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→ diritto oggettivo: regola comune imposta da parti (eteronomia) o posta dalle parti
(autonomia) che impone vincoli reciproci e permette un rapporto giuridico tra due o più
soggetti. Vincoli che determinano situazioni giuridiche favorevoli o di vantaggio (diritti in
senso oggettivo) e non favorevoli o di svantaggio (doveri o obblighi)
Teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici: diritto non è monopolio di alcuna
organizzazione, nemmeno dello Stato, ma inerisce a qualsiasi organizzazione.
Diritto dello stato però è l’ordinamento della più complessa tra le organizzazioni giuridiche,
caratterizzata da politicità. (vedi capitolo 2)
Articolo 1 Repubblica Italiana (Repubblica intesa come popolo, società italiana) democratica
fondata sul lavoro
Articolo 2 Repubblica riconosce diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia come
formazioni sociali in cui si sviluppa . La prima formazione sociale naturale: famiglia.
Articolo 39 Organizzazione sindacale (che è un’organizzazione sociale) è libera. Sindacato
espressione libertà di associazione dei lavoratori. (libertà risvolto positivo e negativo, di fare
o non fare, aderire o non aderire)
altre due concezioni (nella costituzione tutte e tre)
NORMATIVISMO
Vede il suo principale teorico un grande giurista degli anni ‘20, che con l’avvento delle Leggi
Razziali emigrò negli USA, Hans Kelsen.
Ordinamento giuridico come entità chiusa a se stante, isolata e separato dalla società,
storia, economia, politica, perchè frutto di procedimenti giuridici che derivano da una norma
fondamentale. Quello che non spiega questa teoria è come nasce l’ordinamento giuridico.
Nella Costituzione si rispecchia questa teoria nella seconda parte, Ordinamento Repubblica:
Articoli sulla funzione legislativa esercitata congiuntamente dalle due camere.
DIRITTO PUBBLICO, Marzona
→ Procedimento separato dalla vita sociale e dal popolo italiano. Stesso discorso per potere
esecutivo e potere giudiziario. Poteri fondamentali separati dalla società. Concezione
normativista coincide con la concezione POSITIVISTA del diritto positivo.
*Statuto Albertino, 1848, costituzione scritta che fa parte delle costituzione ottriate:
traduzione letterale di “octroyée”, “concesse” dal re. Non costituzioni votate dal popolo ma
matrice autoritaria perchè derivano dal re senza partecipazione del popolo, inoltre
costituzioni flessibili. In esse vi è tuttavia importanza storica perchè in esse vi è prima
affermazione dei diritti di libertà, ancora molto elementare.
*Costituzioni improntate ai principi del liberalismo di cui erano figlie, (es. Dichiarazione dei
diritti, separazione poteri, costituzione come legge superiore) fino ad arrivare ad
un’identificazione tra costituzionalismo (= limitazione del potere) e costituzione. In realtà
queste sono le caratteristiche dello stato liberaldemocratico, ma non tutti stati si ispirano a
questo costituzionalismo.
In sintesi:
ORDINAMENTO COSTITUZIONALE: complesso delle norme fondamentali, scritte e non
scritte, che danno forma all’ordinamento giuridico e ne determinano l’identità, cioè il suo
ordine costituzionale
attribuire alle costituzioni una forza superiore a quella delle legge ordinarie, cosicché
non potessero essere modificate con semplice legge.
Ulteriore distinzione:
Diritto Pubblico: ha come oggetto istituti o principi fondamentali di due diritti pubblici:
● diritto pubblico costituzionale (elaborazione del testo costituzionale)
● diritto pubblico amministrativo (subordinato a Costituzione e alla legge, a cui spetta
l’esecuzione delle disposizioni amministrative e alla legge)
Diritto Privato: riguarda comportamenti e rapporti frutto dell’autonomia privata (dei contratti,
negozi…). Confine mobile, perchè lo stato non è totalmente estraneo al diritto privato, ma
definisce il quadro entro cui si sviluppano i rapporti privatistici.
Ecco perchè tutto il diritto di un ordinamento è in qualche modo pubblico, perchè entrambi
devono assicurare che attività dei privati non sia in contrasto con interesse generale
dell’ordinamento.
DIRITTO PUBBLICO, Marzona
Questo ha condotto alla crescita della spesa pubblica, in Italia molte delle imprese pubbliche
partecipate dallo Stato, in cui il capitale in mano allo Stato, sono state amministrate male,
determinando danni a finanza pubblica, “crisi fiscale dello stato”.
La crescita spesa pubblica la determinato un ridimensionamento del settore pubblico e una
serie di interventi volti a ritornare al privato, a privatizzare e a liberalizzare l’economia.
In particolare questi fenomeni riguardano l’attività di due capi di governo UK e USA,
Margaret Thatcher e Reagan, fautori della privatizzazioni e ritorno al privato.
Passaggio da Stato imprenditore a Stato regolatore:
Stato imprenditore (dirigeva proprie imprese pubbliche) si è ritirato, e intervento
statale si è trasformato e ridotto alla costruzione e introduzione di regole dell’attività
dei privati (stato regolatore).
es Legislazione sulla concorrenza (Ordinamento europeo 1962, prima disciplina
comunitaria che tutela la concorrenza, in Italia 1990)
→ modificazione dell’atteggiamento dello Stato nei confronti dell’economia.
Diritto pubblico:
- dir. costituzionale (studia ordinamento costituzionale)
- dir. parlamentare (studia organizzazione e funzionamento del Parlamento)
- dir. regionale e degli enti locali (studia attribuz, organizz e funz regioni e enti locali)
- dir. amministrativo (studia organizzazione, strumenti e attività di pubblica amministr.)
- dir. tributario (studia mezzi e procedure per reperire risorse per spese statali)
- dir. ecclesiastico (studia disciplina dei rapporti Stato-Chiesa catttolica e altre confess)
- dir. penale (complesso di norme assistite da minaccia della pena raccolte nel cod civ)
- dir. processuale civile e penale (norme che regolano processi, raccolte in due codici)