MARIE CURIE
VERIFICA DI FILOSOFIA
Data : 27.10.2014 - Classe : 4 B - Alunno/Alunna_______________________________________________
DOMANDE A RISPOSTA CHIUSA
Indica per ciascuno dei quesiti se è vero è falso. N.B. : Puoi apporre un solo segno (a penna) ; la presenza di segni su entrambe
le caselle o di correzioni e indicazioni di qualsiasi tipo comporterà la non assegnazione del punteggio !
Risposte corrette = 1 pt.
Risposte errate = - 0,25
Risposte mancanti = - 0,1 pt.
1 Aristotele distingue tra virtù etiche che possono essere raggiunte soltanto da alcuni e virtù dianoetiche che sono alla portata di tutti. V F
2.La giustizia è per Aristotele il giusto mezzo tra il commettere e il ricevere ingiustizia. V F
3.La giustizia distributiva riguarda glia accordi privati per la distribuzione dei beni comuni. V F
4. La giustizia commutativa riguarda le pene inflitte dalla comunità in modo proporzionale alle colpe commesse V F
5. Le virtù dianoetiche sono connesse al tipo di società e di stato in cui si vive. V F
6. Sia le virtù etiche sia quelle dianoetiche riguardano il pensiero e l’attività intellettuale V F
7 Le virtù etiche consentono di raggiungere la massima felicità possibile per l’uomo. V F
8. Secondo Aristotele chi non vive all’interno di una polis non può neppure essere considerato un uomo V F
9.Secondo Aristotele in ambito politico esiste una costituzione perfetta che dovrebbe essere adottata da tutti i popoli. V F
10.Gli stati giusti sono quelli governati dai filosofi ossia coloro che possiedono sapienza e saggezza V F
11. Lo stato migliore è quello democratico. V F
12. La politia è una degenerazione dell’aristocrazia. V F
13. Per Aristotele è preferibile uno stato governato dai ceti medi. V F
14. La poesia va condannata in quanto eccita le passioni. V F
15. Secondo Aristotele la storia ha valore superiore rispetto alla poesia e alla tragedia perché riguarda l’universale. V F
16. Aristotele ritiene che la società sia fondata sulla famiglia. V F
17. L’arte ha una funzione positiva perché purifica dalle passioni V F
18. La retorica è un’arte legittima perché grazie ad essa è possibile convincere la maggioranza. V F
19. L’entimema è un sillogismo dimostrativo in quanto entrambe le premesse sono certe. V F
20. La tragedia narra ciò che è vero, cioè ciò che accade necessariamente V F
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A2) Quesiti a riposta multipla :
1. Per Aristotele la virtù : (individua tutte le soluzioni corrette = n.6) 10 p.
1. Deriva dalla felicità
2. Deriva dal piacere
3. E’ il fine dell’agire umano
4. Si fonda sulla contemplazione
5. Consiste nell’essere in pace con la propria coscienza
6. Deriva soltanto dalla conoscenza intellettuale, ossia dallo studio delle scienze
7. Viene acquisita a tramite l’abitudine
8. Consiste nel giusto mezzo tra due comportamenti opposti.
9. Coincide con l’agire secondo ragione.
10. E’ un fine che solo pochi possono raggiungere
Definisci in modo appropriato ed esauriente i seguenti concetti (indica anche a quale filosofo o corrente di pensiero i
rispettivi concetti si riferiscono). 4 p. x 5 _____ /20 p.
Piaceri cinematici e catastematici (indica l’etimologia, il significato dei termini e quale/i filosofo/i e/o scuola/e di pensiero ne parlano)
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Catarsi (indica l’etimologia, il significato e quale filosofo e/o scuola di pensiero ne parla riguardo a che cosa)
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Atarassia e aponia (indica l’etimologia, il significato e quale filosofo/i e/o scuola/e di pensiero ne parlano)
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Effluvi, teoria degli (spiega che cosa sono, cosa afferma la teoria degli effluvi, che cosa essa spiega e chi l’ha formulata)
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Apologetica _________________________________________________________________________________________
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3. La logica degli stoici: significante e significato (n. individua le soluzioni errate = n.4) 10 p.
