Sei sulla pagina 1di 6

34 vroom

SPECIALE

Ricordando Senna in kart Testo: Maurizio Voltini – Foto: Actualfoto - Archivio Vroom

Ayrton Senna
ai tempi del kart
Stava ancora correndo in kart e la sua
fulgida carriera era decisamente agli inizi,
eppure le gesta di questo giovane
brasiliano venuto a correre per l'italiana
Dap erano già raccontate fra gli
appassionati a mezza voce, con un alone di
mistero, sbigottimento e anche incredulità
su di esse: la leggenda era già nata
vroom 35
SPECIALE

Ricordando Senna in Kart

leggenda istantanea
È
ben noto a tutti il detto "il re fin dallo stesso momento in cui nel'78 di Fullerton e di conseguenza il record
è morto, viva il re" che in arrivò in Italia per sostenere, sulla pista della pista. E già per questa occasione
poche, crude e argute parole di Parma (da sempre "università" del si vocifera che i presenti, nel vederlo
fa capire come sia facile che karting nazionale), un test premio con alla staccata del variantino prima del
si parli bene di qualcuno la Dap meritatosi per aver vinto il pro- traguardo, l'avessero ormai conside-
dopo morto. Chi non ha avu- prio campionato nazionale in SudAme- rato senza freni per come tardi si era
to l'occasione di seguire la carriera rica. Già allora s'iniziò a narrare che, attaccato al pedale sinistro! Invece…
sportiva di Ayrton Senna può pensare stanco di essere sfruttato per rodare
che forse anche questo sia un caso del motori (ciò che in realtà gli fecero fare CON UNA MANO SOLA
genere, con tante pompose e rigonfia- in previsione della gara Mondiale), fos- In poco tempo questa "leggenda vera"
te celebrazioni verbali di un campione, se riuscito a strappare in ultimo il per- fece il giro del mondo, come pure
in occasione dell'infausto decennale messo di fiondarsi liberamente in un divenne rapidissimamente noto a tutti
della scomparsa, solo perché questo è paio di giri con gomme "giuste". Stabi- (e obbiettivo dei fotografi) un suo parti-
appunto scomparso. Invece non è così. lendo immancabilmente (ma doveva- colare vituosismo: quello di riuscire,
Il campione brasiliano è stato uno dei mo davvero sottolinearlo?) il miglior unico con le gomme "chewing-gum" e
pochi ad avere il (meritato) privilegio di tempo della giornata, battendo quello i telai stuzzicandente di allora, a
essere considerato una leggenda già
quando era in vita. A veder fiorire su di
lui svariati aneddoti e racconti, prima
ancora di dover dare l'addio a questo
mondo forse troppo lento per lui.
Certo, ciò non esclude che tanti, oggi,
le sparino davvero grosse nelle loro
varie affermazioni sul tono del "io lo
conoscevo bene" oppure del "io c'ho
corso contro" (magari condito con un
bel "…e ci stavo davanti", affermazio-
ne che rare persone possono permet-
tersi veramente di proferire). Allora
preferiamo ricordare, fra le varie defi-
nizioni che lo riguardarono, quella
laconica e lapidaria apparsa su un ser-
vizio pubblicato vari anni fa dall'auto-
revole rivista inglese Autosport, dedi-
cato a tutti i piloti che in quel momento
disputavano un campionato con validi-
tà europea o superiore. Ognuno, dalla
Formula Opel Lotus alla Formula 1, si
vedeva dedicare una fotina corredata
dai dati personali e da una piccola
descrizione. Ebbene, quella su Senna
era: "the fastest driver in the world". E
diceva tutto.

