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La psiche al centro della vita

Da cellule procariote a cellule eucariote.


Cellule unicellulari: si procurano energia dall’esterno , monitorano e regolano processi interni, monitorano
l’ambiente esterno e gestiscono i comportamenti, riprodursi e trasmettono info alla prole
Neuroni: progressione di quantità e qualità che ha sempre due facce, l’aumento delle possibilità da un lato e
quello delle esigenze dall’altro. L’aumento della complessità corrisponde ad aumento di possibilità.
I cervelli sono diventati troppo complessi per gestirsi da soli.
Studio: un gruppo impara a suonare il piano, l’altro immagina di suonare il piano: cambiamenti neurali
simili
Studio: fatti vedere video su interventi chirurgici e malattie: Goldin et al 2008
- Osservare il filmato senza strategie
- Adottare ristrutturazione cognitiva
- Soppressione espressiva
Reappraisal: modifica la risposta emotiva attraversa la riformulazione del significato di una situazione.
Approccio anticipatorio: vedere il video come se fossero medici, in modo distaccato
- Efficace per: gestione delle emozioni e controllo nel lungo termine, funzionamento interpersonale e
benessere complessivo.
Soppressione: aumento dell’attivazione simpatica e se protratto nel tempo comporta una riduzione del
controllo delle emozioni, della memoria, del funzionamento interpersonale e del benessere, probabilità più
elevata di sviluppare depressione (Ochsner e gross 2005; gross e john 2003)
Attivazione diversa delle aree cerebrali in relazione all’atteggiamento mentale adottato.
- Reappraisa: aumento attività prefrontale iniziale poi si riduce (per controllo e valutazione degli
stimoli) e riduzione amigdala e insula
- Soppressione: aumento costante dell’attività prefrontale e di amigdala e insula
Quindi il reappraisal richiede un impegno iniziale delle aree prefrontali e una riduzione di attivazione dei
centri emozionali, come amigdala e insula, senza la necessità di uno sforzo di attivazione costante nel tempo.
Di contro la soppressione emotiva comporta un’iniziale riduzione dell’attività di Amigdala e Insula ma in un
loro successivo incremento, così come un aumento dell’attività della CPF mediale.
Il tutto organizza, modula e condiziona l’attività delle singole parti, ma il tutto risente di ciò che le parti
fanno. Lo psichico è un tutto che emerge dall’attività complessiva di un organismo che è immerso in un
contesto, e che non è la semplice sonno dei suoi elementi.
Ash: l’appartenenza a un gruppo modifica il proprio comportamento e percezioni per conformarsi. I soggetti
devono dire se le linee avevano lunghezza uguale. I complici rispondono sbagliato, il soggetto risponde
anche lui sbagliato. Il 75% dei soggetti si conforma alla rx errata almeno una volta su 12.
I soggetti più consapevoli e con maggiore funzionamento psichico si sono lasciati meno condizionare dalla
pressione ambientale.
Tutti abbiamo dei contenuti culturali che sono dei contenuti psichici formatici da cognizione, affetto ed
esperienza
I processi psichici si sono evoluti per contribuire alla regolazione degli organismi. La psiche elabora info
provenienti dal corpo.
Omeostasi: autoregolazione: gli equilibri e i parametri si modificano in relazione alle eperienze e necessità
adattive
- Perturbazioni derivanti da interno o esterno che arrivano ai sensori
- Centro di controllo attivo
- Quindi azione sugli effettori
- Sistema controllato
E’ un sistema di feedback. I sistemi omeostatici sono interconnessi tra loro.
- Ipotalamo: agisce sul sistema endocrino, SNA e motivazionale

Nell’uomo si intrecciano: auto-regolazione, auto-organizzazione e auto-realizzazione (realizzazione del se


come soggetto portatore di istanze non solo biologiche ma psicobiologiche). Equilibri fisiologici,
comportamentali e adattativi sono collegati tra loro.
Omo sapiens sapiens: sa e sa di sapere

