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CHIMICAENERGIA

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Nicola Armaroli
Istituto ISOF - CNR
Bologna
armaroli@isof.cnr.it
Vincenzo Balzani
Dipartimento di Chimica
“Giacomo Ciamician”
Università di Bologna
vincenzo.balzani@unibo.it

LA CRISI ENERGETICA: SFIDA


ED OPPORTUNITÀ
Per garantire un futuro all’umanità è necessario svincolarsi progressivamente
dall’uso dei combustibili fossili ed utilizzare l’energia che arriva con continuità dal sole.
Si tratta di una grande sfida che dobbiamo affrontare al più presto.Vincerla non è impossibile
e può anche diventare un’opportunità.

La fine dell’era dei combustibili (Science, 1912, 36, 385): “L’energia dei tanto ha migliorato la vita di una parte (pic-
fossili a buon mercato combustibili fossili è davvero l’unica che cola) dell’umanità, non può continuare
iacomo Ciamician, professore può soddisfare i bisogni della nostra vita all’infinito; il momento in cui la produzione

G di Chimica all’Università di
Bologna dal 1889 al 1922, è
stato un ricercatore di grande
talento; a tutt’oggi è considerato il padre
della fotochimica, la scienza che studia i
moderna e della nostra civiltà? No, il pro-
blema fondamentale è riuscire a fissare l’e-
nergia solare attraverso opportuni processi
chimici […] Se la nostra civiltà nera e nervo-
sa, basata sul carbone, sarà seguita da una
di petrolio e gas raggiungeranno un picco
per poi declinare si avvicina inesorabilmen-
te. La “nervosità”, l’inquietudine della
nostra civiltà, che già Ciamician notava, è
oggi accresciuta di fronte a problemi che
processi chimici indotti dalla luce. Nel 1912, civiltà più tranquilla, basata sull’utilizzo del- appaiono ormai troppo complessi per
in una famosa conferenza dal titolo “La l’energia solare, non ne verrà certo un essere governati: la crescente disugua-
fotochimica del futuro” tenuta negli Stati danno al progresso e alla felicità umana.” glianza nella distribuzione del benessere,
Uniti, Ciamician affrontò il problema della La necessità di cambiare la fonte principa- l’aumento della popolazione, l’inquinamen-
conversione dell’energia solare pronuncian- le di approvvigionamento di energia, già to della biosfera, l’impoverimento delle
do, fra l’altro, queste parole che ancor oggi preconizzata da Ciamician, è oggi impel- risorse naturali e le guerre per il loro acca-
colpiscono per la loro profetica lucidità lente. L’era dei combustibili fossili, che parramento.

