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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ENNA “KORE”

FACOLTÀ DI SCIENZE ECONOMICHE E


GIURIDICHE - CORSO DI LAUREA IN
ECONOMIA AZIENDALE

Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche
Appunti delle lezioni

PROF. ROBERTO AGNELLO


roberto.agnello@unikore.it
Prerequisiti
Nessuno.
Propedeuticità
Economia Aziendale; Contabilità e Bilanci delle Imprese.
Obiettivi formativi
Il corso è finalizzato a illustrare, far comprendere, analizzare e approfondire insieme agli studenti il
complesso di norme di legge, principi, regolamenti e prassi operative che disciplinano la gestione
delle aziende pubbliche.
Il corso, con l’ausilio anche di casi pratici, consente agli studenti di comprendere ed apprezzare i
principi fondamentali che ispirano la mission e le attività proprie dello Stato e degli Enti Pubblici.

Risultati di apprendimento (Descrittori di Dublino):


Alla fine del corso, gli studenti dovranno aver conseguito le seguenti abilità, conoscenze e
competenze:
• Conoscenza e capacità di comprensione: della pubblica amministrazione, degli Enti da cui è
costituita e del suo funzionamento interno ed esterno in termini organizzativi, contabili e di
controllo interno.
• Conoscenza e capacità di comprensione applicate: della contabilità finanziaria e della contabilità
economico-patrimoniale e per centri di responsabilità ad essa affiancata con le novità
introdotte dalla riforma della contabilità pubblica.
• Conoscenza e capacità di comprensione applicate: del bilancio delle amministrazioni pubbliche
centrali dello Stato, dei documenti da cui è composto e delle modalità di redazione e
approvazione.
• Conoscenza e capacità di comprensione applicate: del bilancio delle amministrazioni pubbliche
regionali e comunali, dei documenti da cui sono composti e delle modalità di redazione e
approvazione.
• Conoscenza e capacità di comprensione applicate: della Corte dei Conti, del suo ruolo e della
sua utilità al fine di un corretto andamento degli aspetti amministrativi e contabili degli Enti
pubblici.
• Conoscenza e capacità di comprensione applicate: delle Aziende del Sevizio Sanitario
Regionale e delle novità introdotte dalla recente normativa in materia di sistemi di
controllo interno.
• Autonomia di giudizio: capacità di individuare, leggere e comprendere con spirito critico
l’insieme dei documenti contabili, di programmazione e controllo degli enti e delle aziende
pubbliche.
• Abilità comunicative: abilità di comunicare in modo efficace e di argomentare in modo critico
l’insieme di informazioni, idee, problemi e soluzioni inerenti al campo di studi di contabilità
e bilancio delle aziende pubbliche, sia nei confronti di interlocutori esperti che di un
pubblico non specializzato.
• Capacità di apprendere: capacità di apprendere i temi inerenti la contabilità e il bilancio delle
aziende pubbliche ad un livello che contribuisca ad ottenere uno sbocco occupazionale
presso le pubbliche amministrazioni o aziende pubbliche e/o ad intraprendere studi
successivi di secondo livello con un alto grado di autonomia.
Contenuti del corso
§ La Pubblica Amministrazione e le fonti e soggetti della contabilità pubblica (3 ore).
§ La contabilità finanziaria e i profili generali dei bilanci dello Stato (3 ore).
§ Decisione, struttura ed esecuzione dei documenti di programmazione e del bilancio dello
Stato (6 ore).
§ La gestione di Tesoreria (1 ora).
§ Il rendiconto generale dello Stato (2 ore).
§ L’armonizzazione contabile delle Regioni degli Enti locali e dei loro organismi (6 ore).
§ Il gruppo dell’amministrazione pubblica locale e il suo bilancio consolidato (2 ore)
§ Il sistema dei controlli degli enti territoriali (1 ora)
§ Il piano degli indicatori e dei risultati di bilancio degli enti locali per il controllo di gestione
(2 ore)
§ La gestione patrimoniale (2 ore).
§ I contratti della pubblica amministrazione (2 ore).
§ La corte dei conti e il giudizio di parificazione (3 ore)
§ Contabilità e Bilanci delle Aziende del Servizio Sanitario (3 ora)
Testi adottati
Testi principali:
• “Manuale di Contabilità di Stato e degli Enti Pubblici” – Gianni De Luca - Edizioni giuridiche
Simone.
• “L’armonizzazione contabile delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi” – Marcella
Mulazzani – Maggioli Editore

Materiale didattico a disposizione degli studenti:


Al fine di facilitare lo studio da parte degli studenti il docente provvederà a fornire, nel corso delle
lezioni, il materiale di studio e/o altro materiale di approfondimento. Il materiale didattico,
comprensivo degli “Appunti delle lezioni” (slide proiettate in aula dal docente), sarà reso
disponibile di volta in volta.

Modalità di accertamento delle competenze


La valutazione dell’apprendimento degli studenti si baserà su un colloquio orale avente ad oggetto
l’insieme degli argomenti previsti nel contenuto del corso. Nel corso del colloquio orale il docente
farà sempre delle domande sui temi oggetto del materiale didattico (appunti delle lezioni) messo a
disposizione degli studenti.
Inoltre, si precisa che la valutazione finale - espressa in trentesimi - verrà assegnata valutando il
complesso delle seguenti caratteristiche che lo studente dovrà dimostrare di possedere durante il
colloquio: conoscenza dei temi di attualità che hanno implicazioni sulla contabilità e bilancio delle
aziende pubbliche; utilizzo di un linguaggio tecnico adeguato; pertinenza delle risposte rispetto alle
domande poste dalla commissione; visione complessiva della disciplina e capacità di raccordo tra
le differenti parti costituenti il programma; capacità di applicare le conoscenze acquisite ad esempi
pratici dedotti da realtà della pubblica amministrazione.
Non è prevista la realizzazione di alcuna prova scritta.
Prof. Roberto Agnello

CONTABILITÀ E BILANCI DELLE AZIENDE PUBBLICHE

Università degli Studi di Enna “Kore”


Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche

DOCENTE - PROF. ROBERTO AGNELLO

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

16/6/2016 3483354706_ae4969a738_ .j g (800 450)

Progetto didattico/formativo di
Contabilità̀ e Bilancio delle Aziende Pubbliche
Il «perché»…
Un insegnamento indispensabile per conoscere e comprendere
l’assetto della pubblica amministrazione con specifico riferimento
ai sistemi amministrativi, contabili, gestionali e di controllo.

Il «come» …
§ seguendo le lezioni, con il supporto degli appunti messi a
disposizione dal docente e approfondendo gli argomenti nei testi
consigliati.
§ sostenendo le prove di auto valutazioni della preparazione:

John F. Kennedy
Testi consigliati
Non chiedete cosa il vostro § https://www.unikore.it/index.php/economia-aziendale-attivita-didattiche/dspense-e-altri-
paese può fare per voi, ma documenti-condivisi
piuttosto chiedetevi cosa § Testo base: “Manuale di contabilità di stato e degli enti pubblici” – Edizioni giuridiche
voi potete fare per il vostro Simone.
paese. § Approfondimenti: “L’armonizzazione contabile delle regioni, degli enti locali e dei loro
organismi” - Marcella Mulazzani – Maggioli Editore
h ://d12d c a d7b .cl df n .ne /f m a/lemm n/media/image / le /0568/5bdf/-e96/1-4c/07-b/e50-/f7c9/363f/7070/ anda d/3483354706_ae4969a738_ .j g?1434617252 1/1

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 1


Prof. Roberto Agnello

APPANTI LEZIONI N.1

«LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE»

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Per amministrazione pubblica si intende la cura degli interessi collettivi, posta in


essere nell'ambito dei criteri dei limiti predeterminati della legge.

ll legislatore ordinario non offre Cura degli interessi


una definizione generale di pubblica pubblici
amministrazione, ma indica le figure
Soddisfare
soggettive, per le quali trovano l'insieme delle
Impiegare le
condizioni di vita
applicazione norme risorse
che favoriscano
economiche
benessere e
sull’organizzazione, sull’impiego, su pubbliche
progresso umano
di tutti i cittadini
procedimenti, sui contratti, sulla spesa,
sulla responsabilità, sulla giurisdizione.
Cosa…
Chi, come,
Mandato Dove…
quando e
istituzionale perché… Analisi di contesto
fissato nelle interno ed esterno
norme Priorità politiche
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 2


Prof. Roberto Agnello

amministrazioni dello stato

istituzioni e scuole

aziende/amm.ni statali autonome

regioni, provincie, città metropolitane, comuni…

istituzioni universitarie
FIGURE
SOGGETTIVE istituti autonomi case popolari
DELLA
camere di commercio e loro associazioni
P.A.
enti pubblici non economici

aziende del servizio sanitario nazionale

agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche


amministrazioni -ARAN

agenzie fiscali
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

TITOLO III - IL GOVERNO


Sez. II “La Pubblica Amministrazione”
§ L’art. 97

ü Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con

l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio


dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico
(20.04.2012).
ü I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di

legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e


l’imparzialità dell’amministrazione.
I principi ü Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di
costituzionali che competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei
informano la
pubblica funzionari.
amministrazione ü Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede

mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.


Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 3


Prof. Roberto Agnello

TITOLO III - IL GOVERNO


Sez. II “La Pubblica Amministrazione”
§ L’art. 98

ü I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.

ü Se sono membri del Parlamento, non possono conseguire

promozioni se non per anzianità.


ü Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto
d’iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di
carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i
rappresentanti diplomatici e consolari all’estero.
I principi
costituzionali che
informano la
pubblica
amministrazione

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

I principi costituzionali che informano la pubblica


amministrazione

ì LEGALITÀ ì PAREGGIO DI BILANCIO


L’attività amministrativa pubblica trovare il Le pubbliche amministrazioni, in
proprio fondamento e opera sempre nei coerenza con l’ordinamento della
limiti e sulla base di una legge ed in Unione Europea, assicurano l’equilibrio
conformità di una disciplina sostanziale dei bilanci e la sostenibilità del debito
posta dalla legge. pubblico.

ì IMPARZIALITÀ ì BUON ANDAMENTO


L’amministrazione pubblica ha il dovere di Affinché sia rispettato il buon andamento
non discriminare la posizione dei soggetti gli enti della P.A., nello svolgimento della
coinvolti dalla sua azione e di non abusare propria attività, devono uniformarsi ai
della propria posizione quando entra in parametri di: economicità, efficienza ed
contatto con soggetti terzi. efficacia.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 4


Prof. Roberto Agnello

I principi costituzionali che informano la pubblica


amministrazione

ì SUSSIDIARIETÀ, LEALE ì PUBBLICITÀ E


COLLABORAZIONE E TRASPARENZA
RESPONSABILITÀ
§ Trasparenza: immediata e facile
§ Sussidiarietà: le funzioni amministrative
controllabilità di tutti i momenti e di
devono essere allocate il più vicino al tutti i passaggi in cui si esplica l’azione
cittadino, in funzione a dimensione e amministrativa.
potenzialità dell’ente territoriale.
§ Pubblicità: rispetto delle regole per
§ Leale collaborazione: nei rapporti fra rendere conoscibili ai cittadini di atti
amministrazioni pubbliche. e provvedimenti della P.A.

§ Responsabilità: degli atti compiuti


secondo le leggi civili, penali e amm.ve.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Attività della pubblica amministrazione

ATTIVITÀ E PROCEDIMENTI
ü La P.A. compie azioni dirette alla cura degli interessi pubblici ad essa affidati per legge e nei
limiti della liceità. La P.A. persegue i suo fini attraverso meri atti amministrativi, con
rilevanza solo interna e provvedimenti amministrativi che incidono nelle situazioni
giuridiche dei privati.

LIMITI DI DISCREZIONALITÀ
La P.A., per soddisfare l’interesse pubblico e per il perseguimento del proprio fine istituzionale,
ha facoltà di scelta fra più comportamenti giuridicamente leciti ma sempre nel rispetto
dei seguenti limiti:
ü Interesse pubblico, concreto, obiettivo e collettivo.
ü Fine rispondente alla causa del potere.
ü Logica, imparzialità e ragionevolezza.
ü Esatta e completa informazione.
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 5


Prof. Roberto Agnello

Attività della pubblica amministrazione

FUNZIONE D’INDIRIZZO
Agli organi di governo è attribuita la funzione di indirizzo politico-amministrativo che consiste
nella:
ü definizione degli obiettivi e programmi da attuare;
ü adozione di atti e provvedimenti politici;
ü verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli
indirizzi impartiti.

FUNZIONE AMMINISTRATIVO - GESTIONALE


Ai dirigenti spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che
impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e
amministrativa mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane,
strumentali e di controllo.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 6


Prof. Roberto Agnello

Articolazione della pubblica amministrazione centrale ì


L’ORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI
I ministeri costituiscono la struttura tradizionale dell’amministrazione dello Stato.
Dipendono dal ministro, che è al tempo stesso organo politico e vertice del dicastero.

Denominazione
1. Affari esteri 8. Ambiente e tutela del territorio e del mare
2. Interno 9. Infrastrutture e traporti
3. Giustizia 10. Lavoro e politiche sociali
4. Difesa 11. Salute
5. Economia e Finanze 12. Istruzione, università e ricerca
6. Sviluppo economico 13. Beni e attività culturali
7 .Politiche agricole, alimentari e forestali

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

13/9/2016 facciata_B.png (480 360)

Il MEF svolge le funzioni e i compiti spettanti allo Stato


in materia di politica economica-finanziaria, di
bilancio e di politica tributaria.

Il MEF svolge, inoltre, tutte le attività dirette:

ü al coordinamento della spesa pubblica e verifica dei


suoi andamenti,

ü di programmazione degli investimenti pubblici,

AMMINISTRAZIONE ü di controllo e vigilanza sulle gestioni finanziarie


FINANZIARIA pubbliche,
MEF - Ministero
ü di gestione del debito pubblico e delle
dell’Economia e delle
partecipazioni azionarie dello Stato.
Finanze

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http:// .mef.gov.it/ministero/struttura/img/facciata_B.png 1/1

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 7


Prof. Roberto Agnello

13/9/2016 facciata_B.png (480 360)

Funzioni e compiti

ì Formula le linee di programmazione economica-


finanziaria e coordina gli interventi di finanza pubblica
considerati i vincoli di convergenza e di stabilità definiti
dalla UE.

ì Elabora le previsioni economiche e finanziarie e


controlla gli andamenti generali delle spese e delle
entrate.

ì Predispone i conti finanziari ed economici delle


amministrazioni pubbliche, gestisce le fasi del bilancio
AMMINISTRAZIONE
dello Stato e valuta gli effetti delle politiche e delle
FINANZIARIA normative in materia economico-fiscale.
MEF - Ministero ì Redige i documenti di finanza pubblica.
dell’Economia e delle
Finanze ì Gestisce le partecipazioni azionarie dello stato.

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http:// .mef.gov.it/ministero/struttura/img/facciata_B.png 1/1

Organizzazione

Il Ministero è articolato nei seguenti dipartimenti:


ì Dipartimento del Tesoro
ì Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato
ì Dipartimento delle Finanze
ì Dipartimento dell'Amministrazione Generale, del
Personale e dei Servizi

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Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 8


Prof. Roberto Agnello

Dotazione organica al 01.01.2018

4 b. ANALISI DEL CONTESTO INTERNO

Bilancio di competenza
ORGANIZZAZIONE, IVI COMPRESA L’ARTICOLAZIONE TERRITORIALE

Il MEF negli ultimi anni ha subito numerosi e diversi interventi di revisione organizzativa (ai
sensi di quanto previsto dal DL n. 95/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135/2012 e
dall’art. 21 del DL n. 90/2014, convertito dalla legge n. 114/2014); questi interventi hanno
determinato l’attuale articolazione delle relative strutture, di seguito rappresentate attraverso una
descrizione sintetica e in un organigramma analitico.

1. IlProf.Dipartimento
Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"
del Tesoro è articolato in otto direzioni generali e sette uffici di staff che
riferiscono direttamente al Direttore generale del tesoro. A questi si aggiunge il Consiglio
tecnico scientifico degli esperti, che opera presso il Dipartimento con compiti di elaborazione,
analisi e studio nelle materie di competenza dello stesso Dipartimento, come rappresentato nel
sottostante organigramma.

Direttore Generale del Tesoro

Dirigente generale con


incarico di consulenza studio e Consiglio Tecnico Scientifico
ricerca degli Esperti

Consulenza
studio e UCSDGT UPSCG UCID UCADGT UCRE URDAG UIC
ricerca

Direzione I Direzione II Direzione III Direzione IV Direzione V Direzione VI Direzione VII Direzione VIII
(VII Uffici) (XI Uffici) (X Uffici) (VIII Uffici) (VIII Uffici) (IX Uffici) (V Uffici) (IV Uffici)

Fonte: Portale MEF

Dipartimento del Tesoro


Fornisce il supporto tecnico all’elaborazione e all’attuazione delle scelte di politica
economica e finanziaria del Governo, in ambito nazionale e internazionale.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 9

31
Prof. Roberto Agnello
2. Il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato è ordinato, a livello centrale, in 10
direzioni generali (9 Ispettorati generali e il Servizio studi dipartimentale) e 13 Uffici centrali del
bilancio (UCB) presso le amministrazioni dei Ministeri (con portafoglio) e a livello territoriale
con le Ragionerie territoriali dello stato (RTS) come rappresentato nel sottostante
organigramma.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO

Ragioneria Generale dello Stato


Funzioni ed uffci di
Uffici Centrali del
Ragionerie territoriali diretta collaborazione
Ispettorati Generali Bilancio presso i
dello Stato con il Ragioniere
ministeri
Generale dello Stato

IGF IGB
Finanza Bilancio

IGOP
Ordinamenti del IGAE
personale e analisi dei Affari economici
costi del lavoro pubblico
Garantisce la corretta
IGEPA IGRUE programmazione e la rigorosa
Finanza delle pubbliche
amministrazioni
Rapporti finanziari con
l'Unione europea
gestione delle risorse pubbliche

IGICS
IGESPES
Informatizzazione della
Spesa sociale
contabilità dello Stato

3. Il Dipartim
3 mento delle e Finanze è composto,, a livello ce entrale, da sei direzion ni generali e, e a livello
IGECOFIP
territoria
Contabilità e finanza le, dalle Coommissioni
SESD
tributarie provinciali e regiona li. Gli Uffic ci di Segret eria delle
Servizio studi
pubblica
Commiss ioni tributaarie coadiuvvano e supp portano i coollegi giudica anti nell'atttività di preparazione
Prof. dell'udien
Roberto
Fonte: Portale
nza. Sono presenti
Agnello
MEF
p a livello provvinciale inAppunti
ogni
o di "Contabilità
capolu
uogo didellepro
e Bilanci ovincia
Aziende (Com
Pubbliche" mmissioni
tributarie e provinciali) e a livello o regionale in ogni cap poluogo di regione
r (Co ommissioni tributarie
regionali)).territoriali
Le Ragionerie Alcune co ommissioni tributarieorganicamente
dello Stato dipendono regionali hannno sedi disstaccate.
e funzionalmente dal
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e provvedono, a livello regionale,
interregionale e interprovinciale, alle attività in materia di monitoraggio degli andamenti di
finanza pubblica con riferimento alle realtà istituzionali presenti nel territorio, anche dal punto
di vista dei processi di federalismo amministrativo. Inoltre esercitano nei confronti degli organi
decentrati e degli uffici periferici delle amministrazioni dello Stato il controllo di regolarità
amministrativo-contabile su tutti gli atti dai qualiDirettore
derivino effetti finanziari per il bilancio dello
Svolge l’attività e Generale dellee Finanze
Dipartimento delle Finanze

Stato, e la vigilanza su enti, uffici e gestioni a carattere locale.


d’indirizzo,
coordinamento e
controllo del sistema Guardia di Finanza:
della fiscalità. Ufficiale di
Dire
ezione generale
in
e con
ncarico di studiio
collegamento
32

D
Direzione studi e Dire
ezione legislazione
erche economiche
rice utaria e federalismo
tribu
fiscali fiscale

Dirrezione agenzie
e ed Direzione relazio
oni
e della fiscalittà
enti internazionali

Direzione sistem
D ma
Dire
ezione della giusstizia
in
nformativo dellla
tributaria
fiscalità

Com
mmissioni tributarie
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"
Fonte: Po
ortale MEF

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 10


Prof. Roberto Agnello
4 Il Dipartim
4. mento dell’Amministra
azione Gene
erale, del Pe
ersonale e dei
d Servizi ((DAG) è com
mposto da
5 direzion ni generali, nel suo am
mbito operano altresì ill Comitato unico di garanzia, il Co
omitato di
verifica per
p le cause e di servizio, la Commisssione meddica superioore e le Com
mmissioni mediche
m di
verifica.

Capo
Dipartimento

Prograammazione e
Servizio
Struttura tecnicca
Coord
dinamento e
segrete
eria del Capo
Analisi dei proce
essi con
ntrollo di Consulenza
Rela
Stu
udio
azionie sindacali
Ricerca
O.I.V. e comunicazion ne gestione e
giuridico legale
o
Ispettivo Dipa
artimento
dipartimentale

Direzione per la
razionalizzazion ne
Direzzione dei Direzio
one della
d
degli immobili, de egli Direzione del Direzione dei
sistemi informativi comun nicazione
acquisti, della personale o
servizi del tesoro
e dell'in
nnovazione istituzionale
logistica e gli afffari (XIII Uffici) (XI Uffici)
generali (IX
X Uffici) (V Uffici)
U
(X Uffici)

Fonte: Po
ortale MEF

Dipartimento dell’amministrazione generale


5 Gabinetto
5. o ed uffici di
d diretta coollaborazion
ne del Minisstro
Tale
Cura l’erogazione di servizi rivolti funge
stru
uttura che suupporta il M
Ministro e da raaccordo
all’interno con
n l'amminis
del Ministero per strazione
il suo è articolata
secondo il
i seguente organigram mma:
efficiente funzionamento.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Prof. Roberto Agnello


Ministero dell Economia e delle Finan e
Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Società direttamente partecipate


68,25% 53,28% 23,59% 4,34% (a) 30,20% 29,26% (b)

Società
quotate

100% 82,77% 100% 99,56% 100%

Società con strumenti


finanziari
Fonte: Po quotati
ortale MEF

39,28% 100% 34 100% 100% 90% 100%

Società
non quotate

100% 100% 100% 59,05% 100%

100% 100% 88,80% 100% 50% (c) 100%

a CDP detiene una partecipazione del 25,76% b CDP detiene una partecipazione del 35,00% c detiene il 28,23% di STMicroelectronics

Gennaio 2020

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 11


Prof. Roberto Agnello

MEF - Le Agenzie Fiscali

Agenzia delle Entrate - Agenzia del Demanio - Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli

ì Svolgono funzioni tecnico-operative al servizio del Ministero al fine di fornire


informazioni e assistenza ai contribuenti.

ì Godono di piena autonomia sia in materia di bilancio che in materia di organizzazione


della propria struttura.

ì Il loro rapporto con il MEF è stabilito in apposite convenzioni che ne regolano le


modalità d’intervento (servizi, obiettivi e risorse).

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Agenzia delle entrate

Ha competenza in materia di entrate tributarie e diritti erariali, in merito alle quali si


occupa delle funzioni relative alla gestione, all'accertamento e al contenzioso. Assicura
assistenza ai contribuenti e coordina i controlli diretti a contrastare gli inadempimenti e
l’evasione fiscale.

Funzioni
§ Amministrare e riscuotere tributi diretti, iva e imposte.
§ Fornire supporto alle attività del Ministero e collaborazione con le altre Agenzie fiscali.
§ Semplificare i rapporti con i cittadini
§ Gestire i contenziosi erariali.

Organizzazione
Articolata in direzioni centrali e direzioni territoriali.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 12


Prof. Roberto Agnello

Agenzia del demanio

Si occupa della gestione, razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio


immobiliare dello Stato, oltre che dell’amministrazione dei beni confiscati alla
criminalità organizzata. Provvede ai fabbisogni allocativi delle Pubbliche
Amministrazioni e valuta la congruità dei prezzi di acquisto degli immobili o dei
canoni di locazione.

Funzioni
§ Tutelare l’integrità e la corretta utilizzazione dei beni immobiliari pubblici
§ Garantire redditività e interventi diretti alla loro valorizzazione
§ Coordinare le opere di manutenzione su tutti gli immobili in uso alle
Amministrazioni dello Stato
§ Perseguire il loro efficientamento energetico
§ Gestire beni mobili e immobili e aziende confiscati alla criminalità organizzata

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Agenzia delle dogane e dei monopoli

L'Agenzia in veste di autorità doganale esercita attività di controllo, accertamento e verifica sulla
circolazione delle merci ed è responsabile della riscossione di IVA e dazi generati dagli scambi
internazionali. In veste di Amministrazione dei monopoli è garante della legalità e della sicurezza in
materia di gioco e svolge funzioni di controllo sulla produzione e vendita dei tabacchi al fine di
assicurare il regolare afflusso delle imposte.

Funzioni
§ Gestire i servizi doganali
§ Contrastare l’evasione tributaria e gli illeciti extra tributari
§ Regolare il comparto del gioco pubblico
§ Contrastare fenomeni illegali legato al gioco
§ Riscuotere le accise relative al comparto tabacchi
§ Vigilare sulla loro conformità alla normativa nazionale e comunitaria
Organizzazione
Si articola nell'Area dogane e nell’area monopoli.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 13


Prof. Roberto Agnello

I comitati sono organi collegiali composti da ministri,


esperti e rappresentanti delle amministrazioni, istituiti per
svolgere funzioni istruttorie e di consulenza per
determinate materie.

A supporto del MEF, operano le seguenti strutture:

ì Comitato Permanente di Consulenza Globale


e di Garanzia per le Privatizzazioni

ì CICR - Comitato Interministeriale per il


Credito ed il Risparmio

AMMINISTRAZIONE ì CIPE - Comitato Interministeriale per la


FINANZIARIA Programmazione Economica
I Comitati
ì CPC - Comitato per i principi contabili

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MEF – I Comitati

Comitato Permanente di Consulenza Globale e di Garanzia per le Privatizzazioni

Il Comitato ha il compito di assistere il Ministero nell’attuazione del programma di


dismissioni di partecipazioni dello Stato. E’ composto dal Direttore Generale del
Tesoro, che lo presiede, e da quattro esperti scelti secondo il criterio della riconosciuta
indipendenza e della notoria esperienza. I componenti restano in carica per tre anni e
possono essere rieletti.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 14


Prof. Roberto Agnello

MEF – I Comitati

Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio

Il Comitato (CICR) è presieduto dal ministro dell’Economia e Finanze ed ha il compito di


vigilare in materia di credito e tutela del risparmio e di deliberare nelle materie di sua
competenza. La Segreteria del CICR è un organo di collegamento del Comitato con la Banca
d’Italia: ha il compito di supportare il Segretario, Direttore Generale del Tesoro, e di coordinare
l’istruttoria dei procedimenti di autorizzazione dei prestiti obbligazionari regionali, curando i
rapporti con gli uffici ministeriali competenti.

Compiti e funzioni
Il CICR regolamenta l'attività delle banche e degli intermediari finanziari, stabilisce i criteri che
regolano l'attività di vigilanza della Banca d'Italia su proposta della stessa Banca d'Italia. Delibera,
inoltre, sulla trasparenza delle condizioni contenute nei contratti per i servizi bancari e
finanziari, sempre su proposta della Banca d'Italia d'intesa con la Consob.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

MEF – I Comitati

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica

l Comitato (CIPE) svolge funzioni di coordinamento in materia di programmazione


politica economica. E’ un organo collegiale del Governo presieduto dal Presidente del
Consiglio dei Ministri e composto dai c.d. Ministri economici tra cui il ministro
dell’Economia e Finanze che né vicepresidente. Il CIPE definisce le linee di politica
economica e individua indirizzi e obiettivi per lo sviluppo economico e sociale,
delineando le azioni necessarie per il conseguimento degli obiettivi prefissati.

Compiti e funzioni
esaminare la situazione socio-economica generale al fine di adottare provvedimenti
congiunturali, assegnare le risorse finanziarie a programmi e progetti di sviluppo
approvare le principali iniziative di investimento pubblico

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Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 15


Prof. Roberto Agnello

MEF – I Comitati

Comitato permanente per il coordinamento delle attività in materia di finanza pubblica

Il Comitato funge da raccordo e coordinamento delle attività e delle metodologie e di


integrazione dei flussi informativi, sulla base della piena condivisione e messa a disposizione
da parte di ciascun Dipartimento dei dati relativi ai flussi di finanza pubblica.

Organizzazione
Il Comitato è presieduto dal Ministro ed è composto dal Vice Ministro delegato per la
materia tributaria e fiscale, dal Sottosegretario delegato a seguire la formazione e l'esame
parlamentare dei disegni di legge di bilancio e di stabilità e dai capi Dipartimento del
Ministero. Il supporto tecnico è assicurato dalla Ragioneria generale dello Stato.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

MEF – I Comitati

Comitato permanente di indirizzo e coordinamento della fiscalità

l Ministro emana specifiche direttive ai Dipartimenti per garantire il pieno accesso


informatico alle basi dati necessarie ai fini della predisposizione dei documenti di finanza
pubblica e di previsione macroeconomica.