"SEMBRAVA ANDASSE FUORI"


Ma dicevamo di ciò che si raccontava
di lui quando ancora deliziava della
sua presenza l'ambiente del karting e
si faceva chiamare Senna da Silva.
Leggende che sono iniziate già subito,
36 vroom
SPECIALE

Ricordando Senna in Kart

se anche del suo… appoggio! Un epi- mula K 135 di allora da un motore di


sodio che ha tutti i contorni dell'esage- cilindrata non piena – 126 cm3, in pra-
razione narrativa, se non fosse che ce tica un 100 portato al massimo ale-
l'ha confermato lo stesso Angelo Par- saggio possibile – e da una fornitura
rilla, titolare della Dap. Perché, è bene non privilegiata di gomme.
ricordarlo, già allora tutto quello che I ricordi di queste gare non vinte segui-
riguardava Ayrton Senna da Silva ranno (e affliggeranno) Senna in tutta
diventava istantaneamente unico e la sua carriera automobilistica. Nella
leggendario. Come pure, sfortunata- quale infatti non dimenticherà mai
mente, è stata la sua vana rincorsa al l'apporto avuto dalle gare in kart, come
massimo titolo kartistico, quello del tecnica di guida e come strategia.
Mondiale con i 100 Super. Sempre Dimostrandosi un testimonial vivente
sfuggitogli di mano anche se allo stes- del karting ogni qualvolta, per esem-
so momento dimostrava di essere il pio, gli veniva chiesto chi era stato il
più grande di tutti. Alle volte per un'ine- suo più grande avversario, e rispon-
zia, come alla gara dell'Estoril del dendo con un nome sconosciuto ai più:
Sopra, nella foto mossa per ingrassare con la mano sul carburato- 1979, quando al termine della terza Terry Fullerton, l'inglese compagno di
l'effetto velocità, vediamo
Senna da Silva (come si re in piena staccata, mentre contem- manche di finale era convinto di essere squadra dei tempi della Dap. O telefo-
faceva chiamare a quei poraneamente l'altra gestiva in con- il vincitore, prima che qualcuno gli nando ai giornalisti italiani dell'auto-
tempi) alla guida del kart che
abbiamo analizzato (sotto): è trosterzo un kart con le ruote interne spiegasse che la discriminante (aveva mobilismo e chiedendo loro con che
un Dap WTR 101, l'ultimo staccate da terra… Il tono si fa ancor una vittoria e un secondo posto esatta- coraggio potessero ignorare i cinque
usato dal campione più leggendario quando si riprende il mente come Peter Koene) non era più titoli mondiali vinti da "un certo" Mike
brasiliano nella 100 Super
racconto di come, sempre a Parma ma la terza manche, bensì (in quell'occa- Wilson, naturalizzato bergamasco.
Nell'altra pagina, vediamo il alla staccata del mitico tornantino, sione) il piazzamento nelle eliminato- Qualcuno, non certo a torto, lo aveva
motore Dap T70 con preavvertito da una toccata nel giro rie. A favore dell'olandese… definito "un kartista approdato alla
carburatore a ghigliottina,
capace di erogare oltre 21 precedente, si aspettasse una tampo- Formula 1" (titolo che potrebbe calzare
cavalli e di allungare fino a nata da parte di chi lo seguiva. Deci- RICORDI NEGATIVI INDELEBILI anche a Michael Schumacher) per
quasi 17.000 giri. Più in
basso, il disco freno dendo così, quella volta, di ritardare la L'ultimo Mondiale di kart corso, poi, fu come ancora faceva valere la sua
alleggerito e ventilato, al frenata di una decina di metri. Riu- un vero sacrificio preannunciato: quel- esperienza kartistica e la sua genuina
quale è accoppiata una pinza scendo, lui, a stare in pista. Al contrario lo dell'82 cui ci riferiamo, infatti, Senna brama di velocità. Con tutto che, come
idraulica in due pezzi. Si noti
anche il supporto dei dei due che lo seguivano… Privi infat- lo corse senza alcuna concreta spe- ci conferma Angelo Parrilla, in mono-
cuscinetti, di tipo standard ti del suo riferimento di staccata e for- ranza di vincere, penalizzato nella For- posto avesse in qualche modo calmie-
industriale in lamiera rato il suo innato talento e la sua istin-
d'acciaio, per l'assale Ø 25
mm tiva propensione ad andare il più velo-
ce possibile sempre e comunque. Un
sacrificio nel nome della strategia di
gara, ma che veniva superato non
appena compariva la pioggia. Occa-
sione che gli permetteva di tornare a
mettere pienamente in mostra il suo
naturale feeling con i mezzi meccanici
motorizzati.
vroom 37
SPECIALE

