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Figura 2: Tipica curva del carico in funzione del CMOD (EN 14651).
La classificazione del FRC sulla base della sua resistenza post-fessurazione si basa quindi su un codice
alfanumerico dove il primo numero rappresenta il valore minimo di fR1k negli intervalli riportati nel
seguito:
1.0, 1.5, 2.0, 2.5, 3.0, 4.0, 5.0, 6.0, 7.0, 8.0, … [MPa]
5 σN
fR1k =2.2 MPa
[MPa] fR3k /fR1k = 0.82 ----- 2b
fR3k =1.8 MPa
4
3 e
d
fR1k c
2 b fR3k
a
CMOD1
CMOD2
CMOD3
CMOD4
1
0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0
CMOD [mm]
Figura 3: Tipica curva del carico in funzione del CMOD (EN 14651).
Se il progettista prescrivesse quindi un materiale C30/37 con classe di tenacità 2b, il produttore di
calcestruzzo dovrebbe fornire un valore caratteristico fR1k non inferiore a 2 MPa e un valore del
rapporto fR3k / fR1k non inferiore a 0,7; tali valori possono essere utilizzati in fase di progettazione.
Le altre caratteristiche del FRC, quali la resistenza a compressione, il modulo elastico, il ritiro libero
e la lavorabilità si determinano e si classificano con gli stesso metodi di prova adottati per il
calcestruzzo senza fibre.
Le Linee Guida, per la qualificazione del materiale, prevedono inoltre l’esecuzione di prove di
durabilità ambientale, di gelo e disgelo, di comportamento in ambienti con temperature elevate,
prove per la determinazione della temperatura di transizione vetrosa e di fusione dei cristalli (per
fibre polimeriche), prove per la determinazione delle prestazioni alle alte temperature e di reazione
al fuoco (facoltative per i produttori che le richiedono). Per le fibre polimeriche sono anche richieste
(al produttore delle fibre) prove preliminari sul filo per verificare il comportamento della fibra sotto
carichi di lunga durata e, quindi, il loro possibile impiego nel FRC.
Le Linee Guida trattano infine i problemi del controllo di accettazione in cantiere del FRC che, di
fatto, ripercorre quello del calcestruzzo ordinario (senza fibre).
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sta ora completando la seconda Linea Guida prevista dalle
NTC, relativa alla progettazione degli elementi strutturali in FRC, indispensabili per i progettisti.
Questi due documenti, con le Norme Tecniche delle Costruzioni e la Circolare esplicativa, forniscono
agli addetti ai lavori tutti gli elementi necessari per la corretta produzione e progettazione del FRC.
Ciò faciliterà la progettazione e la realizzazione di travi (soprattutto per aumentare la resistenza a
taglio), di piastre di fondazione e in elevazione, di piastre su pali e di elementi prefabbricati tra i
quali trovano largo spazio di impiego i conci prefabbricati per la realizzazione di rivestimenti di
gallerie (Fig. 4). Il FRC riveste particolare interesse applicativo anche nel rinforzo di elementi quali
pilastri, pile da ponte, travi, impalcati etc, attraverso l’applicazione di un sottile rivestimento
aggiuntivo di un FRC ad elevate prestazioni meccaniche che, oltre all’aumento della resistenza,
consente anche di aumentare la durabilità dell’opera grazie alla ridottissima porosità della matrice
cementizia e il forte contrasto allo sviluppo delle fessure.
Riferimenti normativi
- CEN/TC 250/SC 2/WG 1/TG 2: SFRC - Steel Fibre Reinforced Concrete.
- CEN EN 14651 (2005): Test method for metallic fibre concrete – Measuring the flexural tensile
strength (limit of proportionality (LOP), residual).
- CIRCOLARE 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP: Istruzioni per l’applicazione dell’«Aggiornamento delle
“Norme tecniche per le costruzioni”» di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018.
- D.M. 17 Gennaio 2018, Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”.
- UNI EN 206, 2016 Calcestruzzo – Specifiche, prestazioni, produzione e conformità