Organizzazione
Il Comitato è presieduto dal Ministro o dal Vice Ministro delegato per la materia tributaria
e fiscale. E’ composto in via permanente dal Direttore generale delle finanze, che lo
presiede in assenza del Ministro o del Vice Ministro, e dai direttori delle Agenzie fiscali, dal
Rettore della Scuola superiore dell'economia e delle finanze, dal Comandante generale
della Guardia di finanza e da altri soggetti e organismi operanti nel settore fiscale. Il
supporto tecnico alle attività del Comitato è assicurato dal Dipartimento delle Finanze.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 16


Prof. Roberto Agnello

MEF – Le Commissioni

Commissione tecnica per i fabbisogni COPAFF


standard
La Commissione tecnica paritetica per
La Commissione tecnica per i fabbisogni l’attuazione del federalismo fiscale (COPAFF)
standard viene istituita per analizzare e nasce per fornire al Governo dati quantitativi
condivisi delle basi informative finanziarie,
valutare le attività, le metodologie e le economiche e tributarie, e promuovere la
elaborazioni relative alla determinazione realizzazione delle rilevazioni e delle attività
dei fabbisogni standard. necessarie per soddisfare gli eventuali ulteriori
fabbisogni informativi e svolge attività consultiva
Contestualmente viene soppressa la per il riordino dell'ordinamento finanziario di
Commissione tecnica paritetica per comuni, province, città metropolitane e regioni e
delle relazioni finanziarie intergovernative. I suoi
l’attuazione del federalismo fiscale gruppi di lavoro sono composti da tecnici ed
(COPAFF) esperti provenienti dal mondo accademico e
istituzionali.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

ì Creata nel 1850 come istituto destinato a ricevere i


depositi quale “luogo di fede pubblica”, CDP ha visto il
suo ruolo cambiare nel tempo, assumendo, nell’ultimo
decennio, una funzione centrale nelle politiche industriali
dell’Italia.
ì Da istituto nato a supporto dell’economia pubblica
italiana, prevalentemente con il finanziamento degli Enti
pubblici, CDP ha allargato il suo perimetro di
azione, fino a raggiungere il settore privato,
operando sempre in un’ottica di sviluppo di medio-lungo
termine.
ì I ruoli che CDP può̀ ricoprire sono molteplici, dal
finanziatore ad anchor investor, puntando a
strumenti sempre più̀ flessibili per adattarsi alle
CASSA DEPOSITI E esigenze degli investimenti.
PRESTITI ì Gli strumenti utilizzati vanno dall’erogazione di
credito per gli investimenti pubblici per le
Società per azioni a controllo infrastrutture e per il sostegno delle imprese,
pubblico. Azionista di sempre in chiave anticiclica e con ottica di medio-lungo
maggioranza è il MEF termine, agli investimenti in capitale di rischio e nel
Real Estate.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 17


CDP, Istituto Nazionale di Promozione,
svolge il suo ruolo istituzionale a sostegno
Prof. Roberto Agnello
dell’economia italiana, operando secondo
criteri di sostenibilità e di interesse pubblico

Creata nel 1850 come istituto destinato a ricevere i depositi CDP ha ampliato il suo perimetro d’azione, fino a raggiungere
quale “luogo di fede pubblica”, CDP ha visto il suo ruolo cam- il settore privato, operando sempre in un’ottica di sviluppo di
biare nel tempo, assumendo, nell’ultimo decennio, una fun- medio-lungo termine.
zione centrale nelle politiche industriali dell’Italia.
I ruoli che CDP può ricoprire sono molteplici, dal finanziatore
Da istituto nato a supporto dell’economia pubblica italiana, ad anchor investor, puntando a strumenti sempre più innova-
prevalentemente con il finanziamento degli Enti pubblici, tivi e flessibili per adattarsi alle esigenze degli investimenti.

SpA

Nasce a Torino CDP diventa CDP acquisisce Privatizzazione CDP viene Ampliamento
la Cassa Direzione una propria di CDP, che assoggettata della missione il
depositi e Generale del personalità diventa S.p.A., e al regime verso PMI,
prestiti Tesoro giuridica sviluppo delle di Riserva Export e Social
Nascono Nascono infrastrutture Obbligatoria housing
Nuovo approccio
i Libretti di i Buoni operativo di CDP
risparmio postale Fruttiferi

Eventi storici
Il Gruppo CDP, ruolo e missione 9
1850 1857 1875 1898 1924 1983 2003 2005 2006 2007 2009 2010 2011
AMPLIAMENTO
Fasi storiche PRIVATIZZAZIONE E SVILUPPO
FOCUS ESCLUSIVO SUGLI ENTI PUBBLICI DELLA MISSIONE TRASFOR
SEGMENTO INFRASTRUTTURE
VERSO LE IMPRESE

Fondo European
Enti pubblici Prestiti
Investimento Energy Inve
e territorio agli Enti
per l’Abitare (FIA) Efficiency Va
locali
SET TORI DI INTERVENTO

Fund (EEEF)

CASSA DEPOSITI E PRESTITI


gli investimenti pubblici, per le infrastrutture e per il soste-
Infrastrutture
SPA
Gli strumenti utilizzati vanno dall’erogazione di credito per è offrire anche alle imprese italiane un sistema di sostegno
integrato, una Gestione
“one-door” per soddisfare tutte le esigenze
ordinaria
Fondo F2i
Fondo
Marguerite
Inframed
Infrastructure
gno delle imprese, sempre in chiave anticiclica e con ottica di connesse all’export e all’internazionalizzazione. Fund
CDP, Istituto
medio-lungo Nazionale
termine, di Promozione,
agli investimenti svolgee il suo ruolo istituzionale a sostegno
in capitale di rischio
Fondo Italiano Fondo A
dell’economia
nel Real Estate. italiana, operando secondo criteriIl ruolo
Imprese di sostenibilità
di CDP
Fondo
proprie dell’investitore
e di aggiungendo
si Rotativo
è ampliato interesse alle
Imprese (FRI)di medio/lungo periodo
pubblico
caratteristiche
Plafond
Accordo
PMI
quelle di pro-
d’Investimento Strategico
(FII) Italiano
Export Banca
Nel 2015 viene attribuito a CDP dal Governo italiano e dall’U- motore attivo delle iniziative a supporto della crescita. Fondo Kyoto
nione Europea il ruolo di Istituto Nazionale di Promozione,
diventando così: Nel dicembre 2017 viene sottoscritto l’accordo concernente il A
Acquisizione Partecipazione
AssetRoberto
Prof. strategici
Agnello Appunti didel
"Contabilità e Bilanci delle F
• l’entry point delle risorse del Piano Juncker in Italia; Terna
servizio di raccolta risparmio postale perAziende Pubbliche"
il triennio 2018- in ENI
• l’advisor finanziario della Pubblica Amministrazione per 2020 tra CDP e Poste Italiane. Con questa nuova convenzione
un più efficiente ed efficace utilizzo di fondi nazionali ed si rinnova un’alleanza grazie alla quale, da oltre un secolo, il
europei. risparmio degli italiani si trasforma in un volano di sviluppo e
di crescita, contribuendo all’aumento degli investimenti stra-
Nel 2016 si rafforza il “Polo italiano dell’export e dell’interna- tegici e al miglioramento della competitività del Paese. CDP e
zionalizzazione” del Gruppo attraverso il conferimento della Poste Italiane intendono infatti rilanciare il Risparmio Postale
partecipazione in SIMEST da CDP a SACE. L’operazione con il riposizionamento di Buoni e Libretti, prevedendo mag-
sancisce un importante progresso nell’implementazione del giori investimenti in tecnologia, comunicazione, promozione
Piano industriale 2016-2020 del Gruppo CDP con la creazione e formazione, al fine di raggiungere una sempre più ampia
di un sistema di supporto alla crescita e alla competitività platea di risparmiatori per i quali questi prodotti costituiscono
internazionale del sistema produttivo nazionale. L’obiettivo un’opportunità di risparmio e investimento.

P viene Ampliamento Nasce CDP nuova CDP diventa Avvio Nuovo Convenzione
ggettata della missione il Gruppo CDP Istituzione Istituto Piano con Poste
regime verso PMI, finanziaria Nazionale di industriale a Italiane per il
Riserva Export e Social italiana Promozione cinque anni. servizio di
ligatoria housing per la Poste Italiane raccolta postale
Nuovo approccio
cooperazione entra nel
operativo di CDP Emissione del
allo sviluppo Gruppo CDP
primo “Social
Bond”

006 2007 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
AMPLIAMENTO
E SVILUPPO
DELLA MISSIONE TRASFORMAZIONE E SVILUPPO DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE E CAPITALE DI RISCHIO
STRUTTURE
VERSO LE IMPRESE
European Fondo Fondo
Fondo Anticipazione Prestito
Energy Investimenti per la Investimenti
Investimento debiti riqualificazione
Efficiency Valorizzazione per il Turismo
per l’Abitare (FIA) periferie urbane
l ruolo di CDP
Fundsi(EEEF) aggiungendodella
è ampliato(FIV) alleP.A. Nel dicembre 2018 viene
(FIT) approvato il nuovo
caratteristiche proprie dell’investitore di medio/lungo Piano Industriale 2019-2021, che segna un
Fondo Inframed Piattaforma
ondo F2i
Marguerite periodo
Infrastructurequelle di pro- motore attivo delle iniziative a cambio di passo nell’allineamento delle Juncker Grandi
Fund Infrastrutture
supporto della crescita. strategie di CDP ai grandi trend globali e agli
Plafond per
Plafond PMI Nel
Fondodicembre
Italiano 2017
Fondo vieneAcquisizioni:
sottoscrittoFSI l’accordo
Investimenti
l’economiaobiettivi di sviluppo Plafond a sostegno
sostenibiledelle
Partecipazione definiti
aree del Centro
d’Investimento Strategico Fintecna, JV Qatar/FSI in OpenFiber
Accordo
Export Banca
concernente
(FII) il Italiano
servizio di raccolta
SACE, delper
risparmio
il Made in dall’Agenda
FII - Private Debt
FII - Venture Capital
2030 dell’ONU.
Piattaforma Italia per il sisma 2016.
CDP Corporate
Fondo Kyoto Simest Italy EFSI SMEs
postale per il triennio 2018- 2020 tra CDP e Poste Investment Platform
Partecipazion
Italiane.
Partecipazione
Acquisizioni:
e in Saipem
Fincantieri,
in ENI Scissione
Snam
Prof. Roberto Agnello Italgas
Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Executive summary 2017

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 18


Prof. Roberto Agnello
4

Cariche sociali e governance

82,77% Ministero dell’Economia


e delle Finanze

1,30% Azioni proprie

15,93% Fondazioni bancarie

Comitato
di supporto
degli Azionisti
di minoranza

Comitati consiliari
14
Comitato
Strategico Commissione
Parlamentare
GRUPPO CDP - Cassa di Vigilanza

Depositi e Prestiti Comitato


Compensi Consiglio

Il modello di business di CDP


di Amministrazione Magistrato
della Corte

Ø Cariche sociali e Integrato per l’Amministrazione


dei Conti

Comitato
governance Rischi CdA
della Gestione Separata

Collegio
Sindacale
e Organismo
Comitato di Vigilanza
Parti
Correlate
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"
Il Gruppo CDP opera a sostegno della crescita del Paese e di equity per investimenti sia diretti che indiretti. I principali
impiega le sue risorse, prevalentemente raccolte attraverso investimenti hanno riguardato i settori energetico, delle reti
il risparmio postale, a favore dello sviluppo del territorio di trasporto, immobiliare e crocieristico, nonché il sostegno
nazionale, delle infrastrutture strategiche per il Paese e alla crescita dimensionale e allo sviluppo internazionale delle
delle imprese nazionali favorendone la crescita e l’interna- PMI e delle imprese di rilevanza strategica. Tali strumenti si
zionalizzazione. affiancano a una attività di gestione di fondi conto terzi e di
Nell’ultimo decennio CDP ha assunto, grazie a nuove moda- strumenti agevolativi per favorire la ricerca e l’internaziona-
lità operative, un ruolo centrale nel supporto delle politiche lizzazione delle imprese.
industriali del Paese, affiancando agli strumenti di debito A partire dal 2016 CDP ha assunto inoltre il ruolo di “istituzione
tradizionali, quali finanziamenti e garanzie, anche strumenti finanziaria per la cooperazione internazionale allo sviluppo”.
di risk sharing per facilitare l’accesso al credito delle PMI e

FINANZIATORI STRUMENTI DESTINATARI

Obbligazionisti Imprese

Equity

Titoli
Azionisti Real Estate
Garanzie

Finanziamenti
GRUPPO CDP - Cassa
Gestione conto terzi
Depositi e Prestiti
Infrastrutture
Risparmiatori Agevolazioni
postali

Ø Il modello di Business
CDP Enti pubblici
e territorio

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 19


Prof. Roberto Agnello

L’organico di CDP al 30 giugno 2019 è composto da 837 unità, di


GRUPPO CDP cui 97 dirigenti, 391 quadri direttivi, 334 impiegati e 15 distaccati
dipendenti di altro ente.

Ø La Struttura del L’organico delle società soggette a direzione e coordinamento da


Gruppo CDP parte della Capogruppo CDP, comprensivo della Capogruppo stessa,
al 30 giugno 2019 è composto da 2.143 unità
-913

Prof. Roberto Agnello -1.282


Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

-942

Dati di bilancio

-913

-1.282

-942

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 20


Prof. Roberto Agnello

o modello operativo
CDP dizio
Nuov
ni inter
ne al Gruppo per
maniera concreta
ragg
iu
con ndo in alle ngere
Piano delle ponde
s
sfid
e d gli ob
ione o, ri el P i
industriale z
ea pia
n ae ettiv
se
Cr del i
2019-2021
CDP Imprese CDP Infrastrutture,
Pubblica Amministrazione
83 miliardi di euro e Territorio
per sostenere le imprese
con un’offerta integrata, 25 miliardi di euro con
vicina alle loro esigenze un ruolo proattivo nella
e focalizzata su promozione, realizzazione
innovazione, crescita ed e finanziamento delle
export, anche attraverso Promozione infrastrutture, rilanciando
un canale fisico rafforzato Sviluppo una nuova partnership
e un canale digitale con la Pubblica
Sostenibile Amministrazione sul
Territorio
Orientamento allo sviluppo
economico, sociale
e ambientale del Paese,
Grandi Partecipazioni privilegiando investimenti
Strategiche con un impatto positivo CDP Cooperazione
misurabile sul territorio
Rafforzamento e sulle comunità 3 miliardi di euro per
delle competenze diventare co-finanziatore
settoriali e industriali, nei Paesi in via di sviluppo
al fine di gestire il
portafoglio di
partecipazioni anche
in logica industriale di
lungo termine
Pr

lie
di
es

ig
o m
i

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ll’e lle
qu S
ilib olid o de
rio ità armi armio
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nom trimonia l ris
ico-fi le per la tutela d lando i
nanzia te
rio e patrimoniale tu

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Articolazione della pubblica amministrazione ì


GLI ENTI PUBBLICI

Gli enti pubblici nazionali fanno parte dell’amministrazione pubblica, ma non rientrano
nell’amministrazione dello Stato, tanto che sono stati anche denominati “amministrazioni
parallele”:

ü Hanno strutture eterogenee e sono dotati di personalità giuridica.


ü Possiedono organi propri (di regola, presidente e consiglio di
amministrazione), nominati dal governo, che dettano gli obiettivi e le direttive
ai loro uffici.
ü I poteri di vigilanza spettano, in genere, all’autorità di governo, che talora è
titolare di poteri di direttiva.

Una maggiore autonomia organizzativa e funzionale è riconosciuta agli enti pubblici che sono
espressione di comunità di settore, come le camere di commercio, o svolgono attività assistite
da garanzie costituzionali, come le università e le istituzioni scolastiche.
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 21


Prof. Roberto Agnello

Articolazione della pubblica amministrazione ì


LE AUTORITA’ INDIPENDENTI

Le autorità indipendenti si sono sviluppate soprattutto dagli anni Novanta del 20° secolo.

ü Di regola sono sottratte al controllo politico (come avviene per l’Autorità garante
della concorrenza e del mercato), sebbene siano previsti poteri di indirizzo del governo
in casi particolari e specificamente disciplinati (come quello dell’Autorità per l’energia
elettrica e il gas).

ü I titolari degli organi direttivi sono nominati con procedure che escludono l’intervento
dell’autorità di governo, o lo inseriscono in procedimenti in cui il ruolo essenziale è
svolto dagli organi parlamentari.

Le autorità indipendenti operano in settori ‘sensibili’, nei quali la presenza di diritti


costituzionalmente garantiti richiede l’intervento di amministrazioni autonome dalla
politica e dotate di particolare qualificazione tecnica.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Articolazione della pubblica amministrazione ì


LE IMPRESE A PARTECIPAZIONE PUBBLICA

Le imprese a partecipazione pubblica – statale o di enti territoriali – hanno


prevalentemente la forma di società per azioni.

ü se la maggioranza del capitale è in mano pubblica, si applicano i controlli della Corte


dei Conti (Corte Cost. n. 466/1993);
ü se è in mani private, l’impresa è sostanzialmente al di fuori dell’alea pubblica.

Può permanere in taluni casi l’esercizio della cosiddetta ‘golden share’, che consente
all’azionista pubblico di porre il veto ad acquisizioni di pacchetti azionari.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 22


Prof. Roberto Agnello

Articolazione della pubblica amministrazione ì


REGIONI PROVINCE E COMUNI

Regioni, Province e Comuni sono enti territoriali dotati, in base alla Costituzione, di
autonomia politica. Sotto questo profilo, sono indipendenti dallo Stato.

ü Sul piano organizzativo, le strutture amministrative regionali e locali sono apparati


più compatti e meno disaggregati di quelli statali.

ü Vi è maggiore continuità fra organi politici e uffici amministrativi: il che


rende più arduo realizzare in concreto la distinzione fra indirizzo politico e gestione
amministrativa, prevista dalla legge anche per Regioni ed enti locali.

ü Di norma, ciascun assessore – nominato dal vertice politico dell’amministrazione –


ha alle sue immediate dipendenze il complesso degli uffici amministrativi
che operano nella materia affidata alla sua responsabilità.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Articolazione della pubblica amministrazione ì


REGIONI PROVINCE E COMUNI

Nei Comuni e nelle Province è previsto un segretario (comunale o provinciale):


ü è impiegato di carriera, nominato dal vertice politico dell’ente locale tra gli iscritti
all’apposito albo per una durata corrispondente al mandato politico;
ü è revocabile;
ü svolge compiti di collaborazione, di consulenza giuridico-amministrativa, di
coordinamento dei dirigenti, di attuazione delle delibere degli organi di governo.

Regioni ed Enti Locali possono affidare funzioni a soggetti esterni, come enti strumentali,
aziende, o società in partecipazione pubblica.
ü Gli enti strumentali delle Regioni sono sottoposti a poteri di indirizzo, direzione,
controllo e nomina spettanti agli organi politici regionali.

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Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 23


Prof. Roberto Agnello

PRINCIPI FONDAMENTALI
§ L’art. 5

La Repubblica, una e indivisibile,


ü riconosce e promuove le autonomie locali;

ü attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio

decentramento amministrativo;
ü adegua i princıpi ed i metodi della sua legislazione alle

esigenze dell’autonomia e del decentramento.

DECENTRAMENTO
AMMINISTRATIVO

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Decentramento amministrativo

ì E’ finalizzato a realizzare la partecipazione effettiva della collettività


all’esercizio e alla cura degli interessi pubblici attraverso l’esercizio diretto delle
funzioni amministrative.

ì Ha iniziato ad avere attuazione nel 1970, con il trasferimento alle regioni a statuto
ordinario delle funzioni amministrative a esse attribuite.

ì La l. cost. n. 1/2001, la materia del decentramento è approdata nella riforma


costituzionale del titolo V, parte II della Cost., che ha ridisegnato l’articolazione
amministrativa tra diversi livelli di governo territoriale.

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Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 24


Prof. Roberto Agnello

TITOLO V – REGIONI, PROVINCE E COMUNI


§ L’art. 117

ü La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni

nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti


dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi
internazionali….

§ L’art. 118

ü Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo

che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a….


ü I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari

DECENTRAMENT di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con


O legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
AMMINISTRATIVO
ü La legge statale disciplina forme di coordinamento fra Stato

e Regioni…
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Decentramento amministrativo
segue

ì ASSETTO DECENTRATO ALLA LUCE DELLA RIFORMA

§ la Repubblica è costituita dai comuni, dalle province, dalle città metropolitane, dalle
regioni e dallo Stato, con pari dignità istituzionale;

§ il comune viene individuato come il nuovo centro del sistema amministrativo, in


quanto soggetto più vicino ai cittadini, pertanto in grado di rappresentare al meglio le
esigenze delle collettività di riferimento e assicurare servizi migliori a costi minori;

§ viene ridefinito il rapporti tra Stato e regione (‘inversione’ del criterio di ripartizione
delle competenze legislative tra tali soggetti):
§ la potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle regioni …
§ alle regioni spetta la potestà legislativa generale in ogni materia non
espressamente riservata allo Stato…

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 25


Prof. Roberto Agnello

TITOLO V – REGIONI, PROVINCE E COMUNI


§ L’art. 119 (1/2)

ü I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni

hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel


rispetto dell’equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad
assicurare l’osservanza dei vincoli economici e finanziari
derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea
(20.05.2012).
ü I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni

hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed


entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i
DECENTRAMENTO princıpi di coordinamento della finanza pubblica e del
AMMINISTRATIVO
sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al
gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

TITOLO V – REGIONI, PROVINCE E COMUNI


§ L’art. 119 (2/2)

ü La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza

vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità


fiscale per abitante..., …lo Stato destina risorse aggiuntive
ed effettua interventi speciali...
ü I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni

hanno un proprio patrimonio…


ü Possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare

spese di investimento, con la contestuale definizione di piani


di ammortamento e a condizione che per il complesso degli
DECENTRAMENTO enti di ciascuna Regione sia rispettato l’equilibrio di bilancio.
AMMINISTRATIVO
E` esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi
contratti. (20.04.2012).

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 26


Prof. Roberto Agnello

Federalismo Fiscale
L.42/2009

Contabilità Pubblica
L.196/2009

D.lds 118/2011
L.213/2012
Titolo I
L.135/2012

Disposizioni correttive
D.lgs 126/2014
ARMONIZZAZIONE
CONTABILE

ARMONIZZAZIONE
CONTABILE
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Nasce con la finalità di:

§ Assicurate autonomia di entrate e di spesa di enti


locali e regioni, in modo da sostituire gradualmente il
criterio della spesa storica.

§ Stabilisce i principi fondamentali del coordinamento


della finanza pubblica e del sistema tributario.

§ Disciplina l’istituzione ed il funzionamento del


fondo perequativo per i territorio con minore capacità
fiscale per abitante.

§ Disciplina i principi generali per l’attribuzione di un


L.42/2009
proprio patrimonio a enti locali e regioni
DELEGA AL GOVERNO IN
MATERIA DI FEDERALISMO
FISCALE IN ATTUAZIONE
DELL’ART.119 DELLA
COSTITUZIONE

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 27


Prof. Roberto Agnello

Nasce con la finalità di:


§ Armonizzare i sistemi contabili e il coordinamento della
finanza pubblica.
§ Adottare comuni schemi di bilancio articolati per
missioni e programmi.
§ Affiancare un sistema di contabilità economico
patrimoniale a quella finanziaria.
§ Adottare un conto consolidato dei gruppi pubblici.
§ Definire un sistema d’indicatori di risultato.
§ Introdurre misure per la trasparenza, la controllabilità

L.196/2009 della spesa pubblica e il monitoraggio dei conti.


§ Istituire la Banca dati delle amministrazioni pubbliche
LEGGE SULLA CONTABILITÀ E
FINANZA PUBBLICA CHE IN presso il MEF.
PARTICOLARE SI RIFERISCE § Introdurre specifiche disposizioni sul bilancio dello
ALLA CONTABILITÀ ED AL
BILANCIO DELLO STATO
stato e sul rendiconto.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

FINALITÀ:
§ Monitoraggio e consolidamento dei conti pubblici nazionali.
§ Raccordabilità dei conti delle amministrazioni pubbliche italiane con
il sistema europeo dei conti nazionali.
PRESUPPOSTO:
Prima dell’entrata in vigore della norma esisteva una disomogeneità
(classificazione spese e unità di voto) fra i bilanci degli enti territoriali,
sia a livello verticale che orizzontale.
CARDINI FONDAMENTALI:
ü Definizione dell’aggregato da consolidare.
ü Principi contabili generali e applicati.
ü Nuovo concetto di “competenza finanziaria”.
ü Unico documento di bilancio finanziario di previsione
(autorizzatorio) al minimo triennale.
D.Lgs 118/2011 ü Unico documento di programmazione.
ü Introduzione di un sistema economico-patrimoniale a fianco di
DISPONE L’ARMONIZZAZIONE quello finanziario.
DEGLI SCHEMI DI BILANCIO E ü Comuni schemi di bilancio.
DEI SISTEMI CONTABILI DELLE ü Piano dei conti integrato.
REGIONI, DEGLI ENTI LOCALI ü Omogeneità di classificazione di spese e entrate
E DEI LORO ORGANISMI
ü Definizione di uguali termini di approvazione e rendicontazione

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 28


Prof. Roberto Agnello

FINALITÀ:
§ Rafforzamento dei controlli interni dell’ente locale
§ Revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.

PRESUPPOSTO:
Innovare, completare e prevedere nuovi sistemi di controllo interno
omogenei per tutti gli enti locali, rispetto a quanto già in vigore.

CARDINI FONDAMENTALI:
ü Controllo di gestione
ü Controllo di qualità dei servizi erogati
ü Controllo di regolarità amministrativa e contabile
ü Controllo strategico
ü Controllo sugli organismi gestionali esterni ed in particolare sulle
società partecipate
L.213/2012 ü Controlli sugli equilibri finanziari
L.135/2012

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche 29


Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Il sistema di contabilità
delle Pubbliche Amministrazioni

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

La Contabilità Finanziaria (Co.Fi)

Prof. Roberto Agnello

Nelle amministrazioni pubbliche che l’adottano,

§ la Co.Fi. costituisce il sistema contabile principale e fondamentale per fini


autorizzatori e di rendicontazione della gestione;

§ la Co.Fi rileva le obbligazioni, attive e passive, gli incassi ed i pagamenti


riguardanti tutte le transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica, anche
se non determinano flussi di cassa effettivi.

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 1
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria
Confronto contabilità finanziaria ed economica
Prof. Roberto Agnello

Contabilità economico patrimoniale -


Contabilità finanziaria – Co.Fi.
Co.Ge

Gestione e
Finalità principale
Funzione
Finalità principale valutazione
autorizzativa
economicità

Tecnica di rilevazione
Partita Tecnica di rilevazione
Partita
semplice Doppia

Bilancio di Bilancio
Momento topico Momento topico consuntivo
previsione

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

La contabilità finanziaria
Principio della competenza finanziaria

Prof. Roberto Agnello

Il principio della competenza finanziaria disciplina il criterio di registrazione e imputazione di


ogni evento che comporti variazioni delle consistenze di natura finanziaria, patrimoniale
(impegni, accertamenti, incassi e pagamenti, residui, ...) e economica (costi e ricavi).

Ø IL BILANCIO DI PREVISIONE DI COMPETENZA DELLA P.A. HA CARATTERE AUTORIZZATORIO


PREVENTIVO:
§ rappresenta il limite di previsione di spese, pagamenti, entrate, incassi
dell’Esercizio
§ rappresenta il limite di previsione di pagamenti e incassi di Esercizi
Precedenti

Ø Il bilancio di previsione annuale “di competenza” è quindi sempre affiancato da


un bilancio di previsione annuale “di cassa”

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 2
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria
I sistemi di competenza e di cassa
Prof. Roberto Agnello

PREVISIONE DI COMPETENZA PREVISIONE CASSA

Stanziamento definito in funzione Stanziamento definito in funzione della


dell’esistenza di un diritto a presunta movimentazione di somme
riscuotere o di un obbligo di pagare, a di denaro in entrata o in uscita:
prescindere dal momento in cui si possa
§ stanziamento di cassa in entrata =
realizzare il correlato incasso o
riscossione prevista
pagamento delle somme di denaro:
§ stanziamento di cassa in uscita =
§ stanziamenti di competenza in
pagamento previsto
entrata = accertamenti previsti
§ stanziamenti di competenza in uscita
= impegni previsti

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

La contabilità finanziaria
Le fasi di contabilizzazione delle entrate e delle spese

Prof. Roberto Agnello

FASI ENTRATE FASI SPESE


I. Impegno: si ha quando la P.A. si
I. Accertamento: consiste
assume l'obbligo di pagare una certa
nell'individuare il debitore, le ragioni e somma.
l'ammontare del credito.
II. Liquidazione: consiste nell'individuare
II. Riscossione: riguarda l'introito il creditore e nel determinare
dell'importo accertato. l'ammontare preciso del debito.

III. Versamento: costituito dall'incasso III. Ordinazione: l'emissione del titolo di


effettivo. spesa con cui gli uffici contabili
ordinano il pagamento agli organi
esecutivi.

IV. Pagamento: esborso effettivo di


denaro da parte del Tesoriere.
Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 3
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria - ENTRATE


L’accertamento dell’entrata e relativa imputazione contabile

Prof. Roberto Agnello

ACCERTAMENTO ì L’accertamento costituisce la fase dell’entrata attraverso la quale sono


verificati e attestati dal soggetto cui è affidata la gestione:
§ la ragione del credito;
§ il titolo giuridico che supporta il credito;
§ l’individuazione del soggetto debitore;
§ l’ammontare del credito;
§ la relativa scadenza.
ì L’iscrizione della posta contabile nel bilancio avviene in relazione al
criterio della scadenza del credito rispetto a ciascun esercizio finanziario:
l’accertamento delle entrate è effettuato nell’esercizio in cui
sorge l’obbligazione attiva con imputazione contabile
all’esercizio in cui scade il credito.

