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M. MADIA
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Scopo
Pista esterna
Elementi volventi
Pista interna
Gabbia
v1 = ω1 ⋅ r1 ω2
v2
v 2 = ω2 ⋅ r2 vt
v1
ω1
v1 + v 2 r2 r1
vt =
2
v2 ω2 ⋅ r2
ω1 = 0 ⇒ v t = =
2 2
v1 ω1 ⋅ r1
ω2 = 0 ⇒ v t = =
2 2
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
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Tipologia di cuscinetti volventi (1)
(orientabile)
(cuscinetti
a sfere) (a semplice effetto, con ralle piane)
(rullini)
(cuscinetti
a rulli) (rulli cilindrici, reggispinta)
(rullini, reggispinta)
I corpi volventi possono avere diverse forme che dipendono dal tipo di impiego
del cuscinetto:
1. sfera;
2. rullo cilindrico;
3. rullino;
4. rullo conico;
5. rullo a botte simmetrico;
6. rullo a botte asimmetrico.
Come nel caso di tutti gli organi rotanti, anche nel caso dei cuscinetti è
importante distinguere le varie tipologie di carico (costante o variabile nel
tempo).
Si consideri il caso più frequente in cui una pista è ferma e l’altra è in
movimento (per esempio nel caso di un accoppiamento albero-cassa).
Considerando quindi un riferimento fisso (la cassa nel caso citato in
precedenza), i carichi sui cuscinetti possono essere:
Sfere ε
• rigidi 5’ ÷ 16’
• obliqui a 4 contatti quasi nulla
• orientabili elevata
Rulli ε
• cilindrici 4’
• conici 4’
• orientabili a 1 corona 4°
• orientabili a 2 corone 0.5°÷ 2°
x
z
B
A
y
x
z
M. MADIA – Progettazione di Sistemi Meccanici
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Esempio: trasmissione ad assi concorrenti
Distanziale
Spessore
Spessore
Spessore
Spessore
La scelta dei cuscinetti è fatta a catalogo, ossia si sceglie nel catalogo del
produttore la tipologia più adatta all’applicazione.
La classificazione viene fatta secondo le norme ISO:
ISO 15 per cuscinetti radiali, esclusi quelli a rulli conici e a rullini;
ISO 355 per cuscinetti a rulli conici;
ISO 104 per cuscinetti assiali.
carichi statici (cuscinetto fermo o con limitata mobilità) per cui ci si limita ad
una verifica di cedimento statico;
carichi dinamici (almeno una pista dei cuscinetti in moto) per cui è
necessario effettuare una verifica a fatica.
P0 è il carico statico equivalente, che riassume cioè tutti i carichi agenti sul
cuscinetto;
C0
fs =
P0
P0 = X 0 ⋅ Pr + Y0 ⋅ Pa
in cui i simboli hanno il seguente significato:
X0 e Y0 sono dei pesi che vengono definiti direttamente dal costruttore per ogni
tipologia di cuscinetto.
L10 è la durata di base espressa in milioni di giri relativi tra le due piste, con
una probabilità di cedimento del 10%;
C è il carico che consente una durata di 106 cicli per almeno il 90% dei
cuscinetti provati;
Il valore del carico equivalente P viene definito in maniera simile al caso della
verifica statica, ovvero:
P = X ⋅ Pr + Y ⋅ Pa
X e Y sono dei pesi che vengono definiti direttamente dal costruttore per ogni
tipologia di cuscinetto.
P
99212 cicli nel 90% dei casi per
cuscinetti a rulli
2 P
10079000 cicli nel 90% dei casi
per cuscinetti a rulli
La durata del cuscinetto può essere espressa anche in ore e non soltanto in
cicli.
Considerando una velocità di rotazione n espressa in giri/minuto, in un’ora il
componente rotante compie 60·n rivoluzioni, di conseguenza ciò si traduce nel
fatto che il cuscinetto compie 60·n cicli (nell’ipotesi che una delle piste sia
ferma e l’altra rotante).
La durata in ore quindi vale:
106
L10 h = L10 ⋅
60 ⋅ n
Viene riportato il valore della durata di base in ore per varie tipologie di
macchine.
Ln = a1 ⋅ a2 ⋅ a3 ⋅ L10
Che esprime la durata in milioni di cicli per una affidabilità del (100-n)%.
I tre coefficienti sono così definiti:
La richiesta di una affidabilità diversa da quella per cui i valori di base sono
forniti incide sulla durata corretta. In particolare più alta è la richiesta di
affidabilità e minore sarà il numero di cicli garantito.
Tipici valori del coefficiente a1 sono dati in tabella.
Affidabilità a1
[%] []
90 1.00
95 0.62
96 0.53
97 0.44
98 0.33
99 0.21
P
20835 cicli per
cuscinetti a rulli
(99212 cicli per una
affidabilità del 90%)
Ln = a1 ⋅ a23 ⋅ L10