Gruppi, società: sono diventati elementi di regolazione, una estensione sociale delle istanze omeostatiche.
L’omeostasi umana è biopsicosociale
Più saliamo nella scala della complessità degli esseri viventi più aumenta l’intreccio tra livelli di regolazione
e gradi di libertà di questa regolazione. Quindi dal DNA, si va verso cellule e organismo, persona e ciò che
lo circonda.
DOPPIA INTEGRAZIONE: quella interna alla persona, e tra la persona e l’ambiente. Equilibrio interno che
ha bisogno di integrazione.
Le relazioni precoci, gli eventi di vita, lo stile di attaccamento, influenzano le funzioni cognitive e la
struttura cerebrale.
Studio: aumento dell’intelligenza fluida in rapporto all’aumento dell’integrazione neurale. Importante però
la plasticità neurale.
Studi sul gemelli: il 40% della varianza della vita è associata ai geni.
Epigenetica:
- Differenza tra struttura del DNA e espressione di esso
- Attività poligenica
- Meccanismi epigenetici (segnatura: per definire l’azione dei segni epigenetici)
o Via ereditaria: ereditate dai genitori: esperienze dei genitori trasmesse a noi
o Via placentare: sviluppo embrionale
o Vita
Intreccio geni-ambiente: 2 modalità:
1. Correlazione geni-ambiente: fattori genetici aumentano la % di esposizione a specifici contesti
2. Interazioni geni-ambiente: i geni e ambiente modulano reciprocamente gli effetti che ciascuno ha sul
fenotipo
a. Interazioni ambiente verso ereditarietà: 2 gemelli monoz hanno caratteristiche diverse se
vivono in ambienti diversi
b. Interazioni geni su ambiente: suscettibilità e sensibilità che abbiamo verso il contesto in
relazioni alle caratteristiche del nostro genoma
NB: l’effetto dei geni sul fenotipo è modulato da fattori ambientali esperienziali, e viceversa. Le esperienze
che facciamo possono ridurre i condizionamenti genetici negativi
CONTESTO= CERVELLO= vie di trasmissione= trasduzione segnale nelle cellule= attivazione fattori di
trascrizione= espressione genica= fisiologia/comportamenti/salute

IMMAGINE PAG. 36
- Condizioni sfavorevoli nella prima parte di vita: condizionano negativamente lo sviluppo
neurobiologico
- Effetti avversi neuroendocrini e funzioni esecutive
- Esperienze primarie condizionano lo sviluppo di sistemi neurobiologici
- Trascuratezza delle cure = alterato sviluppo psicobiologico e problemi e disturbi del neurosviluppo
- Strategie di prevenzione e intervento
STRESS: influenza la programmazione e il futuro funzionamento (ippocampo, amigdala, prefrontale)
- Infanzia: differenziazione: ippocampo (molto sensibili agli effetti dello stress), amigdala e prefront
o Separazione madre: aumento glucocorticoidi
o Abusi: riduzione glucocorticoidi
- Adolescenza: telomeri più corti nel sangue. Azione dello stress su prefrontale e ippocampo. Si
possono avere Potenziamento e incubazione per quanto accadrà da adulto.
- Adulto: telomeri più corti, minor neurogenesi: mantenimento e manifestazione effetti. Livello
ippocampo
TELOMERI: stress prenatale e esperienze avverse accorciano i telomeri. Erosione collegata a
invecchiamento precoce della persona.
INFIAMMAZIONE: lo stress porta ad attivazione di risposte infiammatorie (reazione davanti a virus e
minacce ma anche a minacce fisiche). Infiammazione cronica: adiposità addominale, insulino resistenza,
fatica cronica, predispongono a diabete, malattie cardiovascolari, osteoporosi, artrite reumatoide, cancro,
alzheimer e depressione
MITOCONDRI: ruolo nel rilevare e trasdurre i fattori e stress psicosociale in modificazioni cellulari e
molecolari, contribuendo alla incarnazione degli stati psicologici. Troppo stress agisce su ricalibrazioni
funzionali e strutturali dello stress (carico allostatico mitocondriale). Questo comporta una disregolazione
sistemica e effetti negativi sulla salute, gli effetti finali dei medesimi fattori variano in base alla salute
mitocondriale degli individui.
- Meno stress: migliora energia prodotta e longevità

IN PANCIA: le condizioni fisiche e sociali della mamma influenzano il feto. Stress sulla madre:
- Difficoltà nella maturazione prefrontale, minore plasticità
- Regolazione vie dello stress (IIS)
- Livello psico-comportamentale (deficit cognitivi, iperattività, comportamenti relazionali anomali)
Temperamento: caratteristiche psicobiologiche innate
La relazione con l’esterno consente la corretta formazione del cervello.
- Sintonizzazione: le interazioni tra madre e B corrispondono al ritmo, intensità e forma
Madre che guarda il B: FG (identificazione facciale) e vmPFC (empatia). Inoltre regolazione stimoli
(amigdala), considerazioni rischi guadagni OFC, disgusto e vergogna (insula).
- Attaccamento insicuro: attiva di più la dlPFC (controllo cognitivo), insula anteriore (dolore sociale e
senso di ingiustizia), sotto-attivazione di striato ventrale (ricompensa stimoli esterni).
B con abusi e trascuratezza: attivazione elevata di amigdala e riduzione volume ippocampo. Ipoattivazione
vmPFC comporta minor controllo della risposta dell’amigdala e estinzione della paura.
- Ipoattivazione striato: ridotta abilità a vedere il valore positivo della ricompensa. Modello di sfiducia
e negatività verso gli altri
Esposizione a stress nel primo trimetre di gravidanza: > schizofrenia
Esposizione a stress in 2-3 trimestre: > ansia e depressione

