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CHIMICA:

LA MASSA ATOMICA RELATIVA E’ DEFINITA COME IL RAPPORTO FRA LA MASSA DI UN SOLO ATOMO
E LA DODICESIMA PARTE DELLA MASSA DELL’ISOTOPO 12C.
PER CONOSCERE LA MASSA REALE DI UN SOLO ATOMO BISOGNA MOLTIPLICARE IL NUMERO PURO
PER IL VALORE DELL’UNIYTA’ DI MASSA ATOMICA u ESPRESSA IN GRAMMI.
PER LE MOLECOLE NON SI USA LA MASSA IN GRAMMI, MA LA MASSA MOLECOLARE RELATIVA, CHE
E’ LA SOMMA DELLE MASSE ATOMICHE RELATIVE.
LA MOLE:
QUANDO SI HA A CHE FARE CON OGGETTI PICCOLI, COME ATOMI E MOLECOLE, BISOGNA
STABILIRE UN COLLEGAMENTO TRA IL MONDO MACROSCOPICO E QUELLO MICROSCOPICO. LA
MOLE CI PERMETTE DI STABILIRE QUESTO COLLEGAMENTO. LA MOLE E’ UNA QUANTITA’ DI
SOSTANZA CHE CONTIENE UN NUMERO DEFINITO DI PARTICELLE. ESEMPIO:
UNA MOLE E‘ SIMILE AD UNA DOZZINA DI UOVA; ENTRAMBE RAPPRESENTANO UNA QUANTITA’ DI
SOSTANZA CHE HA UN NUMERO DEFINITO DI OGGETTI. COME IN UNA DOZZINA DI UOVA CI SONO
12 UOVA, IN UNA MOLE E’ CONTENUTO SEMPRE LO STESSO NUMERO DI ATOMI E MOLECOLE.
LA MASSA DI UNA MOLE E’ CHIAMATA MASSA MOLARE, CHE E’ UGUALE ALLA MASSA ATOMICA
ESPRESSA IN GRAMMI/MOLE
LA COSTANTE DI AVOGADRO:
ABBIAMO DETTO CHE IL NUMERO DI PARTICELLE CONTENUTO IN UNA MOLE E’ MOLTO GRANDE;
POSSIAMO RICAVARE QUESTO DATO FACENDO IL RAPPORTO TRA LA MASSA MOLARE UNITARIA E
L’UNITA’ DI MASSA ATOMICA u ESPRESSA IN GRAMMI. IL VALORE CHE OTTENIAMO SI CHIAMA
COSTANTE DI AVOGADRO.
UNA MOLE DI QUALSIASI SOSTANZA CONTIENE SEMPRE 6,022*10 ALLA 23 PARTICELLE.
CALCOLO CON LE MOLI:
QUANTITA’ DI SOSTANZA n=m/M ( MOLI=MASSA DEL CAMPIONE/ MASSA MOLARE
MASSA DEL CAMPIONE m=n*M ( MASSA DEL CAMPIONE= MOLI*MASSA MOLARE)
IL GAS E IL VOLUME MOLARE:
IL VOLUME MOLARE E’ IL VOLUME OCCUPATO DA UNA MOLE DI SOSTANZA GASSOSA. SE LA
TEMPERATURA E’ 0, AVREMO UNA TEMPERATURA E UNA PRESSIONE STANDARD.
L’EQUAZIONE DI STATO DEI GAS:
LE LEGGI DEI GAS DESCRIVONO IL COMPORTAMENTO DEI GAS IN TUTTE QUELLE TRASFORMAZIONI
IN CUI UNA DELLE TRE VARIABILI DI STATO VIENE MANTENUTA COSTANTE.
L’EQUAZIONE VALE SOLO PER I GAS IDEALI ED E’:
P*V=n*R*T
P= PRESSIONE
V= VOLUME
n= NUMERO DI MOLI
T= TEMPERATURA
R, INVECE, E’ UNA COSTANTE CHE ASSUME DIVERSI VALORI A SECONDA DELLE UNITA’ DI MISURA
UTILIZZATE
LA LEGGE DI GRAHAM:
IL CHIMICO GRAHM, MISURA LA VELOCITA’ DI EFFUSIONE DEI VARI GAS, OVVERO LA VELOCITA’
CON CUI ESSI SFUGGONO DAL CONTENITORE CHE LI RACCHIUDE.
