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VETTORI
B
A
lunghezza
Indichiamo con S l’insieme dei segmenti orientati del piano. Nell’insieme S l’equi- ● Data una relazione di
pollenza è una relazione di equivalenza perché gode delle proprietà riflessiva (ogni equivalenza su un insieme
segmento orientato è equipollente a se stesso), simmetrica (se MN è equipollen- S, preso un elemento x ! S,
la classe di equivalenza di x
te a PQ, allora PQ è equipollente a MN ) e transitiva (se MN è equipollente a è l’insieme di tutti gli ele-
PQ e PQ è equipollente a RS, allora MN è equipollente a RS ). Quindi, la relazio- menti di S che sono in rela-
ne di equipollenza induce in S una partizione in classi di equivalenza. zione con x.
DEFINIZIONE
Vettore
vettore
Si chiama vettore libero, o semplice-
mente vettore, ogni classe di equiva-
lenza relativa alla relazione di equi-
pollenza fra segmenti orientati.
C G
Per indicare un vettore libero usiamo una lettera minuscola sormontata da una
freccia ( a , b , c , f), oppure uno dei segmenti orientati (AB, CD , f).
u v u v v v
u u
u v u C D C
A B C A C B s=u+v v
v s=u+v
s=u+v s=u+v A u B A u B
a. Somma di due vettori b. Somma di due vettori c. Somma di due vettori d. Somma di due vettori
u e v aventi stessa u e v aventi stessa u e v aventi direzioni u e v aventi direzioni
direzione e stesso verso. direzione e verso opposto. diverse, mediante la regola diverse, mediante la regola
del triangolo. del parallelogramma.
䉱 Figura 5
Riassumendo, possiamo dare la seguente definizione.
DEFINIZIONE
Somma di due vettori ● Il vettore somma s si
chiama anche risultante.
Il vettore somma s di due vettori u v
u e v è rappresentato da un segmen-
to orientato che si ottiene raffiguran-
B
do consecutivamente i vettori dati e u v
considerando come primo estremo il A C
s=u+v
primo estremo di u e come secondo
il secondo estremo di v.
ESEMPIO
Troviamo il vettore somma dei due vettori a e b della figura, aventi i moduli
a = 48 e b = 20 (figura 6a).
C C D C D
→ → → → →
b b →+ b b →+ b
a a
60° 60° 60°
A A B A
→
a B →
a →
a B H
a b c
䉱 Figura 6 Consideriamo
C id i il parallelogramma
ll l formato
f daii d
d due vettorii (fi
(figura 6b)
6b).
Calcoliamo il modulo di AD.
Consideriamo la proiezione H del punto D sulla retta AB (figura 6c). Nel
triangolo rettangolo BDH, poiché BD = 20 e DBH V = 60o, si ha BH = 10
e DH = 10 3 .
Applichiamo il teorema di Pitagora al triangolo AHD:
● In generale, per calcolare il modulo della somma di due vettori u e v si applica il teorema
● Il teorema di Carnot o del coseno. Osservando la figura 7, abbiamo
del coseno afferma che in un
triangolo il quadrato della s = u 2 + v 2 - 2u $ v $ cos b ,
misura a di un lato è uguale
alla somma dei quadrati ed essendo b = r - a, e quindi cos b = - cos a, otteniamo:
delle misure b e c degli altri
due lati, diminuita del dop- s = u 2 + v 2 + 2u $ v $ cos a .
pio prodotto delle misure
di questi due lati per il cose- 䉳 Figura 7
no dell’angolo a che essi
formano:
a2 = b2 + c 2 - 2bc $ cos a. u s u
α
β
v
s=u+v
Dati tre o più vettori u , v , w , f, la loro somma si ottiene sommando i primi due
e poi sommando al vettore ottenuto u + v il terzo w e così via.
Graficamente il vettore risultante si ottiene riportando di seguito, a partire da un
punto A, i segmenti orientati che rappresentano i vettori da sommare (figura 8).
