Sei sulla pagina 1di 12

COMPOSTI ED

ELEMENTI
Elemento, composti e struttura dell’atomo

Elemento, è una sostanza pura che non può essere trasformata con mezzi chimici in sostanze diverse e
ancora più semplici.

Esempio: Na, O, Al, Ca. In totale ci sono 118 elementi

Molecola, è un raggruppamento di duo o più atomi che possiede proprietà chimiche caratteristiche.
Esistono molecole formate da atomi dello stesso tipo come le molecole biatomiche.

Esempio: HCl, H2O, P2O5, H2SO3.

Composto, una sostanza pura che può essere decomposta, con mezzi fisici e chimici, in altre parole
sostanze ancora più semplici ed i cui elementi si trovano in rapporto fisso tra di loro.

Gli elementi sono costituiti da atomi, quest’ultimi sono le più piccole particelle di un elemento che non
subiscono alterazioni nelle trasformazioni chimiche ma che possono subire trasformazioni fisiche come
eccitazione, fissione, disintegrazione.

Struttura di un atomo
Nucleo centrale nel quale risiede la quasi totalità della massa dell’atomo

e in cui sono presenti cariche elementari


positive in numero caratteristico

per ciascuna specie atomica (numero atomico);

Elettroni con carica elementare negativa che


ruotano attorno al nucleo

in numero uguale al numero atomico.

I raggi degli atomi, considerati sferici, sono di


circa 10-8 cm (0,1 nm = 1 Ȧ) e

quelli del nucleo di circa 10-12-10-13 cm:


pertanto, la struttura atomica può

considerarsi come una struttura vuota.


Numero atomico e numero di massa
Numero atomico (Z) indica il numero di protoni presenti nel nucleo di un atomo, atomi di uno stesso
elemento hanno lo stesso numero di protoni.

Numero di massa (A) esso rappresenta la somma tra il numero di protoni e il numero di neutroni presenti
nel nucleo.

Quindi :

Numero atomico (Z): numero protoni

Numero di massa (A): numero protoni +


numero neutroni

Numero dei neutroni: (A) – (Z)

Se il numero di protoni non è uguale a quello degli elettroni a causa di una perdita o acquisto di elettroni
stessi, si parla di ione.

Cationi – quando un atomo cede un elettrone esso possiede un numero di elettroni inferiore al numero di
protoni, quindi acquista una carica positiva.

Anioni - quando un atomo acquista uno o più elettroni, gli elettroni sono in numero maggiore dei protoni e
si forma uno ione carico negativamente.

Isotopi
Sono atomi dello stesso elemento che presentano lo stesso numero di protoni (Z), ma possiedono numero
di massa (A) diverso perché contengono un diverso numero di neutroni
Ogni elemento possiede diversi isotopi; la sua massa atomica sarà una media delle masse degli isotopi
ponderata sulla loro abbondanza percentuale in natura. Per calcolarla si sommano i prodotti fra le masse di
ciascun isotopo per la rispettiva percentuale e si divide tutto per 100

Gli isobari sono elementi che presentano uguale numero di massa, ma differente numero atomico

Esempio : 14 14
❑C e ❑ N

La tavola periodica
Il sistema periodico degli elementi è una rappresentazione tabulare degli elementi chimici organizzati da
Mendeleev nel 1800 per somiglianze di proprietà chimico-fische. Gli elementi conosciuti oggi sono 118 di
cui 92 sono presenti in natura mentre 26 sono stati sintetizzati in laboratorio.

Gli elementi si dispongono secondo il numero atomico crescente, ordinati da sinistra a destra lungo 7 righe
orizzontali chiamate periodi e raggruppati dall’alto in basso in 18 colonne verticali chiamate gruppi.
La tavola periodica è quindi suddivisa in

Gruppi – verticali, nei quali si vanno a localizzare elementi con caratteristiche chimiche simili. Esistono due
nomenclature: la nomenclatura CAS suddivide la tavola periodica in 8 gruppi A e 10 gruppi B, generalmente
indicati con i numeri romani, mentre la nomenclatura IUPAC suddivide la tavola semplicemente in 18
gruppi, da sinistra a destra comprendendo nel conteggio i metalli di transizione.

Nella nomenclatura CAS, in numero del gruppo corrisponde an numero degli elettroni presenti nello strato
di valenza.

Periodi – orizzontali, sono 7 e corrispondono al livello energetico dello strato di valenza.

Strato di valenza – rappresenta nell’atomo la parte più esterna del livello energetico più esterno,
corrisponde ai sottolivelli s e p e può contenere un numero massimo di 8 elettroni.

Regola dell’ottetto – duetto – un atomo raggiunge la stabilità quando ha 8 elettroni nello strato di valenza.
Viene anche definita regola del duetto poiché l’idrogeno può avere al massimo 2 elettroni nello strato di
valenza.