LA VELOCITA’ DI EFFUSIONE DI UN GAS E’ INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALLA RADICE
QUADRATA DELLA SUA MASSA MOLECOLARE.
FORUMLE CHIMICHE E COMPOSIZIONE PERCENTUALE:
IN UNA FORMULA CHIMICA, I SIMBOLI INIDCANO QUALI SONO GLI ELEMENTI CHE FORMANO LA
MOLECOLA, MENTRE GLI INDICI CI DICONO QUANTI ATOMI DI CIASCUN ELEMENTO SONO
PRESENTI.
POICHE’ A OGNI ATOMO CORRISPONDE UNA MASSA BEN PRECISA, I RAPPORTI DI COMBINAZIONE
DEGLI ATOMI PERMETTONO DI RICAVARE LE COMPOSIZIONI PERCENTUALI, CHE SONO UTILI PER
RICAVARE LA MASSA DI UN ELEMENTO.
COME CALCOLARE LA FORMULA MINIMA DI UN COMPOSTO:
PER ANALIZZARE I COMPOSTI POSSIAMO UTILIZZARE IL PROCEDIMENTO DELLE ANALISI, CHE PUO’
ESSERE QUALITATIVO O QUANTITATIVO; NEL PRIMO CASO SI DETERMINANO GLI ELEMENTI
COSTITUENTI, NEL SECONDO SI MISURANO LE LORO QUANTITA’. NELLE ANALISI QUANTITATIVE C’E’
LA FORMULA MINIMA, CHE INDICA IL RAPPORTO DI COMBINAZIONE CON CUI GLI ATOMI SI
LEGANO PER FORMARE LA MOLECOLA.
SI PROCEDE IN QUESTO MODO:
-SCRIVIAMO LA PERCENTUALE DI CIASCUN ELEMENTO IN GRAMMI
-CALCOLIAMO LA QUANTITA’ CHIMICA IN MOLI, DIVIDENDO LA MASSA PER LA SUA MASSA
MOLARE
-SCEGLIAMO LA QUANTITA’ CHIMICA IN MOLI PIU’ PICCOLA E DIVIDIAMO TUTTE LE ALTRE PER
QUESTA
-SCRIVIAMO IL SIMBOLO E IL RISPETTIVO INDICE.
FORMULA MOLECOLARE:
QUESTA FORMULA CI DA INFORMAZIONI SU QUALI ATOMI E SU QUANTI ATOMI SI RICAVA DA:
MASSA MOLECOLARE/MASSA FORMULA MINIMA
LE PARTICELLE DELL’ATOMO:
LA MATERIA HA UNA PROPRIETA’ FONDAMENTALE, LA MASSA. MA MOLTO IMPORTATE E’ ANCHE
LA CARICA ELETTRICA, LA QUALE SI MANIFESTA STROFINANDO UNA PENNA SU UN PANNO DI
LANA, IN MODO CHE ATTIRI I PEZZETTI DI CARTA. QUESTA SCOPERTA RISALE AGLI ANTICHI GRECI, I
QUALI CHIAMAVANO L’AMBRA ELEKTRON, DA CUI DERIVA LA PAROLA ELETTRICITA’.
DOPO CIO’ POSSIAMO DIRE CHE:
-LA CARICA ELETTRICA PUO’ ESSERE NEGATIVA E POSITIVA
-DUE CARICHE DELLO STESSO SEGNO DI RESPINGONO E SI CHIAMANO CONCORDI
-DUE CARICHE DI SEGNO DIVERSO SI ATTRAGGONO E SI DICONO DISCORDI.
NEL 1897 IL FISICO THOMSON SCOPRI’ GLI ELETTRONI, E QUESTA SCOPERTA FA PENSARE CHE
L’ATOMO NON SIA INDIVISIBILE, MA CHE CI SONO PARTICELLE PIU’ PICCOLE CHE LO FORMANO. NEL
1920 IL FISICO RUTHERFORD SCOPRI’ IL PROTONE E NEL 1932 IL FISICO CHADWICK SCOPRI’ IL
NEUTRONE.
QUESTE 3 PARTICELLE COSTITUISCONO L’ATOMO.