䉳 Figura 8
→
v
→
w
→
u →
u
→ →
v w
→ → →
A s =→
u+v+w
Si ottiene
tti una poligonale
li l il cuii llato
t che
h congiunge
i A con l’l’ultimo
lti estremo
t della
d ll
poligonale rappresenta il vettore somma.
Sottrazione di vettori
L’esistenza dell’opposto di un qualsiasi vettore permette di definire la differenza di
due vettori riconducendola a una somma.
DEFINIZIONE
Differenza di due vettori
u v
Si chiama differenza di due vetto-
ri, scelti in un dato ordine, la som- v
ma del primo con l’opposto del
u –v
secondo.
d=u–v
→ → →
v b v
O a O →
a A
䉴 Figura 10 a b
y D ll’ t
Dall’estremo C di v ttracciamo
i lle parallele
ll l a O
Oa e Ob (fi
(figura 10b) e otteniamo
tt i i
punti A e B, che individuano i segmenti orientati OA e OB, cioè i vettori a e b,
che hanno come somma v.
→ →
ay a In generale, dati un vettore v e due direzioni r e s, v si può scomporre in due
vettori che hanno direzioni r e s e per somma v.
In particolare, se consideriamo gli assi cartesiani, possiamo scomporre un vettore
O → x in due vettori a x e a y aventi le direzioni dell’asse x e dell’asse y.
ax
2. I VETTORI LINEARMENTE
DIPENDENTI E INDIPENDENTI
La combinazione lineare
1
Consideriamo i vettori v1, v2, v3 della figura 11a e i numeri reali 2, 3, - .
2
Determiniamo il risultato (figura 11b) della seguente espressione:
1
2v1 + 3v2 - v3 .
2
䉴 Figura 11
→ –→
–1 v
v1 2 3
→
v
→
v3
→
v2 →
3v2
→
2v
a b 1
Una combinazione lineare di vettori con coefficienti tutti nulli ha per risultato il
vettore nullo.
Questo può accadere anche se i coefficienti non sono tutti nulli.
→ →
1 O v1
Per esempio, con i vettori considerati prima, scegliendo i coefficienti 1, - 2, - ,
3
otteniamo il vettore nullo. –→
–1 v →
3 3 –2v2
In questo caso i vettori v1, v2, v3 si dicono linearmente dipendenti.
In generale, diamo la seguente definizione.
DEFINIZIONE
Vettori linearmente dipendenti
I vettori v1, v2, f, vn sono linearmente dipendenti se esistono n numeri reali
c1, c2, f, cn non tutti nulli tali che:
c1 v1 + c2 v2 + f + cn vn = 0 .
Consideriamo ora due vettori del piano v1 e v2 , aventi direzioni diverse (figura a).
→
v2
Qualsiasi combinazione lineare c1 v1 + c2 v2 dei due vettori con coefficienti non
tutti nulli non dà mai il vettore nullo, perché la somma di c1 v1 e c2 v2 al variare di →
v1
c1 e c2 è sempre rappresentata dalla diagonale del parallelogramma formato dai
due vettori. a
Tale diagonale può essere nulla solo se c1 = c2 = 0 .
I due vettori v1 e v2 si dicono linearmente indipendenti.
c2→
v2
DEFINIZIONE
Vettori linearmente indipendenti
c1→
v1
I vettori v1, v2, f, vn sono linearmente indipendenti se l’unica combinazio-
ne lineare di questi vettori che ha come risultato il vettore nullo è quella con b
i coefficienti tutti nulli.
Se due vettori del piano a e b sono paralleli, allora sono linearmente dipendenti.
Infatti, se a ' b , si può scrivere:
a = kb " a - k b = 0.
→ I vettori della figura a, poiché non sono paralleli, costituiscono una base del
v1
a piano.
Ogni vettore del piano si può ottenere come combinazione lineare di v1 e v2 .
1
→ Per esempio, il vettore v nella figura b si ottiene con la somma - v1 + 2v2 .
2v2 3
→
v
→
v2 In particolare, nel piano cartesiano, due vettori x e y con le direzioni degli assi
→ cartesiani costituiscono una base.
