è semplice da derivare.
Prima, però, di arrivare a questo, bisogna imparare a derivare le funzioni
più semplici, come quelle che si ottengono usando semplicemente il logaritmo, le
funzioni trigonometriche, le potenze, e così via. Una volta note queste derivate,
impareremo le regole per la derivazione delle funzioni che si ottengono dalla
loro composizione.
Useremo normalmente la notazione f 0 per indicare la funzione derivata di
una funzione f . Questa notazione, oltre ad essere semplice, ci ricorda qual’è la
funzione che stiamo derivando.
Questa non è l’unica notazione possibile. Dipendentemente dal contesto
nel quale lavoriamo, le seguenti notazioni potranno essere a volte usate. Per
illustrarle, consideriamo la funzione y = f (x) = x2 . Le seguenti notazioni sono
equivalenti:
dy d ¡ 2¢ df
f 0 (x) = 2x , = 2x , x = 2x , = 2x .
dx dx dx
la notazione dy/dx è nota come notazione di Liebnitz, dal matematico che
per primo la usò. La formulazione “frazionaria” della notazione di Liebnitz,
ricorda che la derivata è il limite del rapporto incrementale:
dy ∆y
= lim .
dx ∆x→0 ∆x
Le notazioni usate si estendono al caso di derivate di ordine superiore. Nel caso
della derivata seconda esse si esprimono nella seguente forma:
179
180 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
d2 y d2 ¡ 2 ¢ d2 f
f 00 (x) = 2 , = 2, x = 2, = 2.
dx2 dx2 dx2
f (x + h) − f (x)
f 0 (x) = lim .
h→0 h
Osserviamo quanto segue:
Dominio Il dominio di f 0 è l’insieme degli ingressi x di f per i quali il limite
esiste.
Ricerca del Limite Il limite nella definizione non si trova ponendo h = 0
nella formula. Alcune manipolazioni algebriche e trucchi di calcolo sono quasi
sempre necessari per poter risolvere il limite.
√ 1
x , x2 , x, √ , x5/2 , xπ .
x
l (x + h) − l (x) x+h−x
l0 (x) = lim = = 1.
h→0 h h
4.1. DERIVATE DELLE POTENZE E DEI POLINOMI 181
q (x + h) − q (x)
q 0 (x) = lim
h→0 h
2
(x + h) − x2
= lim
h→0 h
x + 2hx + h2 − x2
2
= lim
h→0 h
= lim (2x + h) = 2x .
h→0
c (x + h) − c (x)
c0 (x) = lim
h→0 h
3
(x + h) − x3
= lim
h→0 h
x + 3x2 h + 3xh2 + h3 − x3
3
= lim
h→0 h
¡ ¢
= lim 3x2 + 3xh + h2 = 3x2 .
h→0
Graficamente abbiamo:
4 4 4
3 3 3
2 2 2
1 1 1
-2 -1 0 1x 2 -2 -1 0 1x 2 -2 -1 0
x1 2
-1 -1 -1
-2 -2 -2
-3 -3 -3
-4 -4 -4
3 3 3
2 2 2
1 1 1
-2 -1 0 0 0
x1 2 -2 -1 x1 2 -2 -1 x1 2
-1 -1 -1
-2 -2 -2
-3 -3 -3
-4 -4 -4
√
Esempio 116 Trovare le formule delle funzioni derivate di s (x) = x1/2 = x e
di n (x) = 1/x = x−1 . Quali sono i domini delle funzioni derivate? Interpretare
il risultato graficamente.
s (x + h) − s (x)
s0 (x) = lim
h→0 h
√ √
x+h− x
= lim
h→0 h
√ √ √ √
x+h− x x+h+ x
= lim √ √
h→0 h x+h+ x
1
= lim √ √
h→0 x+h+ x
1 1
= √ = x−1/2 .
2 x 2
√
Il trucco algebrico usato è stato quello di moltiplicare e dividere per x + h +
√
x, usato poi per semplificare il numeratore. [Si ricorda che (a − b) (a + b) =
a − b2 .]
2
n (x + h) − n (x)
n0 (x) = lim
h→0 h
1 1
−
= lim x+h x
h→0 h
x − (x + h)
= lim
h→0 hx (x + h)
−1
= lim
h→0 x (x + h)
1
= − 2 = −x−2 .
x
4.1. DERIVATE DELLE POTENZE E DEI POLINOMI 183
4 4
2 2
0 0
-4 -2 2x 4 -4 -2 2x 4
-2 -2
-4 -4
√
Grafico di s (x) = x Grafico di n (x) = 1/x
4 4
2 2
-4 -2 2x 4 -4 -2 2x 4
-2 -2
-4 -4
√
Grafico di s0 (x) = 1/ (2 x) Grafico di n0 (x) = −1/x2
x2
Esempio 118 Sia p (x) = 3x5 + 7x4 − + 11. Trovare p0 (x) .