Ricordando Senna in Kart

ll Dap WTR 101 di Senna da Silva


Il suo mezzo preferito
Ma qual è stato il kart che ha sul paraurti anteriore. Ne risulta un
permesso a Senna di far cono- kart apparentemente spoglio, rispetto
scere il suo talento di guida? a quelli di oggi, ma che non perde nul-
Analizziamo approfonditamente la in quanto ad aggressività visiva: le
il Dap 100 che l'asso brasiliano ruote posteriori, sebbene con le stes-
ha utilizzato in ben due Mondiali, se misure di adesso, dominano la sce-
prima che la CIK ne variasse na e fanno lo stesso effetto di quelle di
regolamento e cilindrata un dragster. Del tutto assente anche
qualsiasi dispositivo davanti alla boc-
Con quale mezzo Ayrton Senna – per ca del carburatore a gigliottina, pro-
tutti semplicemente Da Silva – ha dotto dalla stessa Dap con diametro
costruito la sua incredibile carriera in interno di 27 mm, che aspirava l'aria
kart? Sappiamo bene che correva con (e tutto quanto veniva sollevato dalle
la Dap, ma ciò che potrà apparire qua- ruote) in modo assolutamente libero.
si incomprensibile a certi modaioli e Per quanto riguarda il sistema di ali-
viziati kartisti attuali è che per gran mentazione, non possiamo che sotto-
parte del tempo abbia utilizzato un lineare come allora non si potesse
solo telaio: il modello WTR 101. Con parlare di power-jet, ancora da inven-

SCHEDA TECNICA
Telaio: tubolare in acciaio al cromo molibdeno Ø 28 mm; assale post.
diametro 25 mm (lunghezza 1000mm); pinza freno idraulica in magnesio;
cerchi in magnesio, ant. 5 pollici (larghezza 125mm), post. 5 pollici (lar-
ghezza 212 mm). Motore: 100 cm3, alesaggio x corsa 48,14x54 mm;
ammissione a valvola rotante; carburatore a ghigliottina da 28,5 mm;
accensione Motoplat; potenza 21,2 CV a 11,400 giri/min (regime max
16.800 giri/min). Dimensioni e peso: passo 1010mm; lunghezza 1552
mm; carreggiata ant. da 960 a 1000 mm; carreggiata post. da 1200 a
1240 mm; peso a vuoto (con motore) 50,5 kg.

questo, l'asso brasiliano corse i Mon- tare, per cui sono presenti solo le due
diali di Estoril e Nivelles, dove terminò consuete viti di regolazione. Sulle
in entrambi i casi secondo, oltre a par- alette del motore – rigorosamente raf-
tecipare alla Coppa dei Campioni di freddato ad aria – spiccano le "sverni-
Jesolo (anche qui 2°) manifestazione, ciate" con le quali una volta i commis-
quest'ultima, alla quale Senna teneva sari tecnici punzonavano il materiale
particolarmente. utilizzato in gara, con quella bianca a
"V" come per vittoria. Anche il propul-
SENZA SOVRASTRUTTURE sore Dap 100 T70, con aspirazione
Già alla prima occhiata, si rimane regolata da disco rotante e l'alettatura
impressionati per l'abissale differenza non particolarmente estesa, è essen-
esteriore rispetto ai mezzi odierni: a ziale nelle sue forme e scelte tecniche.
quei tempi i kart rispettavano vera- Pure l'accensione è quella standard di
mente quelle caratteristiche di estre- allora, la semplicissima Motoplat a
ma semplicità che stanno alla base di rotore interno.
questa disciplina. Intanto mancano
completamente le carenature e l'uni- TUBI DA 28, ASSALE DA 25!
ca concessione all'aerodinamica è il Passando ad analizzare il telaio, piut-
posizionamento della tabella portanu- tosto, si notano forme e dimensioni
mero sul piantone del volante, anziché davvero inconsuete per chi si è avvici-
38 vroom
SPECIALE