–→
–1 v v1
3 1 Analogamente, per lo spazio, tre vettori non complanari x, y, z, con le direzioni
b degli assi cartesiani, costituiscono una base.
3. IL PRODOTTO SCALARE
E IL PRODOTTO VETTORIALE
Il prodotto scalare
Consideriamo due vettori a e b non nulli e sia a l’angolo che essi formano.
DEFINIZIONE
→ Prodotto scalare
b
120°
Il prodotto scalare di due vettori a e b è il numero ab cos a.
→ Si indica con a $ b .
O a
a=3
b=4 ESEMPIO
Il prodotto scalare dei due vettori della figura precedente è:
1l
a $ b = ab cos 120o = 3 $ 4 $ b- =- 6 .
2
Il prodotto scalare di due vettori a e b non nulli può essere positivo, negativo o
nullo a seconda dell’angolo che essi formano. In particolare:
a$b = 0 se a = 90o
e viceversa.
Possiamo allora scrivere la seguente condizione di perpendicolarità.
a=b + a $ b = 0.
a $ b = b $ a, proprietà commutativa;
(a + b ) $ c = a $ c + b $ c , proprietà distributiva.
Il prodotto vettoriale
Consideriamo due vettori a e b non nulli che formano un angolo a.
DEFINIZIONE
Prodotto vettoriale
→ →
Il prodotto vettoriale di due vettori a #b
a e b è il vettore c che ha:
• modulo uguale ad ab sen a;
• direzione perpendicolare al pia-
no individuato dai due vettori;
→
• verso dato dalla regola della ma- b →
a
no destra, illustrata nella figura.
Si indica con a # b .
Il prodotto vettoriale non gode della proprietà commutativa, ● Per il prodotto vettoriale
si ha:
a # b ! b # a, a # b = - b # a.
ma gode della proprietà distributiva:
a # (b + c ) = a # b + a # c .
In particolare, a # a = 0.
4. LA RAPPRESENTAZIONE
CARTESIANA DEI VETTORI y
B P
I vettori nel piano
→
Le componenti cartesiane a
a = ax i + a y j .
● I versori i e j sono una
base per il piano cartesiano. ax e ay sono le componenti cartesiane del vettore a. Per identificare il vettore con
Ogni vettore può infatti le sue componenti cartesiane scriviamo anche
essere scritto come combi-
nazione lineare dei due a = (a x; a y).
versori, secondo le sue com-
ponenti cartesiane. ESEMPIO
y I vettori a = (2; - 1) e b = (- 3; 5) nel piano cartesiano hanno la rappresen-
5 tazione della figura a lato.
Il modulo e la direzione
Se consideriamo il vettore a = (2; 3), possiamo trovare il suo modulo applicando
2
→ x
il teorema di Pitagora al triangolo OPH:
–3 O a
–1
a= OH 2 + PH 2 = 4 + 9 = 13 .
y Possiamo anche determinare l’angolo a che il vettore forma con la direzione posi-
P tiva dell’asse x, ricordando le relazioni valide in un triangolo rettangolo,
→
a OH = OP cos a e PH = OP sen a,
e cioè
α
O H x 2 = 13 cos a e 3 = 13 sen a ,
da cui:
2 3
cos a = e sen a = .
13 13
Con la calcolatrice, usando il tasto sin- 1 o il tasto cos- 1 , otteniamo a - 56, 3 .
In generale, dato un vettore a = (a x; a y), il modulo di a è
a= a 2x + a 2y ,
mentre l’angolo che a forma con la direzione positiva dell’asse x si ottiene con le
formule:
ax ay
cos a = e sen a = .
a a
Riscriviamo tali formule e otteniamo le componenti cartesiane di a in funzione
del modulo a e dell’angolo a con la direzione positiva dell’asse x:
a x = a cos a e a y = a sen a .
Somma
a + b = (a x i + a y j ) + (b x i + b y j ) =
= (a x + b x) i + (a y + b y) j .
Quindi:
a + b = (a x + b x; a y + b y).