3
184 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
µ ¶
dy d 5 4 x2
= 3x + 7x − + 11
dx dx 3
d ¡ 5¢ d ¡ 4¢ 1 d ¡ 2¢ d
= 3 x +7 x − x + (11)
dx dx 3 dx dx
1
3 · 5x4 + 7 · 4x3 − · 2x + 0
3
2
15x4 + 28x3 − x .
3
Abbiamo appena compiuto due “atti di fede” rispetto alla presenza di molti-
plicazioni per una costante e operazioni di somma, che giustificheremo immedi-
atamente (ricordarsi le proprietà del limite!),. Vediamo prima il confronto dei
due grafici di p e di p0 .
40
20
-2 0
x -1 1
-20
Grafici di p e di p0
Primitive
Abbiamo appena visto come trovare la funzione derivata f 0 di una funzione f
assegnata. Vogliamo anche considerare il problema opposto:
µ ¶0
0 1 3 1 ¡ 3 ¢0 1
Q (x) = x = x = · 3x2 = x2 .
3 3 3
Per trovare una primitiva di s il ragionamento è lo stesso. Un minimo di atten-
zione in più va riservata al coefficiente moltiplicativo. La regola di derivazione
delle potenze suggerisce per S la forma S (x) = k · x3/2 , ma qual’è il valore della
costante k ? Deriviamo per ottenere la risposta:
186 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
³ ´0 3
S 0 (x) = k · x3/2 = k · x1/2 = x1/2 .
2
Ne consegue che k = 2/3 e la funzione S è allora S (x) = 23 x3/2 .
Da notare che la risposta non è univoca. Per esempio, ognuna delle
seguenti funzioni
x3 x3 x3
+ 1, − 3, e − π + e2 − sin2 3
3 3 3
x3
è una primitiva di q. Quindi ogni funzione del tipo + C , con C costante, è
3
una primitiva di q. ¥
Le Primitive Non Sono Uniche
L’esempio precedente illustra un principio generale importante:
La ragione di ciò è semplice: Due funzioni che differiscono per una costante
hanno la stessa derivata.
L’implicazione funziona anche nell’altra direzione:
Teorema 122 (Regola delle Potenze per le Primitive) Per ogni costante
xk+1
C e per ogni k (k 6= −1) , + C è una primitiva di xk .
k+1
Dimostrazione. Usando la regola per la derivata, la dimostrazione è un
semplice calcolo:
d xk+1 (k + 1) xk
+C = + 0 = xk
dx k + 1 k+1
come affermato.
L’eccezione: k = −1. Notare che il teorema precedente non vale quando
k = −1,poiché la divisione per zero non è permessa. Tuttavia, il caso f (x) =
1/x ha una primitiva ben definita, sebbene non sotto forma di potenza.
4.1. DERIVATE DELLE POTENZE E DEI POLINOMI 187
Proposizione 123 Sia x > 0, una primitiva della funzione 1/x è la funzione
logaritmo naturale, ln (x) .
Non possediamo ancora gli strumenti per dimostrare questa affermazione
(che proveremo più avanti), l’osservazione dei due grafici la rende plausibile.
4 4
2 2
0 0
1 2 3x 4 5 6 1 2 3x 4 5 6
-2 -2
-4 -4
4 4
2 2
0 0
-2 -2
-4 -4
-2 -1 0 x 1 2 3 4 -2 -1 0 x 1 2 3 4
x4 x3
−1 = F (0) = C =⇒ F (x) = − − x2 − 1 .
4 3
In modo analogo si mostra che per G, H e K i valori delle costanti sono:
C = 0, C = 1, C = 2 rispettivamente. ¥
si ottiene
Pn ¡ ¢
n
dy xn−k hk − xn
k=0 k
= lim
dx h→0 h
x + n x h + n(n−1)
n n−1
2 xn−2 h2 + · · · + n xhn−1 + hn − xn
= lim
h→0 h
n (n − 1) n−2
= lim n xn−1 + x h + · · · + n xhn−2 + hn−1 = n xn−1 .
h→0 2
Il fatto che ci permette di ottenere il risultato è che nello sviluppo del binomio,
tutti i termini dopo i primi due coinvolgono potenze di h superiori ad uno e
quindi questi termini scompaiono, quando si passa al limite anche se divisi per
h. ¥
190 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
(a) Con quale velocità media fuoriesce la benzina nei primi 200 ?
(b) Con quale velocità media fuoriesce la benzina al tempo t = 200 ?