Metalli, non metalli e semimetalli


I metalli sono elementi che tendono a perdere gli elettroni, trasformandosi in ioni positivi, per raggiungere
la configurazione elettronica superficiale stabile del gas nobile più vicino per numero atomico. Sono anche
elettropositivi perché tendono a trasformarsi in ioni positivi.

Gli elementi del gruppo I A sono detti metalli alcalini mentre quelli del gruppo II A sono detti metalli
alcalino-terrosi. I metalli dei gruppi B sono detti genericamente metalli di transizione.

Hanno un basso livello di energia di ionizzazione e di elettronegatività. Altre caratteristiche sono un una
buona lucentezza e deformabilità, sono duttili e malleabili. Hanno una buona conducibilità termica ed
elettrica. Pertanto sono buoni conduttori. I metalli possono esistere nelle soluzioni acquose come ioni
positivi semplici idratati (es. Na+).

I non metalli sono elementi che tendono ad acquistare gli elettroni, trasformandosi in ioni negativi, per
raggiungere la configurazione stabile del gas nobile più vicino per numero atomico. Sono anche detti
elettronegativi perché tendono a trasformarsi in ioni negativi. In passato erano anche detti metalloidi.
Sono non metalli i primi elementi dei gruppi IV A, V A VI A (calcogeni) e quelli del gruppo VII A (alogeni) e
VIII A (gas nobili).
Sono prevalentemente allo stato aeriforme in condizioni di temperatura e pressione normali. Alcuni non
metalli sono allo stato liquido (bromo) mentre altri sono solidi (iodio, zolfo e fosforo). Hanno elevati livelli di
energia di ionizzazione e di elettronegatività. Altre caratteristiche dei non metalli sono la scarsa lucentezza
e la fragilità, in quanto sono poco deformabili. Hanno una scarsa conducibilità termica ed elettrica.
Pertanto, sono buoni isolanti. I non metalli possono esistere nelle soluzioni acquose come ioni negativi
semplici idratati (CL-) oppure come ioni positivi accoppiati a un altro elemento (es. NH4+).
I non metalli più importanti sono: C, N, O, F, P, S, Cl, Br, I.

I semimetalli sono elementi chimici con caratteristiche intermedie tra i metalli e i non metalli. In
determinate condizioni i semimetalli si comportano come metalli mentre in altre come non metalli.
Alcuni esempi di semimetalli sono il boro, il silicio, il germanio, l'arsenico, ecc.
Raggio atomico - viene solitamente definito come la metà della distanza fra i nuclei di due atomi di un
qualsiasi elemento legato ad un altro. Nella tavola periodica gli elementi sono sistemati in modo che il
raggio atomico diminuisca nei periodi da sinistra verso destra. Infatti da sinistra verso destra aumenta il
numero di protoni nel nucleo dell’atomo, e ciò comporta l’aumento della carica nucleare. Inoltre gli
elettroni si dispongono via via nello stesso livello, quello esterno, perciò non ostacolano in alcun modo
l’attrazione esercitata dal nucleo.

Energia di ionizzazione - L'energia di ionizzazione di un atomo o di una molecola è l'energia minima


richiesta per allontanare un elettrone e portarlo a distanza infinita, allo zero assoluto, e in condizioni di
energia cinetica nulla.

Affinità elettronica – quantità di energia spesa o rilasciata quando un elettrone viene aggiunto ad un atomo
neutro isolato in fase gassosa a formare uno ione con carica negativa.

Elettronegatività – capacità degli atomi di attrarre a sé gli elettroni di legame di un altro atomo.

I metalli hanno un’elettronegatività inferiore rispetto ai non metalli poiché tendono a cedere i loro pochi
elettroni di valenza per raggiungere l’ottetto del livello sottostante.

Gli elementi più elettronegativi della tavola periodica sono i cosiddetti FON cioè Fluoro, Ossigeno, Azoto. I
meno elettronegativi sono invece i metalli alcalini del gruppo I, cedono in maniera talmente facile il proprio
elettrone che se messi in acqua reagiscono in maniera violenta.
Numero di ossidazione
Il numero di ossidazione indica la carica formale di un atomo in un composto, ipotizzando che tutti i legami
chimici siano legami ionici. Detto in pratica, il numero di ossidazione è il numero di elettroni di valenza che
rimane a un atomo, dopo aver assegnato gli elettroni di legame all'atomo più elettronegativo della coppia
di legame. Il numero di ossidazione è un numero intero positivo se in un legame l'atomo cede elettroni
negativo se in un legame l'atomo acquista elettroni nullo se l'atomo non cede. Se conosco la formula di
struttura della molecola Assegno -1 all'atomo più elettronegativo di ogni doppietto di legame Assegno +1
all'atomo meno elettronegativo di ogni doppietto di legame Non scrivo nulla se gli atomi del doppietto di
legame hanno la stessa elettronegatività. Se un atomo ha più legami sommo algebricamente i valori tra
loro.