1. Il significante indica il concetto di una cosa, cioè il suo contenuto razionale
2. Il significante non ha una natura materiale, corporea.
3. Il significato coincide con il suono di una parola
4. Il significato è ciò che lega il significante alla cosa o alle cose significata/e
5. Il significante, il significato e la cosa significata formano un segno linguistico.
6. Il significante è ciò che rimane immutato nelle traduzione di un termine o di una frase da una lingua all’altra
7. Il significato a differenza del significante e della cosa significata non ha un’esistenza reale.
8. Per formare un segno linguistico non bastano significante e significato
9. La cosa significata è l’oggetto a cui eventualmente il significante si riferisce
10. Il significato è ciò che rimane immutato nelle traduzione di un termine o di una frase da una lingua ad un’altra
1. Secondo gli epicurei la filosofia serve a liberare l’animo degli uomini dalle paure immotivate, quindi ha una finalità V F
etica, cioè pratica.
2. Secondo gli epicurei il saggio non deve isolarsi e appartarsi con amici e persone fidate fuggendo dalla società, ma
deve partecipare attivamente alla vita politica V F
3. Secondo quanto sostiene l’epicureo Lucrezio gli atomi hanno un peso e percorrono traiettorie lineari quindi prevedibili V F
almeno sul piano teorico.
4. Per gli epicurei un ragionamento può confutare una sensazione perché le sensazioni non rispecchiano direttamente la realtà . V F
5. Secondo Epicuro un’impressione o percezione sensibile che una persona prova in un certo momento può essere falsa. V F
6. Secondo Epicuro l’anima e gli dei non sono formati dalla materia perché sono immortali. V F
7. La filosofia non si rivolge a tutti gli esseri umani ma solo ai maschi che hanno un elevato livello di istruzione. V F
8. Secondo l’etica epicurea occorre massimizzare un determinato tipo di piacere e diminuire il più possibile il dolore. V F
9. L’etica epicurea può essere definita edonistica perché porta a soddisfare sempre ogni occasione di piacer. V F
10. La dottrina del clinamen indica la possibilità di una deviazione casuale del moto degli atomi. V F
11. La fisica epicurea nega l’esistenza del vuoto. V F
12. Per esemplificare la dottrina del clinamen il poeta latino Lucrezio ricorrere all’immagine del movimento delle particelle di polvere
in una stanza illuminata da un raggio di sole. V F
13. La fisica epicurea può essere definita deterministica. V F
14. Secondo Epicuro occorre considerare tutte le percezioni sensoriali sul modello della vista. V F
15. Le percezioni sensoriali sono per gli epicurei il più delle volte ingannevoli e inaffidabili V F
16. Per Epicuro le vicende umane sono inserite all’interno di un piano divino che i cristiano definiranno provvidenza. V F
17. La finalità della fisica è spiegare le leggi segrete che governano l’universo. V F
18. Epicuro a differenza di Democrito sostiene che non esiste alcun limite alla divisibilità dei corpi, cioè della materia. V F
19. La fisica epicurea esclude ogni forma di causa finale ossia di finalismo. V F
20. La natura, l’universo sono caratterizzati da una tendenziale imponderabilità (ossia imprevedibilità del corso degli eventi) V F
Epicuro : Lettera a Meneceo (analisi del testo di Epicuro in pdf scaricato dal sito ) __________ / 20 p.
1. Per Epicuro la prova nell’esistenza degli dei consiste nella conoscenza evidente che gli uomini di tutte le epoche ne V F
hanno. Tutti infatti hanno una chiara immagine mentale della parola “dio”, “divinità”
2. Secondo Epicuro non è possibile valutare la propria neanche nel momento in cui si realizza. A riprova di ciò vi è
l’opinione comune (proverbio) secondo cui non tutti i mali vengono per nuocere. V F
3. Secondo Epicuro la paura non è un sentimento irrazionale. V F
4. La paura della morte deriva della convinzione diffusa per cui è augurabile vivere in eterno o comunque il più a lungo possibile. V F
5. Non si devono contrastare sempre i desideri non necessari e non naturali ma soddisfarli soltanto a volte. V F
6. Riguardo agli dei l’atteggiamento di Epicuro è agnostico. V F
7. Per Epicuro i timori, le paure le angosce che rendono l’uomo infelice derivano da false credenze, cioè da giudizi errati. V F
8. Il filosofo è colui che è in grado di “guarire”, cioè liberare, l’anima dai mali che l’affliggono. V F
9. Per superare una paura come ad esempio quella della morte ci si può convincere che della vita non sia essenziale la V F
quantità ma la qualità.