(c) Spiegare cosa dice V 00 (t) sulla velocità di fuoriuscita della benzina
dal serbatoio.
5. Sia f (x) = ex . Spiegare, attraverso l’uso dei grafici perché f 0 (x) 6= xex−1 .
12. Trovare l’equazione della retta tangente alla curva y = x3 − 6x2 nel suo
punto di flesso.
13. Quanti punti di flesso ha il grafico della funzione f (x) = 2x6 + 9x5 +
10x4 − x + 2 ? Quali sono questi punti?
f (2 + h) − f (2)
14. Sia f (x) = 3x2 − 8x−2 . Calcolare limh→0 .
h
192 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
dn
(a) Calcolare p (x) ;
dxn
dn+1
(b) Mostrare che p (x) = 0
dxn+1
(c) Mostrare che se k è un intero, k ≤ n, p(k) (0) = k!ak .
19. Trovare il valore di k per il quale il grafico della funzione f (x) = 2x2 +k/x
ha un flesso in x = −1.
20. Sia f (x) = Ax2 + Bx + C con le seguenti proprietà: (i) f (0) = 2; (ii)
f 0 (2) = 10; (iii) f 00 (10) = 4. Trovare il valore di A + B + C.
22. trovare c in modo che la retta y = 4x+3 sia tangente alla curva y = x2 +c.
xp − 1 xr − 1 xq − 1
< <
x−1 x−1 x−1
[Sugg: Considerare separatamente i casi 0 < x < 1 e x > 1];
xr −1
(b) Usare il risultato in (a) per mostrare che p ≤ limx→1 x−1 ≤ q;
xr −1
(c) Spiegare perché il risultato in (b) implica che limx→1 x−1 = r;
(d) Supponiamo che c sia un reale qualsiasi e a 6= 0. Mostrare che
µ c ¶ µ −c ¶
xc − ac w −1 c−1 c w −1
= a = −w ac−1 ;
x−a w−1 w−1
(e) Usare (c) e (d) per mostrare che (xc )0 = cxc−1 per ogni numero reale
c.
194 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
(a) [−2, 2] ;
(b) [−4, −2] ;
(c) [−1, 2] ;
(d) [−1, 1] .
4. Una particella si muove lungo l’asse delle x con equazione oraria x (t) =
3t5 − 25t3 + 60t , t > 0. Per quali valori di t la particella si muove verso
sinistra?
5. Una particella si muove lungo l’asse delle x con velocità data da v (t) = t2 .
Che spazio percorre la particella nell’intervallo di tempo 1 ≤ t ≤ 3 ?
7. Un’auto che viaggia a 80 km/h non si ferma al segnale di stop. Tre secondi
più tardi un auto della polizia parte, dall’altezza del segnale con un’accel-
erazione costante di 8 m/ sec2 Con quale velocità la macchina della polizia
supera l’automobile pirata?
10. Quanto vale l’area del più grande rettangolo che ha la sua base sull’asse
x e gli angoli superiori sulla curva y = 12 − x2 ?
12. Una scatola aperta si ottiene tagliando un quadrato di lato w dai quattro
angoli di un rettangolo di misura 24 e 32 centimetri e piegando quindi i
lati.
14. Una scatola aperta della capacità di 10 m3 ha una lunghezza doppia della
larghezza.. Il materiale di cui è fatta la scatola costa 100 Lire/m2 . Quale
sono le dimensioni della scatola che ne minimizzano il costo? Quanto
costa?
15. Un bicchiere può essere prodotto al costo di 600 Lire l’uno. Al prezzo
di 2000 Lire al pezzo, se ne possono vendere 1000. Per ogni 100 lire di
sconto si possono vendere 50 bicchieri in più. Quale prezzo massimizza il
profitto? Quanti bicchieri vengono venduti a tale prezzo?
196 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
Se esiste il
bh − 1
lim =k
h→0 h
bh − 1 bh − b0 g (h) − g (0)
k = lim = lim = lim
h→0 h h→0 h h→0 h
cioè che k non è altro che il valore della derivata della funzione g nel punto
x = 0, o dal punto di vista grafico, il valore del coefficiente angolare della retta
tangente al grafico di g nel punto (0, 1) .
Per conoscerne il valore ricordiamo che se f (x) = ex , allora
g (x) = bx = ex ln b = f (x · ln b) .
1 1
(logb x)0 = · .
x ln b
Se b = e, si ha
1
(ln x)0 = .
x
L’idea chiave è che, per ogni b 6= 1 la funzione bx e logb x sono una l’inver-
sa dell’altra. Geometricamente, questa relazione significa che ognuno dei due
grafici può essere ottenuto dall’altro per riflessione rispetto alla retta y = x. La
seguente figura, che mostra il caso b = e, illustra un dato cruciale: come questa
riflessione si ripercuote sulla retta tangente.
