Sei sulla pagina 1di 1

Cause:

1. Attentato di Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando nel 28 Giugno 1914 da un nazionalista per rivendicare
l’indipendenza della Bosnia-Erzegovina
2. Competizione tra potenze (la Germania si voleva espandere in Africa e si stava imponendo come la più grande potenza
economica)
3. Francia rivendicava l’Alsazia e Lorena dopo la sconfitta del 1870 alla guerra franco-prussiana
4. Austria e Russia in lotta per i Balcani
5. Italia voleva recuperare le terre irredente (Trento e Trieste)
6. Sviluppo enorme delle forniture militari
7. Germania ingrandiva la marina e l’Inghilterra si sentiva minacciata
8. Clima favorevole dal popolo grazie al nazionalismo e grandi gruppi industriali che vedevano nella guerra una possibilità di
guadagno
1. Le nazioni più colpite avevano un quadro politico, sociale ed economico profondamente diverso rispetto l’inizio della
guerra
2. I 14 punti di Wilson su cui fondare la politica internazionale a seguito della guerra
3. Nasce la Società delle Nazioni
4. La Pace di Parigi a cui parteciparono le quattro nazioni vincenti
5. Caduta impero Austroungarico e nascita della Polonia, Repubblica Ceca e Iugoslavia e l’Austria si proclama repubblica
6. Cade l’impero Ottomano
7. Cade l’impero russo
8. La Germania pesantemente sconfitta perde territori e colonie, deve avviare i risarcimenti di guerra e ha delle limitazioni di
esercito e la Germania si proclama repubblica
9. Il dollaro diventa la moneta di riferimento
10. L’Italia ottiene il Trentino e il Tirolo meridionale (ma non la Dalmazia e la Città di Fiume)
11. Milioni di morti

L’Italia inizialmente è neutrale perché Salandra, il capo del governo, faceva leva sul fatto che la Triplice alleanza era un patto
difensivo e non impegnava a schierarsi con l’Austria. Egli però, nella primavera del 1915, attuando la politica del sacro
egoismo, inizia una trattativa con gli Imperi centrali per delle concessioni territoriali in cambio della neutralità italiana e avvia i
contatti per la Triplice Intesa. Spinti da interventisti (socialisti e sindacalisti rivoluzionari e nazionalisti), si firma il patto di
Londra insieme a Sonnino con l’Intesa di nascosto e si ha poi la ratifica del parlamento: l’Italia entra nel 24 Maggio 1915 contro
l’Impero Austro-Ungarico.

La Russia entrò fin dall’inizio come membro dell’Intesa dopo che l’Austria entrò in guerra contro la Serbia e lo zar, protettore di
quest’ultima, mobilitò l’esercito. Durante la guerra le truppe russe rimasero piuttosto stabili sul fronte orientale per via delle
truppe tedesche che riuscirono a bloccarne l’avanzata. La Russia esce dalla guerra nel 1917 per il tracollo economico e militare
a seguito dello scoppio della rivoluzione che porta l’abdicazione dello zar Nicola II e la rivoluzione bolscevica.

Nel 1917 il presidente americano Wilson entrò in guerra a fianco dell’Intesa. Le cause furono principalmente per salvaguardare
la libertà di commercio sui mari, la preoccupazione per la sorte delle somme prestate alla Francia e Inghilterra. L’intervento
statunitense fu cruciale dopo che riuscirono a sfondare le linee tedesche ad Amiens, arrivate a 60 km da Parigi. Alla fine della
guerra Wilson stillò i 14 punti che vennero poi discussi nei trattai di Parigi che riguardavano i rapporti internazionali.

La guerra, con l’utilizzo dei nuovi armamenti, era diventata una guerra di trincea, di logoramento e di materiali. Le trincee
ebbero un ruolo fondamentale perché permettevano di difendersi e riposare e formavano lunghi tunnel di collegamenti. Le
mitragliatrici, una novità della prima guerra, si rivelarono fondamentali per la difesa, falciando i fanti e vennero introdotte
nuove armi come il gas asfissiante. La guerra, oltre a combattersi sulla terra ferma, veniva combattuta sul mare, specialmente
dai tedeschi che attuavano una guerra sottomarina illimitata attraverso i loro sommergibili, gli U-Boot, che colpivano con i
siluri le navi di tutte le nazionalità dirette da e per la Gran Bretagna.

Disfatta di Caporetto: 24 Ottobre 1917

L’armistizio è una cessazione dell’ostilità concordata dalle parti belligeranti non temporanea.

Luigi Cadorna era il comandante italiano durante la prima guerra mondiale e attuò una strategia offensiva sul fronte isontino-
carsico per poter dirigersi a Trieste. Tali offensive si rivelarono deludenti in relazione alle vite umane perse, trovandosi presto a
dover difendersi dai vari attacchi austriaci in Trentino. Nel 1917, con la disfatta di Caporetto, l’Italia subì una grande sconfitta e
Cadorna diede la responsabilità ai disfattisti. Egli verrà poi sostituito con il generale Armando Diaz a seguito della tragedia.

Potrebbero piacerti anche