10. Secondo Epicuro solo chi ha ben vissuto muore bene. V F
11. Epicuro considerava l’amicizia il più grande fra i beni che la sapienza procura perché rende l’intera vita beata. V F
12. Epicuro sostiene in apertura della lettera di averla scritta per coloro (allievi) che hanno approfondito e studiato a fondo la dottrina
sulla natura (fisica) esposta nei propri scritti. V F
13. La morte per l’uomo è nulla perché piacere e sofferenza stanno nel sentire e la morte è la perdita di ogni sensazione. V F
14.Saggio è colui non rifiuta la vita, ma rifugge la morte perché la considera un male. V F
15. Secondo Epicuro tutti i mali sono da evitare e tutti i piaceri sono da scegliere. V F
16. Saggio è colui che sa giudicare costi e benefici, vantaggi e svantaggi, cause ed effetti di ogni piacere. V F
17. Vive bene chi fin da giovane impara a ben morire poiché non vi è un tempo specifico della vita per apprendere e applicare la
saggezza, cioè per filosofare. V F
18. Epicuro afferma che ogni piacere è un bene completo e perfetto : perciò anche quelli dissoluti lo sono. V F
19. Nessun dolore è mai preferibile al piacere perché lo sforzo finalizzato alla sopportazione del dolore porta alla negazione della
possibilità di provare piaceri duraturi
V F
20. Affermare che un bene per una persona può essere un male ed un male può essere un bene è per Epicuro un’affermazione
illogica, cioè contraddittoria. V F
Stabilisci tramite una frase o uno schema/mappa concettuale una relazione logica tra questi concetti-chiave indicati di seguito in modo casuale :
paure, felicità, atarassia, saggio, piacere, rimedi : ______ / 10 p.
Lo scetticismo ______ / 10 p.
1. Anche lo scetticismo strutturò i suoi insegnamenti in modo dogmatico analogamente alle altre scuole ellenistiche. V F
2. I tropi sono argomentazioni volte a dimostrare l’infondatezza di qualsiasi argomentazione. V F
3. Tra i più noti esponenti dello scetticismo vi sono Pirrone e Sesto Empirico. V F
4. Lo scetticismo era stato anticipato dal pensiero dei sofisti (relativismo) V F
5. In base al principio scettico dell’epoché lo scopo della vita è la ricerca della conoscenza e della sapienza. V F
6. Secondo un principio morale fondamentale dello scetticismo saggio è chi ricerca ciò che procura piacere ed evita V F
ciò che procura dolore.
7. L’afasia, consiste nel parlare solo se si viene interpellati da qualcuno. V F
8. Secondo gli scettici ogni teoria filosofica si fonda sulla pretesa di essere vera, ma dato che esse risultano V F
contraddittorie, allora tale pretesa è infondata in quanto a verità non può essere raggiunta dall’uomo.
9. Gli scettici sostengono che ciò che accade, i fenomeni, sono solo illusioni ; perciò essi mettono in dubbio V F
l’esistenza della realtà.
10. Epoché significa che occorre prima di formulare un giudizio dobbiamo essere certi di ciò di cui parliamo. V F
Il messaggio spirituale ebraico - cristiano ; apologetica e patristica _______ / 20 p.