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Costa molto l’energia? energetico messo in opera in una fattoria, cifre prima di lamentarci dei prezzi “troppo
È molto utile e comodo poter disporre di dai fertilizzanti alle macchine; il che signifi- alti” dell’energia. Tutto questo, piuttosto, ci
energia. L’energia elettrica, che entra nelle ca che ogni chilo di un capo bovino “vale” può dare una misura di quanta energia
nostre case in modo continuo, preciso, 70 kWh di energia, ovvero l’equivalente di consumiamo noi cittadini dei Paesi svilup-
pulito e silenzioso, ci permette di accende- circa 200 giornate lavorative di 8 ore di una pati e ci fa capire che, a causa del suo bas-
re le luci e di far funzionare decine di di- persona. Per altri prodotti dell’agricoltura il sissimo costo, l’energia viene usata anche
spositivi che rendono la nostra vita meno rapporto fra energia contenuta ed energia quando non ce ne sarebbe bisogno: viene,
faticosa, più facile e più piacevole. Il gas, consumata per produrli è ancor più sfavo- cioè, sprecata.
che entra anch’esso nelle nostre case in revole. Ci possiamo permettere questo
modo continuo, pulito e silenzioso, alimen- deficit energetico solo perché il prezzo del- Un intreccio di problemi
ta i nostri fornelli e le nostre caldaie ren- l’energia oggi è basso. Del resto un litro di I problemi relativi alla popolazione, all’ener-
dendo facile la cottura dei cibi e molto effi- benzina, pur con i prezzi “alle stelle” e un gia e all’ambiente sono fortemente intrec-
ciente il riscaldamento degli ambienti. La peso fiscale di quasi il 70%, ci costa molto ciati. Sull’astronave Terra il numero di “pas-
benzina, che possiamo immagazzinare nel meno di una bottiglia di acqua minerale in seggeri” sta aumentando e quelli che già vi
serbatoio della nostra auto, ci permette di trattoria. si trovano sono collocati in “classi” molto,
viaggiare soli o in compagnia, con grande In base a calcoli di questo tipo si può sti- troppo diverse. Tutti i passeggeri vogliono
flessibilità e libertà. mare che in media ogni cittadino america- avere più energia: molti, per un bisogno
Per meglio capire la situazione di privilegio no, per l’energia che consuma, è come se effettivo, collegato alla necessità di svilup-
in cui ci colloca la disponibilità di energia a avesse a disposizione 24 ore su 24 un cen- po delle loro nazioni povere e tecnologica-
basso prezzo è interessante paragonare tinaio di “schiavi energetici”.
l’energia consumata dai dispositivi e dalla Per un cittadino italiano, che
macchine che usiamo tutti i giorni con in media usa un terzo dell’e-
quella che può essere messa in campo da nergia usata da un america-
un essere umano. Un uomo in buona salu- no, il numero degli “schiavi
te può generare una potenza di circa 800 energetici” perennemente a
W per un tempo breve, ad esempio salen- disposizione è di circa 30, un
do di corsa una rampa di scale, ma in una lusso che non si poteva per-
attività continuativa non riesce a sviluppare mettere neppure un principe
una potenza superiore a circa 50 W. Per del Rinascimento. Di questi
tenere acceso un televisore, che richiede 30 nostri schiavi 12 hanno il
una potenza di circa 80 W, sarebbe quindi compito di far funzionare la
necessario il lavoro continuativo di una per- lavatrice, la TV, lo stereo, l’a-
sona e mezzo. Per far funzionare una lava- spirapolvere e la lampada
trice (circa 0,8 kWh per un lavaggio a 60 abbronzante. Ai prezzi attuali
°C) ci vorrebbe il lavoro di una quindicina dell’energia elettrica (circa 8
persone per un ora. Il motore di un’auto- centesimi di euro al kWh), la
mobile di media cilindrata, che eroga una massacrante giornata lavora-
potenza di circa 80 kWh, viaggiando a tiva (10 ore) di questi 12
velocità di crociera, compie un lavoro pari a “schiavi elettrici” costa 0,48
quello di 1.600 persone. euro, pari ad un salario gior-
Anche la produzione di cibo richiede molta naliero, per ogni schiavo, di
energia. Per far crescere una mucca (5 0,04 euro, desolatamente più
quintali) è necessario utilizzare 3.500 litri di basso di qualsiasi minimo sin-
petrolio se si considera tutto l’investimento dacale. Riflettiamo su queste

