SISTEMI PRODUTTIVI
Prof. Vincenzo Duraccio
Parte terza
1. Dal fordismo al postfordismo
Tesi di fondo (controversa): alcuni dei più
significativi mutamenti politici e sociali della nostra
epoca possono essere spiegati alla luce di una
trasformazione epocale dei processi di lavoro e di
organizzazione produttiva.
Questa trasformazione è solitamente descritta come
una transizione da un modello
Fordista--taylorista (Henry Ford e Frederick Taylor)
Fordista
A uno postfordista-
postfordista-toyotista (Toyota)
Così definita anche dai suoi critici (ovvero da coloro
che sottolineano la continuità tra i due modelli:
Masino, Salento)
2. Il fordismo
Eredita parte dei suoi caratteri dal secolo precedente
(XIX) ma si sviluppa nella sua forma “classica” in un
paese (gli Stati Uniti) e in un settore (l’automobile)
che rappresentano l’epitome del capitalismo
In questo senso, il fordismo è figlio della Seconda
Rivoluzione Industriale (petrolio, acciaio ed
elettricità), avvenuta nella seconda metà
dell’Ottocento, ma conosce il suo periodo d’oro nella
prima metà del Novecento (e arriva fino ai primi anni
Settanta)
3. Il fordismo
Il contesto storico: nascita della “questione sociale” e
rappresentanza politica organizzata dei lavoratori; conflitto
tra capitale e lavoro;
Sviluppo tecnologico, miglioramento delle condizioni di
vita, urbanesimo, la “rivoluzione alimentare” (seconda
metà del XIX secolo)
Partiti di massa, sindacati, estensione del suffragio; nascita
dei diritti sociali; diminuzione dell’orario di lavoro, divieto
del lavoro minorile, crisi del formalismo giuridico (limiti
alla libertà di contratto; 1905)
Passaggio dallo Stato liberale (minimo) allo Stato sociale
(figlio anche della crisi del 1929)
Un segno “giuridico” di questo passaggio: l’art. 3
Cost. (1948)
1. «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzioni di
sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali»
2. «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
di ordine economico e sociale che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all'organizzazione politica, economica e
sociale del Paese.»
Il fordismo e la società del lavoro
Non soltanto nuove tecniche produttive e neppure
soltanto nuovi modelli di organizzazione del lavoro in
fabbrica
Creazione di valore/produttività