Invece di creare una legge che costringe le piattaforme ad avere accordi con i giganti dell'informazione e i
social media e privati, sarebbe meglio creare una legge che imponga ai colossi di pagare una tassa adeguata
in proporzione ai guadagni (spesso molto alti). Sorge speso il problema della tassazione, investendo i soldi
raccolti per finanziare il giornalismo di qualità anche se più debole.
Se il problema è il modello di business che viola la privacy in quanto sorveglia tutto, bisogna intervenire sul
modello di business scelto, senza estenderlo ai media tradizionali in modo che possano fare data- minding
anche loro.
Le realtà che producono giornalismo interessante, sono realtà piccole e indipendenti, più
coraggiose, non saranno mai sostenute dalle facciate.
Si vuole allineare la comunicazione e l'informazione di grandi industrie diverse tra loro anche a discapito dei
cittadini con media più controllati e controllabili.
Il giornalismo non è fatto per stare solo sulle piattaforme e nemmeno solo sulla carta; le piattaforme non
devono essere definite come il male del giornalismo. C'è continuo scandalo e disinformazione che si nutre
di engagement e viralità, l'interazione con contenuti che ci vengono dati a noi e a nessun altro.
Il giornale cartaceo sta sparendo, sempre più utilizzati i social e le testate online.
Abbiamo altre idee di giornalismo per farlo andare vanti in un futuro:
Giornalismo Crowd- funded, si chiede finanziamento ei lettori, l'interesse è fare l'interesse dei
lettori. Si va a costruire una comunity in cui si è alla pari tra testata e lettore.
Giornalismo individuale, ci si mette improprio. Ci si apre un canale personale su siti specifici in
cui si ha la propria e personale newsletter.
Giornalismo focalizzato sulla verifica delle affermazioni e dei fatti; viene utilizzato il fact-
checking, i fact news ecc.
FAKE NEWS E DISINFORMAZIONE
Questione Donald Trump e ban da twitter e altri social
Le fake news sono una caratteristica che si associa maggiormente ai social, l'espressione è stata inventata
dalle persone che si trovano "nella Torre" per dire come i social siano responsabili di questa nuova era della
post- verità e fakenews sulle piattaforme.
A causa della pandemia, le votazioni negli USA sono state fatte maggiormente via posta che di persona per
non creare assembramenti. Ci si è fidati di più delle istituzioni, anche se i repubblicani hanno preferito
aspettare e dubitando di loro, pensando in una manipolazione dei voti. Trump messe in giro la voce di un
complottismo sui voti postali "dovete andare al seggio quel giorno o non vinciamo".
"Fake news" è un espressione generale che non ci va a specificare il caso della notizie e come sia stata
manipolata e a che scopo; è un termine da sempre usato dai tiranni per smentire le proprie azioni.