198 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
10
-2 0 2 4 x 6 8 10
-2
Teorema 131 Sia C una costante positiva e b una base positiva. Se f (x) =
ex ,allora F (x) = ex + C è una primitiva di f . Se g (x) = bx , allora G (x) =
bx
+ C è una primitiva di g .
ln b
4.2. DERIVATA DELL’ESPONENZIALE E DEL LOGARITMO 199
Esempio 134 Sia f (x) = ex = exp (x) . Trovare una funzione lineare L ed una
quadratica Q che approssimino f nell’intorno di x = 0, seguendo la seguente
procedura:
(a) Trovare il valore delle costanti a e b tali che la funzione lineare L (x) = a+bx
abbia lo stesso valore di f e di f 0 in x = 0, cioè tali che L (0) = f (0) e
L0 (0) = f 0 (0) ;
(b) Trovare il valore della costanti a, b, e c, tali che la funzione quadratica
Q (x) = a + bx + cx2 abbia lo stesso valore e le stesse due prime derivate di f
in x = 0, cioè tali che Q (0) = f (0) , Q0 (0) = f 0 (0) e Q00 (0) = f 00 (0) ;
(c) Disegnare i grafici di f , L e Q sullo stesso sistema d’assi. Qual’è l’approssi-
mazione di L e di Q rispetto ad f nell’intervallo [−0.5, 0.5] ?
Q (0) = f (0) = 1 =⇒ a = 1 ;
Q0 (0) = f 0 (0) = 1 =⇒ b = 1 .
2.5
1.5
0.5
-0.5
-1
-1 -0.5 0x 0.5 1 1.5
Due approssimazioni di y = ex
1.6
1.4
1.2
0.8
0.6
0.4
-0.4 -0.2 0x 0.2 0.4
Due approssimazioni di y = ex
4.2.3 Esercizi
1. Per ognuna delle funzioni seguenti, calcolare la funzione derivata
(h) f (x) = −3 ln x ;
(i) f (x) = 2 log3 x ;
(j) f (x) = (ln 7)x .
(a) Trovare il valore delle costanti a e b tali che la funzione lineare L (x) =
a + b (x − 1) ha le proprietà L (1) = f (1) e L0 (1) = f 0 (1) ;
202 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
dn x
(a) Trovare un espressione per e ;
dxn
dn
(b) Trovare un espressione per ln x .
dxn
13. Sia b > 0. Trovare una primitiva di logb x.
dy sin (x + h) − sin x
(x) = lim .
dx h→0 h
Si ottiene quindi:
dy sin (x + h) − sin x
(x) = lim
dx h→0 h
sin x cos (h) + cos x sin (h) cos x − sin x
= lim
h→0
µ h ¶
cos (h) − 1 sin (h)
= lim sin x + cos x
h→0 h h
cos (h) − 1 sin (h)
= sin x lim + cos x lim
h→0 h h→0 h
= sin x · 0 + cos x · 1 = cos x
Due limiti notevoli. Ognuno dei due limiti del calcolo precedente può
essere interpretato come derivata.
• Il limite
Una dimostrazione rigorosa del risultato la si ottiene con l’uso della formula
204 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
Da questi fatti ne segue che il grafico della funzione cos x ha nel punto x lo
stesso coefficiente angolare del grafico della funzione seno nel punto x + π/2.
Usando questo fatto e le precedenti identità si ha:
d d
cos x = sin (x + π/2) = cos (x + π/2) = − sin x .
dx dx
Teorema 135 Sia C una costante qualsiasi. Se f (x) = sin x, allora F (x) =
− cos x + C è una primitiva di F. Se g (x) 0 cos x, allora G (x) = sin x + C è una
primitiva di g.
Esempio 136 Trovare una primitiva della funzione f (x) = 3 sin x − 4 cos x.
10
-5
-10
-5 0x 5 10
Grafico di y = x + cos x
4.3.3 Esercizi
1. Trovare le derivate delle seguenti funzioni:
7. Sia a (x) = sin x. Trovare il valore delle costanti a e b tali che la funzione
lineare L (x) = a + bx ha le proprietà L (0) = f (0) e L0 (0) = f 0 (0) ;
11. Ripetere l’esercizio precedente con la funzione f (x) = sin x − 12 cos 2x.
12. Per ognuna delle seguenti condizioni, trovare una funzione che le soddisfa
:
16. Supponiamo che due lati di un rettangolo giacciano sugli assi coordinati
e che un angolo appartenga alla curva y = 2 cos x, 0 ≤ x ≤ π/2. Il
perimetro del rettangolo può valere 3π/2 ? Se si, trovare le coordinate
dell’angolo del rettangolo con tale proprietà. Se no, trovare le coordinate
dell’angolo che da il perimetro massimo.