1. Dal punto di vista della psicologia il cristianesimo introduce un concetto su cui la filosofia greca aveva poco riflettuto : la virtù. V F
2. Nelle sue Lettere S.Paolo sostiene che le buone opere sono sufficienti a garantire la salvezza ad ogni cristiano. V F
3. Uno dei concetti fondamentali della dottrina cristiana è quello di Dio come entità antropomorfa. V F
4. Per il cristianesimo la trascendenza di Dio implica che non vi può essere alcuna alleanza tra Dio e l’uomo. V F
5. La Patristica, cioè l’insieme degli scritti dei Padri della Chiesa, si contrappone all’Apologetica. V F
6. Tertulliano sosteneva che vi fosse una continuità tra paganesimo e cristianesimo, in quanto la filosofia greca aveva
prefigurato l’idea di un principio divino unico. V F
7. Secondo Giustino ragione e fede sono inconciliabili : infatti il suo motto era : credo quia absurdum. V F
8. Per il cristianesimo ogni uomo è detentore di un valore assoluto e deve essere amato in quanto tale, cioè in quanto prossimo. V F
9. Il cristianesimo nasce all’interno delle religioni pagane. V F
10. Per teologia negativa si intende una corrente di pensiero teologica risalente allo Pseudo Dionigi secondo la quale si può parlare di
Dio soltanto tentando di negarne l’esistenza . V F
11. Dato che Dio è il creatore del mondo,cioè è la sua causa, Dio per la dottrina cristiana non è separato dal mondo. V F
12. Dio essendo un’entità individuale, è un essere corporeo, cioè di natura materiale V F
13. Dio è dotato di intelligenza ma non di autonoma volontà ; infatti la creazione del mondo non è un atto volontario. V F
14. Poiché sia Il cristianesimo che l’ebraismo si fondano sulla creazionismo, essi pongono il seguente problema di non facile soluzione
: se Dio è onnipotente, è assoluto bene ed è l’unica causa della creazione del mondo come si spiega e da cosa deriva il male ? V F
15. Per il cristianesimo ciò che definisce un uomo sono le sue capacità intellettive ossia quelle doti che gli permettono se utilizzate al
meglio di raggiungere la salvezza. V F
16. Il Dio ebraico cristiano è definito come Dio nomoteta nel senso che è la fonte delle leggi morali (rivelazione) ; da ciò deriva che
solo ciò che Dio vuole è buono e giusto. V F
17. Nella Bibbia risulta evidente che Dio non può chiedere a chi crede in lui azioni contrarie alla morale e alle legge umane. V F
18. Tra l’uomo è Dio non vi è alcuna analogia perché Dio è volontà onnipotente, mentre è essenzialmente un essere razionale la cui
volontà è subordinata alla ragione ; perciò il peccato, l’errore morale, deriva per il cristianesimo dall’ignoranza, ovverosia V F
dall’incapacità di distinguere bene e male.
19. Ogni peccato, a partire dal peccato originale, costituisce una disubbidienza al volere di Dio priva di motivazioni razionali. V F
20. Per il cristianesimo il tempo ha una struttura ciclica poiché la creazione del non è un evento unico e irripetibile che termina con il
Giudizio Universale, in quanto ad esso seguirà una nuova creazione da parte di Dio in cui tutto si ripresenterà uguale alla precedente. V F
Agostino : Capitolo XI delle Confessioni (brani sul libro e testo integrale inserito sul sito) 1 p. x 10 ________ /20 p.
S 1. 1.Secondo Agostino se analizziamo il tempo scopriamo che nessuna delle tre dimensioni del tempo è irreale, perché il
passato non è più, ma prima di non essere più è esistito, il futuro non è ancora, ma esisterà in seguito e il presente V F
trascorre subito nel passato, ma prima di farlo esiste in ogni singolo istante.
2. Secondo Agostino si può parlare del tempo solo definendolo presente del passato, presente del futuro e presente del V F
presente.
3. Agostino pensa che il tempo sia la misura del movimento e del mutamento secondo il prima e il poi. V F
4. Dio secondo Agostino ha creato il mondo, cioè l’universo, nel tempo. V F
5. Secondo Agostino Dio nell’atto della creazione ha trasformato la materia in modo simile al Demiurgo platonico. V F
6. Secondo Agostino la domanda : che cosa facesse Dio prima di creare il mondo è infondata perché prima che creasse il mondo V F
non esisteva il tempo ; perciò concetti come prima o dopo sono arbitrari se riferiti alla creazione. .
