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1. ARTE PREISTORICA
Cos’è la PREISTORIA?
La Preistoria, termine che significa “prima della storia”, va dalla comparsa dell’uomo sulla
terra, 4,5 milioni di anni fa, all’invenzione della scrittura, circa 5000 anni fa, momento in cui si
comincia a parlare di “storia”. I primi oggetti lavorati dall’uomo risalgono a meno di 2 milioni di
anni fa quando ha inizio l’Età della pietra. Questo periodo di divide in:
Venere Willendorf- 24.000 anni fa Lascaux - 17.000 anni fa Stonehenge - 3700 a.C. Su Nuraxi - 1500 a.C.
ARTE Chauvet - 32.000 anni fa Altamira - 22.000 anni fa Valcamonica - 10.000 anni fa Statue-stele - 3000 a.C.
punte di freccia
CULTURA chopper amigdala pietra levigata ceramica prime forme punte di lancia spade, pugnali, scudi
MATERIALE di scrittura
Paleolitico - 1.800.000/10.000 anni fa Mesolitico - 8000/6000 a.C. Neolitico - 6000/4000 a.C. Età del rame - 4000/3000 a.C. Età del bronzo - 3000/1000 a.C. Età del ferro - 1200/500 a.C.
STORIA l’uomo cacciatore-raccoglitore vive nelle caverne prime capanne l’uomo stanziale vive nei menhir, dolmen, cromlech nuraghi
villaggi
Verso la fine del Paleolitico nasce l’arte rupestre, con le prime figura-
zioni dipinte o incise su rocce. Si tratta di immagini di animali e uomini
in movimento che servivano, probabilmente, come rito propiziatorio per
la caccia oppure costituivano la narrazione di episodi reali. Le rappre-
sentazioni sono abbastanza realistiche e, nonostante la forte stilizza-
zione, si possono riconoscere ancora oggi gli animali raffigurati.
Oggi è possibile ammirare numerose testimonianze ad Altamira (Spa-
gna), a Chauvet e Lascaux (Francia), ad Alta (Norvegia) sul massiccio
del Tibesti (Ciad), in Val Camonica (Lombardia) e sul Monte Pellegrino
Alta
(Sicilia, Palermo, grotta dell’Addaura).
Le immagini degli animali, ma anche di figure umane, sono il soggetto più frequente delle pitture
rupestri. La funzione di queste rappresentazioni era probabilmente di tipo magico e propiziato-
rio: disegnare una scena di caccia avrebbe portato fortuna ai cacciatori.
Ma nelle scene che coinvolgono solo gli animali è possibile che la funzione sia semplicemente
artistica cioè quella di catturare attraverso il disegno e il colore la realtà circostante.
GROTTE DI LASCAUX
Il cosiddetto “cavallo cinese” di Lascaux (15.000 a.C.) è tracciato con una spessa linea di con-
torno, fatta con il carbone nero. Sotto la pancia questa linea è tratteggiata per simulare il pelo. Il
manto è color ocra, rosso e marrone, con zebrature nere sul dorso. Anche la testa, le zampe e
la coda sono nere.
Alcune frecce stanno raggiungendo il
cavallo sul dorso. L’animale è rappre-
sentato in movimento, come si può
evince dalla posizione delle zampe.
La criniera è resa in modo realistico: è
infatti dipinta con un colore nero sfu-
mato, per imitare il crine dei cavalli.
La figura è dipinta con estrema natu-
ralezza: chi l’ha realizzata conosceva
bene la realtà, tanto da replicarne le
immagini con grande padronanza e ve-
rismo. In corrispondenza dell’addome
la roccia è più sporgente: l’artista prei-
storico ha scelto di dipingere la figura
proprio in questa posizione, per far sì
che l’addome sembri ancora più pro-
nunciato.
Cavallo cinese di Lascaux
GROTTA DI CHAUVET
È stata scoperta nel 1994 nel sud della Francia. I dipinti, i più antichi mai
ritrovati, risalgono a 32.000 anni fa. La grotta Chauvet, così chiamata dal
nome di uno dei suoi scopritori, era rimasta intatta fino a quel momento per
via di una frana che ne aveva sigillato l’ingresso ben 20.000 anni prima.
I dipinti rupestri rappresentano soprattutto animali e includono anche alcu-
ne specie piuttosto pericolose come mammuth, orsi, leoni delle caverne,
rinoceronti, bisonti e uri. A questi si aggiungono animali più innocui come
cervi, renne, cavalli e persino un gufo.
VENERE DI WILLENDORF
Venere di Dolní-Vestonice (R. Ceca) Venere di Lespugue (Francia) Venere di Savignano (Italia)
27.000-23.000 a.C. 24.000-22.000 a.C. 20.000-10.000 a.C.
