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Federico Luraschi 5MM1

Stage 27.09.2021-9.10.2021

Autofficina Dominioni, Appiano Gentile (CO)


Per l’esperienza scuola-lavoro, ho lavorato
nell’officina meccanica Dominioni, un’officina
dotata di un ampio equipaggiamento che
permette di semplificare e velocizzare
notevolmente il lavoro dell’operatore attraverso
numerosi strumenti più o meno grandi.
L’officina possiede la seguente dotazione

 Cinque ponti, tre interni e due esterni, di


portata massima 3500 kg
 Un centro revisioni con sonde analisi
scarico diesel e benzina, fonometro,
contagiri elettronico, centra-fari laser, analisi pressione e temperatura esterna e interna
 Due centri elettrico-pneumatici per stallonare, sgommare/rimontare e gonfiare gomme
 Due bilanciatori di ruote, uno per i cerchi in lega e uno per quelli in acciaio
 Un centro convergenza
 Quattro tubi ad aria compressa riavvolgibili alla quale si possono collegare le varie pistole
pneumatiche, il tutto alimentato da un compressore centrale esterno all’edificio
 Numerosi attrezzi di lavoro quali caricabatterie, booster, flessibili, trapani, avvitatori,
pistole a caldo ecc.
 Un tornio, una pressa, una mola, un trapano a colonna e due morse
Qui a destra è riportato un ponte mobile
presente in azienda, utilizzato per alzare
veicoli della più disparata misura grazie ai
braccetti di apertura e lunghezza variabile. Su
questo ponte in particolare, grazie alla sua
elevazione fino a 2 metri, sono stati eseguiti
solitamente i lavori più complicati e lunghi:
nel periodo della mia permanenza
nell’officina, su questo ponte, ho assistito ad
uno smontaggio motore, uno smontaggio
cambio e uno smontaggio testa.
Nel centro revisioni ci sono molteplici
strumenti, tarati a norma di legge, atti a
controllare i più disparati parametri della vettura per verificare se quest’ultima rispetta le norme
vigenti in termini di inquinamento e messa in strada. Al centro di tutto vi era un software che
comprendeva all’interno più programmi, specifici per ogni strumento. Al termine della revisione il
software ha il compito di inviare i dati ad un altro computer per la stampa della revisione. Ora
analizzo i programmi e i relativi strumenti. Il primo programma si accertava, dopo l’ok
dell’operatore, che sulla macchina non ci siano difetti visivi e che tutte le luci funzionino. Il
programma seguente misura l’inquinamento attraverso una sonda, che deve inserire l’operatore e
che è differente a seconda della motorizzazione diesel o benzina, in relazione al numero dei giri.
Per misurare i giri si utilizza lo strumento a sinistra che con
una sonda misura il numero di giri, aggiornandolo ogni
istante e inviandolo in modo wireless alla macchina. I giri
della macchina, alla quale l’operatore dovrà portare il
motore, vengono forniti in tempo reale dal programma. La
prova successiva è il fonometro per l’avvisatore acustico, che
deve superare i 100 db. Dopo di che si avvia il programma
che permette di misurare se i fari abbaglianti, anabbaglianti
destro e sinistro illuminino sufficientemente e
omogeneamente. Per fare ciò si utilizza un centra-fari, che
va appositamente posizionato di fronte al faro da provare.
Infine bisogna provare misurare il battistrada rimanente e la
pressione delle gomme e la revisione è finita.
A mio parere molto interessante è notare che nel trattare
gomme, quindi per sostituire lo pneumatico, bilanciarlo e
per effettuare la convergenza, tutti i prodotti erano della Mondolfo Ferro, azienda delle Marche,
che dal 1963 si è evoluta sempre di più fino a creare dei prodotti sempre più avanzati. I loro
smonta-gomme fanno uso di un braccio pneumatico, di
una base girante dotata di ganasce per fissare il cerchio e
di numerosi bracci pneumatici ausiliari per particolari
gomme. Più avanzata è la bilanciatrice, che sfrutta un
laser per rilevare le dimensioni della gomma e una parte
girante con più di dieci sensori che rileva l’equilibrio del
cerchio; tutte le informazioni poi vengono restituite su un
display touchscreen con una UI intuitiva. Infine producono
la macchina per la convergenza, incidenza e camber delle
ruote anteriori e posteriori, che usa un paio di fotocamere
con due illuminatori a punti che, attraverso il software,
identificano una trama a scacchi (che si applica sui
cerchioni con degli
appositi ganci).
Anch’esso ovviamente è dotato di un computer
collegato che restituisce i parametri in tempo reale.
In officina poi vengono frequentemente usato il
booster, che ha il compito di avviare un’autovettura
quando la batteria è scarica (fornisce tensione aggiuntiva
fino a 12 V), il caricabatterie (in grado di caricare tutti i
tipi di batterie per moto, auto, camion…), il trapano
elettrico brushless e, ovviamente, l’importantissimo sistema
ad aria compressa che permette di attaccarci pistole avvitanti, manometri e sistemi di smaltimento
olio ad alta pressione.
Vorrei concludere con proporre delle possibili applicazioni di sistemi per semplificare il lavoro dei
meccanici. Interessante sarebbe l’applicazione direttamente sulle vetture della guida autonoma,
che una volta conosciuta l’operazione da eseguire al veicolo (ad esempio cambio gomme), si
interfaccia in modo wireless con un computer posto nell’officina e avvia un programma specifico
per tale operazione, come può essere il posizionarsi sul ponte, alzarlo e più robot dotati di bracci si
occupano di smontare le gomme, inserirle direttamente sulla macchina smonta-gomme per
sostituirle e infine rimontarle sulla vettura. Un altro esempio di tale applicazione è per il tagliando,
dove una telecamera riconosce il modello del veicolo e i bracci iniziano ad effettuare cambio olio e
cambio filtri (sapendo già la loro posizione di manutenzione con le informazioni fornite dalla casa
madre del veicolo). Tutto questo sarebbe possibile solo attraverso il contributo delle case
automobilistiche e delle officine, nonché di coloro che producono robot, che per eseguire
operazioni così complesse devono possedere complessi software di intelligenza artificiale. In ogni
caso, attraverso questo sistema, delle semplici operazioni come il cambio gomme, il tagliando o la
revisione, verrebbero completamente automatizzate o comunque richiederebbero molto tempo.

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