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IL SISTEMA MUSCOLARE

LA FUNZIONE DEL SISTEMA MUSCOLARE

L’azione caratteristica del muscolo è la CONTRAZIONE → il risultato più evidente della contrazione
muscolare è il MOVIMENTO.

CONTRAZIONE= filamenti proteici → stimolo nervoso SCORRONO gli uni sugli altri → genera una FORZA che
attraverso il TENDINE si trasmette alla Leva ossea → permettono movimento al corpo o a una sua parte;
mantenere una determinata posizione; trasferire energia meccanica al di fuori dell’organismo.

I TIPI DI MUSCOLI sono 3:

● MUSCOLI SCHELETRICI: o VOLONTARI, agiscono sotto il controllo della volontà (innervati dal
sistema nervoso periferico somatico) o STRIATI perché formati da tessuto muscolare striato.
● MUSCOLO CARDIACO: o INVOLONTARIO, striato, innervato sistema nervoso autonomo (SNA).
● MUSCOLI LISCI: o INVOLONTARIO, SNA, proprio dei vasi sanguigni e organi interni.

LE PROPRIETA’ DEL MUSCOLO

1. CONTRATTILITA’: capacità di accorciamento


2. ESTENSIBILITA’: capacità di allungamento
3. ELASTICITA’: capacità di ritornare alla lunghezza originale quando cessa azione di trazione
4. ECCITABILITA’: capacità di reagire a uno stimolo nervoso

L’ORGANIZZAZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO

Il muscolo è formato da migliaia di cellule a forma allungata, chiamata FIBRE MUSCOLARI.

MUSCOLO:

EPIMISIO (circonda il muscolo)

PERIMISIO ( circonda il fascio)

ENDOMISIO ( circonda la fibra)

MIOFIBRILLA è organizzata in un’alternanza di aree chiaro (ACTINA) e scure (MIOSINA) di proteine


contrattili Queste proteine sono organizzate in una sovrapposizione di elementi identici, I SARCOMERI.

COME E’ FATTO UN MUSCOLO

Si possono distinguere in BASE ALLA FORMA:

● muscoli fusiformi: fibre disposte parallelamente secondo la lunghezza


● muscoli pennati: hanno lungo tendine centrale, disposti in modo obliquo
● muscoli semipennati: fibre disposte su un solo lato
● muscoli triangolari: sono appiattiti e possiedono un piccolo tendine a un’estremità da dove le fibre
si aprono a ventaglio per terminare con un’ampia e piatta superficie tendinea detta APONEUROSI
● muscoli nastriformi: con fibre parallele alla lunghezza interrotte da più inserzioni tendinee
● muscoli digastrici: con un tratto tendineo tra i ventri muscolari.

In base al NUMERO DI VENTRI MUSCOLARI:

● Bicipite: ha 2 ventri es: bicipite brachiale (parte anteriore braccio)


● Tricipite: ha 3 ventri es: tricipite della sura (muscolo polpaccio)
● Quadricipite: ha 4 ventri es: quadricipite femorale (parte anteriore coscia).

Origine è l’estremità tendinea con cui un muscolo si collega al punto più vicino al tronco o all’osso più
stabile. ( è la zona di ancoraggio sull’osso che resta fissa durante la contrazione)

Inserzione è il punto di collegamento sull’osso più lontano o più mobile. ( è la zona di ancoraggio sull’osso
che, in seguito alla contrazione, viene spostato.

Nella meccanica muscolare di solito l’origine corrisponde al punto fisso e l’inserzione al punto mobile.

MUSCOLI AGONISTI realizzano l’azione

MUSCOLI ANTAGONISTI svolgono azione opposta agonisti, ovvero si rilassano

MUSCOLI SINERGICI concorrono alla realizzazione di un’azione ( più gruppi muscolari concorrono a
realizzare un movimento, azione detta sinergica).

AZIONE MOTORIA = AGONISTI + ANTAGONISTI ( azione per ottenere il movimento ricercato)

TIPI DI FIBRA MUSCOLARE

Due tipi di fibre muscolari:

FIBRA TIPO I , ROSSA, LENTA : ricca vascolarizzazione, alto contenuto di mioglobina, di grassi, elevata
attività meccanismo aerobico.

FIBRA TIPO II, BIANCA O PALLIDA, VELOCE : sono di tipo intermedio, tre tipi, A CONTRAZIONE RAPIDA
RESISTENTE ALLA FATICA (TIPO IIA, attività elevata metabolismo aerobico e anaerobico); A CONTRAZIONE
RAPIDA MOLTO AFFATICABILI (TIPO IIB, attività elevata metabolismo anaerobico); CONTRAZIONE RAPIDA
(TIPO IIC, rappresentano il 3% delle fibre totali di un muscolo).

I TIPI DI CONTRAZIONE MUSCOLARE

La contrazione produce una forza che consente di muovere le singole parti del corpo.

CONTRAZIONE CONCENTRICA: è una contrazione dinamica, il muscolo si accorcia e le inserzioni muscolari si


avvicinano, la forza muscolare è superiore alla forza esterna. Es. sollevamento pesi

CONTRAZIONE ISOMETRICA: esiste un equilibrio tra la forza muscolare e quella esterna; non c’è movimento
esterno, non c’è riavvicinamento. è detta contrazione STATICA. Es. Anelli ginnastica artistica (la croce).

CONTRAZIONE ECCENTRICA: la forza esterna è più grande della forza muscolare applicata,si crea un
disequilibrio per cui il muscolo è costretto ad allungarsi. Es. salto verso il basso

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