-L’ELETTRONE HA CARICA NEGATIVA
-IL PROTONE HA CARICA POSITIVA
-IL NEUTRONE E’ PRIVO DI CARICA
DOPO LA SCOPERTA DELL’ELETTRONE, THOMSON PROPONE UN NUOVO MODELLO, IL QUALE NON
E’ MOLTO APPROFONDITO.
POICHE’ GLI ATOMI SONO IN GRADO DI LIBERARE RADIAZIONI, SI PUO’ STUDIARNE LA STRUTTURA.
GLI STUDI CONTINUATI DA RUTHERFORD DETERMINANO LA NATURA DELLE PARTICELLE ALFA,
IDEALI PER STUDIARE L’ATOMO. A SEGUITO DI CIO’, RUTHERFORD GIUNGE AD UNA CONCLUSIONE:
-L’ATOMO E FORMATO DA UN NUCLEO CENTRALE
-GLI ELETTRONI OCCUPANO LO SPAZIO VUOTO INTORNO AL NUCLEO
-IL DIAMETRO DEL NUCLEO DEVE ESSERE MOLTO PIU’ PICCOLO DI QUELLO DELL’ATOMO
-GLI ELETTRONI RUOTANO INTORNO AL NUCLEO
NUMERO ATOMICO, NUMERO DI MASSA E ISOTOPI
POSSIAMO DIRE CHE IL NUMERO DI PROTONI CHE SI TROVANO ALL’INTERNO DELL’ATOMO SI
CHIAMA NUMERO ATOMICO. QUESTO NUMERO ATOMICO E’ PRESENTE IN OGNI ELEMENTO E
POSSIAMO TROVARLO ALL’INTERNO DELLA TAVOLA PERIODICA.
INVECE IL NUMERO DI MASSA E’ UGUALE ALLA SOMMA DEL NUMERO DI PROTONI E DEL NUMERO
DI NEUTRONI PRESENTI NEL NUCLEO.
GLI ISOTOPI INVECE SONO ATOMI DELLO STESSO ELEMENTO AVENTI LE STESSE PROPRIETA’
CHIMICHE, MA MASSE DIVERSE, POICHE’ CONTENGONO UN NUMERO DIVERSO DI NEUTRONI.
LO SPETTROMETRO DI MASSA
PER CALCOLARE LA MASSA ATOMICA MEDIA, DOBBIAMO MOLTIPLICARE LA MASSA DI CIASCUN
ISOTOPO PER LA SUA ABBONDANZA PERCENTUALE, SOMMARE I VARI RISULTATI E DIVIDERE POI
TUTTO PER 100.
LO STRUMNTRO CHE SERVE AD IDENTIFICARE LA MASSA ATOMICA E’ LO SPETTROMETRO DI
MASSA.
LE TRASFORMAZIONI DEL NUCLEO
ALCUNI ISOTOPI EMETTONO UNA PARTICELLA TRASFORMANDOSI NEL NUCLEO DI UN ALTRO
ELEMENTO; QUESTO PROCESSO SI CHIAMA DECADIMENTO RADIOATTIVO.
IL DECADIEMNTO RADIOATTIVO E’ UN PROCESSO CHE TRASFORMA IL NUCLEO DI UN ELEMENTO
NEL NUCLEO DI UN ELEMENTO DIVERSO; INVECE IL PROCESSO DI EMISSIONE DI RADIAZIONE E’
CHIAMATO RADIOATTIVITA’.
LA RADIOATTIVITA’ E’ STATA SCOPERTA DAL FISICO BECQUEREL, DURANTE GLI STUDI DI EMISSIONE
DEI RAGGI X.
QUALCHE ANNO DOPO RUTHERFORD DIMOSTRA CHE LE RADIAZIONI SI DIVIDONO IN 3 GRUPPI.
-RAGGI ALFA, RADIAZIONI RESPINTE DA UN ELETTRODO POSITIVO
-RAGGI BETA, RADIAZIONI ATTRATTE DALLO STESSO ELETTRODO
-RAGGI GAMMA, RADIAZIONI CHE NON SUBISCONO DERIVAZIONI.