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mente arretrate; altri, invece, nei Paesi più ro tragico. Non è una sfida impossibile, e potenza media dispiegata di 13 mila miliar-
ricchi e più progrediti, per sostenere e, se può anche diventare un’opportunità. di di watt, o 13 terawatt (TW), per oltre
possibile, aumentare ancora lo spreco al Il primo mito da sfatare è che la qualità della l’80% sotto forma di petrolio, gas e carbo-
quale sono stati abituati fin dalla nascita: un vita aumenti parallelamente alla quantità di ne. Le soluzioni possibili per far fronte alla
americano consuma energia come 2 energia che si può consumare. Questo è scarsità di combustibili fossili e alla neces-
Europei, 10 Cinesi, 15 Indiani e 30 Africani. vero nei Paesi poveri, ma non per le nazio- sità di limitarne l’uso per non causare danni
Nel contempo, è necessario diminuire il ni ricche, dove semmai accade il contrario: gravi alla salute dell’uomo e all’ambiente
consumo dei combustibili fossili sia perché al di sopra di una certa soglia, un consumo sono sostanzialmente due: l’energia solare
sono una risorsa limitata e non rinnovabile, eccessivo di cibo e carburante porta ad nelle sue molteplici forme (ivi incluso il
sia perché il loro uso causa pesanti danni inefficienza nella vita personale (obesità) e in vento, le biomasse, l’energia idraulica,
all’ambiente e al clima. quella sociale (ingorghi stradali). Le crisi ecc.) e l’energia nucleare. Queste due
Come si possono risolvere questi proble- energetiche delle nazioni ricche, quindi, soluzioni sono completamente diverse non
mi? Come si può, allo stesso tempo, col- andrebbero anzitutto affrontate con il rispar- solo dal punto di vista tecnico, ma anche
mare le disuguaglianze che minacciano la mio e con l’aumento nell’efficienza energe- dal punto di vista sociale e politico.
pace, soddisfare le esigenze di chi è abi- tica, non con la costruzione di impianti per L’energia nucleare ottenuta con la tecnolo-
tuato al lusso ed anche allo spreco, far produrre più energia. Chi ha veramente gia attualmente disponibile (fissione) non è
fronte alla limitata disponibilità di combusti- bisogno di energia sono i miliardi di perso- né pulita né inesauribile. Inoltre, è una
bili fossili ed evitare i danni causati alla bio- ne che vivono nei paesi in via di sviluppo o forma di energia molto concentrata che
sfera dal loro uso? Ci attende una grande non sviluppati, e non noi. deve essere prodotta sotto stretto control-
sfida: dobbiamo al più presto affrontarla, lo tecnico, politico e militare a causa degli
prima che siano eventi fisici ingovernabili o Due possibili soluzioni alti investimenti finanziari, i possibili inci-
dinamiche politiche e sociali basate sulla Il mondo consuma energia al ritmo di circa denti, la difficoltà di mettere in sicurezza le
violenza a portare l’umanità verso un futu- 4,1x1020 joule/anno, equivalenti ad una scorie radioattive, la proliferazione della
armi nucleari, il traffico di materiale radioat-
tivo e i conseguenti pericoli legati al terrori-
smo. Lo sviluppo dell’energia nucleare,
inoltre, aumenterebbe le disuguaglianze fra
le varie nazioni, ci costringerebbe a vivere
in un mondo più fragile e lascerebbe alle
future generazioni un fardello, certamente
non gradito, di scorie radioattive. Per pro-
durre i 10 TW di energia che attualmente
vengono ottenuti dai combustibili fossili
sarebbero necessari 10.000 impianti
nucleari da 1 GW. Costruendone uno al
giorno, ci vorrebbero 27 anni: un’ipotesi
del tutto irrealistica. E anche inefficace,
dato che il consumo elettrico è meno del
20% del consumo energetico totale.
Il Sole riversa sulla Terra 120.000 TW di
radiazioni elettromagnetiche. L’energia
solare è una forma di energia primaria gra-
tuita, abbondante, inesauribile e non inqui-

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nante, ma non può essere usata come gico, conformazione e sismicità del territo- nuità dal sole. Bisogna rendersi conto che
tale: deve essere trasformata in altre forme rio, impossibilità di trovare siti adatti per il la transizione sarà lenta anzitutto per moti-
di energia con diverse tecnologie, alcune deposito delle scorie) e, viceversa, auspi- vi tecnici ed economici: il costo dei com-
delle quali sono semplici e ormai mature, cabile lo sviluppo dell’energia solare (alta bustibili fossili rimane relativamente basso,
altre più sofisticate e ancora in corso di stu- intensità dell’insolazione, investimenti eco- ci sono ancora considerevoli riserve dispo-
dio. Per produrre 10 TW di energia elettri- nomici diffusi). In ogni caso dobbiamo nibili e c’è una complessa struttura opera-
ca, occorrerebbe raccogliere e convertire ricordare che ogni attività umana, compre- tiva di miniere, pozzi, oleodotti, gasdotti,
col 10% di efficienza l’energia solare che so l’uso dell’energia solare, richiede il con- petroliere, raffinerie e veicoli che non sarà
cade sullo 0,08% della superficie terrestre. sumo di risorse (superficie terrestre, acqua, semplice sostituire anche per gli interessi
Essendo una forma di energia non concen- minerali, metalli, ecc.) e deve essere chiaro economici connessi. La transizione sarà
trata e diffusa su tutta la Terra, l’energia che più risorse si consumano oggi, meno lenta anche per motivi politici e sociali: ci
solare e è sostanzialmente innocua, si pre- ne resteranno domani. Quindi ogni tipo di vorrà molto tempo, infatti, prima che l’opi-
sta difficilmente per usi militari, non favori- crescita, anche quella economica, ha un nione pubblica prenda coscienza dei danni
sce lo spreco, è adatta a ridurre le di- limite, contrariamente al pensiero che ispi- causati dall’uso dei combustibili fossili e
suguaglianze, il suo uso non lascia indesi- ra gli economisti di stretta osservanza prima che i governi, una volta considerati i
derate eredità alle future generazioni. ultraliberista. costi sanitari ed economici indiretti che
Per quanto riguarda il nostro Paese, a tutti ricadono sulla società in seguito all’uso
i problemi sopra elencati si aggiungono La transizione energetica dell’energia (le cosiddette esternalità),
alcune caratteristiche specifiche che ren- Per assicurare un futuro all’umanità è dun- intervengano con opportune politiche di
dono oggettivamente inopportuna la que necessario svincolarsi progressiva- incentivi e disincentivi. Approfittando del
costruzione di impianti nucleari (grande mente dall’uso dei combustibili fossili ed tempo disponibile, prima che siano causa-
densità di popolazione, dissesto idrogeolo- utilizzare l’energia che ci viene con conti- ti danni irreparabili all’ambiente e prima che