ESEMPIO
Dati i vettori a = (- 4; 2) e b = (2; - 1), il vettore somma s è:
s = a + b = (- 4 + 2; 2 - 1) = (- 2; 1).
Differenza
a - b = a + (- b ) = a x i + a y j + ( - b x i - b y j ) =
= (a x - b x) i + (a y - b y) j .
Quindi:
a - b = (a x - b x; a y - b y).
ESEMPIO
Dati i vettori a = (- 3; 2) e b = (5; - 8), il vettore differenza d è:
a - b = (- 3 - 5; 2 + 8) = (- 8; 10).
ka = k (a x i + a y j ) = ka x i + ka y j .
Quindi:
ka = (ka x; ka y).
ESEMPIO
1l
Dato il vettore a = b2; - , si ha:
2
1 lm
- 8 a = c- 8 $ 2; - 8 $ b- = (- 16; 4).
2
Prodotto scalare
a $ b = (a x i + a y j ) $ (b x i + b y j ) = ● Applichiamo la proprietà
distributiva.
= ax bx i $ i + ax b y i $ j + a y bx j $ i + a y b y j $ j .
Poiché:
i $ i = 1, j$ j = 1 perché vettori paralleli di modulo 1,
a $ b = a x b x + a y by .
ESEMPIO
Dati i vettori a = (2; - 3) e b = (5; - 1), il prodotto scalare è:
a $ b = 2 $ 5 + (- 3) $ (- 1) = 10 + 3 = 13 .
a x bx + ay by
cos a = .
ab
ESEMPIO
Troviamo l’angolo formato dai vettori a = (1; 2) e b = (3; - 1).
Calcoliamo a = 1 + 4 = 5 eb= 9 + 1 = 10 ;
Quindi:
1 $ 3 + 2 (- 1) 3-2 1
cos a = = = .
5 $ 10 5 2 5 2
Con la calcolatrice, si ottiene a - 82o .
a = ax i + a y j + az k ,
→
k
→ y
→ J
i
x
䉴 Figura 12
Forniamo i risultati delle operazioni principali per i vettori nello spazio, conside-
rando i vettori a = (a x; a y; a z) e b = (b x; b y; b z).
Somma
a + b = (a x + b x) i + (a y + b y) j + (a z + b z) k ;
Prodotto scalare
a $ b = ax bx + a y b y + az bz .
Prodotto vettoriale
Per i versori degli assi cartesiani, si ha:
i # j = k, j#k = i, k # i = j;
j # i =- k , k # j =- i , i # k =- j .
a # b = (a x i + a y j + a z k ) # (b x i + b y j + b z k ) =
= (a y b z - a z b y) i + (a z b x - a x b z) j + (a x b y - a y b x) k .
Lo stesso risultato si può ottenere anche con il calcolo del determinante simbo- ● Applichiamo le regole di
lico: calcolo dei determinanti a
una tabella che non è una
i j k matrice, in quanto è com-
posta da numeri (le compo-
a # b = ax a y az . nenti) e da vettori (i
bx b y bz versori).
ESEMPIO
Determiniamo il prodotto vettoriale di a = (1; - 1; 0) e b = (- 2; 0; 1):
i j k
a # b = 1 - 1 0 =- i + 0 j + 0 k - (2 k + 0 i + 1 j ) =
-2 0 1
=- i - 2 k - j .
Si ha allora:
a # b =- i - j - 2 k .
RGB è l’acronimo di Red (rosso), Il sistema RGB è quello utilizzato hanno la componente rossa uguale
Green (verde) e Blue (blu), mentre sugli schermi in modo additivo, a quella verde e quella blu nulla. Si
CMYK sta per Cyan (ciano), cioè aggiungendo energia al nero. dice anche che il giallo è il comple-
Magent (magenta), Yellow (giallo) Che cosa significa? In ogni punto mentare del blu. Analogamente, il
e blacK (nero). Queste due sigle dello schermo, inizialmente nero, ciano è il complementare del rosso
indicano i modelli standard per la ci sono tre celle fosforescenti che e il magenta è il complementare del
rappresentazione grafica dei colori. emettono luce se colpite da un verde. Da un punto di vista croma-
Anche se può sembrare strano, fascio di elettroni, ovvero se si tico, il tutto è rappresentabile con il
dietro a una stampante o a un aggiunge energia. Ognuna delle cubo della figura b.
