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Terragni, la Casa del Fascio di Como

prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 1 di 17


Giuseppe Terragni (1904- -1943) è messo alla prova con il progeFo per la Casa del Fascio di Como (1932-1936). L’edificio si
presenta come un ni#do volume bianco scandito ritmicamente in pieni e vuoM, con una composizione asimmetrica ma
equilibraMssima. L’impiego di precisi rappor# proporzionali (la pianta è quadrata, mentre ogni facciata è alta metà della
larghezza) e di marmi pregia#, associato all’assoluta sobrietà delle forme, ripropongono il senso della misura e i nobili materiali
delle an#che archite5ure del bacino del mediterraneo, senza tuFavia alcuna direFa citazione dell'anMco. All’interno, la sala per
le adunanze a doppia altezza e coperta in vetrocemento, interpreta la metafora mussoliniana del fascismo come “casa di
vetro” in cui tuV possono guardare , affermando implicitamente che il parMto, i cui uffici erano ospitaM nell'edificio, non aveva
nulla da nascondere.
Mussolini non è pienamente convinto dall'opera. Il legame tra le forme e i significaM soFesi è troppo intelle5ualis#co per poter
essere compreso dalle masse. Fonte: Libro Opera, quinto volume, Rizzoli EducaMon.

In modo parMcolare Terragni ci interessa per la capacità di collegare la memoria storica con i materiali e i linguaggi
contemporanei. La Casa del Fascio rappresenta anche il tentaMvo di trasformare il palazzo rinascimentale in una casa di vetro. Il
faFo che quest'opera somigli a molM edifici a noi contemporanei non deve farvi dimenMcare il faFo che sia stata pionieris#ca,
per l’apparente semplicità, per la cura nei de5agli e per l’uso del vetro in lastre uniche molto grandi ai limiM della capacità
produVva delle industrie.
Notate come in Terragni leggerezza e trasparenza sono sempre associate a forme geometriche riconoscibili, cartesiane. Forme
chiare e chiuse eppure smaterializzate dal bianco e dall'uso di materiali trasparen# ( ringhiere, vetro, vetrocemento) a volte
usaM come stra# sovrapposM, in cui il calcestruzzo e la pietra si limitano a fare da cornice. Trasparenze estremizzate fino al
progeFo di un’architeFura monumentale in onore di Dante Alighieri, il Danteum, in cui la sala del paradiso è un "bosco" di
colonne di vetro.

prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 2 di 17


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prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 6 di 17
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prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 8 di 17
prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 9 di 17
prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 10 di 17
prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 11 di 17
Altre ArchiteFure e altri deFagli.

Casa RusMci, Milano

prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 12 di 17


Casa per un arMsta, Milano

prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 13 di 17


Asilo Sant’Elia, Como

prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 14 di 17


Asilo Sant’Elia, Como

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Danteum (non realizzato), Roma

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Sala del Paradiso, Danteum (non realizzato), Roma

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