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LE REGOLE COMPOSITIVE

Rudolf Arnheim
Arte e Percezione Visiva
Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato

Non vediamo disco e quadrato


separati: nessun oggetto viene
percepito come unico e isolato dal
resto

Non rileviamo dimensioni, distanze, direzioni una ad una


per poi confrontarle pezzo per pezzo, ma è una nostra
prerogativa vedere queste caratteristiche come proprietà
dell'intero campo visivo.

Altra differenza importante: le varie caratteristiche delle


immagini prodotte dal senso della vista non sono
statiche.
Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato

Il disco non solo è spostato in


rapporto al centro del quadrato,
ma dimostra una certa
irrequietezza: è come se prima
fosse stato al centro e volesse
tornarvi, o come se volesse
allontanarsene ancora di più

l'esperienza visiva è dinamica

Il fatto di vedere il disco come se si sforzasse di raggiungere


il centro vuol dire che esso è attratto da qualcosa che in
realtà non è contenuto nella figura. Il centro è invisibile,
eppure è indiscutibilmente una parte della figura che
percepiamo, un invisibile centro di forza.
Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato

Il disco dà un'impressione
di maggiore stabilità
quando il suo centro
coincide con il centro del
quadrato

Per ogni rapporto spaziale tra oggetti c'è una


distanza esatta stabilita intuitivamente dall'occhio.

Potremmo dire che il centro è indotto. Vi sono quindi, nel


campo visivo, più cose di quante non colpiscano la retina
Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato
Il disco è influenzato tanto dai bordi e dal centro del quadrato
quanto dalla croce formata dall'asse verticale e da quello
orizzontale, e inoltre dalle diagonali

Al centro tutte le forze si equilibrano e quindi la posizione


centrale è quella di maggiore stabilità

Un'altra posizione di relativa stabilità si può trovarla


spostando il disco lungo uno dei quattro assi principali e
lungo le diagonali

Lungo le diagonali il punto di equilibrio si trova un po’ più


vicino all'angolo che al centro del quadrato, il che può
significare che il centro è più forte dell'angolo e che il suo
prevalere deve venir compensato da una maggior distanza
Equilibrio: La struttura nascosta di un quadrato

ESPERIMENTO:
Un disco nero del diametro di 4 cm. è stato
calamitato ad un quadrato bianco di cm. 46 x 46.
Spostando il disco in varie posizioni si chiedeva ai
soggetti di indicare se mostrasse la tendenza a spingersi
in una direzione precisa, e quanto fosse forte questa
tendenza.

RISULTATI:
Le risposte non si distribuiscono a caso, ma si
raggruppano lungo gli assi principali dello scheletro
strutturale. Area di stabilità intorno al centro.

Il centro non è un punto morto, l'equilibrio del centro è


vivo e carico di tensione
Due dischi in un quadrato
Come elementi di una coppia i due dischi tendono ad
essere simmetrici, nel senso che vengono loro attribuiti
un egual valore e un'eguale funzione rispetto al tutto.

In B le diverse posizioni creano tra i due una


distinzione che è in contrasto col loro far parte di una
coppia simmetrica.

A B
Equilibrio psicologico ed equilibrio fisico

Che cosa si intende per equilibrio?

Per la fisica l'equilibrio è la condizione di un corpo in cui


le forze che agiscono su di esso si bilanciano. Ad es.
quando si hanno due forze di intensità eguale che
agiscono in direzioni opposte.
Questa definizione può venire applicata all'equilibrio
visivo.

In una composizione ben bilanciata tutti i fattori, come la


forma, la direzione, e la collocazione, si determinano in
modo da rendere inammissibile un cambiamento e da
conferire al tutto un carattere di "necessità" in tutte le
sue parti.
Equilibrio psicologico ed equilibrio fisico

Una composizione sbilanciata dà l'impressione di


accidentalità, di transitorietà, e quindi di non validità; gli
elementi che la compongono mostrano la tendenza a
cambiare posto o forma.

L'equilibrio non esige la simmetria, che rappresenta, per


esempio nel caso di una composizione con due estremità
uguali, il mezzo più elementare per crearlo.
Equilibrio psicologico ed equilibrio fisico

A B

Una composizione è equilibrata quando non sono presenti


condizioni di ambiguità
Equilibrio psicologico ed equilibrio fisico
Due proprietà degli oggetti visivi hanno un'influenza
particolare sull'equilibrio:
 IL PESO
 LA DIREZIONE

PESO

Nel mondo fisico si chiama peso l'azione della forza


gravitazionale che attira gli oggetti verso il basso. Il peso
visivo si esercita però anche in altre direzioni.

Diversi fattori determinano il peso:


Collocazione Una posizione forte sullo schema strutturale
sopporta un peso maggiore di una posizione scentrata
Profondità spaziale Maggiore è la profondità raggiunta da
un'area del campo visivo, maggiore è il suo peso.
Dimensione Oggetti grandi risultano più pesanti di quelli
piccoli
Colore I colori chiari hanno più peso di quelli scuri
Isolamento Un sole o una luna in un cielo vuoto avranno
più peso di un oggetto di aspetto analogo ma circondato da
altre cose.
Forma Una configurazione regolare sembra più pesante di
una irregolare.
Compattezza E' il grado di concentrazione di una massa
attorno al suo centro. Figure con un alto valore di
compattezza sono più pesanti
DIREZIONE

La direzione della forza visiva è determinata da vari fattori, tra


i quali l'attrazione esercitata dal peso degli elementi
circostanti.
La direzione dipende anche dalla forma degli oggetti
(Es. triangolo)

Nei film i tecnici del montaggio spesso fanno seguire o


precedere a una scena di movimento verso destra una di
movimento verso sinistra.
ALTO E BASSO

Il mondo è dominato dalla forza di gravità

 Salire verso l'alto significa vincere una resistenza


 Scendere o cadere è arrendersi all'attrazione verso il basso

Diverse collocazioni sono dinamicamente disuguali


 Allontanarsi dal centro di gravità richiede lavoro

Ciò significa che un oggetto acquisterà peso se


collocato in alto

In direzione verticale l'equilibrio non si ottiene disponendo ad


altezza diversa oggetti uguali: il più alto deve essere il più
leggero.
DESTRA E SINISTRA

Lo storico d'arte Wolfflin richiamò l'attenzione sul fatto che i


dipinti cambiano aspetto e perdono in significato quando
vengono ad assumere la loro immagine speculare.

Egli si era reso conto che ciò accade perché le pitture


vengono "lette" da sinistra a destra e, ovviamente, la
sequenza cambia quando la pittura viene invertita.
La direzione della diagonale che va dal basso a sinistra
all'alto a destra è vista come ascendente; la sua opposta
come discendente.
Qualsiasi oggetto pittorico appare più pesante a destra

Quando due oggetti uguali compaiono nella metà sinistra e


destra del campo visivo, quello di destra appare più grande:
perché appaiano uguali, quello di sinistra va ingrandito.
DESTRA E SINISTRA
Qualsiasi immagine viene "letta" da sinistra verso destra, il
movimento verso destra si percepisce come più agevole,
meno faticoso.

Se al contrario si vede un cavaliere traversare il dipinto da


destra a sinistra, sembra che debba superare una
resistenza maggiore, che faccia uno sforzo più duro e
quindi che vada più lento.

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