ì Le entrate di dubbia e difficile esazione devono essere accertate per


intero e iscritte a netto del fondo svalutazioni crediti
Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

La contabilità finanziaria - ENTRATE


La riscossione ed il versamento delle entrate

Prof. Roberto Agnello

RISCOSSIONE ì L’entrata è riscossa a seguito del materiale introito delle somme di


VERSAMENTO
denaro corrisposte dai debitori agli incaricati ad esigere, interni o esterni.

ì Per tutte le entrate riscosse dal tesoriere/cassiere, il servizio economico


finanziario emette i relativi ordinativi d’incasso da registrarsi in
contabilità entro 60 giorni dall’incasso, attribuendoli all’esercizio in cui
l’incasso è stato effettuato (anche nel caso di esercizio provvisorio del
bilancio).

ì La reversale di incasso deve contenere tutti gli elementi informativi


previsti dall’ordinamento e, in particolare, riportare i codici identificativi
della transazione elementare.

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 4
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria - USCITE


Impegno di spesa e regole di copertura finanziaria della spesa

Prof. Roberto Agnello

IMPEGNO ì L’impegno costituisce la prima fase del procedimento di spesa i cui


elementi costitutivi sono:
§ la ragione del debito;
§ l’indicazione della somma da pagare;
§ il soggetto creditore;
§ la scadenza dell’obbligazione;
§ la specificazione del vincolo costituito sullo stanziamento di bilancio.

ì Ogni procedimento amministrativo che comporta spesa deve trovare,


fin dall’avvio, la relativa attestazione di copertura finanziaria ed essere
prenotato nelle scritture contabili dell’esercizio individuato nel
provvedimento che ha originato il procedimento di spesa.

ì Alla fine dell’esercizio, le prenotazioni alle quali non hanno fatto


seguito obbligazioni giuridicamente perfezionate e scadute sono
cancellate quali economie di bilancio.
Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

La contabilità finanziaria - USCITE


La liquidazione delle spese

Prof. Roberto Agnello

LIQUIDAZIONE ì La liquidazione costituisce la fase del procedimento di spesa con la


quale, in base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto del
creditore, si determina la somma da pagare nei limiti
dell'ammontare dell'impegno definitivo assunto.

ì La liquidazione è registrata contabilmente quando l’obbligazione


diviene effettivamente esigibile, a seguito della verifica della
completezza della documentazione prodotta e della idoneità della stessa a
comprovare il diritto di credito del creditore, corrispondente ad una
spesa che è stata legittimamente posta a carico del bilancio e
regolarmente impegnata.

In ogni caso, possono essere considerate esigibili, e quindi liquidabili anche le spese
impegnate nell’esercizio precedente, relative a prestazioni o forniture rese nel corso
dell’esercizio precedente, le cui fatture pervengono nei due mesi successivi alla
chiusura dell’esercizio o per le quali il responsabile della spesa dichiara che
la prestazione è stata resa (o la fornitura è stata effettuata) nell’anno di
riferimento. Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 5
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria - USCITE


L’ordinazione di pagamento
Prof. Roberto Agnello

ORDINAZIONE ì L’ordinazione consiste nella disposizione impartita al tesoriere


dell’ente di provvedere al pagamento ad un soggetto specificato.

ì L’atto che contiene l’ordinazione è detto mandato di pagamento o


ordine di pagamento e deve contenere tutti gli elementi informativi
previsti dall’ordinamento e da eventuali altre disposizioni normative e
regolamentari.

ì In particolare, il mandato di pagamento deve riportare i codici


identificativi previsti per la transazione elementare.

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

GIORNALE CRONOLOGICO MANDATI/REVERSALI

ESEMPIO
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI CATANIA

02/01/2019
Tipo Serie N. Reg. Descrizione Anagrafica Conto Cassa Totale
Mandato 0 330 SPESE VARIE SOSTENUTE VITALE GIUSEPPE (UFFICIO
XXX ECONOMATO) 500010001 - Cassa Contanti 1.821,17
NELL'ESERCIZIO 2018
(RICONCILIAZIONE CASSA 2018) XXX
Reversale 2 1 Riconciliazione conto ex cassa assistenza BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA - 500020007 - BAPR C/C CC0450081798 46.000,89
TESORERIA

09/01/2019
Tipo Serie N. Reg. Descrizione Anagrafica Conto Cassa Totale
Mandato 0 1 VIGILANZA FISSA CON G.P.G. - PRESSO 28 58 SECURITY SRL 500020001 - Conto Corrente bancario 5.184,00
VS SEDE DI VIALE RUGGERO DI
LAURIA, 81/A - CATANIA -
Mandato 0 2 PAG. IRAP MESE DI DICEMBRE 2018 IRAP 500020001 - Conto Corrente bancario 2.371,52
2019 - ORDINE DEI0MEDICI CHIRURGHI
Mandato 3 E DEGLI
Onorario ODONTOIATRI
20 novembre DELLA
- 20 dicembre 2018 PROVINCIA DI CATANIA
Sanfilippo Salvatore 500020001 - Conto Corrente bancario 1.268,80
Dal 01/01/2019 al 31/12/2019
Mandato 0 4 CONVOCAZIONE ASSEMBLEA RENDICONTO
HYA SRL FINANZIARIO - ENTRATE 500020001 - Conto Corrente bancario 9.387,00
CODICE DESCRIZIONE ELETTORALE 2018 PREVISIONI SOMME ACCERTATE Differenze GESTIONE DI CASSA
Mandato 0 5 Spese per soggiorno Commissari INIZIALI
per proceduraVARIAZIONI
TuristhotelsDEFINITIVE
S.r.l. RISCOSSE DA RISCUOTERE
500020001 -TOTALE sulle previsioni
Conto Corrente bancario PREVISIONI DIFFERENZE
4.034,79
elettorale
01 001 0010
Mandato Contributi
0 iscritti all'Albo
6 1.322.195,00
Acquisto buoni pasto per dipendenti 1.322.195,00 S.P.A 1.120.322,00
DAY RISTOSERVICE 203.828,00 1.324.150,00
500020001 1.955,00
- Conto Corrente bancario 1.609.654,00 -312.722,76
1.085,00
01 001 0020
Mandato Contributi
0 iscritti all'Elenco
7 Speciale
Spese per energia elettrica periodo 11/2018 SERVIZIO ELETTRICO NAZIONALE - 500020001 - Conto Corrente bancario 404,01
2019
01 -001
ORDINE
0030 DEI MEDICI
Contributi CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI40.000,00
nuovi iscritti SERVIZIO
DELLA PROVINCIA DI 40.000,00
MAGGIOR TUTELA
DI CATANIA 39.888,00 39.888,00 -112,00 40.000,00 -112,00
Mandato
01 01/01/2019
Dal 0 praticanti 8
001 0040 Contributi
al 31/12/2019 Prestazioni rese nel mese di dicembre 2018
RENDICONTO FINANZIARIO - USCITE
giovanni emanuele Sarria 500020001 - Conto Corrente bancario 1.344,00

CODICE
01 001 0050 DESCRIZIONE
Mandato Contributi
0 straordinari 9 PREVISIONI
Prestazioni di pulizia rese nel mese di dicembre DI MAURO PATRIZIA SOMME IMPEGNATE
500020001 - Conto Corrente bancario
Differenze GESTIONE DI CASSA
950,00
2018
01 001 0060 Tassa iscrizione Albo e Elenco Speciale INIZIALI VARIAZIONI DEFINITIVE PAGATE DA PAGARE TOTALE sulle previsioni PREVISIONI DIFFERENZE
Mandato
01 001 0
CONTRIBUTI 10 DEGLI
A CARICO PRESTAZIONI
ISCRITTI SANITARIE 1.362.195,00 Rapisarda Venerando
1.362.195,00 1.160.210,00 500020001
203.828,00 - Conto Corrente bancario
1.364.038,00 1.843,00 1.649.654,00 640,00
-312.834,76
SPECIALISTICHE VISITE DIPEND. 2018
11 001 0010 Compensi, indennità e rimborsi organi istituzionali 4.000,00 3.000,00 7.000,00 3.826,34 3.826,34 -3.173,66 14.791,37 -3.173,66
Mandato
01 002 0010 Diritti 0per rilascio pareri
11di congruità
PAG.parcelle
MODELLO F24 SCAD. 16/01/20195.000,00 MODELLO F245.000,00 212,50 500020001 - Conto
212,50Corrente bancario
-4.787,50 5.000,00 17.379,72
-4.787,50
11 001 0020 Compensi, indennità e rimborsi alla Presidenza 3.000,00 -3.000,00
Mandato
01 002 0020 Diritti 0per rilascio nulla12osta di trasferimento
PAG. MODELLO F24 SCAD. 16/01/2019 1.000,00 IVA F24 IVA SPLIT1.000,00
PAYMENT 275,00 500020001 - Conto
275,00Corrente bancario
-725,00 1.000,00 351,03
-725,00
11 001 0030 Compensi, indennità e rimborsi alSPLIT CollegioPAYMENT
dei 7.000,00 7.000,00 2.114,67 2.114,67 -4.885,33 7.000,00 -4.885,33
01 002 0030 Proventi
Revisori da gestione servizi 110.000,00 110.000,00 -110.000,00 110.000,00 -110.000,00
Mandato 0 13 Prestazioni professionali rese nel mese di Caramagno Costantino 500020001 - Conto Corrente bancario 2.672,00
01 002 0040 Recupero spese corsi di aggiornamento
11 001 0040 Assicurazione Organi Elettivi dicembre 2018 e 13.000,00
5.000,00 13.000,00
5.000,00 16.119,50
1.875,00 16.119,50
1.875,00 3.119,50
-3.125,00 13.000,00
5.000,00 3.119,50
-3.125,00
formazione
11Mandato
001 USCITE0PER GLI ORGANI 14 DELL'ENTESpese per imbustamento e stampa 19.000,00
prima Postel S.p.A. - 19.000,00 7.816,01
Societ con socio unico 500020001 - 7.816,01 -11.183,99
Conto Corrente bancario 26.791,37 -11.183,99
2.203,66
01 002 0050Roberto
Prof. Rilascio certificati
Agnello di iscrizione e tessere Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche
convocaz. elezioni
riconoscimento
11 002 0010 Stipendi ed altri assegni fissi al personale
Mandato 0 15 Noleggio fotocopiatrici periodo250.000,00
dicembre 2018 250.000,00
COPIS s.r.l. con socio unico 187.487,91 500020001187.487,91 -62.512,09
- Conto Corrente bancario 250.000,00 -62.512,09
590,00
01 002 0055 Rilascio tesserini di riconoscimento 10,00 10,00 10,00 10,00
11 002 0030 Compensi per lavoro straordinario e compensi 26.000,00 26.000,00 9.998,66 12.000,00 21.998,66 -4.001,34 26.000,00 -16.001,34
01 002 0060 Realizzi per cessione materiale fuori uso
incentivanti la produttività
01 002 0070 Proventi vari 472.867,14 472.867,14 472.867,14 518.868,03
11 002 0040 Quota annuale indennità di anzianità
01 002 0080 Entrate per sponsorizzazioni
11 002 0050 Indennità e rimborso spese per missioni 3.000,00 3.000,00 492,92 492,92 -2.507,08 3.000,00 -2.507,08
01 002 0090 Entrate per vendita pubblicazioni Pagina 1 di 22
11 002 0060 Servizio sostitutivo di mensa 4.000,00 4.000,00 2.475,72 2.475,72 -1.524,28 5.128,40 -1.524,28
01 002 ENTRATE DERIVANTI DALLA VENDITA DI 129.000,00 129.000,00 489.484,14 489.484,14 360.484,14 129.000,00 406.485,03
11 002 0070 Oneri previdenziali e assistenziali a carico 100.000,00 100.000,00 39.245,88 7.364,45 46.610,33 -53.389,67 112.822,15 -67.048,63
BENI E DALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


1101002
003 0080
dell'Ente
0010 Assicurazione
Interessi attiviINAIL
su conto corrente postale 2.000,00 2.000,00 -2.000,00 2.000,00 -2.000,00

delle aziende pubbliche 6


1101002
003 0090
0020 Corsi per personale
Interessi dipendente
attivi su conti correnti bancari 3.000,00
32.000,00 3.000,00
32.000,00 1.350,00 19.887,44 1.350,00
19.887,44 -1.650,00
-12.112,56 3.000,00
65.728,72 -1.650,00
-32.000,00
1101002
003 0100
0040 Spese per collaboratori
Interessi occasionali
e premi su titoli a reddito fisso 4.000,00 4.000,00 -4.000,00 4.000,00 -4.000,00
1101002
003 0110
0050 Quote per assegni
Interessi attivi sufamiliari
depositi cauzionali 3.500,00 3.500,00 2.163,60 2.163,60 -1.336,40 3.500,00 -1.336,40
1101002
003 0120
0100 Spese collaborazioni
Entrate coordinate
per affitto locali e continuative
e attrezzature 50.000,00 50.000,00 -50.000,00 53.182,04 -53.182,04
1101002
003 ONERI
REDDITIPEREILPROVENTI
PERSONALE IN ATTIVITA' DI
PATRIMONIALI 445.500,00
32.000,00 445.500,00
32.000,00 243.214,69 19.364,45
19.887,44 262.579,14
19.887,44 -182.920,86
-12.112,56 462.632,59
65.728,72 -211.761,86
-32.000,00
SERVIZIO
01 004 0010 Recuperi e rimborsi diversi 3.000,00 3.000,00 -3.000,00 3.000,00 -3.000,00
1101003
004 0010 Acquisto
POSTE di libri, riviste, altre
CORRETTIVE pubblicazioni e DI
E COMPENSATIVE 4.000,00
3.000,00 4.000,00
3.000,00 -4.000,00
-3.000,00 4.000,00
3.000,00 -4.000,00
-3.000,00
banche
SPESEdati
CORRENTI
11 003 0015 Spese pubblicazione Catania Medica 20.000,00 20.000,00 10.740,00 3.120,00 13.860,00 -6.140,00 29.360,00 -9.260,00
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria - USCITE


Il pagamento delle spese

PAGAMENTO ì Con il pagamento, che è la fase finale del procedimento di erogazione


della spesa, il tesoriere dell’ente dà esecuzione all’ordine contenuto
nel mandato di pagamento con le modalità indicate nei mandati stessi e
nel rispetto delle norme regolamentari e della convenzione di tesoreria.

ì Il pagamento è imputato contabilmente all’esercizio in cui il


tesoriere ha effettuato il pagamento, anche se la comunicazione del
tesoriere è pervenuta all’ente nell’esercizio successivo.

ì Nel rispetto del principio contabile generale della competenza finanziaria,


anche i pagamenti effettuati dal tesoriere per azioni esecutive non
regolarizzati devono essere imputati all’esercizio in cui sono stati
eseguiti. A tal fine, nel corso dell’esercizio in cui i pagamenti sono stati
effettuati, l’ente provvede tempestivamente alle eventuali variazioni di
bilancio necessarie per la regolarizzazione del pagamento effettuato dal
tesoriere.
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Le «FASI» integrate di rilevazione La contabilità finanziaria


Confronto contabilità finanziaria ed economica
patrimoniale

patrimoniale
economico

economico
finanziario

finanziario

Entrata Spesa
Sistema

Sistema

Sistema

Sistema

(Ciclo attivo) (Ciclo passivo)


Fasi Finanziarie Fasi Finanziarie
Previsione X - Previsione X -
Impegno X -
Accertamento/liquidazione X X
Liquidazione X X
Fasi monetarie Fasi monetarie
Riscossione X X
Ordinazione/pagamento X X
Versamento X X

32

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 7
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria
Principio della competenza finanziaria (potenziato)
Prof. Roberto Agnello

Le obbligazioni giuridiche attive e passive devono essere registrate nelle


scritture contabili nell’esercizio in cui l’obbligazione è perfezionata, con
imputazione all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza.

ì Il principio della competenza finanziaria prescrive di:

a. Registrare le operazioni di Accertamento e Impegno con le quali vengono imputate


agli esercizi finanziari le entrate e le spese derivanti da obbligazioni giuridicamente
perfezionate (attive e passive);
b. registrazione degli incassi e dei pagamenti, che devono essere imputati agli esercizi
in cui il tesoriere ha effettuato l’operazione;
c. imputazione della obbligazione nel momento in cui questa diventa
esigibile/estinguibile (prestazione resa e corrispettivo accertato o liquidato - scadenza).

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

La contabilità finanziaria
Esercizio provvisorio e gestione provvisoria

ì Per gli enti locali che non approvano il bilancio di previsione entro il 31 dicembre
dell’anno precedente, l’esercizio provvisorio è autorizzato con il decreto dell’interno.

ì Per le regioni che non approvano il bilancio entro il 31 dicembre dell’anno precedente,
l’esercizio provvisorio è autorizzato con legge regionale, per periodi non superiore a
quattro mesi.

ì La gestione provvisoria è limitata all’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle


obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali
tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, delle spese
relative al finanziamento della sanità per le regioni, di residui passivi, di rate di mutuo, di
canoni, imposte e tasse, ed, in particolare, limitata alle sole operazioni necessarie per
evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 8
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria
La gestione dei residui

ì I residui attivi sono entrate accertate ma non ancora riscosse che, in forza
dell’applicazione del principio di competenza finanziario rafforzato, oggi corrispondono
a crediti dell’Ente verso terzi.

ì I residui passivi sono spese impegnate ma non ancora pagate che, in forza
dell’applicazione del principio di competenza finanziario rafforzato, corrispondono a
debiti dell’Ente verso terzi.

ì Le economie/diseconomie:
§ di stanziamento (o in conto competenza): stanziamenti - accertamenti (impegni).
§ di riscossione (pagamento): riscossioni (pagamenti) di competenza < di
accertamenti (impegni) oppure riscossioni di competenza > di accertamenti
(pagamenti).
§ in conto residui: rettifica dei valori dei residui iniziali (incremento o diminuzione).

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

La contabilità finanziaria
La gestione dei residui

ì Tutte le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente una ricognizione dei residui


attivi e passivi diretta a verificare:
§ la fondatezza giuridica dei crediti accertati e dell’esigibilità del credito;
§ l’affidabilità della scadenza dell’obbligazione prevista in occasione dell’accertamento o
dell’impegno;
§ il permanere delle posizioni debitorie effettive degli impegni assunti;
§ la corretta classificazione e imputazione dei crediti e dei debiti in bilancio.

ì Per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio è effettuato un


accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, vincolando una quota
dell’avanzo di amministrazione.

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Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 9
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria
Fondo Pluriennale Vincolato

Prof. Roberto Agnello

Il FPV è un saldo finanziario fra risorse già accertate e spese (impegnate)


destinate al finanziamento di obbligazioni passive ma esigibili in esercizi
successivi a quello in cui è accertata l’entrata.

§ Garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso nel

rispetto del principio di competenza finanziaria (rafforzata);


§ Rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e
l’effettivo impiego di tali risorse.
§ E’ formato unicamente da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento

di investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle


relative spese.

Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

La contabilità finanziaria
Fondo crediti di dubbia esigibilità

Prof. Roberto Agnello

Il FCDE, introdotto dall’armonizzazione contabile, neutralizza gli effetti sul


bilancio della P.A., da entrate di incerta e difficile realizzazione destinate a
finanziare spese certe.
§ Deve essere finanziato con entrate del bilancio dell’ente (di parte corrente e/o capitale) a
cui corrisponderanno specifici stanziamenti.
§ Ai fini della determinazione del FCDE è necessario procedere a determinare la capacità
d’incasso dell’Amministrazione, facendo la media tra incassi di competenza e
accertamenti degli ultimi cinque esercizi.
§ La congruità del FCDE, rispetto alle somme stanziate nel bilancio di previsione, deve essere
verificata anche durante l’esercizio finanziario (assestamento 31 luglio e ultima variazione 30
novembre).
§ Le entrate da amm.ni pubbliche, assistite da fidejussioni e tributarie accertate per cassa non
richiedono alcun accantonamento.
§ In caso di mancato accantonamento esiste l’obbligo di motivarne le ragioni in nota
Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche
integrativa del bilancio di previsione.

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 10
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

La contabilità finanziaria
Sistema di contabilità integrata finanziaria economico-patrimoniale

Le Amministrazioni in contabilità finanziaria devono adottare un sistema contabile integrato,


che garantisca la registrazione unitaria, completa, cronologica delle operazioni di
gestione nell’aspetto finanziario, economico e patrimoniale:

ì Il sistema di contabilità economico-patrimoniale affianca, con finalità soltanto


conoscitive quello di contabilità finanziaria (sistema principale);

ì Al fine di consentire la rilevazione congiunta (Co.FI – Co.Ge.) dei fatti di gestione, in


linea generale:
§ Ricavi/proventi sono imputati alla competenza economica nell’esercizio in cui è stato registrato
l’accertamento delle entrate in Co.Fi.
§ Costi/oneri sono imputati alla competenza economica nell’esercizio in cui è stata registrata la
liquidazione delle spese in Co.Fi.
§ Viene adottato un comune piano dei conti integrato costituito da conti che rilevano
contestualmente le entrate e le spese in termini di contabilità finanziaria e da conti economico-
patrimoniali redatti secondo comuni criteri di contabilizzazione.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

La contabilità finanziaria
Il piano dei conti integrato

Il piano dei conti, mediante il sistema di contabilità integrata persegue le seguenti


finalità:

a. l'armonizzazione del sistema contabile tra le amministrazioni pubbliche, ai fini del


rispetto dei principi fondamentali dell'armonizzazione dei bilanci pubblici e del
coordinamento della finanza pubblica;

b. l'integrazione e la coerenza tra le rilevazioni contabili di natura finanziaria e quelle di


natura economica e patrimoniale;

c. il consolidamento nelle fasi di previsione, gestione e rendicontazione delle entrate, delle


spese, dei costi/oneri e dei proventi/ricavi, nonché il monitoraggio in corso d'anno degli
andamenti di finanza pubblica delle amministrazioni;

d. una maggiore tracciabilità delle informazioni nelle varie fasi di rappresentazione


contabile una maggiore attendibilità e trasparenza dei dati contabili, valutabili anche in sede
di gestione dei bilanci pubblici mediante il sistema di contabilità integrata.

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Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 11
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Il piano dei conti: struttura

Definizione dei principi contabili Matrice di transizione/correlazione tra i

Le modalità di redazione del piano dei conti sec


non erano chiare.
PIANO FINANZIARIO - PF
Ha una struttura integrata
Applicabile agli enti in contabilità finanziaria

Variazioni numerarie che non nella quale le transazioni alla contabilità finanziaria del
L’affiancamento
alimentano CE e/o SP sono registrate
patrimoniale si spingeva perché avvenisse ex p
PIANO DEI CONTI INTEGRATO

contestualmente
bilancio.nei tre
Voci del Piano finanziario che moduli evitando modalità di
Si è invece lavorato a una struttura integrata
alimentano il CE e/o lo SP riconciliazione ex post.
sono registrate contestualmente nei tre mod
riconciliazione ex post.

Voci di attivo e passivo Voci di costi e ricavi alimentate


alimentate direttamente dal PF direttamente dal PF La correlazione tra le scritture contabili della
quelle tipiche della contabilità economico patrim
Voci dello SP non alimentate da Voci del CE non alimentate da quanto più si articola il PF.
variazioni numerarie variazioni numerarie
Tali correlazioni sono stabilite ex ante.
Pertanto l’applicazione del PDC costituisce, pe
STATO PATRIMONIALE - SP CONTO ECONOMICO - CE abituati alla sola tenuta della contabilità f
Prof. Roberto Agnello
autoformazione.
Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

M. Anzalone, [2013], Il processo di armonizzazione delle amministrazioni pubbliche: il piano


dei conti integrato, la Finanza locale, Maggioli.

Consiglio
dei
Ministri

Il sistema di programmazione di Bilancio dello Stato

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Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 12
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Ciclo e strumenti della programmazione finanziaria e di


bilancio

v La legge di contabilità nazionale (legge n. 196/2009), come modificata


dalla legge n. 163/2016, si allinea al nuovo calendario stabilito in sede
10 aprile
europea, fissando al 10 aprile la data di presentazione alle Camere, per le
presentazione DEF conseguenti deliberazioni parlamentari, del principale strumento di
programmazione economica e finanziaria nazionale, il Documento di
Economia e Finanza (DEF), al cui interno è contenuto Programma di
approvazione Stabilità e del Programma Nazionale di Riforma (PNR) (prima e
DEF
terza sezione).

30 aprile v La presentazione del DEF nella prima metà del mese di aprile consente alle
trasmissione
DEF Camere di esprimersi sugli obiettivi programmatici in tempo utile
per l'invio, entro il 30 aprile, al Consiglio dell'Unione europea e
alla Commissione europea, del Programma di Stabilità e del PNR, che
potrà, in questo modo, tener conto delle indicazioni fornite nell'Analisi
annuale della crescita, predisposta all'inizio di ciascun anno dalla
Commissione europea.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Ciclo e strumenti della programmazione finanziaria e di


bilancio

v Anche sulla base delle eventuali raccomandazioni formulate dalle autorità


europee nel mese di giugno-luglio, nonché al fine di tener conto di
variazioni degli andamenti macroeconomici e di finanza pubblica rispetto
alle previsioni del DEF, è prevista la presentazione, entro il 27
settembre di ciascun anno, di una Nota di aggiornamento del
Documento di economia e finanza (NADEF).

v La Nota consente di tener conto d'informazioni e dati più dettagliati


rispetto a quelli disponibili nel mese di aprile e di procedere all'eventuale
aggiornamento degli obiettivi programmatici fissati dal DEF, al fine di
prevedere una loro diversa ripartizione tra i diversi sottosettori del conto
economico della pubblica amministrazione lo Stato, nonché di recepire le
raccomandazioni approvate dal Consiglio europeo nel corso del primo
semestre dell'anno.

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Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 13
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Ciclo e strumenti della programmazione finanziaria e di


bilancio

v La fase di attuazione degli obiettivi programmatici contenuti nel DEF (o


nella Nota di aggiornamento) dovrà essere realizzata in autunno,
attraverso la presentazione alle Camere, entro il 20 ottobre di ciascun
anno, del Disegno di legge di bilancio, che costituisce ora l'unico
provvedimento che reca la manovra triennale di finanza pubblica.

v Tale termine segue il 15 ottobre, termine per la presentazione alla


Commissione e all’Eurogruppo del Progetto di documento
programmatico di bilancio (DPB) riassuntivo dei contenuti della
manovra predisposta con i predetti disegni di legge.

v Il parere della Commissione sul progetto di documento


programmatico di bilancio dovrebbe essere adottato il più rapidamente
possibile e comunque entro il 30 novembre, tenendo conto, per quanto
possibile, della tempistica e delle procedure parlamentari nazionali.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Ciclo e strumenti della programmazione finanziaria e di


bilancio

v Infine, il bilancio dello Stato deve essere adottato e definito ogni


anno entro il 31 dicembre, insieme ai principali parametri di bilancio
aggiornati degli altri sotto - settori delle amministrazioni pubbliche.

v Entro il successivo mese di gennaio dovranno essere presentati gli


eventuali disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, che
sono stati a loro volta precedentemente indicati nel DEF ovvero nella
Nota di aggiornamento del medesimo.

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delle aziende pubbliche 14
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

https://www.mef.gov.it/inevidenza/Approvato-il-DEF-2020-ripartire-dopo-lemergenza/ INDICE

I. QUADRO COMPLESSIVO E POLITICA DI BILANCIO


I.1 Evoluzione della pandemia e interventi adottati
I.2 Tenden e recen i dell economia i aliana e q adro macro enden iale 2020-2021
I.3 Previsioni di finanza pubblica: scenario tendenziale
I.4 Misure urgenti di rilancio e quadro di finanza pubblica con nuove politiche
I.5 Rilancio dell economia, sostenibilità del debito pubblico e sentiero di rientro

II. QUADRO MACROECONOMICO


II.1 L economia internazionale
II.2 Economia italiana: tendenze recenti
II.3 Economia italiana: prospettive

III. INDEBITAMENTO NETTO E DEBITO PUBBLICO


III.1 Indebitamento netto: dati di consuntivo e previsioni tendenziali
III.2 Risultati e obiettivi in termini di saldo strutturale e di regola di spesa
III.3 Impatto finanziario delle riforme adottate da aprile 2019
III.4 Evoluzione del rapporto debito/PIL
III.5 La regola del debito e gli altri fattori rilevanti

IV. LE AZIONI INTRAPRESE E LINEE DI TENDENZA


IV.1 Gli interventi adottati nel 2019
IV.2 La manovra di finanza pubblica: gli effetti sui saldi
IV.3 La manovra di finanza pubblica: le principali misure
IV.4 I primi provvedimenti adottati nel 2020: la riduzione della pressione fiscale sui
lavoratori dipendenti
IV.5 Gli in er en i per con ras are l emergen a COVID-19

V. ASPETTI ISTITUZIONALI DELLE FINANZE PUBBLICHE


V.1 La regola dell eq ilibrio di bilancio per le amminis ra ioni locali
V.2 Il patto per la salute e i tetti alla spesa farmaceutica

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MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE IX

Prodotto Interno Lordo


(PIL)

Rappresenta il valore
complessivo dei beni e servizi
finali prodotti all'interno di un
paese in un certo intervallo
di tempo, generalmente
l’anno.