17. Supponiamo che due lati di un rettangolo giacciano sugli assi coordinati
e che un angolo appartenga alla curva y = k cos x, con π/3 ≤ k ≤ π/2.
(a) Mostrare che k può essere scelto in modo tale che il rettangolo di
massimo periodo sia un quadrato.
(b) Stimare il valore di k in (a).
20. Mostrare che 2 + sin x − cos x ≤ ex per tutti gli x ≥ 0 [Sugg.: Usare il
risultato dell’Esercizio precedente e il fatto che 1 + x ≤ ex per tutti gli
x ≥ 0 ].
cos (x − h) − cos (x + h)
22. Calcolare limh→0 .
h
23. Sia f (x) = sin kx . Dare una giustificazione ad ognuno dei seguenti pas-
saggi che dimostrano che f 0 (x) = k cos kx.
4.3. DERIVATE DELLE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE 209
Equivalentemente, (uv)0 = u0 v + uv 0 .
Teorema 139 (La regola della Funzione Reciproca) Se q (x) = 1/u (x) ,
la derivata di q è data da
u0 (x)
q 0 (x) = − .
u2 (x)
(x ln x − x + C)0
= (x ln x)0 − 1
1
= ln x + x · − 1 = ln x .
x
come affermato. ¥
¥
Conoscendo la derivata del prodotto di due funzioni e la derivata della recip-
roca possiamo sapere qual’è la derivata del quoziente di due funzioni. Si ha
infatti:
u (x) 1
Dimostrazione. Il quoziente può essere scritto come u (x) · .
v (x) v (x)
Lo possiamo allora considerare come il prodotto delle funzioni u ed 1/v. Si ha
così
µ ¶ µ ¶0
u (x) 0 1
= u (x) ·
v (x) v (x)
µ ¶0
0 1 1
= u (x) + u (x)
v (x) v (x)
µ 0 ¶
0 1 v (x)
= u (x) + u (x) − 2
v (x) v (x)
0 0
u (x) v (x) − u (x) v (x)
= .
v 2 (x)
¥
Riportiamo qui di seguito la tabella delle derivate delle funzioni trigonomet-
riche.
Derivate delle Funzioni Trigonometriche
u (x + h) v (x + h) − u (x) v (x)
(u (x) v (x))0 = lim
h→0 h
Adoperiamo adesso un trucco algebrico aggiungendo e sottraendo il termine
u (x) v (x + h) , si ottiene
u (x + h) v (x + h) − u (x) v (x)
(u (x) v (x))0 = lim
h→0 h
u (x + h) v (x + h) ± u (x) v (x + h) − u (x) v (x)
= lim
h→0 h
(u (x + h) − u (x)) v (x + h) u (x) (v (x + h) − v (x))
= lim +
h→0 h h
(u (x + h) − u (x)) v (x + h) u (x) (v (x + h) − v (x))
= lim + lim
h→0 h h→0 h
(u (x + h) − u (x)) v (x + h)
= lim lim v (x + h)
h→0 h h→0
(v (x + h) − v (x))
+u (x) lim
h→0 h
= u0 (x) v (x) + u (x) v 0 (x) .
4.4. LA DERIVAZIONE DEL PRODOTTO E DEL QUOZIENTE 213
Il risultato si ottiene dal fatto che due dei limiti presenti altro non sono che il
rapporto incrementale delle funzioni u e v.
L’altro limite presente è limh→0 v (x + h) . Poiché sappiamo che se una funzione
è derivabile è anche continua si ha che limh→0 v (x + h) = v (x) .
Prima di concludere notiamo che il risultato non sarebbe cambiato se aves-
simo aggiunto e tolto il termine u (x + h) v (x) .
Vediamo anche la dimostrazione della derivata della funzione reciproca
Dimostrazione. (Dimostrazione della Derivata della Funzione Recip-
roca).
Anche in questo caso, iniziamo scrivendo il rapporto incrementale. Si ha:
1 1
µ ¶0 −
1 u (x + h) u (x)
= lim
u (x) h→0 h
u (x) − u (x + h) 1
= lim
h→0 h u (x + h) u (x)
u (x) − u (x + h) 1
= lim lim
h→0 h h→0 u (x + h) u (x)
u (x + h) − u (x) 1
= − lim lim
h→0 h h→0 u (x + h) u (x)
1 0
u (x)
= −u0 (x) 2 =− 2 .
u (x) u (x)
1 1 1
lim = =
h→0 u (x + h) u (x) u (x) limh→0 u (x + h) u (x)2
La seconda funzione richiede l’uso della formula del prodotto e del quoziente:
µ ¶0
x (x)0 (ex sin x) − x (ex sin x)0
=
(ex sin x) (ex sin x)2
ex sin x − x (ex sin x + ex cos x)
=
(ex sin x)2
sin x − x sin x − x cos x
=
e2x sin2 x
sin x (1 − x) − x cos x
e2x sin2 x
¥
Ricerca delle Primitive: Provare e Verificare.