monitor c’è moltissima matema- celle corrisponde a uno dei tre
tica. Infatti, per riprodurli su un colori primari: rosso, verde o blu. Lo spazio CMYK
apparecchio digitale, i colori sono Al valore massimo di intensità Nello spazio CMYK, utilizzato
stati pensati come vettori con tre luminosa, prodotta da tutte e tre le soprattutto nelle stampanti, i colori
componenti, cioè vettori nello celle contemporaneamente, corri- di base sono il ciano, il magenta e il
spazio tridimensionale. sponde il bianco; alla minima, ossia giallo. Il nero è presente nella sigla,
a celle spente, il nero. Tutti gli altri ma non corrisponde a una reale
Lo spazio RGB colori si ottengono da combina- quarta dimensione; può essere
Nel sistema RGB il vettore (1; 0; 0) zioni di intensità diverse dei tre infatti ottenuto combinando gli
rappresenta un rosso, (0; 1; 0) rap- colori primari. altri tre colori. Anche nel sistema
presenta un verde e (0; 0; 1) un blu. In genere, l’intensità di ognuno dei CMYK ogni colore è rappresentato
Tutti gli altri colori si ottengono tre colori può assumere valori da una terna di numeri, che vanno
come vettori generati dalla base variabili fra i naturali da 0 a 255. questa volta da 0 a 100. Ogni valore
costituita dai tre vettori precedenti. Quindi, dello spazio vettoriale esa- indica la percentuale di inchiostro
Un vettore moltiplicato per uno minato si considera un sottoin- di ciascun colore della base, neces-
scalare positivo è un vettore corri- sieme costituito da 2563 vettori, sario per realizzare sulla carta il
spondente allo stesso colore, ma corrispondenti a oltre 16 milioni di colore cercato. Per esempio, un
con intensità diverse al variare colori! Graficamente, per darne colore descritto con il vettore (20;
dello scalare. Per esempio, 5 . (0; 1; un’idea, possiamo utilizzare un 15; 10) è stampato depositando
0) = (0; 5; 0) è ancora un verde, ma cubo (figura a). sulla carta il 20% di ciano, il 15% di
più intenso. Se si sommano due magenta e il 10% di giallo.
vettori corrispondenti a colori Il grigio è il colore che si ottiene,
diversi, si ottiene il vettore corri- nelle sue varie intensità, con i vet- IN CINQUE SLIDE
spondente a un terzo colore che tori che stanno sulla diagonale che Approfondisci l’argomento con
deriva dal «mescolamento» dei va dal nero al bianco. Invece, i vet- una ricerca nel Web e realizza una
primi due. Per esempio, tori che rappresentano il giallo breve presentazione multimediale.
(1; 0; 0) + (0; 0; 1) = (1; 0; 1) stanno nella diagonale, della traccia
è un magenta, ottenuto dalla somma inferiore, che unisce il nero al giallo Cerca nel Web: RGB, CMYK,
del rosso e del blu della base. più intenso, in quanto tutti i «gialli» colori.
bianco = (255; 255; 255) magenta = (255; 0; 255) Spazio dei colori RGB
LABORATORIO DI MATEMATICA
I VETTORI CON DERIVE
ESERCITAZIONE GUIDATA
Con Derive calcoliamo le componenti p e q dei vettori u = (p; - 2) e v = (1; q) del piano in modo che
1
l’espressione 2u + (u - v ) valga r = (- 3; - 2).
2
Le coordinate p e q
• Diamo Crea_Espressione e scriviamo nella riga di editazione
la definizione del vettore u, u ⬊= [p, -2], e con INVIO la im-
mettiamo nella #1 (figura 1).
• Operiamo in modo simile per la definizione del vettore v ,
scrivendo v ⬊= [1, q] e immettendola nella #2.