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si giunga ad una crisi energetica a causa cittadino italiano riducesse di appena il


della diminuzione delle risorse tra- 10% il suo consumo di energia elettrica per
dizionali, è necessario eliminare gli evitare qualsiasi pericolo di black out. Ma il
sprechi, migliorare l’efficienza nel- risparmio energetico, che le persone
l’uso dell’energia e procedere allo accetterebbero volentieri di praticare se
sviluppo di tecnologie basate sull’e- fossero invitate a farlo con motivazioni sen-
nergia solare e le altre fonti rinnovabi- sate da persone in cui hanno fiducia,
li. Contestualmente ad un vasto piano ovviamente non piace a chi ha interesse
di ricerca e sviluppo, è però necessa- ad importare, a vendere e a distribuire
ria un’opera efficace in campo sociale l’energia. Il risparmio energetico è un
e politico per frenare gli aspetti più aper- termine che sembra censurato nei
tamente consumistici dello stile di vita mezzi di comunicazione di massa.
dei Paesi sviluppati e anche per demolire Noi cittadini dei Paesi ricchi, abituati
alcuni tabù degli economisti, primo fra ad avere decine di “schiavi energetici”
tutti quello della necessità di un continuo al nostro servizio che ci permettono
aumento del prodotto interno lordo (PIL), di vivere senza fatica nella comodità
che in ultima analisi significa un continuo e nel lusso, non dobbiamo illuderci
aumento nel consumo delle risorse e nella di poter continuare all’infinito in
produzione di rifiuti. questa condizione di privilegio. I
L’umanità, quindi, dovrà gradualmente nostri “schiavi energetici” non
abbandonare l’uso dell’energia “densa” dei sono eterni, causano danni e,
combustibili fossili ed abituarsi a quello del- zonte, soprattutto, non saranno loro a risolvere i
l’energia “diluita” che ci arriva dal Sole. il fattore più importante è il problemi dell’umanità. Se continueremo ad
Questo comporterà presumibilmente un risparmio energetico, un concetto che usarli rinunciando ad esercitare le doti più
mutamento sostanziale nello stile di vita. deve essere ben spiegato a tutti i cittadini alte che caratterizzano l’uomo, l’intelligen-
Dovremo abituarci a consumare meno dei Paesi sviluppati e deve diventare il za e lo spirito di fratellanza, diventeremo (in
energia, particolarmente nel settore dei tra- primo impegno di coloro che hanno parte lo siamo già) loro schiavi e andremo
sporti, ma saremo più liberi, perché l’ener- responsabilità amministrative. Non si può incontro a crescenti problemi ambientali e
gia non sarà più localizzata in piccole zone certo dire che l’Italia sia all’avanguardia in sociali, sia su scala nazionale che interna-
del pianeta: sarà diffusa sui nostri tetti e questo campo. Dopo il black out farsesco zionale. L’umanità non può permettersi di
nelle nostre campagne, non sarà più pos- del 28 settembre 2003, e anche più recen- continuare a rinviare sine die scelte corag-
seduta da poche nazioni, sarà di tutti. temente, molti ministri e parlamentari giose e lungimiranti in campo energetico.
Quindi, non dovrebbe più essere motivo di hanno dichiarato che è necessaria la
guerre e obiettivo di atti terroristici. costruzione di nuove centrali, persino Per un approfondimento: “Energia Oggi e
Nel frattempo, per uscire gradualmente e nucleari. Praticamente nessuno, ha detto Domani - Prospettive, sfide, speranze” di
senza grandi traumi dalla crisi energetica che sarebbe più saggio ed efficace rispar- Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani,
ed ecologica che si affaccia al nostro oriz- miare energia. Eppure basterebbe che ogni Bononia University Press, 2004.

Energy Crisis: Challenges and Opportunities ABSTRACT


In order to guarantee a future to mankind it is necessary to progressively replace fossil fuels with solar energy. It is a great challenge for
several reasons related to the present organization of our society. Passing from the intensive use of fossil fuels to the use of the abundant,
inexhaustible, dilute, and cost free energy sources provided by the sun can be an opportunity to build a happier society and a more
peaceful world.

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