Calcolare le derivate è più semplice che cercare le primitive di funzioni che
si presentino come prodotto. Quella di provare e verificare è spesso una tecnica
che da risultati.
Esempio 148 Trovare una primitiva delle funzioni f (x) = x2 cos x + 2x sin x
x cos x − sin x
e g (x) = .
x2
Soluzione. La forma di f e di g ci suggeriscono di applicare la regola del
prodotto e del quoziente, rispettivamente. Con questa idea in testa è naturale
supporre che
sin x
F (x) = x2 sin x + C e G (x) = +C
x
siano delle possibili primitive. Per convincersi del risultato basta derivare le
funzioni F e G.
¡ ¢
F 0 (x) = x2 sin x + C = 2x sin x + x2 cos x ;
µ ¶0
sin x x cos x − sin x
G (x) = +C = .
x x2
¥
4.4. LA DERIVAZIONE DEL PRODOTTO E DEL QUOZIENTE 215
4.4.1 Esercizi
1. Trovare la derivata delle seguenti funzioni, (i) sia usando la regola di
derivazione del prodotto che, (ii) esplicitando il prodotto.
¡ ¢
(a) f (x) = x2 x3 − 4 ;
(b) f (x) = (x − 3)3 ;
(c) f (x) = ex · e2x ;
(d) f (x) = tan x · csc x .
x2
(a) g (x) = ;
x3
1 − x2
(b) g (x) = ,
1+x
1
(c) g (x) = ;
ex
cot x
(d) g (x) = .
csc x
(a) Trovare il valore delle costanti a e b in modo tale che la funzione lin-
eare L (x) = a+b (x − 1) abbia le proprietà che L (1) = f (1) , L0 (1) =
f 0 (1) ;
(b) Trovare il valore della costante c in modo tale che la funzione quadrat-
ica Q (x) = L (x) + cx2 abbia le proprietà che Q (1) = f (1), Q0 (1) =
f 0 (1), Q00 (1) = f 00 (1) ;
(c) Disegnare f, L, Q sullo stesso sistema d’assi, nell’intervallo [−3, 3] ;
(d) Trovare un intervallo sul quale |f (x) − L (x)| < 0.1 ;
(e) Trovare un intervallo sul quale |f (x) − Q (x)| < 0.1 .
-1 0 1 2 x 3 4 5
-1
-2
-3
-4
Grafico di f
9. Sia f (x) = xex . Trovare i valori dei parametri A e B in modo tale che
F (x) = (Ax + B) ex sia una primitiva di f.
11. Sia h (x) = e2x sin x. Trovare i valori dei parametri A e B in modo tale
che H (x) = (A sin x + B cos x) e2x sia una primitiva di h.
ln x
12. Consideriamo la funzione g (x) = nell’intervallo [1, +∞)
x
(a) In quale punto g raggiunge il suo valore massimo? Qual’è il valore
del massimo?
(b) Trovare i flessi del grafico di g.
x + sin x
13. Sia f (x) = .
cos x
(a) Trovare f 0 (x) ;
218 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
15. Trovare il massimo ed il minimo di f (x) = e−x sin x nell’intervallo [0, +∞) .
(a) Per quale valore di t nell’intervallo [0, 100] il numero dei batteri è
minimo?
(b) Per quale valore di t nell’intervallo [0, 100] il numero dei batteri è
massimo?
(c) Per quale valore di t nell’intervallo [0, 100] la variazione del numero
dei batteri è minimo?
18. Qual’è l’area del triangolo più grande formato, nel primo quadrante,
dall’asse x, dall’asse y e la retta tangente al grafico di y = e−x ?
19. Mostrare che x + x−2 ≥ 2 per 0 < x ≤ 1 [Sugg.: Usare il principio delle
corse.]
ln x kx
24. Sia f (x) = − , dove k è una costante.
k x+1
In modo analogo:
¡ ¢0
sin2 x = (g ◦ f )0 (x) = g 0 (f (x)) · f 0 (x) = 2 sin x · cos x
Le due risposte sono ovviamente diverse, come devono essere, visto che la
composizione non è un’operazione commutativa! ¥
Analogamente,
¥
Ciò che abbiamo osservato nei precedenti esempi ci dice che:
(sin (sin (sin x)))0 = cos (sin (sin x)) · (sin (sin x))0
= cos (sin (sin x)) · cos (sin x) · (sin x)0
= cos (sin (sin x)) · cos (sin x) · cos x .
