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Che cos’è la
filosofia?
1. La filosofia e la meraviglia
La filosofia: un sapere che richiede tempo ed esperienza per
essere recepito e capito a fondo; lo si apprende in gioventù, ma lo si
apprezza e lo si valorizza solo in età matura, quando si diventa capaci
di dare senso a ciò che è rimasto “congelato” nella nostra mente.
La filosofia, ha in comune con l’età giovanile, il continuo bisogno di
comprendere, di porre domande, prolungando quella propensione
alla meraviglia, alla scoperta e alla curiosità che è tipica
dell’infanzia.
La nascita della
filosofia
1. Il declino del pensiero mitico
NASCITA FILOSOFIA: VI SECOLO a.C.
Mileto
Questa data segna una svolta per l’intera umanità; in questo secolo
prendono avvio i grandi sentieri di ILLUMINAZIONE e del
BUDDHISMO in India e del taoismo in Cina; Confucio elabora i
principi che saranno alla base della spiritualità cinese. ORIENTE.
Occidente: rivoluzione diversa; l’inizio della filosofia segna il
declino del pensiero mitico e la nascita di un SAPERE
RAZIONALE. Prima gli uomini pensavano che tutto ciò attorno a
loro era dovuto a un essere superiore a loro. Ma i primi filosofi
avviano un nuovo modo di riflettere sulla natura; propongono
SPIEGAZIONI prive delle immagini drammatiche delle
TEOGONIE (generazione degli dei, mito che tratta l’origine degli
dei), e cosmogonie antiche (generazione del mondo, miti, dottrine e
leggende della formazione del cosmo); non più agenti soprannaturali.
A differenza della mitologia, per i filosofi nulla esiste che non
sia PHYSIS (NATURA). CERCANO SPIEGAZIONI di tipo
naturalistico, perché credono che il mondo sia un sistema razionale
che l'uomo può comprendere grazie alla sua intelligenza.
C’è filosofia ma è un po’ diversa;
OCCIDENTE:
-dagli dei alla razionalità; secondo i Greci tutto è governato dagli
dei, credevano molto agli dei ma ciò oramai non era più molto forte;
alcuni Greci iniziano a distaccarsi da questa mentalità e iniziano a
pensare con la ragione;
ORIENTE:
- filosofia spirituale; trovare pace interiore e vivere nel modo
giusto;
- anima, spirito;
- Buddhismo e Confucio in Cina
6. La ricerca dell'archè
La filosofia comincia dunque quando il pensiero inizia a
interrogarsi sulla NATURA DELLE COSE, sul loro PRINCIPIO di
vita e di movimento.
Mentre il pensiero mitico racconta in forma poetica la nascita del
mondo, essi ricercano un principio razionale interno alla natura e
cause delle sue trasformazioni. La filosofia è portatrice così di un
atteggiamento nuovo: scientifico; interessato a spiegare i fenomeni
naturali e a conoscere il principio che sta dietro a essi.
Il problema DOMINANTE dei primi filosofi diventa quello del
principio (archè, ossia l’origine di tutto ciò che esiste) di tutte le
cose. è Aristotele a presentare i filosofi del VI secolo a.C. come
coloro che per primi studiarono la natura, tentando di individuare
l’arché. Da Aristotele in poi, è ormai diventato comune far iniziare la
filosofia con tale problema. Arché indica sia ciò che viene prima
per importanza, sia ciò che viene prima nell’ordine del tempo. Per
spiegare l’origine del mondo e la sua legge di sviluppo, i primi filosofi
scelsero all’interno della realtà quegli elementi che ritenevano più
importanti, in base alle ESPERIENZE e alle OSSERVAZIONI che
erano a loro accessibili. I primi filosofi scelsero uno o pochi
elementi ritenuti il fondamento di tutte le cose e di cui tutte
apparivano costituite.
Arché Anassimandro; infinito.
Arché Talete: acqua.
Anassimene: aria.
La filosofia degli
ionici
1. Talete. L’acqua come principio
di tutte le cose.
A partire dal VI secolo a.C. all’interno della cultura greca si
sviluppa un originale movimento di pensiero, che pone come
oggetto di indagine la NATURA. Aristotele chiama questi pensatori
“fisici” o “fisiologi”; studiosi della natura, naturalisti. Con essi si è
soliti a dare inizio alla filosofia. Il primo tra questi pensatori è
Talete di Mileto, per cui il principio di tutte le cose è l’ACQUA.
Secondo Aristotele, Talete ricavò questa convinzione osservando
che;
1. Il nutrimento di tutte le cose è umido;
2. I semi delle cose hanno natura umida;
3. L’acqua è il principio naturale delle cose umide.
Talete sostenne anche che la Terra poggia sull’acqua. Quest’ultima
quindi fonda e sorregge tutte le cose. è probabile che Talete sia
giunto alla conclusione che l’acqua è il principio della natura sulla base
di argomentazioni elementari; senza acqua non c’è vita. Talete
arrivò, probabilmente, a questi argomenti attraverso l’osservazione
diretta della natura e prove ricavate dall’esperienza; aveva
studiato le piene del Nilo ed era influenzato dalla tradizione di
Mileto e dalle culture fluviali egiziane e mesopotamiche, che lo
spingevano a vedere nell’acqua l’elemento indispensabile per la
sopravvivenza dell’uomo.