Il PIL può essere anche


definito come il valore della
ricchezza o del benessere
di un paese.

ü Prodotto: perché misura il valore dei beni finali prodotti.

ü Interno: perché la definizione e il calcolo del PIL prende in considerazione il valore finale
dei beni e dei servizi prodotti internamente.
ü Lordo: fa riferimento al fatto che il PIL è al lordo degli Ammortamenti.

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Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 15
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DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2020


INDICE ANALISI E TENDENZE DELLA FINANZA PUBBLICA

INTRODUZIONE .................................................................................................. I VII. LE RISORSE DESTINATE ALLA COESIONE TERRITORIALE E I


FONDI NAZIONALI ADDIZIONALI........................................................... 99
I. SINTESI DEL QUADRO MACROECONOMICO ........................................... 1
VII.1 Programmazione nazionale .....................................................................................100
II. CONTO ECONOMICO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ............... 3 Fondo per lo sviluppo e la coesione ..................................................................................... 100
II.1 I risultati del 2019 ........................................................................................................ 3 VII.2 Programmazione comunitaria..................................................................................103
II.2 Previsioni tendenziali ................................................................................................. 10 Programmi Fondi strutturali .................................................................................................. 103
II.3 Politiche invariate....................................................................................................... 15 Programmi FEASR e FEAMP .................................................................................................. 103
III. ANALISI DEI PRINCIPALI SETTORI DI SPESA ....................................... 17
VIII. VALUTAZIONE PER L’ANNO 2019 DELLE MAGGIORI ENTRATE
III.1 Pubblico impiego ........................................................................................................ 17
DERIVANTI DAL CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE ...................... 105
Risultati .................................................................................................................................... 17
Previsioni .................................................................................................................................. 18
APPENDICE A: QUADRI DI COSTRUZIONE DEI CONTI CONSOLIDATI
III.2 Prestazioni sociali in denaro ..................................................................................... 18
Risultati .................................................................................................................................... 18
DI CASSA DEL SETTORE PUBBLICO 2017-2019 ................................. 107
Previsioni .................................................................................................................................. 21
III.3 Sanità .......................................................................................................................... 24
Risultati .................................................................................................................................... 24

Documento
Previsioni .................................................................................................................................. 26

IV. CONTO DI CASSA DEL SETTORE PUBBLICO .......................................... 29

di Economia e Finanza
IV.1 I risultati del 2019 ..................................................................................................... 29
Settore pubblico ....................................................................................................................... 29
Amministrazioni centrali .......................................................................................................... 35

2020
Amministrazioni locali .............................................................................................................. 39
Enti di previdenza e assistenza sociale .................................................................................. 45
IV.2 Previsioni tendenziali 2020-2021 ............................................................................ 48
Settore pubblico ....................................................................................................................... 50

V. BILANCIO DELLO STATO......................................................................... 51


V.1 Risultati di sintesi ....................................................................................................... 51
V.2 Analisi degli incassi .................................................................................................... 51
V.3 Entrate tributarie ........................................................................................................ 52
V.4 Entrate non tributarie ................................................................................................ 53
V.5 Analisi dei pagamenti................................................................................................. 57
V.6 Raffronti tra risultati e previsioni 2019 .................................................................... 65

VI. DEBITO .................................................................................................... 97 Sezione II


AnalisiDOCUMENTO
e tendenze della finanza pubblica
VI.1 La consistenza del debito delle amministrazioni pubbliche e del settore
statale ......................................................................................................................... 97 DI ECONOMIA E FINANZA 2020
ANALISI E TENDENZE DELLA FINANZA PUBBLICA
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE i

Le entrate totali segnano un rilevante incremento di 0,7 p.p., come risultato


dell’aumento delle imposte dirette (+0,3 p.p.), dei contributi sociali e delle altre
entrate correnti (rispettivamente +0,2 p.p.). La pressione fiscale aumenta di 0,6
p.p., attestandosi nel 2019 al 42,4 per cento.

TABELLA II.1-3 CONTO ECONOMICO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE


ii Scostamenti
MINISTERO DELL’ECONOMIA dalle
E DELLE FINANZE
Risultati Variazioni
stime
DEF 2020
In milioni in % di PIL Assolute % NTI
- NTI
2018- 2019- 2018/ 2019/
2017 2018 2019 2017 2018 2019 2019 2019
2017 2018 2017 2018
SPESE
Redditi da lavoro dipendente 167.221 172.501 173.253 9,6 9,8 9,7 5.280 752 3,2 0,4 172.902 351
Consumi intermedi 143.923 147.298 148.221 8,3 8,3 8,3 3.375 923 2,3 0,6 146.967 1.254
Prestazioni sociali in denaro 341.404 348.473 361.211 19,7 19,7 20,2 7.069 12.738 2,1 3,7 362.520 -1.309
Pensioni 263.535 268.532 275.054 15,2 15,2 15,4 4.997 6.522 1,9 2,4 276.030 -976
Altre prestazioni sociali 77.869 79.941 86.157 4,5 4,5 4,8 2.072 6.216 2,7 7,8 86.490 -333
Altre uscite correnti 62.002 65.460 66.656 3,6 3,7 3,7 3.458 1.196 5,6 1,8 65.095 1.561
Totale spese correnti netto
714.550 733.732 749.341 41,1 41,5 41,9 19.182 15.609 2,7 2,1 747.485 1.856
interessi
Interessi passivi 65.457 64.621 60.305 3,8 3,7 3,4 -836 -4.316 -1,3 -6,7 61.316 -1.011
Totale spese correnti 780.007 798.353 809.646 44,9 45,2 45,3 18.346 11.293 2,4 1,4 808.801 845
Investimenti fissi lordi 38.276 37.790 40.494 2,2 2,1 2,3 -486 2.704 -1,3 7,2 40.496 -2
Contributi agli investimenti 10.014 13.868 14.189 0,6 0,8 0,8 3.854 321 38,5 2,3 13.869 320
Altre spese in conto capitale 18.510 7.296 6.413 1,1 0,4 0,4 -11.214 -883 -60,6 -12,1 5.128 1.285
Totale spese in conto capitale 66.800 58.954 61.096 3,8 3,3 3,4 -7.846 2.142 -11,7 3,6 59.493 1.604
Totale spese 846.807 857.307 870.742 48,8 48,5 48,7 10.500 13.435 1,2 1,6 868.293 2.449
ENTRATE
Tributarie 501.142 504.890 516.542 28,9 28,6 28,9 3.748 11.652 0,7 2,3 506.366 10.176
Imposte dirette 250.309 248.889 257.397 14,4 14,1 14,4 -1.420 8.508 -0,6 3,4 250.173 7.224
Imposte indirette 248.508 254.428 257.910 14,3 14,4 14,4 5.920 3.482 2,4 1,4 255.011 2.899
Imposte in conto capitale 2.325 1.573 1.235 0,1 0,1 0,1 -752 -338 -32,3 -21,5 1.182 53
Contributi sociali 225.565 234.470 242.087 13,0 13,3 13,5 8.905 7.617 3,9 3,2 241.482 605
Contributi sociali effettivi 221.393 230.397 237.751 12,7 13,0 13,3 9.004 7.354 4,1 3,2 237.249 502
Contributi sociali figurativi 4.172 4.073 4.336 0,2 0,2 0,2 -99 263 -2,4 6,5 4.233 103
Altre entrate correnti 73.354 76.637 80.132 4,2 4,3 4,5 3.283 3.495 4,5 4,6 79.236 896
Totale entrate correnti 797.736 814.424 837.526 45,9 46,1 46,9 16.688 23.102 2,1 2,8 825.902 11.624
Altre entrate in conto capitale 4.286 2.466 2.680 0,2 0,1 0,1 -1.820 214 -42,5 8,7 2.596 84
Totale entrate 804.347 818.463 841.441 46,3 46,3 47,1 14.116 22.978 1,8 2,8 829.680 11.761
Pressione fiscale 41,8 41,9 42,4 0,0 0,6 41,9 0,5
Saldo corrente 17.729 16.071 27.880 1,0 0,9 1,6 -1.658 11.809 -9,4 73,5 17.102 10.778
Indebitamento netto -42.460 -38.844 -29.301 -2,4 -2,2 -1,6 3.616 9.543 -8,5 -24,6 -38.613 9.312
Saldo primario 22.997 25.777 31.004 1,3 1,5 1,7 2.780 5.227 12,1 20,3
8.301 22.703
Prof. Roberto Agnello
PIL nominale 1.736.593 1.766.168 1.787.664 Appunti
29.575 di Contabilità e Bilanci delle
21.496 Aziende Pubbliche
1.783.142 4.522

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 16
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

INDICE

PREMESSA ...................................................................................................... III

I. RISPOSTA ALL’EMERGENZA CORONAVIRUS E


PIANO DI RILANCIO DEL PAESE ................................................................... 1
I.1 Introduzione........................................................................................................................ 1
I.2 il piano di rilancio del Paese.............................................................................................. 5
I.3 Le misure adottate per l emergenza COVID-19 ............................................................ 22
I.4 Raccomandazioni del Consiglio e strategia di crescita sostenibile ............................. 35

II. SCENARIO MACROECONOMICO ............................................................... 39


II.1. Sintesi del quadro macroeconomico ........................................................................... 39
Documento
II.2 Impatto macroeconomico del Green and Innovation Deal ........................................... 40 di Economia e Finanza
III. LA STRATEGIA DI RIFORMA NELLE AREE PRIORITARIE E
L’ATTUAZIONE DELLE RACCOMANDAZIONI SPECIFICHE (CSR) .............. 45
III.1 Priorità 1: Finanza sostenibile, riduzione del debito e politiche fiscali a
sostegno della crescita ................................................................................................ 46
III. 2 Priorità 2: Mercato del lavoro, scuola e competenze ................................................ 53
III.3 Priorità 3: Politiche sociali, sostegno alle famiglie e lotta alla povertà ..................... 64
III.4 Priorità 4: Produttività, competitività, giustizia e settore bancario ............................ 76
III.5 Priorità 5: Sostegno agli investimenti materiali e immateriali in chiave sostenibile... 95

IV. I FONDI STRUTTURALI E IL PIANO PER IL SUD ...................................... 111


2020
IV.1 Piano per il Sud al 2030............................................................................................. 111
IV.2 Il contributo dei fondi strutturali europei................................................................... 114
IV.3 La programmazione 2021-2027 del fondo per lo sviluppo e la coesione .............. 118
Sezione III
V. LE AREE PRIORITARIE DELL’AGENDA DI GOVERNO E Programma Nazionale di Riforma
MINI E
GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILEDELL EC ..................................
(SDGS) N MIA E DELLE FINANZE121 I

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

MINI E DELL EC N MIA E DELLE FINANZE VII

Consiglio
dei
Ministri

Il sistema di programmazione di bilancio


di Regioni e Enti Locali

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 17
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

REGIONI
Iter di programmazione del a) DEFR - 30 giugno
bilancio
b) Nota di aggiornamento del DEFR - entro 30 giorni
dalla presentazione della Nota di aggiornamento
del DEF e comunque non oltre la data di
• DEFR presentazione sul disegno di legge di bilancio.
c) Disegno di legge di stabilità regionale - 31 ottobre e
comunque non oltre 30 giorni dalla presentazione del
• DISEGNO DI LEGGE DI disegno di legge di bilancio dello Stato.
BILANCIO d) Piano degli indicatori di bilancio – entro 30 giorni
dall’approvazione del bilancio di previsione e
dall’approvazione del rendiconto.
• PIANO INDICATORI e) Disegno di legge di assestamento del bilancio - 30
giugno
f) Eventuali disegni di legge di variazione di bilancio;
• ASSESTAMENTO g) Eventuali disegni di legge collegati alla manovra di
bilancio - ottobre
h) Rendiconto della gestione - 30 aprile dell’anno
successivo all’esercizio di riferimento da parte della
• RENDICONTO Giunta, ed entro il 31 luglio da parte del Consiglio.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

ENTI LOCALI
Iter di programmazione del
bilancio ì Approvazione del Documento Unico di
Programmazione (DUP) - 31 luglio

• Indirizzi generali di governo ì Presentazione al Consiglio Comunale dello Schema di


e linee programmatiche del Bilancio triennale previsionale e nota aggiornamento
Sindaco al DUP - 15 novembre

ì Piano degli indicatori di bilancio presentato al


• DUP Consiglio unitamente al bilancio di previsione e al
rendiconto

ì Piano Esecutivo di Gestione e della Performance


• BILANCIO PREVISIONALE (PEG), approvato dalla Giunta entro 20 giorni
dall’approvazione del bilancio.

ì Schema di delibera di assestamento del bilancio, il


• PEG controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio
– 31 luglio.

ì Variazioni di bilancio.
• RENDICONTO
ì Schema di rendiconto sulla gestione – 30 aprile
dell’anno successivo a quello di riferimento.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 18
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

COMUNE DI PALERMO DUP – 2019/2021

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Il Documento Unico di Programmazione (DUP)

v Il DUP è il documento di pianificazione di medio periodo per mezzo del quale sono
esplicitati indirizzi che orientano la gestione degli Ente Locali per un numero d’esercizi pari a
quelli coperti dal bilancio pluriennale.
v Nell’ambito dei nuovi strumenti di programmazione degli Enti locali, il DUP è quello che
permette l’attività di guida strategica ed operativa. In particolare nel DUP
l’Amministrazione espone, in relazione ad un dato arco di tempo futuro,
ü cosa intende conseguire (obiettivi)

ü in che modo (azioni)

ü con quali risorse (mezzi).

Quindi il DUP si qualifica come un “momento di scelta” in quanto, di fronte alla molteplicità
dei bisogni da soddisfare e alla limitatezza delle risorse, spetta all’organo politico operare le
necessarie selezioni e stabilire i correlativi vincoli affinché, negli anni a venire, si
possano conseguire le finalità poste, impiegando in modo efficiente ed efficace i
mezzi disponibili.
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 19
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Il Documento Unico di Programmazione (DUP)

v Il DUP viene elaborato nel rispetto ed in coerenza con i piani di Governo


nazionali e della comunità europea.
v Ogni anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento Unico di
Giunta Comunale
Programmazione (DUP) “per le conseguenti deliberazioni”. L'adozione del
DUP è prevista entro il 31 luglio di ciascun anno (termine di carattere
Consiglio
ordinatorio, con possibilità di presentazione con tempi più lunghi senza
Comunale incorrere in Sanzioni).
v Il DUP costituisce un documento a sé stante, approvato a monte del
31 luglio bilancio previsionale e presupposto per la redazione del bilancio stesso,
approvazione
DUP entrambi questi documenti hanno come riferimento un orizzonte
temporale almeno triennale.

ì Il DUP è strutturato in due sezioni:


1. Sezione Strategica (Se.S)
2. Sezione Operativa (Se.O)
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Il Documento Unico di Programmazione (DUP)


SEZIONE STRATEGICA - SES

SES à Individua, gli indirizzi strategici e L'individuazione degli obiettivi


le scelte programmatiche dell’Ente, da consegue ad un processo conoscitivo di
realizzare in coerenza con: analisi strategica, in termini attuali e
prospettici, che si rivolge a:
• quadro normativo,
a) Analisi delle condizioni esterne
• linee di indirizzo della programmazione
all’Ente
regionale e provinciale,
b) Analisi delle condizioni interne
• concorso al perseguimento degli
all’Ente.
obiettivi di finanza pubblica definiti in
ambito nazionale e dell'UE.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 20
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Il Documento Unico di Programmazione (DUP)


SEZIONE OPERATIVA - SEO

SEO à guida e vincolo ai processi di Si compone di due parti


redazione dei documenti contabili di fondamentali:
previsione. Il suo scopo è quello di: ü Parte 1 - esplicita le motivazioni
a) definire gli obiettivi dei programmi delle scelte programmatiche
all'interno delle singole missioni effettuate, dei singoli programmi da
realizzare e dei relativi obiettivi.
esplicitandone i relativi fabbisogni di spesa
e le modalità di finanziamento; ü Parte 2 - contiene la
programmazione dettagliata su:
b) orientare e guidare le successive
deliberazioni del Consiglio e della Giunta; § opere pubbliche;

c) essere presupposto all'attività di controllo § programmazione fabbisogno del


personale;
strategico e dei risultati conseguito
dall’Ente. § piano delle alienazioni e
valorizzazioni dei beni patrimoniali.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

https://www.comune.palermo.it/bilancio.php?sel=1&per=2019-2021

Allegato B
EMENDATO

COMUNE DI PALERMO
AREA DELLA RAGIONERIA GENERALE, TRIBUTI E PATRIMONIO

STAFF RAGIONIERE GENERALE BILANCIO DI PREVISIONE


Bilancio di Previsione 2019/2021 ENTRATE
Pag. 1

RESIDUI
PRESUNTI AL PREVISIONI
TITOLO
DENOMINAZIONE TERMINE DEFINITIVE
TIPOLOGIA Previsioni Previsioni Previsioni
DELL'ESERCIZIO DELL'ANNO 2018
2019 2020 2021
2018

Fondo Pluriennale Vincolato per Spese Correnti Previsioni di competenza 25.512.906,18 9.826.449,15 3.703.733,70 3.627.114,06

Fondo Pluriennale Vincolato per Spese in Conto Capitale Previsioni di competenza 247.923.564,72 52.294.358,39 16.793.156,64 2.160.703,75

Utilizzo avanzo di Amministrazione Previsioni di competenza 81.507.621,99 0,00

- di cui avanzo utilizzato anticipatamente Previsioni di competenza 0,00 0,00

- di cui Utilizzo Fondo anticipazioni di liquidita' (DL 35/2013 e successive Previsioni di competenza 0,00 0,00
modifiche e rifinanziamenti) - solo per le Regioni

Fondo di Cassa all'1/1/2019 Previsioni di cassa 30.786.921,05 3.784.782,89

TITOLO 1 ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA

10101 Tipologia 101: IMPOSTE, TASSE E PROVENTI ASSIMILATI 563.128.321,60 previsione di competenza 393.204.105,88 375.307.945,48 378.883.073,49 378.534.086,05
previsione di cassa 364.892.523,17 349.016.699,28

10104 Tipologia 104: COMPARTECIPAZIONI DI TRIBUTI 946.234,01 previsione di competenza 16.309.625,16 15.806.535,44 15.806.535,44 15.806.535,44
previsione di cassa 13.194.611,20 15.806.535,44

10301 Tipologia 301: FONDI PEREQUATIVI DA AMMINISTRAZIONI 41.346,66 previsione di competenza 133.812.955,70 133.812.955,70 131.766.116,18 131.766.116,18
CENTRALI previsione di cassa 134.706.563,70 133.812.955,70

10302 Tipologia 302: FONDI PEREQUATIVI DALLA REGIONE O PROVINCIA 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00
AUTONOMA previsione di cassa 0,00 0,00

10000 Totale TITOLO 1 ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA 564.115.902,27 previsione di competenza 543.326.686,74 524.927.436,62 526.455.725,11 526.106.737,67
E PEREQUATIVA previsione di cassa 512.793.698,07 498.636.190,42

……………...
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 21
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Allegato B
EMENDATO

COMUNE DI PALERMO
AREA DELLA RAGIONERIA GENERALE, TRIBUTI E PATRIMONIO

STAFF RAGIONIERE GENERALE


BILANCIO DI PREVISIONE
Bilancio di Previsione 2019/2021 SPESE
Pag. 9

RESIDUI
PRESUNTI AL PREVISIONI
MISSIONE, PROGRAMMA,
DENOMINAZIONE TERMINE DEFINITIVE
TITOLO Previsioni Previsioni Previsioni
DELL'ESERCIZIO DELL'ANNO 2018
2018 2019 2020 2021

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 13.203.765,18 13.203.765,18 13.203.765,18 13.203.765,18

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

0101 Programma 01 ORGANI ISTITUZIONALI


Titolo 1 SPESE CORRENTI * 10.633.130,92 previsione di competenza 54.222.288,21 49.710.680,87 46.684.024,65 44.917.764,07
di cui già impegnato 5.295.500,56 179.839,50 104.404,23
di cui fondo pluriennale vincolato 5.117.675,16 3.688.733,70 3.627.114,06 3.627.114,06
previsione di cassa 46.766.856,28 46.184.487,06

Titolo 2 SPESE IN CONTO CAPITALE 156.102,04 previsione di competenza 132.354,67 167.450,00 28.750,00 0,00
di cui già impegnato 0,00 0,00 0,00
di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00
previsione di cassa 132.354,67 167.450,00

Totale programma 01 ORGANI ISTITUZIONALI 10.789.232,96 previsione di competenza 54.354.642,88 49.878.130,87 46.712.774,65 44.917.764,07
di cui già impegnato 5.295.500,56 179.839,50 104.404,23
di cui fondo pluriennale vincolato 5.117.675,16 3.688.733,70 3.627.114,06 3.627.114,06
previsione di cassa 46.899.210,95 46.351.937,06

0102 Programma 02 SEGRETERIA GENERALE


Titolo 1 SPESE CORRENTI * 4.373.181,43 previsione di competenza 14.963.856,57 13.248.155,27 13.114.534,43 13.114.534,43
di cui già impegnato 481.817,87 11.371,50 5.262,17
di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00
previsione di cassa 14.421.262,27 13.291.064,15

Titolo 2 SPESE IN CONTO CAPITALE 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00
di cui già impegnato 0,00 0,00 0,00
di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00
previsione di cassa 0,00 0,00

Totale programma 02 SEGRETERIA GENERALE 4.373.181,43 previsione di competenza 14.963.856,57 13.248.155,27 13.114.534,43 13.114.534,43
di cui già impegnato 481.817,87 11.371,50 5.262,17

……………... di cui fondo pluriennale vincolato


previsione di cassa
0,00
14.421.262,27
0,00
13.291.064,15
0,00 0,00

0103 Programma 03 GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA,


PROGRAMMAZIONE E PROVVEDITORATO
Prof.
TitoloRoberto
1 AgnelloSPESE CORRENTI * 26.800.513,29 previsione di competenza Appunti di Contabilità26.340.536,35
44.494.775,39 e Bilanci delle20.576.160,79
Aziende Pubbliche
20.485.998,54
di cui già impegnato 593.791,40 146.222,39 89.621,39
di cui fondo pluriennale vincolato 7.300,00 0,00 0,00 0,00
previsione di cassa 66.982.482,58 33.350.601,39

Titolo 2 SPESE IN CONTO CAPITALE * 2.474.075,96 previsione di competenza 14.625.029,83 7.623.151,78 3.828.559,95 398.140,00
di cui già impegnato 58.111,55 1.900,00 0,00
di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00
previsione di cassa 10.819.754,62 9.179.240,62

Titolo 3 SPESE PER INCREMENTO ATTIVITA' FINANZIARIE 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00
di cui già impegnato 0,00 0,00 0,00
di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00
previsione di cassa 0,00 0,00

Appunti delle lezioni di contabilità e bilanci


delle aziende pubbliche 22
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Formazione e gestione del Bilancio dello Stato

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Principi generali o postulati di bilancio

ü Annualità ü Coerenza

ü Unitarietà ü Continuità e costanza

ü Universalità ü Comparabilità e della verificabilità

ü Integrità ü Neutralità

ü Veridicità, attendibilità, correttezza, e ü Pubblicità

comprensibilità ü Equilibrio di bilancio

ü Rilevanza ü Competenza finanziaria

ü Flessibilità ü Competenza economica

ü Congruità ü Prevalenza della sostanza sulla forma

ü Prudenza

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 1
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Principio della annualità

ì I documenti del sistema di bilancio, sia di previsione sia di rendicontazione, sono


predisposti con cadenza annuale e si riferiscono a distinti periodi o di gestione
coincidenti con l'anno solare.

ì Nella predisposizione dei documenti di bilancio, le previsioni di ciascun esercizio sono


elaborate sulla base di una programmazione di medio periodo, con un orizzonte
temporale almeno triennale.

ì Il metodo di redazione del bilancio individuato dal Legislatore è definito “scorrevole”:


ogni anno risulta necessario aggiornare il bilancio di previsione di un ulteriore esercizio e
di tutti gli esercizi considerati nel bilancio e con l’indicazione, per tutti gli esercizi, degli
impegni di spesa già assunti alla data di elaborazione del documento.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Principio dell’unitarietà

ì La singola amministrazione pubblica è una entità giuridica unica e unitaria,


pertanto, deve essere unico e unitario sia il suo bilancio di previsione, sia il suo rendiconto
e bilancio d’esercizio.
ì E’ il complesso unitario delle entrate che finanzia l’amministrazione pubblica e
quindi sostiene così la totalità delle sue spese durante la gestione. Le entrate in conto
capitale sono destinate esclusivamente al finanziamento di spese di investimento.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 2
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Principio della universalità

ì Il sistema di bilancio ricomprende tutte le finalità e gli obiettivi di gestione, nonché i


relativi valori finanziari, economici e patrimoniali riconducibili alla singola
amministrazione pubblica, al fine di fornire una rappresentazione veritiera e corretta
della complessa attività amministrativa svolta nell’esercizio e degli andamenti
dell’amministrazione, anche nell’ottica degli equilibri economico – finanziari del sistema di
bilancio.

ì Sono incompatibili con il principio dell’universalità le gestioni fuori bilancio,


consistenti in gestioni poste in essere dalla singola amministrazione o da sue articolazioni
organizzative – che non abbiano autonomia gestionale – che non transitano nel bilancio.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Principio della integrità

ì Nel bilancio di previsione e nei documenti di rendicontazione le entrate devono essere


iscritte al lordo delle spese sostenute per la riscossione e di altre eventuali spese ad esse
connesse e, parimenti, le spese devono essere iscritte al lordo delle correlate entrate,
senza compensazioni di partite.

ì Lo stesso principio si applica a tutti i valori del sistema di bilancio, quindi anche ai valori
economici ed alle grandezze patrimoniali che si ritrovano nel conto economico e nel conto
del patrimonio.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 3
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Principio della veridicità, attendibilità, correttezza, e


comprensibilità

ì Il principio della «veridicità» fa esplicito riferimento al principio del true and fair view che
ricerca nei dati contabili di bilancio la rappresentazione delle reali condizioni
delle operazioni di gestione di natura economica, patrimoniale e finanziaria di
esercizio.

ì Il principio della veridicità non si applica solo ai documenti di rendicontazione e alla


gestione, ma anche ai documenti di previsione nei quali è da intendersi come rigorosa
valutazione dei flussi finanziari (e nel caso anche economici) generati dalle operazioni che si
svolgeranno nel futuro periodo di riferimento. Si devono quindi evitare le sottovalutazioni
e le sopravalutazioni delle singole poste che invece devono essere valutate secondo una
rigorosa analisi di controllo.

ì Una corretta interpretazione del principio della veridicità richiede anche l’enunciazione
degli altri postulati di bilancio (attendibilità, correttezza e comprensibilità). Il principio di
veridicità è quindi da considerarsi un obiettivo a cui tendono i postulati e i principi
contabili generali.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Principio della significatività e rilevanza

ì Per essere utile, un'informazione deve essere significativa per le esigenze informative
connesse al processo decisionale degli utilizzatori. L’informazione è qualitativamente
significativa quando è in grado di influenzare le decisioni degli utilizzatori
aiutandoli a valutare gli eventi passati, presenti o futuri, oppure confermando o
correggendo valutazioni da loro effettuate precedentemente.

ì Errori, semplificazioni e arrotondamenti sono tecnicamente inevitabili e trovano il loro


limite nel concetto di rilevanza; essi cioè non devono essere di portata tale da avere un
effetto rilevante sui dati del sistema di bilancio e sul loro significato per i destinatari.

ì L’informazione è rilevante se la sua omissione o errata presentazione può influenzare le


decisioni degli utilizzatori prese sulla base del sistema di bilancio. La rilevanza dipende dalla
dimensione quantitativa della posta, valutata comparativamente con i valori complessivi del
sistema di bilancio, e dall’errore giudicato nelle specifiche circostanze di omissione o errata
presentazione.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 4
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Principio della Flessibilità

ì Nel sistema del bilancio di previsione i documenti non debbono essere interpretati come
immodificabili, perché questo comporterebbe una rigidità nella gestione che può rivelarsi
controproducente.

ì Il principio di flessibilità è volto a trovare all’interno dei documenti contabili di


programmazione e previsione di bilancio la possibilità di fronteggiare gli effetti derivanti
dalle circostanze imprevedibili e straordinarie che si possono manifestare durante la
gestione, modificando i valori a suo tempo approvati dagli organi di governo.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

10

Principio della congruità

ì La congruità consiste nella verifica dell’adeguatezza dei mezzi disponibili rispetto


ai fini stabiliti. Il principio si collega a quello della coerenza, rafforzandone i contenuti di
carattere finanziario, economico e patrimoniale, anche nel rispetto degli equilibri di
bilancio.

ì La congruità delle entrate e delle spese deve essere valutata in relazione agli obiettivi
programmati, agli andamenti storici ed al riflesso nel periodo degli impegni pluriennali che
sono coerentemente rappresentati nel sistema di bilancio nelle fasi di previsione e
programmazione, di gestione e rendicontazione.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 5
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

11

Principio della prudenza

ì Nel bilancio di previsione, più precisamente nei documenti sia finanziari sia economici,
devono essere iscritte solo le componenti positive che ragionevolmente saranno disponibili
nel periodo amministrativo considerato, mentre le componenti negative saranno limitate
alle sole voci degli impegni sostenibili e direttamente collegate alle risorse previste.