• Scriviamo r ⬊= [-3, -2], la definizione di r , e la inseriamo
nella #3.
• Digitiamo l’espressione 2u + 1/2*(u - v) = r e la poniamo
nella #4.
• Applichiamo sulla #4 il comando Risolvi_Espressione e
usciamo dalla corrispondente finestra di dialogo con un clic su
Risolvi, ottenendo l’impostazione della soluzione nella #5 e la
soluzione medesima nella #6.
䉴 Figura 1
Esercitazioni
I vettori a e b del piano formano un angolo convesso a, i loro moduli sono a = 5 e b = 8. Il vettore c è uguale a
ha + b e forma con a l’angolo convesso b. Con Derive determina le grandezze richieste nei seguenti esercizi
attraverso i dati assegnati e poi traccia il grafico dei vettori a , b , ha e c .
2
1 Dati l’angolo a = r e lo scalare h = 3, trova il modulo c e l’angolo b. [c = 13 e b = 0,5621]
3
2
2 Dati il modulo c = 20 e l’angolo a = r , calcola lo scalare h e l’angolo b.
3
[h1 = 4,55 e b1 = 0,3537; h2 = - 2,95 e b2 = - 0,3537]
1
3 Dati il modulo c = 20 e l’angolo b = r , calcola lo scalare h e l’angolo a.
9
[h = 2,9 e a = 1,0256 0 h = - 2,93 e a = 2,1159]
Dati i vettori u = (1; - 3), v = (k; - 4) e w = (5; h), determina h e k in modo che valgano le seguenti uguaglianze.
Verifica graficamente i risultati.
4 u + v + w = (2; 3) [h = 10 e k = - 4]
1
5 u+ ( v - w ) = (12; - 10) [h = 10 e k = 27]
2
6 3 v - 2w - u = (- 2; 9) [h = - 9 e k = 3]
䉴 Teoria a pag. 1
1. I VETTORI DEL PIANO
1 VERO O FALSO?
a) Il vettore - 4u ha modulo - 4 . V F
b) Se due vettori hanno lo stesso versore, allora hanno la stessa direzione e lo stesso verso. V F
5
→
v
→
v
→ → →
u
u v
→
u
a b c
6
→
v →
u
→
v →
v
→
u
→
u
a b c
7 Dati i vettori a e b, aventi modulo a = 16 , b = 12 , rappresenta il vettore somma e determina il suo modulo
nel caso che l’angolo a da essi formato sia:
a) 90o ; b) 180o ; c) 0o ; d) 60o .
[a) 20; b) 4; c) 28; d) - 24, 3 ]
8 Se due vettori a e b consecutivi e il loro vettore somma hanno lo stesso modulo, uguale a 10, quanto vale
l’angolo formato da a e b ?
[120o]
9 ESERCIZIO GUIDA
→ →
s
b
72°
→
a
a=8
b=6
Disegna il vettore somma s dei due vettori a e b di cui è assegnato il modulo e l’angolo a che formano.
Calcola il modulo di s .
10 a = 3, b = 5, a = 120o . [s - 4,4]
11 a = 4, b = 12 , a = 150o . [s - 8,8]
12 a = 10 , b = 6, a = 80o . [s - 12,5]
13 a = 12 , b = 9, a = 90o . [s - 15]
14 a = 15 , b = 8, a = 105o . [s - 15,1]
→
16 18 a
→
c
→ →
b b →
c
→
a
Sottrazione di vettori
→
a
→
u →
v
→
→
u →
v
u
→
v
a b c
21 Se la somma e la differenza di due vettori hanno lo stesso modulo, quanto misura l’angolo tra i due vettori?
[90o]