LA BELLEZZA FEMMINILE
12.000 a.C. 360 a.C. 130 a.C. 526 d.C. 1485 1638
Venere di Laussel Afrodite Cnidia Venere di Milo Vergine bizantina Venere di Botticelli Tre Grazie di Rubens
Venere paleolitica rea- Scultura greca realizzata Vera icona della bellezza Fa parte del mosaico Con il Rinascimento e il La fastosità barocca del
lizzata a bassorilievo su da Prassitele in età classi- femminile è una statua con il corteo di vergini in richiamo all’arte classica Seicento è evidente anche
pietra calcarea. Alta 43 cm ca. Alta 205 cm mostra la greca di età ellenistica. Sant’Apollinare Nuovo a torna anche il nudo femmi- nelle figure femminili.
mostra fianchi adiposi e dea della bellezza che si Alta 202 cm presenta una Ravenna. Con il Medio- nile. Come gli esempi gre- Queste, pur mantenendo
grosse mammelle caden- appresta a fare il bagno. posizione flessuosa e, evo e la diffusione del ci le figure femminili sono delle dimensioni del seno
ti. Il corno è simbolo di Secondo i canoni greci la nonostante la mancanza di Cristianesimo la bellezza aggraziate, slanciate, dal piuttosto ridotte, hanno
fertilità. La bellezza era bellezza femminile ideale braccia, si avvolge dolce- del corpo femminile viene seno piccolo e i fianchi fianchi e cosce ricche di
legata all’opulenza delle è contraddistinta dal seno mente nello spazio. Come nascosta dalle vesti e le larghi. I capelli, lunghi e adipe. Di conseguenza
parti anatomiche legate piccolo e dalle forme Afrodite Cnidia ha seno figure appaiono prive di svolazzanti, avvolgono glutei e schiena si riempio-
alla riproduzione. morbide e affusolate. piccolo e fianchi larghi. volume. morbidamente il corpo. no di pieghe e fossette.
Con l’avvento del Neo- Nel secondo Ottocen- I Preraffaelliti riprendo- La donna dell’Art Con le avanguardie Dal dopoguerra saran- Nonostante le oscilla-
classicismo il corpo to la bellezza fem- no la bellezza femmi- Nouveau è sensuale e del Novecento il corpo no soprattutto foto- zioni del gusto l’attuale
femminile ideale è di minile è enfatizzata nile antica caricandola sicura. Le sue forme, femminile diventa un grafia e TV a indicare idea di bellezza consi-
nuovo quello della da abiti eleganti che di una forte compo- tuttavia, sono bidimen- pretesto per rinnovare il modello femminile. ste in una donna alta,
scultura greca. fasciano il busto strin- nente erotica. Bellezza sionali. il linguaggio artisti- Modello che cambia con seno abbondante,
Il corpo è levigato seb- gendo il punto vita. e sensualità ostentata Sembra un essere co. Non interessa frequentemente e che, ventre piatto, fianchi
bene appaia comun- La figura nuda è rara sono inscindibili. Figu- etereo e raffinato, omaggiare la bellezza negli anni ‘60 vede per larghi ma senza adipe.
que abbastanza “in non per motivi morali re languide e tentatrici esile e flessuoso. Gli femminile quanto scar- la prima volta la donna Anche l’abbronzatura
carne”. La sensualità è ma perché il vestito ne sono espressione del abiti ne accentuano dinare le convenzioni scheletrica come fa parte del nuovo
appena accennata. aumenta la sensualità. Decadentismo. l’eleganza. pittoriche. ideale di bellezza. canone di bellezza.
Graffiti rupestri rappresentanti scene di pesca, palafitte con animali e la Mappa di Bedolina
Nel Neolitico viene inventata la ceramica. L’uomo realizza oggetti in argilla e li cuoce in forni
scavati nel terreno. Questi oggetti sono decorati con motivi geometrici (triangoli, spirali, linee
rette o ondulate).
La decorazione avviene per impressione sull’argilla fresca con conchiglie o con le unghia o per
incisione sul manufatto già cotto.
La prima forma di lavorazione è quella della tecnica “a colombino” realizzata con un cordone
di argilla arrotolato a formare il vaso.
Ceramica incisa con una conchiglia Ceramica graffita Forno per la cottura della ceramica
Tecnica a colombino per la realizzazione dei vasi neolitici. Vaso neolitico decorato con motivi geometrici
Più dolmen e/o menhir disposti in cerchi concentrici (cioè uno dentro l’altro) formano il cosiddetto
CROMLECH.
Si tratterebbe di luoghi sacri legati al culto del sole, l’astro regolatore dei cicli del giorno e della
notte e di quelli stagionali.
Cromlech di Almendres (Portogallo). È formato da 95 monoliti. Cromlech di Bunar Alta (Bulgaria). È un piccolo cerchio di menhir.
STONEHENGE
approfondimento - Stonehenge
video - Stonehenge
Lucas de Heere, 1573-1575 David Loggan, 1670-90 William Stukeley, Druidi che sacrificano al sole nel loro
tempio chiamato Stonehenge, 1722
approfondimento - Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio Elmo in bronzo decorato a sbalzo
Statue-stele della Lunigiana (3.000 a.C. - 100 d.C.) approfondimento - statue-stele della Lunigiana
tecnica a pressione
tecnica a battitura
Vaso in ceramica lavorato al
video - lavorazione al tornio tornio (età del ferro)