ì Nei documenti contabili di rendicontazione il principio della prudenza comporta che


le componenti positive non realizzate non devono essere contabilizzate, mentre tutte le
componenti negative devono essere contabilizzate e quindi rendicontate, anche se non
sono definitivamente realizzate.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

12

Principio della coerenza

ì Occorre assicurare un nesso logico e conseguente fra la programmazione, la


previsione, gli atti di gestione e la rendicontazione generale.

ì La coerenza implica che queste stesse funzioni ed i documenti contabili e non, ad esse
collegati, siano strumentali al perseguimento dei medesimi obiettivi.

ì Il nesso logico infatti deve collegare tutti gli atti contabili preventivi, gestionali e consuntivi,
siano essi di carattere strettamente finanziario, o anche economico e patrimoniale, siano
essi descrittivi e quantitativi, di indirizzo politico ed amministrativo, di breve o di lungo
termine.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 6
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

13

Principio della continuità e della costanza

ì La valutazione delle poste contabili di bilancio deve essere fatta nella prospettiva della
continuazione delle attività istituzionali per le quali l’amministrazione pubblica è
costituita.

ì Pertanto le valutazioni contabili finanziarie, economiche e patrimoniali del sistema di


bilancio devono rispondere al requisito di essere fondate su criteri tecnici e di stima che
abbiano la possibilità di continuare ad essere validi nel tempo, se le condizioni gestionali
non saranno tali da evidenziare chiari e significativi cambiamenti.

ì L’eventuale cambiamento dei criteri particolari di valutazione adottati, deve


rappresentare un’ eccezione nel tempo che risulti opportunamente descritta e
documentata in apposite relazioni nel contesto del sistema di bilancio.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

14

Principio della comparabilità e verificabilità

ì Gli utilizzatori delle informazioni di bilancio devono essere in grado di comparare nel
tempo le informazioni, analitiche e sintetiche di singole o complessive poste
economiche, finanziarie e patrimoniali del sistema di bilancio, al fine di identificarne gli
andamenti tendenziali.

ì Gli utilizzatori, inoltre, devono poter comparare le informazioni di bilancio anche


tra enti pubblici diversi, e dello stesso settore, al fine di valutarne le diverse potenzialità
gestionali, gli orientamenti strategici e le qualità di una sana e buona amministrazione.

ì L’informazione patrimoniale, economica e finanziaria, e tutte le altre fornite dal sistema di


bilancio di ogni amministrazione pubblica, devono essere verificabili attraverso la
ricostruzione del procedimento valutativo seguito. A tale scopo le amministrazioni
pubbliche devono conservare la necessaria documentazione probatoria.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 7
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

15

Principio di neutralità o imparzialità

ì La redazione dei documenti contabili deve fondarsi su principi contabili indipendenti ed


imparziali verso tutti i destinatari, senza servire o favorire gli interessi o le esigenze
di particolari gruppi. La neutralità o imparzialità deve essere presente in tutto il
procedimento formativo del sistema di bilancio, sia di programmazione e previsione, sia di
gestione e di rendicontazione, soprattutto per quanto concerne gli elementi soggettivi.

ì L'imparzialità contabile va intesa come l'applicazione competente e tecnicamente


corretta del processo di formazione dei documenti contabili, del bilancio di
previsione, del rendiconto e del bilancio d’esercizio, che richiede discernimento, oculatezza
e giudizio per quanto concerne gli elementi soggettivi.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

16

Principio della pubblicità

ì Il rispetto del principio della pubblicità presuppone un ruolo attivo dell’amministrazione


pubblica nel contesto della comunità amministrata, garantendo trasparenza e
divulgazione alle scelte di programmazione contenute nei documenti
previsionali ed ai risultati della gestione descritti in modo veritiero e corretto nei
documenti di rendicontazione; ciò è fondamentale per la fruibilità delle informazioni
finanziarie, economiche e patrimoniali del sistema di bilancio.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 8
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

17

Principio dell’equilibrio di bilancio

ì L’osservanza di tale principio riguarda il pareggio complessivo di competenza e di


cassa attraverso una rigorosa valutazione di tutti i flussi di entrata e di spesa.

ì L’equilibrio di bilancio comporta anche la corretta applicazione di tutti gli altri


equilibri finanziari, economici e patrimoniali che sono da verificare non solo in sede
di previsione, ma anche durante la gestione in modo concomitante con lo svolgersi delle
operazioni di esercizio, e quindi nei risultati complessivi dell’esercizio che si riflettono nei
documenti contabili di rendicontazione.

ì Il principio dell’equilibrio di bilancio quindi è più ampio del normato principio del pareggio
finanziario di competenza nel bilancio di previsione autorizzatorio.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

18

Principio della competenza finanziaria

ì Tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive, che danno luogo


a entrate e spese per l’ente, devono essere registrate nelle scritture contabili
quando l’obbligazione è perfezionata, con imputazione all’esercizio in cui
l’obbligazione viene a scadenza. E’ in ogni caso, fatta salva la piena copertura
finanziaria degli impegni di spesa giuridicamente assunti a prescindere dall’esercizio
finanziario in cui gli stessi sono imputati.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 9
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

19

Principio della competenza economica

ì Il principio della competenza economica rappresenta il criterio con il quale sono imputati
gli effetti delle diverse operazioni ed attività amministrative che la singola amministrazione
pubblica svolge durante ogni esercizio e mediante le quali si evidenziano “utilità
economiche” cedute e/o acquisite anche se non direttamente collegate ai
relativi movimenti finanziari.

ì Per il principio della competenza economica l'effetto delle operazioni e degli altri eventi
deve essere rilevato contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed
eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti finanziari.

ì La determinazione dei risultati di esercizio di ogni pubblica amministrazione implica un


procedimento contabile di identificazione, di misurazione e di correlazione tra le entrate e
le uscite dei documenti finanziari e tra i proventi ed i costi e le spese dei documenti
economici del bilancio di previsione e di rendicontazione.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

20

Principio della prevalenza della sostanza sulla forma

ì Se l’informazione contabile deve rappresentare fedelmente ed in modo veritiero le


operazioni ed i fatti che sono accaduti durante l’esercizio, è necessario che essi siano
rilevati contabilmente secondo la loro natura finanziaria, economica e patrimoniale in
conformità alla loro sostanza effettiva e quindi alla realtà economica che li ha generati
e ai contenuti della stessa, e non solamente secondo le regole e le norme vigenti che ne
disciplinano la contabilizzazione formale.

ì La sostanza economica, finanziaria e patrimoniale delle operazioni pubbliche della gestione


di ogni amministrazione rappresenta l’elemento prevalente per la contabilizzazione,
valutazione ed esposizione nella rappresentazione dei fatti amministrativi nei documenti del
sistema di bilancio.

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 10
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

12/9/2016 a a _ d. (60021
260)

Scuo OIV
le Consiglio
dei
Ragion. Ministri
Ministeri CIPE

ANA
Generale

C
Enti
Cassa Locali
Depositi
Enti di
Revisori

Assessorati

Partecipate
e Prestiti
Erogazione

Aziende
Stato Corte
Regioni
dei
Agenzie Corte
Costituzion. Conti
fiscali Agenzia Enti
Università Demanio Economici

Il ciclo del Bilancio dello Stato

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22

La RGS provvede alla formazione e gestione del Bilancio dello


Stato, alla definizione del Rendiconto Generale dello Stato,
nonché alla predisposizione del Budget e del Consuntivo
economico.

Assume, poi, il coordinamento dei servizi di Tesoreria statale e


la gestione delle risorse da trasferire in favore delle Regioni e
di Enti vari.
:// . a.c / -c / ad /2012/11/ a a _ d.
ì Bilancio di Previsione

ì Gestione del Bilancio

ì Rendiconto
Formazione e
Gestione del Bilancio ì Trasferimenti Finanziari a carico del Bilancio
di Stato
ì Tesoreria dello Stato

ì Vigilanza e controllo

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 11
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

23

Il Bilancio di Previsione dello Stato – “Legge di bilancio”

E’ il documento contabile che A partire dalla legge di bilancio per il triennio 2017-
espone in maniera sistematica il 2019 è stata eliminata la legge di stabilità,
reperimento e l’impiego delle dando natura sostanziale alla legge di bilancio
risorse pubbliche. e dividendo quest’ultima in due sezioni
distinte:
Rappresentando il principale
riferimento per l’allocazione, la ü Sezione I: dedicata alle innovazioni legislative.
gestione e il monitoraggio di ü Sezione II: contenente il bilancio a
entrate e spese delle legislazione vigente e le variazioni non
amministrazioni. determinate da innovazioni normative.
§ Strutturato per missioni e programmi,
definisce l’allocazione funzionale della spesa e
Finalità: raccoglie tutte le previsioni finanziarie (di
o politico- amministrative; competenza, di cassa e in conto residui) che
o di programmazione finanziaria; scaturiscono dalla legislazione vigente.
o di destinazione delle risorse; § È diviso in stati di previsione.
o informative;
§ Ha un orizzonte triennale, ma gli stanziamenti
costituiscono limiti all’autorizzazione di spese solo
per il primo esercizio.
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

24

Documenti di cui si compone il Bilancio di previsione dello


Stato

Bilancio semplificato
ì Espone in maniera sintetica i dati di previsione della legge di bilancio. È suddiviso in tre
sezioni: la prima espone i risultati differenziali (effetti sui saldi di finanza pubblica); la seconda
contiene una analisi delle entrate e la terza parte una analisi della spesa per voci economiche
e per missioni e programmi.
Bilancio in breve
ì È un documento annuale a carattere divulgativo che riporta in sintesi le principali
informazioni relative alla gestione della finanza pubblica e l'impatto della manovra di finanza
pubblica sul bilancio (finanziario) di previsione dello Stato.
Note integrative
ì Sono contenute in ciascuno stato di previsione; arricchiscono le informazioni del bilancio e
costituiscono, nel caso della spesa, lo strumento attraverso il quale ciascun Ministero, in
coerenza con il quadro di riferimento socioeconomico ed istituzionale nel quale opera e con
le priorità politiche assegnate, illustra i criteri di formulazione delle previsioni finanziarie in
relazione ai programmi di spesa, gli obiettivi da raggiungere e gli indicatori per misurarli.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 12
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

25

Documenti di cui si compone il Bilancio di previsione dello


Stato

Budget
ì È un documento di contabilità analitica che raccoglie le previsioni basate sul principio di
competenza economica, secondo tre diverse prospettive di rappresentazione: per Centro
di costo, per Natura di costo e per Missioni/Programmi. Viene presentato per ciascuno stato
di previsione, in coerenza con l’assegnazione di risorse effettuata dal bilancio finanziario.
Budget in breve
ì È un documento annuale a carattere divulgativo, che fornisce una sintesi dei contenuti del
Budget definito dello Stato e una guida alle principali voci che compongono la struttura dei
costi che ciascuna Amministrazione centrale dello Stato prevede di sostenere in coerenza
con gli stanziamenti finanziari approvati dal Parlamento con la Legge di Bilancio.
Ecobilancio
ì L'Ecobilancio, o bilancio ambientale, dello Stato è un documento contabile che espone le
spese previste dalle amministrazioni centrali dello Stato, per attività o azioni finalizzate alla
protezione dell'ambiente o all’uso e gestione delle risorse naturali.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

26
BILANCIO SEMPLIFICATO LB 2020-2022

INDICE

Note metodologiche................................................................................................... 1
SEZIONE I – RISULTATI DIFFERENZIALI E TOTALI DI ENTRATE E SPESE ............................ 1
SEZIONE II – ANALISI DELLE ENTRATE .......................................................................... 1
SEZIONE III – ANALISI DELLE SPESE .............................................................................. 2

TOTALI E RISULTATI DIFFERENZIALI DEL BILANCIO DELLO STATO ................................... 3

SEZIONE 1 Totali e risultati differenziali del Bilancio dello Stato ...................................... 5

SEZIONE 2 Analisi delle entrate .................................................................................... 7

SEZIONE 3 Analisi delle spese .................................................................................... 11


3.1 Analisi delle spese per categoria economica ......................................................... 11
3.2 Analisi delle spese per missioni e programmi ........................................................ 65

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle I

Aziende Pubbliche" 13
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

BILANCIO SEMPLIFICATO LB 2020-2022

27
SEZIONE 1 Totali e risultati differenziali del Bilancio dello Stato
BILANCIO SEMPLIFICATO LB 2020-2022

Tavola 1.1 - Previsione Legge di Bilancio 2020 - 2022 - COMPETENZA Tavola 1.2 - Previsione Legge di Bilancio 2020 - 2022 - CASSA

(dati in milioni di euro) (dati in milioni di euro)

Legge di bilancio 2020 2021 2022


Legge di bilancio 2020 2021 2022

ENTRATE
ENTRATE
Tributarie 486.409 513.847 527.504
Tributarie(*) 511.101 538.571 552.119
Extra Tributarie 56.126 53.428 56.957
Extra Tributarie 70.572 69.360 72.929
Alienazione ed ammortamenti di beni
Alienazione ed ammortamenti di beni 2.271 2.280 2.289
2.316 2.325 2.334 patrimoniali e riscossione dei crediti
patrimoniali e riscossione dei crediti
Entrate finali 544.806 569.554 586.751
Entrate finali 583.989 610.256 627.383
SPESE
SPESE
Spese correnti (netto interessi) 545.193 549.732 548.836
Spese correnti (netto interessi) 530.665 535.032 535.742

Interessi 76.732 76.590 72.584


Interessi 76.732 76.590 72.584

Spese in conto capitale 55.186 54.088 55.036 Spese in conto capitale 50.638 51.830 51.811

Spese finali 662.584 665.710 663.361 Spese finali 672.563 678.152 673.230

Rimborso prestiti 234.840 254.866 263.850 Rimborso prestiti 234.840 254.866 263.850

RISULTATI DIFFERENZIALI RISULTATI DIFFERENZIALI

Risparmio pubblico -25.725 -3.691 16.723 Risparmio pubblico -79.390 -59.048 -36.958

Saldo netto da finanziare -78.595 -55.455 -35.978 Saldo netto da finanziare -127.757 -108.598 -86.480

Ricorso al mercato -313.435 -310.320 -299.828 Ricorso al mercato -362.597 -363.464 -350.329
(*) Le previsioni di entrata risultano al netto della quota da destinare alla U.E. pari a mln.
di euro 2.500, 2.600 e 2.600 rispettivamente per gli anni 2020, 2021 e 2022, che è
considerata tra le "poste correttive e compensative" classificate nelle entrate extra
tributarie
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

BILANCIO SEMPLIFICATO LB 2020-2022


5

BILANCIO SEMPLIFICATO LB 2020-2022

SEZIONE 2 Analisi delle entrate SEZIONE 3 Analisi delle spese


Tavola 2.1 - Sintesi delle entrate - Previsione 2020-2022 (dati in milioni di euro) 3.1 Analisi delle spese per categoria economica 28
L.B. 2020 L.B. 2021 L.B. 2022 Tavola 3.1.1 - Analisi delle spese per categorie economiche - Previsione 2020-2022 (dati in milioni di euro)
Cassa Cassa Cassa
Legge di bilancio 2020 Legge di bilancio 2021 Legge di bilancio 2022
ENTRATE TRIBUTARIE 486.409 513.847 527.504
IMPOSTE DIRETTE 259.990 263.973 265.991 6 SPESE CORRENTI CP CS CP CS CP CS

IRPEF 194.374 199.827 203.098 Redditi da lavoro dipendente 94.627 94.627 95.560 95.560 93.820 93.783

IRES 35.208 35.011 33.919 Consumi intermedi 13.688 14.030 12.999 13.008 12.836 12.844
IRAP 5.024 5.024 4.959 4.959 4.815 4.815
Ritenute sui redditi di capitale 8.188 8.168 8.208
Ritenuta sui dividendi 1.882 1.896 1.914 Trasferimenti
Pubbliche
correnti ad Amm.ni
285.093 291.334 287.591 295.968 290.019 296.856
Sostitutive art. 3 legge 662/96 735 738 740 Amministrazioni centrali
10.339 10.344 10.497 10.501 10.187 10.178
Sostitutive di tributi diretti 220 220 220 Amministrazioni locali
135.464 140.948 135.995 143.957 137.693 144.278
IMU riserva erariale 3.720 3.720 3.720 - Regioni
115.963 121.123 116.501 124.374 118.012 124.612
Altre imposte dirette 15.661 14.393 14.171 - Enti Locali
11.065 11.180 11.001 11.041 11.106 11.091
IMPOSTE INDIRETTE 226.419 249.873 261.513 - Altre
8.437 8.644 8.493 8.543 8.575 8.575
AFFARI 163.710 184.045 194.467 Enti previdenziali e assistenza
IVA (*) 141.717 161.592 172.138 sociale
139.289 140.042 141.099 141.509 142.139 142.400
Registro, bollo e sostitutiva 11.794 11.974 12.078 Trasferimenti correnti a famiglie e ISP
15.560 15.716 18.183 18.179 18.077 18.073
Altre entrate da affari 10.199 10.479 10.252 Trasferimenti correnti a imprese
9.386 9.541 8.807 8.825 8.061 8.077
PRODUZIONE 35.497 38.487 39.633 Trasferimenti correnti a estero
1.495 1.496 1.493 1.493 1.495 1.495
Oli minerali 26.249 28.388 29.509 Risorse proprie UE
18.433 18.433 19.120 19.120 19.120 19.120
Altre entrate da produzione 9.248 10.099 10.124 Interessi passivi e redditi da capitale
76.732 76.732 76.590 76.590 72.584 72.584
MONOPOLI 10.774 10.774 10.774 Poste correttive e compensative
76.135 76.165 72.074 72.075 72.071 72.071
Tabacchi 10.735 10.735 10.735 Ammortamenti 1.155 1.155 1.155 1.155 1.155 1.155
Altre entrate da monopoli 39 39 39 Altre uscite correnti
10.070 17.671 13.091 19.391 14.272 20.546
LOTTO, LOTTERIE ED ALTRE ATTIVITA' DI GIOCO 16.438 16.567 16.639 TOTALE SPESE CORRENTI 607.397 621.925 611.622 626.322 608.325 621.419
Lotto 8.149 8.149 8.149 SPESE IN CONTO CAPITALE CP CS CP CS CP CS
Altre entrate da lotto, lotterie ed altre attività di gioco 8.289 8.418 8.490 Investimenti fissi lordi 7.367 8.278 7.241 7.023 7.226 7.290
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 56.126 53.428 56.957 Contributi agli investimenti ad
Proventi speciali 855 803 757 Amm.ni Pubbliche
23.513 17.144 23.358 20.639 26.946 22.961
Contributi sociali 450 450 450 Amministrazioni centrali 16.389 8.823 15.486 12.510 17.659 13.676
Vendita beni e servizi 3.111 3.755 8.343 Amministrazioni locali 7.125 8.322 7.872 8.129 9.287 9.285
Redditi da capitale 10.261 8.611 7.590 - Regioni 2.660 3.027 3.130 3.179 3.242 3.242
Poste correttive e compensative 6.748 7.098 7.148 - Enti Locali 3.808 4.308 4.191 4.370 5.457 5.457
Trasferimenti correnti 33.893 32.187 32.162 - Altre 656 986 551 580 588 587
- da Regioni ed enti locali 9.766 9.508 9.629 Contributi agli investimenti ad
imprese 13.127 13.619 12.774 12.965 11.041 11.230
- da Famiglie 15.587 14.291 14.301 Contributi agli investimenti a
- da Imprese 4.864 4.838 4.781 famiglie e ISP
207 207 115 114 104 104
- altri trasferimenti correnti 3.676 3.551 3.451 Contributi agli investimenti ad Estero 453 473 530 530 448 448
Altre entrate extratributarie 807 522 506 Altri trasferimenti in conto capitale 7.487 7.885 8.149 8.638 7.017 7.525
ALIENAZ. ED AMMORTAMENTO DI BENI PATRIM. E Acquisizione di attività finanziarie
RICOSSIONE DI CREDITI
2.271 2.280 2.289 3.032 3.032 1.923 1.923 2.252 2.252
TOTALE SPESE IN CONTO
55.186 50.638 54.088 51.830 55.036 51.811
CAPITALE
Rimborso di anticipazioni e riscossione di crediti 1.093 1.102 1.112
SPESE FINALI 662.584 672.563 665.710 678.152 663.361 673.230
Ammortamento di beni 1.155 1.155 1.155 RIMBORSO PASSIVITA'
Prof.
Altre Roberto
entrate Agnello
da alienazione 23 23 23 FINANZIARIE Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"
234.840 234.840 254.866 254.866 263.850 263.850

TOTALE ENTRATE FINALI LORDE 544.806 569.554 586.751 SPESE COMPLESSIVE 897.424 907.403 920.576 933.018 927.211 937.080

(*) Le previsioni risultano al netto della quota da destinare alla U.E. pari a mln. di euro 2.500, 2.600 e 2.600
rispettivamente per gli anni 2020, 2021 e 2022, che è considerata tra le "poste correttive e compensative"
NB: eventuali scostamenti sono derivanti da arrotondamenti.

11

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle 7

Aziende Pubbliche" 14
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

29

Articolazione del Bilancio di previsione dello Stato

ì È composto da uno stato di previsione per le entrate e tanti stati di previsione di


spesa quanti sono i ministeri con portafoglio.

ì Le entrate sono ripartite in quattro titoli:


§ entrate tributarie,
§ entrate extra-tributarie,
§ alienazioni ed ammortamento di beni e riscossione di crediti,
§ accensione di prestiti.

Ogni titolo (che può avere entrate di natura ricorrente e non ricorrente) è diviso in
tipologie e queste ultime rappresentano l’aggregato su cui il Parlamento esprime il
proprio voto (unità di voto parlamentare).
Ciascuna tipologia è poi ulteriormente suddivisa in categorie e capitoli.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

30

Articolazione del bilancio dello Stato


STATI DI PREVISONE DELLE ENTRATE

ì Titoli: macro aggregazione di


natura economica anche in base
alle fonti di provenienza.

ì Tipologie: natura delle entrate


(ricorrente o non ricorrente).

ì Categorie: oggetto dell’entrata.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 15
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

31

ENTRATE
Titolo 1 “Tributarie”

1.1 Tipologia: “ricorrenti” 1.2 Tipologia “non ricorrenti”


CATEGORIE: CATEGORIE:
• Imposta sul reddito delle persone fisiche • Sostitutive
• Imposta sul reddito delle società • Altre imposte dirette
Sostitutive • Condoni dirette
• Altre imposte dirette • Altre imposte indirette
• Imposta sul valore aggiunto • Condoni indirette
• Registro, bollo e sostitutiva
• Accisa e imposta erariale sugli oli minerali
• Accisa e imposta erariale su altri prodotti
Imposte sui generi di Monopolio
• Lotto
• Imposte gravanti sui giochi
• Lotterie ed altri giochi
• Altre imposte indirette

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

32

ENTRATE
TITOLO 2 “Extra Tributarie”

2.1 Tipologia: “ricorrenti” 1.2 Tipologia “non ricorrenti”


CATEGORIE CATEGORIE
• Proventi speciali • Entrate di carattere straordinario
• Entrate derivanti da servizi resi dalle
Amministrazioni statali
• Redditi da capitale
• Risorse proprie dell'Unione Europea
• Entrate derivanti dal controllo e
repressione delle irregolarità e degli illeciti
• Entrate derivanti da movimenti di
tesoreria Restituzione, rimborsi, recuperi e
concorsi vari
• Entrate derivanti dalla gestione delle
attività già svolte dall'Amministrazione
autonoma dei Monopoli di Stato

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 16
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

33

ENTRATE
Titolo 3. Alienazione e ammortamento dei beni patrimoniali e riscossione di crediti
- Titolo 4 .Accensione prestiti

3.1 Tipologia “non ricorrenti” 4.1 Tipologia “ricorrenti”


CATEGORIE CATEGORIE
• Vendita dei beni dello Stato • Gestione del debito pubblico
• Altre entrate in conto capitale

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

34

Articolazione del Bilancio dello Stato


STATI DI PREVISONE DELLE SPESE

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 17
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

35

Articolazione del Bilancio dello Stato


STATI DI PREVISONE DELLE SPESE

Gli stati di previsione della spesa sono organizzati per missioni e programmi.
q LE MISSIONI descrivono le finalità generali perseguite attraverso la spesa dello Stato.

q I PROGRAMMI – unità di voto parlamentare per quanto attiene alle spese –


rappresentano le ripartizioni delle missioni in aree di attività omogenee per il
raggiungimento delle finalità di ciascuna missione.
q AZIONI - A partire dal disegno di legge di bilancio per il triennio 2017-2019, i
programmi sono a loro volta articolati in azioni, le quali descrivono nel
dettaglio l’assegnazione delle risorse destinate al programma tra le
diverse attività che lo compongono.
q CAPITOLI - Principalmente per ragioni gestionali, le azioni sono
ulteriormente suddivise in capitoli e questi ultimi in piani gestionali.
Dal punto di vista economico e funzionale i capitoli di spesa vengono
qualificati sulla base di classificazioni che si conformano ai criteri adottati in
contabilità nazionale.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

36

Finalità dell’introduzione delle missioni e programmi


(articoli 21 e 25 della legge di contabilità e finanza pubblica)

ì Migliorare la qualità e l'efficienza della spesa pubblica.

ì Maggiore trasparenza dei conti pubblici.

ì Più ampia consapevolezza - da parte dei cittadini, del Governo e del Parlamento - su
come vengono impiegate le risorse dello Stato.

ì Maggiore conoscenza delle scelte allocative in relazione alle principali politiche


pubbliche da perseguire.

Il comma 2 dell'art. 21 della legge n. 196/2009 stabilisce, inoltre, che "la realizzazione di
ciascun programma è affidata ad un unico centro di responsabilità
amministrativa, corrispondente all'unità organizzativa di primo livello dei Ministeri, ai
sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300".

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 18
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

ESEMPIO 37

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE


Missione Programma Centro di Responsabilità Azione

MISSIONI E PROGRAMMI DELLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI DELLO STATO - ESERCIZIO FINANZIARIO 2018
62

Politiche economico-
finanziarie e di bilancio e Oneri finanziari relativi alla gestione DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA
029 012 4 0001 Interessi sui conti di tesoreria
tutela della finanza della tesoreria GENERALE DELLO STATO
pubblica
Investimenti e promozione per la pratica dello
0001
sport
001 Attivita' ricreative e sport 3 DIPARTIMENTO DEL TESORO
Organizzazione e gestione del sistema sportivo
030 Giovani e sport 0002
italiano
Incentivazione e sostegno alla 0001 Interventi a favore dei giovani
002 3 DIPARTIMENTO DEL TESORO
gioventu' 0002 Servizio Civile Nazionale
GABINETTO E UFFICI DI DIRETTA 0001 Ministro e Sottosegretari di Stato
002 Indirizzo politico 1 COLLABORAZIONE ALL'OPERA DEL 0002 Indirizzo politico-amministrativo
MINISTRO 0003 Valutazione e controllo strategico (OIV)
0001 Spese di personale per il programma
DIPARTIMENTO 0002 Gestione del personale
Servizi e affari generali per le
003 2 DELL'AMMINISTRAZIONE GENERALE 0003 Gestione comune dei beni e servizi
amministrazioni di competenza
DEL PERSONALE E DEI SERVIZI
Gestione e sviluppo dei servizi e dei progetti
0004
informatici
0001 Spese di personale per il programma
Servizi istituzionali e Approvvigionamento di carte valori,
generali delle pubblicazioni ufficiali, Gazzetta ufficiale e altri
032
amministrazioni 0002 prodotti carto-tecnici forniti dall'Istituto
pubbliche Poligrafico e Zecca dello Stato e relative attività
di vigilanza e controllo
Servizi generali delle strutture
pubbliche preposte ad attivita' Contributo alla ristrutturazione industriale
0003
004 formative e ad altre attivita' 3 DIPARTIMENTO DEL TESORO dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
trasversali per le pubbliche 0004 Sistema statistico nazionale (SISTAN)
amministrazioni Rappresentanza negoziale delle pubbliche
0005
amministrazioni
Formazione, ricerca e studi per le pubbliche
0006
amministrazioni
Commissione per la valutazione, la trasparenza e
0007
l'integrità delle amministrazioni pubbliche

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

38

Articolazione del Bilancio di previsione dello Stato

ì Ogni stato di previsione si apre con una nota integrativa. Essa indica i contenuti e
gli obiettivi delle diverse voci di bilancio e fornisce i criteri con cui sono state formulate le
previsioni.
§ Per ciò che riguarda le entrate viene specificata la quota ricorrente e quella non
ricorrente di ciascun titolo.
§ Per gli stati di previsione della spesa le Amministrazioni individuano gli obiettivi
perseguiti con i programmi di spesa e i relativi indicatori che quantificano i risultati
attesi in coerenza con le risorse a disposizione dei programmi stessi.

ì Segue, per ogni stato di previsione delle uscite, una scheda illustrativa per ciascun
programma, in cui, oltre agli stanziamenti ad esso destinati nei tre anni, si indicano le norme
autorizzatorie che lo finanziano.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 19
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

39

Articolazione del Bilancio di previsione dello Stato

ì Oltre al bilancio finanziario, ogni stato di previsione della spesa reca, infine, il budget dei
costi della relativa Amministrazione.