¥
4.5. LA DERIVAZIONE DELLE FUNZIONI COMPOSTE 223
Esempio 158 Per definizione, arcsin 0.5 dovrebbe essere un numero il cui seno
vale 0.5 . Trovare questo numero, è unico?
Soluzione. Usiamo l’evidenza grafica per mostrare che ci sono più ingressi
x tali che sin x = 0.5
sin x
0.5
0
-6 -4 -2 2 x 4 6
-0.5
-1
sin x = 0.5 .
Sappiamo che sin π/6 = 0.5, ma anche sin 5π/6 = 0.5 e rispetto alla figura
disegnata che
-1
Definizione 159 Per x ∈ [−1, 1], la funzione inversa della funzione seno, y =
arcsin x (o sin−1 x) è definita dalle condizioni
π π
x = sin y e − ≤y≤ .
2 2
π π
A parole: arcsin x è l’angolo (unico) compreso tra − e il cui valore del seno
2 2
è x.
1.5
0.5
0
-1.5 -1 -0.5 0.5 x 1 1.5
-0.5
-1
-1.5
Seno ed Arcoseno
-1
Definizione 160 Per x ∈ [−1, 1], la funzione inversa della funzione coseno,
y = ar cos x ( o cos−1 x) è definita dalle condizioni
x = cos y e 0 ≤ y ≤ π .
¡ ¢
cos cos−1 x = x per − 1 ≤ x ≤ 1;
−1
cos (cos x) = x per 0 ≤ x ≤ π .
La funzione tan x è biiettiva se ristretta di uno qualsiasi dei suoi rami. Usual-
mente viene usato quello a cavallo dell’origine:
-2
-4
π π
x = tan y e − <y< .
2 2
tra i grafici
1
arcsec x = sec−1 x = cos−1 (1/x) = arccos .
x
In particolare,
1 1
y = arcsec x = arccos =⇒ cos y = =⇒ sec y = x ,
x x
come ci si aspettava.
4.5. LA DERIVAZIONE DELLE FUNZIONI COMPOSTE 229
1 1 1
(arctan x)0 = = = .
f 0 (g (x)) 1 + tan2 (arctan x) 1 + x2
¥
1
Esempio 164 Spiegare perché (arcsin x)0 = √ .
1 − x2
1 1
(arcsin x)0 = =
f 0 (g (x))
cos (arcsin x)
1 1
= (∗) p = √
1 − sin2 (arcsin x) 1 − x2
4.5.3 Esercizi
1. Assumiamo che sia g che g 0 siano definite per tutti i valori di x. Trovare
le derivate delle funzioni elencate di seguito.
(b) f (x) = (1 + ex )7 ;
√
(c) f (x) = 2 + sin x ;
µ ¶
g (x)
3. Sia h (x) = f . Se f (1) = 3, f (2) = 5, f 0 (1) = 7, f 0 (2) = 11,
x2 + 1
g (1) = 2 e g 0 (1) = 4, quanto vale h0 (1) ?
3x2 − 5
(a) f (x) = ;
x3 − 5x
2x + 3
(b) f (x) = ;
x2 + 3x + 5
ex
(c) f (x) = ;
1 + ex
cos x
(d) f (x) = .
1 + sin x
(a) Supponiamo che f 0 (x) > 0. Sia g (x) = f (f (x)) . Dire se g è sempre
crescente. Giustificare la risposta.
(b) Supponiamo che f 0 (x) < 0. Sia g (x) = f (f (x)) . Dire se g è sempre
decrescente. Giustificare la risposta.
f (x)
14. Usare l’identità = f (x)·(g (x))−1 insieme con le regole di derivazione
g (x)
del prodotto e della composizione, per trovare la derivata del quoziente.
15. Sia h = f ◦ g. Provare che h00 (a) = f 00 (g (a)) · (g 0 (a))2 + f 0 (g (a)) · g 00 (a) .
18. Supponiamo che sia f 0 (x) = g (x) e che h (x) = x2 . Esprimere (f (h (x)))0
in termini di g e di x .
234 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
(a) i.
f (0) = 0 ;
ii.
g (0) = 1 ;
f 0 (x) = g (x) per tutti gli x ;
iii.
g 0 (x) = −f (x) per tutti gli x .
iv.
¡ ¢
(b) Mostrare che h (x) = f 2 (x) + g 2 (x) = 1 per tutti gli x [Sugg.:
Mostrare che h (0) = 1 e h0 (x) = 0 ].