DOPOCICHE’ DIMOSTRO’:
-I RAGGI ALFA SONO FORMATI DA NUCLEI DI ELIO
-RAGGI BETA SONO FASCI DI ELETTRONI VELOCI
-RAGGI GAMMA SONO RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE.
I TIPI DI DECADIMENTO:
ESISTONO 4 TIPI DI FENOMENI RADIOATTIVI:
-DECADIMENTO ALFAàIN QUESTO CASO I NUCLEI CON UN NUMERO ATOMICO MAGGIORE DI 83 E
UN NUMERO DI MASSA MAGGIORE DI 220, EMETTONO PARTICELLE ALFA POSITIVE. IN QUESTO
CASO IL NUMERO DI MASSA DIMINUISCE.
-DECADIMENTO BETAàCARATTERISTICO DEI NUCLEI RICCHI DI NEUTRONI RISPETTO AI PROTONI.
CON IL DECADIMENTO BETA E’ POSSIBILE AUMENTARE IL NUMERO DEI PROTONI.
-EMISSIONE BETAàIN QUESTO CASO IL NUMERO DEI PROTONI E’ TROPPO ALTO RISPETTO AI
NEUTRONI. QUINDI IL PROTONE PUO’ TRASFORMARSI IN NEUTRONE CHE PRODUCE UN ATOMO
CON UN NUMERO ATOMICO DIMINUITO DI UNA UNITA’, MENTRE IL NUMERO DI MASSA RESTA
UGUALE.
-EMISSIONE GAMMAàQUI SIA IL NUMERO ATOMICO CHE IL NUMERO DI MASSA RESTANO
INVARIATI.
GLI ISOTOPI
Gli isotopi sono atomi dello stesso elemento aventi le stesse proprietà chimiche ma masse diverse,
perché contengono un diverso numero di neutroni ma hanno diverse proprietà fisiche.
La massa atomica relativa presente sulla tavola periodica è una massa media, che tiene
conto sia della percentuale di ciascun isotopo nella miscela, sia della sua massa. La media calcolata
in questo modo si dice media ponderata.
Per calcolare la massa atomica media, si moltiplica la massa di ciascun isotopo per la sua
abbondanza percentuale, si sommano i vari prodotti e si divide per 100.
A= NUMERO DI MASSA(protoni+neutroni) Z=NUMERO ATOMICO(PROTONI) n=NEUTRONI
IONE= In chimica e fisica si definisce ione un'entità molecolare elettricamente carica, in genere
derivante dalla cessione o dall'acquisto di uno o più elettroni da parte di un atomo, una molecola o
un gruppo di atomi legati fra loro
LA LEGGE DEL DECADIMENTO RADIOATTIVO
Per rendere nuclei instabili, stabili è necessario un certo periodo di tempo che è del tutto casuale.
Il tempo di dimezzamento è il tempo occorrente per ridurre alla metà la quantità di un isotopo
radioattivo. Talvolta può accadere che un isotopo instabile non dia origine ad un isotopo stabile e
questo decadimento terminerà solo nel momento in cui si verrà a creare un isotopo stabile.
LA DATAZIONE DEI REPERTI CON IL RADIOCARBONIO
Il carbonio 14 è un isotopo radioattivo del carbonio con decadimento beta che contiene 8 neutroni
e 6 protoni. Si forma nell’atmosfera, per effetto all’urto dei neutroni con azoto. Il carbonio 14 è
presente in ogni organismo ma smette di essere assimilato quando l’organismo muore oppure
smette di alimentarsi. Nel caso dei fossili che contengono il carbonio 14 attraverso l’emissione beta
si viene a misurare la quantità presente del carbonio 14. Attraverso la percentuale di carbonio 14 si
viene a conoscenza di quante volte è stato dimezzato.
LA RICERCA DI NUOVI ELEMENTI
Nella tavola periodica gli elementi con numero atomico maggiore di 92 sono chiamati elementi
transuranici, cioè non presenti in natura e che si sono formati tramite reazioni nucleari. Quando un
elemento con numero atomico altissimo viene bombardato con un raggio di particelle ad alta
energia, si forma un nuovo nucleo che però decade dopo pochi secondi. Solo pochi laboratori si
occupano di capire se questo bombardamento abbia portato alla formazione di un nuovo nucleo.