ì Il budget è redatto in base al principio della competenza economica (accrual) e misura i


costi sostenuti dalle amministrazioni, intesi come valore monetario delle risorse umane e
strumentali (beni e servizi) effettivamente utilizzate in un certo periodo,
indipendentemente dai flussi monetari in entrata o in uscita da esse generati (criterio della
cassa).

ì Le previsioni del budget sono esposte per programma e centro di costo. Viene inoltre
elaborato il prospetto di riconciliazione tra le previsioni finanziarie e quelle di costo.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

40

ì Completa e arricchisce le
Nota integrativa di informazioni relative al Bilancio e al
Rendiconto generale dello Stato e
previsione rappresenta l’elemento di collegamento
tra la programmazione di bilancio e
quella strategica, nonché con il ciclo
La Nota integrativa è un
della performance.
documento allegato al Bilancio di
previsione dello Stato (art. 21,
ì Costituisce lo strumento attraverso il
Legge n. 196/09) e al Rendiconto
quale ciascun Ministero illustra, in
Generale dello Stato (art. 35
relazione ai programmi di spesa, i
Legge n. 196/09).
criteri di formulazione delle
previsioni, gli obiettivi da
raggiungere e gli indicatori idonei
alla loro misurazione.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 20
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

41

Nota integrativa di previsione


ENTRATE

Per quanto riguarda le entrate la N.I:

ì Espone i criteri per la previsione delle principali imposte e tasse;

ì Specifica la quota di ciascun titolo che riveste carattere ricorrente e quella che riveste
carattere non ricorrente e gli effetti connessi alle norme vigenti;

ì Indica inoltre le disposizioni normative recanti esenzioni o riduzioni del prelievo


obbligatorio, specificando quelle introdotte nell'esercizio di previsione.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

42

Nota integrativa di previsione


SPESE

La responsabilità dell'inserimento delle informazioni nelle Note integrative resta del Centro di
Responsabilità amministrativa delle Amministrazioni centrali dello Stato.

Per quanto riguarda le spese la N.I. deve indicare:

ì SEZIONE I - il piano degli obiettivi correlati a ciascun programma ed i relativi indicatori


di risultato; il quadro di riferimento in cui l'amministrazione opera; le priorità politiche; le
attività; gli obiettivi riferiti a ciascun programma di spesa.

ì SEZIONE II - le modalità ed i criteri impiegati per la quantificazione dei fabbisogni relativi


ai singoli programmi di spesa.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 21
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

43

ì La riforma della contabilità e finanza


pubblica, legge n. 196 del 31 dicembre
Contabilità Economica 2009, rafforza il ruolo della contabilità
economica prevedendo
dello Stato l'istituzionalizzazione dei documenti di:
Il Titolo III del d.lgs. 7 agosto 1997, n. 279 ì Budget economico : allegato dello
ha attribuito alla Ragioneria Generale Stato di previsione della spesa di
dello Stato il compito di introdurre nel ciascun Ministero (art. 21)
sistema contabile pubblico la contabilità ì Consuntivazione dei costi:
economica analitica per centri di costo allegati del Rendiconto generale
con la quale i costi vengono rilevati, per dello Stato (art. 36)
ogni Amministrazione centrale dello Stato
Consentendo all'organo legislativo la
conoscenza e l'approfondimento
tempestivo delle informazioni
economiche a completamento del quadro
informativo generale relativo al bilancio.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

44

Budget economico

ì Le amministrazioni formulano le previsioni economiche attraverso il sistema di


contabilità economica analitica, che applica il principio della competenza economica
(accrual).

ì Le informazioni raccolte tramite la contabilità economica sono classificate in base alla loro
natura (utilizzando il piano unico dei conti), alla responsabilità organizzativa (n. 114
centri di responsabilità amministrativa e n. 1.017 centri di costo ) e alla destinazione, per
la quale si fa riferimento alla classificazione per missioni e programmi.

ì Il budget comprende anche il prospetto di riconciliazione al fine di collegare le


previsioni dei costi propri (personale, beni e servizi) con gli stanziamenti in conto
competenza e con i residui presunti del bilancio di previsione finanziario.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 22
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

45

Disomogeneità e omogeneità tra elementi di classificazione del bilancio e del budget economico dello
Stato
RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVA

La contabilità̀ finanziaria e la contabilità̀ economica, oltre ai differenti criteri di rilevazione


adottati, competenza giuridica la prima (impegni e pagamenti) e competenza economica la
seconda (costi), possono essere messe a confronto sulla base degli elementi di
classificazione adottati, rispettivamente, per le spese e per i costi.

ì Dal punto di vista della RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVA:


ì la contabilità̀ finanziaria prende a riferimento i centri di responsabilità
amministrativa, corrispondenti, alle unità organizzative di primo livello dei
ministeri (Dipartimenti o Direzioni Generali), oltre ai Gabinetti e agli uffici di
diretta collaborazione ai Ministri.
ì la contabilità̀ economica analitica opera, invece, ad un livello di dettaglio
maggiore, attraverso i centri di costo, che sono costituiti “in coerenza con i centri
di responsabilità amministrativa e ne seguono l’evoluzione, anche in relazione ai
provvedimenti di riorganizzazione”.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

46

Disomogeneità e omogeneità tra elementi di classificazione del bilancio e del budget economico dello
Stato
RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVA
segue

I titolari dei centri di responsabilità amministrativa assumono un ruolo chiave sia


in sede di programmazione, sia in sede di rendicontazione:

ì nel coordinamento della raccolta e rilevazione delle previsioni economiche da


parte dei centri di costo sottostanti;

ì nel fornire le informazioni per la riconciliazione dei costi che si prevede di


sostenere con gli stanziamenti del bilancio finanziario;

ì nella gestione dei programmi, in quanto la realizzazione di ciascun programma


è affidata ad un unico centro di responsabilità̀ amministrativa.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 23
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

47

Piano dei centri di costo

ì Nel sistema di contabilità economica analitica delle amministrazioni centrali dello


Stato i centri di costo corrispondono, di regola, alle strutture dirigenziali
nell'ambito di un Centro di responsabilità amministrativa:
ì di livello generale per gli uffici centrali;
ì di livello generale o non generale per gli uffici periferici.

ì Il centro di costo ha dunque una tipica connotazione organizzativa,


corrispondendo ad una struttura dirigenziale dotata di risorse umane e
strumentali e affidata ad un determinato responsabile.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

48

Disomogeneità e omogeneità tra elementi di classificazione del bilancio e del budget economico dello
Stato
DESTINAZIONE E NATURA

Dal punto di vista della DESTINAZIONE:


o Sia la contabilità finanziaria dello Stato sia la contabilità economica
condividono la classificazione per: missioni e programmi

Dal punto di vista della NATURA:


o La contabilità finanziaria dello Stato utilizza i capitoli di spesa, che hanno
codifica e articolazione diversa da ministero a ministero e sono distinti per oggetto
di spesa.
o La contabilità economica utilizza un piano dei conti a tre livelli, comune a tutte le
Amministrazioni centrali dello Stato, che fornisce una rappresentazione uniforme e
di dettaglio delle risorse umane e strumentali (beni e servizi) acquisite dalle
amministrazioni stesse.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 24
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

49

Disomogeneità e omogeneità tra le informazioni


del bilancio e del budget economico dello Stato

Ad un costo corrisponde un valore equivalente di spesa, ma la manifestazione del primo e


della seconda possono non coincidere dal punto di vista temporale o dal punto di vista
della responsabilità organizzativa.

ì Disallineamenti temporali: fra costi e spese sorgono poiché l’impegno, di regola,


precede la manifestazione del costo e il pagamento lo segue.

ì Disallineamenti strutturali: il centro di responsabilità̀ che sostiene la spesa per


l’acquisizione delle risorse umane o strumentali può essere diverso da quello che
impiega le risorse, sostenendo il costo.

ì Disallineamenti sistemici: esistono, inoltre, alcuni tipi di spesa (in particolare


quelle per anticipazioni e rimborsi) che non hanno alcun corrispettivo economico, in
quanto costituiscono partite di giro di natura esclusivamente finanziaria.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

50

Riconciliazione

Tenuto conto dei differenti principi contabili applicati al sistema di contabilità finanziaria e a
quello di contabilità economico analitica e della differente articolazione e struttura dei dati,
è necessario che le Amministrazioni forniscano, oltre al valore delle previsioni
economiche, alcune informazioni aggiuntive per effettuare la riconciliazione dei
costi per il personale, i beni e i servizi e degli investimenti in beni durevoli
previsti in Contabilità economica con i relativi stanziamenti del provvedimento di
assestamento finanziario.

ì gli stanziamenti in c/competenza devono essere interamente giustificati


rispetto ai costi previsti nello stesso esercizio;
ì gli stanziamenti in c/residui possono essere riconciliati anche parzialmente,
per la sola quota di stanziamenti in c/residui eventualmente corrispondente ai
costi che si prevede di sostenere nell’anno.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 25
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

51

LA GESTIONE DI BILANCIO

All’avvio dell’anno finanziario il q Assestamento del Bilancio - Strumento giuridico-


bilancio dello Stato entra in contabile destinato ad aggiornare il bilancio di
esercizio. previsione annuale alle vicende economiche e
finanziarie sopravvenute ed alle nuove situazioni
o Le risorse stanziate negli stati di
verificatesi dopo la sua approvazione. Al pari del
previsione della spesa vengono
bilancio, si tratta di una legge meramente formale e
impiegate seguendo un processo
obbligatoria, che il Ministro dell’Economia e delle
composto di quattro successive
Finanze deve presentare al Parlamento entro il
fasi: impegno, liquidazione,
mese di giugno di ogni anno.
ordinazione e pagamento).
q Budget rivisto - La contabilità analitica per centri di
o Analogamente, le somme
costo deve essere resa coerente con le modifiche al
previste nello stato di previsione
bilancio finanziario apportate dall’assestamento.
dell’entrata vengono accertate,
riscosse e, in fine, versate. q Decreti di Variazione - Determinano variazioni
compensative – lasciando invariati i saldi – all’interno
dello stesso programma o di aggregati di spesa di
livello inferiore.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

52

IL RENDICONTO GENERALE DELLO STATO

I risultati della gestione del q Il conto del bilancio (strutturato in maniera


bilancio dello Stato nell’esercizio analoga al bilancio di previsione) illustra i risultati
finanziario chiuso al 31 dicembre della gestione finanziaria rispetto alle previsioni,
sono esposti nel Rendiconto dando evidenza della gestione di competenza e di
Generale dello Stato. cassa, nonché della nuova formazione e dello
smaltimento dei residui.
o Tale documento consente di
verificare le modalità e la
misura in cui ciascuna q Il conto generale del patrimonio, descrive le
Amministrazione ha dato variazioni intervenute nel patrimonio dello Stato e la
attuazione alle previsioni del situazione patrimoniale finale, raccordandole alla
bilancio. gestione del bilancio. Il conto del patrimonio è
corredato del conto del dare e avere relativo al
o Si tratta di un conto
servizio di tesoreria
consuntivo formato da due
distinte parti: il conto del
bilancio ed il conto generale del
patrimonio.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 26
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

53

I TRASFERIMENTI FINANZIARI A CARICO DEL BILANCIO

A valere sulle disponibilità nello stato di previsione del MEF risultano iscritte una serie di risorse
da utilizzarsi, mediante apposita autorizzazione della RGS, per effettuare trasferimenti in favore
delle Regioni e di Enti vari.

q I trasferimenti in favore delle Regioni possono derivare da prescrizioni previste da


norme specifiche o essere collegate ai processi del c.d. federalismo amministrativo e fiscale.

q I trasferimenti in favore di Enti vari derivano invece da specifiche norme di legge, la


legge 331/2004, la Legge 43/2005 e la Legge 248/2005.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

54

LA TESORERIA DELLO STATO

La Tesoreria dello Stato è un q Nel 2017, oltre alla Tesoreria centrale, sono attive 32
sistema organizzato che effettua Tesorerie.
riscossioni e pagamenti per conto q La Banca d’Italia, in qualità di tesoriere dello Stato,
dell’amministrazione statale e di provvede agli incassi e ai pagamenti relativi alla
altre pubbliche amministrazioni. gestione del bilancio statale, oltre ad altre operazioni
o Il servizio è affidato dalla legge di incasso e pagamento relative a fondi gestiti sui
alla Banca d'Italia. conti aperti presso la tesoreria statale, a operazioni
che la tesoreria anticipa per conto del bilancio statale,
o I rapporti tra la Banca e il MEF a operazioni per la gestione della liquidità.
sono regolati da apposite
q Parallelamente un ruolo di rilievo nell’ambito del
convenzioni.
servizio di tesoreria dello Stato è svolto anche da
o La Banca d'Italia svolge il servizio Poste Italiane s.p.a., che si avvale della propria rete
di tesoreria con le proprie capillare di uffici presenti sul territorio per
strutture amministrative – l’esecuzione operazioni di incasso e pagamento per
Tesorerie – presenti sul conto dello Stato e di altre amministrazioni pubbliche
territorio. e per la raccolta del risparmio postale. Il servizio è
regolato tramite apposite convenzioni stipulate tra il
MEF e Poste Italiane.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 27
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

55

L’attività della Tesoreria

ì La modernizzazione: a partire dal 1999 è iniziato il graduale processo di


ammodernamento della tesoreria con:
ì l'introduzione del mandato informatico (1999),
ì la dematerializzazione degli ordini di prelevamento fondi dai conti correnti di
tesoreria centrale (novembre 2003),
ì la dematerializzazione degli ordini di accreditamento e delle quietanze di tesoreria
(giugno 2004)
ì la rendicontazione giornaliera telematica dei movimenti dei conti di tesoreria (maggio
2006).

La dematerializzazione ha consentito l'eliminazione dei flussi cartacei, per cui le disposizioni di


pagamento, siano esse mandati informatici o ordini di prelevamento fondi da conti correnti di
tesoreria centrale, sono trasmessi dalle Amministrazioni centrali dello Stato o dal
servizio di tesoreria della RGS in via telematica alla Banca d'Italia, che provvede a
finalizzare i pagamenti.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

56

L’attività della Tesoreria

ì Il Monitoraggio: le movimentazioni di tutti i conti di tesoreria vengono giornalmente


rendicontate e trasmesse dalla Banca d'Italia alla Ragioneria Generale dello
Stato e vanno ad incrementare la base dati dei sistemi Gestione Flussi di
Tesoreria e Gestione Conti di Tesoreria, che costituiscono gli strumenti basilari per
acquisire le informazioni necessarie per la determinazione del fabbisogno del settore
statale, per la redazione del conto riassuntivo del tesoro, per il monitoraggio dei flussi di
cassa e per la predisposizione dei documenti di finanza pubblica.

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Aziende Pubbliche" 28
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57

VIGILANZA E CONTROLLO DELLA RGS

La Ragioneria Generale dello Stato, Il riscontro finanziario e contabile sulle Amministrazioni


tra l'altro, svolge: dello Stato e sugli Enti ed Organismi pubblici è
esercitato attraverso:
v funzioni di controllo,
monitoraggio e vigilanza sulla
finanza pubblica demandate, sulla q l'espletamento delle funzioni di vigilanza sugli
base della legislazione vigente, al enti ed organismi pubblici e di coordinamento delle
MEF; funzioni di revisione contabile svolte dai parte dei
rappresentanti del MEF in seno ai Collegi sindacali e
v attività normativa, interpretativa,
di Revisione;
di indirizzo e coordinamento in
materia di ordinamenti q i controlli ispettivi svolti dai Servizi Ispettivi di
amministrativo-contabili dello Finanza Pubblica - SIFiP;
Stato e degli Enti ed Organismi q il coordinamento dei controlli "di ragioneria"
pubblici. svolti dal "Sistema delle Ragionerie" (Uffici Centrali
del Bilancio e Ragionerie Provinciali dello Stato,
rispettivamente UCB ed RPS).

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

58

Cos’è la Banca Dati Amministrazioni Obiettivi


Pubbliche Fornisce uno strumento unico, omogeneo e
razionalizzato di rilevazione, misurazione ed analisi
Creata nel 2010, la BDAP contiene specifiche
dei fenomeni della finanza pubblica, a supporto di
informazioni fornite dalle singole amministrazioni
decisioni strategiche; rappresenta uno strumento
pubbliche, al fine di assicurare agli enti preposti un
abilitante per la costruzione delle regole e degli
efficace controllo e monitoraggio degli andamenti
indicatori chiave necessari a supportare le principali
della finanza pubblica.
finalità e funzioni individuate.
Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende pubbliche"

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 29
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IL SISTEMA DEI CONTROLLI DELLA PUBBLICA


AMMINISTRAZIONE

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Le tappe della riforma dei controlli della P.A. degli anni


novanta

§ La Legge 241/1990 sul procedimento amministrativo, conosciuta come legge


sulla trasparenza, obbliga le P.A. ad individuare il soggetto responsabile dei risultati da
conseguire all’interno delle proprie strutture organizzative.
§ La Legge 142/1990 riforma i poteri degli enti locali, introducendo per la prima
volta il principio della separazione fra potere di indirizzo politico in capo alla giunta e
potere di esecuzione amministrativa in capo alla dirigenza . Il principio viene poi esteso a
tutte le amministrazioni pubbliche con il D.Lgs 29/1993 e ribadito con il Dlgs 286/1999.
Tale principio rappresenta uno dei cardini della riforma della pubblica amministrazione
degli anni ’90.
§ Il Dlgs 29/1993 sulla privatizzazione del pubblico impiego e sulla
introduzione dei controlli interni per tutte le amministrazioni. Il controllo
interno si pone come obiettivo non solo quello di valutare ma anche di indirizzare e
correggere l’attività dei vari uffici che compongono l’organizzazione in relazione agli
obiettivi a ciascuno assegnati e di cui ne risultano responsabili i rispettivi dirigenti.
L’efficienza diventa un valore della pubblica amministrazione ed il mancato
conseguimento degli obiettivi trova un suo preciso ed identificabile responsabile.
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 1
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Le tappe della riforma dei controlli della P.A. degli anni


novanta

§ La L. 20/1994 riforma i controlli della Corte dei Conti ed attua un


potenziamento dei controlli interni ed esterni istituiti con il Dlgs 29/1993 in quanto
prevede che questi tengano conto dei risultati, della coerenza e dell’adeguatezza
dell’azione amministrativa rispetto ai programmi politici, dei costi, delle performance,
della trasparenza e della soddisfazione degli utenti. La norma in sostanza vuole
assicurare la corretta gestione delle risorse pubbliche come risposta all’esigenza
dell’opinione pubblica di contrastare il grave e dilagante fenomeno della corruzione.

§ Il Dlgs 286/1999 in attuazione della legge Bassanini, rielabora il sistema dei


controlli interni identificando specifiche tipologie di controllo assegnate a specifici
soggetti.

I Decreti legislativi 29/1993 e 286/1999 e la riforma della Corte dei Conti sopra citata,
costituiscono gli eventi più importanti nella riforma dei controlli nel quadro di una visione
più aziendalistica nella struttura e nella gestione dell’amministrazione pubblica.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

1.2. ll percorso evolutivo dei controlli interni nella PA

Prima di descrivere il sistema di controllo interno oggi, è necessario riepilogare il percorso


evolutivo dei modelli di controllo nella PA (vedi figura n. 1).

Figura 1
4
Percorso evolutivo dei modelli di controlli nella

Responsabilizza
-zione su
obiettivi e Autocontrollo
risultati coerenti
(Modelli PeC)
con le politiche
Focus dei modelli gestionali

Adempimento Prescrittivo
sulle azioni (Modelli PPC)
P.A.

Burocratico
Rispetto formale
delle norme

Controllo formale Controllo sulle Controllo


(conformità e attività e sulle sostanziale/
legittimità) su risorse assegnate manageriale sui
adempimenti risultati

Focus dei sistemi di controllo

Prof. Roberto
Sull’asse Agnellosono indicate le modalità con le quali la struttura
verticale Appunti di Contabilitàarticola
organizzativa e Bilanci delle Aziende Pubbliche

il rapporto fra i vari livelli gerarchici; l’asse orizzontale individua il sistema dei controlli.
Lo stadio di partenza del controllo burocratico è basato sul controllo formale degli
adempimenti e sul rispetto formale delle norme.

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 2
9
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

Le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di


strumenti adeguati a:

§ Controlli di regolarità amministrativo-contabile: controlli atti a garantire


legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa.
§ Controlli di gestione: controlli atti a verificare l'efficacia, efficienza ed economicità
dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di
correzione, il rapporto tra costi e risultati.
§ Controlli di performance: atti a valutare i risultati delle prestazioni del personale
con qualifica dirigenziale.
§ Controlli strategici: atti a valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di
attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo
politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.

MODELLO PRESCRITTIVO ì
PROGRAMMAZIONE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
DLgs 30 luglio 1999, n. 286, all’art.1

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Vengono delineati tre aspetti fondamentali per favorire il controllo interno nella
P.A
1. Separazione tra direzione politica e dirigenza pubblica;
2. Istituzione di organismi indipendenti di valutazione della performance;
3. Istituzione della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle
amministrazioni pubbliche (Civit oggi ANAC).

Vengono definiti quattro soggetti interni a cui competono le funzioni di


controllo:
1. Funzione preposta al di controllo della gestione.
2. Funzione di controllo attribuita ai dirigenti.
3. Funzione di Internal Auditing.
4. Collegio Sindacale

MODELLO AUTOCONTROLLO – PROGRAMMAZIONE E


ì
CONTROLLO
DLgs 27/10/2009, n. 150 – 30/06/2011, n. 123

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«INTERNAL SYSTEM
CONTROL»

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

NOZIONE DI CONTROLLO

I «controlli» in un ente possono essere sia interni che esterni:

ì I controlli sono interni quando operano direttamente «nel» tessuto organico


della struttura dell’ente per garantire il raggiungimento degli obiettivi;

ì I controlli sono esterni quando vengono posti «sul» tessuto organico della
struttura dell’ente, in quanto si collocano al di fuori dello stesso per soddisfare le
ragioni degli stakeholder che entrano in contatto con il sistema.

L’Internal System Control (ISC) è presupposto allo svolgimento dei controlli


del primo tipo senza però trascurare quelli di natura esterna (ai quali fornisce risultati e
documentazione a supporto), ma è anche garanzia di affidabilità, correttezza e
documentabilità delle azioni poste in essere nella quotidianità aziendale.

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L’ATTIVITA’ DI CONTROLLO INTERNO E’ UN PROCESSO

L’attività di controllo interno che l’Ente ha l’obbligo d’istituire in modo adeguato alla
natura e alle dimensioni…

È UN INSIEME COLLEGATO DI PIÙ AZIONI:

ì la cui presenza è fondamentale, e non meramente accessoria, a favorire la


continuità delle attività nel tempo;

ì strettamente interconnesse con altri variabili di contesto di tipo organizzativo,


individuale, tecniche e sociali;

ì ben integrate con il sistema informativo (e informatico) e di gestione delle risorse


umane.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

10

L’ATTIVITA’ DI CONTROLLO INTERNO E’ UN PROCESSO

L’attività di controllo interno che l’Ente ha l’obbligo d’istituire in modo adeguato alla
natura e alle dimensioni …

IMPONE LA PRESENZA DI:

ì specifiche direttive in merito alle azioni che devono essere poste in essere
all'interno dell’Ente in modo ricorrente (procedure);

ì piattaforme informatiche indispensabili per realizzare le azioni ma soprattutto


per documentarle e renderle immediatamente fruibili nel tempo;

ì attività di analisi continua sul grado di raggiungimento (o meno) degli obiettivi


aziendali (auditing).

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11

APPLICAZIONE DEL CONTROLLO INTERNO IN AZIENDA

L’applicazione dei controlli interni in un Ente avviene in presenza di azioni


concomitanti, quali:
ì Istituzione dei controlli interni, per espressa
volontà dell’Ente che avendone compreso la vitale
utilità, impone delle specifiche e circostanziate regole
Istituzione
controlli
• Ente di controllo da rispettare nella sua azienda.

ì Applicazione dei controlli, ad opera di dipendenti,


collaboratori esterni attraverso la verifica dello
• Direzione
Applicazione • Dipendenti svolgimento o meno delle regole di funzionamento
controlli • Collaboratori
dell’Ente.

ì Valutazione dei controlli, ad opera di soggetti


Valutazione • Internal audit
controlli • External audit qualificati (funzione di auditing) interni ed esterni, che
forniscono con regolarità all’imprenditore un
conforto oggettivo sull’adeguatezza del sistema in uso.
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

12

OBIETTIVI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

Il sistemi dei controllo interno deve dimostrare il contestuale perseguimento


di almeno tre categorie di obiettivi.

1. Efficacia e efficienza delle operazioni dell’Ente (operations objectives).

2. Attendibilità delle informazioni prodotte dall’Ente (financial reporting objectives).

3. Conformità dei comportamenti delle persone e degli output generati dall’Ente alle
leggi ed ai regolamenti, interni ed esterni (compliance objectives).

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13

OPERATIONS OBJECTIVES

«L’Internal System Control» favorisce:

ì la realizzazione efficace delle attività prefissate dalla Direzione (efficacia della


performance);

ì il corretto assorbimento di risorse impiegate dall’Ente per la realizzazione delle


attività, ovvero il mantenimento nel tempo di un corretto equilibrio tra risultati
ottenuti e risorse impiegate (efficienza della performance).

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14

FINANCIAL REPORTING OBJECTIVES

«L’Internal System Control» favorisce la produzione d’informazioni che


riflettano in modo adeguato la «realtà» e l’operazione riflessa nella stessa
informazione.

1) Esistenza: dati ed informazioni generate dall’Ente si riferiscono ad operazioni o a


circostanza di natura produttiva realmente esistenti.

2) Completezza: tutte le operazioni e le circostanze di natura produttiva esistenti


nell’Ente si sono tradotte in informazioni.

3) Accuratezza: tutti i calcoli effettuati presso l’Ente sono stati eseguiti in modo
accurato.

4) Classificazione: dati ed informazioni generati dall’Ente risultano correttamente


classificati rispetto ai parametri predefiniti.

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15

FINANCIAL REPORTING OBJECTIVES

5) Timing: dati ed informazioni prodotti dall’Ente risultano essere stati collocati


temporalmente in accordo ai principi e norme di riferimento.

6) Imputazione e somministrazione: i dati di riepilogo risultano essere


correttamente calcolati.

7) Attendibilità: nel processo adottato per valutare le informazioni.

8) Diritti e obblighi: le informazioni presenti nell’Ente consentono di attribuire in


modo corretto tutti diritti vantati e tutti gli obblighi assunti dall’impresa.

9) Presentazione: tutte le informazioni sono presentate e descritte in modo sufficiente


e adeguato.

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16

COMPLIANCE OBJECTIVES

«L’Internal System Control» favorisce la conformità degli atti, compiuti dai


soggetti interni all’Ente a leggi e/o a regolamenti interni (procedure e direttive) o esterni
(normativa, regolamenti, ecc.).

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17

ELEMENTI COSTITUTIVI DEL SISTEMA DI CONTROLLO


INTERNO

1) Ambiente di controllo

2) Valutazione del rischio

3) Attività di controllo

4) Informazione e comunicazione

5) Monitoraggio

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18

FATTORI CHE INFLUENZANO


L’AMBIENTE DEI CONTROLLI

a) Integrità e valori etici.


AMBIENTE DEI
b) Competenza del personale.
CONTROLLI
c) Filosofia di controllo e stile di
direzione.
L’ambiente dei controlli è
influenzato dalla storia e dalla d) Struttura organizzativa.
cultura dell’Ente e incide sul
livello di predisposizione e e) Organi amministrativi indipendenti
recettività del personale alle dalla direzione esecutiva.
esigenze del controllo.
f) Assegnazione di autorità e
responsabilità.

g) Gestione delle risorse umane.

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AMBIENTE DEI CONTROLLI

a)INTEGRITÀ E VALORI ETICI

ì L’efficacia dei controlli interni di un’Ente dipende dall’integrità e dai valori etici di
coloro che creano, amministrano ed effettuano il monitoraggio dei controlli. I dirigenti
di Enti ben gestite sostengono con convinzione che «l’etica paga ed i comportamenti
etici generano successo e continuità».

ì Vi sono diversi fattori legati all’organizzazione che possono incidere sulla probabilità
di compiere pratiche fraudolente e discutibili in materia amministrativo-contabile e
gestionale.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

20

AMBIENTE DEI CONTROLLI


à FATTORI DI SPINTA ALLE PRATICHE FRAUDOLENTE O DISCUTIBILI

v Decentralizzazione delle responsabilità v Limitata trasparenza e percorribilità


in assenza di piattaforme software per delle azioni di controllo effettuate e dei
l’auditing continuo che «certifichino» la risultati emersi.
qualità dei controlli e documentino la
loro effettiva realizzazione. v Assenza o limitata applicazione di
sanzioni al verificarsi di accertate
v Scarsa o limitata separazione delle irregolarità.
funzioni su aree rischiose.
v Pressioni su obiettivi troppo ambiziosi
v Scarsa o limitata propensione o irrealizzabili nel breve periodo.
all’avvicendamento periodico delle
funzioni su aree rischiose. v Direzione che non esercita in modo
continuo l’attività di supervisione.

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AMBIENTE DEI CONTROLLI

B) COMPETENZE DEL PERSONALE

Per competenze deve intendersi l’insieme delle abilità necessarie e sufficienti che
devono dimostrare di possedere i dipendenti, i dirigenti e i collaboratori esterni per
assicurare l’adeguata realizzazione delle mansioni assegnate dall’Ente.