7. Secondo Agostino noi constatiamo che ogni mutamento avviene nel tempo, quindi ha sempre un inizio : perciò esso V F
presuppone una causa esterna che è immutabile, dato che il mondo non può avere in se stesso la causa del suo inizio.
8. Quando diciamo che un certo periodo o intervallo di tempo è stato più breve o più lungo, essi sono già passati per cui non V F
possiamo misurarli oggettivamente dato che l’anima misura, cioè percepisce, il tempo durante il suo trascorrere.
9. Quando rievochiamo eventi veri del passato noi estraiamo alla memoria la realtà dei fatti passati e non soltanto le V F
parole prodotte dalle immagini di questi fatti.
10. Per Agostino la natura paradossale del tempo è che la ragione per cui esiste è quella di non esistere, cioè di diventare nulla. V F
11. L’espressione distensio animi indica l’idea per cui il tempo è una durata esteriore che viene percepita dall’anima come V F
durata interiore.
12. Per Agostino è corretto affermare che un determinato tempo è lungo o breve. Ad esempio cento anni sono un tempo
lungo poiché mentre trascorre il primo anno gli altri 99 sono futuri, quindi non esistono ancora ; ma una volta trascorsi i V F
cento anni essi apparterranno tutti al passato, quindi è come se fossero tutti presenti nello stesso momento.
13. Secondo Agostino se il presente fosse sempre presente senza scivolare nel passato il tempo sarebbe infinito. V F
14. Lo scenario in cui si svolge la riflessione sul tempo è il dialogo tra Agostino e Dio e quello tra Agostino e la sua anima V F
15. Secondo Agostino la percezione della durata delle cose deriva dall’impressione che le cose lasciano nell’anima V F
anche quando quelle cose che l’hanno determinata sono venute meno.
16. Distensio animi significa che il tempo è un distendersi dell’anima nel ricordo, nell’attenzione e nell’attesa che sono V F
facoltà della memoria la quale è a sua volta una facoltà dell’anima.
17. Secondo Agostino quando Dio ha creato il cielo e la Terra (secondo il libro della Genesi) ha avuto bisogno di uno V F
spazio già esistente dove poter creare e collocare l’universo da lui creato.
18. Secondp i pagani Dio doveva aver creato il mondo nel tempo perché il tempo è qualcosa di indipendente dalla V F
creazione.
19. Dio per Agostino prima ha creato le cose poi le ho nominate, cioè ha attribuito a ciascuna di esse un nome. V F
20. Credere che Dio nel creare il mondo si sia servito di qualcosa di preesistente o abbia vauto bisogno di un qualche V F
aiuto non significa affatto negarne l’onnipotenza.
la mente possiede……...….
l’esistenza di regole…..………. …………………….…. che.
lo scettico non può negare quindi …….……………………..……. ……………………………
confuta ( cosa?)…..………......…... l’esperienza.……….……….
Dio è………….…………………..
nella…….…….….…di.…………….
come un……………….…..interiore
ne consegue che :
1.la filosofia è intesa come ……………………………………………
2. tra fede e ragione occorre ………………………………………….
(a che scopo?)…………………………………………………………..
3. Movimento religioso che concepiva il mondo come campo di battaglia tra due principi metafisici contrapposti ossia Luce (bene) e Tenebre (male)
____________________________.
8. Interiores regulae veritatis : con questa espressione Agostino indica la presenza nella mente umana di procedimenti ________________ e regole
__________________________ che precedono (che cosa?) ____________________________ .
1) …. ………….… mundi
C 4) Completa il seguente schema su Umanesimo e Rinascimento : 2) homo………………….….
centralità……………….. 3) artefice…………………..
0,8 x 25 ______ / 20 p.
Nuova si Nuova situazione
: p polit ica: Filosofia della…….…….….
aaaaa Nuove attività economiche : (1) …………………………. nascita degli interesse per…………… Ch che è alla base della
…………
(2)……………………….. (3)………………………………. ………………… …...............................
..
impegno ……………..……….
Desiderio di ………..………..……
concezione dell’uomo inteso come Umanesimo di………..…..
...........................................
……………………………………. Riforma……………….......
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