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La luce che vedo non è nello spazio ma è molto, molto più chiara di
una nuvola che riflette il sole. Non posso misurarne né il peso né la
lunghezza né la larghezza; io la chiamo “l’ombra della Luce vivente”.
E così come il sole, la luna e le stelle si vedono nell’acqua, così scritti,
sermoni, virtù e alcune azioni umane prendono forma davanti a me e
brillano all’interno di quella luce… Inoltre, io non riesco a riconoscere
la forma di quella luce più di quel che non riesca a fissare
direttamente la sfera solare. Talvolta, ma non spesso, io vedo
all’interno di quella un’altra luce, che chiamo “la Luce vivente”. E non
posso descrivere quando e come la vedo, ma mentre la vedo ogni
pena e angoscia mi abbandona, tanto che mi sento come una
fanciulla innocente e non come una povera vecchietta (lettera a
Gilberto di Gembloux)
Alzey (Assia Renana) 1098
17 settembre 1179 Bingen
entrata in un monastero
benedettino all'età di otto anni,
ne divenne superiora nel 1136;
nel 1150 fondò un monastero
a Rupertsberg presso Bingen.
scrittrice
musicista
cosmologa
teologa
guaritrice
filosofa
poetessa,
consigliera politica
profetessa
Santa e dottore della Chiesa
La sua memoria liturgica cade 17 settembre ,
giorno della sua morte (dies natalis). Tale giorno,
secondo la tradizione, sarebbe stato "predetto"
dalla santa a seguito di una delle sue ultime
visioni.
(Scivias)
Cristo è il centro del mondo
L’uomo è “opus operis Dei”: opera “O uomo, guarda l’uomo: egli contiene in sé il
dell’operare di Dio, ma nello stesso tempo è cielo e le altre creature; è una forma e in lui
l’operaio di Dio, il suo collaboratore
“
tutte le cose sono implicite”.
TU, O DIO, CHE HAI CREATO OGNI COSA “L’uomo splendore di bellezza e di luce”... Poiché
IN MODO MERAVIGLIOSO, HAI ANCHE da sempre, fin dall'eternità, era chiaro che
INCORONATO L’UOMO CON LA CORONA Dio voleva veder creata la sua opera
DORATA E PURPUREA DELLA RAGIONE personale, l'uomo, e quando ebbe realizzato
E CON L’ABITO PIÙ DIGNITOSO DELLA SUA tale opera, a lei consegnò tutte le creature,
FIGURA SENSIBILE E COSÌ LO HAI POSTO, affinché, servendosi di loro, anche l'uomo
PER COSÌ DIRE, AL DI SOPRA DI TUTTE LE compisse le proprie opere, così come a sua
CREATURE.” (SCIVIAS) volta Dio stesso aveva creato la sua opera,
appunto l'uomo.“
La ricchezza più grande dell’uomo è la fede: “’Non abbiamo
mai visto Dio’ dicono alcuni, ma Dio si rivela nella grandezza, nell’armonia
del creato. Non si vede forse Dio nell’avvicendarsi del giorno e della notte?
Non si vede nel seme gettato nel solco ed irrigato dalla pioggia, sicché
germini? Perché non cercare Dio nelle Scritture? Dio che è il Creatore. Dio si
vede con la faccia della fede e si abbraccia con la carità”.
“Alza il dito e tocca le nubi! Ma non è possibile; così pure è impossibile
raggiungere quello che all’uomo non è dato di conoscere. Non si arriva a Dio
con il solo desiderio; ci vuole il serio impegno della vita, senza pretendere di
disporre di lui secondo i propri interessi, ma con il fermo proposito di
servirlo”.
Il maggior ostacolo alla fede è : l’oblivio cordis,
( l’oblio del cuore), il cuore che non si rivolge più a Dio,
per guardare solo alle creature, come se esse potessero
dare tutto quello di cui l’uomo ha bisogno.
Il corpo dell’uomo è
il luogo della gloria
di Dio
Il corpo è lo strumento dell’anima perché
tutto quello che conosciamo lo conosciamo
attraverso i sensi del corpo
L’anima creata da Dio è immessa, invisibile nel
corpo, dimora in esso e lo vivifica