Sei sulla pagina 1di 1

Daniele Marchetti 2FI 22/01/2021

Relazione di chimica laboratiorio:


La conducibilità elettrica

Premessa:
Partendo dalla definizione di conducibilità ovvero la proprietà dei corpi di trasmettere il calore o
l’elettricità ma nel nostro caso a noi serve quella elettrica e si misura con siamens su metro [s/m].
Come punto di partenza possiamo dire che sicuramente che alcuni dei miscugli scelti conducono
mentre altri non conducono l’elettricità e noi tramite il seguente esperimento scopriremo quali lo
sono e quali non lo sono.
Prendono il nome di elettroliti tutte le sostanze dissociabili in ioni o che si ionizzano in acqua, sono
quindi elettroliti (soluzioni elettroniche), grazie al fatto che questi si dissociano/ionizzano in ioni,
conducono la corrente eletttrica.

Materiale necessario:
Un circuito elettrico, alcuni becker, delle soluzioni saline e non, dell’acqua di rubinetto, dello
zucchero, del cloruro di sodio e di un indicatore di conducibilità elettrica.

Procedimento:
Per eseguire l’esperimento bisogna immergere in ogni becker con al suo interno diversi miscugli un
filo di rame collegato alla corrente e ad un led. Quando una sostanza conduce la corrente il led si
accende.Volendo possiamo collegare un indicatore di conducibilità elettrica e ci semplifica
l’esperimento.

Dati ricavati:
Acqua CONDUCE
Acqua + zucchero NON CONDUCE
Clorudio di sodio NON CONDUCE
Acido cloritico CONDUCE
Idrossido di sodio (soda caustica) CONDUCE
Acqua distillata NON CONDUCE

Conclusioni:
Come visto in tabella riposta qua sopra possiamo notare che solo alcuni alcuni miscugli come
l’acqua con lo zucchero o l’acqua distillata non conducono la corrente, mentre l’acido cloritico
l’acqua conducono perché solo alcuni di essi contengono degli ioni mobili, responsabili della
conducibilità elettrica ,quindi cosi si accende il led .
I composti o i miscugli che contengono ioni mobili sono chiamati composti ionici.

Potrebbero piacerti anche