La Direzione deve pertanto chiarire e definire in modo circostanziato il tipo e


il livello di competenza minima prevista e posseduta da ciascuna delle mansioni
(interne ed esterne) presenti in azienda ed i piani formativi per mantenerle ed
accrescerle nel tempo.

Esempio

RUOLI E RESPONSABILITÀ MANSIONI COMPETENZE MINIME


xxx xxx xxx

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22

AMBIENTE DEI CONTROLLI

C) FILOSOFIA DI CONTROLLO E STILE DI DIREZIONE

ì Filosofia e stile comportamentale assunto dalla Direzione con riguardo agli aspetti di
auditing interno continuo sulle azioni amministrativo-contabile e gestionale, sono un
immediato indicatore del livello di rischio ordinariamente accettato dall’Ente.

ì Altri elementi da cui è possibile tracciare la filosofia e lo stile di direzione vanno


ricercati: nell’atteggiamento verso il reporting, nella scelta aggressiva o prudente delle
alternative possibili in materia di principi contabili, nel realismo e nella prudenza nel
determinare le stime contabili e nell’atteggiamento verso le funzioni contabili e
informatiche, ecc.

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23

AMBIENTE DEI CONTROLLI

D) STRUTTURA ORGANIZZATIVA

ì Ogni Ente, quando si avvale di un certo numero di collaboratori per svolgere le


attività proprie, è tenuto a individuare una chiara distribuzione dei compiti, delle
responsabilità, dei poteri e dei doveri affidati a ciascuno delle funzioni inserite, a vari
livelli, nella struttura.

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24

AMBIENTE DEI CONTROLLI


à LIVELLI ORGANIZZATIVI PIU’ COMUNI PRESENTI IN AZIENDA

ì Livello operativo: comprende le ì Livello direzionale a breve


posizioni esecutive con una limitata termine: comprende le posizioni cui
discrezionalità decisionale. A tale spettano specifiche responsabilità e lo
livello compete un controllo sul sviluppo di programmi nell’arco
lavoro realizzato. dell’esercizio. A tale livello
competono i controlli sulle azioni
ì Livello di coordinamento afferenti i programmi.
gestionale: si riferisce alle posizioni
che sovraintendono e coordinano ì Livello strategico, d’indirizzo,
l’attività di più operatori, pianificazione e controllo:
indirizzandola nel rispetto delle identifica le posizioni di vertice, cui
direttive ricevute. A tale livello competono politiche, decisioni
competono i controlli sulle attività strategiche a medio/lungo termine e
degli operatori. la supervisione continua sui risultati e
sull’intero sistema dei controlli.

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AMBIENTE DEI CONTROLLI

E) ORGANI AMMINISTRATIVI INDIPENDENTI DALLE DIREZIONI ESECUTIVE

Le Direzioni Generali sono tenute a realizzare azione continue di controllo sul livello di
applicazione delle procedure amministrativo-contabili e gestionali previste e sul
reporting.

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AMBIENTE DEI CONTROLLI

F) ASSEGNAZIONE DI AUTORITÀ/POTERI E DI RESPONSABILITÀ

Le deleghe dei poteri e delle responsabilità implica che il controllo centrale abbandoni
certe decisioni trasferendole a differenti livelli.

La presenza di delega impone alla Direzione:

ì di delegare solo nei limiti di specifici obiettivi prefissati;

ì di far comprendere al soggetto delegato gli obiettivi della delega ricevuta, i legami
esistenti tra le sue azioni e quelle degli altri e il contributo delle stesse alla
realizzazione degli obbiettivi.

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AMBIENTE DEI CONTROLLI

G) GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

Le politiche di gestione delle risorse umane comprendono:

ì il sistema delle assunzioni,

ì la gestione dei percorsi di carriera,

ì I piani formativi individuali e collettivi,

ì la valutazione della performance individuale,

ì le remunerazioni, gli incentivi e le sanzioni.

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28

VALUTAZIONE DEL
VALUTAZIONE SISTEMA DI «RISK
MANAGEMENT»
DEL RISCHIO
a) Identificazione dei rischi

Il rischio è un evento potenziale


b) Analisi dei rischi.
che ove si verifichi può
comportare degli effetti dannosi
per l’azienda.
La valutazione del rischio
consiste nello svolgimento di
specifiche attività dirette ad
individuare e misurare
l’impatto che produrrebbe in
azienda il loro verificarsi.

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VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI «RISK MANAGEMENT»

A) IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI

Per identificare i rischi esistono diverse tecniche che comprendono metodi qualitativi e
quantitativi tesi a stabilire le priorità e ad individuare attività ad alto rischio.

I fattori più comuni da prendere in considerazione per tali analisi sono:

ì la mancata o parziale realizzazione di obiettivi prefissati;

ì la presenza di eventi o cambiamenti che possono influenzare la regolare attività;

ì la complessità dell’attività e della normativa di settore;

ì le risorse finanziarie di cui si può disporre.

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30

VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI «RISK MANAGEMENT»

B) ANALISI DEI RISCHI

Una volta identificati, i rischi devono essere valutati in base a:

ì importanza del rischio,

ì probabilità che il rischio si verifichi,

ì azioni a presidio del rischio.

Un sistema efficace di controllo e gestione del rischio può prevedere


l’attivazione di procedure informatizzate di auditing interno e reportistica
direziona continuativa.

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PRINCIPALI INDICATORI SULLE


ATTIVITA’ DI CONTROLLO

a) Adeguatezza nella separazione dei


ATTIVITA’ DI compiti.
CONTROLLO
b) Correttezza nel rilascio di
autorizzazioni per ogni operazione.
Insieme di azioni svolte da
personale e collaboratori c) Grado di documentazione e
esterni per misurare il livello rilevazione delle operazioni.
di applicazione di direttive e
procedure amministrativo- d) Grado di certezza sulla esistenza fisica
contabili e gestionali previste dei beni.
dall’Ente.
e) Controlli indipendenti sulle prestazioni
rese.

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32

ATTIVITA’ DI CONTROLLO

separare

1.Le
A) ADEGUATEZZA NELLA 1.Le responsabilità di
responsabilità di
SEPARAZIONE DEI COMPITI autorizzare allo
custodire beni da svolgimento di
quelle di compiti da
contabilizzare gli
Per disporre di un sistema stessi
quelle di
custodire beni
informativo affidabile e
salvaguardare il patrimonio separare separare
aziendale è utile che la
Direzione mantenga il più I compiti svolti
1.I compito di da ciascun
possibile separate alcune contabilizzare da
individuo
altri compiti
funzioni interne. operativi
mediante sistemi
informatici

separare
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Aziende Pubbliche" 16
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33

ATTIVITA’ DI CONTROLLO

B) CORRETTEZZA NEL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PER OGNI OPERAZIONE

ì Per autorizzazione deve intendersi la direttiva da seguire per una classe di


operazioni (generale) o per una singola operazione (specifica).

ì Per approvazione deve intendersi la verifica che l’operazione svolta nell’Ente


sia stata compiuta in accordo con l’autorizzazione rilasciata.

La Direzione, se intende rilasciare delle autorizzazioni è pertanto obbligata a definire (e


formalizzare) delle opportune procedure generiche e/o specifiche.

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34

ATTIVITA’ DI CONTROLLO

C) GRADO DI DOCUMENTAZIONE E RILEVAZIONE DELLE OPERAZIONI.

La Direzione che si avvale di piattaforme informatiche in grado di annotare le singole


azioni svolte da operatori e dirigenti e contestualmente conservare tutta la
documentazione a supporto di tali operazioni sarà sempre in grado di garantire un alto
livello di affidabilità di azioni e controlli interni.

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35

ATTIVITA’ DI CONTROLLO

D) GRADO DI CERTEZZA SULLA ESISTENZA FISICA DEI BENI.

I controlli fisici dei beni impongono la presenza nell’Ente di specifici sistemi di salvaguardia
con riferimento a: sicurezza dei locali; autorizzazione all’accesso ai locali; realizzazione di
inventari fisici periodici e di confronto con le registrazioni contabili.

E) CONTROLLI INDIPENDENTI SULLE PRESTAZIONI RESE.

Verifiche svolte da soggetti interni o esterni all’Ente e dirette a mantenere un elevato


livello di stabilità nel sistema dei controlli interni, che esercitano una pressione costruttiva
sul grado d’interesse al controllo di operatori e dirigenti.

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36

ì Sistema informativo:
«insieme di informazioni utilizzate,
prodotte e trasformate da un Ente
durante l’esecuzione dei propri
INFORMAZIONE E processi; modalità di gestite delle
COMUNICAZ. informazioni e risorse umane e
tecnologiche coinvolte».

Per gestire l’Ente è necessario ì Sistema di comunicazione:


che informazioni e «insieme di attività a carattere
comunicazioni siano prevalentemente persuasivo,
correttamente diffuse e opportunamente pianificate da
ampiamente condivisi a tutti i un’organizzazione per il
livelli (interni ed esterni) della perseguimento dei propri obiettivi,
struttura interna. organizzativi o istituzionali, che sono
rivolte, in modo consapevole e
strutturato ai vari soggetti interni ed
esterni dell’Ente».

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INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

La Direzione per poter svolgere bene le proprie attività deve poter contare su tutte le
informazioni disponibili, da qui l’importanza che queste ultime rispondano ad alcuni
requisiti minimi di:

ì Contenuto: presenza di tutte le informazioni necessarie a prendere una


determinata decisione.

ì Tempestività: l’informazione deve essere ottenuta nei tempi desiderati e utili.

ì Aggiornamento: l’informazione sulla base della quale si prende una determinata


decisione deve essere attuale.

ì Accuratezza: l’informazione deve essere esatta, diversamente la decisione sarà


assunta sulla base di errati presupposti.

ì Accessibilità: gli interessati devono avere la possibilità di venire facilmente a


conoscenza dell’informazione stessa.
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38

a) Monitoraggio continuo

b) Valutazioni specifiche

MONITORAGGIO c) Piano di azione

La funzione del monitoraggio è


quella di assicurare che il
sistema di controllo interno sia
sempre aggiornato e adatto
alla rilevazione e gestione dei
rischi.

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39

MONITORAGGIO

A) MONITORAGGIO CONTINUO
La Direzione è tenuta a prestare la massima attenzione a tutte le informazioni che indichino potenziali
problematiche.

Esempio

ì Quando i report operativi sono integrati o riconciliati con gli elaborati contabili, le inesattezze o le
anomalie possono essere individuate rapidamente.

ì Attivando comunicazioni con i soggetti esterni (esempio circolarizzazioni) si corroborano le


informazioni di origine interna e/o si favorisce l’individuazione delle problematiche.

ì Confrontando i dati registrati nel sistema informatico con le attività realmente esistenti è possibile
individuare errori, inesattezze, frodi, ecc.

ì Analizzando le raccomandazioni fornite da revisori interni ed esterni è possibile incidere con efficacia
sui fattori di forza e miglioramento del sistema dei controlli interno.

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40

MONITORAGGIO

B) VALUTAZIONI SPECIFICHE

Esempio

Il metodo più efficiente per verificare se il sistema dei controlli interni all’Ente sia sempre
aggiornato e adatto alla rilevazione e gestione dei rischi, è fornito dalla somministrazione
di questionari specifici a personale e collaboratori, da parte di revisori interni e/o esterni.

I dati e le informazioni desunte dalle risposte a specifici quesiti, consentono agli esperti di
valutare il reale funzionamento del sistema dei controlli in essere e di far emergere i
fattori di miglioramento da realizzare.

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Aziende Pubbliche" 20
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41

C) PIANO
D’AZIONE MONITORAGGIO

Determinare l’ambito delle Riunire i soggetti che


valutazioni, in termini di svolgeranno la valutazione e Monitorare l’avanzamento
categorie di obiettivi, di studiare le azioni da delle valutazioni ed
componenti del controllo intraprendere.
interno e di attività da esaminare i rilievi emersi.
studiare.

Identificare le attività di Verificare se siano state


monitoraggio continuo che Sulla base dei risultati attivate azioni correttive e
dell’attività, sviluppare un
confermino regolarmente modificare, se necessario i
l’efficacia del controllo programma d’interventi a successivi punti del
interno. breve e lungo termine. programma di valutazione.

Analizzare il lavoro di
valutazione dei controlli Determinare le priorità per
unità operativa, per
svolto dai revisori interni,
come anche i rilievi in componente o, altrimenti
materia di controllo emersi per aree ad alto rischio che
giustifichino un’azione
dagli interventi dei revisori
esterni. immediata.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

42

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCI) è l’insieme di


regole, procedure e strutture organizzative adottate dagli Enti per il
raggiungimento degli obiettivi di:
§ attendibilità dell’informativa economico-finanziaria,
§ efficacia e l’efficienza della gestione
§ rispetto della normativa applicabile al settore in cui opera l’Ente.

Il SCI è strutturato per consentire l’identificazione, la misurazione, la gestione


e il monitoraggio dei principali rischi.

ì
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
Definizione

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 21
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43

Ø Verificare l'efficacia, l'efficienza e l'economicità


CONTROLLO DI dell'azione amministrativa, al fine di ottimizzare,
GESTIONE anche mediante tempestivi interventi correttivi, il
rapporto tra obiettivi e azioni realizzate, nonché tra
risorse impiegate e risultati.

Ø Valutare l'adeguatezza delle scelte compiute, in


termini di congruenza tra i risultati conseguiti e gli
obiettivi predefiniti.

Ø Garantire il costante controllo degli equilibri


TUEL
TESTO UNICO ENTI LOCALI
finanziari della gestione di competenza, della gestione
dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della
realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica
TITOLO VI – determinati dal patto di stabilità interno, mediante
CONTROLLI l'attività di coordinamento e di vigilanza da parte del
Capo III responsabile del servizio finanziario, nonché l'attività di
Controlli interni controllo da parte dei responsabili dei servizi.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

44

CONTROLLO DELLA Ø Garantire il controllo della qualità dei servizi erogati, sia
QUALITA’ DEI direttamente, sia mediante organismi gestionali esterni,
con l'impiego di metodologie dirette a misurare la
SERVIZI EROGATI soddisfazione degli utenti esterni e interni dell'ente.
Ø Le pubbliche amministrazioni devono porre attenzione a
due diversi aspetti della qualità:
1. Qualità effettiva: efficacia del servizio pubblico
riconducibile agli effetti prodotti dal processo di
erogazione sulla prestazione offerta ai beneficiari
finali.
TUEL 2. Qualità percepita dal cittadino con le sue
TESTO UNICO ENTI LOCALI percezioni e le sue valutazioni sul servizio ricevuto,
il suo grado di soddisfazione.
Ø La Carta dei servizi è una dichiarazione sugli standard
TITOLO VI – di qualità che un ente erogatore di servizi pubblici si
CONTROLLI impegna a garantire e che obbliga l’ente erogatore ad
Capo III effettuare verifiche sul rispetto degli standard dichiarati e
Controlli interni sul grado di soddisfazione degli utenti e a rimborsare gli
utenti nei casi in cui non siano rispettati gli standard
pubblicizzati .
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 22
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

45

CONTROLLO DI Ø FASE PREVENTIVA E DI FORMAZIONE DELL’ ATTO -


REGOLARITA’ Ogni responsabile di servizio è tenuto al rilascio di
AMMINISTRATIVO - un parere di regolarità tecnica, attestante la
CONTABILE regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa.

Ø FASE SUCCESSIVA – Devono essere soggette al


controllo, le determinazioni di impegno di spesa, i
contratti e gli altri atti amministrativi, scelti secondo
una selezione casuale effettuata con motivate
tecniche di campionamento.
TUEL
TESTO UNICO ENTI LOCALI
Le risultanze del controllo devono essere trasmesse
periodicamente ai responsabili dei servizi, ai revisori dei
conti e agli organi di valutazione dei risultati dei dipendenti,
TITOLO VI – come documenti utili per la valutazione, e al consiglio
CONTROLLI comunale.
Capo III
Controlli interni

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

46

CONTROLLO Ø Controllo dei risultati conseguiti rispetto agli


STRATEGICO obiettivi predefiniti.

Ø Controllo degli aspetti economico-finanziari


connessi ai risultati ottenuti.

Ø Controllo dei tempi di realizzazione rispetto alle


previsioni.

Ø Controllo delle procedure operative attuate


confrontate con i progetti elaborati.
TUEL
TESTO UNICO ENTI LOCALI Ø Controllo della qualità dei servizi erogati e del
grado di soddisfazione della domanda espressa, degli
aspetti socio-economici.
TITOLO VI –
CONTROLLI Ø Controllo realizzato mediante l’elaborazione di
Capo III rapporti periodici, da sottoporre all'organo esecutivo
Controlli interni e al consiglio per la successiva predisposizione di
deliberazioni consiliari di ricognizione dei programmi.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 23
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47

Ø L’Amministrazione deve definire un sistema di


CONTROLLO SULLE
controlli sulle società partecipate che dovranno essere
SOCIETA’ esercitati dalle strutture proprie dell'ente stesso.
PARTECIPATE
Ø L’Amministrazione deve definire gli obiettivi
gestionali (quali-quantitativi) a cui deve tendere la società
partecipata e organizzare un idoneo sistema informativo
per rilevare i rapporti finanziari tra l'ente proprietario e la
società, la situazione contabile, gestionale e organizzativa
della società, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il
rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica.

TUEL Ø L’Amministrazione deve effettuare il monitoraggio


TESTO UNICO ENTI LOCALI periodico sull'andamento delle società partecipate,
analizzare gli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e
individuare le opportune azioni correttive, anche in
TITOLO VI – riferimento a possibili squilibri economico-finanziari
CONTROLLI rilevanti per il bilancio dell'ente.
Capo III
Controlli interni Ø I risultati complessivi della gestione dell'ente e delle
aziende partecipate sono rilevati mediante bilancio
consolidato.
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

48

CONTROLLI SU Ø E’ svolto sotto la direzione e il coordinamento del


EQUILIBRI responsabile del servizio finanziario e mediante la vigilanza
FINANZIARI dell'organo di revisione, prevedendo il coinvolgimento
attivo degli organi di governo, del direttore generale, ove
previsto, del segretario e dei responsabili dei servizi,
secondo le rispettive responsabilità.

Ø E’ disciplinato nel regolamento di contabilità dell'ente

Ø Implica anche la valutazione degli effetti che si


determinano per il bilancio finanziario dell'ente in
TUEL relazione all'andamento economico-finanziario degli
TESTO UNICO ENTI LOCALI
organismi gestionali esterni.

TITOLO VI –
CONTROLLI
Capo III
Controlli interni

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 24
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

49

La Corte dei Conti

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

50

Origine storica e funzioni attribuite alla Corte dei Conto

La Corte dei conti costituisce, insieme al Consiglio di Stato e al Consiglio nazionale


dell’economia e del lavoro, un organo di rilievo costituzionale qualificato come
«organo ausiliario».

Alla Corte dei conti, istituita a seguito della soppressione della Camera dei conti, furono
demandate la competenza di giudice d’appello in materia di contabilità e le attribuzioni
non giurisdizionali in materia di contabilità.

La funzione della Corte dei conti fu definitivamente istituzionalizzata con la proclamazione


del Regno d’Italia e ad essa fu conferito il compito di esercitare un controllo preventivo sui
Regi decreti comportanti una spesa e di riferire al Parlamento in ordine al giudizio sulla
«parificazione» del rendiconto generale dello Stato.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 25
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51

La Corte dei conti è l’organo magistratuale, neutrale,


Controlli Art.100 autonomo ed indipendente, posto a garanzia della corretta
Costituzione gestione delle risorse pubbliche con specifici compiti quali:

§ Controllo preventivo di legittimità sugli atti del


Governo.

§ Controllo successivo sulla gestione del bilancio


dello Stato.

§ Controllo sulla gestione finanziaria degli enti ai quali


lo Stato contribuisce in via ordinaria.

§ Organo ausiliario del Parlamento, a cui fornisce


informazioni sull’andamento della pubblica
amministrazione e degli altri enti pubblici assoggettati al
Controllo preventivo
suo controllo.
e successivo.
La Corte dei conti si articola in sezioni, alcune delle
quali hanno funzioni giurisdizionali e altre funzioni
di controllo.
Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

52

L’ORGANIZZAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI


FUNZIONI GIURISDIZIONALI

I) Per quanto riguarda le funzioni giurisdizionali:


ü Sono istituite sezioni di primo grado presso ogni capoluogo di Regione e tre sezioni
centrali di appello, presso la sede di Roma, con l’eccezione della Regione siciliana, che
ha una propria sezione di appello a Palermo.
ü Sui conflitti di competenza e sulle «questioni di massima» decidono le sezioni
centrali a sezioni riunite.
ü Presso ogni sezione giurisdizionale della Corte dei conti è prevista una Procura, con
funzioni di pubblico ministero.
ü I magistrati della Corte dei conti si distinguono in referendari, primi referendari e
consiglieri.
ü A garanzia dell’autonomia e dell’indipendenza dei magistrati della Corte provvede il
“Consiglio di Presidenza della Corte dei conti”, competente a decidere tutti i
provvedimenti relativi al loro status

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 26
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53

L’ORGANIZZAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI


FUNZIONI DI CONTROLLO

II) Per quanto riguarda le funzioni di controllo:

a) Controllo preventivo:
ü Obbligatorio sugli atti indicati nella l. n. 20/1994: regolamenti, atti
programmatici e di indirizzo, deliberazioni dei comitati interministeriali ecc.
ü Eventuale sugli altri atti, in caso di richiesta da parte del Presidente del
Consiglio dei ministri o quando sia la stessa Corte dei conti a provvedervi per
un periodo determinato ed in relazione a situazioni di diffusa e ripetuta
irregolarità rilevate in sede di controllo successivo.
ü Gli atti sottoposti al controllo preventivo divengano efficaci se la Corte
dei conti non ne dichiari la non conformità a legge entro trenta giorni dal loro
ricevimento.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

54

L’ORGANIZZAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI


FUNZIONI DI CONTROLLO

II) Per quanto riguarda le funzioni di controllo:

b) Controllo successivo:
ü Giudizio di parificazione: la Corte dei conti a sezioni riunite valuta la
rispondenza dei risultati della gestione finanziaria indicati nel rendiconto
consuntivo con le previsioni contenute nel bilancio, e lo trasmette alle Camere.
ü Controllo sulla gestione del bilancio e del patrimonio delle pubbliche
amministrazioni statali, regionali e degli enti locali.
ü Controlli sugli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, anche
quando siano società di capitali, purché lo Stato mantenga una partecipazione
prevalente al capitale sociale.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 27
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

55

L’attività consultiva della Corte dei Conti

Le Regioni e gli Enti locali possono richiedere pareri in materia di contabilità


pubblica alle Sezioni regionali di controllo.

ì Alla sezione delle autonomie è attribuita una funzione di coordinamento al fine di


garantire l’uniformità̀ interpretativa ed applicativa delle norme di contabilità da parte
delle Sezioni regionali.

ì Richieste di parere nella medesima materia possono essere rivolte direttamente alla
Sezione delle autonomie da parte: delle Regioni, della Conferenza delle Regioni e
delle Province autonome e della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee
legislative delle Regioni e delle Province autonome; per i Comuni, le Province e le
Città metropolitane, da parte delle rispettive componenti rappresentative
nell’ambito della Conferenza unificata.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

56

ATTORI CHIAVE DEL


CONTROLLO NEGLI ENTI
PUBBLICI
Il Collegio Sindacale

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 28
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57

Controllo di regolarità amministrativa e contabile

Sono oggetto dell’attività del Collegio:


ì gli atti del procedimento amministrativo;

ì i documenti di pianificazione e programmazione;


ì la valutazione dell’ambiente di controllo (controllo interno e controllo di gestione);

ì il sistema contabile e di bilancio;


ì la gestione fiscale;
ì la gestione del personale, previdenziale ed assistenziale;

ì la gestione finanziaria e di tesoreria;


ì la gestione patrimoniale e inventariale.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

58

Controllo di regolarità amministrativa e contabile

ì Il Collegio attua, con metodo campionario, verifiche, analisi, controlli,


ispezioni, e sostanzia pareri e relazioni anche fondando il proprio giudizio sulla
documentazione fornita dalle strutture aziendali.
§ I componenti del collegio sindacale possono procedere ad atti di ispezione e controllo, anche
individualmente.

ì Il Collegio collabora con ogni altra struttura di controllo interno ed esterno


per adempimenti disposti da normativa nazionale e regionale o da disposizioni di
prassi amministrativa.
ì Il Collegio partecipa (art. 1 c. 170 l. 266/2005) al controllo collaborativo della
Corte dei Conti
§ Mediante la compilazione e la trasmissione alle Sezioni regionali di Controllo di questionari da cui
deve risultare, in particolare, il riscontro dell’osservanza del vincolo previsto in materia di
indebitamento dall’articolo 119, ultimo comma, della Costituzione, e l’evidenza di ogni grave
irregolarità contabile e finanziaria in ordine alle quali l’amministrazione non abbia adottato le misure
correttive segnalate dall’organo di revisione.

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 29
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59

Riunioni e verbalizzazione

ì Il Collegio si riunisce periodicamente: la programmazione dell’attività e la


periodicità delle sedute rientra nel potere di auto-regolamentazione dell’organo.

ì Il Collegio redige il verbale delle riunioni che descrive sinteticamente l’attività


compiuta e le deliberazioni assunte.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

60

ATTORI CHIAVE DEL


CONTROLLO NEGLI ENTI
PUBBLICI
Organismo Indipendente
di Valutazione

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 30
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OIV - Organismo Indipendente di Valutazione

L’OIV è un organo collegiale o monocratico dotato di specifiche professionalità e di


competenza che provvede a verificare il funzionamento del sistema complessivo
di valutazione e trasparenza, garantendo la correttezza del processo di
misurazione, valutazione della performance e pubblicazione di dati ed
informazioni della P.A.
Ø La pubblicità sui siti Web istituzionali di ogni singolo Ente pubblico deve consentire ai
cittadini di prendere visione di tutte le informazioni (quali/quantitative) predefinite dal
legislatore.
Ø I dati raccolti e le performance raggiunte (o meno) devono permettere di stabilire le
retribuzioni di risultato delle posizioni organizzative e dei dirigenti.

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

62

Principali compiti dell’OIV

ì L'Organismo indipendente di valutazione della performance:


§ monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione,
della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elabora una relazione
annuale sullo stato dello stesso, anche formulando proposte e raccomandazioni
ai vertici amministrativi;
§ comunica tempestivamente le criticità riscontrate ai competenti organi
interni di governo ed amministrazione, nonché alla Corte dei conti e al
Dipartimento della funzione pubblica;
§ valida la Relazione sulla performance di cui all'articolo 10, a condizione che
la stessa sia redatta in forma sintetica, chiara e di immediata comprensione ai
cittadini e agli altri utenti finali e ne assicura la visibilità attraverso la
pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione;

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 31
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Principali compiti dell’OIV

ì L'Organismo indipendente di valutazione della performance:


§ garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione;
§ propone all'organo di indirizzo politico-amministrativo, la valutazione
annuale dei dirigenti di vertice e l'attribuzione ad essi dei premi;
§ è responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle
metodologie e degli strumenti predisposti dal Dipartimento della funzione
pubblica;
§ promuove e attesta l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e
all'integrità;
§ verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità;

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

64

Principali compiti dell’OIV

ì L'Organismo indipendente di valutazione della performance, nell’esercizio delle


funzioni ha accesso:
§ a tutti gli atti e documenti in possesso dell’amministrazione, utili
all’espletamento dei propri compiti, nel rispetto della disciplina in materia di
protezione dei dati personali.Tale accesso è garantito senza ritardo.
§ a tutti i sistemi informativi dell’amministrazione, ivi incluso il sistema di
controllo di gestione, e può accedere a tutti i luoghi all’interno
dell’amministrazione, al fine di svolgere le verifiche necessarie all’espletamento
delle proprie funzioni, potendo agire anche in collaborazione con gli organismi di
controllo di regolarità amministrativa e contabile dell’amministrazione.

ì Nel caso di riscontro di gravi irregolarità, l’Organismo indipendente di valutazione


effettua ogni opportuna segnalazione agli organi competenti.

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 32
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65

ATTORI CHIAVE DEL


CONTROLLO NEGLI ENTI
PUBBLICI
Il responsabile della
prevenzione della
corruzione
(aggiornato con le disposizioni entrate in
vigore del D.Lgs 97/2016)

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

66

Responsabile della prevenzione della corruzione e della


trasparenza

ì Il Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) è una nuova figura inserita
all'interno della Pubblica Amministrazione dall’art. 1, co. 7 Legge 190/2012.

ì La figura del RPCT è stata interessata dalle modifiche introdotte dal d.lgs. 97/2016. La
nuova disciplina:
§ unifica in capo ad un solo soggetto l’incarico di responsabile prevenzione della
corruzione e della trasparenza e ne rafforza il ruolo;
§ prevede poteri e funzioni idonei a garantire lo svolgimento dell’incarico con
autonomia ed effettività, eventualmente anche con modifiche organizzative.

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 33
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67

Responsabile della prevenzione della corruzione e della


trasparenza

ì I compiti del RPCT


§ proporre all’organo di indirizzo politico l'approvazione e le modifiche del Piano
triennale di Prevenzione della Corruzione vericandone l'efficace attuazione ed
idoneità;
§ definire le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati
ad operare in settori di attività particolarmente esposti alla corruzione;
§ verificare l'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento
delle attività per le quali è più elevato il rischio che siano commessi reati di
corruzione;
§ pubblicare nel sito web dell'amministrazione una relazione recante i risultati
dell'attività svolta e trasmetterla all'organo di indirizzo;
§ riferire all'organo di indirizzo politico sull'attività svolta;
§ curare che nell’amministrazione siano rispettate le disposizioni del D.Lgs. 39/2013
sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi.