L’ENERGIA NUCLEARE
E’ l’energia che tiene legati protoni e neutroni nel nucleo. E’ l’energia che bisognerebbe spendere
per separare i nucleoni ( protoni e neutroni). E tale quantità di energia è ceduta nel processo di
aggregazione dei nucleoni. L’importanza dell’energia nucleare di un nucleo corrisponde al difetto di
massa registrato quando si aggregano i nucleoni. Il difetto di massa è la differenza tra la somma
delle masse dei nucleoni che si devono aggregare per formare un nucleo e la massa nucleare
effettiva (* la massa è sempre inferiore alla somma dei nucleoni che compongono il nucleo). Albert
Einstein elabora la teoria della relatività cioè della relazione che consente di calcolare l’energia
nucleare partendo dal difetto di massa, secondo questa teoria si crede che esista un’equivalenza
tra massa ed energia. Questa relazione viene espressa nella formula E= m. c alla seconda, dove c
corrisponde alla velocità della luce nel vuoto che è pari a circa 3,00 per 10 all’ottava metri al
secondo, e quindi energia e massa sono direttamente proporzionali. Quando i nucleoni dei nuclei
reagenti si ridistribuiscono in modo differente cambia anche l’energia nucleare , poiché dipende
dalla distanza tra un nucleone e un altro. Le reazioni nucleari più interessanti sono: la fissione
nucleare e la fusione nucleare.
LA FISSSIONE NUCLEARE : si ha quando un nucleo pesante si scinde in due con massa più piccola,
o lo fanno spontaneamente oppure vengono stimolati e si dice trasformazione fissile. Esempio è
l’uranio-235. Se la quantità di un elemento radioattivo supera una certa massa (critica) si crea una
reazione a catena cioè la fissione nucleare contemporanea di tutti i nuclei fissi e forma così
un’esplosione nucleare. Nei reattori nucleari questa reazione a catena deve essere controllata e
graduale. Il rallentamento dei neutroni si ottiene circondando la massa di uranio con un
moderatore (acqua pesante). Per diminuire il numero dei neutroni si ricorre alle barre di controllo,
costituite da boro; assorbono un gran numero di neutroni bloccando la reazione a catena. L’utilizzo
di reattori nucleari porta a due gravi problemi: scorie di fissione e possibilità di incidenti. Dalla
reazione di fissione si producono nuclei leggeri che sono radioattivi e instabili cioè le scorie
radioattive e il loro smaltimento è un qualcosa di molto preoccupante. Inoltre hanno causato gravi
incidenti come quello di Chernobyl nel 1986 e l’esplosione e l’incendio della centrale hanno fatto
formare una grande nube di materiale radioattivo costituito da numerosi nuclei instabili. E essendo
chimicamente uguali agli isotopi stabili entrano nell’organismo portando grandi mutazioni
genetiche e cambiamenti a livello del metabolismo cellulare, questi danni sono stati irreversibili.
LA FUSIONE NUCLEARE: due nuclei leggeri si uniscono per dare origine ad un nucleo più pesante. 4
nucleoni si fondono dando origine ad un nucleo di elio ma poiché si sviluppa una forte resistenza
quando i protoni si avvicinano gli uni agli altri è molto complicato che avvenga. Avviene nel Sole
poiché la loro energia cinetica, ovvero il calore, è talmente forte, che riesce a contrastare la forza
repulsiva.
COME SI FORMANO I LEGAMI CHIMICI
Il modo in cui un atomo reagisce chimicamente, cioè tende a legarsi ad altri atomi, è determinato
dal numero e dalla disposizione dei suoi elettroni. La distanza di un elettrone dal nucleo dipende
dalla sua energia (energia alta= più distante; energia bassa =più lontano). Un atomo ha maggiore
stabilità quando il livello di energia degli elettroni è più basso. Il primo livello energetico può
contenere massimo due elettroni mentre il secondo e il terzo ne possono contenere massimo 8.
Dalla figura 8.2 si capisce che le strutture più esterne degli elementi si ripetono periodicamente
dopo aver completato un livello. In ogni gruppo è possibile trovare sempre lo stesso numero di
elettroni esterni ovvero gli elettroni di valenza e il livello in cui si trovano viene detto strato di
valenza.