Madre con lutto durante gravidanza: diabete mellito 2 nel 30% dei B.
Nascita: il B si costruisce una mappa per comunicare e orientarsi nel mondo.
Maggior necessità della mamma alla nascita rispetto ad altre specie, più tempo, > vulnerabilità

Psicologia:
- Mentalizzazione (capacità di rappresentazione della realtà e delle persone)
- Funzione riflessiva (elaborazione psichica delle esperienze e bisogni)
- Programmazione e costruzione immagine di se
- Funzionalità MOI
- Quantità e qualità meccanismi difensivi
NB: questi consentono la regolazione dei processi di stare al mondo, gestione presente e futuro
Studio: giovani 15-20 anni avevano maggiore depressione e stress se mamme depresse o situazioni negative
quando avevano 0-5 anni.
Si parla della QUALITà DELLO SVILUPPO nel suo complesso.
- Abuso fisico: uso intenzionale della forza fisica che risulta dannoso per la salute
- Abuso sessuale
- Abuso emotivo e psicologico: restrizioni di movimento, azioni sminuenti, vergogna, minaccia, paura,
discriminazione, ridicolizzare,
- Trascuratezza e negligenza

STUDIO ACE: esaminate situazioni prima dei 18 anni:


- Abuso psicologico ricorrente
- Abuso fisico ricorrente
- Abuso sessuale
- Situazioni disfunzionali familiari
- Trascuratezza fisica e emozionale
NB: compilato un questionario con punteggio 0 8.
Il B che non sperimenta situazioni di adeguata sintonizzazione psicobiologica con le figure di accudimento
avrà alta rigidità o eccessiva caoticità.
- BASE SICURA: maggiori opportunità di regolazione e tolleranza: integrazione delle componenti e
capacità di modulare il funzionamento, consente di vivere e esprimere il proprio potenziale umano
- BASE INSICURA: minor regolazione e maggior rigidità o funzionamento caotico
Trauma: conseguenza di un evento che realizzano un’esperienza vissuta come critica, vissuta come
eccedente le abituali capacità di adattamento.
Esperienze sfavorevoli nell’infanzia: punteggio ACE>4.
- Incremento dell’620% dell’alcolismo con ACE >4
- Ma anche droga, sessualità, violenza, dist. Memoria…
Le ESI hanno effetti sulla salute fisica:
- sviluppo cerebrale: disturbi psichici, problemi scolastici e lavorativi. Accentua ansia, paura,
ipervigilanza, impulsività,… TAB. PAG 61
- salute fisica: diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari, polmonari e fegato, asma e obesità
- Conseguenze psicologiche: pausa, chiusura, perdita fiducia, bassa autostima, depressione, difficoltà
adattative e relazionali
All’aumentare di Ace aumentano i bisogni sanitari speciali (malattie dei B), i problemi psichici, ansia,
ADHD, sovrappeso, problemi comportamentali.
- Abusi fisici: > incidenza di DM (54%), droghe (92%), tentativo di suicidio (240%), malattie sessuali
trasmissibili o comportam a rischio.
- Abuso psicologico: DM (206%), droghe (41), tentato suicidio (237), problemi sessuali…
NB: conseguenze su salute mentale, capacità cognitive e relazionali, comportam.
Almeno un ACE in età scolastica: 43% problemi di tipo emotivo o cognitivo
- trascuratezza: d. personalità, attaccamento disfunzionale e modelli comportam inappropriati o
aggressivi
Review: esperienze sfavorevoli in infanzia o adolescenza e salute > 18 anni. ACE importante per uso di
sostanze o alcol, vittime o autori di violenza, suicidio (aumenta di 30 volte con ACE>4).
Le dinamiche psicologiche ed esistenziali che caratterizzano queste persone li espongono a situazioni
disfunzionali, dove la violenza può diventare facilmente una realtà interpersonale.
- Suicidio 30 OR
- Agivi violenti 8.10
- Vittima di violenze 7.51
- Abuso di alcol 5.84
- Uso di droghe 5.62
- Depressione 4.4
- Bassa soddisfazione vita 4.36
- Gravidanza in adolescenza 4.2
- Ansia 3.7
- Promiscuità sessuale 3.64
- Fumo 2.82
- Cancro 2.31
Ereditarietà psicologica: le nostre esperienze precoci influenzano la nostra relazione con i figli. Studio con
problemi psicologici e comport in figli di genitori con ACE>0. Maggior problemi se aumenta il punteggio
ACE nella mamma rispetto al babbo.
Rapporto tra depressione materna e problemi funzionali con eccessiva internalizzazione o esternalizzazione,
psicopatia generale, affettività e comport negativi. Impattano maggiormente l’abuso fisico, trascuratezza
psicologica, uso di sostanze, incarcerazione di un genitore, abuso sessuale e disturbi mentali di un genitore.
Importante la trasmissione intergenerazionale.
Depressione nelle madri ACE>4 media l’associazione tra CE del passato e i problemi insorti nei propri figli.