Ricordando Senna in Kart

Gli sforzi non erano come


quelli di adesso, ma in luogo di quelli precedenti in due
comunque l'impugnatura pezzi smontabili.
dello sterzo era importante Può forse far sorridere, invece, la solu-
anche allora: Senna è
sempre stato un "fanatico" zione adottata per il serbatoio del car-
in tal senso e utilizzava un burante: una semplice tanica da 5 litri,
volante rivestito in pelle con
imbottitura morbida forata per i collegamenti con le tuba-
zioni. Una scelta indubbiamente spar-
In basso, la targhetta tana e magari poco estetica, però
d'identificazione sui supporti
dei cuscinetti destri. La estremamente economica e funziona-
categoria 100 Super non le. Pure lo sterzo, infine, è sostanzial-
richiedeva omologazione ed mente identico a quello di oggi come
era dunque possibile
utilizzare scocche con passo funzionamento, con i braccetti su uni-
di 101 cm, come questa ball però imperniati su una sola vite al
piantone. Da notare, piuttosto, come
per i fuselli fossimo ancora ben lontani
dalle forme extralunghe attuali, che
consentono carreggiate anteriori
estreme: a quei tempi era già tanto se
si aveva la possibilità di variare la car-
reggiata di un paio di centimetri…
Vogliamo poi sottolineare l'assoluta
mancanza di eccentrici o qualsivoglia
altro artificio per variare gli angoli di
caster o camber, possibilità che oggi
nato solo ultimamente all'ambiente slitte oblique che impedivano solo un appare assolutamente indispensabile
del kart. La struttura in tubi presenta vero e proprio aggancio fra le ruote, (come quella delle barre supplemen-
l'andamento dei longheroni fonda- ma non certo il contatto fra i battistra- tari, qui perfettamente assenti)? Pro-
mentalmente parallelo in senso longi- da. Il freno a disco, sempre singolo babilmente, quando si entrava in cur-
tudinale, cioè quella forma base da cui sulle ruote posteriori, è a comando va completamente intraversati come
poi deriveranno le evoluzioni a V. In idraulico e rispetta l'impostazione una volta, le geometrie dell'avantreno
questo caso vi è la sola concessione arrivata fino ai giorni nostri, quando non erano così fondamentali…
della controventatura di irrigidimento, finalmente sta cominciando a diffon- Concludendo, dunque, non si può non
con due tubi inclinati a 45° nella zona dersi il sistema con recupero automa- pensare che, per esaltare le doti dei
fra serbatoio e sedile. Ciò era possibile tico del gioco. La marmitta è sostan- campioni, non siano stati necessari
in quanto nella 100 Super non si era zialmente identica a quelle odierne, tanti fronzoli. Anzi, l'essenzialità di
costretti a rispettare alcuna omologa- con l'unica differenza nel diametro quei kart di fine Anni '70 era proprio
zione; per questo motivo era differen- esterno di 90 mm anziché 110. Pas- ciò che consentiva, a chi aveva quel
te anche il passo, ridotto a 101. Ma sando ai cerchi, invece, già allora "qualcosa in più", di farlo risaltare e
soprattutto colpisce l'esilità dei tubi venivano utilizzato il tipo monoblocco, apprezzare più facilmente.
impiegati, del diametro di soli 28 mm.
Che dire poi, sempre in tema di dia-
metri, quando si passa ad osservare
l'assale posteriore? In un'epoca in cui
al massimo si pensava di passare a
quello di 30 mm, Senna continuava a
preferire quello classico di 25 mm.
Insomma, la metà di oggi, che utiliz-
ziamo tubi da 50 mm. Anche i mozzi
non sono certo quei blocchi monolitici
di alluminio o magnesio che siamo
abituati a vedere oggidì. Per quanto
riguarda i materiali, quelli impiegati
per gli accessori come piastra motore
e così via, va rilevato come già allora la
Dap utilizzasse le leghe di magnesio.

SEMPLICITÀ E FUNZIONALITÀ
Essenziali anche i paraurti, con quelli
laterali costituiti da semplici e corte

Potrebbero piacerti anche