
conclusione della ballarella.

Iniziamo a studiare la breve modulazione DO - SOL. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e


per questo la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica.

Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo della melodia principale. 

Vediamo quindi come suonarla sulla tastiera.

Per la modulazione DO - SOL, la nota di attacco è un LA che sarà suonato in apertura sulla fila di
SOL sul tasto tasto 7 (contando dall'alto) con il dito 3. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione
delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo
verificare qui. 
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice
APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a tempo giusto
(regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si voglia intepretare il brano
in modo più o meno veloce).

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più
sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel seguente
filmato.

Nota bene. A questo punto, cioé alla fine della modulazione DO - SOL suoneremo per intero ancora
le frasi A e B.

Finale

Concludiamo lo studio di questa ballarella con una breve e semplice frase finale.

La nota di attacco è un FA diesis che sarà suonato in apertura sulla fila di SOL sul tasto tasto 10
(contando dall'alto) con il dito 5. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo
ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui. 
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice
APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza e a tempo giusto
(regoliamo il metronomo su una pulzazione da 108 a 120 a seconda che si voglia intepretare il brano
in modo più o meno veloce).

Importante. Utilizziamo un metronomo per lo studio, alternando momenti di studio col metronomo
a momenti di studio senza metronomo. Possiamo usare anche un metronomo online, molto comodo
ed efficache che possiamo utilizzare collegandoci semplicemente a questa pagina. Esercitiamoci fino
a quando non riusciremo a suonare l'intera frase a velocità normale. 

Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più
sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel seguente
filmato.

Lo studio è concluso, ora si tratta di fare molto esercizio, e ricordiamoci di non suonare troppo
veloce questo bellissimo pezzo.

Buon lavoro e alla prossima lezione!

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