Esempio. Una molecola di etanolo (C2H6O) è composta da due atomi di carbonio, sei atomi di idrogeno e
un atomo di ossigeno. La formula bruta è la seguente:

Sapendo che i valori di elettronegatività degli atomo sono 2.22 (idrogeno), 2.55 (carbonio), 3.44 (ossigeno),
assegno il doppietto di legame all'atomo più elettronegativo della coppia.

Da notare che il doppietto elettronico C-C non lo considero perché gli atomi hanno la stessa
elettronegatività. A questo punto, sommo algebricamente i valori interi in ogni atomo e ottengo i numeri di
ossidazione degli elementi
L'idrogeno (H) ha numero di ossidazione +1 se è legato ad atomi più elettronegativi, -1 se è legato ad atomi
meno elettronegativi (es. metalli), nullo se è legato con altri atomi di idrogeno.

L'ossigeno (O) ha numero di ossidazione -2 in tutti i suoi composti ossidi, tranne nei perossidi (es. H2O2)
dove ha -1 e nei superossidi (es. NaO2) dove ha n.o.=-1/2.

Il fluoro (F) ha sempre un numero di ossidazione n.o.=-1 in ogni composto perché ha il valore di
elettronegatività (3.98) più alto degli elementi chimici. L'unica eccezione è la molecola di fluoro F2 dove il
numero di ossidazione è nullo (n.o.=0).

I metalli alcalini (gruppo I) hanno sempre un numero di ossidazione pari a +1 nei composti. I metalli alcalino
terrosi (gruppo II), lo zinco (Zn) e il cadmio (Cd) hanno sempre un numero di ossidazione +2 nei composti.
MISURE E
GRANDEZZE
Misure e grandezze
Una grandezza è la proprietà di un fenomeno o di una sostanza che può essere definita qualitativamente e
determinata quantitativamente

Si distinguono grandezze:

Intrinseche – non dipendono dal sistema di riferimento scelto (Volume)


Estrinseche – dipendono dal sistema di riferimento scelto (velocità)
Estensive – dipendono dalle dimensioni del campione misurato (volume, lunghezza)
Intensive – non dipendono dalle dimensioni del campione misurato (pressione, densità)

Nel sistema internazionale, le grandezze fondamentali sono 7 e da esse derivano tutte le altre

Massa e peso sono due grandezze diverse, infatti la massa è una delle grandezze fondamentali e si misura
in Kg, invece il peso è una forza e si misura in Newton. La relazione che lega le due grandezze è descritta dal
secondo principio della dinamica per cui P= m x g dove g è l’accelerazione di gravità.

Il Sistema internazionale prevede anche l’esistenza di grandezze definite derivate, cioè grandezze che
possono essere ricavate dalle 7 grandezze fondamentali.

In particolare la densità di un corpo è il rapporto tra la sua massa e il suo volume e si esprime con la
formula d=m/V

Il peso specifico di un corpo è invece il rapporto tra il suo peso e il suo volume e si esprime con la formula
Ps= P/V.

Poiché il peso specifico può essere espresso come m x g lo possiamo sostituire nell’equazione del peso
specifico ed ottenere:
Un valore utile da ricordare negli esercizi di chimica è quello della costante dei gas (R)

Essa può assumere due valori

 0,0821 quando la pressione è espressa in atmosfere, il volume in litri, la quantità di sostanza in moli
e la temperatura in Kelvin.
 8,314 quando la pressione è espressa in Pascal, il volume in metri cubi, la quantità di sostanza in
moli e la temperatura in Kelvin.

La pressione, invece può essere espressa in diversi modi:

 mmHg
 Atmosfere
 Torr
 Bar
 Pascal

Unità di conversione

Esempio: 32000 = 3,2 x


105

Ogni volta che passa da un multiplo all’altro è necessario


moltiplicare o dividere per una potenza del 10, il cui
esponente sarà uguale al numero dei salti che dovranno
essere fatti per passare al multiplo desiderato.

Trasformazioni fisiche della


materia
Si definisce trasformazione fisica una trasformazione reversibile che non cambia la composizione chimica
della materia; alla fine della reazione, quindi, non si avrà la formazione di nuove sostanze.
Classici esempi di trasformazioni fisiche sono quelli che portano ai passaggi di stato.
I sistemi possono trovarsi in tre diversi stati
 Solido
 Liquido
 Aeriforme o gassoso

Potrebbero piacerti anche