(c) Sia k (x) = (F (x) − f (x))2 + (G (x) − g (x))2 dove F e G sono un’
altra coppia di funzioni che soddisfano (i)-(iv). Mostrare che k 0 (x) =
0 per tutti gli x.
5sin x − 1
22. Calcolare limx→π .
x−π
23. Trovare i valori delle seguenti funzioni (in radianti), nei punti dati.
(a) arcsin 1 ;
¡√ ¢
(b) arcsin 3/2 ;
(c) arccos (−1) ;
¡ √ ¢
(d) arccos − 2/2 ;
(e) arctan (1) ;
√
(f) arctan 3 .
25. Esprimer ciascuna delle seguenti espressioni tramite una formula algebri-
ca.
¡¡ ¢ ¢
(k) f (x) = 1/ 1 + x2 · arctan x .
¡ ¡ ¢¢
(l) f (x) = 1/ x 1 + ln2 x .
1.5
0.5
-6 -4 -2 2 x4 6
-0.5
-1
-1.5
2y + 6x = 10 ⇐⇒ 2y = −6x + 10 ⇐⇒ y = −3x + 5 .
Grafico di x − y 2 = 0
La parabola non è il grafico di una funzione, perché ad ogni valore di x cor-
rispondono due valori di y. La metà superiore e la metà inferiore del grafico
definiscono due funzioni di x , le due funzioni f1 (x) e f2 (x) definite sopra. ¥
y
1
0
-2 -1 1x 2
-1
-2
Così come per il grafico precedente, essa definisce due differenti funzioni y
di x, corrispondenti alla metà superiore ed alla metà
£ √inferiore
√ ¤ dell’ellisse. Il
dominio di ognuna di queste funzioni è l’intervallo − 5, 5 . Trovare le due
funzioni esplicitamente è, in questo caso complicato e non ce ne occuperemo.
dy dy 1
1 = 2y =⇒ = .
dx dx 2y
il risultato trovato è in accordo con quanto abbiamo trovato, quando abbiamo
esplicitato:
√ 1 1
f1 (x) = x =⇒ f10 (x) = √ =
2 x 2y
√ 1 1
f21 (x) = − x =⇒ f20 (x) = − √ = .
2 x 2y
¥
Esempio 168 Come il grafico dell’Esempio 166 mostra, l’equazione 5x2 −6xy+
5y 2 = 16 definisce y implicitamente come funzione di x nell’intorno del punto
(2, 2) che soddisfa l’equazione. Trovare il valore di dy/dx in funzione di y e di
x. Qual’è il suo valore in (2, 2) ? In (1, −1) ? Cosa significano questi valori ?
dy dy
10x − 6y − 6x + 10y = 0
dx dx
dy
=⇒ (−6x + 10y) = 6y − 10x
dx
dy 6y − 10x
=⇒ = .
dx 10y − 6x
Quindi, nel punto (2, 2) si ha dy/dx = −1, mentre in (1, −1) si ha dy/dx = 1.
Geometricamente, questi risultati significano che le curve mostrate hanno,
nei punti assegnati, coefficiente angolare delle rette tangenti −1 e 1 rispettiva-
mente. ¥
Ecco, infine, un esempio che applica le idee descritte in questo paragrafo.
Esempio 169 Usare la differenziazione implicita per trovare i punti della cir-
conferenza unitaria che hanno retta tangente di coefficiente angolare 1.
4.6. DIFFERENZIAZIONE IMPLICITA 241
Esercizi
1. Sia data l’equazione 5x2 − 6xy + 5y 2 = 16.
(a) Trovare i due punti (x, y) sull’ellisse che hanno tangente orizzontale;
(b) Trovare i due punti (x, y) sull’ellisse che hanno tangente verticale
(Nota: In questi punti la derivata dy/dx non esiste);
(c) Mostrare che il grafico dell’equazione è simmetrico rispetto all’orig-
ine;
(d) Mostrare che i punti le rette tangenti nei punti (x0 , y0 ) e (−x0 , −y0 )
hanno le stesse rette tangenti.
6. Ognuna delle curve descritte sotto, definisce una curva nel piano x y.
Disegnare le curve e usare la differenziazione implicita per trovare un
espressione per dy/dx.
4.6. DIFFERENZIAZIONE IMPLICITA 243
(a) x2 + 2y 2 = 4 ;
(b) 4x2 − 9y 2 = 36 ;
(c) y2 − x2 = x2 y 2 ;
(d) y2 (2 − x) = x2 ;
(e) x3 + y3 = 3xy ,
2
(f) y4 = y2−x − x2 .
244 CAPITOLO 4. LE DERIVATE DELLE FUNZIONI ELEMENTARI