I disturbi psichici riguardano il 10-20% dei B. 6.5 ansia e 2.8 depressione. Il 20% ha elementi subclinici.
- D. Ansia: disturbo più diffuso in ansia e adolescenza. Comorbidità con abuso sostanze (40% di coloro
che hanno D.ansia), d.umore (30%), altro d.ansia (50%). Abbandono scolastico, tentato suicidio e
depressione
- Depressione: cresce tra gli adolescenti (1.4% tra 11-16 aa). Problemi sociali, tentato suicidio. Il 95%
con DM ha violenza domestica, abuso, divorzi
- ADHD: spesso perdura da adulto
- Autolesionismo: 13% dei giovani, >F. Associato a ansia, depressione, psicosi, abuso alcool.
- D. comportamento alimentare: 0.5-3.7% anoressia, 1.1-4-2% bulimia. Aumento delle
ospedalizzazioni. Abbassamento dell’età d’insorgenza, causa di morte prematura 1 su 20
STUDIO: solo il 38% non ha alcuna ACE, il 59% una, il 22% 2, il 9% 3.
- Principali ACE: morte genitore, divorzio, perdita genitore, disturbo psichico genitore, droghe
genitore, violenza tra genitore, abuso fisico o sessuale, trascuratezza, malattie fisiche, problemi
economici, comportam criminali dei genitori
- Se un genitore ha disturbo psichico raddoppia la % nel figlio di avere un disturbo psichico, ma anche
abuso fisico e sessuale, genitore dipendente da sostanze, trascuratezza psicologica e violenza in
famiglia.
- Se eliminiamo le esperienze sfavorevoli: il 30% dei d’ansia in meno, 43% d. del comportamento in
meni, 20% d’umore in meno.

Trascuratezza genitore sia fisica che psicologica (incidenza uguale) e condizioni economiche (incidenza
maggiore nei redditi bassi, ma poco significativa).
Analizzati gli ambiti: condizioni economiche, condizioni psicorelazionali e condizioni psicologiche die
genitori. Si è visto i figli a 5, 11 e 16 anni. La salute psicologica della madre indice di più sui figli, seguono
il reddito e il coinvolgimento dei figli.
Aspetti comportamentali: agisce in positivo la salute psichica della mamma e il coinvolgimento genitoriale.
In negativo l’aggressività dei genitori e i conflitti familiari. Il reddito influisce sulle capacità intellettive.

Organizzazione psicobiologica individuale:


- Bagaglio genetico
- Condizioni sociali (accudimento)
- Condizioni sociali (livello di studio, socio-economico, lavoro e relazioni)
- Condizioni sociali (livello socio-economico, rete sociale, sanitaria,…)
La realtà soggettiva implica una auto-organizzazione (di strutture e circuiti fisici e psichici), auto-
regolazione, auto-realizzazione.
E’ necessaria INTEGRAZIONE INTERNA (dal micro della cellula al macro del cervello) e ESTERNA.
Importanti le esperienze esterne e il modo in cui si affrontano ed interpretano. Esperienza soggettiva e
rielaborazione psicologica.