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Responsabile della prevenzione della corruzione e della


trasparenza

ì I poteri del RPCT - Nelle modifiche apportate dal d.lgs. 97/2016 risulta evidente
l’intento di:
§ rafforzare i poteri di interlocuzione e di controllo nei confronti di tutta la
struttura;
§ creare maggiore comunicazione tra le attività del RPCT e quelle
dell’OIV:
§ L’OIV ha la facoltà di richiedere al RPCT informazioni e documenti necessari per lo
svolgimento dell’attività di controllo di sua competenza (art. 41, co. 1 lett. h), d.lgs. 97/2016).
§ Il RPCT è tenuto a trasmettere la propria relazione annuale, recante i risultati dell’attività
svolta (da pubblicare nel sito web dell’amministrazione) oltre che all’organo di indirizzo
dell’amministrazione anche all’OIV (art. 41, co. 1, lett. l), d.lgs. 97/2016).

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Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 34
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

69

Responsabile della prevenzione della corruzione e della


trasparenza

ì La responsabilità del RPCT - Nelle modifiche apportate dal d.lgs. 97/2016 risulta
evidente l’intento di
§ rafforzare i poteri di interlocuzione e di controllo nei confronti di tutta la
struttura;
§ creare maggiore comunicazione tra le attività del RPCT e quelle dell’OIV:
§ L’OIV ha la facoltà di richiedere al RPCT informazioni e documenti necessari per lo svolgimento
dell’attività di controllo di sua competenza (art. 41, co. 1 lett. h), d.lgs. 97/2016).
§ Il RPCT è tenuto a trasmettere la propria relazione annuale, recante i risultati dell’attività svolta
(da pubblicare nel sito web dell’amministrazione) oltre che all’organo di indirizzo
dell’amministrazione anche all’OIV (art. 41, co. 1, lett. l), d.lgs. 97/2016).

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

70

Responsabile della prevenzione della corruzione e della


trasparenza

ì Responsabilità e sanzioni a carico del responsabile anticorruzione:


§ in caso di commissione di reato di corruzione accertato con sentenza passata in
giudicato, a meno che non provi di aver predisposto il piano e di aver vigilato
sull'osservanza;
§ per inadempimento obblighi pubblicazione, o mancata predisposizione piano
triennale trasparenza, a meno che non provi che l'inadempimento è dipeso da
causa a lui non imputabile (art. 46, d. lgsl. 33/2013);
§ per violazione obblighi di pubblicazione dati su enti vigilati (art. 47, d.lgs.
33/2012);

Prof. Roberto Agnello Appunti di Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche

Appun9 di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 35
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

BENI E SOCIETA’ DELLA PUBBLICA


AMMINISTRAZIONE

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

12/9/2016 a a _ d. (600 260)

Scuo OIV
le Consiglio
dei
Ragion. Ministri
Ministeri CIPE
ANA

Generale
C

Enti
Cassa Locali
Depositi
Enti di
Revisori
Assessorati

Partecipate

e Prestiti
Erogazione
Aziende

Stato Corte
Regioni
dei
Agenzie Corte
Costituzion. Conti
fiscali Agenzia Enti
Università Demanio Economici

I beni della Pubblica Amministrazione

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 1
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

I beni pubblici

I beni pubblici sono i beni dei quali la PA si avvale per il perseguimento dei propri
interessi e dei propri fini. Fanno parte dei beni pubblici anche i beni ambientali, beni
immateriali di interesse collettivo.

Ai fini dell'individuazione dei beni pubblici, la dottrina fa ricorso:


§ al criterio dell'appartenenza del bene alla PA,
§ al criterio della funzionalizzazione del bene al perseguimento di una finalità di pubblico
interesse,
§ al concorrere dei due criteri.

Ø La principale distinzione tra i beni pubblici, quale risulta dalla normativa


civilistica, è quella tra i beni demaniali e i beni patrimoniali indisponibili.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

I beni pubblici

I beni pubblici, sotto il profilo delle modalità del loro utilizzo, possono essere
soggetti ad:
ì uso generale: come nel caso dei cd. usi civici;
ì uso esclusivo: come nel caso in cui la PA attribuisca, con provvedimento
concessorio, il diritto d'uso esclusivo della spiaggia per lo svolgimento di attività
economiche di interesse pubblico.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 2
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

I beni DEMANIALI

I beni demaniali sono beni immobili o universalità di immobili appartennti ad


un ente pubblico territoriale.

I beni demaniali, in ragione della loro funzionalizzazione al pubblico interesse,


soggiacciono ad un regime giuridico particolarmente limitativo:
ü non possono essere usucapiti
ü sono inalienabili
ü non possono formare oggetto di pignoramento ed espropriazione forzata da parte di
privati nè di espropriazione per pubblica utilità
ü possono formare oggetto di diritti in favore dei terzi solo nei limiti in cui tale facoltà
sia espressamente e legislativamente prevista.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

I beni demaniali

I beni demaniali debbono distinguersi nel:


I. DEMANIO NECESSARIO: individua le tre specie del demanio marittimo, idrico e
militare, di necessaria appartenenza statale, con la sola eccezione dei porti lacuali,
ormai regionali.
II. DEMANIO ACCIDENTALE: costituito da beni che possono essere di proprietà privata
o pubblica (dello Stato, delle Regioni o degli enti locali) e che formano parte del
demanio solo in questa seconda eventualità (strade autostrade, aerodromi, acquedotti
e il cd demanio culturale).

I beni demaniali possono acquisire la demanialità:


§ in forza della loro ontologica conformazione: è il caso del demanio naturale o
artificiale necessario;
§ per effetto di uno specifico atto di destinazione pubblicistica impresso ad un
bene altrimenti suscettibile di un diverso uso.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

Appunti di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 3
Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2020

I beni demaniali

Tutti i beni demaniali vengono valutati in base ai criteri economici, e vengono


inseriti nel conto generale del patrimonio dello Stato.
§ A questo viene allegato un documento contabile che ha la funzione di valutare la
gestione economica dei beni considerati attraverso l’individuazione dei componenti
positive e negative e degli indici di redditività della gestione stessa.

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

I beni PATRIMONIALI INDISPONIBILI

I beni patrimoniali indisponibili condividono con i beni demaniali il requisito


dell'indisponibilità, possono, diversamente dai beni demaniali, appartenere ad enti diversi da
quelli territoriali e possono essere anche beni mobili. Sotto il profilo giuridico non
possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei casi e con le forme previste
dalla legge

Formano parte del patrimonio indisponibile:


§ cave e torbiere,
§ beni di interesse storico e artistico,
§ foreste e miniere,
§ acque minerali e termali,
§ sedi e arredi dei pubblici uffici,
§ dotazioni della presidenza della repubblica,
§ fauna selvatica,
§ aree espropriate da parte dei Comuni ed acquisite (cd patrimonio naturale).

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Appunti di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 4
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I beni PATRIMONIALI DISPONIBILI

I beni patrimoniali disponibili costituisscono, invece, una categoria residuale


rispetto a quelle dei beni demaniali e dei beni patrimoniali indisponibili.

Formano parte del patrimonio disponibile: tutti i beni che non costituiscono
l'oggetto del patrimonio indisponibile e del demanio.

I beni patrimoniali disponibili


§ possono essere beni mobili o immobili, diritti di credito o denaro e
§ sono disciplinati dalle norme del diritto privato (eccettuata l'alienazione che deve, invece,
avvenire nelle forme del diritto pubblico).

Prof. Roberto Agnello Appunti di "Contabilità e Bilanci delle Aziende Pubbliche"

VALUTAZIONE dei beni patrimoniali

§ I beni mobili patrimoniali: si iscrivono negli inventari per il loro prezzo d’acquisto,
salvo il caso in cui il loro valore sia stabilito da tariffe speciali. Se si tratta di beni
pervenuti a seguito di donazioni il loro valore è dato dalla stima che viene effettuata.

§ I beni immobili patrimoniali: sono valutati in base al costo, all’estimo o all’imponibile.


In relazione alla formazione del nuovo catasto od a seguito di nuove stime ottenute con
la visione degli inventari, si ha una rivalutazione del valore degli stessi.

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Appunti di "Contabilità e Bilanci delle


Aziende Pubbliche" 5
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12/9/2016 a a _ d. (600 260)

Scuo OIV
le Consiglio
dei
Ragion. Ministri
Ministeri CIPE

ANA
Generale

C
Enti
Cassa Locali
Depositi
Enti di
Revisori

Assessorati

Partecipate
e Prestiti
Erogazione

Aziende
Stato Corte
Regioni
dei
Agenzie Corte
Costituzion. Conti
fiscali Agenzia Enti
Università Demanio Economici

Le società partecipate delle amministrazioni pubbliche


Piano di razionalizzazione, controllo e responsabilità
• DLgs 19 agosto 2016, n. 175
• Testo coordinato del DLgs 10 ottobre 2012, n.174

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Le società pubbliche

Le società a totale o parziale partecipazione pubblica rientrano nella categoria dei


modelli che le amministrazioni pubbliche possono utilizzare per gestire ed erogare
servizi pubblici.
:// . a.c / -c / ad /2012/11/ a a _ d.
§ Il proliferare delle cd “partecipate”, come modello societario alternativo per la
gestione dei servizi pubblici, è iniziato alla fine degli anni novanta, contestualmente
all’avvio della cd privatizzazione formale che ha comportato, accanto all’alienazione di
partecipazioni statali, la trasformazione degli enti pubblici economici in società di capitali
partecipate dallo Stato o da altri enti pubblici.

“Vi era sottesa l’idea che il mercato e le sue intrinseche dinamiche potessero fungere da regolatore del
funzionamento anche dei servizi pubblici, meglio di quanto non lo avessero fino ad allora fatto gli strumenti
tipici del diritto amministrativo, e che quindi anche l’operatività degli enti che quei servizi sono chiamati ad
erogare dovessero in qualche misura mimare il mercato, se non addirittura agire in un vero e proprio regime
di libero mercato.”

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Appunti di "Contabilità e Bilanci delle


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Le società pubbliche

§ A fronte di un numero di società a partecipazione pubblica pari a circa 5.000 unità


sull’intero territorio nazionale, la Corte dei Conti ne individua, con riferimento agli enti
territoriali, circa 3.000 società che svolgono attività strumentali, a fronte di altre
1.700 che svolgono attività di servizio pubblico.

§ L’abuso dello strumento societario ha spinto il legislatore a intervenire nel settore


delle cd società pubbliche. Il modello societario è stato di sovente utilizzato:
ü da un canto, per eludere gli stringenti limiti posti a livello europeo in materia di
concorrenza e in materia di trasparenza dell’attività amministrativa;
ü dall’altro per raggirare i vincoli in materia di finanza pubblica derivanti dalla
partecipazione dell’Italia all’UE.

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La riforma delle società partecipate


Nel 2015 il legislatore, per riordinare la materia delle
partecipazioni pubbliche (L. “Madia” n. 124 del 2015, D.lgs n. 175
del 2016, integrato dal D.lgs. n. 100/2017) ha avviato una profonda
riforma del settore mediante:
ü L’indicazione dei tipi di società in cui è ammessa la partecipazione
pubblica.
ü La previsione di precise condizioni e limiti per la costituzione,
acquisizione o mantenimento delle partecipazioni pubbliche.
ü Il rafforzamento degli oneri motivazionali posti a presidio della
scelta di costituire società a partecipazione pubblica.
ü L’introduzione di stringenti obblighi di dismissione nei casi in cui le
partecipazioni societarie già detenute non siano inquadrabili nelle
categorie previste dalla normativa di legge.
ü La razionalizzazione della governance delle società a partecipazione
pubblica, con particolare riferimento alle ipotesi di crisi aziendale.
SOCIETA’ PARTECIPATE ü L’introduzione di specifici requisiti per i componenti degli organi
amministrativi delle società.
ü L’introduzione della struttura competente per il controllo e il
LA RIFORMA monitoraggio sull’attuazione delle norme di legge.
DEL 2015 ü L’abrogazione di una serie di disposizioni al fine di semplificare la
disciplina della materia.

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ì Entro il 30 settembre 2017, le


REVISIONE STRAORDINARIA Amministrazioni sono state chiamate ad
di società partecipate adottare un provvedimento motivato
di ricognizione di tutte le
partecipazioni possedute, direttamente o
Il decreto riforma, introduce l’obbligo indirettamente, individuando quelle che
di alienazione delle partecipazioni devono essere alienate entro 1 anno.
che non soddisfano le condizioni
previste nel testo normativo, ì La mancata adozione dell’atto
detenute alla data della sua entrata in ricognitivo o la mancata
alienazione delle partecipazioni
vigore dalle Amministrazioni pubbliche.
entro 1 anno è sanzionata con:
ì l’impossibilità per
l’Amministrazione pubblica di
esercitare i propri diritti di socio
nei confronti della società
partecipata;
ì la liquidazione in denaro della
partecipazione in base ai criteri
stabiliti dall’art. 2437-ter del Codice
Civile.

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ì E’ bene chiarire che la nuova


TIPOLOGIA AMMESSA normativa non vieta la
di società partecipate costituzione di nuove società
pubbliche e/o l'acquisizione di
In futuro le Amministrazioni pubbliche
nuove partecipazioni, anche
potranno partecipare solo a:
indirette, in società già esistenti da
parte delle Amministrazioni pubbliche,
§ SOCIETÀ PER AZIONI ma impone un iter più complesso
§ SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ sia per la loro costituzione, che
LIMITATA per il loro monitoraggio.
§ SOCIETÀ CONSORTILI A
RESPONSABILITÀ LIMITATA.
Esempio: per costituire nuove società
§ SOCIETÀ COOPERATIVE A l'atto deliberativo dovrà essere
RESPONSABILITÀ LIMITATA.
analiticamente motivato e, per i soli
Enti locali, sarà soggetto a forme di
consultazione pubblica preventiva.

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La fase di costituzione delle società partecipate

ì Per costituire una nuova società o per acquisire partecipazioni in società già esistenti
è obbligatorio:
ì acquisire un parere (non vincolante) della Corte dei Conti;
ì deliberare un atto motivato con specifico riferimento agli eventuali rilievi
effettuati dalla Corte dei Conti;
ì trasmettere l'atto deliberativo all'A.G.C.M. (autorità garante della concorrenza e
del mercato).

ì Negli Enti locali: l'adozione dell'atto deliberativo di costituzione, modifica oggetto


sociale, trasformazione, revoca dello stato di liquidazione compete al Consiglio
comunale e non al sindaco (separazione delle funzioni).

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ATTIVITA’ AMMESSE 1) Produzione di un servizio di interesse


per le società partecipate generale.

2) Progettazione e realizzazione di un’opera


Le amministrazioni pubbliche possono, pubblica.
direttamente o indirettamente
costituire, acquisire o mantenere 3) Realizzazione e gestione di un’opera
partecipazioni in società pubblica ovvero organizzazione e
esclusivamente per lo gestione di un servizio d’interesse
svolgimento delle seguenti generale attraverso un contratto di
attività: partenariato.

4) Autoproduzione di beni o servizi


strumentali.

5) Svolgimento di funzioni normalmente


attribuite alle Amministrazioni pubbliche

6) Servizi di committenza.

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Concetti connessi alla nozione di società partecipata

Deroga per le società regionali


ì A prescindere dall’attività svolta dalla società partecipata, sarà sufficiente che il
Presidente della Regione ne dichiari la stretta necessità per il perseguimento delle
finalità istituzionali del proprio ente.
ì I provvedimenti adottati, tuttavia, dovranno essere trasmessi alla competente Sezione
regionale di controllo della Corte dei conti, alla struttura di monitoraggio, indirizzo e
coordinamento del MEF, nonché alle Camere ai fini della comunicazione alle
commissioni parlamentari competenti.

Servizi economici di interesse generale a rete

ì le Amministrazioni pubbliche possono acquisire o mantenere partecipazioni in società


che producono servizi economici di interesse generale a rete, di cui all’art. 3-bis del D.L.
138/2011, anche fuori dall’ambito territoriale della collettività di riferimento, purché
l’affidamento dei servizi, in corso e nuovi, sia avvenuto e avvenga tramite procedure ad
evidenza pubblica.

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Concetti connessi alla nozione di società partecipata

Concetto di “servizio d’interesse generale”


ì attività di produzione e fornitura di beni o servizi che non sarebbero svolte dal
mercato senza un intervento pubblico o sarebbero svolte a condizioni differenti in
termini di accessibilità̀ fisica ed economica, continuità̀, non discriminazione, qualità e
sicurezza, che le amministrazioni pubbliche, nell’ambito delle rispettive competenze,
assumono come necessarie per assicurare la soddisfazione dei bisogni della collettività̀
di riferimento, così da garantire l’omogeneità̀ dello sviluppo e la coesione sociale, ivi
inclusi i servizi di interesse economico generale.

Concetto di “società in house”


ì società̀ sulle quali un’amministrazione (o più amministrazioni) esercita il controllo
analogo, ovvero una forma di controllo “analogo” a quello esercitato sui servizi
propri dell’amministrazione, con un’influenza determinante sia sugli obiettivi
strategici che sulle decisioni significative.

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Strumenti di governo societario

Le società a controllo pubblico, in funzione delle loro dimensioni e caratteristiche


organizzative, dovranno valutare:

§ L’adozione di specifici regolamenti interni.

§ L’istituzione di un ufficio di controllo interno (internal auditing) a supporto


dell'organo di controllo statutario.

§ L’adozione di codici di condotta imprenditoriali.

§ L’adozione di programmi di responsabilità sociale dell'impresa.

L'adozione di tali strumenti non è obbligatoria, ma l'organo amministrativo dovrà dare


conto obbligatoriamente nella relazione sulla gestione delle valutazioni e scelte
effettuate.

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Strumenti di controllo societario

ì Controllo contabile
§ nelle SRL a controllo pubblico, in deroga alle norme del Codice Civile, lo
Statuto dovrà sempre prevedere la nomina dell'organo di controllo o
di un revisore;
§ nelle SPA in controllo pubblico, la revisione legale dei conti non potrà
essere affidata al collegio sindacale.

ì Contabilità separata
§ le società in controllo pubblico che svolgono attività protette da diritti speciali o
esclusivi e, contemporaneamente, attività in regime di economia di mercato, in
futuro dovranno adottare sistemi di contabilità separata.

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Appunti di "Contabilità e Bilanci delle


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Organo amministrativo

ì Amministratore Unico: nelle società a controllo pubblico l'organo amministrativo dovrà


essere costituito, di norma, da un amministratore unico, che dovrà possedere i requisiti di
onorabilità, professionalità e autonomia che saranno stabiliti con successivo D.P.C.M..

ì l’Assemblea ha comunque la possibilità di disporre che la società sia


amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre o cinque
membri, ovvero che sia adottato uno dei sistemi alternativi di amministrazione e
controllo previsti dal Codice Civile.
§ In questo caso la delibera assembleare dovrà essere adeguatamente
motivata con riguardo a specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo
conto delle esigenze di contenimento dei costi della società e dovrà essere
trasmessa alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e alla
struttura di monitoraggio, indirizzo e coordinamento del MEF.

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Responsabilità e Trasparenza

ì Responsabilità degli amministratori e dei componenti gli organi di


controllo: saranno soggetti alle azioni civili di responsabilità previste dalla disciplina
ordinaria delle società di capitali, ma anche alla giurisdizione della Corte dei Conti per
eventuali danni erariali.
ì Si ha danno erariale quando: la condotta degli amministratori e organi di
controllo abbia, con dolo o colpa grave, pregiudicato il valore della
partecipazione.

ì Denuncia di gravi irregolarità: ciascuna Amministrazione pubblica socia può


presentare denuncia di gravi irregolarità al tribunale competente, a prescindere
dall’entità della partecipazione (in deroga a codice civile).

ì Trasparenza: il decreto conferma l’impostazione dell’ANAC, secondo cui le società


in controllo pubblico assicurano il massimo livello di trasparenza, secondo le modalità
previste dal D.Lgs. 33/2013.

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PERSONALE a. Le società a controllo pubblico


delle società partecipate stabiliscono con propri provvedimenti
criteri e modalità per il reclutamento
del personale nel rispetto dei principi
In materia di gestione del personale
di trasparenza, pubblicità e imparzialità
delle società a controllo pubblico, il
e dei principi normativi validi per le
Testo Unico (articolo 19) stabilisce,
pubbliche amministrazioni.
salvo specifiche disposizioni recate nel
provvedimento, che
§ i rapporti di lavoro siano b. Viene tuttavia definito uno specifico
disciplinati dalle medesime meccanismo di gestione dei processi di
disposizioni che si applicano al mobilità.
settore privato,
§ mentre al reclutamento si
applichino i principi previsti
per l'accesso alle pubbliche
amministrazioni.

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Presupposti per la stesura dei piani di


RAZIONALIZZAZIONE razionalizzazione:
delle società partecipate a. partecipazioni societarie che non rientrino in
alcuna delle categorie previste;
b. società prive di dipendenti o con un numero
§ Le Amministrazioni pubbliche di amministratori superiore a quello dei
devono effettuare annualmente dipendenti;
un’analisi dell’assetto c. partecipazioni in società̀ che svolgono attività
complessivo delle società di cui analoghe o similari a quelle svolte da altre
società partecipate o da enti pubblici
detengono partecipazioni dirette o strumentali;
indirette, pena l’applicazione di d. partecipazioni in società che, nel triennio
sanzioni. 2017-2019, abbiano conseguito un fatturato
medio non superiore a 500 mila Euro elevato
ad un milione di Euro dal 2020.
§ A partire dal 2018, qualora e. partecipazioni in società diverse da quelle
ricorrano i presupposti, le costituite per la gestione di un servizio
d’interesse generale che abbiano prodotto un
Amministrazioni devono risultato negativo per quattro dei cinque
redigere, entro il 31 dicembre esercizi precedenti;
di ogni anno, appositi piani di f. necessità di contenimento dei costi di
razionalizzazione, che funzionamento;
prevedano il riassetto, la fusione o g. necessità di aggregazione di società.
la liquidazione delle società.

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Strumenti di controllo societario

ì Monitoraggio dei piani di razionalizzazione:


ì entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stato adottato il piano
di razionalizzazione, l’Amministrazione pubblica dovrà dare conto di quanto
realizzato, approvando una specifica relazione, che dovrà essere trasmessa alla
competente sezione regionale della Corte dei Conti e alla struttura che sarà
creata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
ì E’ prevista l’applicazione di sanzioni in caso mancata adozione della relazione.

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CRISI D’IMPRESA ì Le società a controllo pubblico


dovranno adottare con deliberazione
delle società partecipate assembleare, su proposta dell'organo
amministrativo, specifici programmi di
valutazione del rischio di crisi
Dopo le alterne posizioni assunte dalla aziendale, al fine di prevenirne la
giurisprudenza nel corso degli ultimi formazione.
anni, viene fissato per legge il principio
secondo il quale: le società a
partecipazione pubblica sono ì Qualora da tale valutazione emergano
soggette alle disposizioni sul uno o più indicatori di crisi, l’organo
fallimento e a quelle sul amministrativo dovrà adottare senza
concordato preventivo. indugio un idoneo programma di
risanamento, contenente i
provvedimenti necessari per evitare
Responsabilità degli l’aggravamento della crisi, per
amministratori: correggere gli effetti negativi e per
in caso di fallimento o concordato eliminarne le cause.
preventivo la mancata adozione di
provvedimenti da parte di tale organo
costituisce “grave irregolarità” ai sensi ì Non basta più il semplice
dell’art. 2409 del Codice Civile impegno di “ripiano delle perdite”
(denunzia al tribunale), con tutte le da parte del socio
conseguenze negative che da ciò amministrazione pubblica.
possono derivare.

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12/9/2016 a a _ d. (600 260)

Scuo OIV
le Consiglio
dei
Ragion. Ministri
Ministeri CIPE

ANA
Generale

C
Enti
Cassa Locali
Depositi
Enti di
Revisori

Assessorati

Partecipate
e Prestiti
Erogazione

Aziende
Stato Corte
Regioni
dei
Agenzie Corte
Costituzion. Conti
fiscali Agenzia Enti
Università Demanio Economici

Gli equilibri di bilancio

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Armonizzazione Le norme di contabilità pubblica pongono come vincolo del


contabile bilancio di previsione l’equilibrio di bilancio:
§ il pareggio complessivo di competenza e di cassa attraverso una
PRINCIPI rigorosa valutazione (previsione) di tutti i flussi di entrata e di
CONTABILI
spesa;
GENERALI
§ la corretta applicazione di tutti gli altri equilibri finanziari,
economici e patrimoniali che sono da verificare non solo in
EQUILIBRIO
:// . DI
a.c / -c / ad /2012/11/ a a _ d.
sede di previsione, ma anche durante la gestione.
BILANCIO

Il principio dell’equilibrio di bilancio deve quindi essere


inteso in una versione complessiva ed analitica del pareggio
economico, finanziario e patrimoniale che ogni
amministrazione pubblica deve realizzare nel suo
continuo operare nella comunità amministrata.

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Equilibrio definito nella Legge 24 dicembre 2012, n. 243

I bilanci delle regioni, dei comuni, delle province, delle città metropolitane e delle province
autonome di Trento e di Bolzano si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di
previsione che di rendiconto, registrano:

§ un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese
finali;

§ un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le


spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti.

Se, in sede di rendiconto di gestione, l’ente registra un valore negativo dei saldi deve
adottare misure di correzione tali da assicurarne il recupero entro il triennio
successivo.

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Equilibrio definito nella Legge 24 dicembre 2012, n. 243

ì Se, in sede di rendiconto di gestione, l’ente registra un valore positivo dei saldi
può destinarlo:
ì all’estinzione dei debiti;
ì al finanziamento di spese di investimento

ì Nel caso di mancato conseguimento dell’equilibrio gestionale e sino al ripristino delle


condizioni di equilibrio, sono applicate delle specifiche sanzioni.

ì Lo Stato, al fine di assicurare il rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento


dell’Unione europea, può prevedere ulteriori obblighi a carico degli enti in
materia di concorso al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.

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Equilibrio definito nella Legge 24 dicembre 2012, n. 243

Concorso delle regioni e degli enti locali alla sostenibilità̀ del debito pubblico

Le regioni, i comuni, le province, le città metropolitane e le province autonome di Trento e di


Bolzano concorrono ad assicurare la sostenibilità̀ del debito del complesso delle
amministrazioni pubbliche:

§ i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio dello Stato, determinano la misura


del contributo (incluso tra le spese) dovuto dagli Enti al Fondo per l’ammortamento dei titoli
di Stato;

§ il contributo è ripartito tra gli Enti tenendo conto della quota di entrate proprie di ciascun
ente influenzata dall’andamento del ciclo economico.

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Equilibrio definito nella Legge 24 dicembre 2012, n. 243

Ricorso all’indebitamento da parte delle regioni e degli enti locali:


§ è consentito esclusivamente per finanziare spese di investimento;
§ può essere effettuate solo contestualmente all’adozione di piani di ammortamento di
durata non superiore alla vita utile dell’investimento, nei quali sono evidenziate
l’incidenza delle obbligazioni assunte sui singoli esercizi finanziari futuri nonchè́ le
modalità di copertura degli oneri corrispondenti;
§ sono effettuate sulla base di apposite intese concluse in ambito regionale che
garantiscano, per l’anno di riferimento, l’equilibrio della gestione di cassa finale del
complesso degli enti territoriali della regione interessata.

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A LIVELLO CENTRALE: I PARAMETRI DI MAASTRICHT

Il Patto di Stabilità Interno (PSI) nasce dall'esigenza di


convergenza delle economie degli Stati membri della UE
verso specifici parametri, comuni a tutti, e condivisi a
livello europeo in seno al Patto di stabilità e crescita e
specificamente nel trattato di Maastricht:
ü Indebitamento netto della Pubblica
Amministrazione/PIL inferiore al 3%
ü Debito pubblico delle AA.PP./PIL convergente
verso il 60%.

L'indebitamento netto della P.A. costituisce, quindi, il


parametro principale da controllare, ai fini del rispetto dei
PATTO DI STABILITA’ criteri di convergenza e la causa di formazione dello stock di
INTERNA debito.
§ Indebitamento netto = entrate finali - spese finali, al
Cosa è il patto di stabilità netto delle operazioni finanziarie (riscossione e concessioni
interna? crediti, partecipazioni e conferimenti, anticipazioni), desunte
dal conto economico della P.A., preparato dall'ISTAT.

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Patto di stabilità interna


Come funziona il Patto di Stabilità interna

Il Patto di Stabilità Interno è da assumersi come una cornice normativa invalicabile i


cui contenuti economici vengono modificati ogni anno in modo diverso (a
partire dal 1999) a seconda degli obiettivi programmatici che vengono fissati in ciascun
anno, tenendo conto dei risultati raggiunti nel corso dell’anno precedente.

Nel predisporre ed approvare la manovra di finanza pubblica annuale:


§ si analizzano le previsioni sul relativo andamento;
§ si decidendo l’entità e la tipologia delle misure correttive da porre in atto per l’anno
successivo.

Le regole fissate nel Patto di Stabilità Interno vanno inquadrate tra i principi fondamentali
di coordinamento della finanza pubblica (Titolo V della Costituzione).

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Appunti di "Contabilità e Bilanci delle


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