La scomposizione di un vettore
25 Scomponi il vettore v lungo le due direzioni assegnate.
→
v → →
v v
→
v
a b c d
䉴 Teoria a pag. 6
2. I VETTORI LINEARMENTE DIPENDENTI
E INDIPENDENTI
1 :- 2v1 + 4v 2 + 1 v3D
26 Scrivi la combinazione lineare dei vettori v1, v 2, v3 secondo i numeri - 2 , 4, .
2 2
27 VERO O FALSO?
28 VERO O FALSO?
→
a
→
v
[5]
䉴 Teoria a pag. 8
3. IL PRODOTTO SCALARE
E IL PRODOTTO VETTORIALE
31 VERO O FALSO?
32 VERO O FALSO?
→
a
60°
O
→
α b
a=2 b=3
[3; a # b = 3 3 ]
34 Calcola il prodotto scalare e il prodotto vettoriale dei vettori a e b che hanno a = 9 e b = 15 e che formano
un angolo di 30o.
; 135 3 ; a # b = 135 E
2 2
35 Dati i vettori a e b, con a = 6 e b = 8 , calcola a $ b , sapendo che l’angolo a fra essi compreso è:
a) 0o ; b) 180o ; c) 90o ; d) 60o .
[a) 48; b) - 48; c) 0; d) 24]
36 Dati i vettori a e b , con a = 10 e b = 6 , calcola a # b , sapendo che l’angolo a fra essi compreso è:
a) 90o ; b) 0o ; c) 45o ; d) 30o .
[ a # b : a) 60; b) 0; c) 30 2 ; d) 30]
38 (- a ) $ b ; (2 a ) # b ; (a # b ) $ a . [- 24; 2 a # b = 48 3 ; 0]
39 b $ 3a ; (a # b ) $ ( b # a ); b $ ( b # a ). [72; - 1728; 0]
42 Spiega perché il prodotto vettoriale di due vettori ha modulo uguale all’area del parallelogramma che ha per
lati i due vettori.
䉴 Teoria a pag. 9
4. LA RAPPRESENTAZIONE CARTESIANA
DEI VETTORI
I vettori nel piano
44 Rappresenta i vettori a = (- 4; 2), b = (- 3; - 1), c = (8, 6) nel piano cartesiano.
45 ESERCIZIO GUIDA
v= 36 + 4 = 40 = 2 10 .
Determiniamo la direzione di v calcolando l’angolo a che v →
2
v α
forma con la direzione positiva dell’asse x.
Utilizziamo le formule: –6 O x
vx vy
cos a = e sen a = .
v v
Otteniamo:
6 3
cos a =- =- .
2 10 10
Con la funzione cos- 1 della calcolatrice, otteniamo a - 161o .
Osserviamo che, utilizzando la formula del seno, abbiamo
2 1
sen a = = ,
2 10 10 y
48 a =- 3 i + 4 j ; b =- i - j ; c = 2 i + 6 j.
[ a = 5, a - 127o; b = 2 , a = 225o; c - 2 10 , a = 72o]
Dati i vettori a = (2; - 5), b = (1; - 2), c = (- 6; 3), esegui le seguenti operazioni.
Il prodotto scalare
57 ESERCIZIO GUIDA
58 a =- i - j , b = i + j. [- 2]
60 a = (- 1; 5), b = (- 6; - 3). [- 9]
61 a =- 2 i , b = 5 j. [0]
1
62 a = 9i , b =- i. [- 3]
3
63 a =- i + j , b = j. [45o] 65 a = 2i - j, b =- i + 4 j . [131o]
64 a = 5i , b =- 6 i . [180o] 66 a = 3 i + 4 j, b =- 2 i - 3 j . [177o]
1l
67 I vettori a (12; 3) e b b- 2; - sono paralleli? Motiva la risposta. [sì]
2
Il prodotto vettoriale
71 ESERCIZIO GUIDA
i j k
a # b = a x a y az .
b x b y bz
Sostituiamo e otteniamo:
i j k
a#b = 2 0 - 4 = 0 i + 0 j + 2 k - (0 k - 4 i + 4 j ) = 2 k + 4 i - 4 j .
0 1 2
74 a =- i - j , b = 2i . [2k ]
75 a =- 3 j + 2 k , b = 2 j - k. [- i ]
76 a = i + j - k, b =- 2 i + j + k . [2 i + j + 3 k ]