Quando gli atomi si legano per dare origine a molecole e ioni, gli unici che contribuiscono a questa
creazione sono gli elettroni di valenza. Ciò che determina queste aggregazioni è il legame chimico
(permette agli atomi di unirsi per formare molecole, o agli ioni di segno opposto di esercitare
un’attrazione reciproca. Gli elementi del primo gruppo ( 1 elettrone di valenza) e così via, gas nobili
( 8 (tranne elio che ne ha due) sono i più stabili). Nel 1916 REGOLA DELL’OTTETTO: UN ATOMO E’
STABILE QUANDO HA 8 ELETTRONI NELLO STRATO DI VALENZA= OTTETTO. * idrogeno, litio,
berillio si uniscono al gas nobile più vicino che è l’elio.
LEGAMI CHIMICI
I principali legami chimici sono il legame covalente e il legame ionico.,
LEGAME COVALENTE
Il legame covalente si forma tra atomi che hanno un alto valore di
ELETTRONEGATIVITA’.L’elettronegatività è la capacità di un atomo di attrarre a
sé un elettrone.Nel legame covalente gli elettroni dei due atomi che si legano per
formare molecole,vengono condivisi..Esistono due tipi di legame covalente:Il legame
covalente PURO O APOLARE e Il legame covalente POLARE.Il legame covalente
PURO si realizza tra atomi dello stesso elemento che hanno valori di elettronegatività
simili,mentre il legame covalente POLARE si realizza tra atomi di elementi diversi,e
quindi in questo caso gli elettroni tendono a spostarsi verso l’atomo che li attira con
più forza,cioè più elettronegativo.Il legame covalente viene indicato con il simbolo di
un trattino se è un legame semplice o di due trattini se il legame è doppio o tre trattini
se è un legame triplo.
LEGAME IONICO
Nel legame ionico gli atomi si trasferiscono ,ed avviene tra atomi che hanno diversa
elettronegatività,infatti uno dei due perde gli elettroni,e l’altro li acquista.L’atomo che li
perde diventa ione POSITIVO e viene detto CATIONE ,mentre l’atomo che li acquista
diventa IONE NEGATIVO.e viene detto ANIONE..Si forma così un legame di natura
elettrostatica-.
Un esempio di legame ionico è il cloruro di sodio (sale da cucina).( NaCl). Il sodio ha
solo un elettrone di valenza mentre il cloro ha sette elettroni di valenza. Il
composto NaCl si forma dalla cessione dell'elettrone di valenza del sodio al cloro,
portando alla formazione del catione Na+ e dell'anione
LA MOLECOLA DI ACQUA
L’acqua è una molecola formata da un legame covalente POLARE tra due atomi di
idrogeno e uno di ossigeno.Infatti.l’ossigeno attira fortemente gli elettroni di legame
e assume una polarità negativa questo perché è più elettronegativo .Gli atomi di
idrogeno invece restano impoveriti di elettroni e su di essi si accumula una carica
positiva parziale,ciò rende la molecola di acqua un DIPOLO,cioè POLARE.
Quando le molecole di acqua sono vicine si forma un LEGAME A IDROGENO,che
è di natura elettrostatica ed è un legame intermolecolare,,cioè si forma tra molecole,
è un legame che non prevede la condivisione di elettroni,come nei legami covalenti
ma soltanto di attrazioni di natura elettrica tra poli elettrici diversi appartenenti a
molecole diverse..Tramite questo legame gli atomi di idrogeno di una molecola
vengono attirati da quelli di ossigeno di una molecola vicina e gli atomi di ossigeno
attirano atomi di idrogeno delle molecole vicine.Sull’atomo di ossigeno sono presenti
due coppie di elettroni libere e ciò rafforza questa attrazione.
L’atomo di idrogeno tende ad acquisire un elettrone per completare, con un
doppietto, il suo unico orbitale 1s (tende alla configurazione dell’elio, il gas nobile
più vicino nella tavola periodica degli elementi). L’atomo di ossigeno tende ad
acquisire due elettroni per completare i due orbitali 2p con altrettanti doppietti;(tende
alla configurazione del NEON che è il gas nobile più vicino).Gli atomi di idrogeno si
comportano come dei ponti sottesi che permettono alle molecole di stare vicine.Una
molecola di acqua può formare solo 4 legami a idrogeno

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