Stress: insieme di risposte che l’individuo mette in atto per gestire una situazione. Importanti i suoi effetti in
cronico sull’organismo.
Quando attuiamo un comport c’è un potenziamento delle nostre capacità fisiche e mentali. Se stress
eccessivo c’è un sovraccarico. Può attivare strategie:
- Preventive: modificano la durata, intensità, vissuto
- Riparative: tecniche antistress, alimentazione, attività fisica,
Esiti del processo (effetti sulla salute), esiti nel medio periodo (fattori di rischio per la salute) e esiti nel
lungo periodo (disturbi mentali e malattie). I problemi insorgono se i ritmi fisiologici non sono rispettati,
attivazioni troppo frequenti, eccessive e continue
Esiti nel medio periodo: condizione che si protrae per molto tempo in cui la persona non sta bene ma non è
malata. Prevenzione. Spesso le persone chiedono aiuto quando hanno esiti nel lungo periodo.
Bilancia dello stress:
- Richieste interne: bisogni
- Richieste esterne
- Risorse interne
- Risorse esterne
Importanze il ruolo della valutazione soggettiva (determina la quantità di attivazione in base al valore
assegnato alla situazione), e il ruolod ell’atteggiamento mentale (qualità dell’attivazione: eustress e distress)
Studio: soggetto sottoposto a stress e l’altro guarda. Entrambi hanno aumento delle sostanze infiammatorie,
il ritorno al basale è condizionato dalla valutazione soggettiva dell’evento.
Incidenza: depressione 4%, ansia 4%, bipolare 0.6%, anoressia e bulimia 0.14%. alcolismo 1.4%. Tutti i
disturbi 15.5%. Secondo uno studio 1 su 5 soffre di depressione o ansia. 1 su 3 nel lifetime. Comorbidità tra
ansia e depressione del 75%
ISTAT: il 14.6% dichiara un disturbo in atto o pregresso di ansio o depressione. I dati migliorano se cresce il
livello socio-economico.
Regno unito: disturbi psicologici nel 13% con reddito alto, 17% medio, 24% basso.

Distress psicologico: sofferenza emotiva caratterizzata da manifestazioni depressive (perdita interessi, no


speranza), e ansiose (agitazione e tensione), spesso con manifestazioni somatiche (insonnia, mal di testa, <
energia). Spesso diagnosticata come: d.adattamento, sindrome mista ansioso-depressiva, somatizzazione.

Distress, ansia e depressione: > problemi fisici


- Fattori comportamentali: sedentarietà, fumo, alcool, alimentazione,…
- Fattori biologici: iperattivazione o disregolazione circuiti neuroendrocrini, infiammazione
Influenza reciproca tra psicologico e fisiologico.
Fattori di rischio salute cardiovascolare: 1fumo, 2diabete, 3depressione, 4isolamento sociale e 5distress. Il
colesterolo è solo al settimo posto. Essere depressi e isolati ha il doppio di probabilità di provocare problemi
cardiaci rispetto al colesterolo.
I determinanti psicologici della salute includono: effetti negativi dello stress, carenza di autoregolazione,
autoefficacia, autostima…. Essi:
- Orientano la qualità e quantità delle relazioni
- Orientano i comportamenti delle persone

Associazione tra distress e malattie (regressione logistica): più aumenta il distress e > malattie. Effetto dose-
risposta.
Distress e mortalità per malattie cardiovascolari e cancro. All’aumentare del distress aumenta la mortalità
per malattie cardiovascolari, ma anche per il cancro (se tolgo il fumo si vede l’incidenza del distress).
Alto distress: stile di vita meno salutare, meno adesione a screening per diagnosi precoce, problemi
psicologici >, disregolazione immunitaria (se cronica induce problemi di instabilità genica, mutazioni,
alterazioni di riparazione del DNA, inibizione apoptosi) e aumento dei processi proinfiammatori.
Distress e diabete mellito 2: aumento del rischio di diabete in soggetti depressi e viceversa, aumento di
diabete del 50% in soggetti con ansia. La disregolazione del ritmo circadiano di produzione del cortisolo è
alla base dell’insorgenza di diabete. 32% di diabete in più in soggetti con ACE: trascuratezza psicologica,
abuso fisico e sessuale.
Associazione tra disturbi psichici e comparsa successiva di malattie/patologie fisiche. Depressione e ansia
comportano un incremento del 20% di cancro, la depressione del 110% in malattie respiratorie. Ma se
elimino il fattore dell’incidenza di comorbidità e altri disturbi, vedo una riduzione dei dati della metà.
Maggiori disturbi in comorbidità maggiore incidenza di malattia. Con l’aumentare della quota di
disagio/disturbo psichico aumenta il rischio di malattia.
Disturbi da stress, PTSD e disturbo dell’adattamento, in associazione a disturbi immunitari: 36% di
probabilità in più di ammalarsi. Se PTSD 46% (chi ha PTSD rischia di ammalarsi di matologie
infiammatorie per il doppio della popolazione generale), questi dati sono maggiori nei giovani e si riducono
con > età.

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